PRATO

VISITARE PRATO - INFORMAZIONI E GUIDA. Conosciuta come la capitale del tessile, Prato custodisce tesori come il Duomo, splendido esempio di architettura romanico-gotica. Città dinamica e multietnica, è rinomata anche per i suoi prelibati cantucci e il vino DOC.

Le direzioni seguite dai turisti in Toscana sono spesso sempre le stesse, alla ricerca delle principali e più famose attrazioni. Portano a località più conosciute come Firenze, Pisa, Lucca, Montecatini, solo per nominarne alcune. Nel bel mezzo però troviamo una città talvolta non conosciuta al visitatore, Prato. Ma ciò che molti non sanno è che qui siamo di fronte a una città artisticamente molto ricca, un luogo vivace e inaspettato. 

 

La sua fama è data in particolare dalla grande tradizione tessile e da quella dolciaria (a detta di molti qui trovate il miglior 'cantuccio toscano' del mondo). La città si pone ai piedi del monte della Retaia (768 metri) e lungo il tratto più antico del centro storico è attraversata da un affluente del fiume Arno, il Bisenzio.

L'immigrazione di seconda e terza generazione ha portato Prato a divenire la città più grande della Toscana, dopo Firenze, che dista soli 17 km. L'industria tessile e quella della lavorazione del cuoio hanno attirato un numero notevole di manodopera specializzata, soprattutto di origine asiatica. La crescita economica continua tuttora ad essere rapida, grazie in particolare ad una meritata laboriosità della sua comunità (originaria ed immigrata). Sarà forse merito delle sue origini storiche, che ci riportano indietro agli Etruschi e a quando nel periodo medievale Prato poteva già contare un conosciutissimo centro di scambio commerciale. Libero comune per oltre due secoli dal 1140, la vicina Firenze ne acquistò la signoria nel 1351.

I mercanti di Prato eranonoti per essere stati dei grandi capitalisti, tra i tanti Francesco Marco Datini, che portò in commercio i tessuti e le pelli prodotte in città rendendole famose in tutta l'Italia medievale. Grazie alle sue doti di diplomazia commerciale anche nel mondo dell'arte, si circondò spesso di artisti e illustri personaggi dell'aristocrazia. La bella dimora, poi divenuta convento, alle pendici del monte della Retaia, Villa del Palco, fu da lui edificata con l'assistenza dei più importanti artisti locali.

Tra gli artisti pratesidi meritata menzione si cita in particolare, Filippo Lippi. Vissuto tra il 1406 e il 1469 Lippi è stato uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano, insieme a suo figlio, che porta lo stesso nome e che per distinguerlo è conosciuto come Filippino Lippi. Dei due pittori la città conserva importanti opere, tra cui la meravigliosa Madonna del Ceppo >(Lippi padre), conservata al Museo civico di Prato.

In piazza del Duomo si ammira la Cattedrale, un bell'esempio di architettura pisano-romanica del XII secolo. Un tempo, nello stesso sito, sorgeva la Pieve di Santo Stefanoche tra il 1211 e il 1457 lasciò posto al nuovo edificio romanico. Andrea della Robbia, Michelozzo, Donatello, Paolo Uccello, Agnolo Gaddi, Giovanni Pisanoe Filippo Lippi, sono solo alcuni dei nomi che contribuirono alla realizzazione di questa bella chiesa. Si ammirino in particolare gli affreschidelle mura del coro, dietro l'altare. La donna che fece da musa ai dipinti, si narra sia stata una giovane novizia, sedotta dal Lippi e poi divenuta madre di Filippino Lippi. Purtroppo, negli anni '90 uno sciagurato armato di pennello decise di aggiungere un tocco personale all'opera d'arte, che da allora è in restaurazione.

Sulla Piazza Santa Maria delle Cerceri si ammira un'altra grande attrazione di Prato, il Castello dell'Imperatore. Costruito nel XIII secolo da Federico II del Sacro Romano Impero, il castello venne edificato come struttura difensiva lungo il percorso che dalla Germania arrivava al suo regno dell'Italia meridionale. Si presenta ancora oggi con grande imponenza, in una significativa architettura normanna opera di Riccardo da Lentini. Sul retro del castello sono presenti i resti di un ospedale e di una chiesa dei Cavalieri di Malta.

Sono diverse le chiese della città che meritano una visita, oltre al Duomo sopra descritto, si consigliano la chiesa di Santa'Agostino(1271), la splendida basilica dei Santi Vincenzo e Caterina de' Ricci (fine XVI secolo), chiesa di San Domenico(1283), in via Gherardo la piccola chiesa di San Fabiano(già esistente nel 1082), chiesa di San Francesco(1228-1331), il Monastero di San Niccolò(1328) indicato come uno dei monasteri più suggestivi della Toscana, la chiesa dello Spirito Santo(in via Silvestri) che ospita alcune delle più importanti opere d'arte rinascimentale. Fuori le mura, tra le tante, di particolare attrattiva è la chiesa di San Pietro a Grignano.

Tra i musei di Prato non si può non consigliare il Museo del Tessuto, in via Santa Chiara. Si avrà qui modo di conoscere la storia intera del maggiore traino economico della città. La Galleria Comunalee il Museo Civico sorgono entrambi in piazza del Comune e ambedue sono nel Palazzo del Pretorio. Quasi a preannunciarne il legame, nella piazza, fronte alla galleria e al museo, è posta la statua di Francesco Datini. Tra gli altri, si segnalano la Galleria degli Alberti, il Museo dell'Opera del Duomo e il Museo di Pittura Murale di San Domenico.

Interessante la sezione gastronomica della città, con locali a prezzi economici. I migliori cantuccini pare siano prodotti proprio qui e in particolare in via Ricasoli nella bottega di Antonio Mattei (in attività sin dal 1858). Per una serata in uno dei teatri più innovativi della Toscana, pensate al Teatro Metastasio in via Cairoli.

Prato è una città che merita un intero soggiorno, molto più di una breve gita da Firenze. Il centro storico e i suoi dintorni offrono interessanti e prestigiosi itinerari artistici, naturali e, non ultimi, gastronomici. Conoscere la città significa fare un tuffo nel passato con un occhio teso verso il futuro, un viaggio che va dagli Etruschi e arriva fino all'arte contemporanea. La visita può iniziare dal suo compatto centro storico, vicino alle quasi intatte mura cittadine. Prato è facilmente raggiungibile in trenoda diverse parti della Toscana, da Firenze in pochi minuti, così come da Pisa, la cui linea ferroviaria è la stessa che attraversa Lucca, Montecatini e Pistoia.

 

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