Cosa vedere a Porto Venere

Cosa vedere a Porto Venere - 11 luoghi interessati da visitare

 

Porto Venere è una splendida cittadina in Liguria, non lontano dalla città di La Spezia. È famosa per le sue bellezze: vecchio castello, case colorare, chiese e isole pittoresche con numerose grotte. Qui troverete interessanti escursioni e luoghi di riposo. Insieme con le Cinque Terre questa zona è stata dichiarata dall'UNESCO, patrimonio mondiale dell'umanità. Se non avete molto tempo, sappiate che è necessario solo un giorno per visitare tutti i luoghi interessanti. Anche se poi di solito chi viene qui si ferma molto di più e ritorna più volte da queste parti. Ecco i punti salienti di una possibile e prossima visita.

 

Chiesa di San Pietro

 

Chiesa di San PietroArroccata su uno sperone roccioso, la Chiesa di San Pietro fu costruita nel VI secolo in stile cosiddetto siriaco. Consacrato ufficialmente nel 1198, nel XII secolo furono aggiunti un campanile ed una estensione in stile gotico con fasce di pietra bianca e nera. La loggetta in stile romanico presenta archi che incorniciano la costa e la chiesa è circondata da fortificazioni. Dal sentiero che conduce al castello, si gode di una buona panoramica del territorio e della chiesa. La chiesa originaria del del V secolo, con pianta rettangolare e abside semicircolare, attraverso due archi a tutto sesto si congiunge con la chiesa gotica. Quest'ultima a sua volta ha il tetto in legno strutturale ed il presbiterio è diviso in tre cappelle, coperto da volte ad ogiva ed a crociera, impostate su pilastri polistili.

La chiesa di San Pietro è il "cristiano tempio" citato da Eugenio Montale in una suggestiva poesia, dedicata a Porto Venere.

"Là fuoresce il tritone
dai flutti che lambiscono
le soglie d’un cristiano
tempio, ed ogni ora prossima
è antica. Ogni dubbiezza
si conduce per mano
come una fanciulletta amica.
Là non è chi si guardi
o stia di sé in ascolto.
Quivi sei alle origini
e decidere è stolto:
ripartirai più tardi per assumere un volto. "
(Portovenere, Eugenio Montale)

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Chiesa di San Lorenzo

 

Chiesa di San LorenzoLa Chiesa di San Lorenzo fu costruita nel XII secolo e presenta una facciata in stile romanico. Danni da cannonate, i peggiori dei quali nel 1494, hanno richiesto che la chiesa e il campanile venissero ricostruiti più volte. L'altare in marmo del XV secolo possiede un piccolo quadro della Madonna Bianca. Secondo la leggenda, l'immagine fu portata qui nel 1204 dal mare e fu miracolosamente trasformata nella sua forma attuale il 17 agosto, 1399. Il miracolo si celebra ogni 17 agosto con una fiaccolata. Anche per questo motivo la chiesa è anche conosciuta come Santuario della Madonna Bianca. Secondo le fonti l'originaria chiesa fu eretta a partire dal 1098 dai genovesi, seguendo lo stile romanico, in un luogo dove in antichità sorgeva probabilmente un tempio dedicato a Giove; l'edificio verrà consacrato nel 1130 da papa Innocenzo II. Alla fine del XIV secolo erediterà il titolo parrocchiale dalla chiesa di San Pietro. Nel 1340 vi si sviluppò un incendio che danneggiò la struttura, mentre nel 1494 venne parzialmente distrutta dall'incursione e dalla e cannonate degli aragonesi. Per tali motivi la chiesa fu sottoposta a continui restauri in un periodo che va dal 1494 al 1582.

Il culto della Madonna Bianca è legato ad un evento miracoloso, così come racconta la leggenda popolare, verificatosi nel 1399 durante l'occupazione francese quando a Porto Venere scoppiò la peste. La tradizione afferma che un paesano di nome Lucciardo, chiese la  grazia per il borgo dall'epidemia davanti ad un'immagine raffigurante la Vergine Maria. A quel punto i colori del quadro s'illuminarono splendendo. L'epidemia di lì a poco cessò e il dipinto fu trasportato nella vicina chiesa di San Lorenzo dando inizio alla devozione dei fedeli verso l'immagine e verso la Madonna Bianca, patrona della comunità.

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Castello Doria

 

Castello Doria - Porto VenedereIl Castello Doria costruito dai genovesi tra il XII e XV secolo, domina la città, imponente da un costone roccioso a strapiombo sul mare. Nel corso del tempo l'evoluzione delle tecniche militari e delle armi da fuoco hanno comportato diverse modifiche sia nel suo assetto esteriore che nella disposizione degli interni. Una bella passeggiata fino al castello e la collina offre una splendida vista sulla chiesa di San Pietro e sul mare. Il castello è aperto ai visitatori durante l'estate dalle ore 11:00 ed ha spesso mostre d'arte. Il castello venne costruito sui resti di una precedente fortificazione. Di quest’ultima si ha notizia attraverso alcuni “cartularia? (registri) del notaio di Porto Venere Giovanni Di Giona risalenti al 1240, nonché dai versi del poeta Ursone da Vernazza del 1242 e da alcuni annali del Caffaro, compilati per conto della Repubblica Genovese...Continua a leggere: Castello Doria Porto Venere

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Centro medievale di Portovenere

Borgo MedievaleSi entra nel borgo medievale attraverso la sua antica porta della città  con una iscrizione in latino del 1113 sopra di essa, anno in cui Porto Venere fu sottomessa a Genova (anche se pare che l'anno vero sia il 1139). A sinistra della porta ci sono misure genovesi di capacità risalenti 1606. Via Capellini, un tipico carruggio genovese, la stretta strada principale, è fiancheggiata da negozi e ristoranti, è parallela alla costa e conduce alla spianata di San Pietro. La parte interna del paese è collegata da scalinate ripidissime e voltate, chiamate "capitoli". Le case verso il mare hanno della via Cappellini hanno due ingressi, uno basso sulla spiaggia, per le barche, e uno alto, dalla strada, per l'abitazione. Ogni piano ha tre locali, di cui quello centrale è senza finestre. Le costruzioni continue servivano anche da muro, e si integravano al sistema difensivo; per questo non sono mai interrotte da strade trasversali. Ci sono appunto i sottoportici, i "capitoli", che con le loro ripide scalette collegano ogni tanto la strada al porto o alla spiaggia.

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Porticciolo di Porto Venere

 

Porticciolo di Porto VenerePorto Venere andrebbe vista innanzi tutto dal mare per avere tutto l'impatto e la suggestione del luogo. Qui ci trova davanti alle tipiche case color pastello che si vedono arrivando dal mare. Case alte, strette, dai colori forti dove predominano il rosso e il giallo con le persiane sempre verdissime. Nel loro insieme queste case una attaccata all'altra vengono chiamate "La Palazzata". Sono tutte case simili e allo stesso tempo tutte diverse, di tipo romanico genovese. Solo verso l'estremità occidentale del primitivo insediamento di Castrum Vetus, si distingue la casa cosiddetta "dei d'Oria", con arcate a sesto acuto, di tipo toscano, più antiche delle altre. La passeggiata lungo il porto è una unica zona pedonale. Il lungomare con le alte case colorate, è pieno di ristoranti di pesce e bar. Barche da pesca, barche da escursione e imbarcazioni private punteggiano l'acqua. Sull'altro lato della punta si trova la Grotta di Byron, una zona rocciosa dove Byron veniva a nuotare. Ci sono molti luoghi rocciosi dove è possibile fare il bagno, ma non spiagge sabbiose. Per il nuoto e prendere il sole, la maggior parte delle persone punta per l'Isola Palmaria.

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Isole

Ci sono tre isole interessanti attraverso lo stretto. Le isole erano una volta colonizzate dai monaci benedettini e sono ora parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO.

 

Palmaria


PalmariaL’isola Palmaria, posta di fronte al borgo di Porto Venere, si trova all’estremità occidentale del Golfo della Spezia e con con la sua superficie di 1,89 km quadrati è la più grande isola dell'Arcipelago Spezzino e di tutte le cinque isole liguri. Palmaria è separata da Porto Venere solo da uno stretto braccio di mare, chiamato "Le bocche" ed è parte dell'arcipelago costituito insieme alle isole di Tino e Tinetto che insieme a Porto Venere e le Cinque Terre è stata inserita nel 1997 tra i Patrimoni dell'Umanità UNESCO. L'isola Palmaria, è l'unica isola abitata dell'arcipelago con una decina di famiglie residenti. L’isola Palmaria deve il suo nome alle numerose grotte che si aprono improvvise alla base di una costa aspra, rocciosa e a picco sul mare, infatti nel dialetto celtico-ligure le grotte erano dette “balme?, da cui Balmaria e quindi Palmaria...Continua a leggere: Isola Palmaria

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Tino


Isola TinoL’isola del Tino si trova a sud dell'Isola Palmaria, dalla quale dista circa 400 metri. Ha una forma triangolare e una superficie pari a un terzo di quella della "sorella maggiore", della quale ricalca la struttura, infatti ha anch’essa il versante verso ponente arido, mentre il resto è un dolce pendio caratterizzato da una vegetazione arborea mediterranea. La fauna, simile a quella della Palmaria, è caratterizzata dalla presenza del tarantolino, un piccolo e raro geco. Poiché l’isola è zona militare è possibile visitarla ogni anno solo il 13 settembre, giorno in cui si celebra San Venerio, e la domenica successiva.  Venerio,  nato a Palmaria, visse a lungo in eremitaggio e morì a Tino nel 630. Si possono ancora ammirare i ruderi dell'antica abbazia costruita in suo onore dai Benedettini nel 1050...Continua a leggere: Isola del Tino

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Tinetto

 

TinettoL’isolotto del Tinetto, poco più di uno scoglio,  ha una circonferenza di circa 300 metri ed è alto 18 metri sul livello del mare. Ospitò i primi eremiti che, attraverso gli scogli affioranti, potevano passare nell’isolotto dalla vicinissima isola del Tino. Conserva ancora i ruderi di un antichissimo monastero, forse femminile, a cellette minuscole, risalente al VI secolo .Non presenta vegetazione, eccetto rare erbe e licheni arsi dall’azione del mare.

 

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Torre Scola

Torre ScolaNel XVI e XVII secolo la Repubblica di Genova, per contrastare le mire espansionistiche delle grandi potenze europee, consolidò le fortificazioni lungo le coste adeguandole alle nuove armi da fuoco: le antiche torri quadrangolari furono sostituite da quelle a pianta poligonale o circolare, perché offrivano ai proiettili un angolo di impatto minore. La torre di San Giovanni Battista, detta anche Torre Scola, fu progettata e costruita nei primi del Seicento sullo scoglio di fronte alla punta della Palmaria rivolta verso Lerici.

 

La torre serviva a coprire due zone "morte" (la cala dell'Olivo che distava 1 Km circa dal borgo di Porto Venere e la piccola baia della costa orientale della Palmaria), dove facilmente potevano sbarcare armate nemiche, senza correre il pericolo di essere colpite dal fuoco delle artiglierie della fortificazione che sovrasta il borgo dal XV secolo. La costruzione, a pianta pentagonale regolare, aveva mura solide e spesse: era un baluardo difensivo apprezzato dalla popolazione che non aveva dimenticato i tanti episodi delle scorrerie dei Saraceni, dei Pisani, degli Aragonesi. Nel forte, armato con dieci cannoni, vi soggiornavano sei soldati, un capo e un "bombardero". Continua a leggere...Torre Scola

 

Mulini a vento

 

Tra la Chiesa di San Pietro e il Castello dei Doria si trovano i resti di due strutture cilindriche che vennero usati nel corso dei secoli sia come mulini a vento sia come torri di guardia. Avevano quindi un duplice scopo fondamentale per la popolazione, un mulino per macinare e sfamare la popolazione ce un punto di osservazione privilegiato per dare il preavviso necessario in caso di attacco nemico.

 

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Grotta di Arpaia

 

Questa zona è famosa per le sue splendide grotte. Ce ne sono 36 sull'isola Palmaria. La Grotta di Arpaia si trova sul continente vicino alla chiesa di San Pietro, dal piazzale della chiesa vi è anche un modo scendere all'osservatorio nei pressi della grotta.

 

 

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