Storia di Malta
La storia di Malta è una storia di
conquiste e colonizzatori. La sua posizione strategica nel
Mediterraneo, tra Europa ed Africa, a metà strada tra le antiche Colonne
d'Ercole,
Gibilterra, ed il Medio Oriente, l'ha resa una roccaforte perfetta
per molti dominatori: fenici, romani, arabi, angioini, aragonesi, Cavalieri
di San Giovanni, italiani, inglesi. L'obiettivo è sempre stato uno solo: il
controllo della metà del mare Mediterraneo. Ma c'è dell'altro... |
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Le prime testimonianze di stanziamenti umani
nell’isola risalgono al 5200 a.C.. Importanti testimonianze
narrano di una significativa presenza di civiltà neolitiche
nel territorio. Gli archeologi sono stati in grado di determinare
l'origine dei primi insediamenti umani, con l'aiuto di alcuni reperti ritrovati nella grotta di Ghar Dalamm a
Birzebbuga.
Probabilmente i
reperti appartengono ai Sicani,
un popolo proveniente dalla vicina Sicilia, emigrato
nell'isola.
Come è stato dimostrato,
le distanze via mare potevano essere attraversate anche in tempi
preistorici. Intorno al 4000 a.C. si sviluppò la cosiddetta Cultura dei
Templi.
Il Tempio di Ggantija, a Xaghra (isola di Gozo)
ne è un esempio. I templi venivano costruiti con enormi blocchi di pietra e
quasi sempre si componevano
di camere disposte a forma di trifoglio,
collegate tra loro da un corridoio. Questi famosi
templi megalitici di Malta
sono
arrivati fino a noi quasi inalterati e dal 1992
appartengono al patrimonio dell'Umanità UNESCO.
I templi servivano
probabilmente per la venerazione della dea della
fertilità, la Dea Madre, di cui sono
state ritrovate diverse statuette.
La divinità viene raffigurata come una
donna obesa, simbolo di abbondanza e fertilità. Molti dei reperti furono
scoperti nel complesso del Tempio di Tarxien, non lontano dalla
capitale La Valletta, appartenente all'ultima fase di questo periodo
preistorico. Anche nel famoso Ipogeo di Hal Saflieni, nei pressi di
Paola, non lontano da Tarxien, sono state rinvenute numerose quantità
di statuette, oltre ai ben noti scheletri dal cranio dolicocefalo,
alcuni dei quali sono stati rinvenuti senza sutura sagittale.
Il
periodo della Cultura del Templi durò fino a circa il 2500 a.C.Dopo essere state abbandonate per motivi non conosciuti, le isole vennero
nuovamente ripopolate durante l'Età
del Bronzo e l'Età del Ferro
da popolazioni probabilmente provenienti dal sud Italia. A questo periodo
risalgono i piccoli Dolmen
presenti nell'isola e testimonianze di usanze funerarie. Diverso tempo
dopo l'isola cadde nelle mani dei Fenici,
che la colonizzarono intorno all'800 a.C. per circa 600 anni, fino
all'avvento dell'Impero Romano
nel 208 a.C.
I Fenici si stanziarono a Malta intorno
all’anno 1000 a.C. e vi rimasero per circa sei secoli, nel corso dei quali
svilupparono l'attività per la quale erano già noti in tutto il
Mediterraneo, il commercio. I nuovi coloni chiamarono l'arcipelago 'Malat',
porto sicuro, in lingua fenicia. Nel 400 a.C. Malta si ritrovò sotto la
diretta dominazione di Cartagine, allora divenuta la più potente
città fenicia del Mediterraneo. A seguito delle Guerre Puniche, e
alla conseguente sconfitta dei fenici, Malta passò sotto la dominazione di
Roma (III secolo a.C.). I Romani chiamarono l'arcipelago Melita,
la cui capitale era situata nella collina dell'attuale Mdina,
innalzandola a Foederata Civitas. L'antica Melita era molto più
grande dell'attuale città e includeva anche parte di Rabat. In
quest'ultima località è oggi possibile visitare le testimonianze dell'epoca,
pavimentazioni a mosaico del I secolo d.C. e catacombe in uso durante il
primo periodo cristiano.
Intorno all'anno 60 d.C. l'isola fu testimone di un
evento storico importante, il naufragio di San Paolo Apostolo.
Secondo la leggenda, San Paolo rimase a Malta per circa tre mesi e fu anche
in grado di compiere diversi miracoli. La tradizione fa derivare l'evento
alla conversione dei maltesi alla fede cristiana, ma non esiste alcuna
evidenza storica di tutto questo.
Dal IV al IX secolo Malta fu sotto il dominio
bizantino e nel 870 fu conquistata dagli Arabi, con i quali vi fu
un importante periodo di tolleranza e rispetto per la
religione cristiana. La dominazione araba portò a dei
cambiamenti nella tradizione sociale, economica e
linguistica: furono per esempio introdotte nuove
tecniche di irrigazione e nuove colture, come alberi di
arancio e di limone ed il cottone. Le dimensioni
dell'antica città romana di Melita vennero ridotte per
una migliore difesa. La nuova città dentro le mura fu chiamata Mdina
(città fortificata), mentre il resto urbano fuori dalle mura prese il nome
di Rabat (Periferia).
La lingua maltese è una discendente del
dialetto arabo che si parlava a Malta durante l'Alto Medioevo, anche se
molti maltesi preferiscono attribuirgli una origine fenicia. La lingua
odierna è ampiamente influenzata dalla lingua italiana e inglese, ma la
lingua maltese è piuttosto un linguaggio unico: l'unica lingua semitica
scritta con l'alfabeto latino.
La dominazione araba durò per circa due secoli e
finì con nel 1091 con la conquistata da parte dei Normanni della Sicilia.
Da allora Malta seguì le sorti storiche dei governanti che si succedettero
via via nell'isola madre, Angioini, Svevi e Aragonesi.
Con l'unione di questi ultimi con il Regno di Castiglia nel 1479,
Malta divenne parte della Spagna. La presenza spagnola durò fino al
1530, anno in cui le isole maltesi furono date (in termini di lascito
perpetuo) dalla Spagna di
Carlo V ai Cavalieri Ospitalieri di San
Giovanni di Gerusalemme, che da allora vennero conosciuti con il nome
dei Cavalieri di Malta.
I cavalieri arrivarono dall'isola di Rodi
costretti a fuggire nel 1522 a seguito degli assedi da parte dell’Impero
Ottomano. Il compito dei Cavalieri lo conosciamo, era lo stesso dei loro
predecessori, i Templari: la difesa del cristianesimo su base
militare. All'inizio del XVI secolo, il potere dell'impero turco sotto
Solimano I il Magnifico arrivò a raggiungere tutto il sudest europeo. I
turchi erano in realtà alle porte della città di Vienna e
l'imperatore Carlo V temeva avrebbero potuto raggiungere l'Italia dalla
Sicilia attraverso Malta. Se Roma fosse stata raggiunta dai turchi,
sarebbe stata la fine dell'Europa cattolica. Fu questo il motivo per
il quale i Cavalieri Ospitalieri vennero fatti arrivare a Malta. Il re offrì
loro Malta, Gozo e la città di Tripoli nel nord Africa, al prezzo
simbolico di un falcone l'anno.
I cavalieri ritennero l'antica città di Mdina,
l'allora capitale dell'isola situato nell'entroterra, non adeguata alle loro
necessità, in quanto possedeva una flotta navale. Si stabilirono pertanto
nella piccola città di Birgu, in uno dei porti naturali di Malta,
l'attuale Porto Grande. Già dopo alcuni anni, anche questa città divenne
troppo piccola e nel 1554 costruirono Senglea, di fronte alla baia di
Birgu. Nel 1551 Tripoli cadde in mano turca e Gozo venne pesantemente
saccheggiata. Seguirono gli assedi di Birgu e Senglea, nel 1565, registrati
nella storia con il nome di Grande Assedio di Malta. L'isola per poco
non venne occupata agli Ottomani, ma i cavalieri, guidati dal Gran
Maestro Jean Parisot de la Valette, i cittadini, gli schiavi ed i aiuti
arrivati dai paesi vicini, costrinsero i turchi alla ritirata. L'Europa era
libera dalla minaccia turca e da quella islamica. Il Grande Assedio portò ad
una delle più grandi vittorie della storia e i Cavalieri, osannati da tutta
l'Europa, trasformarono l'isola in una fortezza adatta alla loro fama. Lo
stesso anno vennero gettate le fondamenta per la città di La Valletta,
che prese dal capo dell'Ordine, lo stesso che guidò l'isola alla vittoria.
I Cavalieri persero la loro popolarità nel corso
del XVIII secolo. Quando nel 1798 la flotta di Napoleone
apparve al largo del porto di La Valletta, i maltesi considerarono i
francese come loro liberatori. Le truppe di Napoleone catturarono Malta
senza alcuna fatica, ma sconvolsero l’assetto sociale, militare ed
amministrativo dell'isola. I francesi in effetti non furono mai apprezzati
dalla popolazione maltese, la quale si ribellò successivamente con l’aiuto
della Gran Bretagna e del Regno delle Due Sicilie.
Nel 1800,
alla sconfitta dei francesi, Malta divenne un protettorato Inglese e quindi
parte dell’Impero Britannico nel 1814. L’arcipelago giocò un importante
ruolo strategico negli anni a venire, grazie alla sua vicinanza con il
canale di Suez, importante via d’accesso verso le Indie orientali. Per
la sua posizione strategica, durante la Seconda guerra mondiale,
Malta fu oggetto di ripetuti bombardamenti e tentativi di invasione. Dal
dopoguerra l’arcipelago incominciò a prendere le distanze dalla Gran
Bretagna, allo scopo di ottenere l'indipendenza, che arrivò nel 1964.
Dieci anni dopo venne proclamata la Repubblica di Malta.
Nel 1979 in totale
disaccordo con il Regno Unito e l’Occidente, il neo-governo Maltese firmò
accordi con la Libia,
l'Unione Sovietica
e la Corea del Nord,
in un tentativo di approccio al blocco comunista, che tuttavia terminò nel
1987 con la vittoria del Partito Nazionalista
e la nuova politica nei confronti della Comunità Europea. Nel 2004 Malta
divenne membro dell’Unione Europea
e dal 2008 la moneta in circolazione nella nazione è l'Euro.
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