Storia di Odense

La città delle favole

Storia di Odense

La storia di Odense è lunga oltre 1000 anni. La città venne citata per la prima volta nel 988, con una lettera emanata dall'imperatore Otto III, che sanciva l'esenzione dalle tasse per le chiese di Schleswig, Ribe, Aarhus e per l'appunto Odense. Il suo 'certificato di nascita' per l'esattezza è datato 18 marzo 988. Da allora il percorso storico di questa bella città della Danimarca è registrato e conosciuto al mondo intero, ma che ne è stato del periodo precedente? Considerata l'esistenza di una chiesa e di una diocesi vescovile, la storia di Odense ha sicuramente ben altro da raccontarci

Il nome di Odense deriva probabilmente da Odino, il dio della guerra, della magia e della sapienza nella mitologia norrena; si pensa quindi che la città nell'antichità sia stata legata al culto di questa divinità. In passato, il territorio attuale dell'attuale municipalità era posizionato nella strada principale dell'isola di Fyn, compresa tra il fiume Odense (a sud) ed il lago di Naesbyhoved (a nord). Durante il periodo vichingo, probabilmente, nella zona di åbred era presente un piccolo insediamento umano, mentre a sud del fiume, nella Nonnebakken, si trovava una grande fortificazione circolare (tipica del nord Europa, il cosiddetto Ringfort). Era forse questa una fortezza nata a protezione del villaggio che andava formandosi? Non esistono fonti certe sul suo utilizzo.

Uno degli avvenimenti principali accaduti alla 'giovane' Odense è stato quello della uccisione del re Canuto IV, conosciuto anche come Canuto il Santo, nel 1086. Storicamente, l'avvenimento, viene inteso come il segnale d'inizio del medioevo e la conseguente fine del periodo vichingo a Odense. Il re venne ucciso durante una rivolta popolare iniziata a Vendsyssel e poi continuata ad Odense, davanti all'altare della chiesa di Sant'Albano. Pochi anni dopo la sua morte, Canuto fu elevato alla santità e i suoi resti da subito incominciarono ad attirare numerosi pellegrini, La sua tomba è ancora oggi custodita all'interno della Cattedrale che porta anche il suo nome. Nel periodo medievale Odense era caratterizzata da diverse chiese e monasteri, la Skt. Knuds Kirke, la cattedrale, ebbe la sua attuale forma già nel XIII secolo ed era collegata ad un monastero benedettino. Il monastero dell'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, della chiesa di Skt Hans, avranno modo successivamente di edificare il castello di Odense. In città erano presenti anche i frati domenicani.

La vita quotidiana di Odense nel medioevo è stata caratterizza da un grande numero di laboratori artigianali riuniti in corporazioni. Le antiche vie della città vennero ben presto circondate dai palazzi della nuova classe mercantile, ai quali verso la fine del Seicento si accompagnarono eleganti palazzi rinascimentali. Alcuni di questi si possono ammirare ancora oggi, si notino per esempio quelli che ospitano il museo civico di Møntergården. Durante il Rinascimento danese, Odense era una città influente, separata dalla campagna circostante da un chiaro e delineato confine e abitata da cittadini influenti che avevano scelto di stabilirsi nelle varie Vestergade, Overgade e Nørregade. Le classi sociali più povere erano confinate a vivere nelle vie adiacenti.

La Riforma religiosa ad Odense ebbe un ruolo piuttosto pacifico e la città da questo periodo in poi iniziò a vivere gli anni più fiorenti, grazie anche ai commercianti arricchitisi con le esportazioni di bovini e prodotti dell'agricoltura. Tra i più ricchi vi fu un certo Oluf Bager, il quale raggiunse un tale prestigio da venire accolto alla corte reale. Costui si vantava di avere rapporti d'amicizia con il re Federico II, dal quale infatti riuscì ad ottenere notevoli favori. Il mercante costruì molti palazzi ad Odense, incluso quello del numero 29 di Nørregade, in piedi ancora oggi. Il periodo lasciò una grande impronta architettonica in città: furono costruiti numerosi edifici in legno, molti di loro sono oggi parte del museo-quartiere di Møntergården. Lo sviluppo economico e urbano arrivò in particolare con il trasferimento della corte reale della regina Cristina di Sassonia ad Odense. Allo sviluppo economico seguì anche quello delle arti e della cultura. Tra i più importanti artisti arrivati in città vi fu in particolare Claus Berg, al quale la regina commissionò numerose opere, tra cui il famoso trittico dell'altare del Duomo di Odense.

La recessione economica arrivò intorno alla metà del Seicento e fu causata dalle guerre contro la Svezia, dalle tasse imposte per finanziare le battaglie e dalla finale occupazione di Odense da parte degli svedesi. La popolazione, che nei primi cinquant'anni del XVII secolo era di circa 6000 abitanti, si ridusse drammaticamente a meno di 4000 abitanti nel 1672. Bisogna attendere molto più di un secolo per rivedere una crescita economica, sociale ed urbana della città. Alla fine del Settecento la costruzione del Canale di Odense portò alla edificazione del porto e questo aggiunse maggiore prestigio commerciale ad una città lanciata verso nuovi sviluppi. All'inizio del XIX secolo, Odense raggiunse nuovamente quota 6.000 e da allora la crescita demografica divenne inarrestabile. Aiutata anche dalla nuova Era industriale, la crescita urbana necessitava di nuovi spazi al di fuori dei confini secolari della città, tanto che fu necessario demolirli nel 1851 per dare spazio alle nuove esigenze della popolazione. La città era conosciuta in particolare per la produzione di guanti e probabilmente un quarto della popolazione risultava all'epoca impegnata nella cosiddetta 'handskefabrikationen'. Nel 1865 Odense venne raggiunta dalla ferrovia, la quale contribuì ulteriormente al suo sviluppo economico. L'alta percentuale di abitazioni unifamiliari ed il ristretto numero di edifici alti, ha dato ad Odense la fisionomia di una città più vivibile, diversa dalle tipiche atmosfere che andavano a formarsi in città più grandi come Copenaghen e di Århus, sarà per questo che la città è anche conosciuta come 'città piana'. I blocchi di appartamenti risalente al tardo Ottocento, fino a dopo la guerra, sono raramente caratterizzati da più di 2 o 3 piani.

Hans Christian Andersen nacque a Odense nel 1805 e, anche se visse la maggior parte della sua vita a Copenaghen, non ci sono dubbi che la città anderseniane per eccellenza sia da considerare Odense. Nel periodo di Andersen la città era la seconda più grande in Danimarca, con 6.000 persone, ma allo stesso tempo era conosciuta come una città povera, tanto da essere spesso definita come "la città dei mendicanti". Lo stesso Andersen crebbe in un ambiente socialmente povero e trascorse gran parte della sua infanzia in solitudine.

L'espansione industriale fu sempre più rapida e dal 1836, con la nascita della prima industria metallurgica, M.P. Allerups Jernstøberi, Odense divenne la seconda città industriale più grande della Danimarca. Nel 1853 divenne anche la prima città del paese ad usufruire di un moderno sistema di tubature per l'acqua e per il gas. Il serbatoio del gas di più grandi dimensioni venne costruito proprio ad Odense negli anni intorno al 1930, quando l'alimentazione era ancora in fase di espansione. I primi anni del XX secolo videro la città crescere a dismisura, tanto che all'inizio della Seconda guerra mondiale la popolazione raggiungeva i 100.000 abitanti. Nel 1966 venne fondata l'Università di Odense, che diventerà presto una delle prime università di prestigio della Danimarca. Nel 1970 diversi distretti rurali vennero incorporati nella municipalità di Odense. Negli ultimi anni sono state aggiunte nuove infrastrutture, stradali, ferroviarie ed urbane. Nel 1988 vennero iniziati i lavori per la costruzione del lunghissimo ponte di collegamento tra l'isola della Zelanda e l'isola di Fiona, il ponte del Grande Belt. In particolare, il ponte (che venne inaugurato nel 1998), comprende tre diversi tipi di costruzione: il Østbroen (ponte orientale) per il trasporto su strada, il Vestbroen (ponte occidentale), per il trasporto ferroviario e stradale, ed il Østtunnelen (tunnel orientale) per il solo trasporto ferroviario.

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