Matera
e i suoi Sassi sono due nomi che camminano di
pari passo, sono inesistenti l’uno senza l’altro, ma,
oltre ai Sassi, a Matera si possono ammirare anche tante
altre meraviglie, che ora vedremo insieme. La città
è stata scelta come Capitale Europea della Cultura 2019.
Un motivo d'orgoglio e di vanto del tutto meritato.
Se non ci siete mai stati eccovi qualche spunto interessante
nel caso di una visita.
|
|
I Sassi di Matera
I
Sassi di Matera, sono stati iscritti dall'Unesco
dal 1993 "Patrimonio mondiale dell'Umanità". Si estendono
su due conche e sono un agglomerato urbano formato da grotte
naturali ulteriormente scavate. Alcune di esse sono state chiuse
utilizzando lo stesso materiale di scavo e creando una specie
di facciata. Davanti ad altri sono stati costruiti dei muri
che prolungano l'abitazione verso l'esterno, come una vera e
propria casa. Le abitazioni sono disposte l'una sull'altra.
Il tetto di una casa e quindi, al di sopra, una strada, una
scalinata, un giardino o il pavimento di un'altra casa....Continua
a leggere sui
Sassi di Matera.
Chiesa di San Francesco
D’Assisi
La
Chiesa originaria di San Francesco venne edificata nel 1218
sulla chiesa ipogea dei SS. Pietro e Paolo e fu totalmente rinnovata
nel 1670 per volere dell’arcivescovo Lanfranchi. Si trova nella
piazza dedicata anch’essa al Santo d’Assisi. La forma attuale
dell’edificio risalendo al Seicento, riprendende la tipica
architettura barocca dell’epoca.
La facciata è formata da due sezioni, molto belle, nella nicchia
centrale, le statue della Madonna Immacolata,
di San Francesco e di Sant’Antonio
da Padova. Vicina al portale, si trova un’acquasantiera,
risalente al Duecento. All’interno, la chiesa, è costituita
dauna sola navata, accompagnata da diverse
cappelle sui lati. In ogni cappella è possibile ammirare quale
particolarità, come un altare barocco, la
statua di legno raffigurante Sant’Antonio,
un dipinto dell’Immacolata Concezione, la cripta di
San Pietro e San Paolo, affreschi di San Vincenzo
e della Madonna con il Bambino e un magnifico affresco
raffigurante la visita di Papa Urbano II alla città, nel 1093.
Da ammirare il Polittico di Lazzaro Bastiani (1449-1512),
risalente al Quattrocento, con al centro la Madonna in trono
con Bambino, protetta dai Santi. Interessanti i due
monumenti funebri cinquecenteschi, ascrivibili a maestranze
locali ed eseguiti secondo la moda funeraria napoletana: il
monumento Paulicelli e il cosiddetto monumento Tovarelli.
Numerosi sono i dipinti della fine del Seicento e del Settecento;
fra le alzate lignee, tutte molto pregevoli, degna di nota è
quella di Sant'Antonio (1671) che ospita nella nicchia centrale
la scultura in pietra policroma del Santo, eseguita nei primi
decenni del XVI secolo da Stefano da Putignano.
Duomo di Matera
Il
Duomo di Matera è dedicato alla patrona della città,
la Madonna della Bruna e a
Sant’Eustachio. La costruzione
dell’imponente struttura risale al 1230, ed
essa è in tipico stile romanico pugliese, formata dalle pietre
della cava della Vaglia. Il portale è molto decorato e su di
esso troneggia un rosone formato da sedici raggi, che simboleggia
vita, intesa come una ruota. Ripropone il tema iconografico
della "Ruota della fortuna" (presente anche nel rosone
del transetto e in altre due chiese coeve della città). L’interno
della cattedrale è a tre navate, da ammirare il coro
in legno, terminato nel 1451 da Giovanni Tantino,
gli affreschi dell’altare, risalenti al 1200 e al 1330 ed il
dipinto della Madonna della Bruna, risalente
al 1100. Sempre all’interno del Duomo è possibile
ammirare un Presepe realizzato interamente in pietra,
nel 1534, da Giulio Persio, un vero e proprio esempio
di arte popolare, che fa rivivere la magia dei Sassi.
La Cattedrale di Santa Maria
della Bruna fu consacrato nel 1270. La chiesa fu radicalmente
trasformata all'interno, secondo il gusto barocco, al tempo
dell'arcivescovo Antonio Maria Brancaccio (1703-1722).
Alla primitiva redazione romanica appartiene una serie di capitelli
della navata centrale: alcuni decorati con motivi fitomorfi
e zoomorfi, altri con figure umane; in particolare uno, che
ci mostra personaggi a mezzo busto tipologicamente differenziati
per rango, sottolinea il grado di autonomia dei cosiddetti "magistri
materani" rispetto alla tradizione iconografica delle Cattedrali
romaniche. A questo primo momento appartengono anche l’affresco
della Madonna della Bruna, oggetto di particolare devozione,
e una serie di affreschi, che erano stati per secoli occultati
e recentemente rinvenuti al di sotto di una pala d'altare. La
composizione pittorica è divisa in due registri: in quello superiore
un vivacissimo brano, parte di un Giudizio Finale, della
seconda metà del Trecento; in quello inferiore una Madonna
in trono e una serie di Santi eseguiti nella prima metà
del XV secolo. Fra tutti gli arredi, oltre a quelli già citati,
particolarmente degna di note è la cinquecentesca Cappella
dell’Annunciazione ornata con sculture in pietra policroma
eseguite ancora da Giulio Persio.
Chiesa di Sant’Agostino
Posto
sul Sasso Barisano, il complesso della chiesa e del convento
di Sant’Agostino venne fondato nel 1592, sulla chiesa dedicata
a San Guglielmo di Vercelli e su quella dedicata a Santa Maria
delle Grazie. Il terremoto del 1734 distrusse la struttura,
che venne, in seguito, restaurata e che divenne sede del Capitolo
Generale dell’Ordine degli Agostiniani.
La facciata della
chiesa è posta su due livelli
ed è in tipico stile barocco. Sul portale troviamo
la statua di Sant’Agostino, mentre sul cornicione, in una nicchia,
i sono le statue dei Santi Pietro e Paolo. Il campanile, realizzato
interamente in pietra calcarea, è posto tra la chiesa ed il
convento. L’interno della chiesa è costituito da una sola navata.
Da ammirare i numerosi dipinti, come quello
della Crocifissione, quello dedicato a Santa Maria delle Grazie,
quello di San Nicola da Tolentino, San Vito, la Madonna con
il Bambino, Sant’Apollonia e Santa Caterina. L’organo
a canne risale al 1770, da vedere
anche il coro in legno e il crocifisso in legno del 1500, posto
sull’altare maggiore. Gli altari, posti sulla parete di destra,
sono realizzati in pietra, qui possiamo ammirare un bellissimo
dipinto raffigurante San Francesco da Paola, San Pasquale
Baylon, San Leonardo, San Giuseppe e Sant’Anna. Un'altra
tela raffigura Sant’Agata, Santa Lucia, Sant’Ilario e San Biagio
e la Santa Trinità, mentre in un altro altare è possibile ammirare
la rappresentazione della Madonna delle Grazie con Sant’Agostino,
un Santo Vescovo e Santa Monica.
Chiesa
di Santa Chiara
La
costruzione della Chiesa di Santa Chiara,
risale al XVII secolo, per
volere dell’arcivescovo della città, Antonio del Ryos Culminarez.
Il convento ha subito notevoli modifiche, nel
corso della storia, divenendo ospedale, ospitando successivamente
le Monache di Maria Maddalena e Santa Chiara ed essendo, oggi,
sede del Museo Archeologico Nazionale "Domenico Ridola".
Il visitatore rimane stupito dalla
semplicità della facciata
di questa chiesa, dove si trovano le statue
di San Francesco e Santa Chiara,
sul portale la Madonna del Carmine, mentre
in una nicchia centrale Dio che benedice. Al suo interno troviamo
un'unica navata, ad arco a sesto acuto. Molo belli gli altari
in legno e le due tavole raffiguranti Santa Rosa da Lima e Sant’Agnese.
Sull’altare maggiore è possibile ammirare un dipinto
raffigurante la Madonna degli Angeli, San Francesco e Santa
Chiara.
Chiesa di Materdomini
La
storia della costruzione di questa chiesa è
incerta, per alcuni, infatti, risalirebbe al
1680, mentre altri la fanno risalire al Settecento inoltrato.
L’attuale chiesa apparteneva ai Cavalieri di Malta,
infatti, l’edificio, molto probabilmente, nacque per
essere adibito a funzioni civili, e solo in un secondo
momento divenne un luogo religioso. Il campanile è interamente
costruito in tufo. All’interno della chiesa ritroviamo
un’unica navata. I lavori di restauro del 1993,
hanno portato ad una piacevole sorpresa, sottostante
l’attuale chiesa, infatti, vi è la Chiesa del Santo
Spirito, a quattro navate, ricca di affreschi, come
quello di Santa Sofia, risalente al 1200. Non si sa quando questa
chiesa sia stata fondata, ma è presente in alcuni documenti
che partono dall’anno 1000 ed arrivano al 1600.
Chiesa di San Giovanni
Battista
La
Chiesa di San Giovanni Battista è oggi una delle
costruzioni architettoniche medievali, più importanti del sud
Italia. La sua costruzione, infatti, risale al
1233, per ospitare le monache penitenti della
Palestina. Nonostante le numerose manomissioni, gli aggiornamenti
barocchi e i rifacimenti novecenteschi, resta un pregevole esempio
di architettura romanica: interessanti i bei capitelli fogliacei
e figurati che si trovano all'interno e che rivelano ascendenze
bizantine oltre alle influenze nordiche. Molto bello il ricco
portale decorato da motivi ornamentali fitomorfi e da testine,
motivo che ritroviamo in un portale laterale del Duomo della
città.
Il convento venne abbandonato nel
1480, in seguito all’invasione turca e non si sa esattamente
quando venne riaperto. In questa struttura troviamo elementi
tipici dello stile romanico, sovrapposti ad
elementi orientali. La chiesa è a tre
navate, al suo interno possiamo ammirare la cappella di San
Cosma e Damiano, con statue lignee raffiguranti i due santi,
i dipinti di Santa Maria La Nova e della Vergine in
Gloria. Da ammirare anche una pietà, costruita
in cartapesta, risalente al 1888.
Chiesa di Santa Maria
De Idris
Da
questa Chiesa è possibile ammirare l’intera città, la sua costruzione
risale al Trecento ed è collegata alla cripta di San Giovanni
in Monterrone, dove è possibile ammirare antichi affreschi.
Il particolare nome Idris, molto probabilmente
deriva dal greco Odigitria,
che significa guida dell’acqua o della via. La Vergine Maria,
a Costantinopoli veniva chiamata così, quindi,
questo nome venne assunto in seguito alla venuta dei monaci
bizantini nel sud Italia. All’interno della chiesa è possibile
ammirare una sezione scavata, numerosi affreschi e dipinti che
raffigurano Sant’Antonio, la Madonna col Bambino, la
Sacra Famiglia, la Conversione di Sant’Eustachio, l’Annunciazione
e la Crocifissione. La facciata in
tufo non è quella originaria, ma risale al
Quattrocento.
Chiesa di San Pietro
Caveoso
Questa
chiesa venne costruita durante il Trecento,
ma ha subito diversi restauri, nel corso degli anni. È possibile
ritrovare, in questo complesso, elementi architettonici
sia barocchi che romanici. Il campanile
è maestoso, la facciata è formata da tre portali,
su ogni portale vi è una statua, rispettivamente la Madonna
del Confalone, San Pietro e San Paolo, con un rosone centrale.
All’interno della chiesa vi sono tre navate,
quella centrale è sovrastata da un soffitto ligneo. Qui possiamo
ammirare il polittico che raffigura la Madonna tra San Pietro
e San Paolo, l’Ultima Cena ed il Padreterno, una statua della
Madonna con il Bambino e una fonte battesimale interamente realizzata
in pietra.
Chiesa di San Pietro
Barisano
La
Chiesa di San Pietro Barisano venne costruita nel X secolo
e si trova sull'omonimo Sasso Barisano. Originariamente era
conosciuto come San Pietro de Veteribus La sua particolare
e bella facciata è in tufo con tre portali. L’interno della
chiesa, formato da tre navate è interamente scavato. È possibile
ammirare sei altari, numerosi affreschi e sculture. Nella cripta
si accede dalla sacrestia, qui è possibile ammirare due affreschi,
un ossario e numerose nicchie. Questa è la più grande chiesa
rupestre della città di Matera.
Chiesa di San Nicola
dei Greci
La
Chiesa di San Nicola dei Greci anch’essa al X secolo,
ma venne in seguito modificata. Al suo interno è possibile ammirare
antichi affreschi, come una Crocifissione, un trittico con Santa
Barbara, San Nicola e San Pantaleone, una Madonna con il Bambino,
un affresco che raffigura San Pietro Martire e uno di Sant’Antonio
di Padova.
Chiesa del Purgatorio
La
costruzione della Chiesa del Purgatorio risale al 1725
e il suo stile è tipicamente barocco, con all’interno scene
e decorazioni incentrate sul tema della morte e la redenzione.
Al suo interno è possibile ammirare la Madonna con il Bambino,
la statua di San Michele Arcangelo e quella dell’Angelo Custode.
L’interno della chiesa è a croce greca, con una grande cupola
ottogonale, dove sono presenti i dipinti dei quattro evangelisti
e dei quattro dottori della Chiesa. Sull’altare troviamo un
dipinto dedicato a San Gaetano e un organo, risalente al Settecento.
Chiese Rupestri
Una
delle peculiarità dei Sassi
di Matera, sono le chiese
rupestri, posti ascetici, scavati interamente
nel tufo. Queste chiese sono ricche di affreschi e risalgono
al Medioevo, spesso, infatti, al loro interno
coesistono stili differenti e tratti orientali. In tutto il
territorio di Matera ci sono 155 chiese rupestri. Molti degli
affreschi, posti al loro interno, rappresentano diversi Santi,
che venivano onorati in Oriente come Sofia, Antonio Abate, Giorgio,
Michele Arcangelo, Teodoro, Andrea, Nicola e Caterina. Queste
chiese iniziarono ad essere abbandonate, durante il 1600, perché
erano troppo umide. Durante il Novecento, quando i Sassi vennero
abbandonati, molte vennero restaurate. Fanno parte di queste
chiese anche quelle di San Pietro Barisano, Santa Maria
de Idris, San Giovanni e San Nicola dei Greci. Altre chiese
degne di nota sono quelle di :
Santa Barbara
La
Chiesa Rupestre di Santa Barbara dallo stile tipicamente bizantina
è una delle più belle chiese rupestri di Matera, formata da
un’unica navata ed è abbellita da numerosi affreschi, tra i
quali quello pagano di un pastore che guarda le pecore, una
Madonna con il Bambino oltre ad altri che ritraggono Santa Barbara
e scene di ambientazione bucolica.. Al suo interno è presente
un grande arco centrale e due più piccoli. Si trova in una parete
rocciosa che si affaccia direttamente sulla Gravina, e si raggiunge
attraverso una scalinata cui si accede da via Casalnuovo. Scavata
tra il X e XI secolo interamente nella roccia con una sola navata
divisa dal presbiterio e da una iconostasi. Sono presenti due
altari, uno collocato nell'area sopraelevata cui si accede attraverso
piccoli scalini, l'altro a sinistra addossato al muro della
navata.
Santa Maria della Valle
Santa
Maria della Valle è la maggiore delle chiese rupestri, ha
quattro portali, tutti diversi. È interamente costruita in
tufo, con tre navate interne, suddivise da sei pilastri che
terminano con decorati capitelli. Appena usciti dalla città,
lungo la strada per Laterza, parallelamente alla parete della
Gravina in cui è scavata, si trova questo vasto ambiente rupestre
che faceva parte di un monastero benedettino dedicato alla Madonna
dell'Assunta. Caratteristica è la fiancata-facciata ornata da
una serie di archetti interrotti da quattro portali. La costruzione,
a tre navate, ha subito numerosi rifacimenti che si sono sovrapposti
al nucleo originario dell'Vili secolo. Fra i molteplici affreschi
(databili dal XIII al XVII sec.) si segnala la decorazione dell'abside
centrale, Cristo in trono e Santi, che testimonia la volontà
della committenza benedettina di latinizzare il repertorio figurativo
di cultura greca. Molto belli anche una Madonna col Bambino
in trono (XIII secolo) e un maestoso San Gregorio Magno fra
le anime purganti (datato 1642).
Santa Lucia alle Malve
La
Chiesa di Santa Lucia alle Malve è formata da "Laure",
ovvero piccole celle, dove risiedevano le monache benedettine,
rimaste a Matera fino al 1283. Il suo interno è formato da tre
navate, numerosi sono gli antichi affreschi, che ancora oggi
si possono ammirare in questa chiesa. Costruita alla fine del
secolo VIII, la chiesa, a tre navate, è ornata da affreschi
molto ben conservati, che vanno dal XIII al XV secolo. Si tratta
di figure isolate che non appartengono a un ciclo unitario:
San Giovanni Battista, San Benedetto, una Madonna del latte
e un raffinatissimo San Michele Arcangelo in abbigliamento imperiale.
Della fine del Trecento è l'Incoronazione della Vergine e
Santi, che costituisce un unicum tra i temi iconografici
delle chiese rupestri materane.
Madonna della Croce
All'interno
della Chiesa della Madonna della Croce possiamo ammirare
nell'abside un meraviglioso affresco di una Madonna in trono
con il Bambino. Il tetto della struttura ha due cupole.
In una delle due vi è una croce e nell’altra due croci greche,
così come greca è l’iscrizione dell’Arcangeli Gabriele e
Raffaele. opera di un abile artista di cultura e lingua
greca. La chiesa si trova sulla Murgia Acito San Campo.
Chiesa di San Domenico
La
Chiesa di San Domenico venne costruita nella prima metà
del XIII secolo in stile romanico-pugliese. Nella facciata si
trova un rosone col motivo della "Ruota della fortuna". L’interno,
a una navata con cappelle laterali, è stato totalmente trasformato
e rivestito di stucchi nella seconda metà del Settecento. Fra
i preziosi arredi di cui la chiesa è particolarmente ricca si
segnalano, oltre alle fastose alzate lignee intagliate e dorate,
alcuni dipinti di Vito Antonio Conversi (XVII secolo),
la pala dell’altare maggiore di Giovanni Donato Oppido
(nativo di Matera) e due interessanti sculture in pietra
policroma di Stefano da Putignano (1518). Discreto anche
il monumento sepolcrale di Orazio Persio (1649) giureconsulto
materano
Cripta del Peccato Originale
La
suggestiva ed emozionante Cripta del Peccato Originale
viene chiamata anche la "Grotta dei Cento Santi". Al suo interno
sono presenti antichi affreschi di elevato valore artistico
e storico, la Madonna con il Bambino, i tre angeli e gli
apostoli ed alcune scene della Genesi. Si tratta
di uno dei luoghi più rappresentativi di Matera. La cripta si
trova lungo la parete della Gravina di Picciano e il suo nome
deriva da una delle scene rappresentate dagli affreschi. Purtroppo
i lunghi anni di abbandono e di incuria fanno si che non
si riesca a coglierne la struttura originaria. attualmente è
composta da un solo vano che presenta tre nicchie absidali sulla
parete sinistra. Una interessante curiosità degli affreschi
è il fatto che le scene pittoriche sono impreziosite da fiori
e altri elementi vegetali, tanto che l'anonimo artista che le
ha composte è noto come 'il pittore dei fiori'.
Castello Tramontano
Questo
castello prende il suo nome dal Conte di Matera
Gian Carlo Tramontano,
la sua costruzione viene fatta risalire al Cinquecento. Tramontano
intendeva, attraverso questa costruzione, mostrare il suo potere
ed il cambio che Matera stava effettuando all’epoca, divenendo
Contea. Il Conte, però, venne ucciso
durante una sommossa popolare il 29 dicembre 1514
ed il castello rimase, per molto tempo incompiuto. Non venne
mai abitato. Oggi è possibile
ammirare la costruzione centrale, con il ponte levatoio e due
torri laterali. Richiama, in scala ridotta il tipo di
fortificazione con mastio centrale e torri ai lati usato a
Napoli. Ha due torrioni cilindro-conici a barbacani
e uno più alto e più grosso che funge da mastio.
Palazzo del Sedile
Questo
Palazzo venne costruito nel 1540, fu in seguito
ristrutturato. L’ingresso è costituito da un grande arco, con
delle statue di terracotta, che rappresentano
le quattro virtù cardinali di giustizia,
forza,prudenza e temperanza.
Sul palazzo troneggiano le statue dei patroni
della città Santa Maria della Bruna
e Sant’Eustachio. Oggi, questo palazzo è sede del Conservatorio
Musicale, al suo interno è presente un auditorium, dove si svolgono
numerosi concerti e manifestazioni musicali.
Palazzo Lafranchi
Questo
Palazzo venne costruito nel 1668, nel corso
degli anni fu prima un convento, poi un seminario, successivamente
un liceo ed è proprio in questo liceo classico
che tra il 1882 e il 1884 insegnò Giovanni
Pascoli. Oggi è sede del Museo Nazionale d’arte Medievale
e Moderna. La facciata è in pietra e sul frontale vi sono cinque
statue raffiguranti San Nicola, la Madonna, San Giacinto, San
Filippo Neri e San Carlo Borromeo.
OSTELLI Italia
Auberges de Jeunesse Italie
Hotel Matera
Carte
Matera
Karte von Matera
Mapa
Matera
Map
of Matera
Carte Basilicate
Karte von Basilicata
Mapa Lucania
Map of Basiicata
Carte
d'Italie
Karte von Italien
Mapa
Italia
Map
of Italy