VISITARE
MINSK
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INFORMAZIONI E GUIDA.
La capitale della Bielorussia è, contrariamente alla
sua tetra reputazione, un luogo moderno e efficiente e che quindi sorprende
rispetto ai pregiudizi che spesso si hanno. Caffè alla
moda, ristoranti e nightclub affollati si contendono le attenzioni, mentre
sushi bar e gallerie d'arte hanno preso la residenza in un centro città un
tempo totalmente rimodellato secondo i gusti di Stalin.
Minsk è una di quelle città che la storia ha maltrattato
duramente, ma che è sempre rinata. Sempre al centro di lotte
etniche, politiche e religiose, che l'hanno innumerevoli volte
distrutta insieme ai suoi abitanti. Vale dunque la pena vedere
come tante distruzioni e ricostruzioni abbiamo forgiato la Minsk
moderna, piatta, color cemento, un po' triste, ma comunque
interessante e viva.
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Minsk,
fondata nel 1067, è quindi una delle città più antiche del
centro Europa, testimonianze storiche sulla sua esistenza
sono precedenti alla fondazione di città importanti come
Mosca,
Berlino,
Varsavia e
Stoccolma.
Minsk è la capitale della Bielorussia ed ha circa 1.634.000
ed capoluogo della provincia omonima (3.256.000 ab.). Sede di importanti vie di comunicazione è centro di imponenti industrie
metallurgiche, grafico-editoriali, tessili, alimentari, conciarie e del
legno. La città, massimo centro culturale del paese, ospita un'università e
vari istituti di medicina e pedagogia, un Politecnico e un'Accademia delle
Scienze.
Quasi tutti gli edifici di
Minsk sono stati costruiti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale che
vide l'occupazione prima dell'esercito tedesco, poi di quello sovietico nel 1944
con la quasi completa
distruzione della città e oltre 400,000 abitanti uccisi. Minsk è probabilmente l'esempio migliore di
pianificazione sovietica su larga scala. Il centro della città e il nodo
ferroviario furono completamente rasi al suolo, complessivamente furono distrutte circa l’80% delle abitazioni. I morti per la guerra furono così
tanti che per tanti anni si assistette a un atipico flusso di forza lavoro
russa per rimettere in moto il paese.
La città è quasi riuscita a realizzare
l'utopia operaia: l'uniformità delle sue facciate monumentali è smorzata
dalle strade ampie e dai piacevoli parchi. La sua atmosfera è frenetica e
cosmopolita, con un senso della pulizia e brillantezza maggiore rispetto a
quello di altre città dell'ex Unione Sovietica. La città è stata
ricostruita, cercando uno stile architettonico caratteristico che non
annullasse la sua identità con un modernismo privo di radici storiche.
La strada principale di Minsk,
praspekt Skaryny, è un viale enorme e frenetico. All'estremità
sud-occidentale della strada, la ploscha Nezalezhnastsi (Piazza
dell'Indipendenza), lunga 500 m, è circondata dagli edifici governativi e
dall'affascinante Chiesa Cattolica Polacca di San Simone. Il Parco Janki
Kupaly è una piacevole zona verde costeggiata su due lati dal tortuoso fiume
Svislach. È possibile noleggiare una barca a remi o visitare la casa in cui
il Partito Comunista Russo tenne illegalmente il suo primo congresso nel
1898.
Il Museo Nazionale Bielorusso
di Storia e Cultura vi permetterà di fare un viaggio attraverso la storia
turbolenta della nazione, mentre presso il Museo d'Arte Statale della
Bielorussia potrete ammirare numerosi dipinti risalenti ai secoli compresi
fra il XVII e il XX. Il Museo della Grande Guerra Patriottica descrive
tramite le immagini gli orrori della seconda guerra mondiale e cerca di
spiegare l'apparente ossessione del paese per la guerra. Le immagini dei
prigionieri di guerra e le testimonianze fotografiche delle esecuzioni dei
partigiani sono particolarmente macabre.
La Città Vecchia, a ovest di
praspekt Skaryny, ospita la Cattedrale di St Dukhawski, in stile Barocco. Un
tempo la cattedrale faceva parte di un convento bernardino polacco. Gli
edifici del monastero sono stati restaurati e oggi sono sede di un'accademia
musicale. Per farvi un'idea di com'era Minsk in passato, recatevi nella zona
a est del fiume Svislach,
dove troverete un quartiere che è stato
ricostruito negli anni 80 del secolo scorso, secondo lo stile tipico del
XVII (Quartiere Trinità - Траецкае прадме?це) e del XVIII secolo. È curioso e
quasi in miniatura, pieno di caffè, bar, ristoranti e negozi di souvenir.
Poco distante, sorge la Chiesa di Santa Maria Maddalena, costruita nel 1847,
caratterizzata da un campanile ottagonale a punta e da una grande cupola.
Alla seconda metà
dell’undicesimo secolo risale la prima testimonianza con il nome Minsk
riportato nelle cronache storiche che raccontano la distruzione, una delle
tante, della città. A seguito di questa distruzione, la città fu
trasferita sulla riva del fiume Svisloch, continuando a conservare il
proprio nome.
Lo sviluppo architettonico
della città ebbe particolare impulso quando, il primo gennaio 1919, la città
divenne la capitale della Bielorussia, infatti in quel periodo e sino allo
scoppiare della seconda guerra mondiale, la città venne abbellita con la costruzione
di importanti e bellissimi edifici come l’Accademia delle Scienze, la
Casa
degli Ufficiali, la Casa della Stampa, l’Università, il Teatro dell’Opera e
del Balletto etc
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