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Giardini di villa Puccini di Pistoia
A Pistoia i giardini Puccini
passano forse quasi inosservati al viaggiatore pur interessato a conoscere
una città di sicuro interesse. Li troviamo poco fuori dal centro medievale
della città, ancora oggi immersi in un'epoca storica da individuare nel
neoclassicismo ottocentesco, un periodo così ricco di nostalgie e cultura
poetica. Un angolo verde rilassante, che forse ha perso un po' del
fascino originario. I
giardini furono realizzati da Niccolò Puccini nella prima metà del
XIX secolo, nell'appezzamento in cui in precedenza un altro Puccini,
Tommaso, aveva fatto erigere il cosiddetto 'Villone', una villa
costruita con i guadagni ricavati dalla professione di medico. |
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Niccolò nel
tempo divenne uno dei personaggi più cari a Pistoia, una figura esemplare e
purtroppo oggi poco conosciuta in Italia. Un giovane che ci piace chiamare
il Byron di Pistoia, anche se forse alcuni potrebbero averne
sentito parlare come anche 'il gobbo di Pistoia', soprannome dovuto
ad una sua malformazione fisica.
Niccolò
nacque a Pistoia nel 1795 e crebbe come un giovane ragazzo appassionato,
nonostante la difficile adolescenza (gli morirono due sorelle ed un
fratello), interessato ai moti insurrezionali piemontesi e siciliani e a
quel senso di libertà nazionale che iniziava ad irrompere in molti giovani
italiani del periodo. Grazie alla sua formazione culturale e ai suoi ideali,
Niccolò espresse la volontà di
abbellire quel panorama naturale che si
celava quotidiano davanti al suo sguardo giovanile dalla villa in cui
abitava. Fu così che poco più che trentenne, lavorò al progetto di una
grande ricostruzione del giardino che circondava la dimora. Il giardino
della villa Puccini venne costruito per accogliere diversi edifici, che a
quel tempo lo rendevano davvero unico: il Pantheon agli Uomini Illustri,
il Tempio a Pitagora e a seguire altri edifici dedicati alla scienza,
all'industria, e poi ancora sculture che raffigurano importanti uomini come
Dante, Michelangelo, Galileo Galilei o Carlo Linneo;
il tutto allo scopo di esaltare il progresso storico culturale e scientifico
in Italia.
D'altronde
lui, Niccolò, di giardini ne aveva probabilmente visti tanti; era infatti
consueto viaggiatore, un romantico giovane di grandi ideali patriotici
che aveva viaggiato in mezza Europa e che come il vero Byron, si rese anche
partecipe agli ideali di libertà di altri giovani europei: ebbe infatti modo
di finanziare i greci nella causa contro l'invasore Ottomano dalla
vicina Turchia. Era la passione che guidava Niccolò Puccini, e chiunque si
trovi oggi, anche solo di sfuggita, ad imbattersi nel suo nome non può non
essere spinto da una grande voglia di saperne di più. In un'Italia del XIX
secolo dominata dagli austriaci, l'allora granduca di Toscana Leopoldo II,
decise di prestare attenzione particolare a questo giovanotto che minacciava
lo status quo del suo governo d'oltralpe. D'altronde, secondo le stime
dell'epoca, è documentato come centinaia e centinaia di studenti pistoiesi
partecipassero attivamente alle lotte contro gli austriaci invasori.
Niccolò
viveva nella villa ancora oggi presente all'interno dei giardini, e che
infatti venne costruita e ridecorata secondo i canoni estetici di epoche
diverse. Ad iniziare con Tommaso, che la edificò con l'obiettivo di farne
una dimora di campagna e che affidò il progetto a rinomati architetti e
pittori locali e fiorentini (tra questi Gian Domenico Ferretti), per
finire con Niccolò; il tutto in un passaggio armonico di elementi stilistici
che vanno dal tardo-Barocco al rococò al neoclassicismo attuale. Purtroppo
nel giardino non restano molti elementi originali. Alla morte di Niccolò il
parco venne frazionato e rischiò di andare in decadenza; oggi si possono
ancora individuare l'edificio 'castello medievale' con la torre merlata e
altri edifici che però sono stati allocati ad altro ruolo.
Niccolò Puccini era sicuramente un
personaggio tra i più esemplari di Pistoia. Amava viaggiare e si
circondava di uomini colti e appassionati, che hanno di sicuro potuto
apprezzare le sue opere edilizie all'interno del giardino: è il caso per
esempio del Pantheon da lui fatto costruire per “stimolare quei
letterati, quegli artisti e quei patrioti che si riunirono in queste stanze
segnando profondamente con le loro idee la storia della Toscana ottocentesca?.
I giardini Puccini sono anche
legati a Filippo Pacini, lo scienziato pistoiese a cui si riconosce
l'identificazione del vibrione del colera e dei corpuscoli tattili, che
proprio nella villa poté condurre le prime ricerche anatomiche e
istologiche, grazie ad un microscopio donatogli dallo stesso Niccolò, che
era conosciuto anche come grande filantropo (alla sua morte, che lo accolse
improvvisa, lascio tutti i suoi bene agli istituti di carità di Pistoia).
All'interno del parco oggi ha sede
la Scuola di musica di Pistoia e l'Accademia italiana per musica
d'organo.
Come raggiungere i Giardini di
Villa Puccini a Pistoia
In auto, dal centro storico si può
prendere la via degli Orafi, una delle strade più rinomate di
Pistoia, e quindi dirigersi verso via Montanara e uscire dal centro storico
da via Porta al Borgo, per immettersi direttamente in via dei Pappagalli e
via dello Stadio e quindi via del Villone (passeranno affiancati il viale
Matteotti, lo stadio comunale, il parco della Rana, via Rospigliosi, e la
via Dalmazia (via del Lago). In alternativa prendere la via Valdibrana, da
via del Villone. Con i mezzi pubblici il giardino è invece
raggiungibile con il Bus linea 5 dalla stazione (p. Dante).
Giardini di villa Puccini di
Pistoia
Via Dalmazia
Area: Scornio (poco fuori il
centro)
Pistoia
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