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Storia delle Esposizioni Universali,
le fiere dei progressi tecnologici dell'uomo.
Nascita, successo globale e declino delle gigantesche
kermesse internazionali concepite per celebrare il
progresso umano attraverso l'industria e le arti.
   
Cosa sono le esposizioni universali?
Come la parola stessa suggerisce, sono delle mostre, che si organizzano in tutto il mondo, per valorizzare prodotti
commerciali, scoperte tecnologiche, scientifiche, che riescono a produrre cultura e innovazione. Il mondo ha conosciuto questo genere di esposizioni nella seconda metà dell’Ottocento, in un periodo di grandi mutamenti sociali e tecnologici; proviamo a
pensare alle scoperte che hanno dato vita a ciò che, oggi, chiamiamo modernità, come il telefono, l’ascensore, il motore, esse vennero esposte nelle prime mostre dell’Ottocento, per testimoniare il progresso scientifico di una nazione e dei suoi inventori, perché i visitatori potessero ammirare la
magnificenza raggiunta nei diversi settori tecnici e scientifici.
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I Francesi furono i pionieri di questo genere di esposizioni, infatti dopo la Rivoluzione Francese vennero organizzate, in tutta la nazione, delle vere e
proprie esposizioni, nelle quali si volevano esaltare i progressi, effettuati in vari settori sia tecnici, che culturali, sotto il regime repubblicano. La prima esposizione nazionale della Francia venne realizzata nel 1798 e fu un vero e proprio trampolino di lancio, per le idee espositive, che le varie
nazioni dell’Europa e del Mondo, che pensarono bene di ingrandire l’iniziativa, non limitandola al solo ambito nazionale, bensì espandendola, facendola
conoscere a tutto il mondo, per mostrare i propri progressi, i propri trionfi e le proprie vittorie.
Ed è stata proprio la gloriosa Inghilterra, che allora era una delle nazioni più ricche del mondo, ad organizzare, nel 1851 la prima esposizione
universale, denominata la Grande Esposizione del Mondo. Successivamente tutte le maggiori città imitarono questo modello, infatti Parigi, New York, Vienna,
Chicago, Philadelphia organizzarono delle mostre, il cui obiettivo principale era di esaltare le proprie produzioni tecnologiche e le proprie industrie,
per assumere il ruolo di protagonista nell’economia della Terra.
Col passare del tempo, l’anima di queste esposizioni mutò, il pubblico che vi assisteva, infatti, diveniva sempre più vasto e diversificato ed era
importante organizzare, accanto alle mostre scientifiche o culturali, anche degli eventi diversificati, che consentissero un po’ di svago, come
l’allestimento di musei,fiere, giostre, mostre di pittura e manifestazioni sullo sport.
Il filo conduttore di ogni esposizione, ieri, come oggi, è l’introduzione della novità, ogni nuova mostra avrebbe dovuto stupire, lasciare a bocca aperta i
partecipanti, che avrebbero ammirato un qualcosa mai visto, prima di quel momento. Proviamo a pensare alla
Torre Eiffel, per la maggior parte di noi, essa
rappresenta il simbolo di Parigi, quel simbolo, con il quale identifichiamo la capitale francese, ma non tutti sanno che la maestosa torre di acciaio, alta
300 metri, venne presentata ed ammirata, per la prima volta, nell’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Nonostante oggi sia amata da tutto il mondo,
allora, non venne apprezzata in pieno, per molti rappresentava un mostro d’acciaio, a conferma del mutamento dei gusti, con il passare del tempo.
Quell’anno l’intera Esposizione venne realizzata sotto la Tour Eiffel, perché si volevano festeggiare i cento anni dalla Rivoluzione, quindi ogni campo
della cultura venne valorizzato, dall’arte alla storia, dalla musica alla danza.
Nel 1893 fu la volta di Chicago, ed anche qui, il pubblico poté assistere a qualcosa di mai visto prima, venne presentata, in quell’occasione, infatti la
prima Ruota Panoramica del mondo.
Durante la Prima Guerra Mondiale le esposizioni non si tennero, ma ripresero a pieno ritmo dopo il secondo conflitto mondiale.
Di seguito analizzeremo, nel dettaglio tutte le Esposizioni Universali, che si sono tenute nel corso della storia, soffermandoci sui caratteri particolari
di ciascuna di esse.
Londra 1851
L’Esposizione Universale di Londra, la Great Exibition of the Works of Industry of All Nations, realizzata nell’Hyde Park, al centro della città, fu la
prima esposizione universale della Storia. Il Crystal Palace, il palazzo che ospitò la mostra era un’enorme struttura in vetro e ferro, smontabile alto ben
24 metri, venne montato per l’occasione e successivamente posto a Sudenham Hill, nella parte meridionale del Tamigi e distrutto da un incendio nel 1936.
L’esposizione era formata da quattro settori : materie prime, macchine e invenzioni, prodotti manifatturieri, arti. I visitatori furono circa sei milioni.
Questa manifestazione voleva celebrare il mito dell’industrializzazione, vennero esposti, per l’occasione la più potente macchina a vapore mai realizzata,
il più grande pezzo di carbone estratto nelle minieri dell’Inghilterra, e un grandissimo orologio elettrico. I visitatori ebbero la possibilità di
acquistare modellini di piroscafi, treni e macchine per l’industria. All’uscita del Crystal Palace sorse il Gastronomic Symposium of All Nations, dove
assaggiare degli ottimi cibi e ricette provenienti da ogni parte del mondo. I visitatori ebbero la possibilità di arrivare direttamente all’esposizione
viaggiando in treno, grazie al pioniere del turismo organizzato, Thomas Cook. Con il ricavato dell’evento venne acquistata la terra, sulla quale venne
costruito ciò che oggi conosciamo come il Victoria & Albert Museum, ma che allora si chiamava South Kensington Museum, il più museo dedicato di arte e
design di tutto il mondo, il suo direttore per 20 anni fu Henry Cole, colui il quale organizzò, in collaborazione con il principe Alberto, la prima
esposizione universale della storia.
Parigi 1867
È il 12 gennaio 1867 quando Parigi apre le porte a quella sarà la più magnificente mostra del secolo, l’esposizione realizzata dall’imperatore Napoleone
III. Questo evento aveva, principalmente, il compito di porre la Francia e la sua produzione industriale al centro del mondo. Per consentire alla
produzione industriale un facile incremento, era necessario che gli operai lavorassero in serenità ed è per questo che ben 400.000 operai ebbero la
possibilità di partecipare gratuitamente alla mostra. Ancora una volta il potere del vapore è al centro dell’esposizione, dove viene presentata un’enorme
macchina, che consente il movimento di tutti i suoi attrezzi, grazie alla forza del vapore. I quasi 15 milioni di visitatori, inoltre, ebbero anche la
possibilità di poter ammirare delle serre di vetro e di ferro, costruite appositamente per l’occasione e per celebrare la ricchezza della nazione.
Vienna 1873
Il 1873 è stato l’anno dell’esposizione di Vienna, inaugurata dall’allora Imperatore Francesco Giuseppe il 1 maggio. All’inaugurazione erano presenti tutti
i membri della famiglia imperiale e tutti i principi esteri, ma la stampa premiò, come migliore stand quello tedesco, dell’imperatore Guglielmo e del suo
cancelliere Otto von Bismarck, che volevano dimostrare quanto la loro nazione fosse potente e predominante. Le tre nazioni più forti d’Europa, Germania,
Gran Bretagna e Francia misero in mostra le rispettive industrie, focalizzandosi sugli aspetti più rigogliosi di ogni Paese, per la Germania il punto di
forza era quello agricolo, per la Francia i prodotti lussuosi e per l’Inghilterra, che era ancora la nazione più industrializzata del mondo, le macchine e
gli strumenti, atti ad incrementare la produzione. Si dimostrò, allora come un paese di venticinque milioni di abitanti fosse in grado di appagare le
necessità di un impero, nel quale abitavano centinaia di milioni di persone.
Parigi 1889
Il nome ed il ricordo di questa esposizione è, inevitabilmente, collegato a quello della costruzione più importante di Parigi, la Tour Eiffel, che venne
presentata proprio per l’occasione. Altra importante innovazione l’energia elettrica, che ha consentito l’illuminazione della mostra anche di notte, grazie
ad Edison, presente per l’occasione, con più di 400 brevetti. L’evento, iniziato il 6 maggio, celebrava anche i cento anni trascorsi dalla Rivoluzione, e
proprio per questo motivo che i re europei non parteciparono alla manifestazione. Altra importante novità, la presenza tra i padiglioni di alimenti, tra i
quali la protagonista assoluta rimase un’enorme botte di champagne. Per celebrare l’industria metallurgica e l’ingegneria francese Gustave Eiffel fece
costruire, per l’occasione una galleria di macchine. Ad allietare tutti i visitatori ci pensò il fonografo, che produsse musica per l’intera mostra.
Milano 1906
È il 28 aprile del 1906 ed è l’Italia al centro del mondo, con l’Esposizione Internazionale del Sempione, organizzata per festeggiare la fine dei lavori
del traforo del Sempione, che consentiva di collegare l’Italia alla Svizzera. Tema conduttore dell’evento: il mondo dei trasporti. L’Austria espose la
locomotiva Hannover, che riusciva a percorrere ben 143 chilometri all’ora. La Gran Bretagna mise in mostra opere di ingegneria dei trasporti, la Francia
una locomotiva che, senza tender, era in grado di trasportare acqua e carbone. Per l’occasione vennero presentate delle vere e proprie innovazioni
all’interno delle carrozze, i viaggiatori avrebbero avuto l’occasione, d’ora in poi, di viaggiare in scompartimenti che potevano essere raffreddati o
riscaldati e nei quali c’era l’elettricità. Per l’evento, venne costruito l’Acquario, che attualmente è uno dei più antichi del continente, ed è sede della
sezione idrobiologica del Museo di Storia Naturale. I visitatori degli stand, che si espandevano dal parco della città a Piazza d’Armi, avevano la
possibilità di visitare l’acquario, di effettuare un giro sulle giostre, e di poter viaggiare sui piccoli vagoni, che erano serviti a trasportare gli
operai degli scavi, per la costruzione del traforo del Sempione.
Parigi 1931
È il 6 Maggio 1931 e Parigi apre nuovamente le sue porte all’innovazione dell’Exposition Coloniale et Interationale, denominata anche
Lyauteyville, in
onore al suo organizzatore, il maresciallo Hubert Gonzalve Lyautey. Compito di questo accademico doveva essere quello di esaltare il colonialismo, che
caratterizzava la politica estera della Francia, esaltando il mito delle colonie e dell’educazione che su di esse andava fatta. C’era un’esposizione per
ogni Paese colonizzato dalla Francia. I visitatori ebbero la possibilità di raggiungere facilmente la fiera, grazie ai trasporti che arrivavano fino al
luogo di esposizione, il parco di Vincennes, illuminato anche di notte, grazie alle lampadine elettriche. Ancora una volta, la Gran Bretagna, si servì
dell’esposizione per affermare il proprio ruolo di predominio, come la maggiore potenza coloniale dell’epoca, con una serie di stand, per ogni Paese
colonizzato, ad eccezione di Palestina ed Indostan. All’esposizione parteciparono tutti gli imperi coloniali, ma la magnificenza dimostrata dall’Italia, in
pieno fascismo, non ha avuto eguali. Per l’occasione venne costruito il Palais de la Dorée, una costruzione in stile déco coloniale, che oggi è sede della
Cité nationale de l’histoire de l’immigration.
Chicago 1933
Il 27 maggio 1933 è la volta dell’esposizione A Century of Progress, che intendeva ripercorrere gli ultimi 100 anni della storia dell’uomo e nel contempo i
cento anni trascorsi da quando la città di Chicago entrò a far parte degli Stati Uniti d’America. I visitatori hanno potuto ammirare due grandiosi torri,
che possono essene unite grazie agli ascensori. Il nostro Paese, in pieno regime fascista, ha voluto partecipare all’occasione con una mostra, che
testimoni le scoperte scientifiche Italiane, per ribadire il concetto dell’Italia come stato moderno. La Germania partecipò all’esposizione con un
dirigibile, decorato con le svastiche tipiche del regime, che i visitatori e la stampa non accolsero con entusiasmo, al contrario dei 24 idrovolanti
presentati dal generale Italo Balbo. Per l’occasione ci fu la maggiore esposizione di aerei del mondo. Anche il mondo cinematografico di Hollywood
partecipò all’evento, con un teatro, un set cinematografico e tre sale di proiezione, per testimoniare quanto il cinema poteva dare impulso alla ripresa
economica americana, dopo la crisi del 1929.
San Diego 1935
Il protagonista assoluto, della Californian Pacific International Exposition di San Diego, fu un robot e per la precisione il robot Alpha, in grado di
rispondere alle domande dei visitatori, di fumare e di sparare con una pistola caricata a salve. Gli spari a salve consentirono anche l’esecuzione di uno
spettacolo di bombardamento di ottanta aerei e numerosi spettacoli ambientati nel far west. L’industria automobilistica, grazie alla Ford e alla Firestone
e l’industria aerea, furono impegnate per l’evento grazie al quale venne rilanciata tutta l’economia della zona, dall’edilizia, alla vendita di automobili,
dal turismo al commercio.
Parigi 1937
Il 25 maggio del 1937 è nuovamente la volta di Parigi, con l’Exposition des Art et Technique. Durante l’esposizione gli stand di Russia e Germania vennero
posti l’uno di fronte all’altro, Stalin e Hitler si sfidarono con due sculture di acciaio, il primo realizzò la rappresentazione di un uomo e una donna che
alzavano una falce e un martello, il secondo un’enorme aquila che stava per spiccare il volo, posta sopra la scultura russa. I visitatori di questo evento
furono incuriositi dall’esposizione, realizzata dall’aviazione francese, dove era possibile ammirare una passerella sospesa e su di essa un aereo anch’esso
sospeso. L’architettura fu la vera protagonista della mostra, con gli architetti di tutto il mondo, riuniti lì per l’occasione:
Hanry Van de Velde per il
Belgio, Alvaro Aalto per la Finlandia, Junzo Sakakur per il Giappone,
Marcello Piacentini per il nostro Paese, Albert Speer per la Germania,
Boris Iofan
per la Russia e Josep Lluis Sert per la Spagna, nel cui stand era presente il dipinto
Guernica del pittore Pablo Picasso.
San Francisco 1939
Il 18 febbraio 1939 è il giorno della Golden Gate International Exposition l’esposizione realizzata per inaugurare due ponti, realizzati in tempi ultra
veloci, sulla baia di San Francisco. La sede dell’esposizione era la Treasure Island, un’isola artificiale nella quale sarebbe dovuto sorgere un aeroporto
mai realizzato. L’industria e i sistemi per semplificare la vita, questo il tema principale dell’evento, che durante le ore notturne ha stupito tutti con
tubi di luce, lampade ultraviolette, fontane di luci e di colori e pilastri di vetro.
New York 1939
Il 1939 è stato l’anno di un’altra esposizione per l’America, la Building the World of Tomorrow organizzata a New York, per esaltare le scoperte
scientifiche e le conquiste sociali. Tutto l’evento ha ruotato intorno alla Perisphere, una grandissima sfera, che ospitava il plastico della città della
democrazia, la Democracity, intesa anche come la città del futuro, con due autostrade e diecimila macchine. Durante l’esposizione venne presentato un
materiale che ha rappresentato un’innovazione nel settore tessile, il nylon. La Germania non partecipò all’evento, l’Italia arrivò seconda, subito dopo la
Russia. Durante l’esposizione, alla quale parteciparono ben 45 milioni di persone, i temi ruotarono principalmente sull’acqua e sull’elettricità, ma non
solo, si tenne, infatti, anche il primo congresso mondiale della società di autori di fantascienza.
Roma 1942
Quest’esposizione, idealizzata per esibire la modernità della nostra capitale, in realtà non venne mai realizzata, a causa del secondo conflitto mondiale,
che interruppe i lavori. L’intento dell’architetto Marcello Piacentini di EUR’42 era quello di una mostra permanente, per celebrare i vent’anni della
marcia di Roma, offrendo un’ulteriore segno della magnificenza romana.
Port au Prince 1949
L’Exposition Internationale du Bicentenaire de Port-au-Prince, inaugurata l’8 dicembre 1949 era la prima esposizione internazione dopo i due conflitti
mondiali, che avevano cambiato, per sempre, le sorti del mondo. D’ora in poi gli edifici costruiti per l’Expo iniziano a diventare permanenti e il loro
compito è quello di riattivare l’economia dei diversi paesi, come quello di quest’isola e del suo turismo. I visitatori rimasero incantati dalla fontana
super-eletric-musical-luminous posta nel giardino centrale. Di tutti i Paesi Europei vi presero parte con un proprio stand solo l’Italia e la Francia.
Bruxelles 1958
È il 17 aprile del 1958 quando Bruxelles apre le sue porte all’Exposition Universelle et Internationale posta sul più bello sito delle esposizioni mai
visto prima, l’Heysel Park. Per l’occasione venne costruito l’Atomium, un enorme atomo di ferro, che intendeva simboleggiare lo sviluppo tecnico della
nazione. I visitatori potevano entrare dentro alle sfere dell’atomo, salendo sull’ascensore più veloce del mondo, sulle scale mobili più lunghe e sulla
funivia, che attraversava l’intera Expo, che si era posta come obiettivo l’esaltazione della ricerca scientifica e dell’energia atomica, con protagonista
assoluto lo Sputnik russo.
Seattle 1962
Uno dei compiti principali dell’Esposizione Internazionale del XXI secolo è stato quello di riqualificare un’area urbana, molto declassata. Il centro della
città venne collegato all’Expo grazie ad un treno con un’unica rotaia. L’edificio simbolo dell’evento fu lo Space Needle la torre più alta, posta sulla
parte occidentale del Missisipi, sulla cui cima vi era posto un disco volante ed al suo interno un ristorante. La Nasa organizzò una mostra nel padiglione
dedicato alla scienza, dove i visitatori hanno potuto simulare la sensazione provata durante un viaggio nello spazio. La chiusura dell’esposizione,
inaugurata il 21 aprile, coincise con l’annuncio dato dal presidente Kennedy, alla nazione, riguardante la crisi di Cuba.
New York 1964
Il 22 aprile del 1964 tutto il mondo ammirò la Unisphere, una sfera raffigurante la Terra e le sue dimensioni viste da un astronauta a diecimila chilometri
di altezza, che era il simbolo dell’Expo. Tutte le manifestazioni ruotarono intorno al tema dello spazio e i visitatori poterono ammirare i nuovi robot,
del tutto simili agli uomini. Anche il Vaticano era presente all’esposizione e Papa Paolo VI consentì allo stand di esibire la Pietà di Michelangelo, che
fu l’attrazione di maggiore successo della mostra.
Montreal 1967
Per celebrare i primi cento anni della Fondazione della Confederazione del Canada venne organizzata l’Universal and International Exhibition, ospitata
sulle isole artificiali, realizzate per l’occasione sul fiume San Lorenzo. Il tema principale era l’Uomo e il suo Mondo e per la mostra venne realizzato
uno spazio nel quale ogni partecipante poteva costruire il proprio stand. Venne costruita per l’occasione, nel padiglione degli USA la cupola geodetica,
che ancora oggi è uno dei simboli della città. I visitatori accorsi della mostra furono tantissimi, è stata infatti, l’esposizione con il maggior numero di
visite in tutta l’America.
San Antonio 1968
Il 6 aprile 1968, per celebrare i 250 anni della fondazione della città di San Antonio, nel Texas Spagnolo, venne organizzata l’esposizione di Confluence
of Cultures of the Americas, che poneva in primo piano la convivenza e la confluenza delle diverse culture e civiltà di tutto il mondo, riunite nel
territorio americano. Una novità molto significativa della mostra è stata l’importanza dimostrata nei confronti della donna, con il padiglione Women’s
Pavilion, che illustrava ai visitatori il ruolo che le donne hanno avuto in vari settori della società, dall’industria alla scienza, dall’economia al
governo, dallo sport alla casa e alla famiglia.
Osaka 1970
Un’esposizione di successo, così si potrebbe definire la Japan World Exposition, che superò il numero di visitatori di Montreal. L’edificio di questa
esposizione orientale fu La Torre del Sole, un’enorme statua, posta al centro del parco dell’esposizione su di un prato verde. Tra i temi il sistema dei
trasporti con il tapis-roulant, la monorotaia e la teleferica. I robot conquistarono la simpatia dei tanti visitatori, ma la loro curiosità venne catturata
dall’ottovolante più lungo e grande della storia e dai sassi, arrivati in Giappone direttamente dalla Luna ed esposti nel padiglione degli USA.
Spokane 1974
Il 4 maggio 1974 si da avvio all’esposizione di Spokane una delle città americane meno popolata, che è riuscita ad ospitare una mostra di successo, che ha
consentito il rilancio economico di tutto la zona. Il tema era Celebrare l’ambiente del domani, con diversi interventi sull’ecologia realizzati da esperti
di tutto il mondo.
Knoxville 1982
Questa esposizione ha visto, per la prima volta nella storia, la partecipazione della Cina all’Expo, con lo stand che ha annoverato il maggior numero di
visitatori, grazie all’esposizione dei soldati e del cavallo di terracotta dell’imperatore Qin Shi Huang. Il tema principale della Knoxville International
Energy Exposition era L’energia fa girare il mondo, poco lontano dal sito, infatti, c’è la città di Oak Ridge il luogo di ricerca sulla produzione, sulla
trasmissione e sul consumo dell’energia degli USA. Un vero successo è stato quello riscossa dalle mummie dello stand dell’Egitto, i gioielli Inca del Perù
ed un enorme cubo di Rubick, situato nel padiglione dell’Ungheria.
New Orleans 1984
La Louisiana World Exposition ha avuto come tema principale il fiume Missisipi, l’esposizione tra l’altro è riuscita a recuperare un’area dismessa della
città. Una delle più belle attrazioni è stato il Wonderwall, il muro delle meraviglie, con un centro commerciale di negozi, ristoranti, fast food e sale
giochi. Durante la mostra è stato possibile ammirare New Orleans dalla ruota panoramica più alta degli USA, ma l’evento ha rappresentato un fallimento,
perché gli incassi non hanno consentito di superare le spese, e per la prima volta nella storia, la società dell’Expo ha fallito.
Vancouver 1986
A questa esposizione universale hanno partecipato le tre superpotenze del mondo: gli USA, la Russia e la Cina. I temi principali sono stati i trasporti e
la comunicazione, ogni stand ha illustrato la storia e le difficoltà, nel settore dei trasporti. I visitatori hanno potuto ammirare le ricostruzioni di
biciclette in carbonio, aerei, barche a vela, traghetti, go-kart, deltaplani, antiche strade inca, carovane nel deserto e il cantiere che si è occupato del
tunnel sotto la manica.
Siviglia 1992
I 500 anni della scoperta dell’America vennero celebrati a Siviglia, grazie alla Columbus Quincentennial Exposition. The Age of Discovery. Il sito
dell’esposizione era sull’isola di Guadalquivir, dove vi era anche la Certosa di Siviglia, che aveva conservato la salma di Cristoforo Colombo. L’Expo del
20 aprile del 1992 rinnovò completamente l’assetto urbano della città, grazie alla costruzione di nuovi spazi, nuove strade e il restauro di vecchi
edifici. Gli stand dei 12 Paesi dell’Unione Europea vennero posti tutti vicini e la mostra fu un vero successo.
Lisbona 1998
Per l’occasione venne costruito il ponte più lungo d’Europa, posto sul fiume Tago, in commemorazione di Vasco da Gama, che 500 anni prima raggiunse l’India
via mare, l’Expo, il cui tema principale era Gli oceani, un’eredità per il futuro, sorse su un’area da riqualificare, e questo intento riuscì in pieno.
L’attrazione che colpì i visitatori fu il viaggio virtuale sul fondo dell’Oceano, il sito dove sorse l’Expo, oggi è il Parco delle Nazioni, uno dei
quartieri più belli della città.
Hannover 2000
L’esposizione inaugurata il 1 giugno del 2000 ad Hannover, dal tema Humankin, Nature, Tecnology, viene ricordata come un fallimento economico del’Expo,
pochi visitatori e prodotti non venduti. L’area riservata alle attività ricreative non era proprio presente, ma l’intera esposizione venne pensata come una
mostra di ecologia, arte e architettura, con la costruzione degli stand, attraverso progetti ad emissione zero.
Shangai 2010
Una delle esposizioni universali, che viene ricordata grazie al record di 73 milioni di visitatori, il tema Better City, Better Life, riuscì a dimostrare
come le città del futuro si possano fondare sulla tecnologia costruita per l’uomo, come quella dei robot. Grazie a questa mostra è stato possibile scoprire
come vivere in città più sicure, come riuscire a salvaguardare gli spazi verdi, cercando di salvaguardare l’aria e l’acqua dall’inquinamento. L’Expo aveva
come obiettivo quello di avvicinare la Cina al resto del mondo, confermando Shangai come capitale dell’economia e della cultura del XXI secolo. Il sito,
dell’esposizione, che era sorto al centro della città, oggi rappresenta il primo museo mondiale delle esposizioni universali.
Milano 2015
Il tema dell'Expo 2015 è "Nutrire il pianeta, energia per
la vita" e affronta tutte le tematiche legate all'alimentazione
Expo 2015.
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