VISITARE SAINT TROPEZ
- INFORMAZIONI E GUIDA.
Una sexy e
imbronciata Brigitte Bardot arrivò qui negli anni '50 per recitare in Et
Dieu Créa la Femme (E Dio creò la donna; 1956) e da un giorno all'altro
trasformò il tranquillo villaggio di pescatori in uno dei preferiti del
jet-set. Da allora i "tropeani" hanno prosperato grazie alla loro immagine
sexy: al Vieux Port, yacht come astronavi si accalcano per ormeggi
milionari, e infinitamente più turisti si accalcano per ammirarli.
  
Saint Tropez
inizia dal mare. Da quelle rive dorate del golfo e
da quei "flutti blu che vengono a morire
su una piccola spiaggia". La mia
spiaggia, usava dire Paul Signac, che qui - tra il 1892 e il 1913 -
'trovo' da dipingere per tutta l'esistenza. Erano ancora lontane le
stelle e le celebrità del Jet Set internazionale; ma non troppo. Il
suo nome deriva da un santo Torpete, nato a
Pisa,
cortigiano di Nerone, poi martirizzato dopo essersi
convertito al cristianesimo.
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Negli anni '50 dello scorso secolo nasceva a Saint Tropez la grande voglia
di glamour e serate estive, protagoniste del mondo del cinema e dello
spettacolo. Arrivarono i grandi miti, tra Brigitte Bardot (in
particolare con il film E Dio creò la donna (Et Dieu... créa la
femme) di Roger Vadim (1956) ed i suoi contemporanei, artisti e
bon-vivant.
Poi seguirono, più di recente, i volti noti
di un Leonardo Di Caprio, George Clooney, Angelina
Jolie e Brad Pitt, Naomi Campbell o ereditiere come
Paris Hilton. Nomi che oggi fanno di
Saint Tropez la località che conta il maggior numero di volti famosi per
metro quadrato, uno dei pochi luoghi al mondo dove i VIP si
trovano in abbondanza.
"La
felicita' che sto scoprendo",
scriveva in una Lettera alla madre, Paul Signac nel 1892; sembra
quasi il titolo di un libro, ma per Signac fu l'inizio di una nuova vita
fatta di luci e colori, quelli della
Costa Azzurra.
Signac fu maestro del puntinismo, il movimento pittorico che dava
vita alla scomposizione dei colori in piccoli punti; fu allievo e amico di
artisti come Georges Seurat o come Vincent Van Gogh, che
visitò ad
Arles
nel 1889. Da qui partì il viaggio di Signac lungo il sud della Francia,
colloquialmente noto come Midi francese, la costa mediterranea che da
Marsiglia e
Aix en Provence si espande verso il confine italiano. Lungo il
viaggio Signac avrà modo di far visita anche a Cézanne, che della
Provenza
s'interessò nei suoi
dipinti. Si stabilirà quindi in modo permanente a Saint Tropez, per
ammirare, come diceva “...il mare da vicino, con i monti che stagliano
all'orizzonte la loro linea ornamentale... e nel grembiule di spiagge?.
Oggi
come allora, chi ha la fortuna di arrivare al porto di Saint Tropez
dal mare, viene immerso dalle luci cangianti di questo luogo incantato. La
torre del Portalet segna l'ingresso al Vieux Port,
mentre il tramonto avvolge in un abbraccio gli edifici color ocra a confine
tra terra e mare. Le case si riflettono nelle acque e le luci della sera
sembrano far danzare anche le ombre, tra movimenti fluidi e musiche estive.
Anche i colori hanno un ritmo a Saint Tropez. Colori mediterranei.
Rosso e ocra come il campanile della chiesa di Notre-Dame-de-l'Assomption
de Saint-Tropez, che dal mare, azzurro, si sporge sul lato sud della
costa e si affianca alle banchine lastricate in pietra del vecchio porto. È
qui che si riflettono le facciate pastello dell'antico villaggio, già noto
nel XVII secolo, addossate oggi agli yacht e alle barche più blasonate.
Saint Tropez vive di vacanze dorate dei personaggi famosi, che tra caffè e
club danno inizio alla stagione più 'chic' del mediterraneo.
“Da ieri sono sistemato e nuoto nella
gioia... perduto tra pini e roseti? diceva Signac. Dopo oltre un secolo
le invidie probabilmente si sprecano, sembra di sentirli ancora i profumi di
quei pini e di quei fiori, fluttuare tra le risate e il chiacchiericcio
incontrastato lungo i 'quais'
di Saint Tropez, angoli rinomati per aperitivi, cene e serate
di ultima tendenza.
Dal mare una selva di alberi e vele emerge.
Attraversando i colori rosso-ocra delle case, si espande verso la superba
Citadelle, la fortezza esagonale che dal XVI secolo controlla il
villaggio sottostante: venne costruita come forte difensivo contro tutti i
conquistatori che man mano raggiunsero questa parte di costa (saraceni,
spagnoli, inglesi) e visitata anche da un giapponese, certo Tsunenaga
Hasekura, nel 1615 (prima testimonianza di una relazione
franco-giapponese). La cittadella è ancora guardiana dei ricordi di un
passato mai lontano e offre un panorama eccezionale sulla località costiera;
oggi, al suo interno, è ospitato il Museo marittimo della storia di Saint
Tropez.
La costa di Saint Tropez è sempre
più luogo ideale e più acclamato delle liturgie estive. Dalla terrazza della
stessa fortezza si notano la vita mondana di Saint Tropez e i ritmi
estivi che man mano si estendono dalla città, tra il golfo e il Massif
des Maures, alle isole di Lerins e l'Esterel.
Ma dove vanno le celebrità a Saint
Tropez? Forse le vedi rilassate al sole della Plage des Jumeaux,
sulla baia di Pampelonne, una delle spiagge più famose e conosciuta
per la serie di film che qui hanno avuto luogo sin dagli anni '30 dello
scorso secolo. Forse sono al Bar du Port per l'immancabile aperitivo
sulla terrazza; forse sono al Sénéquier, o al Tarte Tropézienne,
che oltre a vari piatti di prodotti locali, è conosciuto in particolare per
l'omonimo dolce alla crema, da cui prende il nome (pare sia stata proprio BB
a chiamarla così) creato negli anni '50 da Alexandre Micka secondo
una ricetta originale arrivata dalla sua nativa Polonia. Certo, è bene
notare che nei giorni di alta stagione Saint Tropez conta anche 100.000
visitatori; i grandi nomi tendono tuttavia a stare al riparo da paparazzi
e curiosi e rimanere 'protetti' dentro i confini di ville sparse sulla
collina o all'interno di alberghi rinomati. Forse però il tempo di una
passeggiata tra i comuni mortali si trova sempre, come accadde nel 1971 a
Mick Jagger, che ebbe modo di sposare Bianca Perez Morena de Macias
nella cappella di Sainte-Anne (non fu l'unico matrimonio, ne
seguirono ben otto da parte del produttore francese Eddie Barclay,
che nel complesso si sposò però nove volte).
Dietro il Vieux Port, strette strade
incanalate tra edifici color ocra si alternano su e giù nel cuore storico
della città; attraversano il passato, fatto di marinai e pescatori, ed un
presente pervaso di gallerie d'arte, agenzie immobiliari, atelier, yacht
broker e, qua e là, qualche abitante del posto che guarda il tutto con un
po' di freddezza. Ricchezza e glamour però non hanno cancellato i sapori
tipici di un villaggio della costa provenzale.
Place des Lices è uno
dei luoghi da non mancare. Uno dei primi, probabilmente. Il quadro non
cambia, le grandi sfide a bocce continuano a rallegrare la quotidianità di
giocatori e passanti. Capita poi di
ritrovarsi durante le atmosfere fatate
del mercato cittadino, il mercato del sabato di Saint Tropez,
all'ombra dei platani, tra profumi di pane e banchi di prodotti freschi di
recente raccolta. Una kermesse di colori e profumi molto caratteristica: le
erbe provenzali la fanno da padrona, così i kiosques de fleurs,
i formaggi francesi e le immancabili marmellate... e poi confetture di ogni
sorta, ottime tapenade (di capperi) da spalmare sul pane, mostarde e paté di
olive, essenze alla lavanda e agli oli essenziali, canovacci, tessuti e
ceramiche, borse di seconda mano e antiquariato. Un altro luogo da non
perdere è il Musée de l'Annonciade di Saint Tropez (in Place
Grammont), una delle più antiche gallerie d'arte moderna della Francia: aprì
nel 1937 e sin da allora ha ospitato opere di artisti associati alla
Provenza e alla Costa Azzurra e in particolare a Saint Tropez. Si sottolinea
così la passione originaria di questa parte del paese, legata all'arte ancor
prima che alle serate glamour. All'interno del museo, ospitato negli
ambienti di un'antica cappella del XVI secolo, si ammirano opere di artisti
come Matisse, Signac, Picasso, Bonnard, Dufy
e diversi altri.
Il punto chiave di Saint Tropez rimane
tuttavia sempre quello: l'immancabile rendez-vous per i luoghi
frequentati dai ricchi e dai famosi. Attraverso il Quai Jean-Jaurès,
i ristoranti e i caffè all'aperto fanno la fila per accogliere i ricchi. Il
più famoso è il Sénéquier, attrezzato con forti colori rossi. La
statua che si vede al lato della strada è, per inciso, quella di Bailli
de Suffren, un comandante navale francese nato a Saint Tropez alcuni
secolo fa. All'altra estremità del porto si posiziona il Quai Mistral,
che si fa strada fino alla Torre Portalet. Il via vai è d'eccezione,
soprattutto nei giorni della Giraglia Rolex Cup, la regata di
Saint Tropez, simbolo delle gare più famose del mondo, la cui prima
edizione risale al 1953. I quais di Saint Tropez sono in effetti
l'epicentro della vita cittadina, bordati da bar e caffetterie all'aperto.
Poco oltre, le spiagge di Saint Tropez.
Sempre alla moda e distribuite tra le baie coronate dai pini marittimi.
Tipico quadro ricco di colori che solo la Costa Azzurra sa regalare. Portano
i nomi di Baie des Canebiers (cara a Brigitte Bardot, che qui
possiede la famosa villa Madrague), Baie de Pampelonne e
Cap de St.Tropez. Sarà sicuramente la plage de Pampelonne ad
incuriosire gli animi, con le sue decine e decine di ristoranti e bar, ma si
badi che nel periodo estivo i 5 km di tratto costiero possono anche
accogliere ben 30.000 persone in visita. Forse è meglio preferire un'altra
spiaggia. Se ne possiamo consigliare una, si scelga la Plage des Graniers,
poco oltre il centro abitato e lungo il sentiero nominato 'sentier du
Littoral'. Altre spiagge da suggerire sono Plage des Salins
(giusto prima di Pampelonne e lungo la Route des Salins), Plage de
la Bouillabaisse, La Glaye, La Ponche e La Fontanette.
Se capitate in Costa Azzurra a maggio, si
avrà modo di assistere ad alcune manifestazioni ed eventi
interessanti, come quelli di folclore, la Bravade des Espagnoles, una
festa risalente al XVII secolo e commemorativa della vittoria degli abitanti
sugli spagnoli. Oltre alla prestigiosa sfida della Rolex Giraglia Cup,
altro importante evento del settore è la Les Voiles de Saint Tropez,
competizione tra velieri moderni e della tradizione, che si svolte tra fine
settembre e i primi di ottobre.
Solare, vivace e retro, eccola la Saint
Tropez da non perdere. Una sintesi di jet-set, arte e vita tradizionale e
semplice. Tra bistrot e negozietti, la località più famosa della
Costa Azzurra più glamour è più accogliente che mai e aperta a tutti. Non
solo ricchi e famosi. Prima di una serata all'insegna della mondanità e del
divertimento più 'chic', ci piace poter salire sulla collina che domina la
spiaggia del Granier. Qui è situata
Villa La Hune, acquistata da Paul Signac nel 1898. La strada che
conduce alla villa oggi è chiamata Avenue Paul Signac.
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