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Cosa vedere a Modena
- 23 luoghi interessanti da visitare
Modena
è tra le città più belle d’Italia e dal 1997
è inserita tra i Patrimoni dell’Umanità
dell’UNESCO, in particolare, per quattro suoi
monumenti: il Duomo, Piazza Grande,
la Ghirlandina e il Palazzo Comunale.
Scopriremo ora insieme queste quattro meraviglie,
che rendono Modena una delle perle del nostro Paese.
Duomo di
Modena
Il Duomo venne edificato il 9 giugno
1099, perché la città di Modena necessitava di un luogo dove porre le
spoglie di San Geminiano, il Santo Patrono della città. Sette
anni più tardi, il corpo del Santo venne posto nel duomo a lui dedicato,
presenziarono la cerimonia il Papa Pasquale II e
Matilde di Canossa. Nel
corso degli anni numerosi sono stati gli interventi di restauro, che
la struttura ha subito. A ciò si deve anche una certa sovrapposizione di
stili, dovuti ai rifacimenti, delle diverse epoche, da quello gotico a
quello barocco, da quello classico a quello romanico. Numerosi sono stati i
personaggi storici che hanno visitato la cattedrale, da
Carlo V, che
qui rischiò di rompere una gamba, in seguito ad una scivolata,
all’imperatore Napoleone Bonaparte, al quale venne dedicato un
solenne Te Deum all’interno del Duomo. La facciata, in stile
romanico, si presenta con le logge chiuse nelle arcate e capitelli
ricchi di ornamenti. Tre portoni consentono l’ingresso al Duomo. Sempre
sulla facciata possiamo ammirare quattro lastre scolpite, opera di Wiligelmo,
scultore che partecipò al progetto di costruzione della chiesa, sulle lastre
sono raffigurati episodi salienti del Vangelo. La Croce di San Geminiano
sormonta il rosone, di tipico gusto gotico. L’interno del Duomo è suddiviso
in tre navate, qui è possibile ammirare una statua di legno di San
Geminiano, risalente al 1300, l’Altare delle Statuine opera in terracotta,
un affresco raffigurante La madonna della Piazza o delle Ortolane. Il
pulpito risale al 1322 e venne realizzato da Enrico da Campione, su di esso
troviamo un affresco, risalente al 1300, raffigurante la Madonna con il
Bambino. Le acquasantiere sono antichissime, sono ricavate, infatti da
due capitelli dell’epoca romana. Nella Cripta del Santo Patrono si accede
dopo le navate, scendendo alcuni scalini. In una zona sopraelevata, invece è
possibile ammirare una statua che raffigura San Geminiano che salva un
bambino in atto di cadere dalla Ghirlandina e un’altra raffigurante la
Madonna con in Bambino. Molto particolare anche il Polittico che
rappresenta l’Incoronazione di Maria, la Crocifissione e i Santi e l’enorme
Crocifisso ligneo, risalente al 1200. Uscendo dal Duomo, attraverso la
bellissima Porta Regia ci si ritrova direttamente su Piazza Grande. Il
Duomo è aperto tutti i giorni ed è visitabile gratuitamente.
Indirizzo e orari
Piazza Grande, 14, 41121 Modena
Aperto tutti i giorni 7-12.30, 15.30-19
Ingresso gratuito
Audioguide a 4 euro (6 euro la coppia) acquistabile presso la IAT (Piazza
Grande, 14)
Tel. 059 216078
Piazza
Grande
Piazza Grande è il cuore di Modena,
questo è il punto dove i giovani si danno appuntamento, dove bere un caffè e
un aperitivo in compagnia, dove sedersi circondati dai palazzi più belli ed
eleganti della città. Piazza Grande è stato il luogo storico di
Modena, qui venne sepolto San Geminiano nel 397, qui sorse il Duomo a lui
dedicato, qui Modena si dichiarò comune autonomo e costruì il suo Municipio.
A Piazza Grande potrete ammirare qualcosa di veramente unico, la Preda
Ringadora, ovvero una grande pietra calcarea. In questa Piazza, ogni
anno, per la gioia dei più piccoli, ma anche dei più grandi si festeggia il
Carnevale Modenese, dove non mancano i discorsi della maschera
Sandrone, che fa il punto della situazione politica della città,
direttamente dal Municipio. Sulla piazza troneggia anche la misteriosa
statua della Bonissima, costruita, molto probabilmente, prima del 1268.
La sua raffigurazione è da sempre avvolta del mistero, secondo alcuni,
questa donna, coperta solo dalle sue trecce, è Matilde di Canossa, secondo
altri è una benefattrice di nome Bona, mentre la terza ipotesi è che sia il
simbolo della Buona Stima, un ufficio preposto a garantire l’affidabilità
delle misure. Chi sarà allora la Bonissima? Forse, non lo sapremo mai.
La
Ghirlandina
La Ghirlandina è il simbolo stesso
della città di Modena ed i suoi abitanti la ritengono il più bel
campanile della Terra. Questa torre, annessa al Duomo, venne
costruita in concomitanza con esso. Da ogni punto della città è possibile
vedere la Ghirlandina, alta ben 86,12 metri e rivestita da pietre
chiarissime, che riflettono la sua eleganza. Il nome, molto probabilmente
deriva della due balaustre o ghirlande presenti nella parte ottagonale,
mentre c’è chi ritiene derivi dal nome della torre Giralda, presente a
Siviglia. Della torre è possibile distinguere due parti, una composta dai
primi sei piani, realizzati nello stesso periodo dell’edificazione della
cattedrale e una composta dagli ultimi piani e dalla guglia, realizzati in
seguito. La forma attuale le venne data nel 1588, quando i lavori
terminarono e venne posta sulla cima la famosa Croce. Al suo interno,
colpisce la scalinata molto ripida, da vedere la Stanza della Secchia
Rapita, ricca di dipinti ed affreschi; la Stanza dei Torresani, dove
vivevano i guardiani della torre e dove c’è la rappresentazione dello stemma
del Comune. Le campane sono davvero enormi e suonano ogni
giorno, da lì, attraverso una scala a chiocciola è possibile arrivare alla
cima estrema della torre. La Ghirlandina è aperta tutti i giorni, per
visitarla occorre acquistare il biglietto, con lo stesso biglietto è
possibile visitare anche il Palazzo Comunale.
Palazzo
Comunale
Questo palazzo è stato sempre la
sede del Comune di Modena. Nel
corso degli anni ha subito numerose modifiche. La facciata si divide in due
parti, che danno su due strade diverse, rispettivamente Piazzetta delle Ova
e Via Scudari. È visibile, sulla facciata, lo stemma del Comune,
risalente al 1100. Da ammirare i balconi e la Torre
dell’Orologio. Al suo interno è possibile ammirare i numerosi dipinti,
quasi tutti di artisti locali, la Sala della Torre Mozza, la sala Camerino
dei Confirmati dove è possibile ammirare la Secchia Rapita, il trofeo che
Modena vinse contro Bologna, nella battaglia di Zapponino nel 1325.
Continuando tra le stanze del palazzo è possibile ammirare la Sala del
Fuoco, la Sala del Vecchio Consiglio, la Sala degli Arazzi, la Sala dei
Matrimoni e la Sala delle Bifore. La visita comprende anche le prigioni e la
Sala dei Passi Perduti, dove venivano rinchiusi i condannati a morte. Nel
2003 è stata costituita l’Acetaia Comunale, che ha come compito
quello di difendere l’Aceto Balsamico di Modena.
Le bellezze di Modena, però, non si
esauriscono qui. I tesori di questa città sono innumerevoli e riusciranno a
colpire ogni passo che percorreremo in questa città, senza dimenticare la
passione dei Modenesi per i motori. Vedremo insieme, ora, gli altri luoghi
più importanti da visitare.
Galleria Estense
La Galleria Estense è stata
notevolmente danneggiata dal terremoto del 2012, ed è
al momento sotto restauro. Al suo interno è possibile ammirare il tesoro
d’arte della famiglia degli Este. Qui sono raccolti sculture, disegni,
opere d’arte e d’arredamento e antiche monete. Gli Este, duchi di Ferrara,
arrivarono a Modena nel 1598 e portarono qui il loro amore per il
collezionismo e gli oggetti artistici raffinati. Una particolare sezione
della galleria è dedicata ai pittori dell’Emilia Romagna, come Correggio,
Carracci, Guido Reni, Tura e Guercino.
Francesco I d’Este era un mecenate e fu proprio lui a conservare la
maggior parte delle opere presenti nella Galleria, a lui sono dedicate due
delle opere più importanti; il busto marmoreo realizzato da Gian
Lorenzo Bernini e il ritratto di Francesco I d’Este dipinto da
Diego Velàzquez. Per approfondire leggi l'articolo sulla
Galleria
Estense
Indirizzo e orari
Largo Porta Sant'Agostino, 337, 41121
Modena
(Fa parte del complesso del Palazzo dei
Musei al quarto piano)
Aperto da lun e dom 14-19.30, mar-sab 8.30-19
prima dom del mese 8.30-19 gratuito
Biglietto 4 euro intero, 2 euro ridotto
Riduzioni e gratuità come musei statali
Tel. 059 4395711
Chiesa di
Sant’Agostino
Questa chiesa risale al 1300 ed
è nata come cappella degli Agostiniani. Molto belle sono le
decorazioni al suo interno, così come le statue e i quadri. La
Deposizione della Croce, realizzata nel 1530 è una delle opere
in terracotta, più importanti della città, mentre molto
particolare è il dipinto che raffigura la Vergine che allatta il Bambino. Da
ammirare i dipinti raffigurati Sant’Antonio e San Giuseppe. La Chiesa
si presenta ad un'unica navata. La facciata è molto lineare, da ammirare il
rosone sul portone, risalente al Cinquecento.
Chiesa di
San Barnaba
Questa chiesa è un capolavoro
dell’architettura barocca della città, le sue origini risalgono al 1660
e la chiesa era destinata ai Padri Minimi di San Francesco di Paola.
Nella facciata è possibile ammirare delle nicchie, contenenti le statue di
Sant’Agostino, San Francesco, San Barnaba e San Michele. Al suo interno è
possibile ammirare numerosi dipinti ed affreschi, una magnifica volta e
l’imponente organo. Numerosi sono le raffigurazioni dedicate a San
Francesco di Paola ed ai suoi Miracoli.
Chiesa di
San Bartolomeo
Questa è una delle chiese più grandi
di Modena e venne realizzata per i Gesuiti dell’Ordine di Sant’Ignazio
di Loyola. Nella facciata possiamo ammirare numerose statue. All’interno
troviamo numerosi affreschi e dipinti. I confessionali sono interamente
lignei, molti sono i decori in marmo ed in bronzo, in questa chiesa sono
conservati due maestosi organi interamene dorati.
Chiesa di
San Biagio
La
Chiesa di San Biagio risale al 1300, ma
durante il 1600 venne nettamente modificata nel suo aspetto attuale. Al suo interno,
come si può vedere anche dalla foto al lato, si presenta ad
un’unica navata, con sei altari su ogni parete. Il pulpito risale al 1400 ed
è interamente ricoperto di marmo purpureo. Molto belli sono gli affreschi
che decorano il catino dell’abside e la cupola, realizzati da Mattia
Preti.
Chiesa di
San Domenico
La ricostruzione della chiesa di San
Domenico risale al 1708 e l’aspetto attuale, si deve proprio a quella
ricostruzione. La chiesa era una cappella palatina ed al suo interno
vi erano i banchi personalizzati, ovvero sui banchi vi erano incisi i
nomi di chi doveva sedersi, rigorosamente suddivisi in base al ceto
sociale. Alcuni dei banchi sono visibili ancora oggi. Al suo interno è
possibile ammirare la cupola a forma di ellissi, sorretta da alcune
semicolonne. Il baldacchino è in tipico stile barocco ed è stato recuperato
dalla precedente chiesa. Il pavimento è realizzato in mosaico. Da ammirare
il dipinto di Francesco Vellani nel quale è rappresentato l’annuncio
della vittoria di Lepanto al Papa. Al centro della chiesa è posto l’altare
dedicato a San Domenico.
Chiesa di
San Giovanni Battista
La costruzione della chiesa, dedicata a
San Giovanni Battista, risale al 1723. Dove oggi sorge la chiesa, un
tempo ve n’era un’altra dedicata al culto di San Michele. Una delle
particolarità di questa costruzione è che essa non è contigua a
nessun altro edificio. Lo stile costruttivo è quello neoclassico.
La costruzione è circolare e la lanterna è posta a ben 22 metri di altezza.
Da ammirare l’organo che risale al 1700, i numerosi dipinti e dori posti al
suo interno, tra i quali, spicca per importanza l’opera di Guido Mazzoni
Il Compianto su Cristo morto realizzata nel 1479, l’opera più antica al
mondo, nel suo genere. Davanti a questo dipinto rimarrete stupiti
dall’espressività dei volti e dal pathos della scena.
Chiesa di San
Pietro
Questa chiesa risale al 996 ed è
la massima espressione del Rinascimento Modenese. L’attuale facciata
risale al 1500 e su ogni portale vi è un rosone. Davanti alla chiesa è
possibile ammirare la Croce di San Pietro, una colonna realizzata
prima dell’anno mille, ritenuta da molti la più antica opera cristiana
della città. Il campanile è davvero spettacolare, risale al 1629
ed ha la particolare forma a vela. All’interno la chiesa è suddivisa
in ben cinque navate, è possibile ammirare sei statue, realizzate da
Antonio Bengarelli, nel 1500, che rappresentano San Francesco, La Madonna,
San Pietro, San Bonaventura, San Benedetto e Santa Giustina. L’organo,
nonostante sia del 1524 riesce ancora a stupire con le sue note perfette.
Numerosi sono i dipinti e gli affreschi di cui la chiesa è ricca. In questo
luogo è sepolto l’autore modenese Alessandro Tassoni, da tutti
ricordato per la sua celeberrima opera "La Secchia Rapita", che
prende spunto da una leggenda tutta modenese.
Chiesa
del Voto
Come suggerisce il suo nome, questa
chiesa venne costruita, in seguito ad un voto che la popolazione modenese
fece alla Madonna della Ghiara, a causa dell’epidemia di peste
che imperversava, nel 1630 nella città. Molto particolare la cupola
di questa chiesa che rappresentò la salvezza per coloro che rimasero vivi.
La chiesa si presenta ad un’unica navata, numerosi sono i dipinti che la
adornano. La leggenda vuole, che in questa chiesa, per molti anni,
venisse celebrata la "messa della gazza", la particolare funzione si svolgeva
all’alba per ricordare un servitore condannato a morte, per aver rubato
l’argenteria, nella casa nella quale lavorava. Si scoprì, però, in un
secondo momento, che l’argenteria non fu rubata da lui, bensì da una gazza
ladra, da qui il nome “messa della gazza?.
Chiesa di
San Francesco
Il culto di San Francesco d’Assisi
si diffuse, ben presto, in tutta l’Italia, e questa chiesa a lui dedicata,
venne realizzata nel 1244, per promuovere il culto del Santo
d’Assisi. Molto particolare il rosone centrale della facciata, che si
presenta a forma di capanna. Al suo interno è possibile ammirare un
capolavoro di Antonio Begarelli, la Deposizione dalla Croce
realizzata da tredici statue in terracotta. Numerosi sono i dipinti
all’interno, tra i quali quello che rappresenta San Francesco, mentre
ottiene il dono delle stimmate. La chiesa è annessa al Seminario
metropolitano. All’uscita dalla chiesa vi è una piccola piazza con il
campanile, a forma ottagonale e la statua di San Francesco,
realizzata da Giuseppe Graziosi.
Chiesa di
Santa Maria delle Grazie
La
Chiesa di Santa Maria delle Grazie chiesa venne realizzata durante il
1700, la facciata in laterizio è decorata solo dal portale principale.
Si presenta con un solo portale, sul quale vi è scritto "non si
pongono arme de’ morti". Questa frase curiosa, la possiamo troviamo anche in altre chiese
e praticamente voleva dire che non era possibile seppellire i defunti con il
loro stemma familiare. Il campanile risale al 1451. Al suo
interno è presente un’unica navata, che presenta numerose cappelle
con altari impreziositi da dipinti di autori del XVII secolo.
Qui si trova anche anche una piccola statua di San Geminiano, di
buona fattura. La chiesa è sede della Confraternita del Santo Patrono.
Il tesoro di questa chiesa è rappresentato dalla reliquia, situata in
una cappelletta a sinistra, della
maschera funebre di Sant’Antonio di Padova, il santo amato in tutto il
mondo, che se ne andò il 13 giugno 1231. Il coro del 1750 circa è
opera di Sante Giovanardi.
Indirizzo e orari
Via Sant'Agostino 40, 41121, Modena
Aperto gio 18-19
Tel. 059 223239
Museo
Storico dell’Accademia Militare
Questo museo è visitabile solo su
prenotazione e si trova all’interno del Palazzo Ducale, che per molti
è ritenuto il primo palazzo di architettura barocca d’Europa. Nel
museo è ripercorsa la storia dell’Accademia e quella dei suoi
allievi, ricordiamo che fecero parte dell’Accademia Militare personaggi
del calibro dei re Vittorio Emanuele III e Umberto II, i generali
Armando Diaz, Pietro Badoglio e Luigi Cadorna, Edmondo de Amicis e Giovanni
Agnelli. La visita guidata inizia dalla Galleria della Memoria,
per passare poi alla Sala delle Accademie. Visitando questo museo è
possibile ammirare la Sala dedicata alle Armi, quella dedicata alle
uniformi, quella per gli aviatori, quella per i comandanti
e per gli allievi. È possibile vedere anche il tempo della Gloria,
un memoriale per i caduti nei due conflitti mondiali. La visita comprende
anche la Sala del Trono e il Salone delle Feste del Palazzo
Ducale.
Museo
Civico
Il
Museo Civico d'Arte di Modena venne realizzato nel
1871 ed al suo interno sono conservati cimeli ed opere d’arte che
ripercorrono la storia di Modena. Il percorso è suddiviso nella
sezione dedicata all’arte medievale e moderna e quella dedicata
all’etnologia. Particolare rilevanza viene data all’arte sacra della città.
Qui è possibile ammirare anche il Duomo, realizzato in miniatura.
Museo
Casa Enzo Ferrari
Questo museo è aperto tutti i giorni
ed è possibile acquistare un biglietto cumulativo, che permette di
visitare anche il Museo di Maranello. Da qui parte una navetta, che
porta i turisti direttamente alla vicina Maranello. È impossibile separare
il nome di Modena e quello del grande Enzo Ferrari, nato qui il 18
febbraio 1898. In questo museo è possibile percorrere la storia di
Enzo Ferrari e del suo grande sogno, la Ferrari, quella macchina che potesse
correre sempre più veloce delle altre. In questo museo, ricavato dalla
casa natale, ogni anno vengono organizzate mostre e convegni, sulle
automobili e sul Cavallino Rampante. Non dimenticate, se siete qui, di fare
un giro a Maranello, l’orgoglio rosso dell’Italia.
Museo
della Figurina
Chi di noi non ha mai acquistato le
figurine Panini per il proprio album? A Modena è possibile
visitare il museo dedicato alle figurine, che hanno accompagnato la nostra
infanzia. In questa città, infatti, venne realizzata l’azienda Panini,
nel 1961. Oggi, qui, è possibile ammirare figurine e stampe introvabili
altrove. Ogni anno, qui, vengono organizzate mostre e convegni, per poter
ammirare qualcosa di introvabile altrove, figurine e cartoline davvero
storiche ed uniche.
Museo dell’Auto
Storica Stanguellini
Come abbiamo ben capito, la storia di
Modena è ben legata alle auto. In questa città, infatti, se c’è una
passione è quella automobilistica. La famiglia Stanguellini
questo interesse lo ha da sempre dimostrato, iniziando a costruire
automobili, che l’hanno portata ad essere in cima al mondo. In questo museo
è possibile ripercorrere la storia di questa famiglia ed ammirare l’auto
più antica di Modena, immatricolata nel 1910, avente la targa 1-MO.
Mercato
Coperto Albinelli
Questo mercato è diventato uno dei
simboli della città, lo stile liberty indica esso venne
realizzato durante i primi anni del Novecento, secondo lo stile dei mercati
francesi. Qui è possibile ammirare i colori e i sapori degli alimenti
che vengono venduti o acquistare qualche oggetto particolare, da regalare a
parenti e amici come souvenir. Il mercato è aperto solo la mattina. "Andiamo
in piazza"? Se qualche modenese vi fa questa proposta, non vuol dire che
vuole andare in piazza, bensì che vuole venire al mercato, questo,
infatti, è il loro modo di indicare questo luogo.
Teatro
comunale Luciano Pavarotti
Il teatro comunale qui a Modena nacque
nel 1841 al centro della città. Al suo interno, nonostante gli
ammodernamenti nel corso del tempo, ancora oggi sono
presenti i decori fastosi dell’epoca. La sala del teatro ha la forma di un
ellissi e il soffitto è interamente coperto di affreschi. Il teatro
comunale venne dedicato a Luciano Pavarotti, poco tempo dopo la sua scomparsa,
come omaggio all'illustre concittadino famoso in tutto il mondo.
Università di Modena
L’ateneo di Modena
vanta il fatto di essere tra le cinque
università più antiche al mondo,
esso, infatti, venne istituito nel 1175. Al suo ingresso troviamo un
grande cancello e due cortili, dove si ergono i busti dei personaggi famosi,
che hanno studiato qui. Nell’aula magna sono ancora conservati gli stalli di
legno originali. L’intera costruzione è ricca di affreschi. Qui è
possibile "respirare" un’aria di cultura difficilmente riscontrabile
altrove.
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