|
GUIDA
DI BERLINO: 150 PAGINE DI INFORMAZIONI COMPLETE
   
Perché visitare Berlino?
Quante
volte negli ultimi anni avete pensato di visitare
Berlino? Cosa attira di questa città? La
storia certo, di una metropoli completamente rasa al
suolo dopo il 1945 e rinata dalle sue ceneri. Una
città in seguito divisa e lacerata a metà, per 28 anni, dal
filo spinato e da un enorme muro di cemento: il muro
di Berlino, trasformatosi, suo malgrado, in una
icona mondiale. Della capitale tedesca attira soprattutto
qualcosa che non si vede a occhio nudo: la sua
atmosfera di luogo al centro del mondo.
|
Advertisement
|
Ogni viaggiatore quando vede un
luogo dipinge nella sua mente il suo quadro, quindi le
sensazioni che vi porterete dietro, come diciamo sempre
nelle nostre guide, saranno solo vostre. Ma in tanti, quando
tornato da un viaggio a Berlino, sentono o hanno sentito un
sentimento comune: la sensazione di vivere la storia in
diretta, attraverso i luoghi, gli odori e i colori di questa
città. Molti giovani arrivano qui portando le loro idee, creando uno dei
"melting pot" culturali più interessanti d'Europa...
arte, architettura, moda, design, ecologia.
La sfida, diventare
"Capitale d'Europa"
La
capitale della Germania è uno dei 16 Stati (Länder)
che compongono la Repubblica federale Tedesca.
Da anni, dalla caduta del "muro" si trova nel pieno di una "rinascita",
tanto da contendere a
Londra e
a
Parigi il
primato culturale europeo. Anche grazie al suo
tormentato passato è diventata un punto di riferimento per
la moda, l'arte
(compresa la
Street Art),
il design, la musica e l'ecologia (il verde pubblico occupa
più del 30% della superficie cittadina). Dopo la
riunificazione tedesca la città non ha mai smesso di essere
un cantiere a cielo aperto. I giovani tedeschi ed europei
arrivati qui attirati dall'energia sprigionata da questo
"stato di cambiamento" che sembra possa durare in eterno, a
loro volta vi contribuiscono, dando linfa vitale nella costruzione
del futuro.
Vecchio e nuovo di zecca
Nei
quartieri di Berlino
a partire dal più antico di
Nikolaiviertel
il passato è sempre presente: il
Reichstag,
la
Porta di Brandeburgo,
il
Checkpoint Charlie,
l'Isola
dei Musei, lo
Schloss
Charlottenburg, la
Gemäldegalerie
e quel che resta del "Muro",
il più famoso muro del mondo. I cafè, i bar e i club sono
pieni in ogni giorno della settimana.
Dalle
strade, ai quartieri, ai monumenti, agli
aeroporti (siamo in attesa che si completi il
grande Aeroporto di Berlino Brandeburgo) , tutto è cambiato
in breve tempo. Se siete stati qui prima della caduta del
muro, farete fatica a riconoscere queste strade, ma anche se
siete stati qui pochi anni fa, troverete tantissime novità.
Tantissime le
cose da vedere
e
da fare ma aldilà di questo ciò che vi
colpirà non sarà materiale quanto piuttosto "spirituale",
un'aria ovunque progressista, vibrante, interessante!
Se siete curiosi e volete farvi un'idea generale della
città, questa è la pagina giusta
101 domande e risposte su Berlino.
Se avete poco tempo per visitare Berlino, ottimizzatelo
prenotando una
visitata
guidata in italiano.
Torna su
Una
città vivibile nonostante la grandezza
Nonostante
il ritmo frenetico e la grandezza, Berlino resta una città
vivibile e piacevole, dove si riesce a rilassarsi,
dove i nuovi europei vivono a fondo il quartiere dove vivono
e si impegnano per migliorarlo. Se state qualche giorno
forse non lo percepirete ma state qualche mese apprezzerete
la socialità di quartiere, la voglia di
partecipazione. Il traffico è fluido, il "car
sharing" è diffusissimo, il trasporto pubblico eccellente,
le strade sicure. Gli spazi verdi sono ovunque, di
grandi dimensioni e ci sono spazi e giochi per i bambini in
ogni strada. Berlino è di certo una
città amica
dei bambini.
La città è la più popolosa del paese con i suoi circa 3.5
milioni di abitanti (4,2 con l'area metropolitana),
dalle sue modeste origini è diventata una delle capitali del
mondo, una forza trainante a livello internazionale, in
campo scientifico, commerciale, tecnologico, culturale e
politico.
Torna su
9 novembre 1989 una
data indimenticabile
Il 9
novembre del 1989 con la caduta del
muro di
Berlino il mondo moderno è cambiato.
La generazione nata con la "Guerra Fredda" (quando Unione
Sovietica e America, combattevano una guerra politica, senza
scontri armati, ma fatta da ricatti, minacce e
propaganda) vedeva vedeva finalmente crollare il simbolo
della divisione del mondo tra est e ovest. Il grande
violoncellista russo Mstislav Leopoldovich Rostropovich
il 9 novembre del 1989 improvvisò un concerto davanti al
"muro" che stava per essere abbattuto, suonando una sorta di
requiem della Guerra Fredda e del mondo sovietico, che si
stava anch'esso sgretolando. Andate a vedervi un video
girato in questo giorno memorabile, con i ragazzi da una
parte e dall'altra della barricata a ridere e piangere.
Commovente anche la storia di
Conrad Schumann e
del suo salto della Speranza.
La riunificazione e
la rinascita della città
Il
20 giugno del 1991 Berlino è ritornata capitale della
Germania unita, riprendendo il titolo da
Bonn.
La Riunificazione della città, nel 1990, l'opera di
rifacimento totale a cui la città si è sottoposta, ha
contribuito a creare, non solo qui, ma un po' in tutto il
mondo, un sentimento di speranza in un futuro migliore.
Nonostante le difficoltà economiche della riunificazione
delle due parti della città separate e della Germania Est
con la Germania Ovest, pian piano si è assistito a una nuova
crescita economica e sociale. Gli anni novanta hanno segnato
per la città una nuova epoca, anche turistica, con il mondo
intero che ha cominciato a riscoprirla.
Chi
la visita pensa subito di ritornarci per approfondirne la
conoscenza, per visitare quel quartiere bohemien o
quell'altro quartiere "arrabbiato" e pieno di graffiti. Sono
tante anche le giovani famiglie che vivono qui sperando di
dare un futuro migliore e cosmopolita ai propri figli. Se vi
incuriosisce potete leggere la pagina
Dove vivere a
Berlino?. Oppure per altre domande sulla
città che vi dovessere venire in mente, abbiamo tentato di
rispondere in
101 domande e risposte su Berlino.
Torna su
Breve storia,
cultura e architettura
Sebbene
Berlino sia stata fondata nel 1237, passarono diversi secoli
prima che entrasse a far parte, da protagonista, della
storia tedesca; solo nel 1701 divenne infatti la capitale
del regno di Prussia, lo stato più forte all'interno
di una miriade di stati che componevano quello che sarebbe
diventato l'impero tedesco, il
Reich, unito nel 1871 dal cancelliere Otto von
Bismarck. Dal XVIII secolo, con Federico il Grande
di Prussia, fino ad arrivare ai problemi che si sono
dovuti affrontare dal dopoguerra in poi, la storia di
questa città
ha segnato profondamente l'architettura urbana. Un luogo
completamente raso al suolo dopo il 1945, diviso per 28 anni
dal filo spinato, da muri di cemento e da un senso della
vita opposto, è rinato dalle sue ceneri riscoprendo la sua
natura innovativa. Oggi, con l'apertura di moderni centri
culturali e la rivalutazione di luoghi mitici come il
Berlin Hauptbahnhof
(la stazione centrale più grande d'Europa), tra
avvenimenti come la finale della coppa del mondo del 2006 o
l'appuntamento annuale del Berlinale Festival
Internazionale del cinema, la città ha raggiunto luna
sua "sicurezza". L'architettura,
influenzata dai rifacimenti a seguito dei danni dell'ultima
guerra mondiale è molto varia. Si passa, all'interno del
centro città, dai pochi edifici medievali superstiti vicino
agli spazi di
Alexanderplatz,
al vetro delle ultramoderne strutture in acciaio di
Potsdamer Plats.
Approfondisci leggendo una
breve
storia di Berlino.
Torna su
Dove si trova il "Muro"?
Questa
è senza dubbio una delle domande più frequenti di chi visita
questa città. Quello che si può ancora vedere del "Muro",
che dal 1961 al 1989 ha spaccato in due Berlino, sono solo
alcune parti. In particolare: una sezione vicino alla
cosiddetta East Side Gallery (1,3 km di muro restanti
ricoperti di graffiti); una sezione sulla famosa
Bernauer Strasse dove i cui palazzi erano sul
confine e la gente arrivava a buttarsi dalle finestre per
atterrare ad Ovest; un parte di 80 metri di muro rimasta
vicino alla Potsdamer Plats (alla fine della via
Zimmerstraße). In queste zone troverete foto e didascalie
che fanno venire i brividi.
Come si sa,
dopo la seconda guerra mondiale la città fu divisa in due
parti, la parte ovest controllata dagli alleati
(americani, francesi e inglesi) e la parte est controllata
dall'Unione Sovietica. Subito dopo la guerra milioni
di tedeschi si spostarono dalla Germania Est alla Germania
Ovest e tra la parte est di Berlino verso la parte
controllata dagli alleati. Per fermare quello che era
diventato un vero e proprio esodo, nella notte tra il 12 ed
il 13 agosto del 1961 venne cominciata la prima versione del
muro. Lo shock dei berlinesi e del resto del mondo fu
enorme, con interi gruppi di famiglie, amici e parenti
divisi dal giorno alla notte. Il muro ultimato misurava ben
155 chilometri. Due anni dopo
John Fitzgerald Kennedy, nella Rudolph Wilde Platz,
di fronte al Municipio di Schöneberg (Rathaus Schöneberg),
pronunciò il suo famoso discorso in cui è contenuta una
delle frasi storiche del XX secolo "Ich
bin ein Berliner", Siamo tutti
berlinesi.
La versione
definitiva del "muro" fu in realtà un doppio muro, con una
zona cuscinetto che divenne tristemente famosa come la
striscia della morte. Le vittime nel corso degli anni
sono state, a seconda degli studi, tra 150 e 250. Solo il 9
novembre 1989, dopo 28 anni, e grazie ai positivi
cambiamenti che erano avvenuti in Unione Sovietica, il muro
crollò sotto i picconi (e i martelli) della gente e le
frontiere furono aperte. L'anno dopo, il 3 ottobre 1990, la
Germania fu ufficialmente riunificata. In poco tempo andava
scomparendo il mondo ad est, con le sue
Trabant, l'illusione
cononista e le case tutte uguali. Se volete approfondire
questa tematica leggete i nostri approfondimenti:
Muro di Berlino,
Bernauer Strasse,
e
East Side Gallery.
Torna su
L'omino verde ai semafori
Se
del "Muro" non restano molte tracce. Vi capiterà di vedere
sui semafori della capitale un omino verde con un
cappello, usato come simbolo per l'attraversamento dei
pedoni. Si chiama Ampelmännchen
(in tedesco letteralmente "piccolo uomo semaforico") è un
simbolo tratto dalla Germania Est sopravvissuto alla caduta
de Muro e alla riunificazione tedesca: un piccolo uomo
disinvolto in un cappello, che mostrava ai pedoni nella
Repubblica Socialista Tedesca (DDR) se fosse sicuro o meno
attraversare la strada... Se volete approfondire e
sapere su questa vera e propria icona berlinese visitate la
pagina dedicata
Ampelmännchen.
Torna su
Il centro, il
quartiere Mitte e la porta di Brandeburgo
Chi
si appresta a visitare Berlino deve sapere che il
quartiere Mitte
corrisponde in massima parte al centro storico della città.
Qui si trova una delle icone cittadine, la
Porta di Brandeburgo.
La Brandenburger Tor, alta 26 metri e larga 65 è
l'unica porta cittadina ancora esistente, il monumento più
conosciuto della città, un simbolo della Germania unita.
questa porta segnava il punto di confine più noto, ai tempi
della guerra fredda, tra Berlino Est e Berlino Ovest,
dal 1961 al 1989. La forma classicheggiante della porta non
è un caso, fu costruita infatti nel periodo tra il 1788 e il
1791 da Carl Gothard Langhans, che si ispirò ai
Propilei dell'Acropoli
di
Atene.
In cima, come potete vedere anche da queste foto, si trova
una
quadriga di rame, opera di Johann Gotfried Schadow,
la stessa che nel 1807 Napoleone portò a Parigi, come
bottino di guerra.
Dopo sette anni, nel 1814 i prussiani, dopo la disastrosa campagna napoleonica in
Russia e la successiva vittoria della Sesta Coalizione
anti francese, la riportarono indietro, ed aggiunsero la
croce di ferro alla corona che sormonta l'asta in mano alla
dea della pace che potete vedere ancora oggi. La Porta e la
quadriga vennero seriamente danneggiate durante la
Seconda Guerra Mondiale
e restaurate tra il 1956 ed il 1958. Il 13 agosto 1961 il
monumento fu chiuso dai sistemi di sbarramento della
Repubblica Democratica tedesca (DDR), rimanendo nella
parte orientale della città. La quadriga, che guardava a
ovest, venne girata dalla parte opposta e quindi contro il
Muro di Berlino.
Alla caduta di quest'ultimo, la Porta di Brandeburgo venne
riaperta il 22 dicembre 1989, con incredibili celebrazioni,
che in molti ancora ricordano con una buona dose di
commozione, ma i cavalli continuano a guardare tuttora verso
Est...
Cortili comunicanti

Agli inizi del
1900, in una Berlino in rapida crescita e città più
densamente popolata del mondo, si costruivano tanti palazzi
per accogliere il crescente numero di abitanti. Questi
nuovi grandi blocchi residenziali avevano la caratteristica
di avere tutti dei cortili interconnessi tra loro. Nel
Mitte, e precisamente nella zona conosciuta come
Scheunenviertel
si trova il più conosciuto di questi sistemi di cortili l'Hackesche
Höfe. Questo sistema di cortili è diventato una delle
attrazioni turistiche più popolari della città o ed è uno
dei luoghi preferiti anche dai berlinesi. Si tratta di una
serie di 8 cortili comunicanti, uniti insieme a formare un
unico grande complesso con molteplici usi ("Hof" in tedesco
significa cortile). Si trovano a pochi passi dalla stazione
della
metropolitana di Berlino di
Hackescher Markt
e sono ricchi di negozi, ristoranti, caffetterie e luoghi di
intrattenimento. L'ingresso principale è al civico 40 di
Rosenthalerstrasse. L'area è molto popolare tra i
berlinesi e i visitatori e dagli anni ’90 attira il popolo
dei frequentatori di locali... Se volete approfondire
continuate a leggere sugli
Hakesche Höfe.
Torna su
Pariser Platz
La
piazza sulla quale si affaccia la Porta di Brandeburgo è la
Pariser Platz,
così chiamata dopo la già citata conquista di Parigi da
parte delle truppe prussiane nel 1814. La piazza era nel
'800 il salotto buono della borghesia colta berlinese. La
costruzione del muro, nel 1961, dopo le distruzioni della
guerra, la trasformarono invece in una angosciante terra di
nessuno. Dopo la riunificazione si decise, non senza
polemiche, di ricostruirla con edifici che richiamassero per
dimensione e aspetto quelli originali. Ora fanno da cornice
vari edifici, compresi uno storico Hotel di lusso, l'Adlon
Hotel e l'ambasciata di Francia in Germania, l'Accademia
d'Arte e il
Museo Kennedy. La casa adiacente all'ala nord della
porta di Brandeburgo apparteneva al pittore berlinese
Max Liebermann,
nato nel 1847 e a lungo vissuto a Parigi. Libermann
contribuì in modo determinante all'affermarsi dell'impressionismo
in Germania, divenne presidente della
Secessione di
Berlino
e dell'Accademia Tedesca della Cultura. Dovette
abbandonare quest'ultima carica nel 1933 in quanto ebreo.
Morì nel 1935 e la sua casa venne occupata da un gerarca
nazista.
L'Hotel
Adlon, imponente ed elegante, è stato il primo degli
edifici sulla Pariser Platz ad essere ricostruito. Il
suo edificio originario, inaugurato nel 1907, era
frequentato da teste coronate e da personaggi del calibro di
Rockfeller,
Einstein,
Thomas Mann, Charlie Chaplin,
Greta Garbo ed Enrico Caruso solo per citarne
alcuni. Questa parte del centro della città, dove da nord a
sud corre la Friedrichstrasse, agli inizi del
Novecento era ricca di alberghi, teatri e negozi; finita la
Seconda Guerra Mondiale era solo un mucchio di macerie. Oggi
le tracce di queste distruzioni, e della divisione con la
DDR, sono cancellate, anche se restano impresse nella
memoria della gente.
Qui vicino, nella
Wilhelmstrasse
si trovano anche i luoghi del potere nazista, della
Cancelleria e del bunker 8 metri sotto di essa, dove
Adolf Hitler
si tolse la vita il 30 Aprile 1945 (insieme alla sua
compagna
Eva Braun).
Torna su
Il lungo Viale dei
Tigli, l'Unter den Linden
Dalla
Porta di Brandeburgo parte il lungo Viale dei Tigli, l'Unter
den Linden, in origine una pista che
collegava il palazzo reale con il
Tiergarten,
il terreno di caccia di corte; venne sistemato a viale nel
1647 e ornato da filari di tigli che gli hanno dato il nome.
Nell'Ottocento divenne la passeggiata preferita dai
berlinesi. Ridotto in macerie dai bombardamenti, fu
ricostruito nel dopoguerra con edifici anonimi. Ora si sta
cercando di ricrearne l'atmosfera di un tempo e di
ricostruire la passeggiata al centro del viale, con chioschi
e panchine.
L'enorme edificio che occupa il viale dell'Unter den
Linden dal numero 50 al 66 è l'Ambasciata Russa.
All'incrocio con Friedrichstrasse vi era il primo
Cafè Kranzler, l'unico locale, per speciale
dispensa imperiale, con una terrazza da cui poter
osservare la passeggiata. Sempre sulla Unter den
Linden si trova la Staatsbiliothek zu Berlin,
la biblioteca di
stato, opera del celebre architetto
Hans Scharoun. La biblioteca, che vanta ben 12
milioni di volumi, manoscritti, documenti e carte
geografiche, possiede uno dei 48 esemplari
superstiti della Bibbia di Gutenberg. Nel
1985 Wim Wenders la rese celebre nel mondo
immortalandola nel suo film Il cielo sopra Berlino.
Ai numeri 13-15, delle Unter den Linden, sull'angolo
con Charlottenstrasse, si trovava fino a poco tempo
fa la galleria d'arte
della Deutsche Guggenheim, con mostre
temporanee di altissimo livello.
Il viale Strasse des 17 Juni, la
continuazione dell'Unter dn Linden, taglia in due il
Tiergarten, un grande parco cittadino di cui
parliamo nel prossimo paragrafo.
Il
Tiergarten, il polmone verde della città
Il
parco di Tiergarten
è il parco più bello di Berlino e uno dei più grandi parchi
urbani del mondo. I visitatori passeggiando nel Tiergarten
possono godere di numerosi e incantevoli percorsi con zone
boschive, laghi e prati molto frequentati. Con i suoi 210
ettari questo parco è il
"polmone verde" della capitale tedesca (il
secondo più grande dopo la foresta di
Grünewald). Nel Tiergarten, sotto il
Lichtensteinbrücke
(Ponte Lichtenstein), si trova il monumento
dedicato a
Rosa Luxemburg
(a grandi lettere in rilievo) che segna il punto in cui la
famosa rivoluzionaria venne assassinata e gettata nel
canale.
Poche centinaia di metri più a nord, un memoriale su un
prato sulla riva del Neue See (Nuovo Lago) commemora
l'assassinio del compagno della Luxemburg Karl Liebknecht.
Anche lui fu uno dei fondatori del KPD (Partito Kommunist
tedesco). Entrambi i monumenti e il Ponte di
Lichtenstein sono stati progettati dalla coppia di
architetti, Ralf Schüler e Ursulina Schüler-Witte
alla fine degli anni ottanta.
Torna su
La Humboldt
Universität
Sempre nel
quartiere
Mitte, all'estremità orientale della Unter den Linden
trovate la Humboldt Universität, la più antica
università di Berlino (per quanto risalga solo nel 1810),
fondata dall'umanista
Wilhelm von Humboldt. In questo tempio della
conoscenza hanno insegnato filosofi come
Fichte, Hegel, Shopenhauer, linguisti
come i fratelli Grimm, fisici come Max Planck
e
Albert Einstein, solo per citarne alcuni. Si laurearono
qui anche Friedrich Engels e Karl Marx.
L'Università ha sede nella ex residenza del principe
Enrico, fratello di
Federico Il Grande. Ti potrebbero interessare gli
articoli
Università a Berlino
e
studiare in Germania.
A
poca distanza si trova la Neue
Wache
(Nuova Guardia), un monumento in stile neoclassico dedicato
alle "vittime della guerra e delle dittature". Opera
anch'esso di Karl Friedrich Schinkel, fu fatto
costruire da
Federico Guglielmo III di Prussia nel 1816 come sede
della guardia reale e come monumento in memoria dei soldati
morti durante le guerre napoleoniche. Questo monumento è
sempre stato considerato più o meno come un mausoleo al
Milite Ignoto; a seconda dei periodi storici, il suo
ruolo è stato sempre leggermente ridefinito: durante il
periodo della Repubblica di Weimar, ad esempio, era
dedicato alle vittime della I guerra mondiale, durante la
DDR alle vittime dell'antifascismo.
Torna su
La Gendarmenmarkt,
il duomo francese e quello tedesco
Proseguendo
si incontra la Gendarmenmarkt, pregevole piazza
settecentesca monto estesa ariosa. La piazza, che ospita
anche la statua del poeta Schiller, è considerata una
delle più belle di tutta la Germania per l'armonia dei suoi
monumenti. E' un luogo adatto anche per una pausa in uno dei
tanti locali e ristoranti che vi si affacciano. Al
centro si trova il teatro costruito per i monarchi
tedeschi da Karl Friedrich Schinkel
nel 1818,
la
Shauspielhaus, ricostruita fedelmente dopo la
guerra e oggi importante sala concerti per la città,
conosciuta come Konzerthaus.
Ai lati della piazza si trovano due belle chiese gemelle, il
Duomo Francese
(Französischer Dom) e il Duomo Tedesco (Deuscher
Dom). La prima chiesa fu costruita per la comunità degli
ugonotti, i protestanti francesi che, dopo la revoca
dell'editto di Nantes, trovarono rifugio a Berlino e nel
Brandeburgo verso la fine del '600. L'edificio è sovrastato
da una torre cilindrica con cupola, costruita nel 1785 su
progetto di Carl von Gontard, uguale a quella del
Duomo Tedesco; ci si può salire e ammirare il panorama
della città. Oggi la chiesa ospita un museo dedicato alla
storia degli ugonotti (continua a leggere sulla
Gendarmenmarkt).
Questi ultimi, invitati a Berlino dal Principe Elettore
Federico Gugliemo I di Brandeburgo, calvinista egli
stesso, erano abili artigiani, sopratutto nel settore
tessile e nell'oreficeria. Si conquistarono ben presto una
posizione di rilievo in città, influenzandone la vita
economica e culturale, pensate nel 1700 il 20% dei berlinesi
era francese (!).
Il Deuscher Dom
venne invece costruito per la comunità calvinista di lingua
tedesca. Oggi il suo interno, ricostruito in stile moderno,
ospita una mostra permanente sulla democrazia parlamentare.
Durante le festività natalizie, dall'Avvento a Capodanno, la
Gendarmenmarkt
ospita un mercatino di Natale e una grande pista di
pattinaggio sul ghiaccio.
Trascorre il
Natale a Berlino ovviamente è molto
interessante, con tanti eventi culturali, spettacoli
dedicati ai bambini e decine di mercatini sparsi per la
città.
Torna su
Il Museo Storico
della Germania
Il
più antico edificio della Unter den Linden arrivato sino a
noi è la Zeughaus (Antico arsenale). Venne costruito
dal Federico III di Brandeburgo dal 1695 al 1730 in stile
Barocco per essere usato come arsenale di artiglieria.
Successivamente venne trasformato in un museo militare nel
1875. Qui Hitler
ogni marzo celebrava il discorso per la "Giornata della
memoria",
Volkstrauertag (per i caduti tedeschi nella Prima
Guerra Mondiale). Nel 1952 il governo della DDR lo convertì
nel
Museo di storia Tedesca (storia della Germania dal punto
di vista comunista). Oggi dopo l'unificazione è diventato il
Museo Storico della Germania. Il cortile
dell'edificio è molto particolare con 22 drammatiche
Maschere di guerrieri morenti, opera di Andreas
Schluter.
Torna su
Un'altra bella
piazza, la Bebelplatz
Un'altra
bella piazza del quartiere Mitte è Bebelplatz. La
piazza sarebbe dovuta diventare il centro del Forum
Fridericiarum, un'area con edifici in stile romano
antico progettato da
Georg Wenzelaus von Knobelsdorff. Avrebbe dovuto
costituire, nell'idea classica di Federico il Grande,
il centro della sua Berlino, con una serie di edifici che
simboleggiassero la libertà della scienza, delle arti e
della religione. Il progetto non fu però portato a termine,
ma la piazza resta molto bella. Tutti gli edifici,
gravemente danneggiati durante la guerra, sono stati
ricostruiti negli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro della
piazza, dominata
dalla
mole della Alte Bibliotek, un monumento
dell'israeliano
Micha Ullmann nella pavimentazione che ricorda il
rogo dei libri avvenuto qui il 10 maggio 1933 alla presenza
di
Goebbels (a cui parteciparono, purtroppo, gli studenti
della vicina università). Bruciarono qui circa 25.000 volumi
ritenuti "pericolosi" dai nazisti. Accanto al monumento di
Ullmann è posta una targa che riporta una citazione di
Heinrich Heine: "Quando i libri vengono bruciati,
alla fine verranno bruciate anche le persone". Sulla
piazza si affacciano numerosi edifici storici: Il Palazzo
dell'Opera, il Deutsche Staatsoper, la
Cattedrale di St-Hedwigs (St-Hedwigs-Kathedrale); di
fronte alla stessa, oltre il viale, si trovano la Statua
Equestre di Federico il Grande e la già citata
Humboldt Universität.
Torna su
L'Opera
L'Opera
di Berlino fu commissionata da Federico II nel 1741, era
una delle opere del progetto del Fredericianum Forum
di cui abbiamo appena parlato. Il teatro venne ufficialmente
inaugurato con la performance di Heinrich Graun in
"Cesare e Cleopatra" nel 1742. Quasi un secolo dopo la
sua apertura, nel 1842, l'Opera di Stato sotto Gottfried
Wilhelm Taubert, cominciò la tradizione di tenere
concerti sinfonici. Quell'anno il compositore Felix
Mendelssohn partecipò a diverse tra le più importanti
produzioni. Verso la fine dell'Ottocento l'Opera era già
affermata come un'istituzione musicale nel panorama mondiale
e aveva ospitato prime assolute di compositori quali
Felix von Weingartner, Richard Strauss e
Leo Blech. Dopo una crisi seguita alla fine della
Prima Guerra Mondiale, nei primi anni del 1920, l'Opera
fu rinnovata in modo significativo e la presenza di
direttori d'orchestra e compositori di fama mondiale quali
Erich Kleiber,
Otto Klemperer, Alexander Zemlinsky e Bruno
Walter, contribuirono a riportarla sulla scena musicale
internazionale. Nel 1945, in una Berlino devastata dalle
bombe, Herbert von Karajan diresse il suo ultimo
concerto con la Staatskapelle, l'orchestra sinfonica
dell'Opera. Dopo un periodo di decadenza seguito alle
distruzioni della guerra, dopo la riunificazione, l'Opera è
tornata al suo normale repertorio con una particolare
attenzione all'opera barocca. Nei primi anni '90 fu
ribattezzata
Staatsoper Unter den Linden e Daniel Barenboim
venne nominato direttore musicale.
Torna su
L'isola dei musei,
Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO
Uno
dei luoghi da non perdere nel quartiere Mitte è il
Museumsinsel, l'Isola
dei Musei, nella parte
settentrionale dell'isola sul fiume Sprea, nel cuore
della città, dichiarata Patrimonio mondiale dell'Umanità
UNESCO per le sue caratteristiche uniche. Il nome
"isola dei musei" è dovuto al gran numero di musei di
livello mondiale presenti, costruiti nell'arco di un secolo,
dal 1822 al 1930, su un'area paludosa bonificata. Il museo
più antico dell'isola è l'Altes
Museum, il museo vecchio, costruito a partire
dal 1822 dal già citato architetto Schinkel per
ospitare collezione di antichità di Federico Guglielmo
III.
Nel
1855 venne costruito il
Neues Museum,
il museo nuovo. Completamente distrutto durante la guerra e
rimasto in rovina fino al 1986, è stato ricostruito uguale
all'originale ed ha riaperto i battenti alla fine del 2009.
Ospita la collezione egizia, tra cui
il famoso Busto di Nefertiti.
Nel 1876 venne inaugurata la
Alte Nationalgalerie, la vecchia galleria
nazionale, costruita per esporre la collezione di opere
d'arte del XIX secolo donate dal banchiere Joachim H.W
Wagener. Anche questo edificio, semidistrutto dalla
guerra ha riaperto solo nel 2001, dopo un lungo restauro.
Oltre a opere del
Romanticismo
tedesco di Karl Friedrich Schinkel, Karl Blechen
e Caspar David Friedrich, la collezione, che fu
dispersa e ricomposta dopo la guerra, comprende opere di
Arnold Böcklin,
Adolph von Menzel e di Max Liebermann. Oltre a
tali artisti sono esposte opere degli impressionisti
francesi come Édouard Manet e Claude Monet.
Nel 1907 venne aperto il
Museo Bode,
riconoscibile per la sua cupola in rame scuro, che espone
opere paleocristiane, di arte bizantina e tardo antica e la
maggior parte delle collezioni del Museo Egizio Germanico.
Ospita tra gli altri il Münzkabinett, il Gabinetto
Numismatico, una delle più importanti collezioni
numismatiche del mondo, con oltre 500 mila pezzi.
L'ultimo dei musei a essere costruito in quest'area è stato
il fantastico
Pergamon Museum.
Unico nel suo genere, ultimato nel 1930, questo museo
archeologico prende il nome dalla città di Pergamo in
Anatolia
e ospita edifici monumentali ricostruiti a dimensioni
naturali, come l'Altare di Pergamo, la Porta del
Mercato di Mileto e la Porta di Ishtar. Vedere
queste architetture a grandezza naturale è un'esperienza da
non perdere che capita in pochi altri posti del mondo.
Questi musei sono, oltre che delle opere d'arte in sé, dei
luoghi piacevolissimi dove passare una giornata tra
librerie, caffetterie e
ristoranti
dove prendersi qualche pausa di
riflessione durante la visita della città. Vedi la
lista di
tutti i musei di Berlino.
Torna su
Un centro sociale
molto famoso
Un
posto di cultura alternativa a Berlino? Date un'occhiata a
quella che era la Kunsthaus Tacheles, una casa
di artisti berlinese, il più attivo centro sociale dal 1990.
Un ambiente creativo e stimolante, un palazzo occupato da
artisti che ne impedirono la demolizione, situato in
Oranienburger Straße. All'avanguardia nella scena d'arte
urbana per diversi anni, l'edificio ospitava 30 atelier, un
cinema d'essai, il celebre Café Zapata e spazi per
concerti, spettacoli di teatro e di danza gratuiti. Il
passato è d'obbligo, l'edificio non è più visitabile
all'interno. Tanti giovani artisti sono cresciuti qui tra il
1990 (anno dell'occupazione) e il 2012, anno dello sgombero
da parte della polizia. A restare per un po' di tempo era
quel grande e (lasciatecelo dire) bel murale, che nella sua
semplicità e immediatezza, chiedeva "How long is now?"
un frase in inglese legata ad un doppio significato: 'quanto
tempo è passato?', ma anche 'quanto dura l'adesso,
il momento che stiamo vivendo?'. Continua a leggere:
Kunsthaus Tacheles.
Torna su
La mitica
Alexanderplatz
Nel
vostro giro per il quartiere Mitte non potrete non passare
per
Alexanderplatz, piazza icona di Berlino, da sempre
uno dei luoghi più animati. Punto di demarcazione tra la
Berlino storica e la Berlino socialista, snodo quotidiano di
centinaia di migliaia di persone. Prese il nome attuale nel
1805, in occasione della visita dello zar Alessandro I.
Negli anni '20 del secolo scorso, la piazza era insieme a
Potsdamer Platz, il cuore della Berlino notturna.
Leggi anche
vita notturna a Berlino.
Descrisse bene quel periodo nel 1929 Alfred Döblin,
che la immortalò con il suo romanzo Berlin,
Alexanderplatz, il primo romanzo metropolitano tedesco,
sugli anni della Repubblica di Weimar
che precederà il nazismo, da cui vennero tratti due film, di
cui l'ultimo del 1980 di Rainer Werner Fassbinder.
In
gran parte distrutta durante la guerra, la piazza, che si
trovava nella parte di Berlino amministrata dalla DDR, è
stata ricostruita negli anni
Sessanta.
Alexanderplatz è circondata da diversi edifici famosi, tra i
quali il
Fernsehturm,
la Torre della Televisione, la seconda struttura di
questo tipo più alta in Europa. Al centro della piazza l'Orologio
Universale del 1969, una struttura che ruota
continuamente mostrando l'ora nelle varie zone della Terra e
la grande
Fontana dell'Amicizia, sempre del 1969, un tempo ritrovo
di giovani punk. Della vecchia piazza restano i due edifici
gemelli sul lato ovest, Alexanderhaus e
Berolinahaus, e la Haus des Lehrers. I primi due
costruiti fra il 1929 e il 1932 su progetto di Peter
Behrens sono oggi sotto tutela per le loro
caratteristiche artistiche da preservare. La Haus des
Lehrers (casa dell'insegnante), costruita nel 1962 fu il
primo edificio costruito nel dopoguerra nella piazza.
Durante la Rivoluzione Pacifica del 1989 che portò
alla caduta del muro, la dimostrazione del 4 Novembre di
quell'anno fu il più grande raduno nella storia della
Germania dell'Est. I berlinesi chiamano questa piazza
semplicemente
Alex. Vedere anche l'articolo
Alexanderplatz.
Torna su
Il Reichstag, la
sede del parlamento federale tedesco
Non
molto lontano dalla Porta di Brandeburgo si trova un altro dei
simboli della città, il Reichstag, la sede del parlamento federale
tedesco, il Bundestag. Costruito su disegno dell'architetto tedesco
di origini ugonotte, Paul Wallot, tra il 1884 e il 1894, come sede
del parlamento del Reich tedesco, prima della riunificazione tedesca si
trovava proprio a ridosso del Muro di Berlino. La sua storia ha
segnato la storia recente della Germania. Nel 1933 un incendio lo distrusse
in gran parte. Non fu mai chiaro come
l'incendio divampò, ma la colpa venne data ai Comunisti.
Questo diede una spinta decisiva al Partito Nazional Socialista Tedesco
(Nazista) di Hitler per la presa del potere in
Germania. L'edificio, ricostruito, fu danneggiato ancora di più al termine
della guerra.
La foto con il soldato dell'Armata Rossa che mette all'asta
dell'edificio la bandiera sovietica, dopo la conquista della città da parte
dei russi divenne una delle
più famose foto del XX secolo, simboleggiando la fine del nazismo, la
sconfitta della Germania e dell'incubo nazista. Quel soldato si chiamava
Abdulkhakim Ismailov e risiedeva nella provincia
meridionale del Dagestan, è morto da poco nel Febbraio 2010 all'età
di 93 anni. Alla fine della guerra, il Reichstag finì, nella divisione della
città, a Berlino Ovest, vicinissimo al muro. Venne ricostruito tra il 1958 e
il 1972, ma la cupola centrale e la maggior parte degli ornamenti vennero
rimossi. Prima della riunificazione il parlamento della Repubblica
Federale Tedesca
si riuniva qua simbolicamente una volta all'anno, a indicare
che
Bonn
era solo una capitale temporanea. Subito dopo la
riunificazione tedesca venne subito presa la decisione di spostare il
Bundenstag di nuovo a Berlino, trasferimento che fu completato nel 1999.
Su progetto
di Norman Foster è stata aggiunta la Cupola di Vetro
che sovrasta la camera planaria del parlamento. All'inizio
questa aggiunta fu molto controversa, tuttavia in pochi anni è diventata una
delle icone più conosciute della città nel mondo. Oggi un salto verso l'alto
della celebre cupola in vetro sulla terrazza panoramica è un 'must' da dove
si gode una spettacolare vista sul parco del
Tiergarten
(la capitale tedesca è una delle città più verdi d'Europa,
con oltre il 60% della sua superficie verde) ma aspettatevi controlli di
sicurezza severi e lunghe code. Per approfondimenti vedere la nostra pagina
dedicata al
Reichstag
.
Torna su
Scende la notte a
Berlino, cosa si fa, dove si va
La
maggior parte dei luoghi del divertimento sono nel centro (i
quartieri di
Mitte,
Prenzlauer Berg,
Kreuzberg,
Friedrichshain,
Neukölln),
ma la parte orientale della città ha tanti bei locali
notturni. Friedrichshain è uno dei suoi quartieri più
emergenti, insieme ai più famosi
Kreuzberg e Prenzlauer Berg, una delle aree
più alla moda della città. Un salto verso le Boxhagener
Strasse e Simon-Dach Strasse
e rimane difficile oggi immaginare che questo era il
cuore della Berlino Est, punto di confine tra desideri e
sogni di libertà. Continua a leggere l'approfondimento su
Friedrichshain.
Leggi anche
Vita notturna a Berlino.
Torna su
Gita in battello

Un ottimo
modo per scoprire Berlino, essendo la città ricca di ponti e
canali, è attraverso in battello. Le gite hanno una durata
variabile da una a tre ore. I principali punti di imbarco
sono vicino al
Castello di
Charlottenburg
e vicino al Duomo di Berlino, ma ce ne sono altri
sparsi in città. Dal battello ci si può fare una prima idea
della città, una sorta di sightseeing tour panoramico
durante il quale scegliere
cosa vedere a
Berlino.
Leggi anche
Cosa vedere a Berlino gratis.
Film su Berlino
La
metropoli tedesca è anche uno dei centri europei del cinema,
con più di 1000 società di produzione cinematografica e
televisiva e oltre 270 sale cinema. Il Festival del
Cinema di Berlino è, insieme a quelli di
Cannes
e
Venezia,
uno dei tre festival del cinema più importanti al mondo, ed
è addirittura primo per numero di spettatori e numero di
lungometraggi proiettati. Il luogo principale dove si svolge
la manifestazione è
Potsdamer Platz.
In questa città sterminata sono stati girati centinaia di
film, citiamo: Metropolis di Fritz Lang,
L'ultima risata di Friedrich Wilhelm Murnau,
L'angelo azzurro (Der blaue Engel) di Josef von
Sternberg,
Germania anno zero di Roberto Rossellini del
1948, fino ai contemporanei Il Cielo Sopra Berlino di
Wim Wenders del 1987, Lola Corre di Tom Tykwer
del 1998, Good Bye, Lenin! di Wolfgang Becker del
2003,
Le vite degli altri (Das Leben der Anderen) di
Florian Henckel von Donnersmarck del 2006. Se volete
conoscere meglio questa città anche attraverso i film
leggete l'articolo
Film girati a
Berlino
e la pagina dedicata al
Festival del Cinema di Berlino
ed a
manifestazioni ed eventi.
Torna su
Libri ambientati a
Berlino
Prima
di venire nella capitale tedesca, si può conoscere molto di
questa città leggendo qualche libro. Come
è prevedibile anche i libri ambientati in questa città sono
una moltitudine. La storia della città e la storia europea,
con le vicissitudini del nazismo, della Seconda Guerra
Mondiale, della Guerra Fredda, del Muro di Berlino che ha
spaccato la città in due, si sono spesso intrecciate. Tra i
libri che hanno come sfondo la capitale tedesca ci
sono
Ognuno muore solo del 1947 di Hans Fallada
(Anche conosciuto come Solo a Berlino), Berlin
Alexanderplatz
di Alfred Döblin, uscito nel 1929 e Lettera a
Berlino
dello scrittore inglese Ian McEwan (titolo originario
The Innocent), uscito nel 1990. Tutti e tre trattano
periodi determinanti per la storia della città, gli anni
della Repubblica di Weimar il romanzo di Döblin, il periodo
nazista nel romanzo di Fallada e quello della guerra
fredda in Döblin. Se volete approfondire visitate la pagina
Libri ambientati a
Berlino.
Torna su
Infine shopping e gite nei dintorni
Berlino è
il paradiso dello shopping, troverete non solo grandi centri
commerciali e negozi di design ma anche tanti negozi di
usato, mercatini e botteghe artigianali. Le vie principali
dove fare acquisti? Leggete qui:
Le vie dello
Shopping. Volete poi trovare qualche
occasione di seconda mano? Eccovi i
migliori mercatini
delle pulci di Berlino. Dopo aver
percorso il vostro itinerario, e aver bevuto una buona birra
artigianale e assaggiato il
Currywurst
(la specialità tipica di Berlino, una salsiccia di
maiale grigliata tagliata a rondelle, condita da una salsa a
base di concentrato di pomodoro e curry) se vi resta un po'
di tempo e ancora e volete prendervi una pausa dalla grande
metropoli, sappiate che ci sono tantissime cose da vedere
nei suoi dintorni. Visitate l'incredibile complesso del
parco e palazzo di Sanssouci (la
Versailles
tedesca, vedere il nostro articolo dedicato sulla
Reggia di Sanssouci)
a Postdam, costruito come residenza estiva per Federico il
Grande, che dal centro di Berlino si può facilmente
raggiungere con un breve tragitto con il sistema di
ferroviario metropolitano della S-Bahn. Non mancate anche di
visitare il pittoresco
Spreewald, dove la minoranza etnica slava degli
sorabi
mantiene vive le proprie tradizioni in idilliaci e graziosi
villaggi.
Appena arrivati
Appena
atterrati in uno dei due aeroporti della città dovrete
organizzarvi per raggiungere il centro. Di seguito una breve
guida che vi sarà senz'altro di aiuto:
Come arrivare
dall'Aeroporto al Centro.
Copyright © Informagiovani-italia.com. La
riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su
qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza
autorizzazione scritta.
Se questa guida vi è piaciuta e volete dare una mano a
Informagiovani-italia.com aiutateci a diffonderla.
Dove si trova?
Torna su
Possono
esservi utili le seguenti risorse:
1.
Visitberlin.de/it
Sito ufficiale sul turismo
2.
Ambasciata italiana a Berlino
Bibliografia
Berlino - Damien Simonis - National
Geographic - 2012
Berlino - Ritratto di una città - Norbert
Schürer - 2014
Berlino - Petra Dubilski - 2007
Berlino - Storia di una metropoli - Alexandra
Richie - 2003
|