VISITARE ARLES
- INFORMAZIONI E GUIDA. Tesori romani, piazze ombreggiate e molta
cultura della Camargue fanno di Arles un luogo seducente. E se le sue case
colorate al sole evocano un senso di déjà vu, è perché le hai già viste su una
tela di
Van Gogh.
Arles
è una splendida città della
Provenza, di poco più di 50.000
abitanti, facente parte del dipartimento delle Bocche del Rodano, fiume su
cui si affaccia. Conosciuta per i suoi resti romani e medievali, per essere
stata frequentata, in un momento cruciale della sua
vita, da
Vincent
Van Gogh, ma anche da
Picasso
e allo stesso tempo un importante per le industrie chimiche e
la metallurgiche oltre che per il
turismo. Questo per dire quanto la città sia eclettica e non sia solo un "grande
museo all'aria aperta" come la definiva
Chateaubriand. Vanta anche il primato di essere il comune più esteso di Francia
(770 km2). |
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Ma
la città, Patrimonio dell'Umanità Unesco, vanta un altro incredibile primato: è
la città con il maggior numero di monumenti romani dopo
Roma,
non solo la grande arena del V secolo, un tempo teatro di combattimenti di
gladiatori e oggi usata anche per le corride, che vanno quasi più di moda qui e
Béziers che in Spagna.
È situata sul fiume Rodano, che dopo avere lasciato
Ginevra e il lago di Lemano, attraversa la Francia,
percorre città come
Lione,
Orange, Valence, Vienne e
Avignone, prima di arrivare qui, nel cuore della Camargue.
Ricca
di arte e storia, Arles è una città plurale che deve essere scoperta a piedi per
sperimentare il suo spirito e la sua diversità e vanta molti interessanti musei. Passeggiando per i vicoli del
centro storico alla scoperta dell'anfiteatro romano, del teatro antico, delle
terme romane di Costantino, è un sorprendente viaggio a ritroso nel tempo. Poco
più avanti, sulla penisola che ospitava l'antico circo romano, il museo
dipartimentale dell'Antica Arles è uno dei posti luoghi da non perdere della
città.
Arles
è una antichissima città di origine celtica-ligure che fu colonizzata dai greci di
Marsiglia nel VI secolo a.C. Iniziò tuttavia la sua ascesa verso la
prosperità e la preminenza politica nel 49 a.C., quando Giulio Cesare, a
cui la città aveva dato aiuto, catturò e saccheggiò
proprio la vicina Marsiglia. Ben
presto la città divenne il nodo commerciale della regione e un importante centro
provinciale romano con enormi spazi pubblici che sono ancora oggi utilizzati e
un importante porto fluviale.
Ma Arles è anche capitale
internazionale della fotografia dal 1969. Un festival unico nel suo
genere che si svolge da luglio ai primi di settembre nel cuore della città e
offre quasi sessanta mostre. Durante le due settimane di apertura a luglio si
svolgono anche incontri con gli artisti.
La sera, tutto quello che dovete fare è passeggiare per i vicoli del centro per
godere dell'atmosfera mediterranea della città e scoprire molti piccoli
ristoranti con sapori del sud della Francia. Per quanto riguarda lo shopping,
non lasciate Arles senza andare alla Libreria Acte Sud. Situata in piazza
Nina-Berberova, questa libreria generalista di 300 m² offre ai visitatori una
collezione permanente di 40.000 titoli. Passeggiate lungo rue de la République
per scoprire boutique di design come quella del famoso personaggio nato qui:
Christian Lacroix.
Per un soggiorno di qualche giorno, prendetevi una pausa e scoprite la
Camargue e la piccola catena montuosa degli Alpilles. Un massiccio
montuoso classificato come parco naturale regionale, le Alpilles offrono un
paesaggio mozzafiato e una città arroccata assolutamente unica: Les
Baux-de-Provence.
La Arles romana
Tra
le principali attrattive di Arles è Les Arènes, l'enorme arena
romana costruita alla fine del I secolo d.C. In seguito l'anfiteatro fu
trasformato in fortezza, poi in area residenziale, ma le sue origini sanguinarie
come arena per le lotte tra gladiatori,
sono state rinverdite dalle tauromachie, le corride, che si svolgono ancora oggi. Due colonne di breccia africana e di
marmo italiano si ergono ancora tra le rovine di questo antico monumento romano. Nel V secolo il teatro venne in
parte smantellato per ricavare materiale utile per altri monumenti della città. Scomparve
completamente fino al XIX secolo quando venne riportato alla luce. Lunga 136 metri e larga 107, con due piani,
composti ciascuno da 60 arcate, poteva ospitare fino a 25 mila spettatori.
Percorrendo il primo piano dell'arcata inferiore, guardate i tunnel da cui
passavano le bestie feroci. Nei pressi dell'arena c'è un teatro romano ancora
più antico. Le due grandi colonne del fondo del palcoscenico (usate per
appendere i prigionieri) servono da fondale per gli spettacoli.
Nei pressi dell'arena c'è un altro
importante lascito del periodo romani è il
Théâtre Antique, l'anfiteatro, luogo ideale per ospitare balletti,
proiezioni cinematografiche e festival musicali all'aperto. Può contenere fino a
20,000 persone. Risale al periodo di Vespasiano (75 a.C). Le due grandi
colonne del fondo del palcoscenico (usate per appendere i prigionieri) servono
da fondale per gli spettacoli durante il festival che si svolge tra fine giugno
e i primi di luglio. Il suo ottimo
stato di conservazione è dovuto al ruolo di
fortezza che aveva assunto, quando l'impero romano doveva fronteggiare
l'urto delle invasioni barbariche. Questo anfiteatro è più recente e più grande
di quello di
Nimes
e dimostra la potenza e la ricchezza che questa città doveva avere avuto. Del
anfiteatro romano, lo scrittore americano Henry James, famoso tra le altre cose
per la sua letteratura di viaggio di fine '800, disse "...sono le rovine più
belle e commoventi che abbia mai contemplato."
Un altro posto che merita una visita particolare è la
Cattedrale di Arles, dedicata a Saint Trophime, in Place de la République, che venne costruita
a partire dal 1080 (anche se una chiesa originaria era molto più antica) ed è
ritenuta uno dei capolavori del romanico provenzale, ritenuto una continuazione
dello stile classico romano. Questa chiesa è celebre per il magnifico
chiostro e l'elaborato portale scolpito del XII secolo.
I
musei delle città sono tutti di alto livello e interessanti, quindi se avete
tempo non mancate di fare una visita, anche per conoscere meglio la città. Sul
lungofiume si trova il Musée de l'Arles Antique che ripercorre la storia
romana della città ancora così presente di cui parleremo in seguito in questo
articolo. Altro museo interessante è il Museo Arlaten dedicato alla
Provenza e alle sue tradizioni. Il Museo Arlatan venne istituito nel 1904
dal poeta Frédéric Mistral, grande divulgatore della lingua provenzale e
occitana e Premio Nobel per la letteratura. Fu proprio con i soldi ricevuti per
il Nobel che Mistral istituì questo museo. Per gli amanti di Pablo Picasso, da
non perdere il Musée Réattu ospitato nell'antico palazzo dell'ordine di
Malta, che oltre a una collezione del pittore di Arles Jacques Réattu,
vanta 57 disegni che il grande pittore amante delle corride di Arles spagnolo
donò a questa istituzione.
Ma l'artista più strettamente legato ad Arles è Vincent Van Gogh.
Van Gogh e Arles
Vincent
Van Gogh
si stabilì qui dal 21 febbraio 1888 a marzo 1889, scoprendo i
paesaggi della Provenza e la loro luminosità. Fu in questa città che imparò i
colori brillanti, dipingendo alcune delle sue tele più famose tra cui I
girasoli e La sedia, e fu sempre qui che si tagliò parte
dell'orecchio in preda alla follia. Fu un periodo in cui dipinse
moltissimo e dove il suo stile si
allontanò dall'impressionismo.
Qui produsse circa duecento quadri, cento disegni e acquarelli e scrisse
duecento lettere, ma delle sue opere ad Arles non ne rimase neanche una. Anche
la famosa casa gialla di place Lamartine, da lui abitata e dove dipinse la sua
stanza e i girasoli, è stata distrutta da un bombardamento nel 1944. Nelle calde
giornate estive si può ammirare il grano ondeggiante nelle pianure, proprio come
Van Gogh faceva un secolo fa. Uliveti e vigneti, spesso raffigurati nei suoi
quadri, coprono ancora le colline circostanti. Arles è celebre anche per le sue
case con i tetti di coppi e per i suoi ombrosi e tortuosi vicoli troppo stretti
persino per girarsi.
Ora voglio assolutamente dipingere un cielo stellato. Spesso mi sembra che la
notte sia più ricca di colori del giorno, ricca di viola, di azzurri, e dei
verdi più intensi.[...] Ora io non ho il minimo dubbio che anche tu ameresti
moltissimo il sud. Noi dei nord il sole non ci ha mai penetrati [...]" Vincent Van Gogh
Van
Gogh ritrasse tutta la zona, dalla natura al
lavoro nei campi, dai ritratti alle vedute di Arles. In tutto oltre 200 tele e
100 disegni. Colpito da una crisi di nervi dopo la rottura con il suo amico
Paul Gauguin la vigilia di Natale del
1888, si mutilò l'orecchio per la disperazione. In seguito a questo venne
ricoverato in un ospedale psichiatrico. Nel 1889 lasciò definitivamente Arles
quando una petizione intimò il suo internamento nel manicomio di
St-Rémy-de-Provance.
Non ci sono quadri di Van Gogh ad Arles, la qui esiste una fondazione che in
parte compensa questa mancanza, la Fondation Vincent Van Gogh.
Quest'ultima cura L'Espace Vàn Gogh situato nella Place Docteur Félix Rey,
un tempo l'ospedale in cui l'artista era recluso, è oggi uno spazio espositivo e
una biblioteca, con un giardino piantato e sistemato in modo da apparire come un
quadro di Van Gogh.
Appena fuori dalla città si trova la necropoli romana e protocristiana di Les
Alyscamps ritratta da Van Gogh come un tranquillo viale di tombe e
sarcofagi.
In conclusione
Ad Arles si svolgono molti festival e manifestazioni tutto l'anno. È difficile
capitare in questa città senza che sia in corso qualche genere di
festeggiamento, civile o religioso. Tra le manifestazioni più importanti della
città non possiamo non citare la Festa di San Giovanni (Fète St.-Jean)il
24 giugno e il Festival delle Corride per Pasqua quando gli abitanti si
vestono in costume, gli uomini con abiti da cow-boy e le donne con intricati
copricapo di nastri e scialli ricamati. Arles ospita anche il già citato
importante Festival annuale della fotografia, Les Rencontres d'Arles.
La zona centrale di Arles è rilassante, con piazze, brasserie locali,
caffè,
ristoranti. Ci sono manifestazioni durante quasi tutto l'arco dell'anno. È
possibile assistere a musica dal vivo e a spettacoli sia all'anfiteatro sia in
numerosi locali cittadini.
Dintorni di Arles
Nîmes
(32 km),
Avignone
(38 km),
Aix en Provence (77 km),
Montpellier
(82 km),
Marsiglia
(90 km),
Béziers
(145 km),
Hyères
(174 km),
Gole di Verdon
(194 km),
Grenoble
(275 km),
Sanremo (305 km),
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