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Università di Cagliari
L'Università di
Cagliari
Studio generale cagliaritano
venne inaugurata nel 1626 con decreto del re di Spagna
Filippo IV
(allora la Sardegna apparteneva alla corona spagnola). Lo stesso
anno il magistrato civico promulgò le costituzioni che prevedevano
che l'amministrazione dell'ateneo fosse affidata a un rettore
coadiuvato da un provvisore generale, un sindaco, un clavario
e un segretario, dai collegi delle Facoltà di teologia, giurisprudenza,
medicina e filosofia, e dal corpo accademico costituito dall'unione
dei collegi.
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Studio generale cagliaritano
Filippo IV
La profonda crisi economica che investì la Sardegna alla metà
del 1600 non consentì allo Studio generale di consolidarsi.
Una ripresa si ebbe solamente a partire dalla seconda metà del
XVIII secolo, grazie all'intensa attività del
ministro Bogino
che, tra le altre riforme, attuò una serie di provvedimenti
volti a risanare economicamente e amministrativamente l'istituto
e a riorganizzare e rilanciare gli studi universitari.
Nel frattempo la Sardegna era diventata un regno sotto la casa
Savonia. L'Università fu ricostituita su nuove basi con la bolla
del 12 luglio 1763 di papa
Clemente XII,
col regio diploma del 28 giugno 1764 e col pregone viceregio
del 16 agosto 1764, contenente le nuove costituzioni che prevedevano
l'affidamento della direzione e dell'amministrazione a un organismo
collegiale denominato Magistrato sopra gli studi. Esso era composto
dall'arcivescovo, dal reggente la Real Cancelleria, dal consigliere
capo della città dai prefetti dei quattro collegi, dal censore,
dall'assessore e dal segretario.
Con i nuovi ordinamenti del 27 settembre del 1842, che raccolsero
i diversi miglioramenti introdotti nel tempo, si introdussero
delle innovazioni connesse all'accresciuto numero delle cattedre
e al mutato indirizzo dell'insegnamento. Fu ripristinata la
carica di rettore, ora nominato dal sovrano tra cinque soggetti
proposti dal Magistrato. All'organo collegiale vennero aggregate
le figure dell'intendente generale per la contabilità e le materie
amministrative e l'ispettore generale delle scuole elementari
per gli affari ad esse relativi. Con la perdita dell'autonomia,
in seguito alla fusione col Piemonte del 1848, vennero estese
anche alla Sardegna le norme vigenti negli stati di terraferma
in materia di studi. Con le regie patenti del 30 novembre 1847
venne istituita la Segreteria di Stato per l'istruzione pubblica
e sancita la soppressione del Magistrato, che continuò però
ad operare fino all'ottobre del 1848, quando venne pubblicato
il nuovo ordinamento sulla pubblica istruzione (decreto
Boncompagni),
che dispose l'affidamento del governo dell'Università a un Consiglio
universitario composto da membri eletti su designazione delle
facoltà e da altri nominati dal sovrano.
Seguirono altre tappe legislative fondamentali, quali la legge
22 giugno 1857 col successivo regolamento che diede inizio a
una serie di riforme strutturali e organizzative: furono aboliti
i consigli universitari e i loro compiti affidati ai rettori
e, per le parti di competenza, ai consigli di facoltà. Seguì
la legge organica del 13 novembre 1859 (legge
Casati)
e relativo regolamento con cui venne rinnovata profondamente
tutta la materia della pubblica istruzione e sulla quale per
lungo tempo si basò l'ordinamento dell'Università. È del 31
luglio 1862 la legge, detta
legge Matteucci,
che stabilì l'affidamento della direzione amministrativa e disciplinare
al Consiglio accademico, organismo collegiale composto dal rettore
e dai presidi delle facoltà. La stessa legge collocò l'ateneo
cagliaritano fra le Università minori sulla base dello stipendio
assegnato ai docenti. Per ottenere il pareggiamento con le Università
di primo grado, raggiunto però solamente nel 1902, già nel 1889
fu formalmente istituito un Consorzio universitario di cui facevano
parte anche Provincia e Comune, chiamati a contribuire, in parti
uguali, alla formazione di un fondo economico annuale.
Il riordino dell'archivio storico è in fase di conclusione;
è stato finanziato dalla Regione autonoma della Sardegna e dall'Università
degli studi di Cagliari
ed ha interessato gli atti che giacevano accatastati disordinatamente
in diversi locali dell'ateneo, frammisti a materiale bibliografico
e a documentazione recente. In assenza di ordinamenti precedenti,
i documenti sono stati riordinati sulla base delle diverse funzioni
svolte dall'istituzione. Gli atti del carteggio amministrativo
sono stati ordinati separatamente e nel rispetto della classificazione
originaria. l'unico scarto di cui si ha notizia risale al 1978
ed ha riguardato materiale (modulistica, domande e minute di
certificati, libretti) databile tra il 1925 e il 1977. È stata
eseguita la microfilmatura di gran parte del materiale.
Studio generale cagliaritano
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