Torre Scola - Porto Venere

Torre Scola - Porto Venere

 

Nel XVI e XVII secolo la Repubblica di Genova, per contrastare le mire espansionistiche delle grandi potenze europee, consolidò le fortificazioni lungo le coste adeguandole alle nuove armi da fuoco: le antiche torri quadrangolari furono sostituite da quelle a pianta poligonale o circolare, perché offrivano ai proiettili un angolo di impatto minore. La torre di San Giovanni Battista, detta anche Torre Scola, fu progettata e costruita nei primi del Seicento sullo scoglio di fronte alla punta della Palmaria rivolta verso Lerici.


La torre serviva a coprire due zone "morte" (la cala dell'Olivo che distava 1 Km circa dal borgo di Porto Venere e la piccola baia della costa orientale della Palmaria), dove facilmente potevano sbarcare armate nemiche, senza correre il pericolo di essere colpite dal fuoco delle artiglierie della fortificazione che sovrasta il borgo dal XV secolo. La costruzione, a pianta pentagonale regolare, aveva mura solide e spesse: era un baluardo difensivo apprezzato dalla popolazione che non aveva dimenticato i tanti episodi delle scorrerie dei Saraceni, dei Pisani, degli Aragonesi. Nel forte, armato con dieci cannoni, vi soggiornavano sei soldati, un capo e un "bombardero".

La torre fu sventrata dalle cannonate delle navi inglesi il 23 giugno del 1800, nel tentativo di scacciare dal Golfo le truppe napoleoniche; fu riparata provvisoriamente e poi del tutto abbandonata già nella prima metà dell’Ottocento. Nel 1915 il Genio Marina ne progettò l'abbattimento: Ubaldo Mazzini, allora ispettore ai monumenti, segnalò questo tentativo al Ministero della Pubblica Istruzione, salvando la Torre dalla distruzione.

I segni delle numerose cannonate alla base della fortificazione non sono dovuti ad attacchi nemici, ma al fuoco della nostra artiglieria che, in tempi imprecisati, durante le esercitazioni, l'ha presa come bersaglio. La stessa sorte è toccata al Monastero del Tino.

Il nome Scola è piuttosto singolare; ad esso non si deve attribuire il significato che si dà comunemente alla parola "scuola". Con esso si denominava la vicina punta dell'isola Palmaria, dove sembra ci sia stata un' antichissima fondazione religiosa e dove in seguito sorse il monastero benedettino di San Giovanni Battista. Il termine "scola" significherebbe dunque "cappella rurale e parrocchia". Il nome finì con l'indicare prima la punta dell'isola che si protende verso lo scoglio e poi la torre stessa.

 

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