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Università di Oslo
L’Università
di Oslo, identificata anche con il solito acronimo
"
UiO", è il più antico Ateneo della Norvegia e oggi, a
poco più di 2 Secoli dalla sua fondazione è il più
grande del Paese e ha 27mila studenti e ben settemila
dipendenti, tra docenti e personale. Una Università che
accumula primati su primati. Una realtà importante anche
in campo internazionale, tanto che per la qualità della
sua didattica e della ricerca, per l’eccellenza della
sua formazione è inserita tra le 100 migliori università
del mondo, secondo la classifica di Shanghai. Successo
costellato negli anni anche da ben cinque premi Nobel.
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Storia
La
Norvegia e la Danimarca dal 1536 al 1814 erano uno unico Stato. Nel 1811
Re Federico VI, che per lungo tempo temeva che una università in terra
di Norvegia potesse suscitare emozioni separatiste alla fine poi si convinse
che fosse in realtà una buona idea. E fu così fondato il Royal Frederick
University, Universitas Regia Fredericiana, di fatto il primissimo nome
della UiO. A quell’epoca Oslo si chiamava Christiania – ancora una provincia
in un Paese senza una Capitale – e nel 1813 vide partire le prime lezioni
con 7 professori e 18 studenti. Gli eventi precipitarono e da lì a poco, ma
fu solo una coincidenza, le cose cambiano drammaticamente: la Norvegia
dichiarò la sua indipendenza e adottò la sua Costituzione nel 1814. Nel 1833
venne costruito l’osservatorio Astronomico dell'Università, diventato poi un
importante simbolo di identità nazionale e un punto di riferimento del
progresso scientifico. La prima studentessa, Ida Cecilie Thoresen, si
iscrisse nel 1882 mentre la prima professoressa fu, nel 1912, Kristine
Bonnevie, cui fu assegnata la cattedra di Biologia un anno prima che le
donne norvegesi avessero il diritto di voto. Iniziano a fioccare i
riconoscimenti: nel 1922 venne assegnato a Fridtjof Nansen -
esploratore, scienziato e icona nazionale - il Premio Nobel per la Pace per
il suo lavoro per i rifugiati e le vittime della prima guerra mondiale. Nel
1936 vengono inaugurati i primi edifici del Blindern Campus. Poi seguì un
periodo buio quando, nel 1943, ben 1.200 studenti maschi vennero arrestati
dai nazisti e 650 deportati. Nel dopoguerra l’attività riprese ed arrivarono
altri successi e di pari passo aumentarono gli iscritti che nel 1970 erano
16.800; nel 1982 le studentesse erano più numerose dei ragazzi. All’inizio
dell’attuale Secolo l’Università di Oslo ha una offerta ampia e qualificata.
Un vero e proprio modello didattico. Un traguardo doppiamente celebrato nel
2011, bicentenario della sua fondazione.
L’Università oggi
Una Università dal cuore antico
che affronta con forza e convinzione le sfide del futuro. È, infatti, un
Ateneo classico con una vasta gamma di discipline accademiche con una
comunità di ricerca in molte aree. L’UiO ha attualmente 8 Centri nazionali
di eccellenza e un focus strategico sulla ricerca interdisciplinare nel
campo dell’energia e delle scienze della vita in particolare. Come,
università di ricerca senza scopo di lucro a base ampia, l’Università della
capitale norvegese ha accesso a regimi di finanziamento pubblico. Ha dei
numeri davvero impressionanti se si pensa solo che offre ben 800 e più corsi
in lingua inglese a tutti i livelli. Ci si concentra sulla formazione basata
sulla ricerca e attira studenti altamente qualificati provenienti da tutta
la Nazione e anche dall’estero. E non è un caso che il 13 per cento della
popolazione studentesca proviene da Paesi stranieri così come il 17,5 per
cento del personale accademico e il 26 per cento dei dottorandi. Uno sguardo
sempre rivolto al futuro: il 2013 è stato
proclamato dall’UiO l’Anno dell'Innovazione, che attraverso varie
iniziative, quali l’evento "
Inven2 UiO" cerca di trasformare la ricerca in
prodotti intelligenti e nuove tecnologie.
Gli studi
Con la sua ampia gamma di corsi
e programmi svolti in lingua inglese, questa Università attira un numero
crescente di studenti da tutto il mondo. Offre corsi di laurea in otto
Facoltà: Teologia, Giurisprudenza, Medicina, Lettere e Filosofia, matematica
e scienze naturali, Odontoiatria, Scienze Sociali, e l'istruzione. Qui ci
sono i migliori docenti che fanno sì che si abbia una ottima formazione.
L'Università di Oslo è risaputa essere il più grande istituto di ricerca
della Norvegia. L’Ateneo coordina otto centri di eccellenza (SFF), un Centro
per l'innovazione basata sulla ricerca, sette centri di formazione Marie
Curie, tre dei più importanti della Norvegia musei, nonché un centro
decentrato con i nodi di Tromsø e Oslo.
Vita universitaria
L’Università di Oslo ha aule
ben attrezzate, laboratori e laboratori informatici. Servizi didattici
includono anche biblioteche e una zona di rete wireless per i computer
portatili. Giungere al Campus è facilissimo: dal centro della città si può
facilmente arrivare con la metropolitana (T-bane), numero 3, 4 o 6, o con il
tram numero 17 o 18 o ancora in bicicletta. Il Campus è molto moderno e si
trova a Blindern immerso in un ambiente lussureggiante e verde essendo
vicino alle foreste e alle colline che circondano la città e offre una
splendida vista sul fiordo di Oslo. Il vecchio campus, invece, quello
originario, è in pieno centro, adiacente al Palazzo Reale e al Parlamento.
Tantissime le opportunità di svago. Si può scegliere tra 60 diverse attività
sportive in quattro centri, che vanno dal basket, al nuoto, allo squash,
alla danza, allo yoga e a tanto altro ancora. Oslo è una bellissima città,
ma i motivi per non andare in giro sono tanti visto che, ad esempio, nel
campus vi sono oltre 40 tra ristoranti e caffetterie con il menù che prevede
una variegata selezione di pietanze a prezzi irrisori. Ci sono, inoltre,
centri di salute con i medici di medicina generale, infermieri, psichiatri,
psicologi e dentisti. C'è anche un team di consulenti professionisti per i
quali gli studenti possono rivolgersi per una consulenza in questioni
accademiche, finanziarie o personali. Ai nuovi arrivati si garantisce un
alloggio e li si aiuta a trovarne uno definitivo. Inoltre è attivo il
servizio di Buddy System: le matricole verranno seguite dai loro compagni
sia alla scoperta del campus sia di Oslo e dei suoi spediti dintorni.
Vengono programmati per tutti eventi speciali, gite ed escursioni. È
possibile imparare o approfondire la propria conoscenza della lingua
norvegese. Presso l’UiO sono presenti ben oltre di 200 associazioni
studentesche che coprono ogni interesse immaginabile e la noia di certo non
è qui di casa.
Alloggio
Per chi desidera compiere la
propria formazione presso questo Ateneo i problemi di sistemazione di fatto
sono inesistenti. Ad occuparsene è il SiO Housing che offre alloggi a prezzi
accessibili per gli studenti a Oslo. Ha 7700 camere e appartamenti, nelle
immediate vicinanze del campus e in città. Alcune delle camere condividono
un bagno e la cucina, altre dispongono di bagno e angolo cottura separato.
Agli studenti internazionali in materia di scambio o di programmi
full-laurea è garantita la sistemazione in uno dei villaggi degli studenti,
purché seguano le istruzioni che gli verranno date nelle lettere di
ammissione e passino attraverso tutte le procedure necessarie entro il
termine specificato. Alcuni studenti potrebbero dover condividere una
camera. Tutti gli studenti stranieri riceveranno linee guida su come
prenotare alloggi per studenti dopo l'ammissione, unitamente alla lettera di
ammissione.
Personaggi illustri
In oltre 2 Secoli di vita di
qui sono passati o si sono formati migliaia di studenti e hanno insegnato
docenti di eccellenza. Ben 5 i Premi Nobel: il già citato Fridtjof
Nansen (1922), Ivar Giæver (Nobel per la Fisica 1973), Odd
Hassel (Nobel per la Chimica 1969), Ragnar Frisch (Nobel per
l'Economia 1969) e Trygve Haavelmo (Nobel per l’Economia 1989).
Curiosità
Il settore della ricerca qui è
molto curato e dai suoi laboratori escono risultati importantissimi. A metà
ottobre 2013 è stato reso noto uno studio condotto con l’Università di
Oxford: si è constatato che la somministrazione di vitamina B riduce
l'atrofia cerebrale. Per la prima volta, un metodo è stato trovato per
proteggere quelle aree del cervello che sono danneggiati dalla malattia di
Alzheimer. Un altro interessante studio recente riguarda l’apnea durante il
sonno che avviene quando la respirazione interrotta si interrompe per più di
10 secondi, è relativamente comune nella popolazione norvegese. Questo
fenomeno è vissuta da più di una persona su sei nel gruppo di età 30-65
anni. In particolare, gli uomini di età superiore a 50 sono interessati. 23
per cento di questi ha la condizione, che può dare un aumento del rischio
per le malattie cardiovascolari fatali.
University of Oslo
Problemveien 7
0313 Oslo, Norvegia
Tel.: +47 22 85 50 50
Sito: www.uio.no
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