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Cosa vedere a Montepulciano
- 16 luoghi interessanti da visitare
Arrivare a Montepulciano è abbastanza semplice. La cittadina si trova
nella parte sud della provincia di Siena e dista circa 2 ore da
Roma e circa
ad 1 ora da
Siena
e
Firenze. La cittadina, è costruita lungo una stretta cresta
di calcare, a 605 metri sul livello del mare ed è circondata da una cinta
muraria e da fortificazioni progettate da Antonio da Sangallo il Vecchio
agli inizi del 500 per ordine di Cosimo I de' Medici.
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Ci sono tantissime cose da vedere a Montepulciano che è conosciuta
principalmente per i suoi magnifici palazzi rinascimentali, per
l'elegante bellezza delle sue chiese e per il Vino Nobile, uno dei vini
toscani più apprezzati. ?un luogo da non perdere e vale più di una visita,
in qualsiasi stagione.
Palazzo Comunale
Nella
Piazza Grande di Montepulciano, la principale piazza cittadina si trova
l'austero e bellissimo edificio di tre piani di cui l'ultimo con
camminamento di ronda merlato, il Palazzo Comunale di Montepulciano
che colpisce immediatamente per la sua somiglianza impressionante con il
Palazzo Vecchio a Firenze. Come per per Palazzo Vecchio, anche in questo
caso sopra l'edificio si eleva una torre a due piani di merli. La sua
costruzione iniziale risale alla seconda metà del 1300, una recente ipotesi
attribuisce la facciata a Michelozzo, cui sarebbe stato commissionato
il disegno nel 1424. Concluso nel 1469, il palazzo coniuga il linguaggio
rinascimentale evidente nell'ordinata disposizione delle finestre, delle
cornici marcapiano e dalla torre centrale, con elementi tardo gotici quali
l'uso del bugnato e del parapetto merlato. In sostanza l'edificio, rivestito
in travertino, è di tipico gusto fiorentino. Il piano terra, a bugnato
rustico a filari irregolari, presenta ai lati del portale due mensole di cui
quella di sinistra sorregge un grifo. Un sottile marcapiano separa la parte
rustica dal secondo piano con otto aperture, sei finestre e due nicchie
centrali. Al secondo piano quattro finestre più piccole ripetono i temi del
piano inferiore. Oltrepassato il portale, troviamo all'interno il
trecentesco cortile con due belle logge sovrapposte. Bellissimo il panorama
che si abbraccia dalla sommità della torre nelle giornate limpide, che va
dal Monte Amiata alle torri di Siena, dalla Val d'Orcia a Pienza fino
a Monticchiello, dal lago Trasimeno con le sue isole fino al Monte Subasio.
Ingresso: gratuito. Orari: ore 9.00 - 13.30 dal lunedì al sabato
Ingresso Torre (Accesso dal secondo piano del Palazzo Comunale): 1.60€.
Orari: da aprile ad ottobre.
Cattedrale di
Montepulciano
La
Cattedrale di Montepulciano, dedicata all'assunta,gioiello
rinascimentale incastonato in una piazza bellissima, venne edificata
tra il 1570 ed il 1680 dall'architetto Ippolito Scalza. A seguito
dell'elevazione avvenuta nel 1561 di Montepulciano a sede vescovile, fu
abbattuta la Pieve di Santa Maria per fare posto alla nuova Cattedrale.
L'unica struttura superstite dell'antica pieve è la massiccia torre
campanaria in conci di travertino e laterizi, costruita nella seconda metà
del'400.
La pianta del cattedrale è a croce latina divisa in tre navate da possenti
pilastri sorretti da archi a tutto sesto. Gli ampi spazi del duomo sono
ornati da un elevato numero di opere d'arte: alcune di queste opere
provengono dall'antica pieve e da altre chiese poliziane. Tra queste si
ricordano il monumentale Trittico dell'Assunzione del 1401, di
Taddeo di Bartolo, che domina sull'altare maggiore e il piccolo dipinto
del '400 su tavola denominato Madonna del Pilastro, realizzato da
Sano di Pietro. Inoltre da vedere il quattrocentesco Monumento
Funebre di Bartolomeo Aragazzi in marmo di Carrara del Michelozzo;
oggi il monumento è diviso in sette frammenti (solo alcuni si trovano
ancora nel Duomo di Montepulciano): due statue ed il fregio con putti e
ghirlande sono ubicate sull'altare maggiore.
Ingresso: libero fuori dall'orario delle messe
Piazza Grande
La
Piazza Grande di Montepulciano, che emerge alta dal resto della
città, ampia e scenografica, è una delle più belle piazze
rinascimentali in Italia. Insieme alla fortezza cittadina, è il nucleo da
cui ha avuto origine l'abitato; da sempre centro politico, religioso,
culturale ed economico di Montepulciano inizialmente aveva dimensioni più
ridotte nel periodo medievale. L'attuale struttura della piazza è frutto di
grandi trasformazioni edilizie avvenute nel tra il '400 e il '500, che
rimodellarono lo spazio e le precedenti architetture medievali secondo un
gusto rinascimentale di impronta fiorentina e romana. Queste trasformazioni
comportarono che se da un lato la piazza divenne luogo di rappresentanza
istituzionale per eccellenza e sede preferita dalle famiglie più importanti,
dall'altro comportò lo spostamento delle attività del mercato nella
Piazza delle Erbe. Qui si trovano alcuni tra i più importanti edifici
monumentali della città: la cattedrale, il Palazzo Comunale,
il Palazzo Contucci, il Palazzo Tarugi ed il Palazzo del
Capitano, un pozzo con il riconoscibile stemma dei Medici disegnato dal
Sangallo il Vecchio. Recentemente la Piazza Grande di Montepulciano
ha fatto da scenario al film tratto dal secondo libro della saga di
Twilight di Sthephenie Meyer, intitolato New Moon.
Chiesa di
San'Agnese
La
Chiesa di Sant'Agnese di Montepulciano fu eretta nel 1306, insieme
all'annesso monastero, per volere della poliziana Agnese Segni, a cui è
dedicata (originariamente era dedicata a Santa Maria Novella). Agnese
Segni di Montepulciano era una religiosa appartenente all'ordine
domenicano che nel 1726 fu proclamata santa da papa Benedetto XIII e che è
oggi la Santa Patrona della città. La sua figura godette di grande
popolarità sin dalla morte grazie ad una biografia agiografica redatta da
Raimondo da Capua: anche Caterina da Siena le fu devota e due
delle sue nipoti furono monache nel suo convento. Il suo corpo è conservato
in questa chiesa, in un'urna collocata sopra l'altare maggiore, con un
monumento di Giuseppe Mazzuoli del 1690. Nella sagrestia e nei locali
del santuario sono custodite numerose testimonianze della santa. La chiesa
di San'Agnese precede l'ingresso nella città murata dal fondo di un'ampia
piazza attrezzata a ridosso dei bastioni medicei. Fu ampliata nel 1311
e alla morte della fondatrice nel 1317. La facciata, ricostruita nel 1926,
conserva al centro l'originale portale trecentesco in stile gotico. Il
campanile della chiesa, realizzato in mattoni, risale agli inizi del 1700.
L'interno è a navata unica, rimodellato nel '600, conserva tra le
altre cose, un affresco del'300, la Madonna col Bambino della scuola
di Simone Martini, un Martirio di San Biago di Giovanni da San
Giovanni e un San Michele Arcangelo che sconfigge il demonio di
Francesco Curradi. Sull'altare maggiore si trova la reliquia della santa
domenicana e nei locali del santuario sono contenute numerose sue
testimonianze.
Porta a Prato o di
Gracciano
Prima
di entrare a Montepulciano, si incontra la Porta a Prato,
anche detta di Gracciano, di origine medievale ma che fu trasformata nel
1511 da Antonio da Sangallo il Vecchio e inclusa nelle nuove mura
della città, che aveva una grande valenza strategica, dominando una vasta
area intorno. Fu voluta dal granduca di Firenze Cosimo de 'Medici. La
Porta a Prato, oltre ad essere molto significativa, costituisce il
principale accesso storico alla città di Montepulciano. A causa dei danni
subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, la porta venne completamente
restaurata nel 1956. Al suo interno, vista la grande tradizione vinicola
della zona, si trova anche un'ottima enoteca.
Via di Gracciano
nel Corso
Questa
via cittadina, che ha inizio subito dopo la Posta a Prato, costituisce il
tratto inferiore della principale arteria cittadina, il Corso, già spina del
borgo Gracciano, inglobata nella cerchia di mura duecentesche. Presenta ai
suoi lati una serie di eleganti palazzi di quell’epoca. La via fu
riqualificata con il rinnovamento urbanistico cinquecentesco che vi inserì
palazzi e dimore gentilizie conferendo monumentalità alla scena urbana. Al
numero 113 si trova la Casa Boddi, poi Ridolfi, di origine antica e
completamente restaurata, nella quale avrebbe abitato anche Santa
Caterina da Cortona. Subito a destra, la via delle Cantine, tutta
a volte, mostra un suggestivo e integro ambiente medievale. Quindi, in un
piccolo slargo si leva a Colonna del Marzocco, che regge il leone
fiorentino (copia dell'originale attribuita al Vignola, eseguita nel
1856 da Tito Sarocchi: l'originale si trova nel cortine del Museo
Civico), che sostituì alla lupa senese nel 1511. Al numero 91 si trova
Palazzo Avignonesi e al numero 82 Palazzo Tarugi, entrambi
considerati opera del Vignola.Il Palazzo Cocconi (numeri 68.72), con
le caratteristiche finestre a edicola, è invece attribuito ad Antonio da
Sangallo il Vecchio. Nel basamento del vicino palazzo Bucelli si possono
vedere urne murate e iscrizioni etrusche e latine. Su una scalinata
con balaustra, troviamo la chiesa di San Agostino del '400 con
un’elegante facciata di Michelozzo. Di quest'ultimo è anche il
rilievo in terracotta nella lunetta del portale. All’interno, alterato fra
1789 e 1791, si trovano opere di Giovanni di Paolo, di Antonio di
Sangallo il Vecchio (Crocefisso in legno dipinto),
Antonio Pollaiolo, Lorenzo di Credi, e di un allievo del
Pomarancio. Di fronte alla chiesa, la Torre di Pulcinella del
1524 è coronata da un automa che batte le ore. Interessante anche il
Palazzo Venturi al numero 12 con le sue particolari finestre
seicentesche. Passato l'Arco della Cavina, si affacciano su Piazza
delle Erbe le tre arcate della tardo-cinquecentesca Loggia del Grano,
attribuita a Ippolito Scalza.
Fortezza di
Montepulciano
La
Fortezza di Montepulciano, che sovrasta la città. fu per la prima volta menzionata in un documento del 715 d.C.
La leggenda narra che il castrum fosse stato costruito sui resti di un
tempio romano dedicato a Mercurio o a Giano, ma non si hanno ancora notizie
certe a riguardo. La Fortezza fu costruita nel punto più alto del monte da
dove si controllava benissimo, sa la Valdichiana, sia il Trasimeno
ad est che la Valdorcia ad ovest. Dopo il declino del dominio
carolingio, nel borgo divennero preminenti le famiglie Scialenghi e Manenti
da Sarteano, ma dal XII secolo emerse quello che sarebbe diventato il
libero comune, in un primo momento alleato con Siena. La Fortezza subì
numerosi cambiamenti nel corso del tempo e del dominatore di turno.
La fortezza simile alla sua forma attuale risale al 1261, costruita dai
senesi dopo la vittoria nella Battaglia di Montaperti contro i
fiorentini, utilizzata come avamposto e più volte ricostruita per esigenze
militari durante tutto il periodo dei conflitti tra i comuni delle guerra
tra Firenze e Siena. Dopo il terremoto del 1614 la funzione militare
della fortezza lentamente decadde, anche per la fine delle contese tra
senesi e fiorentini.
Successivamente dalla fine dell’800, la fortezza ospitò lo Stabilimento
Bacologico di Francesco Saverio Melissari, per lo studio
sull'allevamento del baco da seta. Nel 1935 la proprietà tornò al Comune di
Montepulciano, che qui ospitò il Ginnasio locale. Con lo spostamento dei
licei fuori dal centro storico, la fortezza ha cambiato nuovamente
destinazione d'uso diventando un centro culturale che ospita mostre,
convegni e iniziative culturali.
Palazzo Avignonesi
Al numero 91 della via di Gracciano nel Corso,
la via cittadina più importante, troviamo il massiccio Palazzo Avignonesi,
di gusto tardo-rinascimentale, eretto tra il 1542 e il 1571 su preesistenti case della famiglia
su disegno tradizionalmente attribuito a Jacopo Barozzi, detto il Vignola. L'articolata facciata in travertino a due ordini
di finestre è aperta al centro da un ampio portale inquadrato da
bugnato a raggiera e fiancheggiato da teste leonine.
Nell'androne si aprono due saloni indipendenti: quello a sinistra è doppio e
ha i soffitti con affreschi autentici del 1555 circa raffiguranti lo stemma
della famiglia Avignonesi, quello del papa Marcello II Cervini, altra
figura di spicco di Montepulciano, e scene mitologiche. Un'ampia scala
nell'androne porta al 1° piano posteriore sul quale si apre un appartamento
composto da un ampio salone e tre stanze. Le finestre guardano sul vasto
panorama a est. I pavimenti sono antichi in cotto. Il soffitto molto alto ha
travi antiche con mensole lavorate. Una scala porta al 1° piano anteriore
dove si apre il cosiddetto "piano nobile" con un ampio salone interamente
coperto da affreschi del Settecento. L'appartamento comprende, oltre al
salone, altre cinque ampie stanze e due bagni. Le monumentali finestre si
affacciano sulla via principale.
Qui ha sede l'azienda di uno dei marchi storici del famoso vitigno Nobile di
Montepulciano, nel cui nome perpetua il ricordo di una nobile famiglia
francese trasferitasi in Italia al seguito di papa Gregorio XI nel 1377 dopo
la cosiddetta "cattività avignonese". Proprietari di terreni nella zona di
Montepulciano, gli Avignonesi vi impiantarono un'attività agricola
perpetuatasi fino a diventare oggi una della maggiori realtà vinicole
locali.
Qualcuno sostiene anche che la famiglia Avignonesi non fosse originaria di
Avignone, ma che il cognome deriverebbe da "Vignoni", che si
trova nel pressi di San Quirico d'Orcia. Quello che è certe è che la
famiglia si insediò qui dal XIII secolo. Nel
XVI secolo, anche a seguito dall'arricchimento di alcuni suoi membri, in
particolare di Bartolomeo di Niccolò di Domenico,
vice cancelliere dell'ordine di Malta all'epoca della resa di
Rodi nel 1522,
la famiglia fu in grado di commissionare la
realizzazione del grande palazzo.
Palazzo Contucci - Del Monte
Dirimpetto
al Palazzo Comunale, al numero 6 si trova, nella sua facciata in travertino,
il bel Palazzo Del Monte oggi Contucci, cominciato nel 1519 da
Antonio da Sangallo il Vecchio, per il cardinale Antonio del Monte
(il cui stemma compare nello spigolo del palazzo) e terminato probabilmente
da Baldassarre Peruzzi. Successivamente fu modificato e sopraelevato
di un piano in laterizi in stile barocco. L’edificio poggia sui resti
della prima cinta muraria della città, come dimostra l’alto fronte
posteriore (su Via di Cagnano). In questo palazzo, nel disegno dell'ampio
portale a bugnato,nelle nelle finestre poggiate sulla cornice marcapiano
delle finestre e negli apparati decorativi viene proposto un rinnovato
modello di residenza signorile rinascimentale. Le cinque finestre del primo
piano, a edicola con timpano triangolare sorretto da semicolonne ioniche,
poggiano su un parapetto che caratterizza la fascia marcapiano. All'interno,
nel salone del piano nobile che si affaccia sulla piazza, le pareti sono
interamente ricoperte di affreschi, attribuiti ad Andrea Pozzo, con scene
prospettiche illusionistiche rappresentanti portici, giardini, terrazze che
si aprono fra colonne a torciglione su maestosi basamenti. Oggi il Palazzo
Contucci è sede dell'omonima cantina vinicola. La famiglia Contucci fin dal
Rinascimento coltivava la vite ed è tra coloro che hanno dato vita al
Vino Nobile di Montepulciano.
Palazzo
Tarugi-Nobili
Sul
lato nord della Piazza Grande di Montepulciano di fronte al campanile del
Duomo al numero 3, si staglia un'altra delle famose residenze
cinquecentesche della città, l'imponente Palazzo Tarugi, già
Nobili, dal nome delle due famiglie proprietarie. Si tratta di un altro
edificio attribuito ad Antonio da Sangallo il Vecchio, anche se
recentemente qualcuno lo ha accostato Jacopo Barozzi da Vignola. Il
palazzo, tutto rivestito in travertino, spicca per il poderoso impianto e il
rigoroso uso degli apparati decorativi cinquecenteschi. Al piano terreno
spicca un imponente portico, con archi a tutto sesto, un tempo aperto al
pubblico. I prospetti sono divisi da una balaustrata in due ordini, quello
inferiore comprendente il piano terra e il piano nobile, ritmato da
semicolonne ioniche poggianti su alti piedistalli. Nella campata centrale,
più ampia, una fascia rigonfia incornicia il portale, alla cui sinistra le
arcate si aprono in un loggiato angolare, mentre a destra sono chiuse e
accolgono due finestre. Il piano nobile presenta finestre con timpani curvi
su mensole. Nell’ordine superiore, dove la balaustra sostituisce la
trabeazione, la partitura è ottenuta con mezzi pilastrini dorici, le
finestre ripetono, nelle cornici, quelle sottostanti. In corrispondenza del
loggiato inferiore si apriva anche qui una loggia angolare oggi murata. Il
palazzo non è aperto al pubblico.
Santa Maria delle
Grazie
A
circa 1,2 km dalla Porta al Prato, verso Nord, sulla strada per
Cortona, si raggiunge la Chiesa di Santa Maria delle Grazie,
opera della fine del 1500 progettata da Ippolito Scalza. La chiesa ha
una semplice ed elegante facciata manieristica in travertino con un portico
a tre archi, sovrastato da una parete piena divisa da semplici lesene in tre
campi allineati con le aperture inferiori. Nel riquadro centrale uno stemma,
in quelli laterali sono aperte due finestre tipiche dei palazzi. Nel timpano
è aperto un loculo. A destra della facciata un portale di ispirazione
michelangiolesca. L’interno, a una navata, impostato su disegno del Vignola,
è settecentesco con eleganti stucchi dorati opera di Andrea da Cremona. A
destra l’altare della Madonna, una terracotta policroma di Andrea della
Robbia (1435-1525) raffigurante il Padre Eterno, il Santi e gli
angeli, l’altare raffigura una Madonna con bambino e i Santi Giovanni
Battista e Girolamo di Niccolò Betti; predella con presepe e
pastori, la cornice esterna a ghirlande di fiori e frutta, quella interna
con teste di angioletti. Nel terzo altare a sinistra la tela di
Bartolomeo Barbiani raffigurante Sant‘Elena.
Il nome di questa chiesa deriva dal miracolo della Madonna delle Grazie.
Esisteva infatti un immagine a muro della Madonna collocata all'ingresso di
un terreno appartenente alla famiglia Avignonesi (quella del Palazzo nel
centro di Montepulciano). Nel 1514 un uomo, irato dopo aver perso al gioco,
vide l'immagine della Madonna che, dopo averla colpita quattro pugnalate,
iniziò a sanguinare. Il miracolo si ripresentò anche davanti al preposto
della Romana Corte per i miracoli, che con un ferro, volle provare a
togliere il sangue colato. Le ferite si riaprirono ed il sangue ricominciò a
sgorgare.
Palazzo del
Capitano del Popolo
Nell’angolo
rientrante della Piazza Grande di Montepulciano, al numero 7, troviamo il
Palazzo del Capitano del Popolo, un edificio in travertino di
origine medievale che risale al 1200. Il suo nome, deriva dalla figura di
magistrato del periodo basso medievale, o anche dalla figura del "Capitano
di Giustizia", giudice della città, che veniva inviato da Firenze a partire
almeno dal secolo XV. Dalla seconda metà del secolo XVIII il Palazzo fu
oggetto di ristrutturazione, che le hanno dato l'aspetto attuale. La
ristrutturazione portò alla demolizione di una scalinata in travertino molto
ampia che portava al primo piano, posta sul lato del Palazzo che dà su
Piazza Grande, e di un'alta torre. La costruzione dell'attuale secondo
piano, ben distinto dalla struttura gotica tipica degli altri due e
caratterizzato dalle finestre che danno su Via Ricci al posto delle trifore,
e dell'attuale prospetto su Piazza Grande potrebbero anche essere anteriori.
Oggi qui hanno sede due sale espositive dette Logge della Mercanzia,
gestite dalla Strada del Vino Nobile. Al primo piano, invece, hanno
sede fissa alcuni uffici comunali e l'associazione di produttori Consorzio
del Vino Nobile.
Terme di
Montepulciano
Nel
territorio del Comune di Montepulciano, in un contesto in indubbio interesse
culturale e paesaggistico, precisamente nella frazione di Sant'Albino, a 3
km da Chianciano Terme, si trovano le Terme di Montepulciano. Le
proprietà curative di queste acque sono conosciute da secoli. Le acque
minerali sulfuree-salsobromoiodiche-bicarbonate ricche di anidride
carbonica, si trovano a 132 metri di profondità e vengono convogliate alle
piscine e ai reparti di cura senza essere esposte al contatto all'aria. In
questo modo si mantengono inalterate le naturali qualità terapeutiche dello
zolfo che, allo stato nascente, svolge attività antisettica, anticatarrale,
antispastica ed antiallergica. In questo luogo le proprietà benefiche delle
acque, la purezza dell'aria e le peculiarità del territorio si fondono,
regalando agli ospiti un'esperienza unica. Grazie ai trattamenti offerti da
questo moderno centro termale è possibile ripristinare le proprie energie e
liberare la mente. Terme di Montepulciano non è solo sinonimo di salute e
benessere, ma significa anche uscire dal quotidiano compiendo un viaggio in
cui ritrovare la quiete, un viaggio in cui vivere momenti di relax in totale
armonia con la natura. Il nuovo centro benessere offre specifici trattamenti
dedicati a chi sta già bene ma vuole sentirsi meglio.
Tempio San Biagio
Costruito
tra il 1518 e il 1545, questa meraviglia dell'arte rinascimentale, in pietra
chiera e linee armoniose, è attribuita ad Antonio da Sangallo il Vecchio,
uno dei migliori architetti dell'epoca: il tempio di San Biagio venne
costruito fuori città, in una verde vallata, sul sito di un'antica chiesa
paleocristiana dedicata a Maria. Questa posizione, nel cuore di un paesaggio
superbo, ne sottolinea la grandezza.
L'origine di questa chiesa è legata ad un evento miracoloso avvenuto il 23
aprile 1518, quando due servi, Antilia e Camilla, e un
contadino di nome Toto, passarono davanti ad un affresco raffigurante
la Vergine col Bambino e San Francesco, e videro la Vergine aprire e
chiudere gli occhi, come se fosse viva.
La pianta incentrata su una croce greca del Tempio di San Biagio è coronata
da una cupola su un tamburo. L'architettura del campanile gioca su forme
alternate: altezze decrescenti, linee rette e curve; è sormontata da una
piramide ad otto lati. L'interno ospita, presso l'altare maggiore, un leggio
realizzato da Giannozzo e Lisandro di Pietro Albertini nel
1584, nonché, nelle nicchie, statue di santi scolpite da Ottaviano
Lazzarini nel 1617. Fu Papa Leone X ad inaugurare questa chiesa
monumentale, progettata come un antico tempio e considerata una delle più
riuscite realizzazioni dell'architettura cristiana nel Rinascimento toscano.
Insomma, un capolavoro toscano del XVI secolo da scoprire durante il vostro
soggiorno a Montepulciano.
Informazioni e orari
Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Costo di ingresso 3,50 €
Indirizzo
Via di San Biagio, 14
Montepulciano
Cantine Contucci
Una notevole cantina, ospitata in un palazzo di 400 anni, scavato nel tufo e
distribuito su più piani, contenente più di un centinaio di botti di rovere.
Palazzo Contucci, di proprietà dell'omonima famiglia, che produce
vino dalla metà del Seicento, sorge in Piazza Grande, il punto più alto
della città. Dopo quaranta generazioni, Andrea Contucci continua a produrre
il nobile vino di Montepulciano, caratterizzato da una grande intensità. Il
vigneto si estende su più di 21 ettari e produce 100.000 bottiglie.
Museo Civico
Dal 1957 il Museo Civico è ospitato nel Palazzo Neri-Orselli, uno dei
pochi esempi di palazzi di Montepulciano che hanno conservato la tipica
architettura civile senese del XIV secolo. Il palazzo ospita una collezione
di oltre 200 dipinti di artisti come Margaritone d'Arezzo, Bicci
di Lorenzo, Sodoma, Paris Bordone, oltre a pezzi di
oreficeria e preziose terrecotte firmate Andrea della Robbia. Nella
sua sezione archeologica, il Museo Civico ripercorre anche il periodo
etrusco della Valdichiana.
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