Dintorni di Pistoia

Dintorni di Pistoia

 

La Toscana delle meraviglie la troviamo, non solo nelle città d'arte, ma anche nelle città meno affollate dai turisti, meno conosciute, seppur bellissime. Se dopo aver visitato Pistoia, avete ancora un po' di tempo, dedicatevi ai suoi dintorni. Troverete la Toscana più autentica, fatta di territorio vissuto, arte, tradizioni e prelibati piatti locali. Qualche destinazione? Pescia, Montecatini Terme, Lucca, ma anche Cutigliano sulla montagna, Le Piastre e Castello di Cireglio... dove tornare indietro nel tempo e riscoprire i ritmi biologici di ognuno di noi, troppo spesso dimenticati.

La posizione di Pistoia in Toscana è eccellente; la città è difatti un'ottima base per visitare in treno o in auto,  Firenze e Lucca, Prato (con il nuovo celebre museo di arte moderna Pecci), Pisa Firenze dista soli 40 minuti in macchina o in treno (si scende alla stazione di Santa Maria Novella, in pieno centro città); Lucca si raggiunge in circa mezzora di auto oppure 45 minuti in treno); Pisa, a una cinquantina di minuti; o ancor più vicino Prato, a soli 20 minuti. Lasciamo a voi la lettura delle guide delle famose città appena citate e qui ci dedichiamo di seguito a destinazioni meno conosciute ma che valgono certo una visita da parte degli amanti dell'insolito e dei curiosi. Non ve ne pentirete!

Pescia

Cosa vedere a PistoiaLa città di Pescia, il centro più grande della Valdinievole con 17mila abitanti, ha origini antiche, con la struttura urbana inconfondibilmente medievale. Antichi palazzi ed eleganti chiese caratterizzano il centro storico che, nonostante abbia subito notevoli interventi, possiede ancora la sua forma originaria. Il centro abitato, in mezzo al quale scorre l'omonimo torrente Pescia, è composto da due distinti nuclei urbani: quello sorto sulla riva orientale attorno alla Cattedrale e quello sull'opposta sponda...Continua a leggere su Pescia.

Montecatini Terme

MontecatiniAbbiamo dedicato una pagina apposita anche a Montecatini Terme (clicca nel nome per una lettura approfondita), bella cittadina termale situata a soli 17 km da Pistoia. Se siete in soggiorno a Pistoia, vi ci vorranno soli 20 minuti per arrivare in questa storica città del benessere. Montecatini è un po' la "capitale" della cosiddetta Valdinievole, una regione geografica della provincia pistoiese. Pietro Leopoldo di Lorena, la volle così. Era il lontano XVIII secolo, ma ancora oggi l'accoglienza termale in stile liberty fa la differenza, insieme al bel paesaggio circostante. Si distingue tra Montecatini e Montecatini Alto, il nucleo più antico e caratteristico. ?possibile salire a Montecatini Alto senza prendere la macchina, utilizzando una storica funicolare rossa. La stazione della Funicolare si trova in Viale Diaz, 22.

A Montecatini le ricche acque minerali del sottosuolo sgorgano nei prestigiosi stabilimenti termali, nelle aree chiamate di Tettuccio (viale Verdi 71), Regina (viale Verdi 71), Excelsior (viale Verdi 61), Leopoldine (viale Verdi 67), Salute (via della Salute 20), Redi (viale Bicchierai 64), Torretta (piazzale Torretta), Grocco (via delle Palme 1), Tamerici (Viale Tamerici 69). Alle Terme di Montecatini relax per la cura di corpo e spirito vi attendono.

Per un caffé o una sosta fermatevi in Piazza del Popolo, dove i nuovi arredi urbani rendono più piacevole fermarsi.

Monsummano Terme

Monsummano TermeAltra località termale situata a poca distanza da Pistoia (12 km circa) e a soli 5 km da Montecatini è Monsummano Terme, che forse alcuni conoscono anche per aver dato i natali al famoso attore francese (ma di origine italiana) Yves Montand. Montand nacque qui con il nome di Livi il 13 ottobre del 1921. Emigrò poi in Francia con i genitori nel 1923 per sfuggire al fascismo. In questa località consigliamo la visita alla famosa Grotta Giusti, quella che Giuseppe Verdi amava definire " l'ottava Meraviglia del mondo" e che vide tra i suoi più illustri frequentatori anche Giuseppe Garibaldi. La grotta è inserita nel contesto geo-morfologico delle colline del Montalbano, una piana in parte urbanizzata e in parte zona umida del Padule di Fucecchio (riserva naturalistica da non perdere per gli amanti del birdwatching).

In questa zona è frequente la presenza di cave, per lo più in disuso. La Grotta Giusti è oggi gestita all'interno dello stabilimento termale omonimo (Giusti era il nome del proprietario della cava di calce su cui è stata originariamente trovata la grotta). Lo stabilimento ha una grande piscina termale all'aperto e annesso centro benessere. Le acque sono molto efficaci per le cure antroterapiche (cura di artropatie degenerative, reumatismi infiammatori cronici, artropatie tipo la gotta, malattie infiammatorie croniche delle vie respiratorie, anche di natura allergica), malattie della pelle). Il percorso all'interno della Grotta è suddiviso in Paradiso, Purgatorio e Inferno, a seconda della temperatura interna. ?davvero suggestivo percorrerla e fermarsi ogni tanto per respirare i vapori e ammirare la struttura millenaria. Si può accedere alla piscina, alla grotta o a entrambe le strutture con biglietto cumulativo. I prezzi sono un po' alti, ma talvolta si trovano offerte su Groupon. Accanto, troviamo anche la Grotta Parlanti, oggi con uno stabilimento non più attivo dal 2000, più piccola della precedente, e alimentata da una sorgente d'acqua minerale-bicarbonato-solfato-alcalina, indicate per i disturbi dell'apparato respiratorio, osteoarticolare, nelle affezioni dell'apparato urinario e nelle malattie ginecologiche.

A Monsummano Terme consigliamo anche la visita agli edifici religiosi, come la chiesa di San Nicolao, la chiesa di San Michele e Lorenzo, la chiesa rettoria di Cristo Redentore, la chiesa di Santa Maria della Fontenuova, l'Oratorio della Madonna della Neve, e le splendide Villa Medicea di Montevettolini, lo stesso Borgo di Montevettolini, Villa Martini, Museo di Casa Giusti, il Teatro di Yves Montand, il Museo della Città e del Territorio, il Museo di arte contemporanea e del Novecento.

Collodi

CollodiRicordiamolo, è proprio nel territorio pistoiese che è nato il celebre personaggio di  Pinocchio, creato nel 1881 da Carlo Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini, di Firenze, classe 1826). Il cognome dello scrittore, come noto, proviene proprio da questo piccolo borgo medievale del XII secolo, odierna frazione del comune di Pescia, che fu ricco di ricordi d'infanzia (il villaggio ospita la casa natale della madre). Ed è proprio venendo da Pescia che possiamo scorgere questa particolare "cascata" di piccole case, così disposte dall'urbanizzazione medievale e arrampicate sui lati lungo il colle scosceso.

Raggiungerete la località in circa 30 minuti di macchina, attraverso l'autostrada A11 (da Pistoia direzione Lucca), prendendo la strada provinciale Romana da Chiesina Uzzanese. Vi aspetta la grande storica Villa Garzoni con il suo splendido giardino in stile barocco (assolutamente da non perdere), ancora oggi molto ben conservato con i suoi terrazzamenti, scalinate, statue e fontane. La "casa delle farfalle", una struttura interna alla villa, renderà ancora più interessante la visita, con le tante farfalle esotiche.

Altra importante attrazione di Collodi è il parco di Pinocchio, inaugurato nel 1956 grazie alla iniziativa di Rolando Anzilotti, allora sindaco di Pescia, e questo nel settantesimo anniversario della pubblicazione della prima puntata della fiaba di Pinocchio. Il percorso di visita, più volte ampliato, s'inerpica in una serie di ricostruzioni tra edifici e statue, punti verdi e itinerari ben conosciuti da ragazzi, bambini e adulti. Le scene tratte dalla storia di Pinocchio sono opera dall'artista Venturino Venturi e scultori come Pietro Consagra, Marco Zanuso e Augusto (Bobo) Piccoli. A detta di molti vale la pena ma l'ingresso è un po' caro.

Serravalle Pistoiese

Serravalle PistoiesePiccolo comune di circa 11.600 abitanti, distante circa 8 km dal centro di Pistoia, su una collina dal bellissimo paesaggio. Da visitare per la sua ricca storia, per i resti della rocca e per i monumenti rimasti fino ai giorni nostri. Già si parlava nel lontano Trecento di un 'castrum serravallis', le cui origini sono antiche, sicuramente da rintracciarsi almeno al XII secolo, dato che alcuni documenti storici si riferiscono alle sue fortificazioni difensive e al rilevante ruolo nelle contese dell'epoca guelfa, al periodo di Castruccio Castracani e a quello dei de' Medici. Meritano una visita la Rocca Nuova, detta anche Rocca di Castruccio, il castello di Serravalle. Nuova perché si contrappone alla preesistente fortificazione (nel 1128 già esisteva il borgo fortificato sotto il controllo pistoiese, mentre nel 1302 – entrati i lucchesi in possesso della roccaforte – vennero costruite nuove fortificazioni). Il borgo era racchiuso da un irregolare cinta muraria che univa le due rocche, quella antica e quella nuova, rivolta verso tutta la piana della Valdinievole, che presto assunse il nome del Castracani.

Altra importante attrazione locale è la cosiddetta Torre Longobarda, nota anche come Torre del Barbarossa di Serravalle (non esiste tuttavia alcuna fonte ufficiale storica che metta in relazione la torre con Federico Barbarossa). Da non perdere sono anche le chiese di Serravalle Pistoiese, tra cui la chiesa di Santo Stefano, la chiesa di San Michele Arcangelo, la chiesa di San Pietro di Casalguidi, la chiesa dei Santi Lucia e Marcello, gli Oratori dei Santi Rocco e Sebastiano, e l'Oratorio di San Giustino. Non ultime, le ville di Serravalle Pistoiese, Villa del Cassero (Costa Reghini), Villa Fontana (Collina), Villa Gargani (Cantagrillo), Villa De' Rossi (Castelnuovo).

Suggeriamo la visita a Serravalle Pistoiese in concomitanza con una delle sue più antiche tradizioni storiche, i festeggiamenti del Miracolo di San Lodovico, dal 12 al 19 agosto, che risale ai primi del Quattrocento, e del Palio dei Rioni (17 e 18 agosto). Altro periodo suggerito, la fine dell'estate, quando negli ultimi giorni di Agosto si tiene il Festival Jazz (che qui si svolge dal 2001), nella suggestiva cornice della Rocca, con musicisti di grande rilievo.

Larciano

LarcianoLa riconosci subito Larciano, un comune sparso di circa 6400 abitanti, la cui sede è concentrata nella frazione di San Rocco di Larciano. Passando dall'autostrada che da Firenze conduce a Lucca, si riconosce per la bella e alta torre del Castello di Larciano. L'abitato nacque grazie alla posizione strategicao, come uno dei cardini del sistema difensivo pistoiese nel versante occidentale dei cosiddetti "monti di sotto" (quelli di Montalbano). La torre, oggi Castello di Larciano, divenne uno dei massimi centri di avvistamento medievali, dalla cui cima si poteva osservare gran parte del territorio. Al suo interno è oggi ospitato il Museo civico-archeologico.

Si visitino anche le chiese di San Rocco, Pieve di San Silvestro, chiesa di san Donnino, chiesa di San Niccolò, e la Villa Banchieri (Castelmartini), il Monumento ai Martiri di Padule di Fucecchio, il Giardino della Memoria.

Il comune è composto da quattro frazioni: Castelmartini, Cecina, Larciano Castello e San Rocco, e i borghi minori di Baccane, Biagiotti, Biccimurri, Case di Monte, Colonna, Mungherino e Puntoni.

Buggiano

BuggianoBuggiano è un antico centro fortificato della Valdinievole, sorto sulla cima di un colle prospiciente l'itinerario romano della Cassia-Clodia; esisteva forse già nel tardo periodo longobardo. Le prime notizie certe risalgono al 1038, anno in cui risultava sotto la giurisdizione di un ramo dei nobili di Castiglione e Maona: della stessa famiglia probabilmente facevano parte i fondatori della chiesa abbaziale. Questa, dedicata in origine a Santa Maria ed ai Santi Michele e Pietro, e più tardi anche a San Nicola, fu inizialmente (1038) sottoposta ai monaci Benedettini e divenne parrocchiale solo nel 1779: ben conservata nelle severe strutture romaniche, nonostante alcuni interventi posteriori, è in pietra, a pianta basilicale, con un solo abside, con tre navate e copertura a capriate a vista. Accanto alla chiesa si trova la possente torre campanaria romanica e l'edificio abbaziale, modificato durante il Rinascimento, con bel chiostro rustico con pozzo centrale, attribuiti ad Andrea di Lazzaro Cavalcanti, detto il Buggiano perché nativo di questi luoghi.

 

Nel Castello trovate anche la chiesetta romanica di San Martino, che rivela nella dedica l'estendersi dell'influenza lucchese fin dal XII secolo (a Lucca si trova la magnifica Cattedrale di San Martino). In posizione dominante si trova il duecentesco Palazzo Pretorio; il paese, più volte sottoposto a scorrerie e distruzioni, vide ricostruite le sue mura dai Fiorentini nel 1339 e tuttora le conserva, con le due porte: la Porta San Martino (poi detta Fiorentina) e la Porta a Lucca, poi detta Porta al Borgo perché da essa si scendeva all'insediamento sorto durante il Duecento ai piedi del colle. L'abitato in basso finì per soppiantare il Castello come sede comunale. Da allora la parte alta divenne luogo di residenza aristocratica, come dimostrano i palazzetti cinquecenteschi e la rossa Villa Sermolli, del 1700, armoniosamente inserita nel tessuto edilizio medioevale.

La montagna pistoiese

 

La strada che da Pistoia sale sulle montagne, la Via Modenese, fu inaugurata nel 1781 ed ebbe, all'epoca, grande importanza nel collegare la Toscana, non solo a Modena, ma anche a Mantova e all'Austria.  In occasione dell'apertura della strada vennero ultimati gli edifici delle stazioni di posta di Le Piastre, San Marcello, Pianosinatico e Boscolungo. Dotate di locande e di scuderie per la sosta dei cavalli, le poste divennero ben presto centri abitati, che ancora oggi definiscono il comprensorio dell'a Montagna Pistoiese. La prima "stazione" che s'incontra salendo da Pistoia è il villaggio delle Le Piastre. Un tempo centro climatico con ben 12 locande, oggi paese tranquillo e caratteristico, vivace sia in estate che in inverno.

 

Salendo sulle montagne intorno a Pistoia troverete tanti paesi suggestivi, boschi e prati, agriturismi e ristoranti dove si mangia e si beve bene. Sono luoghi ideali per rilassarsi, passeggiare, meditare. La Montagna Pistoiese comprende quattro comuni: Cutigliano, San Marcello Pistoiese, Abetone  e Piteglio. In inverno si scia all'Abetone, alla Doganaccia e in estate si fanno tante escursioni a piedi, o a cavallo, si visitano antichi villaggi, musei sulle tradizioni locali, si pesca e si fa il bagno nelle polle dei fiumi. 

 

Cutigliano

 

CutiglianoSalendo da Pistoia verso la montagna pistoiese, si raggiunge Cutigliano. Il paese fu un importante centro strategico a difesa del confine occidentale del territorio comunale pistoiese durante il Medioevo, ma perse di importanza col tempo, specialmente con la costruzione, nel 1778, della "strada modenese" su progetto dell'abate Leonardo Ximenes. Oggi, è un'apprezzata località di villeggiatura, immersa in una natura rigogliosa, che offre al visitatore alcuni monumenti interessante, tra cui il Palazzo del Capitano della Montagna, con la facciata in pietra costellata di stemmi, e la rinascimentale Loggia del Tribunale, che si apre dinanzi ad esso. Funge da chiesa del borgo il cinquecentesco Oratorio della Madonna di Piazza, che ha all'interno una bella pala robbiana (Madonna in trono col Bambino ed i Santi Antonio e Bernordino, del 1530 circa) mentre l'antica Chiesa di San Bartolomeo, ricostruita nel XVI secolo e arricchita di pregevoli opere d'arte fra il Seicento e il Settecento. Il territorio offre ottimi agriturismi e ristoranti di alto livello che valorizzano i piatti tipici e i prodotti locali (funghi, cinghiale, castagne in particolare).

 

San Marcello Pistoiese

 

San Marcello PistoieseL'abitato di San Marcello Pistoiese è probabilmente di origine romana; dal XII al XIII secolo fu feudo dei conti Guidi e poi passò al Comune di Pistoia, che ne fece sede del Capitanato della Montagna fin dal 1330. Mantenne questa funzione, alternandosi con Cutigliano e Lizzano, fino alla metà del XVIII secolo. Attualmente non restano apprezzabili vestigia né delle mura di cinta né delle antiche porte. Importante, anche se assai rimaneggiata, è la romanica Pieve di San Marcello, già ricordata alla fine del X secolo. Dell'originaria struttura a pianta absidata coperta da capriate in vista non rimane che la severa facciata in arenaria, con rifacimenti secenteschi, che interessarono anche l'interno. Il campanile sul fianco della chiesa, sormontato da cupoletta, è frutto di un rifacimento settecentesco dell'antica torre campanaria.

Il paese è vitale in estate e in inverno. Ci sono negozi con prodotti tipici, bar e ristoranti. A settembre in occasione di Santa Celestina, si celebra una grande festa con vede prendere il volo una colorata mongolfiera.

Abetone

 

L'Abetone è una famosa località sciistica a 1400 metri di altezza, ci sono diversi impianti per sciare e percorsi per il trekking. Da vedere: la foresta dell'Abetone (3700 ettari); la Val di Luce dove si scia e si praticano sport in inverno, diventa meta ideale per gite in estate; l'Orto Botanico; il Lago Nero... leggi altre Informazioni sull'Abetone.

 

Popiglio

PopiglioPopiglio è uno dei più caratteristici borghi fortificati medioevali della montagna pistoiese e conserva ancora notevoli monumenti romanici. Il Castello apparteneva fin dal XI secolo ai conti Guidi e in seguito passò sotto la giurisdizione del Comune di Pistoia, che ne fece un munito punto strategico di controllo dei confini occidentali del territorio. Della Rocca (periodo dal XII al XIII secolo), munita di due possenti torri di avvistamento, rimangono ancor oggi imponenti resti sulla cima del monte che sovrasta il paese, in mezzo alla boscaglia. Sulle pendici del poggio a ovest di Popiglio si trova la "pieve vecchia" dedicata a San Giovanni, di piccole dimensioni, a navata unica.  Fondata nel secolo XI e ripristinata, venne dal 1271 sostituita dall'austera Pieve di Santa Maria Assunta, a navata unica orientata, con la facciata con un portale decorato;  l'ampia torre campanaria dello stesso periodo si innalza sul fianco.


 

 

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