VISITARE
TOURNAI -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Piacevole città con una bellissima Grand Place e una delle più belle
cattedrali del Belgio. Invasa e occupata durante gran parte della sua storia da romani,
franchi, normanni, francesi, inglesi, spagnoli, austriaci, olandesi e tedeschi,
oggi è un bel posto per passeggiate rilassanti, con una scena vivace di bar e
ristoranti vicino al fiume.
Tournai (Doornik in fiammingo) è un posto che dovete
assolutamente vedere. Un'uscita dai soliti circuiti turistici, porta tante
piacevoli sorprese. Se siete in Belgio ed avete appena visitato le splendide
città fiamminghe del paese ritagliatevi qualche giorno per visitare anche
Tournai gioiello medievale ricco di Storia e paradiso degli amanti della
birra, conosciuta fin dal medioevo per i suoi arazzi, per le
sue armature e per la pietra blu che si estraeva nella zona. |
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Situata
sul fiume Schelda a 10 km dal confine francese, Tournai è una delle più
antiche città del Belgio insieme a Tongeren, fondata dai Romani sulla strada che andava dalla
Gallia a Colonia come campo militare, era
l'antica Tornacum.
I Franchi della dinastia merovingia la scelsero come capitale del loro regno per
un certo tempo nel V secolo: Chlodewetch (che prese il nome più pronunciabile di
Clodoveo dai
cantastorie secoli dopo la sua morte), nacque qui. La Cattedrale di Nostra
Signora di Tournai è una delle chiese più belle del Belgio. Un altro famoso
nativo di Tournai è il grande pittore Roger de la Pasture, meglio conosciuto
come Rogier van der Weyden.
Qui ci sono sempre parecchi turisti inglesi,
perché
Tournai è stata l'unica città del Belgio, che una volta apparteneva al regno
inglese. Nel Medioevo, la città era un importante centro di produzione e
tessitura di arazzi costosissimi che veniva acquistati dai nobili e dai ricchi
di tutta Europa. La sua architettura ha influenzato la maggior parte delle altre
città lungo la Schelda, e si suoi colori sono dovuti principalmente al commercio
del calcare 'grigio-blu' utilizzato per la costruzione degli edifici, estratto
nelle vicinanze. Ora dove si trovavano le antiche mura si trovano gli ampi
boulevard cittadini.
Tournai è una città vallona di medie dimensioni
di cui si può o non può avere sentito parlare. Ma, come uno dei più importanti
siti culturali in Belgio, è assolutamente colma di riferimenti artistici ed
edifici importanti.
I bar e i locali della triangolare Grand Place
attraggono i motociclisti della circostante provincia dell'Hainaut. Nella piazza
troneggia il campanile cittadino il più antico del Belgio, sito Unesco, che
suona le sue campane dal 1217 Oggi ospita una serie di piccole mostre che
permettono ai visitatori di riprendere fiato mentre si salgono i 257 gradini ,
senza ascensore, fino a raggiungere la piattaforma panoramica a 42 metri dal
suolo. È sorprendente il fatto che questo campanile sia stato uno dei pochi
edifici della piazza a sopravvivere al bombardamento tedesco del 1940. Le case
col timpano a gradino che costeggiano la Grand Place sono il risultato di un
progetto di ricostruzione attenta.
Dal campanile si può anche vedere il quartiere dei musei e percepire il fiume
Escaut o Schelda come viene chiamato nella parte fiamminga e dietro poi si
ammira la splendida figura della Cattedrale di Notre Dame. Sulla Grand-Place, si
affacciano i principali palazzi. Qui oltre al "beffroi o
belfry", si trova la
Cattedrale di Notre Dame anch'essa nella lista del
patrimonio mondiale dell'UNESCO, uno dei più bei monumenti religiosi nel
mondo occidentale. La sua realizzazione avvenne tra il XII secolo e il XIII
secolo, con il nucleo originale del VI secolo periodo in cui la città era
capitale del regno dei Franchi. La chiesa venne consacrata nel 1171. Al suo
interno si trova un museo nel quale sono conservati vari preziosi tesori, tra
cui opere di Rubens e di
Jordaens.
Con una vasta
navata romanica del XII secolo e il coro gotico, sormontato da cinque campanili,
anche questo edificio a attirato le attenzioni di dell'Unesco. La cattedrale si
trova, com'è ovvia che sia, nel centro di Tournai da più di 1000 anni. Come si
addice a una costruzione al confine tra romantico e teutonico in Europa, la sua
architettura è uno spettacolare miscuglio di romanico e gotico. Le sue cinque
enormi torri incombono sul paesaggio urbano, a testimonianza della potenza della
Chiesa cattolica durante il periodo di massimo splendore cittadino. La
Cattedrale sopravvisse alle due guerre mondiali ma, nel 1999, fu colpita da un
tornado. La sua silhouette è rimasta intatta, ma ci sono trati ingenti danni
strutturali che hanno richiesto un importante programma di ristrutturazione, che
sembra destinato a continuare per anni. Anche così, c'è molto da vedere sotto le
impalcature, soprattutto in sacrestia. Le reliquie religiose includono delle
ossa
di Thomas Becket, un altro simbolo di legami duraturi di Tournai con
l'Inghilterra. Ci sono una mezza dozzina di chiese medievali sparse per la città,
ma l'unico edificio che può competere con la cattedrale è il campanile
dove sono salito, simbolo del potere secolare nella lunga lotta tra Stato e
Chiesa.
Una volta sceso dal "Belfry", mi sono diretto verso il fiume, dove è stata
allestita una sorta di "spiaggia" estiva, sulla riva destra e dove si può fare
una piacevole passeggiata che porta fino al Pont des Trous, il "ponte di
fori". Non è specificato nella letteratura turistica di Tournai che non è
possibile attraversare questo ponte medievale, l'unica parte restante delle mura
difensive della città, ma è comunque una costruzione bella e riposante da
guardare. Poi mi dirigo a piedi per attraversare al Pont de Fer e vago
verso la torre di Enrico VIII (coperta di impalcature). E 'una delle
quattro torri di guardia di una fortezza costruita da Enrico VIII in seguito
alla sua cattura di Tournai nel 1513; un altro ricordo della storia condita di
invasioni alla città dovute alla sua posizione strategica e alla prosperità. Gli
inglesi tennero Tournai solo per sei anni, e la maggior parte delle mura merlate
che Enrico VIII fece costruire intorno alla città sono da tempo scomparse. Solo
questa robusta torre rimane in piedi.
Tournai ad ogni modo era già un luogo antico ben prima
dell'arrivo di Enrico VIII. Fondato dai galli e conquistato dai Romani, divenne
la prima capitale della Francia durante i secoli bui. Gli inglesi e i francesi
combatterono a lungo per tutto il medioevo per la supremazia su queste zone, e
dopo che gli inglesi se ne foruno andati nel 1519, fu occupata da una
successione di potenze continentali. I loro discendenti sono tutti qui oggi, a
mangiare nei ristoranti della città e a bere nei pub e nei locali l'ottima birra
locale.
Prendo la strada più lunga, oltre le case romaniche di Rue Barre Saint-Brice
(alcune delle più antiche in Europa con questo stile), poi di nuovo verso il
fiume. Ci sono non meno di sette musei raggruppati intorno Rue Saint-Martin,
con collezioni varie, dal Museo di Storia Naturale, il Vivarium,
fino all'eccellente Museo delle Belle Arti. Quest'ultimo, situato in un
imponente edificio disegnato dal celebre architetto
Art Nouveau Victor Horta,
con grandi camere grandi a forma di losanga che mostrano una collezione ben
assortita, che comprende la grande, inquietante, rivisitazione della peste,
La Peste de Tournai, dal pittore locale Louis Gallait e opere altre
opere di artisti di Rogier van der Weyden, Edouard Manet, Claude Monet,
Georges Seurat, Rubens, Pieter Brueghel il Giovane,
Van Gogh.
Sempre in rue
Barre-St-Brice si trovano invece due delle più antiche
case private in Europa, edifici risalenti al 1175 e al
1200 costruite in stile romanico, mentre in rue des Jésuites
si trova una casa realizzata in stile gotico edificata nel
XIII secolo. La Chiesa di San Giacomo è stata
una delle tappe del pellegrinaggio tra le
Fiandre e l'Europa
del Nord in direzione
Santiago di Compostela. La
sua navata e la torre sono del XIII secolo, mentre il coro risale ad secolo
successivo.
Accanto, al Museo di Belle Arti si trova il
Museo degli Arazzi (Museo della
Tappezzeria e Arti Tessili), che celebra il prodotto che
ha reso famosa la città, non è solo una sala espositiva, ma anche un luogo dove
i tessitori di tappeti fanno arazzi e li restaurano. Sempre
qui, con un po' di tempo a disposizione ci sono il Museo Archeologico, il
Museo di Storia e Arti decorative, il Museo delle Armi e di Storia
Militare e il non meno interessante Museo del Folklore. Quest'ultimo è
il tipo di posto dove i visitatori hanno paura di essere bloccati in una notte,
con manichini in costume che incombono e troppi sinistri strumenti chirurgici di
altre epoche. Questo ad ogni modo è il museo di Tournai attraverso i secoli, con
molti reperti donati dai cittadini e si vuole cercare di approfondire la
conoscenza della città è altamente consigliabile.
Tournai era in gran parte incontaminata dalla
rivoluzione industriale e la gran parte della sua architettura medievale è stata
conservata. Non si direbbe mai che questa città sia stata al centro degli
scontri di ben due guerre mondiali.
Se
non siete sazi di arte e cultura potete fare una visita al Castello di
Beloeil, di proprietà del casato dei Principi di Ligne dal XIV
secolo, definita la Versailles belga,
che ospita una fantastica collezione d’arte, con dipinti
risalenti dal XV al XIX secolo e una una biblioteca
con 20.000 volumi insieme a un meraviglioso giardino in stile
francese di 25 ettari. Una particolarità all'interno
delle numerose collezioni del Castello appartenute alla famiglia Ligne e la
raccolta di corallo di
Trapani, dei
maestri corallari dei secoli XVI e XVII., acquistato durante un soggiorno in
Sicilia di uno dei Principi più eminenti della casata, Claude-Lamoral I ,
ambasciatore del re di Spagna Filippo IV. Ne fanno parte rosari, grotte,
statuine, un corredo da altare, cappellette a veduta prospettica, un servizio da
scrittoio e due imponenti monetari architettonici, con tanto di stemma
gentilizio in corallo e rame dorato sull’archivolto del portale.
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