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Cosa vedere a Istanbul - 14 luoghi interessanti da visitare
Istanbul
è la più grande città della Turchia, e la quinta più grande del
mondo, con una popolazione di 12,6 milioni di abitanti. Una delle città più
antiche della terra, con le sue radici in Bisanzio prima e
Costantinopoli poi. Definirla una
megalopoli sarebbe riduttivo, perché questa città dalla grande storia
è anche il centro culturale ed economico della Turchia e di gran
parte di quella cultura che ha collegato l'Occidente al più vicino Oriente. |
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La struttura urbana di Istanbul
suddivide la città in 39 distretti, sparsi in un territorio che comprende
anche il celebre stretto del Bosforo ed il porto naturale conosciuto
come Corno d'Oro, nel nord-ovest del paese. La maggiore
caratteristica della città, quella che sin dalla sua origine ne ha permesso
lo sviluppo, è quella d'essere punto d'incontro fisico tra continente
europeo e asiatico.
Non solo geografia ma anche cultura,
Istanbul è stata ed ancora oggi è la 'cerniera tra Oriente e Occidente',
un divenire di storia, idee, immagini, frammenti di vita... un "
moments
of being" come spiegava Orhan Pamuk (che di Istanbuk è oggi uno
dei suoi più abili rappresentanti), ricordando le parole dell'inglese
Virginia Woolf. Due personaggi diversi, collocati in due diverse aree
geografiche e periodi storici, eppure l'uno riprende l'altra e riesce a dare
l'idea di una città con un'unica anima (orientale ed europea). Istanbul è un
divenire, un simbolo di tradizione e continuità.... l'unica grande
città al mondo ad essere situata su due continenti; la sua storia è
così ricca di avvenimenti e sviluppi da lasciare emozionato anche lo storico
più appassionato.
Non vediamo
l'ora di conoscere i suoi punti più evidenti, non prima di proporvi alcuni
scorci letterari sulla città
"
Istanbul
viene a collocarsi nella cornice delle grandi masse d'acqua che la plasmano
– sto parlando del Bosforo, del Corno d'Oro e del Mar di Marmara -, e tutti
quegli edifici, le finestre, le porte che formano la città acquistano
significato secondo la loro vicinanza, la loro altezza e il loro punto vista
rispetto a quelle acque e a quei mari..." (Altri Colori....vita,
arte, libri e città; Orhan Pamuk).
Principali
luoghi da visitare ad Istanbul:
Hagia Sophia
di Istanbul (Ayasofya)
Ayasofya Müzesi
Area: Sultanahmet, Eminönü
Istanbul
Trasporti: tram per Sultanahmet
Per quasi
mille anni la bizantina chiesa di Santa Sofia di Istanbul è stata il
simbolo della cristianità. Poi, nel nuovo millennio che andava sviluppandosi
è diventata simbolo di un'altra religione, quella musulmana, e assunse le
forme tipiche di una moschea. Oggi, all'alba del terzo millennio
della nostra storia, viene ancora considerato il 'tempio' della Santa
Sapienza. La struttura venne fatta edificare dall'imperatore
Giustiniano nel 537, nella tipica architettura bizantina; gli
Ottomani, trasformandola in una moschea, vi aggiunsero minareti e
fontane, mausolei, logge ed incredibili decorazioni artistiche. Mosaici,
biblioteche, urne, finestre, cupole, colonne, gallerie... la struttura è
così grande e bella da lasciare letteralmente senza parole. I due
architetti bizantini furono Anthemius di Tralles (Aydin) e
Isidoro di Mileto, che la costruirono in pochi anni completandola nel
537 d.C. Nel XIII secolo la chiesa fu saccheggiata dai Crociati, che
la derubarono delle preziose reliquie, innescando definitivamente le
divisioni tra il mondo cattolico e quello ortodosso. Nel 1453, il sultano
ottomano Mehmet II, conquistando la città, trovò la chiesa in
uno stato fatiscente, ne ordinò la pulizia e la conversione in una grande
moschea.
Tra i più importanti architetti ottomani vi furono il grande Mimar
Sinan, Davud Ağa, Dalgiç Mehmet Aĝa. Agli italo-svizzeri
Gaspare e Giuseppe Fossati si deve la ristrutturazione nella prima metà
del XIX secolo. Dal 1935, con l'avvento della Repubblica della Turchia,
la Aya Sofya è stata adibita ad un museo. Trenta milioni di piccole
tessere di mosaico ricoprono l'interno della chiesa, specialmente la cupola,
in corso di restauro per riportare la brillantezza originale di 1500 anni
fa. La più centrale delle nove porte che conducono nella navata della
chiesa, chiamata Porta Imperiale, è sormontata da un mosaico del
Cristo Pantocratore in possesso di un libro con la scritta "
La pace sia
con voi. Io sono la Luce del Mondo". Attraverso questa stessa porta si
apre uno spettacolo che ha portato entrambi imperatori e sultani ad
inginocchiarsi davanti a tanta bellezza artistica: una cupola completamente
ricoperta di mosaici che si eleva per oltre 50 metri (circa 15 piani) e che
i estende su una larghezza di circa 31metri. La luce che filtra attraverso
una corona formata da 40 finestre permette di ammirare uno spettacolo
artistico di tessere di mosaico d'oro unico al mondo. Si noti che oggi,
l'uso del complesso come luogo di culto (moschea o chiesa) è severamente
proibito dallo Stato turco (nonostante una piccola area adibita ai momenti
di preghiera per il personale del museo).
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Moschea
Blu (Sultanahmet Camii)
Meydanı Sokak 17
Area: Sultanahmet, Eminönü
Istanbul
Trasporti: tram per Sultanahmet
Accesso: gratuito
Il monumento
più rappresentativo di Istanbul, venne costruito tra il 1609 ed il 1617 dal
sultano Ahmet I, il quale era determinato a costruire un monumento
che potesse rivaleggiare quello di Santa Sofia. Oggi, le due più grandi ed
imponenti strutture della città stanno una poco difronte all'altra, quasi a
specchiarsi della propria bellezza. A dividerle è un complesso di splendidi
giardini e viali, nei quali sono situate altre importanti attrazioni della
città. Il nome originario ed attuale della moschea deriva dal sultano Ahmet,
che ne ordinò la costruzione all'architetto Mehmet Aka, uno studente
di Sinan. La sua costruzione all'epoca provocò non poche critiche e
ostilità, in quanto il numero di sei minareti poteva essere riservato
esclusivamente alla moschea del Profeta alla Mecca. Ci sono diverse
leggende legate alla costruzione dei sei minareti: una narra
per esempio che la passione del sultano per i minareti in oro (in turco
Altin) venne confusa con il numero sei, da cui deriva la loro costruzione.
Ne segui, che il sultano fu costretto ad ordinare la costruzione di un
settimo minareto alla Mecca, il Kaa'ba. La sagoma della moschea con i
sei minareti è oggi nota in tutto il mondo, splendida la sua figura
soprattutto verso l'ora del tramonto. La moschea Blu è una delle due moschee
del mondo arabo a possedere sei minareti, la seconda è situata nella città
turca di Adana (Sabanci Merkez Camii). Come molte altre
moschee, al suo interno sono custodite la tomba del fondatore, una tipica
scuola madrasa ed un ospizio. Nonostante sia ancora usata come
una moschea, la grande costruzione è anche una delle maggiori attrazioni
turistiche di Istanbul. Gli eleganti medaglioni di fronte al mihrab
portano i nomi di Allah e Maometto, mentre quelli situati all'estremità
opposta sono decorati con i nomi dei primi quattro califfi che governarono
il mondo islamico.
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Palazzo
di Topkapi (Topkapi Sarayi)
Bab-ı Hümayün Caddesi
Area: Gülhane e Sarāyburnu (Punta del Serraglio)
Istanbul
Trasporti: tram Gülhane oppure Sultanahmet
Accesso: a pagamento
Posto
immediatamente dietro Hagia Sophia, sul Promontorio del Serraglio
(tra il Corno d'Oro ed il Mar di Marmara) troviamo il Palazzo Topkapi,
che fu il centro del potere ottomano per quasi quattro secoli, fino a quando
venne sostituita dal Palazzo Dolmabahçe nel 1853. Sulle rovine dell'antica
Acropoli di Bisanzio, sopra lefondamenta del grande Palazzo Imperiale di
Costantino, il sultano Mehmed II fece costruire un vasto
complesso palaziale, il Serraglio. Nel corso del Settecento gli edifici
sorti in questa zona vennero chiamati Topkapi Sarayi e cioè 'Palazzo del
Cannone'. La struttura oggi si presenta al visitatore composta dalle quattro
corti originarie, centro della vita pubblica e privata del sultano. Origine
di numerose leggende sulla vita nell'harem e sull'incredibile percorso
storico dell'Impero Ottomano, il Palazzo Topkapi è da inserire in
cima alla lista del vostro soggiorno ad Istanbul. Prendetevi una bella
giornata intera per la visita, siete davanti ad uno dei più grandi complessi
monumentali del mondo. Al suo interno sono ospitate altre numerose
importanti attrazioni della città, ma se proprio siete di fretta non mancate
di visitare l'Harem (le splendide
stanze
interne delle mogli e delle concubine del sultano), il Tesoro Imperiale
(tra cui la cotta di maglia incrostata di diamanti, statuette in madre
perla, il famoso pugnale di Topkaki, 'aigretes' e cioè piume ricoperte di
gioielli, e altro ancora tra cui il diamante di Spoonmaker di 86
carati, in lingua locale Kaşıkçı Elması) e la vista suggestiva
offerta dal cortile più interno; tra le altre troviamo, il Padiglione del
Sacro Manto, sacro luogo di pellegrinaggio per i musulmani in quanto
custodisce il mantello indossato dal profeta Maometto; la Sala degli
Orologi; la Zecca imperiale; la Haghia Eirene, che ospitava un'antica
chiesa costruita dall'imperatore Giustiniano, del VI secolo e oggi è adibita
a sala concerti per il Festival musicale di Istanbul; la Fontana
di Ahmet III; il Museo Archeologico di Istanbul che ospita
collezioni di antichità classiche di livello mondiale; i vari portali
d'entrata al complesso, tra cui la Porta del Saluto, la Porta
della Felicità. L'ingresso al palazzo avviene attraverso la Porta
Imperiale (Bab-ı Humayun), eretta dal sultano Fatih nel 1478 e decorata
con nicchie che durante il periodo ottomano venivano utilizzate per esporre
le teste mozzate di ribelli e criminali. Il cancello conduce alla prima di
una serie di quattro corti che diventano sempre più private man mano che si
prosegue all'interno.
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Moschea
di Solimano il Magnifico (Süleymaniye Camii ve Külliyesi)
Area: Vefa
Trasporti: tram Beyazit.
Arroccata su
uno dei sette colli di Istanbul la Moschea di Solimano è considerato uno dei
più grandi capolavori dell'architetto Mimar Sinan. Il complesso si
estende su una superficie di circa 6 ettari e comprende cinque scuole, una
Imaret (cucine e mensa), un caravanserraglio con stalle, un ospedale, bagni
turchi e un cimitero. La costruzione della moschea mobilitò all'epoca ben
3.000 lavoratori. Fu costruita presso il Corno d'Oro, nelle fondamenta di un
precedente palazzo, tra il 1550 ed il 1557. La struttura serviva anche da
istituto di beneficenza pubblica, portando conforto ad oltre mille poveri
della città, senza distinzione di credo (musulmani, cristiani ed ebrei).
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Case
Ottomane di Sogukçesme Sokagi
C/O Palazzo Topkapi
Verso la collina dal parco Gülhane Park, o da Caferiye Sok per Ayasofya
Meydani
Area: Gülhane e Sarāyburnu (Punta del Serraglio)
Trasporti: Gülhane o Sultanahmet
Una dozzina
di case in legno del periodo Ottomano sono situate tra il puro esterno del
Palazzo di corte e la parte posteriore della Santa Sofia. La stradina è
tutta in salita. Le case vennero costruite nel XVIII secolo e oggi formano
alcuni piccoli alberghi caratteristici, una biblioteca ed un ristorante.
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Grand
Bazaar (Kapali Çarsisi)
Kapalı Çarşı,
Area: Beyazıt
Istanbul
Trasporti: tram Beyazıt o Çemberlitaş
Il Gran
Bazar è in realtà il centro di una zona commerciale all'interno ed intorno
ad una vasta area coperta del mercato che si estende ai piedi della collina
di Eminönü. Il nome Gran Bazaar si riferisce ad una parte di oltre 4.000
negozi, 24 hans (locande di proprietà privata), 65 vie, 22 porte d'accesso,
2 bedesten (mercati coperti) e ancora, ristoranti, moschee, fontane e case
da tè. Kapali Çarsi si riferisce in particolare alla parte interna e
coperta. Gli acquirenti più intenzionati a comprare qualcosa dovrebbe venire
armati di blocco notes, calcolatrice e tempo a disposizione: quando trovate
qualcosa che vi piace, annotate il prezzo e la posizione del venditore, e
provate a vedere se trovate lo stesso prodotto ad un prezzo più conveniente.
Tuttavia si badi che orientarsi all'interno del mercato non è per niente
facile ed è necessario munirsi di una mappa dettagliata. Per visitare le
han più belle del bazar recatevi verso est da Yaĸlıkcılar lungo
Perdahçılar Sokaĸı; I tappeti più belli del Gran Bazar? Li
trovate a nostro avviso da Sisko Osman. Se volete favorire di una
pausa pranzo recatevi da Köşk (Keseciler Caddesi 98-100), per i
tradizionali piatti di Istanbul sulu yemek (cucina fatta in casa!).
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Chiesa
di San Salvatore in Chora (Kariye Camii Müzesi)
Camii Sokak 26, Kariye Meydani
Area: Edirnekapi
Trasporti: Metro Ulubatlı oppure bus no. 90B da Beyazit o no. 90 e no. 91
da Eminönü
Accesso: a pagamento
Spesso
trascurata perché lontana dai sentieri più battuti della città, ma come
bellezza questa chiesa bizantina (nota anche come Moschea Kariye o
Museo Kariye) è seconda solo alla Santa Sofia. Venne costruita alla fine
del XI secolo ed ospita splendidi mosaici ed affreschi del XIV secolo.
Quando la chiesa fu convertita in moschea due secolo dopo, i mosaici vennero
intonacati e coperti, fatto che ironicamente ne ha preservato lo stato di
conservazione. In totale sono esposti una cinquantina di mosaici al suo
interno.
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Palazzo
Dolmabahçe (Dolmabahçe Sarayi)
Dolmabahçe Caddesi,
Area: Beşiktaş
Istanbul
Trasporti: tram e funicolare per Kabatas; bus: 22, 22E, 22RE, 25E e vari
altri
Accesso: a pagamento
Il Palazzo
venne costruito per Abdulmecit II da Karabet e Nikokos Balyan e completato
nel 1855, nell'ultimo periodo di un impero oramai morente. La famiglia del
sultano si trasferì in questo nuovo palazzo, più europeo, dopo che il
Palazzo di Topkapi servì da residenza imperiale per quattro secoli. In un
momento di riforma economica, quando l'impero Ottomano veniva ancora
considerato come il male d'Europa, l'allora sultano spese milioni in un
palazzo che avrebbe dato l'illusione di prosperità e di progressività del
decadente impero. Oggi lo si ammira in tutto il suo splendore, composto da
285 camere, quattro grandi saloni, sei gallerie, cinque scale principali,
sei bagni turchi e 43 servizi igienici. Per la sua costruzione vennero
utilizzati quattordici tonnellate d'oro e sei tonnellate d'argento. L'ampio
uso del vetro, in particolare nel giardino d'inverno Camli Kosk,
comprende una collezione scintillante di cristalli Baccarat, Boemia e vetro
veneziano. Il lampadario nella Sala del Trono è il più grande in
Europa.
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Basilica
Cisterna (Yerebatan Sarayi)
Yerebatan Caddesi 13
C/O la strada diagonale da Santa Sofia
Area: Sultanahmet
Trasporti: Sultanahmet
Accesso: a pagamento
La
vastissima cisterna sotterranea fu costruita da Costantino e ampliata nelle
forme attuali da Giustiniano con 336 colonne di marmo riciclate dalle rovine
ellenistiche del Bosforo. La fornitura d'acqua, instradata da serbatoi del
Mar Nero e trasportata attraverso l'acquedotto di Valente, serviva
per i periodi di siccità o d'assedio. La struttura venne in seguito
dimenticata per secoli e riscoperta solo nel XVI secolo, dal francese
Peter Gyllius, quando si accorse che la gente del quartiere affluiva
d'acqua i propri secchi attraverso dei fori negli scantinati. La cisterna fu
aperta alla visita del pubblico nel 1987. In fondo alla passerella sono
situate due teste di Medusa, una rovesciata e l'altra su un fianco: secondo
la mitologia, ponendosi in questo modo Medusa fu costretta a trasformare se
stessa in pietra.
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Ippodromo
di Costantinopoli (Sultanahmet Meydan)
At Meydanı
Area: Sultanahmet
Trasporti: Sultanahmet
Oggi non
sono molte le tracce di quello che costituiva il centro della Costantinopoli
romana. Guardando le famiglie locali passeggiare lungo questo parco in una
domenica pomeriggio diventa difficile immaginare le storiche corse dei carri
nei giorni di ostentata celebrazioni reale, sempre molto popolari durante
l'epoca bizantina. Quaranta file di sedili riuscivano a sistemare fino a
100.000 persone, parte delle corporazioni mercantili che nel tempo si sono
generate nelle note fazioni di rivalità politica. Alcune di queste fazioni
manifestarono i disaccordi contro l'imperatore nel 532 d.C., provocando una
sommossa passata alla storia con il nome di Rivolta di Nika (dalla
dea greca della Vittoria) e che portò alla distruzione di gran parte del
palazzo imperiale e della chiesa originale di Ayasofya. Ripreso il controllo
della città, come punizione Giustiniano ordinò il massacro di circa 30.000 a
40.000 persone. L'Ippodromo cadde in disuso durante il periodo della quarta
Crociata, e finì per servire come cava di marmo durante l'epoca degli
Ottomani.
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Bagni
Turchi di Istanbul
Il soggiorno
in questa città non diventerà mai completo senza aver visitato almeno uno
dei mitici Haman di Istanbul (Bagni Turchi). Oggi ne sono solo
una ventina, originatisi dalla grande moda del XVIII secolo ed influenzati
sicuramente dagli antichi bagni romani. Per una completa esperienza di
vapori caldi, massaggi vigorosi ed altrettante vigorose insaponature,
scegliete in particolare il Çemberlitas Hamami (Vezirhan Cad. 8),
oppure il famoso Cagaloglu Hamami (Yerebatan Cad nella Ankara Cad.)
se si opta per il lusso orientale. Ne sapevano qualcosa anche i vari
Franz Liszt, Edoardo VIII, il Kaiser Guglielmo e Florence Nightingale.
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Quartiere
di Beyoğlu
Questo
antico quartiere di Istanbul è anche uno dei più pittoreschi della città, e
separa il distretto storico dell'antica Costantinopoli dall'area del Corno
d'Oro. Lo riconosciamo per essere dominato dalla grande Torre di Galata
e per quella sua tipica atmosfera nata dalle diverse culture che un tempo vi
risiedevano: genovesi, veneziani, ebrei, spagnoli, arabi, greci, francesi,
armeni. Sono diverse le attrazioni di quest'area dalle atmosfere eleganti,
in particolare antichi monumenti di culto cristiano e musei, ma sceglietelo
in particolare per il grande viale di İstiklâl Caddes (anche
conosciuto come Grand Rue de Pera, in francese)
un'elegante
strada pedonale, di circa tre chilometri di lunghezza, con boutique, negozi
di dischi, librerie, gallerie d'arte, cinema, teatri, biblioteche,
caffetterie, bar, night club con musica dal vivo, pasticcerie storiche,
cioccolaterie e ristoranti e mercati. Durante il periodo ottomano il viale è
stato luogo preferito per gli intellettuali, diventando anche un centro per
gli stranieri europei, in particolare italiani e francesi. Per assistere al
meglio della musica Sufi e alle danze dei Dervisci roteanti
recatevi presso le storiche Galata Mevlevihanesi, e Divan
Edebiyati Müzesi, Galip Dede Caddesi, alla fine della Istiklal
Caddesi in Tünel.
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Ponte
di Galata
Il ponte di
Galata è il cuore della Istanbul più caratteristica e popolare, abbraccia il
Corno d'Oro da Karaköy a nord della parte antica di Istanbul vecchia,
ed è centrato su Sultanahmet, a sud. Attraversando il ponte lo sguardo va
verso ovest, in Europa e verso est, lungo il Bosforo per l'Asia.
Nella parte più settentrionale è situata Karaköy (Galata), che fu antica
colonia genovese in epoca bizantina. Si dice che nel 1503 il sultano
Beyazid II commissionò proprio al grande Leonardo da Vinci la
progettazione di un ponte nel Corno d'Oro, 50 anni dopo che la città fu
conquistata ai Bizantini. Leonardo però arrivò solo a fare il progetto del
ponte, che ahimè non venne tuttavia mai stato costruito. L'attuale ponte
di Galata è stato costruito nel 1992, in sostituzione di un ponte di
barche risalente al 1912. Lo riconoscete per i numerosi pescatori che con le
loro canne caratterizzano tutta la lunghezza del ponte, che oltretutto serve
anche da molo per i traghetti passeggeri, che partono da Karaköy per la
stazione di Haydarpasa (capolinea per i treni per l'Anatolia e
l'Asia). Nella parte più meridionale è situato il quartiere di
Eminönü, con il mercato egiziano delle Spezie, la Moschea
Nuova di Yeni Cami, e la stazione di Sirkeci (capolinea dei
treni provenienti da Europa). Dal molo di Eminönü partono i traghetti
per Uskudar, il Bosforo, e le Isole dei Principi (anche note come
isole Adalar), così chiamate per le grandi ville nobiliari appartenute un
tempo alle imperatrici bizantine, ottomane e all'alta aristocrazia e
borghesia russa.
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