Monastero di Santa Chiara a Urbino

Monastero di Santa Chiara a Urbino 

 

Il complesso del Monastero di Santa Chiara fu edificato sotto il duca Federico da Montefeltro e negli anni successivi alla sua morte, avvenuta nel 1482. Gli storici riferiscono la committenza del Convento di Santa Chiara allo stesso Federico. Il complesso sorse nel luogo in cui si trovava un conservatorio di vedove, che avevano ricevuto dal papa Callisto III la regola dell'osservanza di Santa Chiara nel 1456.

Tra queste viene annoverata anche la prima moglie di Federico da Montefeltro, Gentile Brancaleoni, che vi si era rifugiata con il consenso del marito. La costruzione del nuovo convento è opera riferibile a Francesco di Giorgio Martini, del quale l'edificio palesa lo stile e il gusto nella organizzazione degli spazi, nel disegno della rampa elicoidale interna, nella tecnica costruttiva degli ampi saloni destinati a refettorio e a dormitorio. Nell'edificio sono inoltre numerose le precise risposte architettoniche di Francesco di Giorgio Martini a problemi connessi con la clausura, quale ad esempio lo "spulciatolo", ambiente interno a cielo aperto, nel quale le suore battevano i vestiti, senza poter essere viste, da un ballatoio ligneo. Interessanti sono ancora il fornetto della lavanderia e un piccolo lavatoio che denotano, pur nel semplice funzionamento, l'ingegnosa presenza del Martini.

La realizzazione di questo complesso viene riferita, oltre che all'architetto senese, anche a Baccio Pontelli, sulla base di alcune memorie storiche ottocentesche, riportate da un discendente del segretario e vicario di Federico da Montefeltro, Ottaviano Ubaldini. Al Pontelli viene riferita l'opera di fortificazione che consiste in sei archi di sostegno al caratteristico loggiato esposto a sudest e disposto ad ali sul giardino. Questo è rivolto verso la valle analogamente a quello del Palazzo Ducale, del quale ripropone la scelta della costruzione lungo un pendio scosceso secondo terrazzamenti a quote diverse.

Anche la chiesa attigua al Monastero di Santa Chiara fu edificata su disegno del Martini, ma subì successivi interventi nei secoli XVI e XVII, per essere adibita a mausoleo dei duchi Della Rovere. In essa vi è infatti sepolto Francesco Maria I, la cui tomba fu realizzata da Bartolomeo Ammannati su disegno di Girolamo Genga, secondo quanto affermato da Giorgio Vasari. Nei primi decenni del XVII il duca Francesco Maria II decise di rifare la chiesa dalle fondamenta, progetto successivamente ridotto alla sola ripresa delle decorazioni interne e a interventi sulla facciata. La decorazione della cupola della chiesa è da riferire al pittore romano Ciro Ferri (1634-1689).

Nel 1864 le monache Clarisse furono allontanate e il Municipio divenne il proprietario del complesso di Santa Chiara, che destinò prima a Istituto di Educazione Femminile, poi, dal 1904 fino a pochi decenni fa ad Ospedale. Chiesa e convento, dopo un accuratissimo restauro, sono divenuti sede dell'Istituto superiore per le industrie artistiche di Urbino e di alcuni uffici comunali.

Indirizzo

Via Luciano Laurana 4

61029 Urbino (PU)

 

 

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