|
Sei qui:
Cosa vedere
a Berlino >
Kunsthaus Tacheles (Casa
degli artisti e centro sociale)
|
La Kunsthaus Tacheles
è stata la sede del più famoso centro sociale e centro per l'arte
contemporanea di Berlino. Si trova nel Mitte, il quartiere centrale, in
Oranienburgerstraße. È stato una meta amata da giovani alternativi, curiosi
e amanti dell'arte. Un luogo un po' mitico dove tante idee creative e tanti
stimoli hanno trovato terreno fertile. L'edificio, già mezzo distrutto,
doveva essere demolito nel 1990 ma venne occupato da artisti e divenne un
grande e attivo centro sociale autogestito.
|
|
Al suo interno si trovava il Cafè Zapata, ritrovo della controcultura locale. Dal 2012 l'edificio è chiuso ma,
per il suo valore simbolico, è stato approvato un progetto di
ristrutturazione e di rivalutazione dell'intera zona.
Un
bel simbolo dell'attività degli artisti che qui lavorarono era il grande e (lasciatecelo dire) bel
murale, che nella sua semplicità e immediatezza, chiedeva “How long is now?" un frase in inglese legata ad un doppio significato:
"quanto tempo è passato?", ma anche "quanto dura l'adesso, il momento che stiamo vivendo?"
La
storia inizia nel 1907 quando vennero gettate le fondamenta di quello che sarebbe dovuto
essere un
grande magazzino del quartiere, un edificio originariamente chiamato "Friedrichsstadtpassagen", poi rilevato dai nazisti negli anni '30 e
utilizzato come ufficio centrale delle SS. Danneggiato dai bombardamenti alleati durante la Seconda guerra mondiale,
il palazzo restò in gran parte conservato ma
abbandonato fino alla caduta del
Muro di Berlino.
Doveva
essere demolito nel 1990 ma un
gruppo di artisti né occupò lo spazio nel tentativo di impedirne la distruzione.
La demolizione non ci fu e gli squatters lo trasformarono (da Squats, luoghi abbandonati e abusivamente occupati).
Le stanze divennero laboratori di artisti, ovunque comparvero colorati murales, graffiti dipinti alle
pareti esterne ed interne e a decorarlo tante sculture d'arte moderna. Il vecchio rudere divenne un luogo d'incontro per gli artisti della città e per i
sovversivi dell'epoca, che gli donarono un'atmosfera di luogo avant garde ed un nome, Tacheles,
molto interessante (in Yiddish significa infatti "parlare chiaro"). I
giovani vollero in questo modo denunciare la censura della libertà di
espressione imposta durante il periodo della DDR, che costringeva gli
artisti a celare il vero significato delle proprie opere.
L'edificio ospitava una trentina di laboratori, sale mostra e punti vendita
di arte contemporanea, un bar (chiamato Zapata, un cinema d'essai, il
Panorama Bar al quinto piano, spazi per concerti, letture, spettacoli
gratuiti di teatro e danza. All'esterno, il giardino era caratterizzato da una mostra a cielo aperto di sculture in metallo.
All'interno tuttavia le condizioni igieniche non erano delle migliori tra
infiltrazioni e perdite.
Dopo
tre anni di lotte per mantenere aperto lo storico centro artistico, alcuni investitori prendono in mano il destino di questo luogo.
Gli artisti vengono fatti sgomberare dalla polizia. Al momento dello sgombero
erano presenti solo un gruppetto di artisti che, per l'occasione, inscena un
quartetto musicale, una marcia funebre. Ancora oggi il futuro dell’edificio che ha ospitato per vent’anni la
storica Kunsthaus Tacheles rimane incerto. Il palazzo di Oranienburger Straße,
l’intera area di
22 mila metri quadrati diventerà una proprietà privata a tutti gli effetti?
Che ne sarà di How long is now?
Forse quella parete verrà abbattuta, privando Oranienburger Straße di uno dei suoi angoli più affascinanti? Chissà quale sarà il nuovo divenire di questi
luoghi e se mai conserveranno nel DNA la magia di una terra libera e creativa, una terra di nessuno e allo stesso tempo di tutti.
Alcuni degli artisti hanno fondato l’Associazione Artprotacheles e si
sono riorganizzati. È nato il progetto MAP – Mobile Atelier Project, laboratori
mobili in giro per la città con artisti provenienti da tutto il mondo. La nuova
location da tenere sotto osservazione è il quartiere Marzahn.
Venti di cambiamento soffiavano sulle polverose rovine della Repubblica
Democratica;
Venne la primavera,
che fece di Berlino il posto più bello dell’Universo.
Ci sentivamo al centro del Mondo,
dove tutto era sul punto di accadere
e ci abbandonammo alla corrente…
Così descrive Alex, in Goodbye Lenin, Berlino a pochi giorni dalla caduta
del muro. Alcune scene del film Good Bye, Lenin! di Wolfgang Becker del 2002
sono state girate proprio negli spazi della Tacheles.
.
Dove si trova?
OSTELLI Berlino
Ostelli Germania
Carte d'Allemagne
Karte von Deutschland
Mapa Alemania Map of
Germany
Carte de
Berlin
Karte von Berlin
Mapa Berlín
Map of Berlin |