Avignone,
gioiello sulla riva del fiume Rodano, è una città che ha lasciato un segno
indelebile nella storia della cristianità. Durante il XIV secolo, divenne la
sede del papato per circa 70 anni, trasformandosi in un epicentro di potere e
cultura religiosa. Il suo maestoso Palazzo dei Papi testimonia ancora oggi
quell'era d'oro. Ma Avignone non è solo storia: con il suo vivace Festival d'Avignon
e la sua effervescente scena artistica, la città continua a incantare e ispirare
visitatori da tutto il mondo.
Nelle pieghe di Avignone, il tempo
sembra aver tessuto un arazzo di storie e leggende, dove ogni filo narra di
amore, potere e arte. Sette secoli or sono, la città accolse la maestosità del
papato, e da allora le sue pietre risuonano di echi divini. Qui, tra antiche
viuzze e profumi di lavanda, il Festival Internazionale di musica e teatro
danza al ritmo di un cuore eterno. E fu in questa cornice, nella silente chiesa
di Santa Chiara, che Petrarca pose gli occhi su Laura, dando vita a un
amore così profondo da superare il confine del tempo. Ma Avignone non è solo un
reliquiario di ricordi; è una città viva, che custodisce gelosamente tesori come
il Palazzo dei Papi e il Ponte di St-Bénezet, gemme eteree
annoverate tra i Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco nel 1995. In questo luogo,
dove la realtà e la magia s'intrecciano, ogni visitatore è chiamato a diventare
parte di un racconto senza fine.
Le
acque del Rodano, sono lo specchio che cattura l'anima di Avignone,
riflettendo bastioni antichi, campanili maestosi e tetti infuocati
dall'arancione delle tegole. Fu il destino, e la mano del Papa Clemente V,
a trasformare Avignone in un epicentro di arte e cultura nel XIV secolo.
Lasciandosi alle spalle la maestosità di Roma per la
Provenza, il Papa, insieme alla Curia, trovò rifugio sotto le ali
protettive del re di Francia Filippo il Bello, inaugurando la
memorabile
Cattività
Avignonese. Dal 1309 al 1377, Avignone, la 'cité des papes',
fiorì come un giardino rigoglioso, con oro e arte che adornavano il Palazzo
dei Papi. Anche dopo che la corte pontificia ritornò a
Roma, e Avignone diventò un luogo malfamato dove imperversavano bande criminali, la città rimase un notevole centro culturale. Oggi
la città mantiene le sue tradizioni di centro artistico, attraverso un calendario fitto di appuntamenti, tra cui spicca il famosissimo
Festival D'Avignone in Luglio che attira centinaia di migliaia di visitatori
ogni anno e di cui più sotto potete vedere una veloce antologia di questo ultimo
decennio.
Avignone
ha una popolazione di quasi 90.000 abitanti ed è una delle più importanti città
storiche della Francia. La cittadina si
trova al centro di un territorio da sempre strategico per le via di
comunicazione e per questo ambito da vari potentati. Dista 580 km da
Parigi,
a 230 km da
Lione e a 85
km da
Marsiglia, circa 300 chilometri dal confine italiano di Ventimiglia,
ed è capoluogo del dipartimento del Vaucluse,
sul fiume Rodano. Le città più
vicine sono anch'esse d'importanza storica, culturale e turistica, come
Aix en Provence,
che dista soli 80 km, e Orange (a nord),
Nimese Montpellier(a sud-ovest),
Arles(a sud) e Salon de Provence (a sud-est).
Il centro storico di Avignone è racchiuso da
mura medievali, costruite nel 1403 da Benedetto XII,
l'ultimo dei cosiddetti anti-Papi. Il
primo di questi fu per l'appunto Clemente V nel 1309. Quest'ultimo, fu
invitato nella città
(allora parte del Regno di Arles e circondata dalla contea di
Comtat-Venaissant, già
proprietà della Chiesa dal 1274), dall'astuto
re
Filippo il Bello, (lo stesso
per intenderci che incamerò parte delle ricchezze dei templari dopo la messa
al bando dell'ordine cavalleresco), con il pretesto di essere protetto
dall'anarchia e dalle lotte tra fazioni della Roma di quel
periodo. In
realtà, 'ospitando' il Papa, Filippo vide la
possibilità di estendere il proprio potere
sulla Chiesa, ed è ciò che
accadde. I Papi comprarono
Avignone dal sovrano angioino per 80.000 fiorini nel 1348 e da allora fino
alla Rivoluzione Francesela città e la contea divennero possedimenti dello Stato della Chiesa (prima sotto il
Grande Scisma e poi sotto la Roma
papalina attraverso dei delegati pontifici). L'eredità lasciata dalla corte papale fa
di Avignone, una delle più interessanti e belle città medievali d'Europa,
inserita nel 1995 nella lista dei Patrimoni dell'Umanità tutelati dall'UNESCO.
Le prime mura
della città furono in origine romane, costruite intorno al I secolo in forma
rettangolare. Purtroppo non esiste alcun documento che ne verifichi l'esatta
delimitazione. Nel XIII secolo il re di Francia Luigi VIII
ne ordinò l'ampliamento, conclusosi
nel 1248. Le pareti oggi visibili, misurano circa 8 metri d'altezza e sono
caratterizzate da 35 alte torri e una cinquantina di altre più piccole.
Tra il 1309 e il 1377,
Avignone divenne la sede più importante della cristianità cattolica, e un ingente quantità di
denaro fu usata nella costruzione di quello che oggi è noto come il
Palazzo dei Papi, attrazione principale e simbolo, insieme al ponte
spezzato, dell'odierna città. Il Palazzo si intravede a da lontano, che
domina imponente da sopra una collina, su una
piazza che porta lo stesso nome (Place du Palais des Papes). La sua
costruzione venne iniziata nel 1316 da papa Giovanni XXII e poi
proseguita con i papi successivi, fino al 1370; per la sua notevole
dimensione (15.000 m2) è considerato il più grande palazzo gotico d'Europa.
Si compone esternamente di una dozzina di torri, tour de Trouillas,
tour des Cuisines, tour Sant Jean, e così via.
La cosiddetta
Tour des Anges (Torre degli Angeli, detta anche Torre del
Papa) è anche conosciuta per il fatto di ospitare il tesoro, la Camera dei Papi
e per essere in genere il primo punto di visita del palazzo. All'interno, da non
perdere la visita alla Chapelle St Jean e alla Chapelle St
Martial, per ammirare gli affreschi di Matteo Giovanetti, così
come alla Sala Banchetti (grandissima) e lo studio di Clemente VI.
Purtroppo, la maggior parte delle sale sono vuote, dopo una razzia durata
secoli; gli affreschi presenti rendono tuttavia l'idea di come doveva essere
il palazzo ai tempi del suo splendore. Il museo del Petit Palais
presenta una eccellente collezione di dipinti religiosi italiani dal XIII al
XVI secolo.
Il ponte di Avignone
è, per certi versi, ancora più famoso della residenza papale.
Posizionato sul fiume Rodano, era un tempo
lungo 900 metri e costituiva il punto di collegamento con la località
di Villeneuve-lez-Avignon. Il ponte è chiamato Pont St-Bénézeted oramai un rudere (solo quattro dei suoi 22 archi originali
rimangono ben visibili). Secondo la leggenda,
la sua costruzione e il suo nome sono legati ad un pastore di nome Bénézet
che mentre accudiva il suo gregge ebbe modo di essere
protagonista di un miracolo.
Bènézet vide un angelo che gli
ordinò di costruire il ponte, in un punto particolarmente difficile, dove il
fiume è largo 800 metri. Preso per pazzo e snobbato dalle autorità civili e
religiose, riuscì a convincere la popolazione spostando da solo enormi
pietre e dando a tutti l'esempio. Questo gesto eroico, generoso e soprattutto
"miracoloso" convinse tanti altri abitanti della città ad aiutarlo e nel
giro di 8 anni il ponte sul Rodano venne finalmente costruito.
Leggende a parte, ilponte venne costruito tra il 1177 e il 1185 e fu colpito nel tempo da
diverse calamità. Più
volte danneggiato e ricostruito, venne definitivamente spazzato via da una piena
del Rodano durante il XVII secolo. Ad una delle sue estremità è situata una piccola
chiesetta, la Chapelle St
Nicolas, in stile romanico e
gotico.
È considerato uno dei luoghi più romantici di tutta la Francia.
La cattedrale di Avignone dedicata alla Notre Dame des
Doms, è un edificio romanico
costruito nel corso del XII secolo. L'elemento centrale della chiesa è la
Statua dorata della Vergine che sovrasta la torre occidentale. All'interno,
il mausoleo di Papa Giovanni
XXIIconsiderato un capolavoro dell'arte
gotica. In città sono presenti anche
interessanti musei, tra i principali troviamo il Museo
Calvet con una interessante collezione di manufatti di varie epoche e
appartenenti a diverse civiltà, dagli egiziani, fino ai greci e ai romani.
Il
Museo Lapidaire, ospita sculture romane risalenti dalle prime origini
della città, fino al medioevo. Il Museo Angloadon infine
ospita una notevole collezione di dipinti contemporanei del XIX e XX
secolo, tra cui un
Van Gogh.
Dopo una
giornata intensa di visite, consigliamo la passeggiata nelle tranquille
strade dello shopping. Avignone, città di storia e cultura,
è anche un paradiso per gli amanti dello shopping. Dopo aver esplorato le sue
maestose chiese, i ponti e i palazzi, non c'è niente di meglio che perdersi tra
le sue strade per scoprire tesori nascosti, boutiques e specialità locali.
Il cuore dello
shopping: Joseph Vernet e San Agricol
Il primo luogo da esplorare è sicuramente la zona pedonale di Joseph Vernet
e San Agricol. Questo quartiere, con le sue strade acciottolate e gli
edifici storici, evoca un'atmosfera d'altri tempi. Qui, le boutique si mescolano
con antiche botteghe, creando un mix perfetto tra tradizione e tendenze moderne.
È il luogo ideale per acquistare capi d'abbigliamento unici, gioielli
artigianali o semplicemente per godersi una passeggiata tra vetrine
accattivanti.
La Balance e Rue de la
Repubblique: alla Moda per le Grandi Firme
Proseguendo il vostro tour dello shopping, non potete perdervi il distretto di
La Balance e il grande viale di rue de la Repubblique, oppure il
Corso Jean Jaures. Queste strade sono il cuore pulsante della moda ad
Avignone. Dalle grandi catene di negozi alle boutique di lusso, c'è qualcosa per
tutti i gusti e per tutte le tasche. Se cercate le ultime tendenze o un capo
d'alta moda, questi sono i luoghi da esplorare.
Rue des Teinturiers:
arte, cultura e shopping
A sud-est del centro, Rue des Teinturiers rappresenta una fusione tra
arte e shopping. Con le sue caffetterie bohémien, le gallerie d'arte e,
naturalmente, numerosi negozi, questa strada offre un'esperienza di shopping
diversa. Qui, l'arte e la moda si incontrano, e le boutique spesso riflettono
questa unione, offrendo pezzi unici e originali. È il luogo perfetto per chi
cerca qualcosa di diverso e vuole combinare l'amore per l'arte con quello per lo
shopping.
Tradizione Provenzale
e Gastronomia
Ovunque vi troviate ad Avignone, troverete tracce della sua ricca tradizione
provenzale. Negli angoli più nascosti della città, potrete scoprire botteghe che
offrono ceramica tradizionale, statuette in terracotta chiamate "santoni" e
altri esempi dell'artigianato locale. Ma la tradizione di Avignone non si ferma
all'artigianato. La gastronomia locale è altrettanto ricca. Oltre ai ristoranti,
potrete trovare negozi che vendono specialità come tapenade, oli
d'oliva e vini della regione.
L'atmosfera romantica di Avignone
Mentre esplorate le strade dello shopping, non dimenticate di godervi
l'atmosfera unica di Avignone. Dietro ogni angolo, potrete scoprire cortili
nascosti, giardini appartati e piccoli bistrot. Questi luoghi tranquilli sono
perfetti per una pausa dallo shopping o per un pasto romantico. La combinazione
di storia, cultura e shopping rende Avignone una destinazione perfetta per una
fuga romantica.
Avignone, seduce i visitatori con la sua aura di storia, arte e cultura,
avvolgendoli in un abbraccio durante tutto l'anno. Oltre alla sua storia e
architettonica, Avignone brilla grazie ai suoi eventi annuali che accolgono
entusiasti da ogni parte del mondo. Che la vostra passione sia la storia, l'arte
o la gastronomia, la "città dei Papi" non mancherà di stupirvi. Decidere quando
visitare Avignone è abbastanza importante. Il suo clima varia nel corso
dell'anno e può influenzare la vostra esperienza. È essenziale ponderare il
tempo, le stagioni di affluenza e gli eventi locali.
L'inverno
Se l'estate vede Avignone fiorire di turisti, l'inverno la rivela in una luce
intima e speciale. Gli inverni sono miti, raramente sotto zero da queste parti.
Questa stagione, da dicembre a febbraio, offre una visione diversa della città.
Con meno visitatori, i luoghi emblematici come il Palazzo dei Papi e il Pont
Saint-Bénezet sono più godibili. L'inverno porta anche con sé eventi distintivi,
come il mercatino di Natale e la Parata di Capodanno. La cucina
invernale, con piatti come cassoulet e boeuf bourguignon,
accompagnati da vini come Châteauneuf-du-Pape, completa l'esperienza.
La primavera
La primavera è un momento magico ad Avignone. La città, nel suo clima
mediterraneo, risveglia i sensi con paesaggi fioriti. Meno affollata
dell'estate, la primavera invita a esplorazioni tranquille e a partecipare a
festività stagionali. La gastronomia primaverile, con ingredienti freschi,
arricchisce l'esperienza.
L'estate
L'estate ad Avignone è vivace e pulsante. Il sole splende, i festival abbondano,
e la città brulica di vita. Il famoso Festival di Avignone a luglio è un
"must", come dicono quelli bravi (ma se volete partecipare a questo evento
bisogna preparasi con un certo anticipo e prenotare prima). Tuttavia, per chi
cerca tranquillità, giugno o settembre possono offrire un'esperienza più serena.
La città, con la sua effervescenza estiva, promette avventure e scoperte a ogni
passo.
L'autunno
L'autunno rivela un Avignone più tranquilla, ma altrettanto affascinante. I
colori cambiano, e i mercati si riempiono di delizie autunnali come castagne e
tartufi. Gli eventi, come il Festival Shakespeare di Avignone, continuano
ad arricchire l'offerta culturale. Con tariffe alberghiere ridotte e
un'atmosfera più rilassata, l'autunno è una stagione ideale per chi cerca
un'esperienza autentica.
Situata
sulla riva opposta del Rodano rispetto ad Avignone, Villeneuve-les-Avignon
è spesso considerata l'ombra della sua illustre vicina. Tuttavia, a un'analisi
più attenta, si scopre che questo luogo ha molto da offrire in termini di
storia, cultura e bellezza. Originariamente, Villeneuve-les-Avignon era
un'importante base militare e un centro di potere durante il Medioevo. Il suo
nome, che significa "Nuova Città", suggerisce le ambizioni dei suoi fondatori,
che volevano che diventasse un importante centro di potere. Dominando la città,
il Fort Saint-André è un esempio imponente di architettura militare
medievale. Costruito nel XIV secolo, il forte serviva a proteggere l'Abbazia
di Saint-André e il territorio circostante. Una passeggiata tra le sue mura
offre viste panoramiche non solo su Villeneuve-les-Avignon, ma anche sulla città
di Avignone e sul Palazzo dei Papi, oltre che sulle lussureggianti pianure del
Rodano.
Coloro che si avventurano in Provenza non dovrebbero tralasciare di attraversare
il fiume e scoprire la maestosa fortezza di Villeneuve-lès-Avignon. Questo luogo
offre un panorama spettacolare sulla città papale. Era da questo punto che, in
passato, i monarchi francesi scrutavano attentamente gli eventi papali
dall'altra parte del fiume. Con ingegno, crearono diversi stratagemmi per
complicare la vita ai residenti di Avignone, come introdurre un tributo
territoriale in occasione delle inondazioni del Rodano, ampliando
temporaneamente le terre della corona francese. Tuttavia, per molti cardinali
avignonesi del XIV secolo, il Rodano non rappresentava un confine
insormontabile. Essi eressero a Villeneuve lussuose dimore private, note come "livrées
cardinalices", pensate per ospitare visitatori illustri. Con il ritorno del
papato a Roma, queste residenze furono abbandonate, suddivise e in alcuni casi
distrutte. Oggi, delle dodici residenze cardinalizie originariamente edificate a
Villeneuve, sei rimangono visibili in Rue de la République e Rue Montée-du-Fort.
Torre di Filippo il Bello
Situata a Villeneuve-lès-Avignon, la Torre di Filippo il Bello (Philippe le Bel)
è un monumento storico di grande importanza. Commissionata dal re Filippo IV,
noto come "Il Bello", questa massiccia struttura di guardia fu eretta tra il
1293 e il 1307, fungendo da punto di avvistamento e parte del sistema difensivo
legato al famoso Pont Bénézet. In quei tempi, Avignone non era ancora salita
alla ribalta come centro papale, e nessuno avrebbe potuto prevedere la sua
futura importanza. Il vero obiettivo di Filippo era di stabilire un simbolo
tangibile del suo dominio e della sua autorità alle porte di Avignone. Questa
città, strategicamente posizionata in territorio imperiale, aveva
precedentemente sfidato l'autorità del re francese nel 1226, rendendo necessaria
una presenza regia.
Originariamente, la torre raggiungeva una già imponente altezza, ma nel 1360 fu
estesa di ulteriori 12 metri, portandola a un totale di 39 metri. Questo solido
baluardo faceva parte di un complesso fortificato più ampio e al suo interno
ospita tre stanze disposte verticalmente, ciascuna delle quali è sormontata da
soffitti a volta a crociera. Gli interni conservano ancora tracce di affreschi,
testimoni del passato artistico e storico del luogo.
Ma è la cima merlata, aggiunta nel XVII secolo, che regala ai visitatori un vero
spettacolo: da questa torre rotonda, si può ammirare un panorama mozzafiato di
Avignone, baciata dai raggi dorati del tramonto. E nelle giornate
particolarmente chiare, lo sguardo può spaziare fino alle distanti vette del
Mont Ventoux.
Orari di apertura: Martedì-domenica, 10:00-12:30 e 14:00-18:00
Indirizzo: Rue Montée-de-la-Tour, Villeneuve-lès-Avignon
Tel: +33 4 32 70 08 57
Collegiale di Notre-Dame
Situata a Villeneuve-lès-Avignon, la Collegiale di Notre-Dame è un gioiello
storico e artistico. Fondata nel 1333 per volere del cardinale Arnaud de Via,
nipote del papa Giovanni XXII, la chiesa fu destinata a diventare un luogo di
grande importanza religiosa. Tuttavia, il cardinale de Via ebbe poco tempo per
godere della sua creazione, poiché morì solo due anni dopo la sua fondazione,
venendo sepolto al suo interno.
Originariamente concepita come una collegiata, la chiesa fu convertita in chiesa
parrocchiale nel 1791. La sua struttura architettonica, benché semplice con una
navata unica e priva di transetto, porta con sé l'influenza dei tradizionali
edifici ecclesiastici romanici tipici della Provenza. All'edificio si affianca
un chiostro sobrio e austero a nord, impreziosito da arcate gotiche a sesto
acuto. Ma ciò che colpisce immediatamente l'occhio è la maestosa torre a tre
piani, che con le sue merlature evoca le torri medievali di San Gimignano in
Toscana, testimonianza del suo originario ruolo difensivo.
All'interno, l'altare di marmo, opera di Antoine Duparc del 1745, troneggia nel
coro. Inoltre, nella seconda cappella a sinistra, i visitatori possono rendere
omaggio alla tomba del cardinale Arnaud de Via. Tuttavia, ciò che rende questa
chiesa un vero tesoro è la sua eccezionale collezione di dipinti. Tra questi,
spicca una copia della Pietà Villeneuve-lès-Avignon di Enguerrand Quarton, con
la Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli sullo sfondo, già adornata di
minareti dopo la conquista turca nel 1453. Altri capolavori originali includono
una "Visita in casa" di Philippe de Champagne, un "Calvario" di Reynaud Levieux
e una rappresentazione di "San Bruno" ad opera di Nicolas Mignard.
Orari di apertura: Martedì-sabato, 10:00-12:30 e 14:00-18:00. Domenica,
14:00-18:00.
Indirizzo: Place Meissonnier, Villeneuve-lès-Avignon
Contatto: +33 4 90 27 49 23
Fort Saint-André
Situato sulla cima del Mont Andaon, il Fort Saint-André rappresenta un pezzo
inestimabile della storia medievale della Provenza. Fondato dal re Filippo il
Bello nel 1291, il forte custodisce al suo interno le rovine di un monastero
benedettino eretto poco dopo il 999 e, purtroppo, devastato in seguito alla
Rivoluzione Francese. Tuttavia, non fu solo il re Filippo a mettere il proprio
sigillo su questa struttura imponente. Tra il 1362 e il 1368, il re Giovanni II
di Francia, detto il Buone, decise di espandere il forte, aggiungendo due
possenti torri. Questo rifugio fortificato non solo proteggeva Bourg Saint-André
dalle Grandes Compagnies, bande di mercenari smobilitati e di predoni che, nei
periodi di tregua, essendo senza paga, si dedicavano al saccheggio e alla
rapina, temibili orde di briganti che seminavano terrore attraverso saccheggi e
devastazioni, ma rappresentava anche una chiara manifestazione del potere
francese di fronte ad Avignone e al Sacro Romano Impero, al
quale apparteneva la città papale.
Progettato in armonia con la conformazione della collina, il forte Saint-André
era considerato, nel Medioevo, uno dei baluardi difensivi più avanzati e
moderni. Le sue due torri semicircolari, con una particolare struttura
appiattita verso l'interno, fiancheggiano un ampio passaggio. Il portale a sesto
acuto era munito di pesanti porte e saracinesche per garantire la massima
sicurezza. Sorprendentemente, nonostante la sua imponente struttura, la fortezza
non subì mai assedi. Dopo l'annessione della Provenza alla Francia nel 1481,
perse la sua rilevanza militare, ma ospitò una guarnigione fino alla
Rivoluzione.
Un ulteriore regalo che il Fort Saint-André offre ai suoi visitatori è la
spettacolare vista panoramica. Da qui, è possibile ammirare Avignone, il
maestoso Mont Ventoux, il Lubéron e le Alpilles in tutto il loro splendore.
Orari di apertura: Ottobre-maggio, 10:00-13:00 e 14:00-17:00. Giugno-settembre,
10:00-13:00 e 14:00-18:00.
Tariffa d'ingresso: 6 euro.
Indirizzo: Rue Montée du Fort, Villeneuve-lès-Avignon
Contatto: +33 4 90 25 45 35
Giardini dell'Abbaye Saint-André
Nel cuore di Villeneuve-lès-Avignon, i Giardini dell'Abbaye Saint-André
sono un angolo di paradiso che racconta una storia millenaria. Sebbene
dell'antica abbazia benedettina, una volta maestosa e imponente, rimangano poche
tracce degli edifici conventuali medievali, i giardini sono un vero e proprio
tesoro. Progettati secondo lo stile dei giardini all'italiana e mediterranei,
questi giardini di proprietà privata regalano una vista mozzafiato su Avignone,
un panorama che ha ispirato generazioni di artisti e poeti.
Nei caldi mesi estivi, i giardini diventano un palcoscenico a cielo aperto.
Dalle romantiche passeggiate poetiche alle vivaci danze rinascimentali, i
visitatori possono immergersi in un'atmosfera d'altri tempi, vestendo abiti
storici e lasciandosi trasportare dalla magia del luogo.
Dietro questi giardini c'è la passione e la dedizione di Roseline Bacou,
precedente docente d'arte e curatrice del Cabinet des Dessin del celebre museo
del Louvre a Parigi. Con la sua profonda conoscenza dell'arte, Roseline guida
personalmente gruppi di visitatori attraverso il palazzo abbaziale del XVIII
secolo. All'interno, si possono ammirare affascinanti dipinti murali del
post-impressionista Emile Bernard e partecipare a mostre temporanee che
esplorano vari temi artistici.
Orari di apertura:
Maggio-settembre: martedì-domenica, 10:00-18:00
Aprile: martedì-domenica, 10:00-13:00 e 14:00-18:00
Marzo e ottobre: martedì-domenica, 10:00-13:00 e 14:00-17:00
Eventi speciali:
Visite botaniche con il giardiniere Olivier Ricomini: venerdì alle 10:00
Visita guidata al Palazzo dell'Abbazia con mostre: giovedì alle 11:00 (su
appuntamento)
Tariffe:
Ingresso giardini: 7 euro
Visite guidate: 14 euro
Indirizzo: Rue Montée du Fort, Villeneuve-les-Avignon
Tel.: +33 4 90 25 55 95
Chartreuse
Notre-Dame-du-Val-de-Bénédiction
Immersa nella tranquillità del versante occidentale del Mont Andaon, la
Certosa di Notre-Dame-du-Val-de-Bénédiction emerge come un maestoso complesso
monastico che, in passato, rappresentava la certosa più influente di tutta la
Francia. Con una miriade di strutture distinte, tra cui abitazioni, una
panetteria e vari ostelli, questo luogo sacro si presenta quasi come una
cittadella indipendente.
La storia racconta che la chiesa del monastero fu edificata in onore del
generale certosino Jean Birel. Un uomo di profonda umiltà, che aveva declinato
l'offerta di diventare Papa, rimanendo fedele ai precetti del suo ordine
religioso. Al suo interno, la chiesa ospita l'impressionante tomba di uno dei
papi di Avignone Innocenzo VI, una figura reclinata in marmo bianco che
ritrae il Pontefice in tutto il suo splendore cerimoniale. La tomba è sovrastata
da un elegante baldacchino in stile tardogotico, un vero esempio di maestria
artistica.
Nonostante un devastante incendio che distrusse gran parte dell'originale
complesso monastico poco dopo la morte del suo fondatore, la Certusa fu
restaurata nel XVII secolo, mantenendo la sua importanza spirituale e
architettonica. Oggi, il monastero è la sede del Centre National des
Ecritures du Spectacle (CNES), un'istituzione che sostiene drammaturghi e
sceneggiatori. Durante l'anno, la Certosa diventa un vivace centro culturale,
ospitando le Nuits de la Chartreuse e i Rencontres d'été, eventi che comprendono
spettacoli, concerti, mostre e conferenze.
Il cuore pulsante di questo luogo sacro è rappresentato dai suoi spazi comuni.
Visitatori, artisti e appassionati di storia possono ritrovarsi nelle terrazze
ombreggiate del caffè-ristorante Les Jardins d'Été, perdersi tra i profumi del
gelsomino al caffè della biblioteca Saint-Jean o scoprire tesori letterari
presso la Librairie.
Orari di apertura:
Tutti i giorni dalle 9:30 alle 18:30.
Indirizzo:
58, rue de la République, Villeneuve-lès-Avignon.
Contatto:
+33 4 90 15 24 24
Musée
Pierre-de-Luxembourg
Il Musée Pierre-de-Luxembourg, situato nel cuore di
Villeneuve-lès-Avignon, rappresenta uno scrigno che conserva le gemme più
preziose della scuola pittorica di Avignone. Questo edificio storico, un tempo
residenza del cardinale Annibaldo Caetani, racchiude una vasta collezione di
opere che abbracciano diversi periodi e stili artistici.
Piano Terra
La sezione inizia con la maestosa Madonna d'avorio, un'opera scolpita
intorno al 1320 da una singola zanna di elefante, che si adatta perfettamente
alla sua curvatura naturale. Questa statua, con i suoi imponenti 45 cm di
altezza, rappresenta la Madonna con il Bambino in una posa delicata e
solenne. L'attenzione al dettaglio nella piega dei vestiti e la colorazione sono
un tributo all'abilità dell'artista. Si ritiene che sia stata un dono del
cardinale Arnaud de Via alla collegiata da lui fondata. Tra le altre opere degne
di nota, vi è la Janus Madonna, una creazione della scuola di Norimberga
del Quattrocento, e la maschera di Jeanne de Laval (seconda moglie e
Regina consorte di Renato d'Angiò) , probabilmente opera di Francesco Laurana,
realizzata tra il 1476 e il 1480.
Primo Piano
Il fiore all'occhiello di questa sezione è l'Incoronazione di Maria, un
capolavoro del XV secolo realizzato da Enguerrand Quarton. Quest'opera fu
commissionata specificamente per la cappella funeraria di Papa Innocenzo VI. Il
contratto tra l'artista e il committente, che dettagliava ogni aspetto
dell'opera, è stato fortunatamente conservato, offrendo uno sguardo profondo
sulla storia e sull'intento dietro il dipinto. L'immagine raffigura
l'incoronazione celestiale di Maria in cielo, con angeli, santi e altri
osservatori celesti, mentre nella parte inferiore si trova una rappresentazione
della terra, con le città di Gerusalemme e Roma separate da un mare.
Secondo e Terzo Piano
Questi piani espongono una serie di dipinti di maestri come Nicolas Mignard,
Philippe de Champaigne, Simon de Châlons e J.-I. Parrocchiale. Ogni opera
racconta una storia, catturando momenti unici e sentimenti profondi attraverso i
pennelli di questi artisti iconici.
Orari e indirizzo
Orari di Apertura: Aprile-ottobre: martedì-domenica 10:00-12:30, 14:00-18:00.
Novembre-marzo: martedì-domenica 10:00-12:30, mercoledì anche 14:00-17:00.
Chiuso a gennaio.
Prezzo: 4 euro.
Indirizzo: 3, rue de la République, Villeneuve-lès-Avignon.
Tel: +33 4 90 27 49 66.
Avignone, con la sua ricchezza di architettura antica, le esperienze artistiche
e la gastronomia sopraffina che possiede, è indubbiamente un luogo di rara
bellezza. Tuttavia, i suoi dintorni riservano altrettanto fascino e meraviglia,
per cui, se avete il tempo necessario valgono veramente la pena di essere
visitati. Oppure segnateveli per la prossima volta.
Chartreuse du Val de Bénédiction
Questa Certosa, o monastero certosino, fu fondata nel 1356 e divenne rapidamente
uno dei monasteri più ricchi e importanti della Francia. La Chartreuse du Val
de Bénédiction è un complesso vasto, composto da tre chiostri, diverse
cappelle e una chiesa. I suoi giardini, sereni e ben curati, sono luoghi di
meditazione e offrono un'oasi di pace lontano dall'agitazione della vita
moderna. Oltre a queste due importanti attrazioni, Villeneuve-les-Avignon vanta
strette strade acciottolate, antiche case in pietra e pittoresche piazze che
offrono al visitatore l'essenza del fascino provenzale. Ogni giovedì, la città
ospita un mercato tradizionale dove i locali vendono prodotti freschi,
specialità regionali e artigianato locale.
Teatro Romano e l'Arco
di Trionfo di Orange (circa 30 km da Avignone)
Nel cuore della Provenza, nella città di Orange, emergono due testimonianze
grandiose dell'epoca romana. Il Teatro Romano, una delle strutture teatrali
antiche meglio conservate, poteva accogliere una folla di 10.000 persone,
offrendo loro spettacoli e panorami sulla campagna provenzale. Non lontano,
l'Arco di Trionfo si erge come simbolo delle conquiste romane, un monolite che
ha resistito al tempo e alle vicissitudini storiche.
Les Baux-de-Provence
(circa 33 km da Avignone)
Sullo sfondo delle montagne Alpilles,
il villaggio di Les Baux-de-Provence sembra un dipinto vivente. Arroccato su
un'alta rupe rocciosa, il borgo conserva il fascino del passato con le sue
stradine, case in pietra, gallerie d'arte e botteghe artigiane. Le rovine del
castello dominano dall'alto, offrendo viste panoramiche che sembrano sconfinare
all'orizzonte.
Pont du Gard (circa 27
km da Avignone)
Esemplare di maestria architettonica
romana, il Pont du Gard è uno degli acquedotti antichi meglio conservati al
mondo. Costruito per portare acqua alla città di Nîmes, oggi questo monumento
affascina i visitatori con la sua struttura imponente e la natura circostante
del fiume Gardon.
L'Isle-sur-la-Sorgue e
il fiume Sorgue (circa 25 km da Avignone)
L'Isle-sur-la-Sorgue, spesso chiamata
la "Venezia della Provenza", è un incanto di canali e ruote d'acqua. Oltre alle
botteghe d'antiquariato e al mercato domenicale, il fiume Sorgue offre un'oasi
di divertimento. Le sue acque cristalline sono l'ideale per avventure fluviali
come il tubing, il paddleboarding e il kayak.
Parco Naturale
Regionale del Luberon (circa 58 km da Avignone)
Una vasta area protetta che racchiude
la magia della Provenza. Il Luberon, con le sue montagne, valli e boschi, offre
innumerevoli sentieri per gli amanti del trekking. Ogni cammino svela angoli di
natura incontaminata e panorami che tolgono il fiato.
Château de la Barben
(circa 65 km da Avignone)
Ancora immerso nell'aura del
Medioevo, il Château de la Barben si presenta come un gioiello architettonico.
Oltre alle sue mura storiche, il castello offre un museo ricco di opere d'arte e
un giardino, un'oasi verde dove il tempo sembra essersi fermato.
La Camargue e le sue spiagge (circa
90 km da Avignone)
La Camargue è un mix unico di natura
selvaggia e paesaggi marittimi. Questo delta fluviale è famoso per i suoi
cavalli, uccelli e tori. Le spiagge, come Plage Napoléon e Plage de Piémanson,
sono piccoli paradisi di sabbia dorata che si estendono fino al mare blu del
Mediterraneo, offrendo un'escursione ideale per chi cerca sole e relax.
Gordes (circa 38 km da Avignone)
Situato sulle colline del Luberon, Gordes è un gioiello di villaggio arroccato.
Riconosciuto come uno dei "più bei villaggi della Francia", Gordes affascina con
le sue case costruite in luminosa pietra bianca, che brillano sotto il sole
provenzale. I vicoli tortuosi del villaggio offrono viste panoramiche sulla
valle sottostante, rendendo ogni passeggiata una scoperta visiva.
Abbazia di Senanque (circa 42 km da
Avignone)
A breve distanza da Gordes, l'Abbazia di Senanque è un capolavoro
dell'architettura cistercense. Costruita nel XII secolo, l'abbazia è circondata
da campi di lavanda che, in estate, esplodono in un mare di viola, creando un
contrasto spettacolare con l'edificio in pietra.
Roussillon (circa 50 km da Avignone)
Il Roussillon è unico nel suo genere, famoso per le sue affascinanti formazioni
di argilla rossa e ocra. Il paesaggio, con le sue sfumature che vanno dal giallo
al rosso, assomiglia a un altro pianeta. Il "Sentiero dell'Ocra" permette ai
visitatori di immergersi in questo ambiente unico e di ammirare i diversi toni
di colore.
Saint-Rémy-de-Provence
(circa 20 km da Avignone)
Questa cittadina provenzale è immersa in storia e arte. Vincent van Gogh
trascorse qui un periodo della sua vita, e la bellezza della regione lo ispirò a
creare alcune delle sue opere più iconiche. Passeggiando per Saint-Rémy, si
possono scoprire i luoghi che hanno influenzato il grande pittore.
Fontaine de Vaucluse (circa 25 km da
Avignone)
Questo suggestivo villaggio è famoso per la sua impressionante sorgente carsica,
da cui il nome. L'acqua emerge da una cavità profonda, formando un fiume che
serpeggia attraverso la verde campagna, creando un ambiente naturale
spettacolare.
Châteauneuf-du-Pape
(circa 20 km da Avignone)
Sinonimo di vini d'eccellenza, Châteauneuf-du-Pape invita i visitatori a
immergersi nella cultura vinicola. Le numerose cantine offrono degustazioni del
celebre vino che porta il nome del villaggio, permettendo di apprezzare la
profondità e la complessità di questi pregiati nettari.
Uzès (circa 40 km da
Avignone)
Uzès affascina con la sua architettura storica e le sue stradine acciottolate.
Nota per il suo vivace mercato settimanale, la cittadina offre anche la
vicinanza al famoso Pont du Gard, un antico acquedotto romano.
Nîmes (circa 47 km da
Avignone)
Ricca di storia romana, Nîmes ospita alcuni dei siti antichi più ben conservati,
come l'imponente anfiteatro e la Maison Carrée. Passeggiando per la città, si
può sentire il respiro della storia ad ogni angolo.
Se avete tempo e possibilità di visitare abbastanza attrazioni di Avignone,
potrebbe convenirvi acquistare l'Avignon City Pass si può risparmiare
molto sui biglietti d'ingresso. Questo biglietto comulatico è valido per i
seguenti musei di Avignone e Villeneuve-lès-Avignon: Palais des Papes, Pont
Saint-Bénezet, Collection Lambert, Musée Angladon, Musée Louis Vouland, Tour
Philippe Le Bel, La Chartreuse, Jardins de l'Abbaye St André, Fort St André e
Musée Pierre de Luxembourg. Il prezzo è di 21 euro (24 ore) o 28 euro (48 ore).
Ufficio del turismo
L'ufficio del turismo di Avignone si trova nelle immediate vicinanze della Gare
Avignon Centre (parcheggio Jean Jaurès). È aperto ai seguenti orari: Bassa
stagione: lunedì-venerdì 09:00-18:00, sabato 09:00-17:00, domenica 10:00-12:00.
Alta stagione: lunedì-sabato 09:00-18:00, domenica e festivi 10:00-17:00.
Orari di apertura di negozi, banche, musei ecc
Orari di apertura
Banche: lunedi-venerdì 9:00-12:00, 14:00-16:00, sabato e spesso chiuso
il lunedì.
Negozi e farmacie: lunedì-sabato 9:00-12:00, 14:00-19:00. Quasi sempre
viene osservata una pausa pranzo. I grandi supermercati spesso non chiudono
prima delle 20:00, 21:00 o anche fino alle 22:00 e fanno orario continuato.
Molti negozi più piccoli, come le panetterie, sono chiusi tutto il giorno o
al mattino il lunedì.
Uffici postali: nelle città dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00,
nelle città più piccole dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 12:00, dalle
14:00 alle 18:30) e il sabato fino alle 12:00. I francobolli (timbres) sono
disponibili anche nei negozi di
sigarette (tabac) o nei bar che vendono sigarette (bar-tabac).
Musei: La maggior parte dei musei statali sono chiusi il lunedì o il
martedì, e nei giorni festivi.
Orientarsi in città
Il cuore di Avignone è il suo centro storico, circondato da imponenti mura
medievali. La maggior parte delle principali attrazioni, come il Palazzo dei
Papi e il Ponte Saint-Bénézet, si trovano all'interno di queste mura. Le strade
lastricate e gli edifici storici rendono l'orientamento piuttosto intuitivo, ma
è sempre una buona idea avere una mappa o utilizzare una app di navigazione.
Trasporti Pubblici
Il servizio di trasporto pubblico ad Avignone è gestito da TCRA e comprende
autobus e navette. Le linee di autobus coprono l'intera città e i suoi dintorni,
rendendo facile raggiungere anche le zone periferiche.
Navette Gratuite: Esistono navette gratuite che collegano la stazione
ferroviaria al centro città. Queste navette sono ideali per i turisti e per chi
visita la città per la prima volta.
Tariffe: Il costo di un biglietto singolo per gli autobus è di solito intorno ai
1,30€, ma sono disponibili anche abbonamenti giornalieri o settimanali che
offrono un risparmio per chi prevede di utilizzare i trasporti pubblici con
frequenza.
In Bicicletta
Avignone è una città bike-friendly. Numerose piste ciclabili e percorsi dedicati
rendono facile e sicuro spostarsi in bicicletta. Esistono anche servizi di
noleggio biciclette, sia tradizionali che elettriche, che permettono di
esplorare la città a un ritmo più rilassato.
A Piedi
Data la dimensione compatta del centro storico, camminare è spesso il modo
migliore per esplorare Avignone. La maggior parte delle attrazioni sono
raggiungibili a piedi e passeggiare tra le strade lastricate offre un'esperienza
autentica della città.
Non possiamo concludere questo lungo articolo senza parlare dell'evento più
importante per la città, il Festival di Avignone, uno degli eventi
culturali più significativi e rinomati d'Europa. Ogni anno, città si trasforma
in un gigantesco palcoscenico all'aperto, dove l'arte contemporanea, il teatro,
la danza e la musica si fondono in un'esperienza unica e indimenticabile.
Il Festival di Avignone fu fondato nel 1947 da Jean Vilar, un attore e
regista francese. Inizialmente, Vilar fu invitato a presentare la sua produzione
di "La Terra è rotonda" di Aragon nella Corte d'Onore del Palazzo dei
Papi. L'evento ebbe un tale successo che, l'anno successivo, Vilar creò un
festival completo, introducendo un nuovo modo di fare teatro e stabilendo
Avignone come capitale estiva del teatro in Europa.
Caratteristiche del Festival
Il Festival di Avignone è noto per la sua diversità e per la sua apertura
all'arte contemporanea. Si differenzia per la sua capacità di mescolare
spettacoli di compagnie teatrali stabilite con opere di nuovi artisti emergenti.
Il festival non si limita a un solo genere, ma abbraccia una vasta gamma di
forme artistiche, dalla danza contemporanea alle performance di strada, dalla
poesia recitata ai concerti musicali. Un altro aspetto distintivo del Festival
di Avignone è la sua ambientazione. Molte delle performance si svolgono in
luoghi storici all'aperto, come la Corte d'Onore del Palazzo dei Papi o le
suggestive piazze della città. Questa fusione tra arte e patrimonio storico
rende l'esperienza del festival ancora più magica.
Impatto Culturale
Oltre ad attirare artisti e spettatori da tutto il mondo, il Festival di
Avignone ha anche un profondo impatto culturale. È diventato un punto di
riferimento per la scena artistica contemporanea, un luogo dove nuove idee
vengono sperimentate e dove gli artisti possono confrontarsi con un pubblico
internazionale. Per molti giovani artisti, esibirsi ad Avignone può significare
una svolta nella loro carriera. Se volete approfondire leggete l'articolo
dedicato:
Festival
di Avignone.
Per il resto, questo lungo articolo è solo una parte della nostra guida di
Avignone quindi poco più in basso trovate le pagine dedicate su cosa vedere
(abbiamo scelto 20 attrazioni principali), la storia, la gastronomia ecc.
Non ci resta che
augurarvi una Buona Avignone... sulle note di 'Sur le pont d'Avignon,
on y danse, on y danse...'
Nel
1312, Petrarca giunse ad Avignone a seguito della decisione di suo padre di
stabilirsi nella città, ormai divenuta un centro cosmopolita (durante la
Cattività Avignonese), per svolgere la professione di notaio. Dopo il suo
ritorno da Bologna nel 1326, grazie alle relazioni stabilite con la famiglia
Colonna, Petrarca entrò nell'orbita della curia papale, avviando la sua carriera
ecclesiastica. Fino al 1337, Avignone rimase al centro della sua esistenza,
caratterizzata da servizi resi ai Colonna, studi accademici e una produzione
letteraria ancora sporadica.
Tuttavia, dopo aver acquistato una casa a Vaucluse, un paesino poco
distante da Avignone, e aver compiuto il suo primo viaggio a Roma, la vita di
Petrarca iniziò a cambiare. Egli si allontanò gradualmente dagli obblighi della
curia, preferendo trascorrere il suo tempo nella residenza di campagna e
consolidando le sue connessioni in Italia. Nei suoi successivi viaggi in
Provenza, Petrarca si stabilì a Vaucluse, visitando Avignone solo quando
necessario.
Man mano che Petrarca si distanziava da Avignone, cresceva la sua critica verso
la città papale. La ritraeva come un luogo di decadimento morale e corruzione, e
soprattutto come simbolo dell'esilio della Chiesa. Facendo riferimento alle
vicende bibliche degli ebrei in esilio, Petrarca paragonava Avignone a
Babilonia, vedendo Roma come la legittima sede della Chiesa scelta da Cristo.
Questa visione critica di Avignone emerge chiaramente nelle sue opere, in
particolare nei sonetti in cui condanna la città e nelle sue lettere in cui usa
termini biblici per descrivere la sua avversione per la città papale.
Oggi a Vaucluse dopo aver attraversato il ponte, sulla sponda sinistra della
Sorgue e subito dopo il piccolo tunnel scavato nella roccia, ci si trova di
fronte a una pittoresca abitazione dell'800, che dal 1927 funge da Museo in
onore di Petrarca. La tradizione sostiene che questa casa sia stata edificata
sul luogo originale in cui risiedeva il celebre poeta italiano, la cui autentica
dimora fu distrutta da un incendio nel Natale del 1353.
L'incontro tra Petrarca e Laura de Sade: una musa eterna
L'incontro tra il poeta Francesco Petrarca e Laura de Noves è uno degli
episodi più celebri e romantici della storia della letteratura. Questo incontro,
avvenuto il 6 aprile 1327 (Venerdì santo nella finzione letteraria di Petrarca,
in realtà lunedì), nella Chiesa di Santa Chiara ad Avignone, ha ispirato
Petrarca a scrivere alcuni dei suoi sonetti più belli e memorabili, molti dei
quali sono raccolti nel suo "Canzoniere".
Secondo le descrizioni di Petrarca, Laura era di una bellezza straordinaria, con
capelli dorati e occhi chiari, e irradiava una grazia e una virtù che lo
colpirono immediatamente. Nonostante la brevità del loro incontro e la mancanza
di una vera e propria interazione verbale, l'immagine di Laura si fissò nella
mente del poeta e divenne la sua musa per tutta la vita.
Non si sa molto di Laura de Noves, se non attraverso le parole di Petrarca. Era
sposata con un nobile locale, il marchese Ugo de Sade, e che avesse avuto ben 11
figli. Non ci sono prove che Laura ricambiasse i sentimenti di Petrarca o che i
due avessero mai avuto una relazione al di fuori dell'ambito platonico.
L'immagine di Laura, sia reale che idealizzata, permea il "Canzoniere" di
Petrarca. Attraverso i suoi sonetti, il poeta esplora temi universali come
l'amore, la bellezza, la virtù, la sofferenza e la morte. Laura diventa una
figura simbolica, rappresentando sia l'amore terreno sia l'aspirazione
spirituale.
Le poesie di Petrarca oscillano tra la gioia estatica dell'amore e la tormentata
sofferenza della lontananza e dell'inaccessibilità di Laura. La morte di Laura
nel 1348, presumibilmente a causa della peste, approfondì ulteriormente la
malinconia e la riflessione di Petrarca sulla natura effimera della vita e
dell'amore stesso.
"Era il giorno in cui al Sole si oscurarono
i raggi per la pietà nei confronti del suo Creatore,
quando io fui catturato dall'amore, e non me ne difesi
poiché i vostri begli occhi, o Donna, mi avvinsero"
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi
un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di
Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per
quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure
se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) )
con una piccola donazione:
Paypal☕