KANT
(filosofo tedesco empirista 1724 - 1804)
Kant condusse una vita molto tranquilla, dominata
dalle abitudini, non si sposò mai né si allontanò dalla sua città natale in
Prussia. Fu un grande pensatore, fu professore di filosofia all'università di Konigsberg ed ebbe una vita lunga, morì difatti a ottant'anni. Sulla sua lapide
fece incidere queste parole: “Due cose mi riempiono l'animo di un'ammirazione
e una venerazione sempre nuova e crescente, il cielo stellato sopra di me e la
legge morale dentro di me?.
Nella metà del 1700 due scuole di pensiero filosofico
prevalevano, una diceva che la conoscenza derivava dall'esperienza, l'altra che
era la ragione umana a dare un senso al mondo. Kant cercò di unire i due punti
di vista sostenendo che la mente umana modellava la realtà in base a quello che
le suggerivano i sensi.
Il filosofo chiamava il tempo e lo spazio gli
occhiali fissi, quegli elementi che si trovavano fuori dal mondo ma facevano
allo stesso tempo parte del sistema di conoscenza della mente.
Kant credeva in Dio, la sua fede era una necessità
morale e il suo credo resisteva nonostante la ragione umana non fosse in grado
di provare l'esistenza di Dio.
Fu un fervente seguace di Martin Lutero il quale
predicava che la fede in Dio era più importante della prova della sua esistenza.
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