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Berlino
è una città ricca di storia, arte e cultura, con molte
attrazioni da vedere. Tra i luoghi più famosi ci sono la
Porta di Brandeburgo, simbolo della città, la famosa Isola
dei Musei, con il Museo Nazionale e il Pergamonmuseum, e il
Muro, il Checkpoint Charlie, simboli della Guerra Fredda.
Inoltre, Berlino offre numerosi parchi e giardini, tra cui
il Tiergarten, uno dei più grandi parchi cittadini d'Europa,
il parco di Tempelhof, un ex aeroporto ora utilizzato come
parco urbano e il Giardino Zoologico di Berlino, uno dei più
antichi e famosi al mondo. La città è anche famosa per la
sua vita notturna, con una vasta gamma di bar, club e locali
per tutti i gusti. La combinazione unica di storia, cultura
e divertimento rende Berlino una meta ideale per una
vacanza.
A questo scopo, ecco per voi 101 luoghi e cose da vedere e
da fare nella capitale tedesca per soggiorni da pochi giorni
a un mese e 10 cose da cercare di evitare. Mettetevi
comodi.
Reichstag
Dem
deutschen Volke ("Per il popolo tedesco"), si può leggere
sul frontone di questo simbolo della storia tedesca del XX secolo.
Il Reichstag di Berlino è l'edificio sede
del Bundestag, il Parlamento federale tedesco.
Costruito tra il 1884 e il 1894 nel più puro stile del
grande Rinascimento italiano, il Reichstag fu sede dell'Assemblea
(Reich) durante il Secondo Impero tedesco (1871-1918)
e poi durante la
Repubblica di Weimar
(1918-1933). Divenne poi il luogo di un intrigo che ha segnato la storia tedesca del
'900, i cui componenti esatti sono ancora sconosciuti, ma l'edificio prese
ancora fuoco nel 1933 (presumibilmente dopo un attacco anarchico, ma tutto
fa pensare che Hitler stesso organizzò l'incendio per incolpare i
comunisti)L'edificio originale è opera di Paul Wallot, un architetto tedesco
di discendenza ugonotta, che nel 1882 si aggiudicò il concorso per la
sua realizzazione unendo nella realizzazione della struttura, motivi
rinascimentali e classici. Continua a leggere sul
Reichstag.
Porta di Brandeburgo
La
Porta di Brandeburgo è una delle icone più famose e
riconoscibili di Berlino (in tedesco Brandenburger Tor), una porta monumentale,
dalla fisionomia inconfondibile, alta 26 metri e larga 65,5, costruita
nel XVIII secolo come simbolo della potenza prussiana, testimone
silenziosa degli ultimi 300 anni di storia della città, è divenuta
oggi una delle icone più riconoscibili di Berlino. Nel corso
del tempo la porta cambiò spesso di aspetto e di colore, ma
fu durante la Guerra Fredda, quando la Porta era situata
proprio vicino al confine tra Berlino Est e Ovest, che divenne
l'emblema, insieme al
Muro, di una città, di uno stato, di un mondo divisi. Nel corso del tempo la porta cambiò spesso di aspetto e di colore, ma fu
durante la
Guerra Fredda, quando la Porta era
situata proprio vicino al confine tra Berlino Est e Ovest, che divenne
l'emblema, insieme al
Muro, di una città, di uno stato, di un mondo
divisi. ..Continua
a leggere sulla
Porta di Brandeburgo.
Torna su
Il Muro di Berlino
La
storia del Muro di Berlino (Berliner Mauer in tedesco) comincia
nel 1961, come diretta conseguenza della Seconda Guerra Mondiale
e della successiva Guerra Fredda tra i due blocchi del
potere che governavano il mondo in quel periodo: quello sovietico
e quello occidentale a comando americano. La vittoria degli
Alleati e dell'Armata Rossa sul nazismo è ormai lontana e la
Germania, divisa fra est filosovietico e ovest filoccidentale,
paga il prezzo più alto: mentre nella repubblica federale
(Rft), grazie anche ai massicci aiuti americani, migliorano
le condizioni di vita, nella repubblica democratica (Ddr
o Rdt) cresce l'insoddisfazione della gente. La
collettivizzazione forzata dell'agricoltura, la repressione
dell'industria e del commercio privati, la mancanza di
risorse, provocano un vero e proprio esodo dall'est verso
l'ovest della Germania: nei mesi che vanno da gennaio ad
aprile fuggono dal "paradiso socialista" 160 mila persone.
Devono essere fermate...Continua a leggere
sul
Muro di Berlino.
Monumento al Muro di
Berlino
E'
qui, nel Momumento al Muro di Berlino (Gedenkstätte Berliner
Mauer in tedesco), nella
Bernauer Strasse
molto meglio che alla
East Side Gallery,
che ci si rende conto di come fosse veramente il "Muro" prima
della sua caduta nel 1989 e di quello che poteva provocare
(e ha provocato) alle persone e ad una intera popolazione
divisa. Il Muro conosciuto, che separa l'est
dall'ovest, non è molto alto, ma è stato raddoppiato ad est
da un "muro di protezione". Tra
questi due muri c'era la Todesstreife la zona della morte, una
striscia di terra vuota, una terra di nessuno. La torre di guardia che si
affaccia sulla Bernauer Strasse è originale....Continua a leggere sul
Monumento al Muro di
Berlino.
Quartiere Mitte
Il
Mitte è un distretto (ma porta lo stesso
nome anche un suo quartiere) a cui è associato il codice numerico
01. In tedesco mitte significa "mezzo", "centro" ed infatti
identifica il centro della capitale della Germania.
Il Mitte di gran lunga è l'area a più alta concentrazione di
monumenti e si estende in circa 40 km quadrati, allungandosi
lungo il corso del fiume
Sprea.
Faceva parte di Berlino est
ed è oggi la parte di Berlino più visitata dai turisti. Si noti
che quando i berlinesi parlano del Mitte di solito si riferiscono
al quartiere e non al più grande distretto. Il distretto è a sua volta suddiviso in vari quartieri, anch'essi accompagnati da un codice numerico: il Mitte-quartiere (0101) il centro
del centro, il Moabit (0102), l'Hansaviertel (0103), il Tiergarten (0104), il Wedding
(0105), il Gesundbrunnen (0106)...Continua
a leggere sul quartiere
Mitte.
Isola dei Musei
(Musemsinsel)
Lo
scenografico Schlossbrücke (letteralmente Ponte del Castello)
progettato da Karl Friedrich Schinkel (dal 1951
al 1991 Marx-Engelsbrücke) si trova all'estremità orientale
del viale Unter den Linden nel centro storico di Berlino,
adornato di sculture, conduce alla piccola isola sul fiume Sprea,
oggi nota come Isola dei Musei (Museumsinsel). Su questo
piccolo lembo di terra nel XII secolo sorse il primo nucleo
di quella che sarebbe diventata Berlino. Il nome "Isola dei
Musei" deriva dal fatto che qui sono concentrati alcuni dei
più grandi musei del mondo, non solo della Germania:
Altes Museum,
Neues Museum
(inclusa la collezione del Museo Egizio di Berlino),
Alte Nationalgalerie,
Museo Bode,
Pergamon Museum...Continua a leggere l'articolo
dettagliato sull'Isola
dei Musei.
Denkmal für die ermordeten
Juden Europas (Memoriale della Shoa)
La
Germania e l'intera umanità non si possono permettere di far
finire nell'oblio gli orrori nazisti accaduti durante la seconda
guerra mondiale. Per questo, proprio nella capitale tedesca
si trova il Memoriale per gli ebrei assassinati d'Europa
(Denkmal für die ermordeten Juden Europas in tedesco), meglio
conosciuto come museo dell'Olocausto o della Shoah,
un campo di 2711 stele (chiamate così dall'architetto), monoliti
in cemento grigio scuro disposti in file ondulate su 212.000
m². Progettato e inaugurato nel 2005 da Peter
Eisenmann, il memoriale si trova in corrispondenza del luogo
dove c'era il bunker di Goebbels, il capo della propaganda
nazista. Nel sotterraneo si trova il Centro di documentazione
degli ebrei morti nella shoah (sempre a ingresso
gratuito). Il memoriale, che evoca sia un cimitero gigantesco
che un labirinto, si trova a metà strada tra Potsdamer Platz
e la Porta di Brandeburgo, vale a dire, nel cuore di
Berlino. Nelle vicinanze si trovano anche un centro informazioni
e un memoriale sulla deportazione degli omosessuali. Quest'ultimo
si presenta sotto forma di un blocco di cemento trafitto da
una finestra obliqua, attraverso la quale, si può guardare un
video con un bacio tra due uomini. Entrambi i memoriali sono
un esempio di grande lavoro sulla memoria collettiva, su episodi
che devono essere ricordati per sempre, allontanando la tentazione
dell'oblio...Continua a leggere sul
Memoriale per gli
ebrei assassinati d'Europa.
Duomo di Berlino
Il
Duomo di Berlino è una delle icone della città. Costruita
in stile rinascimentale italiano, la cattedrale protestante
di Berlino venne distrutta durante la seconda guerra mondiale
dalle forze inglesi e rimase un rudere fino al 1973, anno nel
quale iniziarono i lavori di restauro. Dall'esterno il grande
complesso ha sempre avuto una buona estetica, ma dalla fine
dei lavori di ristrutturazione l'intero edificio è stato riportato
al suo antico splendore. Vi troviamo un incredibile numero di
dettagli vittoriani, statue di eminenti protestanti tedeschi, sale da
concerto ed una cripta che ospita i sarcofagi della
dinastia degli Hohenzollern...Continua a leggere sul
Duomo di Berlino.
Deutscher Dom
La cosiddetta "chiesa tedesca di Berlino",
anche chiamata erroneamente cattedrale tedesca (Deutscher Dom o
Neuer Kirche, chiesa nuova, in tedesco) è uno dei monumenti più
iconici del quartiere Mitte di Berlino, il cuore della
capitale tedesca. Costruita in stile barocco da Carl von Gontard su
ordine di Federico II tra il 1780 e il 1785, si trova di fronte al
cosiddetto "Duomo francese", la Französischen Dom, una
struttura a dir poco identica.
Ambedue, insieme all’edificio della
Konzerthaus, che sta nel mezzo tra le due chiese, rappresentano i punti
di maggiore attrazione della piazza Gendarmenmarkt, oggi anche famosa
per ospitare il
mercatino di Natale più bello di Berlino.
Non solo, entrambe contribuiscono a rendere la piazza una delle più belle,
se non la più bella di Berlino secondo molti, testimonianza concreta di
un'integrazione e di tolleranza religiosa. Il tipo di credo esercitato nella
chiesa tedesca e in quella francese era infatti quello della comunità
calvinista di Berlino una, quella storica luterana della città di
Berlino l’altra...Continua a leggere sul
Deutscher Dom.
Zoo di Berlino
Uno
dei più grandi giardini zoologici del mondo, il Zoologischer
Garten di Berlino è stato emozionante per milioni di visitatori
da quando ha aperto più di 150 anni fa. Quando parliamo
dello Zoo di Berlino alcuni di noi ricorderanno il libro
e il film di
Noi, i ragazzi dello zoo di
Berlino, che tuttavia era ambientato
nella stazione ferroviaria adiacente allo zoo, la Zoologischer
Garten per l'appunto. Lo zoo di Berlino venne costruito per volere di Federico Guglielmo IV
dietro un'idea del grande naturalista, esploratore e botanico tedesco
Alexander von Humboldt e di un esploratore e zoologo Martin Lichtenstein....Continua a leggere sullo
Zoo di Berlino.
Municipio Rosso di Berlino
Riconoscibile
per la sua bella facciata in mattoni e l’alta torre di 74 metri, il
Municipio rosso di Berlino (il Berliner Rotes Rathaus) è uno dei
monumenti più emblematici della capitale tedesca.
Durante l'epoca comunista l'edificio venne
usato dall'amministrazione municipale di Berlino Est, conservando il
nome di Rotes Rathaus ('Municipio Rosso'), così chiamato dal
caratteristico colore riconoscibile nella sua facciata. Nel 1991, subito
dopo la Riunificazione delle due Germanie (Est ed Ovest), anche gli
impiegati amministrativi della Berlino Ovest si trasferirono in
questo edificio dal proprio municipio, che era il Rathaus Schöneberg.
Nella piazza antistante (attuale Kennedyplatz) il presidente
americano John F. Kennedy disse la famosa frase "ich bin ein
Berliner" (io sono un berlinese): era il 26 giugno 1963...Continua
a leggere sul
Berliner Rotes Rathaus.
Tiergarten
Il
parco di Tiergarten è il parco più grande (e più bello)
di Berlino e uno dei più grandi parchi urbani del mondo. I turisti
a Berlino passeggiando al Tiergarten possono godere di numerosi
e incantevoli percorsi con zone boschive, laghi e prati molto
frequentati. Con i suoi 210 ettari è il "polmone verde" di
Berlino (il secondo più grande dopo la foresta di Grünewald).
Il viale Strasse des 17 Juni taglia in due il Tiergarten.
Questa
famosa strada è stata rinominata più volte nella storia. Un tempo si
chiamava Charlottenburger Chaussee (1698) e conduceva,
appunto, fino al
Palazzo di
Charlottenburg.
Durante durante il periodo nazista il parco si chiamava
Asse Est-Ovest e lo stesso Hitler lo usò come viale trionfale con le
bandiere naziste allineate ai lati. Il nome attuale commemora la
rivolta avvenuta a Berlino Est il 17 Giugno 1953...Continua
a leggere sul
Tiergarten.
Gemäldegalerie
Uno
dei musei d'Arte più grandi della Germania, ospita una delle
più belle collezioni europee con opere dal XIII al XVIII
secolo. Celebri tra i dipinti, la Vergine in trono con Bambino
(1350), circondata da angeli che ricordano i demoni nelle opere
di Hieronymus Bosch; la collezione italiana include le
cinque Madonne di Raffaello, insieme ad opere di
Tiziano,
Filippo Lippi,
Botticelli e Correggio.
Vi sono i primi dipinti fiamminghi:
Van Eyck,
Van der Weyden, Bosch e Brueghel, varie
gallerie dedicate a maestri fiamminghi e olandesi del XVII secolo,
e non meno di 15 opere di Rembrandt. Da non perdere. La Gemäldegalerie possiede una delle
collezioni più importanti al mondo di pittura
europea dal XIII al XVIII secolo, con capolavori di
tutte le epoche storiche, tra cui dipinti di grandi
maestri quali
van Eyck,
Caravaggio, Bruegel,
Botticelli,
Dürer,
Raffaello,
Tiziano,
Rubens,
Rembrandt e
Vermeer...
Continua a leggere sulla
Gemäldegalerie.
Alte Nationalgalerie
L'Alte
Nationalgalerie o Antica Galleria Nazionale di Berlino è
la casa originale della Nationalgalerie, un grande museo
dedicato all'arte tedesca dell'800 le cui collezioni oggi sono
divise tra la Neue Nationalgalerie (vedere
Neues Museum),
l'Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart, la
Friedrichswerdersche Kirche, il
Museo Berggruen
e la Sammlung Scharf-Gerstenberg.
L'idea di istituire un grande centro di cultura museale a Berlino risale al
periodo di Federico Guglielmo IV di Prussia, che sognava di creare un
"santuario per l'arte e la scienza". L'edificio
progettato in forme neoclassiche dall'architetto August Stüler fu
testimone di tanti avvenimenti che colpirono la città dalla
sua costruzione, comprese le distruzioni della Seconda
Guerra Mondiale e la divisione della città tra est sovietico
e ovest occidentale...Continua a leggere
sulla
Alte Nationalgalerie.
Museo di Pergamo
Il
Pergamon Museum, Museo di Pergamo, è uno
dei cinque meravigliosi musei della cosiddetta Isola dei
Musei a
Berlino
(Museumsinsel),
ed è tra i primi tre musei tedeschi per numero di visitatori.
E' famoso in tutto il mondo per le imponenti e prestigiose opere
presenti, alte decine di metri. Il museo prende il nome dall'altare
di Pergamo, uno dei capolavori dell'arte greca, ed è nato
per raccogliere e custodire le grandi acquisizioni degli
archeologi tedeschi del secolo XVIII e XIX. Il
grande edificio a colonnato che ospita il museo è porpio un'enorme replica
del famoso altare di Pergamo. Fondato nel 1930, a seguito di
scavi presso il monte Olimpo, è oggi considerato uno dei più
importanti musei archeologici del mondo...Continua a
leggere sul
Pergamonmuseum.
Unter den Linden
L'Unter
den Linden, (letteralmente "sotto dei Tigli"), è il maestoso
viale nella zona nella del
Mitte di Berlino,
la principale arteria est-ovest che attraversa la città che
prese il nome dai filari di tigli che furono piantati lì secoli
fa. Questo prestigioso viale conduce allo scenografico Schlossbrücke
(letteralmente Ponte del Castello) vicino l'Isola
dei Musei attraverso la
Porta di Brandeburgo
in
Parizer Platz.
La strada si estende lungo 1,5 chilometri ed ha una larghezza
di sessanta metri. I tigli sono ancora ì, su quattro file per
un totale di circa un migliaio in totale. Il duca Federico
Guglielmo, conosciuto anche come il Grande Elettore, si
dedicò fortemente allo sviluppo e l'abbellimento di Berlino,
durante il suo regno a metà 1600. ..Continua a leggere
sull'Unter
den Linden.
Schloss Charlottenburg
Lo
Schloss Charlottenburg è un grandioso palazzo in stile
barocco situato nel quartiere occidentale omino di Charlottenburg
a Berlino. Il palazzo settecentesco fu raso al suolo durante
la seconda guerra mondiale, ma è stato completamente ricostruito.
Si tratta di uno dei pochi edifici a nella capitale tedesca
che mostrano la grandezza della dinastia degli Hohenzollern
che per secoli ha governato Prussia e dominato gli altri stati
regionali tedeschi. Il castello venne costruito per conto
di Sophie Charlotte, una donna bella e intelligente,
patrona della filosofia e delle arti e moglie di Federico III,
principe elettore di Brandeburgo, incoronato Federico
I re di Prussia. Da non perdere la Neue Flügel (Ala Nuova),
con gli Appartamenti di Stato di Federico il Grande,
il Neue Pavillon (Nuovo padiglione), costruito da Schinkel nel
1824 per Federico Guglielmo III, che lo preferì al palazzo
principale, gli enormi giardini del XVIII secolo con il Belvedere,
che contiene una collezione di porcellane di Berlino e il
Mausoleo reale...Continua a leggere sullo
Schloss Charlotteburg
Altes Museum
L'Altes
Museum (Museo Vecchio), è uno dei più importanti tra i
Musei a Berlino, ed ospita collezioni dell'Antichità
Classica, in particolare greca e romana. L'Altes è stato il
primo museo di Berlino, originatosi da un'idea nata nel XVII
secolo nei giardini che furono della principessa Luisa,
figlia di Federico Guglielmo III di Prussia, in un'isola
del fiume Sprea. Aperto nel 1830, fu il primo museo di quella
che oggi tutto il mondo conosce come
Museumsinsel
(Isola
dei Musei), Patrimonio dell'Umanità Unesco...Continua
a leggere sull'Altes
Museum.
Neues Museum
Insieme
all'Altes Museum (Museo Vecchio) il Neues Museum fa parte
dell'Isola
dei Musei (Museumsinsel),
complesso museale iscritto nella lista dei Patrimoni dell'Umanità
dall'UNESCO e costituisco uno dei luoghi più visitati
e conosciuti di Berlino.. Il Neues Museum (Museo
Nuovo) venne costruito nel 1859 ed è la dimora
del famoso busto della regina Nefertiti, scoperto
nel 1912 e risalente al 1360 a.C.
In origine il museo era
un prolungamento del Museo Reale e divenne immediatamente molto
popolare per le sue collezioni d'arte preistorica ed egiziana. Alla chiusura
del 1939 e alla distruzione arrivata con la seconda guerra mondiale
non
seguì alcuna ristrutturazione, tanto che venne praticamente abbandonato fino
al 1986 e i lavori per il suo recupero iniziarono solo nel
2003 per terminare nel 2009, anno della sua riapertura...Continua a leggere sul
Neues
Museum.
East Side Gallery
(Muro di Berlino)
Una
lingua di cemento, colorata, che 'smuove' gli animi di chiunque
ci passi accanto: è la East Side Gallery, il
ricordo più suggestivo di quello che fu il
Muro
di Berlino. Lunga circa 1,3 km, questa sezione
del muro rivive sotto forma di 'street art',
arte da strada, dal 1990, e viene celebrata come l'unico, e
più autentico, simbolo di 'unione e riunificazione' del mondo.
Subito dopo la caduta del muro, nasceva una forma nuova di museo
all'aperto, ricco di colori e prospettive artistiche.
La
East Side Gallery
è una vera e propria galleria d'arte, dove la star è uno dei
pochi pezzi superstiti del muro di Berlino; tecnicamente si
tratta solo di una sezione all'interno del muro, non un vero
e proprio Grenzmauer, cioè muro di confine, funzione assolta
in questo caso dallo stesso fiume Sprea. È situata
infatti lungo le rive della Sprea, a Friedrichshain nei pressi
della Ostbahnhof (stazione est). La galleria d'arte venne creata
nel 1990 dopo il crollo del Muro ed espone opere di un
gruppo internazionale di artisti che hanno espresso le loro
reazioni e sensazioni alla caduta del muro...Continua a leggere
sulla
East Side Gallery. Vedere la pagina
dedicata al
Muro di Berlino
Checkpoint Charlie
Il
Checkpoint Charlie è uno dei simboli finali della
Guerra Fredda, ed incarna fisicamente la separazione tra
est e ovest. Per quasi 30 anni, questo punto di confine rappresentava
non solo una Germania divisa, ma un mondo in tumulto politico.
Insieme al Glienicker Brücke (Ponte di Glienicker),
questo era il più famoso punto di confine tra le due Berlino
negli anni della Guerra fredda. Il famoso cartello con la scritta YOU ARE NOW LEAVING THE AMERICAN SECTOR
(STATE LASCIANDO IL SETTORE AMERICANO) è stato per molti
anni una delle immagini più rappresentative della divisione
politica e territoriale di Berlino...Continua a leggere sul
Checkpoint Charlie.
Nuova Sinagoga di Berlino
La
Comunità Ebraica di Berlino si evidenzia per
essere una cosiddetta "comunità unificata" (Einheit Gemeinde),
che comprende otto sinagoghe di Ashkenazy-ortodossi, sefarditi-ortodossi,
liberali, egualitari e conservatori. Quella di Oranienburger,
egualitaria, rifondata nel 1998 ma costruita nel 1866, e conosciuta
come Nuova Sinagoga (Neue Synagoge), costituisce
un elemento architettonico distinguibile nell'orizzonte urbano
della città, con la sua grande cupola dorata, ad un'altezza
di 50 metri dal suolo. Venne
costruita in stile moresco orientale e presto divenne un monumento
architettonico importante della Berlino della seconda metà del XIX secolo.
La cupola dorata e ampiamente ornata è ancora oggi un punto
di riferimento del panorama urbano di Berlino...Continua a leggere sulla
Nuova Sinagoga
di Berlino.
Opera di Berlino
L'Opera
di Berlino, la Staatsoper Unter den Linden, fu commissionata
e fondata da Federico II nel 1741 come come Opera Reale di
Corte della Prussia. Dopo la sua costruzione da parte
di Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff in stile rococò,
fu ufficialmente aperta nel 1742 nel cuore di Berlino, nel
viale dell'Unter den Linden. Era
una delle opere del progetto del Fridericianum Forum
il grande progetto architettonico di Federico II che doveva
cambiare il volto di Berlino. Il teatro venne ufficialmente
inaugurato con la performance di Heinrich Graun in
"Cesare e Cleopatra" nel 1742. Come
Berliner Hof- und Staatsoper, il teatro dell'opera ha
avuto una storia movimentata come poche altre...Continua a leggere sulla
Staatsoper Unter den Linden.
Museo Storico Tedesco
Il
Museo Storico Tedesco (Deutsches Historisches Museum)
è ospitato nel più antico edificio della Unter den Linden arrivato
sino a noi è la Zeughaus (Antico arsenale). Venne costruito
dal Federico III di Brandeburgo dal 1695 al 1730 in stile Barocco
per essere usato come arsenale di artiglieria. Successivamente
venne trasformato in un museo militare nel 1875. Qui Hitler
ogni marzo celebrava il discorso per la "Giornata della memoria",
Volkstrauertag (per i caduti tedeschi nella Prima Guerra
Mondiale)...Continua a leggere sul
Museo Storico Tedesco.
Ponte Rosso di Berlino
Il
ponte rosso a due piani di Oberbaumbrücke è un'altra
delle icone di questa grande metropoli, ed è impossibile
non notarlo, con la sua delicata e decisa presenza sul fiume
Sprea. Fino al 1989 era un altro simbolo della divisione politica
e anche fisica
della città. Quando il Muro di Berlino fu costruito nel
1961 il ponte divenne parte di Berlino Est al confine
con Berlino Ovest, e, come tutto il corso del fiume sul lato
del
quartiere di Kreuzberg
furono fortificate dai tedesco-orientali. Anche
il passaggio della metropolita venne interrotto a Schlesisches Tor. A partire dal 21 dicembre 1963, il Ponte
Oberbaum fu utilizzato come un confine attraversamento pedonale solo per i
residenti di Berlino ovest...Continua a leggere
sul
Oberbaumbrücke.
Quartieri di Berlino
La
più popolosa città tedesca con i suoi 3.5 milioni di abitanti Berlino, è suddivisa in
12 quartieri, in realtà distretti amministrativi chiamati
Bezirk
(circoscrizioni), ognuno dei quali possiede un proprio
consiglio distrettuale e un sindaco. Ogni Bezirk ha i suoi Kiez, i
vari quartieri veri e propri, così definiti nella parte centrale della città
o Ortslage in periferia (vedere la
Mappa quartieri
di Berlino).
Il distretto centrale - e principale - di Berlino è il Mitte,
che fino al 1989 faceva parte di Berlino Est, ma che oggi è il cuore
storico e turistico della città, ricco di musei, negozi, ristoranti e locali
notturni.
La città è tagliata in due dal fiume Sprea, e i Besirk
sono equamente divisi tra nord e sud del fiume...Continua a
leggere sui
Quartieri
di Berlino.
Prenzlauer Berg
Prenzlauer Berg
è uno dei quartieri più belli di Berlino. Siamo nella Berlino più
trendy, alternativa ed emergente. Da ex sobborgo operaio, come
spesso accade nelle grandi città, si è trasformato in uno dei più richiesti
dai berlinesi e, per chi vuole sentirsi tale anche solo per qualche giorno,
è qui che si deve venire. Colpiscono i larghi viali alberati,
i ristoranti con i tavolini all'aperto, lungo il marciapiede, il
chiacchiericcio e l'allegria della gente, che qui sembra essere tutta bella,
rilassata e allo stesso tempo piena di energia.
Uno
sguardo più in dettaglio e ci si accorge del numero dei '
kindergarten', gli asili, e allora non trovi così strana quella
grossa mole di giovani madri, ma anche soprattutto padri, con bambini già
dalle prime ore del mattino (ti basta qualche ora in questo quartiere per
far si che il mondo a Berlino ti sembri fatto solo di giovani)...Continua a
leggere su
Prenzlauer
Berg.
Friedrichshain
Berlino è una città poliedrica e Friedrichshain
è uno dei suoi
Quartieri più emergenti, insieme ai vicini
Kreuzberg e
Prenzlauer Berg. Siamo in una delle aree più alla moda della città, con tanta atmosfera bohémiene e cultura emergente. Da un punto
amministrativo, il distretto è per l'appunto quello di Friedrichshain-Kreuzberg, nonostante da quest'ultimo
si distingua per carattere e posizione.
Un salto verso le Boxhagener Strasse e Simon-Dach Strasse e rimane difficile oggi, con la vivacità dei bar, dei
ristoranti e delle discoteche presenti, immaginare che questo era il cuore della Berlino Est,
punto di confine tra desideri e sogni incerti e non
per questo meno ricchi di speranze. Vibrante e
alternativa, la Karl-Marx-Allee era
un tempo l'arteria principale del quartiere, e oggi,
ancora una volta, le sue grandiose dimensioni
lasciano un po' disorientati, pur restando comunque
memorabili. ..Continua a leggere su
Friedrichshain.
Kreuzberg
La rivoluzione borghese pare sia iniziata da qui a
Berlino. Kreuzberg, un nome oggi sulla bocca di tutti e per un buon motivo. Chi di
passaggio e in arrivo da ogni parte del mondo ha poi deciso di fermarsi qui, per costruire il proprio futuro, chi per necessità, chi per professione e
piacere. Uno dei quartieri più poveri della Germania degli anni '70, parte di una zona di poco conto della Berlino Ovest, è oggi patria di
famiglie multi-etniche, artisti emergenti e giovani desiderosi di farsi
avanti. Anche qui, vero, si è fatta strada la 'piccola Istanbul' di
Berlino, ma non solo; graffiti e caffè, sorrisi e rabbia trasformata in determinazione, con quel tipico ottimismo pronto a cavalcare l'onda di una vita
sempre 'in progress'.
Kreuzberg è un quartiere di contrasti
, difficile fissarne i bordi al giorno d'oggi e sono
infatti molti a confonderne le caratteristiche
peculiari. ..Continua a leggere su
Kreuzberg.
Neukölln
Il
quartiere di
Neukölln è un quartiere di Berlino tutto da scoprire. Uno
dei più emergenti della città e preferito tra i giovanissimi, spesso
definito come il nuovo centro alla moda della capitale tedesca. Di per se il
colpo d'occhio è caratteristico: un'area giovane e progressiva, per molti
versi trasgressiva, pieno di quei graffiti quasi intimidatori ma che fanno
tanto 'berlinese'. Lo sguardo più approfondito avrà dalla sua una comunità
unita, composta da artisti e giovani in cerca di un futuro sostenibile,
espressione di una città sempre all'avanguardia.
Qui gli artisti si riuniscono nei parchi pubblici e sembrano condividere la
vita, quella urbana e sociale in particolare; amano filosofare su creatività
ed eco-sostenibilità, si interessano di multietnicità e sperimentano,
accogliendo il nuovo con estrema apertura mentale. ..Continua a leggere su
Neukölln.
Scheunenviertel
Lo
Scheunenviertel
è uno storico quartiere la cui ragnatela di vicoli
tortuosi si è trasformata in una delle zone di
Berlino più frequentate e alla moda nel corso degli
ultimi 15 anni, dove convivono divertimento, cultura
e shopping. Il nome del quartiere richiama a secoli
da a quando l'area è stata sede di fienili altamente
infiammabili. I fienili servivano per la la paglia
necessaria per alimentare il mercato del bestiame
vicino a quella che sarebbe in futuro diventata
Alexanderplatz. In seguito divenne il principale quartiere ebraico di Berlino, un ruolo che
ha gradualmente ripreso negli ultimi anni.
Potete cominciare la vostra esplorazione della zona, semplicemente vagando,
all'inizio, senza meta trovando sorprese, quasi in ogni angolo: da un
idilliaco cortile o una galleria di tendenza, una boutique elegante, una
sala da ballo del XIX secolo...Continua
a leggere sul quartiere di
Scheunenviertel.
Nikolaiviertel
Il
quartiere di
Nikolaiviertel è uno degli angoli urbani più
caratteristici di Berlino. Difficile definirlo un quartiere
vero e proprio, date le sue dimensioni ridotte e
considerando la sua collocazione nel più vasto
Mitte. Di per se Nickolaiviertel è infatti
centralissimo e viene indicato come una delle zone più
antiche di Berlino, nonché sede della più antica chiesa
della città, la
Nikolaikirche. Turisticamente
l'area è perfetta. Strade strette e spesso pedonali, la rendono una delle
più popolari tra i visitatori di quella che durante gli anni della Guerra
Fredda costituiva la zona di confine della
Berlino Est...Continua a leggere sul quartiere di
Nikolaiviertel.
Berlino Sotterranea
Durante la Seconda
guerra mondiale, Berlino
viveva due vite, due mondi forse non del tutto sovrapposti.
Uno in superficie, visibile, ed uno sotterraneo. Quest'ultimo,
l'unterwelten, per dirlo alla tedesca, venne utilizzato per
diversi motivi: non solo rifugio antiaereo usato da gente comune
per trovare un riparo dai terribili bombardamenti alleati che distruggevano
la città,
ma anche centro nevralgico del governo nazista durante gli
anni del Terzo Reich.
Qualche tempo dopo, lo stesso reticolato di gallerie e tunnel
servì anche durante il periodo della Guerra Fredda, in
un mondo di aberranti divisioni e pericoli di una
nuova guerra. Ed eccola la Berlino
dei bunker, ancora oggi intatti di una autenticità per alcuni
versi nascosta e anche misteriosa...Continua a leggere sulla
Berlino
sotterranea.
Bernauer Strasse
Bernauer Strasse è una delle strade, suo malgrado, simbolo della
divisione di Berlino con la costruzione del Muro,
che rimase in piedi per 28 anni, come una ferita aperta tra due mondi, l'est
e l'ovest, del mondo, non solo di una città, agli antipodi. Una strada
divenuta anche un simbolo della disumanità del regime di frontiera della
DDR. Celebre soprattutto per le fughe dalle finestre dei condomini nella
parte orientale della città, fino alla strada, che era in Occidente. Diverse
persone sono morte qui quando il confine fu applicata. Uscendo
dalla metropolita omonima (U-Bahn Bernauer Strasse), si possono
vedere immediatamente le enormi immagini dipinte sui lati delle case.
Immagini come la sagoma del soldato Conrad Schumann (resa famosa in
tutto il mondo da uno scatto di fotografo)...Continua a leggere su
Bernauer
Strasse.
Museo
di Käthe-Kollwitz
Il Museo
di Käthe-Kollwitz (Käte-Kollwitz Museum),
dedicato all'omonima artista, si trova appena
a sud del famoso viale dello shopping berlinese
Kurfürstendamm, vicino alla stazione di U-Bahn
Uhlandstrasse. E' dedicato all'opera di
Käthe Kollwitz, pittrice e scultrice tedesca, nata a
Konigsberg nell'allora Prussia dell'est, l'attuale
Kalingrand (oggi Russia), nel 1867 e morta
nell'aprile del 1945.
L'artista visse e lavorò per più di 50 anni a
Berlino. Molti dei
suoi disegni e dei suoi lavori
sono frutto della quotidianità difficile che
l'artista vedeva e viveva nel
quartiere operaio di
Prenzlauer Berg, dove
aveva deciso di trasferirsi insieme al marito, che faceva
il medico di famiglia.
Kathe si era trasferita a Berlino all’età di 17 anni, e si era iscritta a
una scuola d’arte femminile...Continua a leggere sul
Museo
di Käthe-Kollwitz.
Museo di Storia Naturale di
Berlino
Il Naturkundemuseum,
è il Museo di Storia naturale di Berlino, situato nel cuore della
città. Un museo da non perdere,
con una enorme collezione di oltre 30 milioni di pezzi
relativi al mondo della zoologia,
della paleontologia, della mineralogia, ecc, accumulata in 100 anni di
storia. Se siete alla ricerca di record, sappiate
che lo scheletro del dinosauro all'entrata (per la precisione un brachiosauro) è il più grande del mondo. Non
c'è da stupirsi sulla sua grandezza, tenendo conto che l'attuale edificio è
stato originariamente costruito su tre musei indipendenti.
Ad esempio, dal 2010 nell'ala est sono esposti oltre un milione di reperti
della collezione zoologica, tra cui mammiferi, anfibi e pesci. Una
delle mostre più popolari è il Gorilla Bobby, che affascina i visitatori
grandi e piccini da oltre 75 anni...Continua a leggere sul
Museo di
Storia Naturale di Berlino.
Fernsehturm
La
Fernsehturm, la famosa torre della televisione che ancora
oggi è possibile ammirare, fu costruita alla fine del 1960 in
uno dei peggiori momenti di contrasto tra la Berlino Est socialista
e la Berlino Ovest occidentale. Questa torre della televisione
è alta 368 metri, ed è visibile in tutta la città. Nacque per
mostrare al mondo intero il dinamismo e la modernità del regime
comunista della DDR. La Berliner Fernsehturm è la struttura
più alta di Berlino e può essere vista da qualsiasi punto della
città. L'idea per la torre venne proposta nel 1958, quando
il governo della Germania Est volle erigere una grattacelo di
uffici in Alexanderplatz che doveva diventare un simbolo
di Berlino Est ben visibile anche nella parte ovest della città.
Come risposta, gli architetti Jörg Streitparth e Hermann
Henselmann - quest'ultimo noto per le sue torri nella
Karl Marx-Allee - proposero la costruzione di una torre
della televisione che doveva essere conosciuta come la 'Torre
dei Segnali'. ...Continua a leggere sulla
Fernsehturm.
Gedenkstätte Berliner
Mauer
(Monumento e Centro di documentazione de Muro di Berlino)
Per
chi è in cerca di informazioni sulla storia del Muro di Berlino,
questo centro racconta il contesto storico, politico e
sociale del muro, simbolo della Guerra fredda. Il
lato orientale, senza i graffiti a cui oramai siamo abituati,
sembra strano, ma dalla parte est era vietato avvicinarsi e
ovviamente fare graffiti. Vicino trovate la Kapelle der Versöhnung
(Cappella della Riconciliazione), nell'area che era conosciuta
come a 'no man lands', la terra di nessuno, uno spazio
vuoto dove erano poste barriere con filo spinato e le torrette
di controllo. Da poche parti si respirava così profondamente
il senso di divisione che permeava il sentimento dei
berlinesi ..Vedere anche l'articolo dedicato a
Bernauer Strasse.
Museo Etnologico di Berlino
Il
museo Etnologico di Berlino (Ethnologisches museen, ex
Museum für Völkerkunde) è uno dei più grandi musei etnologici
del mondo. Ospita mezzo milione di oggetti, acquistati dalla
Germania principalmente nei viaggi di esplorazione e colonizzazione
di fine Ottocento e primi Novecento. Famoso per le ricostruzioni
di case provenienti da tutto il mondo, per le barche e i
bronzi del Benin. Le sculture in pietra degli Incas,
Maya, Aztechi sono pari solo alle collezioni dei
più bei musei del Messico. Interessante la collezione
di autentiche barche del Sud Pacifico, le reliquie pre-colombiane,
tra cui oggetti in oro e oggetti antichi provenienti dal
Perù. All'interno è ospitata anche una collezione di
etnomusicologia (Berliner Phonogramm-Archiv)...Continua
a leggere sul
Museo Etnografico di Berlino.
Friedrichswerdersche-Kirche
La
sconsacrata chiesa di Friedrichsweder è stata la prima chiesa
in stile neo-gotico costruita a Berlino e progettata da un architetto
conosciuto come maestro dell'architettura neoclassica, Karl
Friedrich Schinkel, nel periodo 1824-1831 quasi in
contemporanea all'Altes Museum dello
stesso architetto. La ristrutturazione della chiesa
Friedrichswerder è stata completata. Dal 27 ottobre 2020, i
musei nazionali di Berlino utilizzano nuovamente l'edificio
della chiesa come spazio espositivo della Alte
Nationalgalerie. Inizialmente progettato in stile
classico, Schinkel si piegò ai desideri del principe
ereditario Federico Guglielmo IV, che preferiva una chiesa
in stile "vecchio tedesco", cioè gotico. Nelle proporzioni
dell'edificio, tuttavia, l'architetto rimase fedele alla sua
intenzione di "purificare il gotico attraverso
l'antichità"...Continua a leggere sulla
Friedrichswerdersche.
Gedenkstätte Plötzensee
In
quella che fu l'infausta prigione statale di Plötzensee
è sorto un monumento
sul luogo infame dove i nazisti giustiziarono
oltre 2800 prigionieri (in gran parte oppositori politici)
tra il 1933 e il 1945.
In una sola notte nel 1943, vennero impiccate 186 persone. Nel
1952 è stato dichiarato monumento alla memoria delle
vittime del nazismo e del fascismo. Tra i giustiziati c'erano
membri della Orchestra Rossa (Rote Kapelle), membri del
Circolo Kreisau (coloro che furono accusati del complotto
contro la vita di Hitler del 1944 presso
il Wolfsschanze), combattenti della resistenza cecoslovacca
e altri che secondo la Volksgerichtshof (Corte del
Popolo) venivano accusati d'essere nemici dello Stato...Continua
a leggere sulla
Prigione di Plötzensee.
Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche

Eretta tra il 1891 e il 1895, la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche,
è una chiesa neoromantica costruita in memoria dell'imperatore
Guglielmo I. imperatore della nazione tedesca da trent'anni
unita. Durante un bomfenisamento alleato durante la seconda
guerra mondiale del 1943, fu quasi completamente distrutta,
ad eccezione del portico d'ingresso e della base del campanile.
Nel 1951, gli inglesi decisero di mantenerla così com'era,
consolidandone le rovine e aggiungendo una moderna navata,
un transetto e un coro. Fu lasciata così, eterno monito
contro la guerra, come appariva alla fine delle tremende distruzioni della
Seconda Guerra Mondiale, come simbolo e monumento
commemorativo per la pace....Continua
a leggere sulla
Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche,
Marienkirche
Iniziata
nel 1270, la chiesa è uno dei pochi edifici medievali di Berlino.
Venne completata nei primi anni del XIV secolo ed è stata inizialmente
progettata come uno dei primi esempi di chiesa gotica, ricevendo
la torre frontale nel XV secolo e una cupola barocca in cima
alla torre nel 1790. La cupola è stata progettata da
Carl Gotthard Langhans, l'architetto della Porta di Brandeburgo.
All'interno è custodito l'affresco la Danza Macabra (Totentanz),
alta due metri e lunga 22, risalente al 1485. Ci sono altre
notevole opere d'arte in mostra in tutta la chiesa, incluso
un organo del XVIII secolo, capolavoro di Walther...
Si trova nel
Quartiere Mitte, all'interno del grande spazio verde presso la torre
della televisione, la
Fernsehturm. Costruita nel 1292 la chiesa
divenne luterana dopo momento che la Riforma protestante ed
è da allora sede del vescovo della Chiesa evangelica di Berlino...
Continua a leggere sulla
Marienkirche.
Museo Stasi
Con
questa visita alla prigione segreta della Stasi, entriamo
nell'ex sede della polizia politica, "lo scudo e la spada
del Partito". I servizi segreti del partito comunista al
potere nella DDR rinchiudevano qui i loro oppositori.
Negli
anni '80, si stima che 91.000 dipendenti della Stasi
monitoravano la popolazione tedesca dell'Est, assistiti da
189.000 "collaboratori" non ufficiali. Il carcere è stato in
funzione per 44 anni, dalla fine della seconda guerra
mondiale alla caduta del muro. Qui, gli oppositori politici
del regime sovietico restavano in condizioni psicologiche
terribili...Continua
a leggere sul
Museo della Stasi.
Zitadelle
Uno
dei castelli rinascimentali e una delle fortezze meglio
conservate in Europa. Venne progettato per proteggere la città
di Spandau, che ora è parte di Berlino e per questo costruita
sulla cima di una fortezza medievale su un'isola creata dalla
unione dei fiumi Havel e Sprea. Col tempo,
divenne il principale centro militare della Prussia.
La Cittadella di Spandau è un'impressionante fortezza
rinascimentale. Una volta superato il piccolo ponte sul
fossato, la vista si apre su numerosi edifici storici.
Spicca in particolare la Torre Julius, l'edificio più
antico di Berlino. Oggi, la cittadella offre una vasta gamma
di attività culturali nei suoi edifici storici.
Essendo una delle fortezze rinascimentali meglio conservate
in Germania, la cittadella rende ancora perfettamente l'idea
di come le persone si difendevano dai nemici nel XVI secolo,
nonostante alcuni danni e aggiunte. Le parti più antiche del
complesso del castello risalgono al Medioevo; la Torre
Julius, simbolo di Spandau, risale all'inizio del XIII
secolo e potrebbe essere la muratura più antica della città;
in ogni caso, è il più antico edificio secolare.
Origini slave della cittadella di Spandau
Anche in epoca slava, la foce della Sprea nell'Havel era
un luogo militarmente importante, soprattutto perché qui era
possibile attraversare il fiume. Gli archeologi hanno
scavato i resti di un castello slavo, che fu sostituito da
una fortezza di pietra nel XII secolo dopo che gli Ascani
presero il potere. Nel 1197, un balivo, Eberhard von Spandau,
è menzionato per la prima volta. I margravi soggiornavano
spesso al castello di Spandau e facevano del loro meglio per
promuovere l'adiacente insediamento dei mercanti.
Torre Julius
La torre Julius, che prende il nome dal genero di Joachims
II, il duca Julius di Brunswick-Wolfenbüttel, serviva
da mastio, l'ultimo rifugio del castello; la sua merlatura è
un'aggiunta successiva dell'architetto Schinkel. Per molti
anni servì come prigione per i prigionieri di stato, e fino
al 1918 il "Reichskriegsschatz" (tesoro di guerra
imperiale), il denaro di riparazione dalla Francia dopo la
guerra del 1870/71, fu conservato qui sotto stretta
sorveglianza.
Palazzo adiacente
L'adiacente Palazzo, l'edificio residenziale vero e proprio,
risale al XV secolo (sono attestati almeno due edifici
precedenti). La decisione di ampliare il castello secondo
gli aspetti più moderni dell'architettura delle
fortificazioni fu presa alla Dieta di Spandau nel 1559 e fu
giustificata dall'Elettore del Brandeburgo con il motivo di
proteggere sia i cittadini i Spandau che la sua corte
nella vicina Berlino. I progetti furono redatti
dall'architetto bergamasco Francesco Chiaramella de
Gandino, anche se il primo supervisore della costruzione
fu Christoph Römer, prima che l'italiano stesso si
occupasse della costruzione. Il complesso fu completato nel
1594 sotto il conte Rochus zu Lynar. La figura centrale
risultava un quadrato con quattro bastioni ad angolo acuto
ai suoi angoli: Re, principe ereditario, Brandeburgo e
regina.
Alterazioni strutturali della cittadella
La fortezza è circondata da un fossato. La facciata della
portineria, dove l'appartamento del comandante si trovava
sopra il portale, risale al 1839; solo il timpano in pietra
arenaria è più vecchio. Il lato del cortile dà
un'impressione dell'aspetto originale. Nel XIX secolo furono
aggiunte le caserme sul lato nord e gli edifici della
rivista a est, e negli anni '30 gli edifici dei "laboratori
di protezione dai gas dell'esercito", dove 300 impiegati
lavoravano all'ulteriore sviluppo degli agenti chimici da
guerra. Oggi, la cittadella è utilizzata da istituzioni
culturali - e serve come alloggio invernale per 10.000
pipistrelli.
Indirizzo
Am Juliusturm
Spandau
Area: Ovest
Trasporti: U7 Zitadelle
Ammissione
4,50 euro, ridotto 2,50 euro, bambini sotto i 6 anni gratis,
biglietto famiglia 10 euro
Kurfürstendamm
Il
suo nome di solito abbreviato in Ku'damm e la risposta
di Berlino agli
Champs-Elysées
di
Parigi,
con le grandi firme dell'Alta Moda. Marchi di fascia alta, tra
cui Chanel, Prada, Gucci, Jil Sander,
Burberry, Escada e Louis Vuitton hanno
tutti i loro cavalli di battaglia di Berlino qui. Troverete
anche opzioni più convenienti come Mango, H & M,
Bally etc. Per arrivare in questa strada la stazione
della metropolitana ( U-Bahn) è l'omonima Kurfürstendamm
(linee U1 e U9) oppure quella nella Uhlandstrasse (linea
U1).
Marchi di fascia alta, tra cui
Chanel, Prada, Gucci, Jil Sander,
Burberry, Escada e Louis Vuitton hanno
tutti i loro cavalli di battaglia di Berlino qui. Troverete
anche opzioni più convenienti come
Mango, H & M,
Bally etc...Continua a leggere sulla
Kurfürstendamm.
Topografia del Terrore
Non
lontano da Potsdamer Platz, dietro un pezzo di muro che
rimane praticamente intatto, c'è un appezzamento di terreno
dove si trova la Topografia del Terrore(Topographie des
Terrors), un luogo con una storia agghiacciante. Dal 1933 divenne
la sede della famigerata Geheime Staatspolizei (Gestapo),
la polizia segreta di Stato Nazista, che si trasferì negli
edifici della Scuola di Arti Decorative (Kunstgewerbeschule),
nella Prinz-Albrecht-Straße 8, che da allora è
diventata la Niederkirchnerstraße.
...Continua a leggere sulla
Topografia del Terrore.
Stadio Olimpico di Berlino
Lo
Stadio Olimpico di Berlino (Olympiastadion) fu costruito in occasione
delle Olimpiadi estive del 1936 su progetto dell'architetto berlinese
Werner March. Tra il 2000 e il 2004, lo stadio è stato completamente
rinnovato. Le principali modifiche riguardano la copertura di tutti i
posti a sedere. Lo Stadio Olimpico si trova alla periferia di Berlino, nel
quartiere di Charlottenburg-Wilmersdorf. Fu
costruito sul luogo del primo stadio previsto per i Giochi Olimpici Estivi
del 1916, che furono cancellati a causa della Prima Guerra Mondiale. Lo
stadio fece parte del complesso monumentale del Reichssportfeld. ..Continua
a leggere sullo
Stadio Olimpico di Berlino.
Mauerpark
Per
prendersi una pausa dopo le visite ai luoghi storici di Berlino
e ai suoi musei, non c'è niente come il mercatino delle pulci
che si tiene ogni domenica nel Mauerpark Park. Uno dei
migliori simboli della vita di Berlino di oggi, un crogiuolo
di culture, senza mal di testa e con il desiderio di godersi
la vita. Per trovare dei souvenir economici o autentici, questo
è il posto giusto. Il
Mauerpark (Parco del Muro) si trova nel quartiere
Prenzlauer Berg
(un
quartiere di cui abbiamo già parlato in un altro articolo insieme a
quello dedicato alla via in cui si trova il mercato, simbolo
della divisione di Berlino arrecata dal muro,
Bernauer Strasse): il suo nome
deriva dal fatto che una volta era attraversato dal Muro
di Berlino. Oggi, è
un luogo che ospita ogni domenica un grande mercato delle pulci, che è una
delizia sia per i berlinesi che per i turisti. Riflette ciò che più si
apprezza di Berlino, un luogo gioioso di vita, dove si percepisce una bella
energia....Continua a leggere sul
Mauerpark.
Hamburger
Bahnhof - Museo di Arte Contemporanea
Tra
le cose da vedere a Berlino, non si dovrebbe mancare una visita
all'interessante Hamburger Bahnhof una ex stazione ferroviaria,
costruita nel 1846, è oggi un importante museo nazionale di
arte contemporanea, inserito perfettamente nella scena
artistica della capitale tedesca. Progettato dall'architetto
Friedrich Neuhaus, è oggi l'unica stazione neoclassica
esistente a Berlino, poichè le altre sono andate perse
nel corso degli anni, specialmente durante le devastazioni
della Seconda Guerra Mondiale. Dopo
la sua chiusura nel 1884, iniziò ad ospitare varie mostre...Continua
a leggere sulla
Hamburger Bahnhof - Museo di Arte Contemporanea.
Siegessäule -
Colonna della Vittoria
Con
i suoi 69 metri di altezza e l'angelo d'oro che solleva una corona
d'alloro verso il cielo, la cosiddetta Siegessäule,
la Colonna della Vittoria è
visibile da lontano, anche se si trova nel cuore del Tiergarten,
il grande parco di Berlino ed è un'altra delle icona
riconoscibili della città. Costruita tra il 1865 e il 1873
dall'architetto Heinrich Strack, è chiamata così
per commemorare le numerose vittorie
delle campagne militari prussiane di quel periodo contro Danimarca, Austria e Francia
e
fu originariamente eretta di fronte al Reichstag.
Sul lato simbolo, la sua statua d'oro
(Goldelse), che punta in alto, rappresenta Victoria, la dea della Vittoria.
Per quanto riguarda i mosaici e gli affreschi, essi danno un'idea del
desiderio di unificazione orchestrato dall'imperatore Guglielmo I e
da Otto von Bismarck (Cancelliere)...Continua
a leggere sulla
Siegessäule - Colonna della Vittoria.
Nikolaikirche
La
Nikolaikirche, uno degli edifici più
caratteristici della capitale tedesca, è legata all'intera
storia di Berlino,
sin dalle sue origini; situata nella parte orientale del centro,
in quella che un tempo veniva chiamata Berlino Est,
e nell'attuale
quartiere di Mitte.
L'edificio venne infatti costruito durante i primi anni di vita
della stessa Berlino, nella prima metà del XIII secolo, e per
questo viene identificata come la chiesa più antica
di Berlino. Benché
riaperta nel 2010 dopo due anni dalla sua ristrutturazione, la chiesa non
svolge più funzioni religiose e non è quindi più una 'chiesa' ma un museo ed
oggi il suo nome ufficiale è infatti Museum Nikolaikirche.
La chiesa di San Nicola di Berlino di anni
ne ha più o meno ottocento, quasi quanti quelli di Berlino. Continua a leggere sulla
Nikolaikirche.
Tempelhof
- L'ex aeroporto diventato parco
Chiuso
al traffico aereo nel 2008, l'enorme sito dell'ex aeroporto
di Tempelhof è diventato un parco per passeggiate
a piedi o in bicicletta e molte altre attività: voli di aquiloni,
rollerblade, go-cart, picnic, barbecue o semplici e salutari
passeggiate. Con una superficie di 300 ettari, il "Tempelhofer
Freiheit" (Libertà di Tempelhof) è diventato il più grande parco
di Berlino, anche più grande del Tiergarten. Tempelhof
era uno degli aeroporti europei più
conosciuti nei primi anni del XX secolo, famoso per la sua storia sia
durante il periodo nazista, sia durante la guerra fredda...Continua a leggere
sul
Tempelhof.
Mercatini delle Pulci
a Berlino
Se
siete alla ricerca di un affare, volete trovare qualche rarità o semplicemente
volete fare un giro in uno dei posti caratteristi per eccellenza
di questa città, potete prendervi un po' di tempo e decidere di visitare uno dei numerosi
mercati dell'usato che Berlino propone. Quasi tutti si
svolgono principalmente nel fine settimana, ma non è detto,
quindi controllate una volta in loco.
Gli oggetti trovabili sono pressoché infiniti e vanno dalla
spazzatura a vari oggetti d'antiquariato al kitsch, ce n'è
per tutti i gusti. Gli oggetti trovabili sono pressoché
infiniti e vanno dalla spazzatura a vari oggetti
d'antiquariato al kitsch, ce n'è per tutti i gusti e le
tasche e qualcuno, ogni tanto, trova dei veri e propri
tesosi nascosti..Continua
a leggere sui
Mercatini delle Pulci di Berlino.
Potsdam
Potsdam,
sul fiume Havel, a soli 25 km a sud-ovest del centro
di Berlino, è la capitale e la città gioiello dello stato federale
del Brandeburgo. Facilmente raggiungibile con la ferrovia S-Bahn,
l'ex sede reale prussiana è la gita giornaliera più popolare
da Berlino, attirando i visitatori con i suoi splendidi giardini
e palazzi, che nel 1990 sono stati dichiarati patrimonio mondiale
dell'Unesco. Alla fine della guerra gli Alleati scelsero lo Schloss
Cecilienhof per ospitare la Conferenza di Potsdam
del 1945 per gettare le basi per il destino della Germania
del dopoguerra...Continua a leggere su
Potsdam.
Aquadom
Aquadom
è un acquario all'interno dell'hotel Radisson Blu di Berlino
, famoso per essere il più grande acquario cilindrico del mondo,
ma oltre a questo ha anche un ascensore che opera al suo interno,
dando ai suoi passeggeri un'esperienza unica di paradiso sottomarino
all'interno di un serbatoio d'acqua da 1 milione di litri d'acqua.
Se siete da queste parti, una cosa che potreste provare, anche
se il prezzo è un po' alto. Gli hotel non sanno più cosa
inventare per attirare nuovi clienti! Non è sufficiente
avere una buona posizione, camere decorate al millimetro o
un'attenzione eccezionale. I viaggiatori sono diventati
sempre più esigenti quando si sceglie il luogo dove vogliamo
riposare lontano da casa. Situato nella cosiddetta zona
verde della capitale tedesca, questo lussuoso hotel ospita
il più grande acquario cilindrico del mondo. ..Continua a leggere sull'Aquadom
di Berlino.
Berghain
Vi
sembrerà strano, ma tra le cose da vedere a Berlino, abbiamo
incluso anche una discoteca. Il motivo è semplice, il Berghain
(così si chiama) è talmente famosa
in tutta Europa che non potevamo non aggiungerla in questa lista.
Spesso indicata come la migliore discoteca di Berlino, prende
il nome dai due quartieri (Kreuzberg Friedrichshain)
tra i quali è incuneata.
Si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria principale della capitale
tedesca, la
Ostbahnhof. Qualcuno si è persino azzardato a definirla come la
migliore discoteca del mondo!! Ma questo lo giudicherete voi
se avrete la possibilità di andarci...Continua a leggere sul
Berghain.
Babelsberg
Babelsberg
, famosa per il suo parco, per gli studi cinematografici e per
il suo castello, è il quartiere più grande di Potsdam,
che abbiamo già visto per la
Reggia di Sanssouci
e che è la capitale dello stato tedesco del Brandeburgo
a circa 40 minuti di auto da Berlino. Il quartiere di Bebelberg,
che prende il nome da una piccola collina sul fiume Havel fa
parte dei Palazzi e Parchi di Potsdam e Berlino, patrimonio
mondiale dell'UNESCO. I famosi Babelsberg Studio, inoltre,
sono il cuore storico dell'industria cinematografica tedesca
e primo grande studio cinematografico del mondo...Continua a
leggere su
Babelsberg.
Filmpark Babelsberg
Quale
appassionato di cinema non conosce Filmpark Babelsberg,
la Hollywood europea del periodo prebellico? Nel 1911, la società
cinematografica Bioskop si trasferisce a Babelberg. Nel 1921,
la collaborazione con l'UFA stabilisce qui il primo posto luogo
produzione cinematografica europea. Da oltre 100 anni, Potsdam-Babelsberg
ha segnato la storia internazionale del cinema. Marlene Dietrich,
Fritz Lang o Heinz Rühmann rappresentano il passato
degli studi, Natalie Portman, Quentin Tarantino
o Brad Pitt il presente...Continua a leggere sul
Filmpark Babelsberg.
Laghi di Berlino
Viene voglia di andare a Berlino solo
per vedere i suoi splendidi laghi. Sorpresi? Quando si arriva nella capitale
della Germania in aereo, in quello che ora è diventato l’unico
Aeroporto di Berlino, si rimane letteralmente incantati per lo splendido
panorama che si vede giù da basso. Se poi la giornata è limpida, con il sole
e il cielo azzurro, allora la magia è assicurata. Il Brandeburgo, lo
stato che circonda Berlino, è conosciuto per
ospitare ben 3000 laghi, un buon numero dei quali è
raggiungibile con i mezzi pubblici o magari anche
con una bicicletta.
Non ci si aspetta davvero tanta bellezza, una miriade di
piccoli laghetti circondati da boschi verdi lussureggianti e con tante
barche a vela ad allietare le calme acque. Una volta atterrati all’aeroporto
di Brandeburgo viene subito voglia di raggiungerli. Berlino è circondata da
laghi, di varie dimensioni e completamente balneabili. È questa la
riviera balneare dei berlinesi, che con il bel tempo si svagano con una
nuotata, un giro in barca a vela o magari anche solo un picnic...Continua a
leggere sui
Laghi di Berlino.
Mercatino
dell'antiquariato di Arkonaplatz
Il mercato d’antiquariato
di Arkonaplatz è un bel colpo d’occhio, situato in
quella che un tempo era Berlino Est, parte della DDR,
diventata oggi una delle zone più belle della capitale, tra
il quartiere di Prenzlauer Berg e il Mitte,
nord del centro città. Una zona che si apprezza per la sua
atmosfera "Kiez", di quartiere, di fine XIX secolo, e
un mercato amato non solo da appassionati collezionisti o da
chi desidera arredarsi casa con pezzi in stile e d’epoca. Un
mercato un po' nascosto, e forse questo è un bene, dicono le
persone del posto (giusto per mantenere l’atmosfera un po'
rilassata) che da alcuni decenni ha trovato posto in un’area
parte dello storico quartiere Rosenthaler Vorstadt,
vicino alla stazione della metropolitana Bernauer Straße,
su Granseer Straße e poco lontano da Rosenthaler
Platz.
Al suo interno si trova
veramente di tutto, e di valore, in quello che rimane il
mercato più piccolo e più elegante rispetto al vicino più
conosciuto, il mercato dell’usato di Mauer Park. Si
tratta infatti di un mercatino delle pulci in qualche modo
più suggestivo e intimo, che prende forma in una piazza
fiancheggiata da edifici tipici del periodo noto come
Gründerzeit (circa dal 1870 al 1920), così come
anche quelli tipici della DDR, man mano tutti restauranti.
Il mercato dell’antiquariato si tiene ogni domenica
dalle 10:00 – alle 16:00, mentre il venerdì si
replica con un mercato alimentare, tipicamente di prodotti
tipici, tra formaggi e miele, più qualche bancarella di
vestiti e cappotti usati.
Le numerose bancarelle le
troviamo dislocate nella piazza e nei vicoli che lo
affiancano, caratterizzato da prodotti in vendita unici e
molto belli, tra antiquariato, mobili e fornitura (come le
splendide lampade da soffitto e da appoggio), artigianato,
libri e dischi, ma anche vestiti e occhiali vintage.
Ci si arriva a preferenza
con la metro U8 (fermata più vicina Bernauer Str.) o con il
bus n. 247. Nelle vicinanze si trova la Zionskirchplatz,
con la chiesa omonima (1866-1873) al centro della piazza,
così come la Bernauer Str. nota per il muro di Berlino, e il
sopramenzionato Mauerpark.
Arkonapl. 1
10435 Berlin
Babylon Berlin
La Babylon Berlin è uno
degli aspetti più interessanti e alternativi degli itinerari
che si potrebbero fare nella Berlino di oggi. Sono riferiti
ad un secolo fa, alla Berlino dei Goldene Zwanziger,
“i ruggenti dorati, anni Venti del Novecento?, per
scoprire quella tipica atmosfera di Berlino, tra angoli
della città, locali e ristoranti, salotti e gallerie d’arte
e ancora teatri, cinema, e molto altro. Una nostalgia che
prende terreno, come dimostrato anche dalla serie televisiva
trasmessa dalle principali piattaforme online, Babylon
Berlin, per l’appunto. La "Babilonia degli anni '20",
divenne il centro fiorente di attività giovanili e di una
nuova libertà sessuale manifesta. La verità era che a quei
tempi, città come Parigi o New York erano niente a
confronto, perché non c'era un posto al mondo come Berlino,
che divenne il centro intellettuale, creativo e
anticonformista del mondo.
Erano gli anni dal 1919 al
1933, a cavallo delle guerre più sanguinose della storia,
gli anni della Repubblica di Weimar. La sconfitta
della Germania nella Grande Guerra del 15-18 ancora
bruciava (oltretutto le banche tedesche vivevano con i
prestiti delle banche americane, grazie alla creazione,
apposita, del Piano Dawes, sancito dal Trattato di
Versailles), ma i berlinesi erano desiderosi di
lasciarsi l’orrore della Prima guerra mondiale alle spalle e
le conseguenze dell'ascesa al potere di Hitler
sembravano essere ancora lontane dalla realtà o nella
coscienza della nazione.
Si assistete ad un
incredibile energia creativa, intellettuale ed artistica,
che andò a sfogarsi nei movimenti dell’avanguardia
artistica: tra tutti il Bauhaus o il
Dadaismo, l’Art Deco o ancora la Neue
Sachlichkeit, la Nuova Oggettività, come veniva
chiamata (di cui ne è esempio l’edificio del Cinema
Babylon, realizzato nel 1929 da Hans Poelzig), ma
anche la letteratura, la cinematografia (il famoso film di
fantascienza di Fritz Lang, ‘Metropolis’, un
cult della corrente espressionista tedesca, è datato 1927).
Che fine hanno fatto i locali da ballo in stile
swing di Berlino? E il palco del Wintergarten,
dove si esibiva una sensuale Josephine Baker? Venne
ricostruito in zona di Potsdamer str. (al civico 96, dopo
essere stato distrutto durante la Seconda guerra mondiale
(ancora oggi ospita serata a tema in stile anni ’20).
Dove sono i luoghi di
Berlino cari a Marlene Dietrich, l’attrice berlinese
bollata come "traditrice della sua patria" perché in
contrasto con il regime nazista (per questo rinunciò alla
sua cittadinanza prendendo quella americana)? Sono tra la
zona di Schöneberg, dove nacque al civico 65 di
Leberstraße, o il Museo del Cinema, che ospita la
collezione Marlene Dietrich, o ancora, il cimitero
comunale in Stubenrauchstraße dove riposano le sue
spoglia. Si cercheranno allora anche gli edifici Bauhaus
di Berlino (tra tutti il Bauhaus Archive di
Walter Gropius, la Torre Einstein e la Grosses
Schauspielhaus), così come i famosi teatri e le
sale da ballo di un tempo, luoghi cult della musica: la
Ballhaus Berlin (in Chausseestraße 102) è la sala da
ballo più antica della città, inaugurata nel 1905 e ancora
oggi attiva; al suo interno possiamo notare i telefoni
accanto ai tavoli, usati per invitare al ballo mantenendo
una certa discrezione.
D’altra parte, passeggiando
lungo la Friedrichstrasse, in pochi forse
realizzeranno che questa era la principale via del
divertimento negli anni ’20 dello scorso secolo; mentre il
Teatro Volksbühne, nel quartiere Mitte, ancora oggi
imponente nella Rosa-Luxemburg-Platz (seppur rimaneggiato),
da quando fu eretto nel 1914 da Oskar Kaufmann,
divenne uno dei luoghi più alla moda del periodo. Da non
perdere è anche la visita al cinema-teatro Delphi,
del 1929, nel quartiere di Pankow, e soprattutto il
Cinema Babylon, al civico 30 di Rosa-Luxemburg-Straße.
Tra tutte, Potsdamer Platz, che era molto diversa da
quella che è oggi, un tempo ospitava la Haus Vaterland,
un edificio di sei piani con ristoranti e intrattenimento
vario capace di accogliere ben oltre duemila persone.
Un tempo c’era anche il
Romanisches Café, situato nella Breitscheidplatz,
all'incirca dove si trova oggi l'Europa-Center, distrutto
nel 1943 per un raid aereo. Si preferisca una bella serata
presso alla Clärchens Ballhaus in Auguststraße 24,
per le lezioni di swing o di tango, e se proprio si vuole,
fare anche un po' di shopping alla Boutique Spitze,
al civico 53 di Suarezstraße 53, specializzata in
abbigliamento anni ’20 del Novecento e nel vintage in
genere, o da Retronia, in Damaschkesrasse.
Villa Oppenheim e Museo Charlottenburg-Wilmersdorf
A circa mezzora di mezzi da
Alexander Platz, situata nella Schloßstraße 55 /
Otto-Grüneberg-Weg, nel quartiere di Charlottenburg e
poco lontano dal famoso castello, troviamo la Villa
Oppenheim, una prestigiosa villa degli ultimi due
decenni dell’Ottocento, ospitata in un bel parco-giardino,
lo Schustehruspark. La riconosciamo per la bella
facciata, così voluta da Margaret Mendelssohn e
consorte, Otto Georg Oppenheim, decorata in stile
neorinascimentale per quella che divenne loro residenza
estiva. Il museo è dedicato alla ricerca e alla
comunicazione della storia urbana di Berlino e in
particolare del quartiere di Charlottenburg, ad ovest
del centro, che fu una città indipendente negli anni ’20
dello scorso secolo (il quartiere prende il nome da Sofia
Carlotta di Hannover, la prima regina consorte di
Prussia, nel primo Settecento moglie di Federico I,).
L’edificio fu progettato
dall’architetto Christian Heidecke, in sostituzione
di un precedente edificio residenziale costruito qualche
anno prima (chiamato "Villa Sorgefrei"). Si
distinguono in particolare le finestre verticali, in
contrasto con il rosso dei mattoni della facciata e la
cornice di arenaria bianca, il portico a colonne con
balcone, che venne aggiunto in seguito, più l’alto tetto a
padiglione, con un grande timpano a volte. La collezione
espositiva del museo si articola sulla storia del
quartiere per ben tre secoli e sulla collezione d’arte ed
include anche mostre temporanee.
Una mostra interessante è
per esempio quella che racconta del Natale tedesco
dei primi quattro decenni del Novecento, con foto e
documentazione varia (nel caso specifico si tratta delle
foto di una coppia di Berlino, scattate davanti all'albero
di Natale e ai regali dal 1900 al 1945, e quindi anche
durante il periodo nazista e la guerra).
Villa Oppenheim
Schloßstraße 55
14059 Berlino
Bebel Platz (Memoriale
del rogo dei libri)
Il 10 maggio del 1933 la
grande piazza nel centro di Berlino, Bebelplatz
(precedentemente nota come Opernplatz), la stessa che
oggi spesso sfugge alla vista, dopo aver camminato accanto
ad alcuni dei monumenti più visitati della città, fu
testimone di uno degli atti più sconvolgenti dello scorso
secolo; un atto che anticipava con tutta la sua drammaticità
quello che in qualche anno avrebbe portato alla devastante
esperienza della Seconda guerra mondiale. In quella data
ebbe luogo il grande falò, il rogo dei libri. Ecco
perché mentre si passeggia per l’Unter den Linden, al
profumo ‘vero’ dei Tigli, e con all’orizzonte l’alta torre
della televisione e il cupolone della cattedrale, nella
piazza si noteranno persone che fissano lo stesso punto per
terra: stanno tutti a guardare una lastra di vetro
incastonata nella pavimentazione lastricata, dalla quale è
possibile intravedere una stanza sotterranea con scaffali
vuoti di una libreria.
È il posto dove avrebbero
dovuto trovare ‘dimora’ i libri bruciati, più di ventimila
volumi. Il memoriale mostra ciò che manca. Nel 1820, il
poeta tedesco Heinrich Heine, scrisse «Dort, wo
man Bücher verbrennt, verbrennt man am Ende auch Menschen»
(“Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare
anche gli uomini?. E così è stato. Sono le parole
riportate nella targa in memoria dell’accaduto, targa creata
dall’artista israeliano Micha Ullman. Quel giorno del
1933, la piazza fu testimone del più grande dei roghi
Bücherverbrennungen ("roghi di libri"),
organizzati dalla propaganda delle autorità allo scopo di
bruciare tutti i libri non corrispondenti all'ideologia
nazista.
Furono i giovani della
Deutsche Studentenschaft (Associazione
nazionalsocialista degli studenti tedeschi) ad aver dato
il via al rogo. Secondo gli studiosi, si stima, che in
totale, in tutto il periodo nazista si sia arrivati a
bruciare circa cento milioni di libri, incluse le opere di
stimati autori, tra cui Albert Einstein, Heinrich
Mann, Heinrich Heine e Karl Marx, o anche
Bertold Brecht e August Bebel, e fino ad
Ernest Hemingway e Jack London, colpevoli di aver
introdotto le “influenze straniere corrotte?.
Il memoriale prende il nome
di Biblioteca Vuota (1995), o semplicemente
Bibliothek. Un luogo da non mancare e su cui riflettere.
Bebelplatz 1
10117 Berlino
Humbold Forum – Palazzo
reale Berlino
Nell'Isola dei Musei,
di fronte alla Cattedrale e al fiume Sprea, rinasce il
Palazzo reale di Berlino, con 40.000 metri quadrati di
superfice, illustre residenza della casata di
Hohenzollern dal 1701 al 1918.L’originale (fondato nel
1443, rimaneggiato nel XVIII secolo) venne demolito nel 1950
a seguito dei danni subiti durante la Seconda guerra
mondiale, a cui si aggiunsero ragioni ideologiche da parte
dell’allora Germania DDR (il nuovo governo socialista
vedeva il palazzo come un simbolo del militarismo
prussiano). A suo tempo, era considerato uno dei massimi
esempi di architettura barocca, oltre che uno degli
edifici più grandi di Berlino; caratterizzato da una enorme
cupola, che pure resistete a lungo prima d’essere buttata
giù del tutto.
Avviata la demolizione, lo
spazio vuoto lasciato dal palazzo venne chiamato
Marx-Engels-Platz e utilizzato dapprima come piazza
d'armi e successivamente come sede per la costruzione
dell’edificio in stile modernista Palast der Republik
(Palazzo della Repubblica), che andrà poi chiuso negli anni
’90, dopo la Riunificazione della Germania, in quanto
contaminato da amianto. Circa 45.000 tra berlinesi, tedeschi
e stranieri hanno donato un totale di 105 milioni di euro
contribuendo alla ricostruzione delle facciate barocche del
nuovo Berliner Schloss, completato nel 2020 e
inaugurato nel luglio del 2021. Venne aperto al pubblico
come sede dell'Humboldt Forum, un progetto
multiculturale e polifunzionale, un “luogo d’incontro per
le culture del mondo?. La ricostruzione venne decisa dal
governo tedesco nel 2002 e affidata ad un architetto
italiano, Franco Stella: l’edificio è composto da
cinque corpi con tre facciate repliche del palazzo
originale, quindi barocche, e una quarta in stile moderno, a
guardare il fiume Sprea e il Duomo di Berlino. Il cantiere è
durato 8 anni e il tutto è costato 677 milioni di euro. Nel
complesso la struttura si compone di sei ingressi, che
fungono da ‘porte cittadine’, e tre spazi aperti come
cortili interni. Spettacolare il foyer d'ingresso del museo,
con i suoi tre lati moderni contrapposti ad un quarto lato
in stile barocco.
L'ingresso principale, da
parte sua, si posiziona sotto la cupola ricostruita,
avviandosi verso un moderno atrio in vetro alto 35 metri.
All’interno dell’enorme edificio sono presenti il Museo
Etnologico di Berlino (Ethnologisches Museum) e
il Museo di Arte Asiatica (Museum für Asiatische
Kunst), più altre numerose aree espositive, pronte ad
ospitare eventi e mostre temporanee e diverse altre aree
culturali.
Sono presenti ristoranti,
teatri, biblioteche e aree collegate alla Humbold
University, negozi museali, un cinema e un auditorium.
Schlossplatz
10178 Berlino
Casa Lemke di Mies van
der Rohe
A pochi metri dal lago di
Obersee, tra ville ottocentesche e una natura radiosa,
si trova questo edificio modernista di un solo piano, in
mattoni rossi e a forma di L. Venne progettato nel 1932 da
Mies van der Rohe per l’industriale Lemke e consorte.
Van der Rohe (1886–1969), di Aquisgrana, è
considerato uno dei più grandi architetti del XX secolo;
insieme a Walter Gropius ha contribuito a rendere
famoso lo stile Bauhaus, così come quello modernista
e minimalista, coniando la famosa frase del “less is more?.
Siamo nel distretto di Alt-Hohenschönhausen, nel nord-est
del centro e a circa 30 minuti di tram da Alexander Platz
(raggiungibile con il n. M5 oppure con il n. 27 o M4,
fermata Am Faulen See) e questo fu l'ultimo edificio
progettato dall’architetto in Germania, prima che trovasse
rifugio negli Stati Uniti per contrasti con il regime
Nazista.
Venne scelta un’area a quei
tempi, nel secondo e terzo decennio del Novecento, molto
alla moda, frequenta da ricchi industriali e artisti e
lontano dal centro. L’edificio raccoglie le
caratteristiche chiave della moderna architettura Bauhaus:
uno stile sobrio ed elegante, grandi superfici in vetro in
contrasto con i mattoni rossastri, senza gradini di accesso
(a voler marcare la transizione dall'interno all'esterno).
La semplicità lascia parlare i materiali e la natura che
circonda il tutto. Anche la fornitura interna venne
progettata dal suo ‘entourage’ di architetti, che includeva
anche la moglie, Lilly Reich, a cui venne infatti
affidato il design degli arredi.
Nel 1945 la casa fu
confiscata dai russi ai proprietari e in seguito utilizzata
in modo improprio come garage e deposito, quindi cambiando
funzione negli anni successivi, fino a quando non fu
riportata alle sue condizioni originali nel 2002. La casa è
aperta alle visite del pubblico.
Gli arredi e i mobili
originali hanno trovato posto nella collezione del Museo
delle Arti Decorative Kulturforum. L’edificio ospita
oggi vari eventi espositivi di cultura e arte.
Oberseestrasse 60
13053 Berlino
Mercatino d'arte
sull'Isola dei musei (Berliner Kunstmarkt an der
Museumsinsel)
Il Mercatino d’arte lungo
la Sprea, in Am Zeughaus, sull'Isola dei Musei di
Berlino, è un tranquillo angolo dove recarsi magari dopo ore
passate a veder musei, antichità e faraonici monumenti,
busti di re e regine (considerando che dista solo pochi
minuti dalla famosa Nefertiti). Ogni fine settimana,
il sabato e la domenica e nei giorni festivi (dalle 11:00
alle 17:00) si presenta con le sue bancarelle all'aperto ad
esporre pezzi e oggetti dell'artigianato e del design locale
da una parte del ponte Eisernebrücke (e andando verso
il Schloßbrücke) oppure dell’usato, e con prezzi
sicuramente più accessibili, dall’altra parte del ponte,
andando verso il Das Panorama del Pergamonmuseum).
Da quasi 30 anni il mercato
dell'arte è un appuntamento fisso per i berlinesi e per il
via vai di turisti in visita, che inoltre hanno anche la
possibilità di ammirare opere di artisti locali in un
contesto culturale unico al mondo, tra i musei più
importanti della città.
Tutto intorno si respira
un’atmosfera creativa, con le arti visive integrate
da nuovi concetti di arte digitale; difficile
distinguere i confini tra arte, artigianato e design.
L’opportunità di acquisto è alla mano, prezzi non economici
ma comunque molto accessibili.
Il visitatore, e possibile
acquirente, ha l'opportunità di parlare con l'artista
dell'opera e del processo di produzione direttamente sul
posto. Ai pittori, grafici, scultori, artigiani, designer
per i prodotti fatti a mano, fotografie, collage,
illustrazioni, artisti digitali, si affiancano dall’altra
parte del ponte, lungo la Am Kupfergraben, e subito dopo
aver incontrato un angolo dove assaggiare degli ottimi
currywurst, anche le bancarelle dell’usato. Non
mancheranno di certo le buone occasioni di trovare qualcosa
di gradimento.
Am Zeughaus 1-2
10117 Berlino
Bierpinsel di Berlino
È un edificio un po' strano
quello situato all’angolo della Schloßstrasse, nel
quartiere di Steglitz, a sud-ovest del centro. Poco
conosciuto, essendo fuori dal circuito turistico del centro
città, eppur appariscente, e sicuramente molto fotografato.
La costruzione è alta 47 metri ed è integrata nel ponte
autostradale Joachim-Tiburtius-Brücke, che a sua
volta attraversa la Steglitzer Schloßstraße su
Franz-Amrehn-Platz. Venne edificato tra il 1972 ed il 1976
con un’ambigua architettura futurista (meglio definibile ‘bruttalista’).
In effetti, la sua stazza spigolosa e un poco deforme, a
forma di una sorta di coppa, o di fungo, non lascia
indifferenti, soprattutto dopo essere stata colorata da
diverse tonalità. Nel 2017, la struttura è stata
classificata monumento protetto.
È passato quasi mezzo secolo
dalla sua costruzione ad opera della coppia di architetti
Ralf Schüler e Ursulina Schüler-Witte (a cui si
devono anche altri monumenti della città, come il Centro
Internazionale dei Congressi (ICC), e da quando nel 1976
la torre di Steglitz apriva il suo ristorante, prima
di servire anche come caffetteria e discoteca. Venne
realizzata in cemento, con rivestimento in plastica e
vernice rossa alla base. Il giorno della sua inaugurazione
c’era birra gratis per tutti, per questo da allora prese il
soprannome per la quale ancora oggi è conosciuta (Bierpinsel:
pennello di birra).
Nel 2010 il Progetto
Turmkunst ha rilanciato, cambiandolo, il destino
dell’edificio, caduto in abbandono e diventato un relitto
d’altri tempi negli ultimi decenni. Dalla Porta di
Brandeburgo lo si raggiunge con la S1 in circa 16 minuti di
tragitto (fermata: Feuerbachstrasse) più circa 7 minuti di
camminata. La torre, indicata tra i monumenti abbandonati di
Berlino è aperta in modo sporadico, e attualmente è stata
venduta al gruppo di investimento immobiliare
Immoma-Gruppe per €3,2 milioni di euro.
Schloßstraße 17
12163 Berlino
Museo delle Arti
Decorative di Berlino
Il Kunstgewerbemuseum di
Berlino, parte dei Staatliche Museen, è uno di quei
luoghi da non perdere durante la visita a Berlino. Utile per
riempirsi gli occhi di bellezza e per conoscere la storia
del territorio che si visita, anche alla luce di altri
contesti architettonici e artistici nel mondo, incluso il
proprio. Come museo d’arti decorative quello di Berlino è
uno dei più antichi del suo genere in Germania, ospitando
una delle più importanti collezioni d’artigianato artistico
in 7.000 metri quadrati di sale espositive. Il museo venne
inaugurato nel 1876, grazie anche al contribuito
dell’Esposizione universale di Parigi, e dagli anni ’60
dello scorso secolo è situato poco lontano da Potsdamer
Platz, accanto al lato della Tiergarten str. e il polo
museale che comprende anche la Topografia del Terrore
e la Gemäldegalerie, di fronte al Musik Fest e
la Berlin Philrmonie.
L’edificio venne progettato
negli anni ’60 da Rolf Gutbrod e si nota per il
colore rosso, rispetto ai parametri più chiari del polo
musicale che le sta accanto. Una struttura in mattoni rossi,
dove arte, moda e design trovano posto uniti nel
ripercorrere la storia, dal primo cristianesimo, al
Medioevo, alla contemporaneità, passando per l’Art Nouveau.
Nel contesto espositivo è inclusa una mostra permanente
sulla moda berlinese. Sono ospitati anche pezzi
unici, come il preziosissimo Tesoro Guelfo (Welfenschatz),
parte del tesoro reliquiario presso la Cattedrale di
Brunswick, che include l'altare di Eilbertus, dal
nome dal suo creatore, l'orafo di Colonia Eilbertus. Non si
mancherà di ammirare anche il famoso mobile di David
Röntgen, simbolo del design neoclassico, o importanti
pezzi d’arte come quelli che rappresentano la pittura in
maiolica italiana.
Moda (dal barocco in poi),
design, lavorazioni in cristallo e argento, cassapanche
rinascimentali, abiti dei più famosi stilisti, da Dior a
Chanel, e una nuova fashion gallery inaugurata nel 2011,
oltre ad una mostra Bauhaus sempre molto attraente,
fanno di questo museo un luogo in assoluto da non mancare.
Si raggiunge facilmente con qualsiasi mezzo, U-bahn e S-bahn,
diretto alla fermata di Potsdamer Platz.
Matthäikirchplatz 4-6
10785 Berlino
Passeggiata pedonale fiume Sprea (Uferpromenade)
Lungo la passeggiata del
fiume Sprea, fronte Isola dei Musei, troviamo due
piccoli parchi contigui, poco più di due grandi giardini,
tra i luoghi più suggestivi della città. La vista sull’Isola
dei musei è una tra le più belle, se non la più bella, di
Berlino. Un posto magico, che si scopre magari per caso,
mentre si cerca di trovare la strada per arrivare ad
Alexander Platz
o per tornare a casa, stanchi da tanto camminare. Ci si
potrebbe arrivare da Oranienburger Str., magari dopo
aver visitato la splendida Nuova Sinagoga, o dopo
aver cercato il mitico Kunsthaus Tacheles, che
purtroppo non esiste più (demolito di recente per far posto
a nuovi edifici) o quel bel murales di
Street Art di Berlino,
che recitava “HOW LONG IS NOW??, o magari dopo essere
stati alla Sprüth Magers gallery, una galleria d’arte
di mostre temporanee. Pochi i passi che separano dal
parco-giardino di Mobijou, pronunciato alla francese,
ovvero “il mio gioiello?.
Si trova nel punto esatto un
tempo appartenuto al Monbijouschloss e all'antica
chiesa inglese St. George di Berlino, gravemente
danneggiate durante la guerra e quindi demolite nel 1959
dalle autorità della Germania dell'Est. Per arrivarci,
consigliamo di passare lungo la strada che porta lo stesso
nome, così si avrà modo di percorrere la passeggiata lungo
il fiume, nota come Spree Uferpromenade, bella,
aperta e panoramica verso i musei.
Non si mancherà magari di
notare persone che ballano nello spiazzo appositamente
adibito, per l’appunto il Dancefloor Monbijou Park,
musica swing, o magari tango, o qualche ritmo latino…
unitevi. Il parco è inoltre dotato di una freeletics
fitness area, per chi si volesse esercitare per un po'
di fitness, oltre che uno spazio basket e uno per il
volleyball, più una piccola piscina all’aperto per
bambini, da utilizzare nella bella stagione. Nel centro
del parco si trova la scultura “Die Erde?
dell’artista Ingeborg Hunzinger.
In estate viene allestito lo
"Spreebalkon" (la terrazza estiva sullo Sprea,
il fiume), un bar con spiaggia lungo la riva del fiume.
Inoltre, sono a volte permesse anche le grigliate
(così comuni nei giorni festivi nei parchi di Berlino).
Continuando lungo la ‘promenade’, subito dopo il breve
tratto sotto il ponte, si passa al contiguo
James-Simon-Park, un posto che incanta da subito per la
bella atmosfera e il panorama sui musei e la cattedrale con
il suo bel cupolone celeste. Si trova anche a breve distanza
dal ponte pedonale Friedrichsbrücke e la Stadtbahn.
Prende il nome da James
Simon (1851-1932), un imprenditore e collezionista
d'arte ebreo tedesco, che ha donato la maggior parte delle
sue collezioni ai musei statali di Berlino, incluso il
famoso busto di Nefertiti. I bar e cafes
mettono a disposizione, oltre che le bevande, anche diverse
sdraio, così che uno possa conservare o rilassarsi in
tranquillità. A preferenza, ci si può anche volentieri
mettere seduti sull’erba, a bere o mangiare qualche snack.
L'area verde è considerata una zona rinomata della vita
notturna e passeggiate del quartiere di Mitte.
Come si raggiunge: dal ponte
pedonale dell’Isola dei musei, oppure la fermata di
Hackescher Markt è vicina ed è facilmente raggiungibile
con le linee della S-Bahn che attraversano il centro città
(S3, S5, S7, S9).
Silicon Allee,
il quartiere tech e innovativo di Berlino
Berlino è una delle capitali
startup più conosciute in Europa. Creatività, eventi
importanti e incontri per investitori e fondatori delle
imprese più innovative del mercato. Tutto avviene a Berlino.
La città si è persino guadagnata il soprannome di
Berlin Silicon Allee,
spin off della famosa Silicon Valley in
California (più di una semplice zona o di un network, uno
‘state of mind’ magari). Con numerosi incubatori,
acceleratori e spazi di coworking, la città è riconosciuta a
livello internazionale come un hub di startup e di
creatività. Secondo il rapporto sullo stato della
tecnologia europea del 2020 (Atomico), la città ha visto
12,6 miliardi di dollari di investimenti dal 2016, secondo
solo a
Londra,
che rimane uno dei punti fermi del mondo startup (nonostante
la Brexit). D’altronde, siamo nella capitale della più
grande economia europea, con un ecosistema tecnologico
sviluppato, ancora economico rispetto ad altre più grandi
metropoli europee.
Una città altrettanto
rinomata per tolleranza e rinascita, diventata una calamita
per la creatività. Il flusso costante di manodopera
qualificata che vive o che entra a Berlino e il facile
accesso da e per il resto della Unione Europea (UE),
contribuiscono in primis a fare di Berlino il nuovo regno
delle Startup. Dal 2017 esiste anche una squadra di
orientamento alle start-up in Senato, nel governo
della città. Così anche una partnership pubblica e
privata, con la IBB BET Venture, Banca di
investimenti, e la Berlin Partner for Business and
Technology, sin dagli anni ’90 ha contribuito ad
espandere il settore. Nel 2018, Start-up Genome ha
nominato Berlino come la città con il maggior numero di
fondatori di start-up stranieri al di fuori della Silicon
Valley. Nel 2018 Berlino era sede di circa 2.500 startup
attive, che hanno attratto in totale circa 2,7 miliardi di
dollari di venture capital.
Oggi, in quanti si stanno
trasferendo a Berlino per entrare nel fiorente settore delle
start-up della città? Tantissimi. Il sistema include un
servizio di immigrazione per coloro che arrivare da
paesi al di fuori dell'Unione Europea, con borse di studio
per startup, programmi e finanziamenti vari. A garanzia di
fornire un punto di collegamento tra governo e start-up, nel
2019 è nato CityLAB Berlin, con sede in Platz d.
Luftbrücke 4, tra Kreuzberg, Victoria Park
e l’ex aeroporto di Tempelhof.
Qualche nome delle startup
berlinesi più conosciute? Zalando, N26,
Omio, Babbel (l’app d’apprendimento linguistico),
Deliveryhero, Wanderlist, Loqid,
GetYourGuide, CoachHub (per coaching
individuale), SoundCloud, Vivid (altra banca
online), Mambu, Raisin, Tier (per gli
scooter elettrici), JobSpotting, Wooga e
Trademob, Pitch (collaborazione e presentazione
dei contenuti), Billie, Uberall,
ResearchGate (network di ricerca scientifica), Taxfix
(interfaccia di semplificazione tributaria), e molte altre
ancora, tra cui numerose startup nel biotech. La
capitale tedesca è altamente specializzata nel settore
ICT e vanta il maggior numero di studenti di tecnologia.
Dove le troviamo? Diversi
quartieri, ma sono maggiormente concentrate in quella che un
tempo era la Berlino Est (se oggi questa distinzione
può avere ancora un senso definito) e non a caso,
considerando che questa è stata da sempre l’aerea più
economica della città a livello di affitti immobiliari e
simili: Zalando per esempio, la startup di eCommerce
più famosa di Berlino, fondata nel 2008, tra quartiere
generale, uffici e outlet si muove attorno sede ai quartieri
di
Friedrichshain
(vicino alla
East Side Gallery
sorge il nuovo campus multifunzionale) e
Kreuzberg,
esattamente in Valeska-Gert-Straße 5, Tamara-Danz-Straße 1,
Zeughofstraße 1b, e Köpenicker Str. 20 per l’outlet. Il
Mitte,
il quartiere centrale e più turistico della città è anche
quello più prolifero, considerando il suo posizionamento tra
le due ex (est e ovest) di Berlino. Da molti è considerato
il principale centro finanziario della città, qui le
startup AdTech hanno avuto la seconda maggiore
rappresentanza.
Siamo attorno alla
Silicon Allee, nell'ex zona est della città, raggruppate
attorno a Chausseestraße, per esempio con il
Silicon Allee campus, una delle numerose comunità
tech di Berlino, subito a nord di Friedrichstraße,
e verso il quartiere di Wedding. Vi troviamo anche l’Innovation
Campus Berlin – Nuvisan, situato in Müllerstraße. Si
segue verso Torstrasse e Rosenthaler Platz,
fino a Invalidenstraße e Prenzlauer Allee e
Rosa-Luxemburg-platz, e quindi giù da nord al centro,
con Moritzplats e Kottbusser Tor e la stessa
Köpenicker Str. Nel frattempo, il centro incubatore
BerlinBioCube per start-up ha trovato sede nel campus
di Berlino-Buch, a nord-est del centro città. Un
quartiere emergente di Berlino da tenere d'occhio è
Kreuzberg, un hub sempre più importante nella scena
delle startup berlinesi. Startups si possono trovare anche
accalcate intorno a
Prenzlauer Berg
(ex Berlino Est), uno dei quartieri più belli della città, a
nord del centro e confinante con il Mitte e Friedrichshain.
Entrambi questi quartieri un tempo si trovavano al confine,
chi da una parte, chi dall’altra, del
Muro di Berlino,
rendendo i loft in edifici destatalizzati convenienti e
attraenti. Da qui è partito lo sviluppo e la concentrazione
di tutta la rete.
Kulturbrauerei – l'ex
birrificio in mattoni rossi
L'ex birrificio i mattoni
Rossi di
Prenzlauer Berg
è stato
convertito in un centro d'arte molto apprezzato dai giovani
berlinesi, diventando il Kulturbrauerei, il ‘birrificio
della cultura’. La tipica facciata ci appare in modo
inequivocabile, riconoscibile per l’alta ciminiera e per una
tipica architettura ottocentesca. Siamo in Schönhauser Allee
36 (Berlino 10435), la lunga via che unisce Prenzlauer Berg
al
Mitte.
Un ex sobborgo operaio poi diventato quartiere alternativo e
oggi una delle zone più belle e trendy della nuova Berlino.
Negli anni 80 qui vivevano i punk, oggi in questo quartiere
vive il più alto numero pro capite di bambini di tutta la
città.
La fabbrica di fine 800, il
grande edificio i mattoni sormontato da torrette e oggi il
simbolo di questa nuova rinascita. L'ex birrificio è infatti
diventato un centro d'arte e di cultura con gallerie, spazi
appositi per il design, e quant'altro. Non era l’unica
birreria presente, un tempo c’era anche l’ex fabbrica di
birra Willner, tra Pankow e Prenzlauer Berg,
diventata centro culturale, con quel tipico fascino di
antichi opifici produttivi riconvertiti e poi, tuttavia, del
tutto dismesso. Quello di Prenzlauer Berg è l’unico rimasto
attivo, ma al posto di malto e luppolo è la cultura oggi a
farla da padrona, anche se non mancheranno i bicchieroni di
birra ad uno dei tavoli dei locali ospitati all’interno.
Cinema, negozi, un museo e
ristoranti, e altrettanti spazi culturali: li troviamo tutti
all’interno di questo grande complesso di 25.000 m², tra
venti edifici in mattoni e sei cortili, un tempo già sede
della birreria Schultheiss. Nel 1842 August Prell,
un chimico e farmacista, prese in mano la cantina di birra
di un piccolo birraio locale di nome Wagner; alla
morte di Prell, la stessa venne acquisita da Jobst
Schultheiss, fece conoscere il successo alla birra
prodotta. Il birrificio passò di mano in mano, fino a quando
negli anni Sessanta dell’Ottocento divenne proprietà di
Richard Roesicke, che affidò la produzione al mastro
birraio Johann Mathias Beck.
Con lo sviluppo della
produzione, nel 1887 venne progettata la costruzione del
nuovo birrificio, da lì a poco sarebbe diventato uno dei più
grandi birrifici della Germania e con alcune indovinate
fusioni (tra cui quella con la Patzenhofer Braunei),
il più grande della Germania e uno dei più grandi d’Europa,
e nel 1920 la più grande birreria lager del mondo; quello
che ancora vive oggi e lo stesso che nel 1974 è stato
dichiarato Monumento protetto, uno dei pochi esempi di
architettura industriale a Berlino del XIX secolo. La
fabbrica sopravvisse alla Seconda guerra mondiale,
nonostante alcuni episodi che la videro diretta testimone
durante la Battaglia di Berlino. Dopo una breve
ripresa dell’attività nel dopoguerra, la fabbrica venne
definitivamente chiusa nel 1967 dalle autorità della DDR,
anche per usura degli impianti, mentre le birre vennero
prodotte altrove. Dopo essere rimasto a lungo abbandonato,
nel 1991 il sito venne rilevato dalla fondazione
KulturBrauerei gGmbH, pronto per la riqualificazione.
Oggi, l’enorme polo
culturale allieta il tempo libero di berlinesi e una vasta
comunità di expats (espatriati), tra ristoranti, bar, locali
e cortili per la musica dal vivo, sale dove ballare e
discoteche, teatri, una multisala cinematografica, un museo,
uffici per startup, laboratori d’arte artigiana. Al suo
interno ha ora sede anche la mostra permanente della
'Vita quotidiana nella DDR' (Alltag in der DDR),
sulla vita dei berlinesi durante la divisione delle due
Germanie e delle due Berlino Est e Ovest. A dicembre, nel
periodo festivo, i cortili si riempiono di bancarelle per il
mercatino di Natale di Santa Lucia del KulturBrauerei.
Da qualche anno, il CineStar è diventato sede del
Festival Italiano del Cinema di Berlino, mentre lo
Street food market di KulturBrauerei dal 2015 è
diventata una realtà ben apprezzata, ogni domenica dalle
12.00 alle 18.00. Le attività culturali, diurne e notturne
sono così tante che consigliamo di controllare il calendario
degli eventi direttamente nel sito della
KulturBrauerei,
qui evidenziato.
Schönhauser Allee 36
10435 Berlino
Fontana delle fiabe –
Märchenbrunnen
Dove trovano ristoro i
personaggi delle favole quando finiscono il compito di
alleviare la frenesia dei bambini (e dei loro genitori)?
Tornano qui, in questa splendida scultura di 90 x 172 metri
davvero fiabesca. Costruita nel 1913 in stile barocco, la
Märchenbrunnen è senza dubbio la più bella fontana di
Berlino, con diverse bocche a forma di rana che sputtano
acqua direttamente ad un grosso, opulento, rospo (il
principe ranocchio). Si trova nel parco di Volkspark,
quartiere Friedrichshain e venne progettata da Ludwig
Hoffmann, che si ispirò principalmente ai giardini in
stile barocco delle ville Mondragone e Aldobrandini a
Frascati, in Italia. L’architetto si fece aiutare da
tre scultori della Germania del sud, Ignatius Taschner,
Georg Wrba e Josef Rauch.
Sono 106 i personaggi delle
fiabe che trovano sistemazione, creati dall’artista dietro
espressa richiesta del Kaiser Guglielmo II come dono
ai figli degli operai di Berlino. Non erano gli unici
bambini ad averne gioito, altri nel tempo e nella storia lo
avrebbero fatto. È un mondo incantato quello che si ha di
fronte, bellissimo, struggente, magico non solo per i
bambini, ma anche per gli adulti, che si lasciano andare ad
una nostalgia forte e confortante. La parte principale
dell'insieme è la ‘piscina’, costruita su quattro gradini a
cascata, e comprende una grande fontana e altre piccole
fontane.
Nel lato ad est si trovano
delle arcate semicircolari, che vanno a chiudere il bacino,
ciascuna decorata da sculture raffiguranti dei cani; dietro
i portici una fontana circolare più piccola ospita a sua
volta la fontana dei delfini. La fontana e il parco
subirono enormi danni durante la Seconda guerra mondiale,
e alla fine del conflitto molte delle sculture andarono
distrutte o trafugate. Furono ritrovate poco vicino, nel
1950, dietro il muro delimitante di un orto.
La fontana arriva ai giorni
nostri dopo essere stata restaurata diverse volte negli anni
’70 e ’80. Nell'ottobre 2000 è stata transennata allo scopo
di prevenire atti vandalici, non inusuali, e nuovamente
restaurata. Il gatto con stivali, Cenerentola,
Hansel e Gretel, Cappuccetto rosso,
Biancaneve e i sette nani, Hans im Glück (il
fortunato), La bella addormentata nel bosco sono
solo alcuni delle 106 personaggi scultorei presenti. In
estate qui si tiene un cinema all’aperto, sotto le stelle.
La fontana si trova esattamente all’angolo tra Friedenstraße
e Straße Am Friedrichshain con l’estremità verso il
Königstor; la si raggiunge con il tram M4 o con il bus
142 o 200.
Am Friedrichshain
10249 Berlino
Go East! Marzahn,
simbolo edilizio della DDR
Non a tutti potrebbe
interessare – e tanto meno piacere – arrivare in questa zona
fuori dal centro, contraddistinta da una miriade di
palazzoni in stile sovietico, i ‘plattenbauten’,
come vengono chiamati: edifici enormi costruiti con pannelli
prefabbricati, prevalentemente in calcestruzzo. Eppure, la
prima via dedicata a Frank Zappa in Germania si trova
a Marzahn (Frank-Zappa-Straße, 10° distretto) e sarà
forse anche per questo che siamo in uno dei quartieri più
alternativi da visitare di Berlino; certo quello meno
attraente direbbe qualcuno, comunque fuori dal sentiero più
battuto delle cose da vedere a Berlino.
Siamo infatti nella zona più
ad est della città, quella simbolo dell’architettura
socialista sovietica, e questo nonostante il forte
contrasto con il territorio storico precedente ancora
sussista. Quello di Marzahn fu il primo imponente programma
di costruzione edilizia sovietico a Berlino, seguito da
Hohenschönhausen e Hellersdorf. La distanza dal
centro di Berlino e i pochi locali presenti, tra bar o
ristoranti, ne fanno un quartiere anche troppo residenziale,
dormitorio direbbe qualcuno (nonostante il grande centro
commerciale Eastgate Berlin e il grande parco dei
giardini). Gli edifici prefabbricati in cemento grigio di
Marzahn (oltre 260.000 abitanti) erano considerati parte del
più grande complesso residenziale prefabbricato d'Europa.
Pensate un po'. Ma non è tutto vero, non tutto il distretto
è fatto di palazzoni ed edifici a nido d’ape, in questo est
dell’est si trovano anche le ville con piscina dei più
ricchi. Già.
Quando era in piedi la
Germania dell'Est, Marzahn era considerato un
progetto socialista modello, con edifici capaci di
ospitare appartamenti spaziosi e lussuosi, sicuramente
meglio dell'allora fatiscente quartiere di
Prenzlauer Berg.
Già. Come cambiano le città, anime viventi capaci di
trasformarsi in mille volti. Case, asili nido, scuole,
piscine coperte e negozi, tutto insieme. Complessi
residenziali prefabbricati volutamente costruiti intorno ai
borghi rurali dal fascino che oggi ancora permane negli
angoli di Biesdorf, Kaulsdorf, Mahlsdorf
e Alt-Marzahn, dove si trovano delle belle case
unifamiliari, oggi predilette da giovani famiglie
piccolo-borghesi alla ricerca di aree verdi.
Dal 1977 al 1987 furono
costruiti 60.000 appartamenti per 160.000 abitanti, alcuni
dei quali demoliti dopo la riunificazione tedesca.
All’inizio degli anni 2000 circa sessantamila persone
abbandonarono questo distretto, poi grazie ad una buona
riqualificazione urbana le cose man mano sono cambiate e
data la cronica carenza di unità abitative a Berlino, l’area
ha iniziato a ripopolarsi. Ma se questo è vero, poco sembra
essere cambiato per la zona nord del distretto, quella dove
la maggior parte della popolazione percepisce il sussidio
dello Stato, anche per il numero di anziani presenti.
Nella Frank-Zappa-Straße un
tempo c’era la ORWO-Haus (Original Wolfen), una casa
produttrice di pellicole fotografiche della DDR, la Germania
Est. Oggi, in questo stesso indirizzo la Musikfabrik
si presta a quasi 200 gruppi musicali in 90 studi
sonorizzati, un locale autogestito per le prove. Forse sono
anche lontani i ricordi di quando a Marzahan nel 1936 fu
allestito il primo campo ‘lavoro’ per gli
zingari (le "razze straniere"). Dalla 2003 alla metà del
2005 è stato realizzato il progetto di smantellamento
Ahrensfelder Terrassen a Marzahn-Nord come parte
della riqualificazione urbana, riducendo
drasticamente il numero delle unità abitative interessate da
1670 a 447 e oggi il distretto si pregia di un area molto
ben tenuta, con tanto verde, giardini e orti e spazi
d’incontro comune, come biblioteche e aree di servizio per
la comunità, più alcune interessanti attrazioni, come un
mulino a vento, i Giardini del mondo (un mega
parco di 100 ettari molto popolare, formato da diversi
giardini come quello orientale, all’italiana, all’inglese,
balinese, coreano, cinese, giapponese), la Funivia IGA
Gärten der Welt, lunga 1.58 km, che attraversa il parco
collegando i due quartieri di Marzahn e Hellersdorf.
Il distretto ha anche altri
angoli verdi e il piccolo fiume Wuhlee che sfocia
nella Sprea e poi la terza collina più alta di Berlino (Kienberg),
dove trovare anche la ‘passerella panoramica’ Wolkenhain,
una struttura a 120 metri d’altezza (non per chi soffre di
vertigini); sempre che non si preferisca salire sullo
skywalk, in cima ad un grattacielo, dove sembra di
volare sopra il resto degli edifici, tanto il panorama è
spettacolare. Inoltre, attenzione, potreste incappare in una
piccola mandria di robuste mucche dalle lunghe corna ricurve
(considerato che sono stati introdotti animali da latte al
pascolo). Potreste anche considerate di arrivare a Marzahn
seguendo il percorso escursionistico ciclabile lungo il
fiume.
Rixdorf, un quartiere
che non ti aspetti
Rixdorf
è un luogo che non ci si aspetta, situato a circa dieci
minuti a piedi dalla metro di Rathaus Neukölln o poco
meno da quella di Karl-Marx-Str. Sconosciuto alla
massa turistica e sorprendentemente romantico. Un
villaggio boemo, come spiegano i residenti del posto,
fondato nel 1737 da profughi boemi e ora parte del distretto
amministrativo di
Neukölln,
da cui si differenzia notevolmente per carattere e
architettura. I suoi
contorni non sono sempre facili da definire e si dice che le
sue origini medievali da avamposto cavalleresco e la sua
storia siano tali da precedere persino la nascita della
città di Berlino, in cui è stato successivamente
incorporato.
La storia di Rixdorf
inizia circa 800 anni fa con i Cavalieri Templari,
che si stabilirono - e diedero il loro nome – all’area di
Tempelhof,
nel sud della capitale, all’epoca una collina al di sopra di
una pianura in gran parte disabitata, oggi conosciuta per il
nome l’ex aeroporto, diventato poi il grande spazio aperto
tanto amato dai berlinesi. Si racconta che uno di questi
cavalieri portasse il nome di Richard e che si trasferì poco
più ad est, fondando un nuovo avamposto a cui diede il nome
di Richardsdorp, da ‘dorp’ villaggio, esattamente sul
posto dove oggi sorge, come documentato, la piazza
Richardplatz. Da qui deriva il nome oggi conosciuto,
'Rixdorf'. Poco oltre, intanto, andavano sviluppandosi altri
nuclei urbani, le città gemelle di Berlino e Cölln.
Nel 1737, i protestanti
scacciati dalla Boemia si stabilirono in questa piccola
area, un villaggio a se stante, con il permesso del re
prussiano Federico Guglielmo I, che fu presto
suddivisa in due, la parte tedesca e la parte boema (come si
può per esempio notare dal nome della Böhmische Strasse).
L’area crebbe in edilizia e popolazione, ma a metà del XIX
secolo fu devastata da un incendio e in parte ricostruita.
Nel frattempo, Cölln (in seguito diventata
Neukölln), con il suo quarto di milione di abitanti, per lo
più operai, venne inglobata da Berlino, che si espandeva
sempre più anche a ridosso Rixdorf.
Le due comunità, tedesca e
boema, si unirono nel 1874, anche se poi all’inizio del
Novecento Rixdorf divenne nuovamente una città a se stante:
la popolazione cresceva e così anche le sale da ballo, i
luoghi di divertimento, e con questo anche la reputazione di
quartiere vivace, festaiolo. Durante la Seconda guerra
mondiale non rimase in vita neanche un abitante boemo,
ma oggi Rixdorf è un piccolo villaggio-quartiere che
conserva ancora molto del suo sapore storico. I suoi confini
si possono considerare le strade che circondano la
Richardplatz, la stessa che a dicembre si illumina delle
luci del mercatino di Natale, estremamente popolare
tra i berlinesi tutti.
Tra gli edifici d’epoca si
passa volentieri il tempo al museo storico locale
(presso la Kirchgasse 5) o le stradine e i pittoreschi
vicoli della Rixdorfer Schmiede, per ammirare anche
la Bethlehemskirche (Chiesa di Betlemme), o il
giardino Comenius, così come la stessa Richardplatz. Tra
i fienili a graticcio e le belle ville affiancate, rimane
anche un fabbro locale.
Non andate via senza aver
avuto modo di assaggiare la più buona, e più grande,
cotoletta impanata della città, la Wiener Schnitzel con
Bratkartoffeln (con patate fritte e una speciale salsa),
al Louis Cafe, di fronte alla Richardplatz. Vi
sembrerà di aver lasciato la città molto, molto, indietro.
Admiralbrücke e il
Landwehrkanal
Se arrivate a visitare l’Admiralbrücke
vuol dire o che avete qualche amico del posto o che siete
diventati magari un poco berlinesi anche voi. Siamo nel
Landwehrcanal ed esattamente al chilometro 7,70 e tra i
viali di Fraenkelufer e Planufer, distretto di
Kreuzberg.
Il canale, che è navigabile e scorre parallelo al fiume
Sprea, venne completato nel 1850 e si dilunga per circa
10 km tra diversi quartieri della città, dall’Osthafen,
il porto ad est in Friedrichshain, al canale di
Neukölln, quindi Kreuzberg, Tiergarten e
Charlottenburg; canale che è attraversato da ben 25
ponti.
Il ponte Admiralbrücke
è uno di questi, costruito da Georg Pinkenburg tra il
1880 e il 1882 e dedicato al principe Heinrich Wilhelm
Adalbert von Preußen, che fu ammiraglio della marina
prussiana durante la guerra tedesco-danese del 1864.
È probabilmente uno dei luoghi di ritrovo più famosi di
Berlino, il ponte più amato dai giovani berlinesi, se non il
più famoso insieme al rosso Oberbaumbrücke. Al suo
posto, in precedenza, si trovava un ponte mobile in legno
chiamato Badbrücke, che si prestava
semplicemente per l’attraversamento da una sponda all’altra
del canale. Ora, anche se i residenti del posto potrebbero
non essere d’accordo, per molti giovani una serata estiva
all'Admiralbrücke di Berlino-Kreuzberg rimane per
definizione qualcosa da non perdere.
L’aria calda, il tramonto,
le chiacchiere e i sorrisi, una chitarra suonata da
musicisti dell’ultima ora e l’atmosfera è assicurata.
Tutto molto bohemien,
idillico. Niente di speciale direbbe qualcuno, d’altronde è
solo un ponte, anche se il più antico in ferro battuto di
tutto il canale e con delle belle ringhiere ornate da motivi
in stile Liberty, una pavimentazione di ciottoli e delle
vecchie lanterne a gas. Bello si, e per questo dichiarato
monumento nazionale. Ma una visita non vale solo il suo
bell’aspetto, o la bell’ombra che arriva da folti alberi che
sembrano sempreverdi solo a vederli (e che non lo sono, se
avete modo di vedere Berlino in inverno).
Qui le persone si incontrano
ogni sera per rilassarsi, guardare il tramonto, ascoltare
musica e fare nuove amicizie, il tutto in un’atmosfera
conviviale e serena. Non sono solo le tonalità tedesche a
sperdersi nell’aria, ma anche inglesi, spagnole e italiane,
con i giovani adulti seduti sui dissuasori o per terra sui
ciottoli e un drink in mano ad ammirare il tramonto,
chiacchierare o ascoltare le note della musica. Tutto fino
alle 22.00, quando la polizia, in modo pacifico allontana la
folla per la pace (e il sonno) dei condomini dei palazzi
vicini.
Chi preferisce, potrebbe
scegliere una pizza in uno dei ristoranti italiani o
prendere un drink in uno dei bar o caffetterie lungo i viali
che lo circondano.
Admiralstraße
10967 Berlino
Tränenpalast –
Palazzo delle lacrime
Non si può capire a fondo
Berlino senza aver visitato questo museo dal nome
struggente, Tränenpalast, Palazzo delle lacrime,
inaugurato nel 2011. Indispensabile per comprendere il come
e il perché della creazione del
Muro di Berlino.
Spesso si perde di vista, probabilmente per la sua
posizione, lontana dalle grandi esposizioni dell’Isola
dei musei, ma
sono qui le radici della Berlino moderna, le storie
raccontate di una generazione fa. Il museo si trova lungo
quella che prima della Caduta del Muro di Berlino
(1989) era considerato il valico di frontiera tra Berlino
Est e Ovest, stazione di Berlino Friedrichstraße.
Valico rimasto in funzione tra il 1962 e il 1989.
Al suo interno sono esposte
testimonianze della vita dei berlinesi, e della Germania,
durante la Guerra Fredda e fino alla
Riunificazione delle due Germanie. Proprio qui, in
questa stazione, i treni della S-Bahn e della
U-Bahn si dividevano tra l’Est e l’Ovest: l’ultima
stazione prima del confine verso Berlino Ovest. I cittadini
dell’Ovest erano più liberi, ma quelli dell’Est potevano
solo ‘ricevere’ e mai visitare l’Ovest. Da stazione di
transito Friedrichstraße diventava stazione terminale, un
posto di blocco dove i berlinesi ai tempi del muro che
separava le loro vite si dicevano addio. Famiglie divise,
storie d’amore, amicizie, fratellanze, non si guardava in
faccia a nessuno. Ed era un addio tra le lacrime. Ecco
perché è stato scelto questo nome, Tränenpalast in tedesco.
L’edificio si presenta come
una edificio in acciaio e vetro, collegato alla stazione
della S-Bahn di Friedrichstrasse con un sottopassaggio. Qui,
in questa stazione ogni giorno centinaia di viaggiatori
passano il confine in treno, S-Bahn o U-Bahn, da ovest ad
est e viceversa solo per i cittadini occidentali, dietro i
saluti strazianti di chi era costretto a restare nel blocco
socialista. Era tanta l’emozione e i pianti in quello che
oggi chiamiamo Palazzo delle lacrime.
Tutto viene rappresentato
oggi come un tempo, la sala d’attesa e le cabine per le
guardie addette al controllo scrupoloso dei documenti. La
sorveglianza era continua e invasiva, effettuata in un
labirinto tra corridoio e procedure, che venivano cambiate
spesso, così che nessuno potesse memorizzare. Gli oggetti
sono numerosi, molti dei quali sono originari, e includono
diverse istantanee dell’epoca. L'ingresso al museo e a tutte
le mostre è gratuito. Una mostra permanente è anche presente
al Kulturbrauerei, l’ex birrificio di Prenzlauer Berg. Una
planimetria tattile all'ingresso della mostra fornisce
informazioni sulla struttura della mostra. Sono presenti
audioguide in diverse lingue, anche nella lingua dei segni,
più visite guidate.
Reichstagufer 17
10117 Berlino
Aperto tutti i giorni tranne
il lunedì dalle 9.00 – 19.00 (fine settimana 10.00 alle
18.00)
Accesso gratuito.
RAW-Gelände
Quando siete a Berlino, se
avete occasione, non tralasciate una visita alla
RAW-Gelände, lungo il ponte Warschauer Brücke,
che sta sopra la linea ferroviaria (e non sul fiume) e
importante arteria stradale, e ferroviaria (con l’omonima
stazione), posto tra
Friedrichshain
e
Kreuzberg,
subito dopo l’Oberbaumbrücke,
il ponte rosso di Berlino e a poche decine di metri
dalla
East Side Gallery.
Avrete modo di entrare in un mondo a parte: 8800 metri
quadrati alternativi, uno spazio grande quanto un campo da
calcio, che solo Berlino poteva proporre. Un villaggio con
tanto di bar, club per le serate e la vita notturna,
mercatini, ristoranti, atelier e quant’altro; tempio per
graffitari e creativi, curiosi o appassionati di progetti
culturali. RAW, abbreviazione per
Reichsbahnausbesserungswerk (Officine Riparazioni Ferrovie
Statali), è un mondo a se; è ciò che qualcuno potrebbe
immaginare essere Berlino (per chi non la conosce veramente,
perché infatti non è così), magari punk come un tempo.
Certo è che Berlino è molto,
molto più di tutto questo. Un’area controversa e al centro
di speculazioni edilizie di sicuro profitto, considerato il
passaggio a diversi acquirenti negli ultimi 15 anni.
Un tempo, nella seconda metà
del XIX secolo, quando Berlino era una delle più grandi e
rinomate città europee, in questo stesso posto aveva sede l’Officina
delle ferrovie reali prussiane, insieme a quella che poi
sarebbe stata inaugurata come Stazione di Ostbahnhof,
snodo principale per la Prussia orientale. Un bombardamento
aereo, del 1944, distrusse quasi l'80 % dell'area, poi
ricostruita nel dopoguerra, a servizio delle ferrovie della
DDR. La chiusura degli impianti avviene nel 1995, fino a
quando nel 1999 gli edifici non vengono affidati
temporaneamente ad alcuni operatori culturali
dell'associazione RAW-Tempel, costituitasi per
l’occasione.
Dal 2007 l’area è stata
acquisita da investitori privati, che la sviluppano
ulteriormente, mentre dal 2015 è passata ad un nuovo
acquirente, il Gruppo Göttingen Kurth, subentrato
alla proprietà in partnership con altri investitori. In un
solito, consueto divenire, tipico delle grandi città del
nord-Europa, è previsto un progetto di qualificazione
dell’intera area, che non dovrebbe cambiare tuttavia la
destinazione d’uso e la tipica atmosfera che si è
guadagnata.
Al RAW di Berlino trovano il
paradiso gli amanti dell'arte urbana underground,
considerato l’insolito spazio, nel cui interno troviamo
anche un cinema (all’aperto), una parete da arrampicata (la
der Kegel) o uns Skatehalle per gli amanti dello skateboard.
Nel complesso, sono più di sessanta i progetti artistici
ospitati. Dopo oltre un secolo di utilizzo industriale, il
sito si propone in offerte artistiche, culturali e
commerciali, oltre edifici industriali, molti dei quali
vincolati e protetti.
A prescindere dai gusti, il
modo migliore per concludere una serata è spostarsi lungo il
fiume, dal lato est del RAW, sulla riva del fiume alle
spalle della East Side Gallery, e attenere l’alba arrivare
all’orizzonte del ponte. Come arrivarci: (S-Bahn / Ringbahn)
S3, S5, S7, S9 o la U1 (un po' più distante) fino alla
stazione Warschauer Strasse.
Revaler Str. 99
10245 Berlino
Legoland Berlino
Per chiunque visiti
Berlino con la famiglia e i bambini al seguito,
Legoland è sicuramente un posto da non perdere. Siamo
nel museo della Lego di Berlino, uno spazio di 3.500
mq, tutto al chiuso e che propone giochi dedicati al mondo
dei celebri mattoncini di costruzioni. Si trova nel centro
ultramoderno del Sony Center a
Potsdamer Platz,
proprio all’interno del Forum, la piazza coperta che fa da
grande ‘cortile’ agli edifici dalla struttura avveniristica.
Non ci si può sbagliare, il
Legoland si riconosce subito e non solo per la fila di
bambini allegri e felici all’ingresso. All’interno, il parco
divertimenti non delude, ne i vostri ragazzi ne voi,
genitori che forse preferivate essere altrove. Non ve ne
pentirete, sarà come tornare un po' bambini, insieme ai
vostri figli. Mentre i più piccoli si divertono nelle aree
gioco a tema (tra tutte quella di Ninjago, per diventare
futuri ninja, bene inteso), i papà potrebbero già pensare al
caffè che attende nella caffetteria del LEGO® Café, sempre
che non preferiscano assistere gli operai della fabbrica
alla produzione dei veri mattoncini colorati.
Una delle attrazioni più
belle del museo è la Miniland, ovvero una miniatura
di Berlino costruita con oltre 2 milioni di mattoncini su
un’area di 50 metri quadrati. Una di quelle più divertenti è
la Fortezza dei draghi, con un giro all’interno del
castello incantato a bordo di un dragone che corre
veloce tra labirinti cavernosi e oscuri. Tra quelle più
interessanti anche quella del Cinema in 4D, ogni film
dura circa 12 minuti e copre sempre le tematiche Lego. Da
provare la Merlins Magic Library, una divertente
giostra, mentre il Duplo Village è più adatto ai più
piccoli di età, compresa dai 2 ai 5 anni.
Si consiglia di acquistare i
biglietti online a data fissa, così che si possa risparmiare
circa il 30% del valore pieno del biglietto. Legoland
Berlino si raggiunge con diversi mezzi, la S-bahn e la
U-bahn, o l’autobus. Fermata: Postdamer Platz (U2, S1, S2,
S25). I bambini sotto i tre anni entrano gratuitamente.
L’ingresso agli adulti di 15 anni è consentito solo in veste
di accompagnatori (paganti) dei minori di 15 anni. Non è
consentito l’ingresso con animali domestici.
Potsdamer Str. 4
10785 Berlino
Street food, da
Curry 36 alle fragole di Karls
Sono davvero numerose le
attrazioni di Berlino, quelle da non mancare per vivere a
pieno le caratteristiche più salienti di una città che
cresce e si sviluppa, arrivando a diventare una delle più
attraenti del mondo. Volendo scegliere quale di queste
includere in questa lunga lista, non possiamo tuttavia
prescindere dal mitico piatto berlinese per eccellenza, il
currywurst, e
nel fare questo, scegliere quello che, a detta di molti, è
il numero 1 di tutti i ‘produttori’ di wurst in pronta
consegna. Curry 36 è un’istituzione a Berlino, con
diversi punti vendita inizialmente distribuiti nel distretto
di
Kreuzberg, a
sud del centro della città.
Il nome è composto dal
numero civico dell'edificio sito in Mehringdamm 36,
in cui ha trovato posto il chiosco (allora costituito da un
semplice carrello in legno), fornitore principalmente di
currywurst, i tipici wurstel al curry, che non tutti possono
amare (sono effettivamente con un gusto molto forte e
piccante), ma ciò non toglie che non possiate dire di aver
visto Berlino senza aver provato almeno una volta questo
mitico piatto.
In poche parole, il
currywurst è un piatto a base di salsiccia fritta o bollita,
servita con una salsa a base di Ketchup e (tantissimo) curry
in polvere. Pare che la sua invenzione sia dovuta ad
Herta Heuwer, che il 4 settembre 1949 ebbe modo di
offrire nel suo chioschetto, in zona Charlottenburg
(esattamente posizionato all'angolo tra Kantstraße e
Kaiser-Friedrich-Straße) questo tipico piatto di facile
preparazione.
Tra i primi ad accorgersi
del potenziale di vendita del tipico wurst vi furono Vera
e Lutz Stenschke, che nel 1980 rilevarono l’attività
oggi conosciutissima.
Non aspettatevi chissà quali
locali, si tratta in effetti di un bancone aperto, al cui
cospetto si accalca una folla sempre ben nutrita di golosi.
Si mangia in piedi, sempre, non esistono tavoli con sedie,
ma solo punti appoggio. Il posto è aperto tutti i giorni e
al primo di Mehringdamm si accompagnano adesso anche quelli
situati della stazione delle Zoo di Berlino (in
Hardenbergplatz 9, distretto di Charlottenburg), della
stazione centrale Hauptbahnhof (Europaplatz 1, uscita
Washingtonplatz) e della stazione di Warschauer Straße
nel quartiere di Friedrichshain.
Per chi non amasse i sapori
forti, durante l’estate le vie si riempiono anche di ‘fragolai’,
come ci piace chiamarli, i chioschi di fragole di Berlino.
Piccoli chioschi con tanto di carattere pittoresco sparsi un
po' per la città. Le bancarelle a forma di fragola di
Karls Erdbeer Hof spuntano ad ogni stagione un po' in
tutta Berlino e sono sempre caratterizzate da lunghe code: è
usuale acquistare un cestino di fragole e portarselo dietro
al parco per una merenda o un picnic. Se poi preferite,
ancor più, ci sono numerose ‘hofladen’ in città, o
fuori, nel Brandeburgo, che offrono Selbstpflücke (una
self-raccolta, se così si può dire).
La stagione della raccolta
delle fragole a Berlino inizia ufficialmente il 6 giugno e
potreste provare l’orto giardino dietro i palazzi famosi di
Potsdam, in
Am Heineberg 2, dove trovare anche la possibilità di
acquistare prodotti locali. In ultimo, se preferite, non
perdetevi il parco tematico a forma di fragola di Karls
Erdbeer, un parco divertimenti a tema ("il villaggio
avventura di Karl") pensato innanzi tutto per i più piccoli
e situato ad Elstal, a circa 30 km a ovest della
città.
Autobus 100
La 101esima attrazione
ritorna indietro di un numero e diventa cento, ovvero
l’autobus pubblico turistico di Berlino. L’autobus
numero 100 di Berlino si snoda tra molte delle
principali attrazioni turistiche della città. Un veicolo
giallo a due piani che al prezzo di una semplice corsa offre
la possibilità di ammirare le aree e i monumenti più
conosciuti di Berlino. Magari ottenendo anche un posto in
prima fila, nella parte anteriore del piano di sopra, dove
la visuale è semplicemente fantastica.
L'autobus pubblico è un modo
facile ed economico per vedere le principali attrazioni
di Berlino, e non solo, anche la linea 200 (che
viaggia anche tra Zoo e Alexanderplatz) offre una buona
alternativa turistica. Perché non prendere la palla al
balzo, come si suo dire, considerando che Berlino è una
città molto estesa (per chi non lo sapesse, pare sia nove
volte più grande di Parigi)?
L'autobus 100 parte dalla
stazione ferroviaria Zoologischer Garten, ad ovest,
prende quindi direzione
Kaiser Wilhelm Gedächtniskirche
(la famosa chiesa commemorativa dell'imperatore Guglielmo),
rimasta tale dopo i bombardamenti che la distrussero. Si
prosegue quindi verso il grande polmone verde della città,
il
Tiergarten,
passando per la suggestiva
Colonna della Vittoria,
del
Reichstag e
dell’edificio moderno della Cancelleria. Si continua
per la
Porta di Brandeburgo,
con il bus che svolta su
Unter den Linden- viale dei Tigli,
lungo il quale si possono riconoscere edifici significativi,
tra cui Università Humboldt (dove studiarono Marx ed
Engels e dove insegnò Einstein), il ricostituito Palazzo
reale con l’Humboldt Forum, che si intravede all’altra
estremità, l'Opera Nazionale Tedesca, la Nuova
Guardia (il memoriale ufficiale della Germania per le
vittime della guerra e della tirannia), la
Cattedrale d Berlino
e la Zeughaus (armeria) con il Museo storico
tedesco. Siamo quindi già arrivati all'Isola
dei Musei nel
fiume Sprea (Museumsinsel), un sito patrimonio dell'UNESCO,
per ospitare musei come il
Pergamon e il
Neues Museum.
Dirigendosi verso
Alexander Platz,
dove terminerà la sua corsa, il bus passerà anche per la via
del monumento simbolo di Berlino, la
torre della TV di Fernsehturm
(alta 368 metri).
In alternativa, si potrebbe
prendere il bus numero 200, che nello specifico
tratta le zone del Kulturforum e di Potzdamer
Platz, oltre che Unter den Linden-Viale dei Tigli, Isola
dei Musei e Alexanderplatz.
Si copre la stessa distanza,
oltre che l’area del Kulturforum con la Filarmonica di
Berlino e la Gemäldegallerie e prosegue
ulteriormente nell'ex Berlino Est. Passa lungo l'ex quartier
generale dell'aeronautica, edificio d’epoca nazista, ora
ufficio delle imposte. Il capolinea è Michael Angelostraße.
Il biglietto standard è
quello per la zona AB, potreste usare direttamente la
App della BVG, applicazione anche per comprare il
biglietto di viaggio, molto comoda.
Ed
ora 10 cose da non fare per sfruttare al meglio il tuo
tempo a Berlino
1)
Non dimenticate di portare con voi un adattatore. E'
difficile e costoso trovarne uno in loco. Anche se alcuni hotel
possono già avere adattatori che puoi prendere in prestito durante
il tuo soggiorno, chiama in anticipo solo per esserne sicuro.
Ce ne sono di varie tipologie e prezzi. Date un'occhiata
su
Amazon.
2)
Non salire per forza sulla Fernsehturm, la torre della
televisione in Alexanderplatz impossibile da non vedere da quasi
tutta la città. Molti pensano che la parte migliore della torre
sia la vista, ma anche semplicemente avvicinarsi e ammirare
la struttura può essere altrettanto interessante. Per salire
sulla torre ci sono spesso lunghe file e, a meno che non abbiate
molto tempo per visitare Berlino, si può optare per visitare
qualcos'altro. Se si è determinati a salire, è meglio prenotare
un posto online. Una volta che avete attraversato i metal detector
e state salendo la torre con l'ascensore, sarete immersi nell'arredamento
della DDR degli anni '60 e nella folla di turisti. Le piattaforme
panoramiche si trovano dietro a vetrate isolate che permettono
una vista semi-panoramica della città, ma lontane dalle migliori
condizioni per un'immagine perfetta (soprattutto se pensate
di fare delle foto spettacolari). Un'altra cosa negativa di
salire sulla Torre della TV è il prezzo. Oltre 10 euro a persona.
Un suggerimento alternativo se volete una bella vista della
città si può trovare dai tetti di diversi bar oppure dal
Reichstag (di cui abbiamo parlato sopra) con cupola di vetro
e che è soprattutto gratuito (prenotando online).
3)
Non attraversare una strada quando l'ometto del semaforo
è rosso. Sembra banale, ma anche in una città che può sembrare
sregolata come Berlino, passare con il rosso, anche se si è
pedoni è una cosa che può portare a una multa salata e alle
reprimende della gente. Come abbiamo visto l'omino del semaforo,
che sia verde o rosso, si chiama Ampelmann, ed è molto
rispettato.
4)
Forse è il caso di non perdere troppo tempo al Check Point
Charlie. Il più noto passaggio del Muro di Berlino tra Est
e Ovest esiste ancora oggi..,in una forma un po' artificiale.
Un tempo questo era il punto in cui tutti, dai diplomatici ai
turisti, dovevano passare per entrare nel settore sovietico
di Berlino, l'area è ora costantemente brulicante di turisti.
Dopo aver combattuto tra la folla, i visitatori trovano la scena
riproposta, ma è decisamente poco autentico. La cabina di guardia
originale è stata spostata in un museo, gli attori che interpretano
i soldati sono a disposizione per le operazioni fotografiche
di pace e il Checkpoint Charlie Museum è più un'esposizione
più appariscente che storica. Come suggerimento alternativo
potete visitare il Museo degli Alleati, situato nel sud-ovest
della città (vicino all'ambasciata americana), è dettagliato,
gratuito, e contiene il corpo di guardia originale del Checkpoint
Charlie.
5)
Autobus turistici? Anche no (se proprio non state solo
due giorni in città). Per una città così grande, è necessario
investire nei trasporti. Alcune persone scelgono di farlo con
un tour in autobus. Vi viene data un audio guida che vi accompagna
durante il tour della città. Non si ha molto tempo per mettere
a fuoco quello che si vede. Qualcuno dirà che è meglio di niente
e non ha tutti i torti. Ma se siete convinti che il mondo non
finirà il giorno dopo e che dopo tutto avete un po' di tempo,
prendetevela più comodo e cercate di vedere meno, ma vedere
meglio. E' l'unico modo per rendere la vostra visita unica e
indimenticabile. E chi se ne frega se non si vede tutto. Anche
i berlinesi dicono di non conoscere al 100% la loro città. Una
alternativa più lenta al giro turistico in autobus è una gita
in barca sulla Sprea, il fiume di Berlino.
6)
Cercate di non improvvisare sul vostro piano di viaggio. Ci
sono un sacco di cose da vedere e da fare a Berlino, e anche
se esplorare una città a piedi è di solito il percorso migliore,
è necessario pianificare con molta attenzione e dare priorità
ai luoghi che si desidera vedere in un dato giorno. Alcune attrazioni
sono lontane l'una dall'altra e richiedono di prendere il treno
o l'autobus. Se non si pianifica la visita in una città grande
come la capitale tedesca si rischia di vedere meno cose di quelle
che si vorrebbero e si potrebbero.
7)
Non dimenticate di informarvi prima di partire su come usare
la metropolitana e i trasporti di Berlino per spostarvi
in città . La metropolitana è il più efficace mezzo di trasporto
per muoversi in città. Tutto comincia quando si atterra in aeroporto.
Per approfondire potete dare un'occhiata a questo articolo:
Metropolitana di Berlino.
8)
Evitate se potete di andare al grande magazzino KaDeWe.
Molti visitatori si recano in questo che è stato per molto tempo
un simbolo dell'opulenza di Berlino Ovest. C'è proprio bisogno,
con tutto quello che c'è da vedere a Berlino di andare in un
grande magazzino a comprare qualche capo firmato? Fate voi.
Ma se proprio non potete resistere, fatelo almeno alla fine
della vostra vacanza in città. La cose positiva (se ci passerete)
è che troverete anche un piano pieno di cibi internazionali
tipici dei negozi gourmet. E potrete mangiare un boccone in
una caffetteria che offre prelibatezze che non sembrerebbero
fuori posto in un ristorante raffinato. Detto questo, il KaDeWe
non è più il posto più "eccitante" per fare acquisti a Berlino.
Ci sono un'infinità di nuovi negozi dove fare uno shopping alternativo
e più ricco e stimolante in città, senza contare i mercatini
di cui abbiamo già parlato (vedi la pagina principale di questa
guida
Berlino
e la pagina
Mercatini delle Pulci
a Berlino).
9)
Lasciate perdere "Hunting Hitler". La gente perlustra
le strade intorno a Gertrud-Kolmar-Strasse, guida in
mano, alla ricerca di segni del "Führer", lo psicopatico che
tutti conoscono come icona del male. La sua morte in un bunker
sotto la città è segnata solo da un cartello informativo nel
tentativo di evitare che diventi un punto di pellegrinaggio
per qualche fanatico con poco cervello. Andare a vedere questi
posti può incuriosire, ma si tratta quasi sempre di una delusione.
Tutto di quel periodo, per fortuna, è stato cancellato dalle
devastazioni della guerra e dal tempo. Alternativamente è meglio
fermarsi a riflettere a tutto il male che può nascere da un
singolo pittore fallito e pensare un po' alle sue vittime. Il
vicino Memoriale agli ebrei assassinati d'Europa è il miglior
punto di partenza, con il Memoriale agli omosessuali perseguitati
sotto il nazismo e Memoriale ai sinti e ai rom d'Europa a pochi
passi.
10) Non dimenticate di convalidate il biglietto del treno.
Appena arrivati dall'aeroporto, quasi sicuramente per arrivare
in centro prenderete il treno (S-Bahn). Magari lo userete anche
per spostarvi da altre parti sia di Berlino, sia dei dintorni.
Convalidate il biglietto in stazione. Se non si vuole rischiare
di prendere la multa salata, in Germania acquistare il biglietto
del treno non è sufficiente affinché sia valido. Cercate i piccoli
dispositivi gialli e bianchi lungo le banchine delle stazioni
e inserisci il biglietto per obliterarlo.
Libri e guide
su Berlino da acquistare
Infine potete leggere e approfondire prima di partire decine
di...guide
di viaggio e libri su Berlino da acquistare prima di partire.
Alcune di queste costano pochi euro, ma con i consigli e il
tempo che fanno risparmiare sono un investimento più che valido.

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