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VISITARE
BERLINO - INFORMAZIONI E GUIDA (articolo long form).
Berlino è una città ricca di storia e cultura, un luogo dove
passato e presente si incontrano in un'armonia unica. Con i
suoi monumenti iconici come la Porta di Brandeburgo e il
Muro di Berlino, questa città offre un viaggio emozionante
attraverso la sua eredità storica. Ma Berlino è anche una
città in continua evoluzione, con quartieri vivaci e
dinamici, ristoranti gourmet e una scena artistica in
costante crescita. Lasciatevi affascinare dalla sua bellezza
intangibile e immergetevi nell'esperienza unica di visitare
e conoscere la capitale tedesca.
di Massimo Serra
Berlino,
cercando di sintetizzare al massimo questa
domanda, è una città ricca di storia e cultura,
che offre numerose attrazioni per i turisti e
visitatori in genere. Offre una scena culturale
vivace con una moltitudine di musei, teatri,
gallerie d'arte e sale concerto. Tra i monumenti
più famosi e per chi vuole approfondire la
storia della città, ci sono il Muro di Berlino,
la Porta di Brandeburgo e la Torre della
Televisione, l'Isola dei Musei, il Mercato di
Hackescher e il Palazzo di Charlottenburg. Per
gli amanti della vita notturna, Berlino offre
una vasta scelta di bar e discoteche,
soprattutto nel quartiere di Kreuzberg. Mentre
per chi è alla ricerca di buon cibo, la città
offre una vasta scelta di ristoranti che servono
piatti tradizionali tedeschi, ma anche cucine
internazionali. Per chi pianifica un viaggio a
Berlino, consigliamo di prenotare un hotel nel
centro della città, in modo da poter raggiungere
facilmente le principali attrazioni turistiche.
Inoltre, per gli appassionati di cultura, la
città offre numerosi eventi e festival durante
tutto l'anno, come il Festival della Luce in
autunno e il Karneval der Kulturen in primavera,
la Berlinale e la Berlin Music Week. Infine, per
godersi al meglio la città, consigliamo di
pianificare itinerari personalizzati in base
alle proprie preferenze e di utilizzare le
informazioni utili disponibili online, come gli
orari dei trasporti pubblici e i consigli dei
locali. Ma qualsiasi sintesi di questa metropoli
è troppo riduttiva. Prendetevi tutto il tempo
necessario per approfondire i segreti di questa
città.
Si potrebbe stare qui molto tempo, ma andiamo
avanti...
Una volta
Klaus Wowereit sindaco di Berlino tra
il 2001 e il 2014 disse che la sua città era, confrontata
con altre una metropoli, "povera ma sexy! ". Da allora,
questa formula ha fatto il giro del mondo. Frase azzeccata
o no, i dati dicono che la capitale tedesca è visitata
da 15 milioni di persone ogni anno. Tutta questa moltitudine
non va a vedere solo i tanti luoghi ricchi di storia,
ma vuole scoprire la città più alla moda e più "trendy"
del continente.
Berlino è una capitale giovane, in movimento, che può offrire,
se si impara a conoscerla, le chiavi di lettura dell'Europa
del futuro: una città mondiale dove si incontrano 190 nazionalità,
che accoglie persone provenienti sia dall'Est che dall'Ovest
in cerca di nuove opportunità e rifugiati in fuga dai conflitti che
insanguinano il mondo.
La città si trova nel cuore della pianura della Germania settentrionale, a
cavallo di un asse commerciale e geografico est-ovest che ha contribuito a
renderla capitale del regno di Prussia e poi, dal 1871, della Germania
unificata. Il suo antico splendore è terminato nel 1945, ma la città è
sopravvissuta alle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale. Ricostruita,
ha conosciuto anche divisa un'incredibile crescita economica e culturale.
La divisione della Germania dopo la guerra ha fatto sì che Berlino
rientrasse interamente nel territorio della Repubblica Democratica Tedesca
(DDR, o Germania Est). La stessa città riecheggiava la divisione nazionale:
Berlino Est era la capitale della Germania Est e Berlino Ovest un Land
(Stato) della Repubblica Federale Tedesca (RFT, o Germania Ovest).
L'isolamento di Berlino Ovest fu poi rafforzato dalla barriera di cemento
eretta nel 1961, nota a tutti universalmente come
Muro di Berlino.
Il suo status di enclave ha reso la città un punto di confronto continuo tra
le potenze orientali e occidentali, nonché un simbolo dello stile di vita
occidentale per 45 anni. La caduta del regime comunista della Germania Est -
e la conseguente apertura del muro - alla fine del 1989 ha inaspettatamente
sollevato la prospettiva di una reintegrazione di Berlino come capitale
interamente tedesca. Tale status è stato ripristinato nel 1990, in base ai
termini del trattato di unificazione, e successivamente Berlino è stata
designata come Stato, uno dei 16 che costituiscono la Germania unita. Questi
sviluppi hanno annunciato il ritorno della città alla sua storica posizione
di rilievo nella cultura e nel commercio europei. Oggi la grande metropoli
ha una superfice di 891 km quadrati e una popolazione ci circa 3 milioni e
trecentomila persone.
Berlino
ha un'attrazione incredibile, un entusiasmo stupefacente. Qui abbondano tutte le tendenze della postmodernità:
naturalmente tanta arte plastica e cinema, ma anche architettura,
musica, teatro, danza e "street art". È il luogo dove,
per molti, un altro stile di vita sembra ancora possibile. Gli
artisti e i creatori che vi accorrono sostengono che Berlino
è l'equivalente culturale della New York negli anni '60 e '70
del secolo scorso...
Una città in costante cambiamento. Da un lato, l'euforia di
un'economia di mercato frizzante, dall'altro comunità alternative
di assoluto interesse. Un luogo che dà anche un senso di incompiutezza,
con la sua immensa diversità architettonica e una pianificazione
urbana disorganizzata. Sarà questo uno dei suoi segreti?
Moderna e multiculturale, ma con uno sguardo che non le impedisce
di cercare di conservare e anche di riscoprire in modo appassionato
la sua storia. Dall'Isola
dei Musei, che contiene alcuni dei tesori
più impressionanti dell'antichità, ai resti della città divisa
dal muro, ai palazzi barocchi di Charlottenburg (con
l'omonimo
Schloss Charlottenburg)
e della vicina
Potsdam
(tra tutti
Sanssouci),
alla
Porta di Brandeburgo
e ai siti commemorativi del XX secolo, potrete vedere tutta
la bellezza, la stravaganza e la crudeltà del passato.
Un
passato, inutile nasconderlo, pesante, segnato, come
accennato, da due conflitti
mondiali e dagli orrori del nazismo, dalla divisione della
città dopo la guerra durata 28 anni, lacerata a metà, dal
filo spinato e dall'enorme barriera di cemento che era
Il muro di Berlino,
trasformatosi, suo malgrado, in una icona mondiale, in qualcosa
da comprare a pezzetti in qualche mercatino come souvenir. La
riunificazione ha richiesto, soprattutto per il cuore delle
persone, un processo lento e laborioso, che non è finito con
il suo crollo nel 1989.
Può sembrare strano, ma nonostante la sua "storia" e la sua
grandezza Berlino è una città "leggera", che può essere
visitata in vari modi, non solo con i monumenti, ma anche attraverso
i mercati, i suoi caffè e le vie dello shopping. Nessuno poi
può ignorare che questa città si vive di giorno, grazie al suo
prodigioso patrimonio culturale, ma anche di notte,
nei suoi bar che non chiudono mai, nei suoi improbabili club
e nei suoi folli cabaret.
Ogni viaggiatore quando vede un luogo dipinge nella sua mente
il suo quadro, quindi le sensazioni che vi porterete dietro,
come diciamo sempre nelle nostre guide, saranno solo vostre.
Se state cercando un hotel, vi consigliamo di scegliere
tra quelli offerti da
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con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima
di voi. Vai a
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Per
chi non lo sapesse, la capitale della Germania è uno
dei 16 Stati (Länder) che compongono la Repubblica
federale Tedesca. Da anni, dalla caduta del "muro" si trova
nel pieno di una "rinascita", tanto da contendere a
Londra e
a
Parigi il
primato culturale europeo. Negli ultimi due decenni è diventata
un punto di riferimento per la moda, l'arte
(compresa la
Street Art),
il design, la musica e l'ecologia (il verde pubblico occupa
più del 30% della superficie cittadina). Dopo la riunificazione
tra Germania Est e Germania Ovest la città non ha mai smesso
di essere un cantiere a cielo aperto. I giovani tedeschi ed
europei arrivati qui a loro volta vi contribuiscono, dando
linfa vitale nella costruzione del futuro attirati dall'energia sprigionata
da questo "stato di cambiamento" che sembra possa durare in eterno.
Nei
quartieri di Berlino
a partire da quello più antico di
Nikolaiviertel
il passato è sempre presente con punti di riferimento cittadini
di assoluto interesse: il
Reichstag,
la
Porta di Brandeburgo,
il
Checkpoint Charlie,
l'Isola
dei Musei, lo
Schloss Charlottenburg,
la
Gemäldegalerie e quel che resta del "Muro",
il muro più famoso del mondo.
Dalle
strade, ai quartieri, ai monumenti, agli
aeroporti
(la città a da poco completato il grande Aeroporto di Berlino
Brandeburgo), tutto è cambiato e in un tempo abbastanza breve.
Se siete stati qui prima della caduta del muro, farete fatica
a riconoscere queste strade. Ma anche se siete stati qui pochi
anni fa, troverete tantissime novità. Innumerevoli le
cose da vedere e
da fare, e aldilà di questo, ciò che vi colpirà
spesso non sarà qualcosa di "materiale" quanto piuttosto "spirituale",
un'energia positiva e in un certo senso di rivalsa, quasi palpabile
nell'aria che è difficile da non percepire.
Se siete curiosi e volete farvi un'idea generale della città,
questa è la pagina giusta
101 domande e risposte su Berlino.
Se avete poco tempo per visitare Berlino, ottimizzatelo prenotando
una
visitata guidata in italiano.
Berlino
è la città più popolosa del paese con i suoi circa 3.5 milioni
di abitanti (4,2 con l'area metropolitana). Dalle sue
modeste origini è diventata una delle capitali del mondo. Ma
nonostante il ritmo frenetico e la sua grandezza, resta una
città vivibile e piacevole, dove si riesce a rilassarsi,
dove le persone vivono il proprio quartiere e si impegnano per
migliorarlo. Se state qualche giorno forse non lo percepirete,
ma stando qualche mese apprezzerete la socialità e la
vita di quartiere,
la voglia di partecipazione. Il traffico è fluido,
il "car sharing" è diffusissimo, il trasporto pubblico eccellente,
le strade sicure. Gli spazi verdi sono ovunque, a cominciare
dal
Tiergarten e dall'ex aeroporto di
Tempelhof. Luoghi piccoli e grandi dimensioni,
con spazi per sportivi, famiglie e bambini giochi in ogni strada.
Berlino è di certo una
città amica dei bambini.
Il
9 novembre del 1989 con la caduta del
muro di Berlino
il mondo, per come l'avevamo conosciuto fino ad allora, è cambiato
completamente. La generazione nata con la fine della Seconda
Guerra Mondiale, la divisione della Germania e dell'Europa
in due blocchi con la cosiddetta "Guerra Fredda" (quando
Unione Sovietica e America, combattevano una guerra politica,
senza scontri armati, ma fatta da ricatti, minacce e propaganda)
vedeva finalmente crollare il simbolo della divisione del mondo
tra est e ovest. Il grande violoncellista russo Mstislav
Leopoldovich Rostropovich quel 9 novembre del 1989, sovrastato
come tutti i presenti da fortissime emozioni, improvvisò un
concerto davanti al "muro" che stava per essere abbattuto, suonando
una sorta di requiem della Guerra Fredda e del mondo sovietico,
che si stava anch'esso sgretolando. Andate a vedervi i video
girati in questo giorno memorabile, facilmente recuperabili
sulla rete, con i ragazzi da una parte e dall'altra della barricata
a ridere e piangere. Commovente anche la storia di
Conrad Schumann e del
suo salto della Speranza.
Il
20 giugno del 1991 Berlino è ritornata capitale della Germania
unita, riprendendo il titolo da
Bonn.
La Riunificazione della città, nel 1990, l'opera di rifacimento
totale a cui si è sottoposta, ha contribuito a
creare, non solo qui, ma un po' in tutto il mondo, un sentimento
di speranza in un futuro migliore. Nonostante le difficoltà
economiche della riunificazione delle due parti della città
separate e della Germania Est con la Germania Ovest, pian piano
si è assistito a una nuova crescita economica, culturale e sociale.
Gli anni novanta hanno segnato per Berlino una nuova epoca,
anche turistica, con il mondo intero che ha cominciato a riscoprirla.
Chi la visita per la prima volta pensa subito di ritornarci
per approfondirne la conoscenza, per visitare quel quartiere
bohemien o quell'altro quartiere "arrabbiato" e pieno di graffiti.
Sono tante anche le giovani famiglie che vivono qui sperando
di dare un futuro migliore e cosmopolita ai propri figli. Se
vi incuriosisce potete leggere la pagina
Dove vivere a Berlino?.
Oppure per altre domande sulla città che vi dovessero venire
in mente, abbiamo tentato di rispondere in
101 domande e risposte su Berlino.
Sebbene
Berlino sia stata fondata nel 1237, passarono diversi secoli
prima che la città entrasse a far parte, da protagonista, della
storia tedesca. Divenne capitale della Marca di Brandeburgo
dal 1417. Solo nel 1701 divenne infatti la capitale del regno
di Prussia, lo stato più forte all'interno di una miriade
di stati che componevano quello che sarebbe diventato l'impero
tedesco, il Reich, unito nel 1871 dal cancelliere
Otto von Bismarck. Dal XVIII secolo, con
Federico il Grande di
Prussia, fino ad arrivare ai problemi che
si sono dovuti affrontare dal dopoguerra in poi, la storia
di questa città ne ha segnato, per ovvie ragioni, la sua
fisionomia urbana.
Un luogo completamente raso al suolo dopo il 1945, diviso
per 28 anni dal filo spinato, da muri di cemento e da un senso
della vita opposto, è rinato dalle sue ceneri riscoprendo la
sua natura innovativa. Oggi, con l'apertura di moderni centri
culturali e la rivalutazione di luoghi mitici come il
Berlin Hauptbahnhof
(la stazione centrale più grande d'Europa), tra avvenimenti
come la finale della coppa del mondo del 2006 o l'appuntamento
annuale del Berlinale Festival Internazionale del cinema,
la città ha ripreso il suo posto tra le città più importanti
del mondo. L'architettura, influenzata dai rifacimenti
a seguito dei danni dell'ultima guerra mondiale è molto varia.
Si passa, all'interno del centro città, dai pochi edifici medievali
superstiti vicino agli spazi di
Alexanderplatz,
al vetro delle ultramoderne strutture in acciaio di
Potsdamer Plats.
Approfondisci leggendo una
breve storia di Berlino.
Dal punto di vista architettonico bisogna
considerare che Berlino non è una città qualunque, anche
considerando il fatto che dalla fine dell'800 ha subito
quattro ripianificazioni urbanistiche che rispondevano al
forte incremento demografico (dai 200.000 abitanti del 1820
si passò ai 3.800.000 del 1920). Prima di tutto vennero
costruiti grandi isolati multipiano a corte rivestiti in
pietra. Quindi, nel 1919 le idee socialdemocratiche della
Repubblica di Weimar segnarono una ripartenza architettonica
cambiando completamento il concetto dell'abitare: le
abitazione vengono progettate tenendo conto della luce
naturale e considerando la qualità di vita di chi vi abita.
Negli anni '20 nascono attorno al centro quartieri
residenziali (Siedlungen) e città-giardino, facendo di
Berlino ormai a tutti gli effetti una metropoli.
Le avanguardie architettoniche vengono presto interrotte
dall'avvento del nazismo, che predilige un'architettura
grandiosa e di regime (pensiamo tra gli altri all'Olympia
Stadion e all'aeroporto Tempelhof). La seconda
guerra mondiale lasciò la città distrutta in completa
rovina, ma dopo l'occupazione degli Alleati, si sviluppano
nuove tendenze da una parte e dall'altra. Berlino Est,
soprattutto Alexanderplatz e dintorni, è il fiore
all'occhiello dell'architettura socialista, Berlino Ovest
diventa luoghi di grandi sperimentazioni (IBA etc.) e torna
nell'alveo principale dell'architettura moderna. Vi lavorano
grandi architetti come
Aalto,
Gropius, Le Corbusier. Con Hans Scharoun
tornano a imporsi strutture disegnate dal dentro al fuori,
che rifiutano il monumentalismo. Si dà risalto ai vuoti, ai
punti di connessione dell'abitato, agli spazi verdi:
considerare il verde come parte essenziale del corredo
urbano e quindi ambito di intervento e pianificazione, è uno
dei meriti riconosciuti dell'amministrazione berlinese.
Dopo la caduta del Muro gli spazi vuoti lungo l'ex striscia
di confine diventano la mecca per gli architetti di tutto il
mondo. Potsdamerplatz (Renzo Piano, Helmut
Jahn, Richard Rogers) la stazione centrale
Zentralhauptbahnhof, il Memoriale della Shoah di
Peter Eisenmann, la cupola del Reichstag (Norman
Foster) le Treptowers e tanti nuovi punti di
riferimento fanno di Berlino la città del presente e del
futuro.
Questa
è senza dubbio una delle domande più frequenti di chi visita
questa città. Quello che si può ancora vedere del "Muro", che
dal 1961 al 1989 ha spaccato in due Berlino, sono solo alcune
parti. In particolare: una sezione vicino alla cosiddetta
East Side Gallery (1,3 km di muro restanti ricoperti di
graffiti); una sezione sulla famosa Bernauer Strasse dove
i cui palazzi erano sul confine e la gente arrivava a buttarsi
dalle finestre per atterrare ad Ovest; una parte di 80 metri
di muro rimasta vicino alla Potsdamer Plats (alla fine
della via Zimmerstraße). In queste zone troverete foto e didascalie
che fanno venire i brividi.
Come si sa, dopo la seconda guerra mondiale la città fu divisa
in due parti, la parte ovest controllata dagli alleati
(americani, francesi e inglesi) e la parte est controllata dall'Unione
Sovietica. Subito dopo la guerra milioni di tedeschi si
spostarono dalla Germania Est alla Germania Ovest e tra la parte
est di Berlino verso la parte controllata dagli alleati. Per
fermare quello che era diventato un vero e proprio esodo, nella
notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961 venne cominciata la
prima versione del muro. Lo shock dei berlinesi e del resto
del mondo fu enorme, con interi gruppi di famiglie, amici e
parenti divisi dal giorno alla notte. Il muro ultimato misurava
ben 155 chilometri. Due anni dopo John Fitzgerald Kennedy,
nella Rudolph Wilde Platz, di fronte al Municipio di
Schöneberg (Rathaus Schöneberg), pronunciò il suo famoso
discorso in cui è contenuta una delle frasi storiche del XX
secolo "Ich
bin ein Berliner", Siamo tutti berlinesi.
La versione definitiva del "muro" fu in realtà un doppio
muro, con una zona cuscinetto che divenne tristemente famosa
come la striscia della morte. Le vittime nel corso degli
anni sono state, a seconda degli studi, tra 150 e 250. Solo
il 9 novembre 1989, dopo 28 anni, e grazie ai positivi cambiamenti
che erano avvenuti in Unione Sovietica, il muro crollò sotto
i picconi (e i martelli) della gente e le frontiere furono aperte.
L'anno dopo, il 3 ottobre 1990, la Germania fu ufficialmente
riunificata. In poco tempo andava scomparendo il mondo ad est,
con le sue
Trabant, l'illusione comunista
e le case tutte uguali. Se volete approfondire questa tematica
leggete i nostri approfondimenti:
Muro di Berlino,
Bernauer Strasse,
e
East Side Gallery.
Durante
le vostre passeggiare per Berlino vi capiterà di vedere
sui semafori della capitale tedesca un omino verde con
un cappello, usato come simbolo per l'attraversamento dei pedoni.
Si chiama Ampelmännchen (in tedesco letteralmente "piccolo
uomo semaforico") ed è un simbolo tratto dalla Germania Est,
sopravvissuto alla caduta de Muro e alla riunificazione tedesca:
un piccolo uomo disinvolto con un cappello, che mostrava ai
pedoni nella Repubblica Socialista Tedesca (DDR) se fosse sicuro
o meno attraversare la strada... Se volete approfondire
e sapere su questa vera e propria icona berlinese visitate la
pagina dedicata
Ampelmännchen.
Chi
si appresta a visitare Berlino deve sapere che il
quartiere Mitte corrisponde in massima parte
al centro storico della città. Qui si trova una delle icone
cittadine, la
Porta di Brandeburgo.
La Brandenburger Tor, alta 26 metri e larga 65, è l'unica
porta cittadina ancora esistente, il monumento più conosciuto
della città e, ultimo ma non ultimo, un simbolo della Germania
unita.
Questa porta segnava il punto di confine più noto, ai tempi
della guerra fredda, tra Berlino Est e Berlino Ovest,
dal 1961 al 1989. La sua forma classicheggiante non è
un caso, fu costruita infatti nel periodo tra il 1788 e il 1791
da Carl Gothard Langhans, che si ispirò ai Propilei
dell'Acropoli
di
Atene.
In cima, come potete vedere anche da queste foto, si trova una
quadriga di rame, opera di Johann Gotfried Schadow,
la stessa che nel 1807 Napoleone portò a Parigi, come
bottino di guerra.
Dopo sette anni, nel 1814 i prussiani, dopo la disastrosa
campagna di Russia di Napoleone e la successiva vittoria della
Sesta Coalizione anti francese, la riportarono indietro.
Aggiunsero la croce di ferro alla corona che sormonta l'asta
in mano alla dea della pace che potete vedere ancora oggi. La
Porta e la quadriga vennero seriamente danneggiate durante la
Seconda Guerra Mondiale e restaurate tra il 1956 ed il
1958. Il 13 agosto 1961 il monumento fu chiuso dai sistemi di
sbarramento della Repubblica Democratica tedesca (DDR),
rimanendo nella parte orientale della città. La quadriga, che
guardava a ovest, venne girata dalla parte opposta e quindi
di spalle al
Muro di Berlino.
Alla caduta di quest'ultimo, la Porta di Brandeburgo venne riaperta
il 22 dicembre 1989, con incredibili celebrazioni, che in molti
ancora ricordano con una buona dose di commozione, ma i cavalli
continuano a guardare tuttora verso Est...
![Hackesche Höfe](hackesche_hofe4.jpg)
Agli inizi del 1900, in una Berlino in rapida crescita e
città più densamente popolata del mondo, si costruivano tanti
palazzi per accogliere il crescente numero di abitanti.
Questi nuovi grandi blocchi residenziali avevano la caratteristica
di avere tutti dei cortili interconnessi tra loro. Nel Mitte,
il quartiere centrale della città e precisamente nella zona
conosciuta come ("Hof" in tedesco significa cortile). Quest'ultimo
oggi è diventato una delle attrazioni turistiche più popolari
della città oltre che uno dei luoghi preferiti anche dai berlinesi.
Si tratta di una serie di 8 cortili comunicanti, uniti insieme
a formare un unico grande complesso con molteplici usi. Si trovano
a pochi passi dalla stazione della
metropolitana di Berlino
di Hackescher Markt e sono ricchi di negozi, ristoranti,
caffetterie e luoghi di intrattenimento. L'ingresso principale
è al civico 40 di Rosenthalerstrasse... Se volete approfondire
continuate a leggere sugli
Hakesche Höfe.
La
piazza sulla quale si affaccia la Porta di Brandeburgo è la
Pariser Platz,
così chiamata dopo la già citata conquista di Parigi da parte
delle truppe prussiane nel 1814. La piazza era nel '800 il salotto
buono della borghesia colta berlinese. La costruzione del muro,
nel 1961, dopo le distruzioni della guerra, la trasformarono
invece in una angosciante terra di nessuno.
Dopo la riunificazione si decise, non senza polemiche, di
ricostruirla con edifici che richiamassero per dimensione e
aspetto quelli originali. Ora fanno da cornice vari edifici,
compresi uno storico Hotel di lusso, l'Adlon Hotel e
l'ambasciata di Francia in Germania, l'Accademia d'Arte
e il Museo Kennedy. La casa adiacente all'ala nord della
porta di Brandeburgo apparteneva al pittore berlinese
Max Liebermann,
nato nel 1847 e a lungo vissuto a Parigi. Libermann contribuì
in modo determinante all'affermarsi dell'impressionismo in
Germania, divenne presidente della
Secessione di Berlino
e dell'Accademia Tedesca della Cultura. Dovette abbandonare
quest'ultima carica nel 1933 in quanto ebreo. Morì nel 1935
e la sua casa venne occupata da un gerarca nazista.
L'Hotel
Adlon, imponente ed elegante, è stato il primo degli edifici
sulla Pariser Platz ad essere ricostruito. Il suo edificio originario,
inaugurato nel 1907, era frequentato da teste coronate e da
personaggi del calibro di Rockfeller,
Einstein,
Thomas Mann, Charlie Chaplin, Greta Garbo
ed Enrico Caruso solo per citarne alcuni. Questa parte
del centro della città, dove da nord a sud corre la Friedrichstrasse,
agli inizi del Novecento era ricca di alberghi, teatri e negozi;
finita la Seconda Guerra Mondiale era solo un mucchio di macerie.
Oggi le tracce di queste distruzioni, e della divisione con
la DDR, sono cancellate, anche se restano impresse nella memoria
della gente. Qui vicino, nella
Wilhelmstrasse si
trovavano anche i luoghi del potere nazista, della Cancelleria
e del bunker 8 metri sotto di essa, dove Adolf Hitler
si tolse la vita il 30 Aprile 1945 (insieme alla sua compagna
Eva Braun).
Dalla
Porta di Brandeburgo parte il lungo Viale dei Tigli, l'Unter
den Linden, in origine una strada che collegava
il palazzo reale con il
Tiergarten,
il terreno di caccia di corte; venne sistemato a viale nel 1647
e ornato da filari di tigli che gli hanno dato il nome. Nell'Ottocento
divenne la passeggiata preferita dai berlinesi. Ridotto in macerie
dai bombardamenti, fu ricostruito nel dopoguerra con edifici
anonimi. Ora si sta cercando di ricrearne l'atmosfera di un
tempo e di ricostruire la passeggiata al centro del viale, con
chioschi e panchine.
L'enorme edificio che occupa il viale dell'Unter den Linden
dal numero 50 al 66 è l'Ambasciata Russa. All'incrocio
con Friedrichstrasse vi era il primo Cafè Kranzler, l'unico
locale, per speciale dispensa imperiale, con una terrazza da
cui poter osservare la passeggiata. Sempre sulla Unter den Linden
si trova la Staatsbiliothek zu Berlin, la biblioteca
di stato, opera del celebre architetto Hans Scharoun.
La biblioteca, che vanta ben 12 milioni di volumi, manoscritti,
documenti e carte geografiche, possiede uno dei 48 esemplari
superstiti della Bibbia di Gutenberg. Nel 1985 Wim
Wenders la rese celebre nel mondo immortalandola nel suo
film Il cielo sopra Berlino. Ai numeri 13-15, delle Unter
den Linden, sull'angolo con Charlottenstrasse, si trovava fino
a poco tempo fa la galleria d'arte della Deutsche Guggenheim,
con mostre temporanee di altissimo livello.
Il viale Strasse des 17 Juni, la continuazione dell'Unter
den Linden, taglia in due il Tiergarten, il grande parco cittadino
di cui parliamo nel prossimo paragrafo.
Il
parco di Tiergarten è il parco più bello di Berlino e
uno dei più grandi parchi urbani del mondo. I visitatori passeggiando
nel Tiergarten possono godere di numerosi e incantevoli percorsi
con zone boschive, laghi e prati molto frequentati. Con i suoi
210 ettari questo parco è il "polmone verde" della capitale
tedesca (il secondo più grande dopo la foresta di Grünewald).
Nel Tiergarten, sotto il Lichtensteinbrücke (Ponte
Lichtenstein), si trova il monumento dedicato a
Rosa Luxemburg (a
grandi lettere in rilievo) che segna il punto in cui la famosa
rivoluzionaria venne assassinata e gettata nel canale che costeggia
il parco.
Poche centinaia di metri più a nord, un memoriale su un prato
sulla riva del Neue See (Nuovo Lago) commemora l'assassinio
del compagno della Luxemburg Karl Liebknecht. Anche lui
fu uno dei fondatori del KPD (Partito Kommunist tedesco).
Entrambi i monumenti e il Ponte di Lichtenstein sono
stati progettati dalla coppia di architetti, Ralf Schüler
e Ursulina Schüler-Witte alla fine degli anni ottanta.
Sempre
nel quartiere Mitte, all'estremità orientale della Unter
den Linden trovate la Humboldt Universität, la più antica
università di Berlino (per quanto risalga solo nel 1810), fondata
dal linguista, filosofo e riformatore educativo Wilhelm von
Humboldt, allora ministro prussiano dell'istruzione.
In questo tempio della conoscenza hanno insegnato filosofi
come Fichte, Hegel, Shopenhauer, linguisti
come i fratelli Grimm, scienziati Hermann von Helmholtz
e Rudolf Virchow, fisici come Max Planck e
Albert Einstein,
solo per citarne alcuni. Si laurearono qui anche Friedrich
Engels e Karl Marx.
Negli anni '30 l'università subì un declino quando la facoltà
venne "occupata" dall'ideologia nazista e molte delle sue figure
accademiche fuggirono all'estero. Sotto il controllo della Repubblica
Democratica Tedesca dopo la seconda guerra mondiale, fu ribattezzata
Humboldt-Universität dal nome suo fondatore e, in gran parte
del suo programma di studi, assunse un orientamento marxista-leninista.
La HU, così viene chiamata sinteticamente è considerata la
prima università "moderna" perché offriva corsi in diverse materie,
come chimica e fisica, oltre a corsi standard sulle scienze
umane. Una statua di Humboldt è custodita l'edificio centrale
(Unter den Linden, S-bahn: Unter den Linden) che si affaccia
sulla Unter den Linden. L'Università ha infatti sede nella ex
residenza del principe Enrico, fratello di Federico
Il Grande. Dopo aver dato un'occhiata alle bancarelle di
libri usati allestite nel cortile anteriore (da lunedì a sabato),
fate un salto all'interno dell'atrio d'ingresso per ammirare
la scalinata di marmo dell'epoca della Germania orientale. Presenta
una citazione dorata di Marx.
Passeggiando attraverso il cortile posteriore si raggiunge
l'edificio più recente dell'università. Progettato dall'architetto
svizzero Max Dudler, il Brüder Grimm Zentrum (Centro
Fratelli Grimm, Geschwister-Scholl-Scholl-Str. 1/3, S/U-bahn:
Friedrich Str.) ospita la biblioteca centrale dell'università.
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e
studiare in Germania.
A
poca distanza si trova la Neue Wache (Nuova Guardia),
un monumento in stile neoclassico dedicato alle "vittime della
guerra e delle dittature". Opera anch'esso di Karl Friedrich
Schinkel, fu fatta costruire da Federico Guglielmo III
di Prussia nel 1816 come sede della guardia reale e come
monumento in memoria dei soldati morti durante le guerre napoleoniche.
Questo monumento è sempre stato considerato più o meno come
un mausoleo al Milite Ignoto; a seconda dei periodi storici,
il suo ruolo è stato sempre leggermente ridefinito: durante
il periodo della
Repubblica di Weimar,
ad esempio, era dedicato alle vittime della I guerra mondiale,
durante la DDR alle vittime dell'antifascismo.
Proseguendo
si incontra la Gendarmenmarkt, pregevole piazza settecentesca
monto estesa ariosa. La piazza, che ospita anche la statua
del poeta Schiller, è considerata una delle più belle di
tutta la Germania per l'armonia dei suoi monumenti. È un luogo
adatto anche per una pausa in uno dei tanti locali e ristoranti
che vi si affacciano. Al centro si trova il teatro costruito
per i monarchi tedeschi da Karl Friedrich Schinkel nel
1818, la Shauspielhaus, ricostruita fedelmente
dopo la guerra e oggi importante sala concerti per la città,
conosciuta come Konzerthaus.
Ai lati della piazza si trovano due belle chiese gemelle,
il Duomo Francese (Französischer Dom) e il
Duomo Tedesco (Deuscher Dom). La prima chiesa fu
costruita per la comunità degli ugonotti, i protestanti francesi
che, dopo la revoca dell'editto di Nantes, trovarono rifugio
a Berlino e nel Brandeburgo verso la fine del '600. L'edificio
è sovrastato da una torre cilindrica con cupola, costruita nel
1785 su progetto di Carl von Gontard, uguale a quella
del Duomo Tedesco; ci si può salire e ammirare il panorama
della città. Oggi la chiesa ospita un museo dedicato alla storia
degli ugonotti (continua a leggere sulla
Gendarmenmarkt).
Questi ultimi, invitati a Berlino dal Principe Elettore Federico
Gugliemo I di Brandeburgo, calvinista egli stesso, erano
abili artigiani, soprattutto nel settore tessile e nell'oreficeria.
Si conquistarono ben presto una posizione di rilievo in città,
influenzandone la vita economica e culturale, pensate nel 1700
il 20% dei berlinesi era francese (!).
Il Deuscher Dom venne invece costruito per la comunità
calvinista di lingua tedesca. Oggi il suo interno, ricostruito
in stile moderno, ospita una mostra permanente sulla democrazia
parlamentare. Durante le festività natalizie, dall'Avvento a
Capodanno, la Gendarmenmarkt ospita un mercatino di
Natale e una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio. Trascorre
il
Natale a Berlino
ovviamente è molto interessante, con
tanti eventi culturali, spettacoli dedicati ai bambini e decine
di mercatini sparsi per la città.
Un'altra
bella piazza del quartiere Mitte è Bebelplatz. La piazza
sarebbe dovuta diventare il centro del Forum Fridericiarum,
un'area con edifici in stile romano antico progettato da
Georg Wenzelaus von Knobelsdorff. Avrebbe dovuto costituire,
nell'idea classica di Federico il Grande, il centro della
sua Berlino, con una serie di edifici che simboleggiassero la
libertà della scienza, delle arti e della religione. Il progetto
non fu però portato a termine, ma la piazza resta molto bella.
Tutti gli edifici, gravemente danneggiati durante la guerra,
sono stati ricostruiti negli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro
della piazza, dominata dalla mole della Alte Bibliotek,
un monumento dell'israeliano Micha Ullmann nella pavimentazione
che ricorda il rogo dei libri avvenuto qui il 10 maggio 1933
alla presenza di Goebbels (a cui parteciparono, purtroppo,
gli studenti della vicina università).
Bruciarono
qui circa 25.000 volumi ritenuti "pericolosi" dai nazisti. Accanto
al monumento di Ullmann è posta una targa che riporta una citazione
di Heinrich Heine: "Quando i libri vengono bruciati,
alla fine verranno bruciate anche le persone". Sulla piazza
si affacciano numerosi edifici storici: Il Palazzo dell'Opera,
il Deutsche Staatsoper, la Cattedrale di St-Hedwigs
(St-Hedwigs-Kathedrale); di fronte alla stessa, oltre il viale,
si trovano la Statua Equestre di Federico il Grande e
la già citata Humboldt Universität.
L'isola dei musei,
Patrimonio
mondiale dell'Umanità UNESCO
Uno
dei luoghi da non perdere nel quartiere Mitte è il Museumsinsel,
l'Isola
dei Musei, nella parte settentrionale dell'isola
sul fiume Sprea, nel cuore della città, dichiarata
Patrimonio mondiale dell'Umanità UNESCO per le sue caratteristiche
uniche. Il nome "isola dei musei" è dovuto al gran numero
di musei di livello mondiale presenti, costruiti nell'arco di
un secolo, dal 1822 al 1930, su un'area paludosa bonificata.
Il museo più antico dell'isola è l'Altes
Museum, il museo vecchio, costruito a partire
dal 1822 dal già citato architetto Schinkel per ospitare
collezione di antichità di Federico Guglielmo III.
Nel
1855 venne costruito il
Neues Museum,
il museo nuovo. Completamente distrutto durante la guerra e
rimasto in rovina fino al 1986, è stato ricostruito uguale all'originale
ed ha riaperto i battenti alla fine del 2009. Ospita la collezione
egizia, tra cui il famoso Busto di Nefertiti.
Nel 1876 venne inaugurata la
Alte Nationalgalerie, la vecchia galleria nazionale,
costruita per esporre la collezione di opere d'arte del XIX
secolo donate dal banchiere Joachim H.W Wagener. Anche
questo edificio, semidistrutto dalla guerra ha riaperto solo
nel 2001, dopo un lungo restauro. Oltre a opere del
Romanticismo
tedesco di Karl Friedrich Schinkel, Karl Blechen
e Caspar David Friedrich, la collezione, che fu dispersa
e ricomposta dopo la guerra, comprende opere di Arnold Böcklin,
Adolph von Menzel e di Max Liebermann. Oltre a
tali artisti sono esposte opere degli impressionisti francesi
come Édouard Manet e Claude Monet. Nel 1907 venne
aperto il
Museo Bode,
riconoscibile per la sua cupola in rame scuro, che espone opere
paleocristiane, di arte bizantina e tardo antica e la maggior
parte delle collezioni del Museo Egizio Germanico. Ospita
tra gli altri il Münzkabinett, il Gabinetto Numismatico,
una delle più importanti collezioni numismatiche del mondo,
con oltre 500 mila pezzi.
L'ultimo dei musei a essere costruito in quest'area è stato
il fantastico
Pergamon Museum.
Unico nel suo genere, ultimato nel 1930, questo museo archeologico
prende il nome dalla città di Pergamo in Anatolia
e ospita edifici monumentali ricostruiti a dimensioni naturali,
come l'Altare di Pergamo, la Porta del Mercato di
Mileto e la Porta di Ishtar. Vedere queste architetture
a grandezza naturale è un'esperienza da non perdere che capita
in pochi altri posti del mondo. Questi musei sono, oltre che
delle opere d'arte in sé, dei luoghi piacevolissimi dove passare
una giornata tra librerie, caffetterie e
ristoranti
dove prendersi qualche pausa di riflessione durante
la visita della città. Vedi la
lista di tutti i musei
di Berlino.
Un
posto di cultura alternativa a Berlino? Date un'occhiata a quella
che era la Kunsthaus Tacheles, una casa di artisti
berlinese, il più attivo centro sociale dal 1990. Un ambiente
creativo e stimolante, un palazzo occupato da artisti che ne
impedirono la demolizione, situato in Oranienburger Straße.
All'avanguardia nella scena d'arte urbana per diversi anni,
l'edificio ospitava 30 atelier, un cinema d'essai, il celebre
Café Zapata e spazi per concerti, spettacoli di teatro
e di danza gratuiti. Il passato è d'obbligo, l'edificio non
è più visitabile all'interno. Tanti giovani artisti sono cresciuti
qui tra il 1990 (anno dell'occupazione) e il 2012, anno dello
sgombero da parte della polizia. A restare per un po' di tempo
era quel grande e (lasciatecelo dire) bel murale, che nella
sua semplicità e immediatezza, chiedeva "How long is now?"
una frase in inglese legata ad un doppio significato: 'quanto
tempo è passato?', ma anche 'quanto dura l'adesso,
il momento che stiamo vivendo?'. Continua a leggere:
Kunsthaus Tacheles.
Nel
vostro giro per il quartiere Mitte non potrete non passare per
Alexanderplatz, piazza icona di Berlino, da sempre uno
dei luoghi più animati. Punto di demarcazione tra la Berlino
storica e la Berlino socialista, snodo quotidiano di centinaia
di migliaia di persone. Prese il nome attuale nel 1805, in occasione
della visita dello zar Alessandro I. Negli anni '20 del
secolo scorso, la piazza era insieme a Potsdamer Platz,
il cuore della Berlino notturna. Leggi anche
vita notturna a Berlino. Descrisse bene quel periodo
nel 1929 Alfred Döblin, che la immortalò con il suo romanzo
Berlin, Alexanderplatz, il primo romanzo metropolitano
tedesco, sugli anni della
Repubblica di Weimar che precederà il nazismo, da cui
vennero tratti due film, di cui l'ultimo del 1980 di Rainer
Werner Fassbinder.
In gran parte distrutta durante la guerra, la piazza, che
si trovava nella parte di Berlino amministrata dalla DDR, è
stata ricostruita negli anni Sessanta. Alexanderplatz è circondata
da diversi edifici famosi, tra i quali il
Fernsehturm,
la Torre della Televisione, la seconda struttura di questo
tipo più alta in Europa. Al centro della piazza l'Orologio
Universale del 1969, una struttura che ruota continuamente
mostrando l'ora nelle varie zone della Terra e la grande
Fontana dell'Amicizia, sempre del 1969, un tempo ritrovo
di giovani punk. Della vecchia piazza restano i due edifici
gemelli sul lato ovest, Alexanderhaus e Berolinahaus,
e la Haus des Lehrers. I primi due costruiti fra il 1929
e il 1932 su progetto di Peter Behrens sono oggi sotto
tutela per le loro caratteristiche artistiche da preservare.
La Haus des Lehrers (casa dell'insegnante), costruita
nel 1962 fu il primo edificio costruito nel dopoguerra nella
piazza. Durante la Rivoluzione Pacifica del 1989 che
portò alla caduta del muro, la dimostrazione del 4 Novembre
di quell'anno fu il più grande raduno nella storia della Germania
dell'Est. I berlinesi chiamano questa piazza semplicemente
Alex. Vedere anche l'articolo
Alexanderplatz.
Non
molto lontano dalla Porta di Brandeburgo si trova un
altro dei simboli della città, il Reichstag, la sede
del parlamento federale tedesco, il Bundestag. Costruito
su disegno dell'architetto tedesco di origini ugonotte, Paul
Wallot, tra il 1884 e il 1894, come sede del parlamento
del Reich tedesco, prima della riunificazione tedesca si trovava
proprio a ridosso del Muro di Berlino. La sua storia
ha segnato la storia recente della Germania. Nel 1933 un incendio
lo distrusse in gran parte. Non fu mai chiaro come l'incendio
divampò, ma la colpa venne data ai Comunisti. Questo diede una
spinta decisiva al Partito Nazional Socialista Tedesco
(Nazista) di Hitler per la presa del potere in Germania.
L'edificio, ricostruito, fu danneggiato ancora di più al termine
della guerra.
La
foto con il soldato dell'Armata Rossa che mette all'asta dell'edificio
la bandiera sovietica, dopo la conquista della città da parte
dei russi divenne una delle più famose foto del XX secolo, simboleggiando
la fine del nazismo, la sconfitta della Germania e dell'incubo
nazista. Quel soldato si chiamava Abdulkhakim Ismailov
e risiedeva nella provincia meridionale del Dagestan,
è morto da poco nel Febbraio 2010 all'età di 93 anni. Alla fine
della guerra, il Reichstag finì, nella divisione della città,
a Berlino Ovest, vicinissimo al muro. Venne ricostruito tra
il 1958 e il 1972, ma la cupola centrale e la maggior parte
degli ornamenti vennero rimossi. Prima della riunificazione
il parlamento della Repubblica Federale Tedesca si riuniva
qua simbolicamente una volta all'anno, a indicare che
Bonn
era solo una capitale temporanea. Subito dopo la riunificazione
tedesca venne subito presa la decisione di spostare il Bundenstag
di nuovo a Berlino, trasferimento che fu completato nel 1999.
Su progetto di Norman Foster è stata aggiunta la
Cupola di Vetro che sovrasta la camera planaria del parlamento.
All'inizio questa aggiunta fu molto controversa, tuttavia in
pochi anni è diventata una delle icone più conosciute della
città nel mondo. Oggi un salto verso l'alto della celebre cupola
in vetro sulla terrazza panoramica è un 'must' da dove si gode
una spettacolare vista sul parco del
Tiergarten
(la capitale tedesca è una delle città più verdi d'Europa, con
oltre il 60% della sua superficie verde) ma aspettatevi controlli
di sicurezza severi e lunghe code. Per approfondimenti vedere
la nostra pagina dedicata al
Reichstag
.
La
maggior parte dei luoghi del divertimento sono nel centro (i
quartieri di
Mitte,
Prenzlauer
Berg,
Kreuzberg,
Friedrichshain,
Neukölln),
ma la parte orientale della città ha tanti bei locali notturni.
Friedrichshain è uno dei suoi quartieri più emergenti,
insieme ai più famosi Kreuzberg e Prenzlauer Berg,
una delle aree più alla moda della città. Un salto verso
le Boxhagener Strasse e Simon-Dach Strasse e rimane
difficile oggi immaginare che questo era il cuore della Berlino
Est, punto di confine tra desideri e sogni di libertà. Continua
a leggere l'approfondimento su
Friedrichshain.
Leggi anche
Vita notturna a Berlino.
![Berlino area Mitte](berlino_area_mitte.jpg)
Un ottimo modo per scoprire Berlino, essendo la città ricca
di ponti e canali, è attraverso in battello. Le gite hanno una
durata variabile da una a tre ore. I principali punti di imbarco
sono vicino al
Castello di Charlottenburg
e vicino al Duomo di Berlino, ma ce ne sono altri
sparsi in città. Dal battello ci si può fare una prima idea
della città, una sorta di sightseeing tour panoramico
durante il quale scegliere
cosa vedere a Berlino.
Leggi anche
Cosa vedere a Berlino gratis.
La
metropoli tedesca è anche uno dei centri europei del cinema,
con più di 1000 società di produzione cinematografica e televisiva
e oltre 270 sale cinema. Il Festival del Cinema di Berlino
è, insieme a quelli di
Cannes
e
Venezia,
uno dei tre festival del cinema più importanti al mondo, ed
è addirittura primo per numero di spettatori e numero di lungometraggi
proiettati. Il luogo principale dove si svolge la manifestazione
è
Potsdamer Platz.
In questa città sterminata sono stati girati centinaia di film,
citiamo: Metropolis di Fritz Lang, L'ultima
risata di Friedrich Wilhelm Murnau, L'angelo azzurro
(Der blaue Engel) di Josef von Sternberg, Germania
anno zero di Roberto Rossellini del 1948, fino ai
contemporanei
Il Cielo Sopra Berlino
di Wim Wenders del 1987 toccante e surreale affresco
della capitale tedesca prima della caduta del muro, Lola
Corre di Tom Tykwer del 1998, Good Bye, Lenin!
di Wolfgang Becker del 2003, Le vite degli altri
(Das Leben der Anderen) di Florian Henckel von Donnersmarck
del 2006. Se volete conoscere meglio questa città anche attraverso
i film leggete l'articolo
Film girati a Berlino
e la pagina dedicata al
Festival del Cinema
di Berlino ed a
manifestazioni ed eventi.
Prima
di venire nella capitale tedesca, si può conoscere molto di
questa città leggendo qualche libro. Come è prevedibile anche
i libri ambientati in questa città sono una moltitudine. La
storia della città e la storia europea, con le vicissitudini
del nazismo, della Seconda Guerra Mondiale, della Guerra Fredda,
del Muro di Berlino che ha spaccato la città in due, si sono
spesso intrecciate. Tra i libri che hanno come sfondo la capitale
tedesca ci sono Ognuno muore solo del 1947 di
Hans Fallada (Anche conosciuto come Solo a Berlino),
Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin, uscito
nel 1929 e Lettera a Berlino dello scrittore inglese
Ian McEwan (titolo originario The Innocent), uscito
nel 1990. Tutti e tre trattano periodi determinanti per la storia
della città, gli anni della Repubblica di Weimar il romanzo
di Döblin, il periodo nazista nel romanzo di Fallada e
quello della guerra fredda in Döblin. Se volete approfondire
visitate la pagina
Libri ambientati a Berlino.
Se siete arrivati fino a questo punto dell'articolo su
Berlino significa che questa città vi è già entrata nel
cuore. Ora, avete una settimana da dedicare alla visita di
Berlino, vi diamo un breve itinerario che vi permetterà di
scoprire le principali attrazioni della capitale tedesca e i
suoi dintorni. Della maggior parte dei luoghi abbiamo già
parlato in questo articolo, se non fosse così trovate
approfondimenti dettagliati nelle altre pagine di questa
nostra guida.
Giorno 1: Arrivo e scoperta della città.
Si può iniziare dalla famosa verso Alexanderplatz, il
cuore pulsante della città. Qui potete ammirare l'iconica
Torre della Televisione (Fernsehturm), il famoso orologio 'Weltzeituhr'
che segna il tempo di tutto il mondo (progettato da John
Erich), insieme alla Fontana dell'Amicizia Internazionale.
Da qui potete raggiungere a piedi l'Isola dei Musei,
dove si trovano i cinque incredibili musei di grande valore
artistico e culturale di cui vi abbiamo parlato in questo e
in altri articoli dedicato. Il più famoso è il Museo di
Pergamo, che ospita il celebre Altare di Pergamo e la
Porta di Ishtar, oppure il Museo Egizio, dove su può
ammirare il busto della regina Nefertiti. La sera si
può cenare in uno dei tanti ristoranti del quartiere
Hackescher Markt, dove si trovano anche i caratteristici
cortili Hackesche Höfe.
Giorno 2: Si può dedicare la giornata alla storia
della città divisa dal Muro di Berlino, che cadde il 9
Novermbre 1989. Si può visitare il Checkpoint Charlie,
il famoso punto di controllo tra Est e Ovest, dove si trova
anche un museo dedicato alla storia della divisione e delle
fughe da Berlino Est. Si può poi seguire il tracciato del
Muro lungo la Bernauer Straße, dove si trovano alcuni
pezzi originali e un memoriale. Infine si può ammirare la
East Side Gallery, una galleria d'arte a cielo aperto
realizzata su un tratto del Muro da vari artisti
internazionali.
Giorno 3: Porta di Brandeburgo e Reichstag.
Si può iniziare dalla Porta di Brandeburgo, il simbolo della
città e della riunificazione tedesca. Da qui si può accedere
al Parco Tiergarten, il polmone verde della città,
dove si trova anche la Colonna della Vittoria. Qui
potete anche visitare il Palazzo Bellevue, la
residenza del presidente tedesco, e lo Zoo di Berlino,
uno dei più antichi e grandi d'Europa. Si può quindi
visitare il Reichstag, il parlamento tedesco, che ha una
cupola di vetro da cui si gode una splendida vista sulla
città. Come già ricordato, per accedere alla cupola è
necessario prenotare online in anticipo. Si può poi
proseguire verso il Memoriale per gli Ebrei Assassinati
d'Europa, un'imponente opera composta da 2711 blocchi di
cemento che ricordano le vittime dell'Olocausto.
Giorno 4: Prenotate in anticipo la visita al
Reichstag, il parlamento tedesco, e salite sulla sua
cupola di vetro da cui si gode una splendida vista sulla
città. Poi dirigetevi verso Potsdamer Platz, una
delle piazze più moderne e vivaci della città, dove si
trovano grattacieli, cinema e negozi, il centro moderno di
Berlino, dove si trova il Sony Center, un complesso
architettonico futuristico e anche la Legoland Berlino. Da
qui potete raggiungere il Checkpoint Charlie, il
famoso valico tra Est e Ovest durante la Guerra Fredda, e il
Museo Ebraico, un capolavoro architettonico di Daniel
Libeskind, che racconta la storia e la cultura degli ebrei
in Germania. Infine la sera potete fare una passeggiata
lungo la Friedrichstraße, una delle strade più
eleganti e commerciali della città e magari fermarvi a cena
nella zona.
Giorno 5: Dedicate una giornata al verde e al relax
nel parco Tiergarten, il polmone della città. Qui
potete visitare il Palazzo Bellevue, la residenza del
presidente tedesco. Si può accedere al palazzo solo con una
prenotazione online o partecipando a una visita guidata
gratuita ogni prima domenica del mese. Al Tiergatenen si
trovano anche la Colonna della Vittoria e il
Monumento ai Sovietici. Potrai accedere al palazzo solo
con una prenotazione online o partecipando a una visita
guidata gratuita ogni prima domenica del mese. Infine,
potete visitare lo Zoo di Berlino, uno dei più
antichi e famosi d'Europa con 20 mila animali di 1400 specie
diverse.
Giorno 6: Esplorate il quartiere eccentrico di
Nollendorfplatz, dove si trova anche il museo dedicato
alla stella del cinema Marlene Dietrich. Poi fate
shopping nel famoso magazzino KadeWe, che qui
definiscono il più grande shopping center dell'Europa
continentale. Il pomeriggio del sesto giorno lo potete
dedicare alla cultura e al divertimento. Potete andare
in un luogo adatto a tutte le età, il Museo delle
Tecnologie (Deutsches Technikmuseum Berlin, Trebbiner
Str. 9, 10963 Berlin) dove potrete scoprire le invenzioni e
le scoperte che hanno segnato la storia dell'umanità. Qui se
avete tempo si trova anche lo Spettrum, un museo interattivo
dedicato alle scienze naturali.
Giorno 7: Il settimo giorno potete esplorare i
quartieri più alternativi e creativi di Berlino. Iniziando
da Kreuzberg, il quartiere multiculturale e vivace
che ospita molti locali, gallerie d'arte e mercatini. Qui
potrete ammirare anche il Landwehrkanal, il canale
che attraversa il quartiere e offre scorci suggestivi.
Proseguite poi verso Friedrichshain, il quartiere dei
giovani e degli artisti, dove potrete rivedere scorci della
East Side Gallery e i suoi murales colorati per concludere
la serata nei numerosi club e bar che animano la vita
notturna della zona.
Potete disporre questo itinerario seguendo questi
consigli oppure variando le giornate secondo i vostri
impegni. Naturalmente ci sarebbe decine e decine di altre
cose da fare e da scoprire, ma già queste vi faranno tornare
a casa con dei bei ricordi della città.
Che
cerchiate un vecchio libro usato, un capo di abbigliamento firmato
o un qualunque altro oggetto, Berlino è il paradiso dello shopping,
troverete non solo grandi centri commerciali e negozi di design
ma anche tanti negozi di usato, mercatini e botteghe artigianali.
Le vie principali dove fare acquisti? Leggete qui:
Le vie dello Shopping.
Volete poi trovare qualche occasione di seconda mano? Eccovi
i
migliori mercatini delle
pulci di Berlino.
Dopo aver percorso il vostro itinerario, e aver bevuto una
buona birra artigianale e assaggiato il
Currywurst (la
specialità tipica di Berlino, una salsiccia di maiale grigliata
tagliata a rondelle, condita da una salsa a base di concentrato
di pomodoro e curry) se vi resta un po' di tempo e ancora e
volete prendervi una pausa dalla grande metropoli, sappiate
che ci sono tantissime cose da vedere nei suoi dintorni. Visitate
l'incredibile complesso del parco e palazzo di Sanssouci (la
Versailles
tedesca, vedere il nostro articolo dedicato sulla
Reggia di Sanssouci)
a
Potsdam,
costruito come residenza estiva per
Federico il Grande,
che dal centro di Berlino si può facilmente raggiungere con
un breve tragitto con il sistema di ferroviario metropolitano
della S-Bahn. Qui si può visitare anche il Palazzo
Cecilienhof, dove si tenne la Conferenza di Potsdam nel
1945 al termine della Seconda Guerra Mondiale. Non mancate anche di visitare il pittoresco
Spreewald, dove la minoranza etnica slava dei sorabi
mantiene vive le proprie tradizioni in idilliaci e graziosi
villaggi.
Appena atterrati in uno dei due aeroporti della città dovrete
organizzarvi per raggiungere il centro. Di seguito una breve
guida che vi sarà senz'altro di aiuto:
Come arrivare dall'Aeroporto
al Centro.
Visitare o stabilirsi in un paese straniero può essere
un'esperienza che può intimidire, soprattutto se non si
conosce la lingua locale. Ci si chiede, anche giustamente: "Riuscirò
a capire e a farmi capire? Mi sentirò isolato? Riuscirò a
integrarmi nella società?" Se state pensando di visitare
o trasferirvi a Berlino, queste domande potrebbero essere in
cima alla vostra lista. Quindi, la domanda sorge spontanea:
"È possibile visitare e vivere a Berlino senza sapere il
tedesco?"
La risposta è un rassicurante sì. Berlino è una città
molto internazionale e l'inglese è ampiamente parlato,
specialmente nelle zone turistiche, nei locali di tendenza,
nelle istituzioni educative e nei quartieri popolati da "expat",
come si dice oggi giorno, gli espatriati. Molti berlinesi,
soprattutto i più giovani, parlano inglese con competenza e
sono generalmente ben predisposti verso chi non conosce il
tedesco.
Inoltre, le infrastrutture della città sono predisposte
per facilitare l'esperienza dei visitatori e dei residenti
non germanofoni. Ad esempio, ristoranti, caffè, negozi e
attrazioni turistiche spesso hanno menu e segnaletica
bilingue o multilingue. Nelle stazioni della metropolitana e
degli autobus, le indicazioni sono chiare e comprensibili,
con mappe e cartelli in inglese. Anche i siti web delle
istituzioni pubbliche e dei servizi cittadini sono spesso
disponibili in inglese, facilitando le attività quotidiane
come pagare le bollette, registrarsi al municipio o
prenotare un appuntamento medico.
Inoltre, l'atmosfera cosmopolita di Berlino significa che
ci sono molte comunità internazionali e reti di expat.
Queste possono fornire un sostegno prezioso, offrendo
consigli e opportunità per socializzare con altri nella
stessa situazione. Eventi, feste, gruppi di discussione e
attività ricreative sono spesso organizzati in lingua
inglese, permettendo di godere della vita berlinese senza
barriere linguistiche.
Tuttavia, sebbene sia possibile vivere a Berlino senza
sapere il tedesco, conoscere la lingua locale può arricchire
la vostra esperienza in maniera significativa. Potrebbe
aprirvi le porte a nuove amicizie, consentirvi di capire
meglio la cultura e le tradizioni del luogo, e aumentare le
vostre opportunità di lavoro. Il tedesco è la lingua
ufficiale della Germania e, nonostante l'ampia diffusione
dell'inglese, molte persone, soprattutto gli anziani, non lo
parlano fluentemente.
Inoltre, la conoscenza del tedesco è molto apprezzata dai
datori di lavoro locali. Molti lavori, soprattutto quelli
che implicano l'interazione con il pubblico o con le
istituzioni, richiedono una buona padronanza del tedesco.
Anche se lavori in un ambiente internazionale, conoscere la
lingua locale può essere un vantaggio, poiché mostra
rispetto per la cultura e la volontà di integrarsi. Se
decidete di trasferirvi a Berlino, potreste considerare di
prendere lezioni di tedesco o di utilizzare un'app di
apprendimento delle lingue per acquisire almeno una
conoscenza di base. Ricordate, l'importante è fare il primo
passo!
Valuta e Pagamenti
La valuta ufficiale della Germania è l'euro (€). Anche se
siamo nel pieno dell'era digitale, la Germania è ancora
molto attaccata al contante. Non tutti i negozi, bar e
ristoranti accettano carte di credito o pagamenti digitali,
quindi è consigliabile avere sempre con sé del contante. Ci
sono molti sportelli automatici disponibili in tutta la
città, ma fai attenzione alle commissioni per il prelievo,
specialmente se usi una carta non europea.
Sicurezza
Berlino è una città sicura con bassi livelli di criminalità.
Tuttavia, come in ogni grande città, i furti possono
verificarsi, in particolare in luoghi affollati come
stazioni dei treni, metropolitane, autobus e attrazioni
turistiche. È sempre importante prestare attenzione ai
propri beni personali e evitare zone poco illuminate durante
le ore notturne. In caso di emergenza, il numero da chiamare
è il 112.
Trasporti Pubblici
Il sistema di trasporto pubblico di Berlino è molto
efficiente, affidabile e copre ampiamente la città. È
costituito da una rete di metropolitane (U-Bahn), treni
suburbani (S-Bahn), tram e autobus. I biglietti devono
essere acquistati e timbrati prima dell'uso nelle macchine
disponibili nelle stazioni e sugli autobus. Berlino è
suddivisa in tre zone tariffarie (A, B, C), quindi
assicurati di acquistare il biglietto giusto per la tua
destinazione. Un'opzione conveniente per i turisti è la
Berlin WelcomeCard, che offre viaggi illimitati per un
determinato periodo di tempo e sconti per diverse
attrazioni.
Cibo e Bevande
Berlino offre una vasta scelta di cucine da tutto il mondo,
ma non perdere l'occasione di provare alcune specialità
locali. La currywurst (salsiccia al curry) è un classico
dello street food berlinese. Il döner kebab, introdotto
dalla comunità turca, è ora un pilastro del cibo da strada
berlinese. Non dimenticare di assaggiare una vasta varietà
di birre tedesche, Berlino ha una scena birraria vivace con
molti birrifici artigianali. L'acqua del rubinetto è sicura
da bere, ma molti ristoranti offriranno acqua in bottiglia a
pagamento.
Abbigliamento
Il clima a Berlino può variare notevolmente a seconda della
stagione. In estate, le temperature possono raggiungere i 30
gradi Celsius, quindi è consigliato portare vestiti leggeri,
un cappello e una crema solare. Tuttavia, le notti possono
essere fresche, quindi una giacca leggera può essere utile.
In inverno, le temperature possono scendere sotto lo zero,
quindi è necessario portare un cappotto caldo, guanti, un
cappello e sciarpa. La pioggia può cadere tutto l'anno,
quindi un ombrello o un impermeabile potrebbero essere
utili.
Elettricità e Prese
In Germania, le prese di corrente sono di tipo F, quindi
potrebbe essere necessario un adattatore. La tensione
standard è 230 V e la frequenza è 50 Hz, quindi controlla se
i tuoi dispositivi elettronici possono supportare queste
specifiche o se avrai bisogno di un trasformatore di
corrente.
Berlino, la capitale della Germania, è una città vasta e
cosmopolita. Fortunatamente, dispone di un efficiente
sistema di trasporti pubblici che permette di spostarsi con
facilità. Tuttavia, ci sono anche altre alternative per
esplorare questa affascinante metropoli. Ecco tutto quello
che devi sapere per muoverti a Berlino.
Trasporti
Pubblici
Il sistema di trasporti pubblici di Berlino è gestito dalla
BVG (Berliner Verkehrsbetriebe) e include la
metropolitana (U-Bahn), treni suburbani (S-Bahn),
tram e autobus. Il servizio è affidabile e i mezzi sono
frequenti, soprattutto nelle zone centrali. Per i turisti,
esistono diversi tipi di biglietti a tempo (giornaliero,
settimanale, mensile) che permettono viaggi illimitati
all'interno delle zone selezionate.
U-Bahn e S-Bahn
La metropolitana (U-Bahn) e i treni suburbani (S-Bahn) sono
i modi più veloci e comodi per spostarsi in città. Le linee
U-Bahn sono indicate con una "U" seguita da un
numero, mentre le linee S-Bahn sono indicate con una "S"
seguita da un numero. Entrambi i sistemi coprono la città
molto bene e la maggior parte delle attrazioni turistiche
sono facilmente raggiungibili.
Tram e Autobus
Berlino ha anche una vasta rete di tram, particolarmente
utile nelle zone a est della città dove la rete U-Bahn è
meno densa. Gli autobus coprono il resto della città e
possono essere un buon modo per spostarsi, specialmente se
non si ha fretta e si vuole godere il panorama. Il bus
100 e il 200 sono particolarmente utili per i
turisti, in quanto attraversano molte delle principali
attrazioni turistiche.
Biciclette
Berlino è una città molto bike-friendly, con ampie piste
ciclabili e numerosi punti di noleggio bici. Andare in
bicicletta può essere un modo piacevole e salutare per
esplorare la città, soprattutto nei mesi più caldi. Ci sono
diverse app e servizi di bike sharing che permettono di
noleggiare una bicicletta direttamente dal tuo smartphone.
Car Sharing
Se preferite guidare, potreste considerare l'opzione del
car sharing. Ci sono diverse compagnie a Berlino che
offrono questo servizio, tra cui Car2Go e DriveNow.
Dopo aver completato l'iscrizione e l'approvazione, puoi
prelevare e lasciare l'auto in qualsiasi punto della città.
Ricordate solo che il traffico a Berlino può essere intenso,
soprattutto durante l'ora di punta, e che dovrete pagare per
il parcheggio in molte zone.
A
Piedi
Non dimenticate che Berlino è anche una città meravigliosa
da esplorare a piedi, soprattutto nei quartieri centrali
come Mitte, Kreuzberg o Prenzlauer Berg. Molti luoghi di
interesse si trovano a distanza di cammino l'uno dall'altro
e camminare vi dà la possibilità di scoprire angoli nascosti
che potreste perdere se vi spostate in modo più veloce. Se
volete approfondire sul tema della mobilità a Berlino potete
andare alla pagina seguente:
Come muoversi a Berlino.
Infine potete leggere e approfondire prima di partire decine
di...guide
di viaggio e libri su Berlino da acquistare prima di partire.
Alcune di queste costano pochi euro, ma con i consigli e il
tempo che fanno risparmiare sono un investimento più che valido.
![Libri su Berlino](libri-su-berlino.jpg)
- "Berlino" di Rory MacLean -
2014, Iperborea
- "Berlino: la città ritrovata" di Dario
Deserri - 2004, Feltrinelli
- "Berlino" di M. Butturini -
2008, Touring Club Italiano
- "Il cielo sopra Berlino" di Peter Handke
- 1987, Guanda
- "Berlino 1945" di Antony Beevor
- 2002, Rizzoli
- "Berlino. Immagini di una metropoli" di
A. Rüdenberg, H. Schmied - 1928, Electa
- "Berlino, Alexanderplatz" di Alfred
Döblin - 1929, Einaudi
- "Berlino 1961" di Frederick Kempe
- 2011, Rizzoli
- "Berlino" di Franz Hessel -
1929, Adelphi
- "Stasiland: Stories from Behind the
Berlin Wall" di Anna Funder - 2003, Granta
(Inglese)
- "The Berlin Wall: A World Divided,
1961-1989" di Frederick Taylor - 2006,
HarperCollins (Inglese)
- "Berlin: The Downfall 1945" di Antony
Beevor - 2002, Viking (Inglese)
- "Berlin: Portrait of a City Through the
Centuries" di Rory MacLean - 2014, St.
Martin's Press (Inglese)
- "Ghosts of Berlin: Confronting German
History in the Urban Landscape" di Brian
Ladd - 1997, University of Chicago Press
(Inglese)
- "Berlin Now: The City After the Wall" di
Peter Schneider - 2014, Farrar, Straus and
Giroux (Inglese)
- "Goodbye to Berlin" di Christopher
Isherwood - 1939, New Directions (Inglese)
- "Der Turm" di Uwe Tellkamp - 2008,
Suhrkamp (Tedesco)
- "Berlin: Geschichte einer Grossstadt" di
Klaus Schroeder - 2019, be.bra verlag
(Tedesco)
- "Berlin: Eine Stadt und ihr Theodor
Fontane" di Gotthard Erler - 1998,
Aufbau-Verlag (Tedesco)
- "Im Schatten der Mauer. Das geteilte
Berlin 1961-1989" di Peter Schneider - 2011,
Rowohlt Berlin (Tedesco)
- "Berlin, Hauptstadt der DDR" di Rolf
Schneider - 1986, Verlag Neues Leben
(Tedesco)
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Dove si trova?
Possono esservi utili le seguenti risorse:
1.
Visitberlin.de/it
Sito ufficiale sul turismo
2.
Ambasciata italiana a Berlino
Bibliografia
Berlino - Damien Simonis - National Geographic - 2012
Berlino - Ritratto di una città - Norbert Schürer - 2014
Berlino - Petra Dubilski - 2007
Berlino - Storia di una metropoli - Alexandra Richie - 2003
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