Oslo, cosa vedere - 16 luoghi
interessanti da non perdere
Oslo sorge
su l'unico grande fiordo della Norvegia
sud-orientale, l'Oslofjorden, che si estende
tra le aree di
Torbjørnskjær e Færder e poi giù a sud verso Langesund
e a nord oltre la capitale. Questo stesso fiordo,
un'area naturale di grande effetto paesaggistico, ha
visto crescere la città in una delle metropoli più
sofisticate ed alternative del nord Europa, capace
di soddisfare le esigenze del più attento
viaggiatore come quelle di colui che si appresta a
conoscere il paese per la prima volta.
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Percorsi culturali, naturalistici, storici, architettonici... Oslo sembra
proprio possederli tutti. Il periodo di
alta stagione turistica ad Oslo è l'estate, quando le giornate di
sole diventano lunghissime (noterete quanto gli abitanti amino stare
praticamente sotto il sole all'aria aperta ovunque in città) e le
temperature più tiepide (la media è di 25-27 °C, ma si possono raggiungere
anche i 33°C). In inverno d'altra parte le giornate sono più corte e
l'oscurità della notte arriva verso le tre del pomeriggio: per contrasto con
l'allegra estate, i mesi invernali ad Oslo diventano più raccolti ed
intimi e l'atmosfera si riempie di candeline tremolanti in attesa del
periodo natalizio
della città.
Ma Oslo è una città da apprezzare tutti i mesi dell'anno, lo vediamo dalle
sue numerose attrazioni, per giovani, adulti, anziani e famiglie con bambini
al seguito. Andiamo a scoprirle nelle pagine che seguono:
Aker Brygge
Certo Oslo ha tante interessanti aree storiche, ma una in particolare a
nostro avviso rappresenta lo spirito innovativo e spigliato della capitale:
in quale altro luogo si può passeggiare in strade chiuse al traffico, dare
un'occhiata agli eleganti negozi, gustare una buona cena accompagnati dal
volo dei gabbiani e con il mare a pochi metri di distanza, se non ai
pontili di Aker Brygge? Questo è uno dei quartieri più vivaci della
città, una sorta di centro commerciale all'aperto, il posto più frequentato
per lo shopping a Oslo, con centinaia di negozi, tra grandi magazzini
e boutique esclusive. Oltretutto l'offerta dei ristoranti ad Aker Brygge
è imbattibile. Si può mangiare in numerosi luoghi diversi, con tanti tipi di
gastronomia, non solo
cucina norvegese. Una volta che avrete visitato Aker Brygge sarà
difficile non ritornarci!
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Museo Etnografico Norvegese
È uno dei musei più grandi e famosi d'Europa sulla etnografia, dedicato alle
peculiarità della vita quotidiana, dei costumi e della cultura norvegese. Si
trova in un luogo pittoresco e offre ai visitatori uno sguardo interessante
sulla vita della Scandinavia del passato. Sull'area del museo sono
ricostruiti più di 150 degli edifici norvegesi tradizionali, così come qui
ci sono mostre che raccontano i costumi nazionali regionali, arte popolare e
la cultura degli aborigeni della Norvegia. Oltre a questo, nei mesi estivi
qui suonano molti gruppi di danza e musica. I visitatori potranno inoltre
godere dell'arte dell'artigianato, di corse in carrozza, un parco giochi
storico e un vecchio negozio di dolciumi ( pensati appositamente per i
bambini). Molto bella anche la chiesa lignea del 1200 che si trova sul
territorio del museo.
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Museo
Kon-Tiki
Due anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Thor Heyerdahl,
antropologo e navigatore norvegese, partì per uno dei viaggi più
sorprendenti del XX secolo: al comando di 5 uomini, su una semplice zattera
in legno fatta secondo le descrizioni delle antiche zattere indiane, cercò,
dopo aver lasciato il Perù, di attraversare l'Oceano Pacifico per
raggiungere la Polinesia. Quello che tutti pensavano fosse irreale accadde:
il 7 agosto 1947, dopo 101 giorni, dopo aver superato i 7000 km di
navigazione, la zattera "Kon Tiki" approdò con successo all'atollo Raroia
nel centro del Mare del Sud, così Thor Heyerdahl riuscì a raggiungere il suo
obiettivo e a dimostrare che gli indiani del Sud America avevano avuto la
completa possibilità di raggiungere la Polinesia. Nel Museo Kon-Tiki
c'è non solo l'originale della famosa zattera, ma anche barche e oggetti
provenienti da altre spedizioni di Heyerdahl, la statua dell' sola di Pasqua
e il più grande pesce del mondo - lo squalo balena di 10 metri. Da non
perdere.
Museo Munch
(Munch Museet)
Il Munch-museet è il museo dedicato all' opera del più famoso pittore
norvegese, Edvard
Munch. Ancora durante la sua vita, come accade a pochi pittori in
vita come Picasso, fu riconosciuto come uno dei più grandi pittori del
secolo. Un gran numero di opere di Munch furono lasciate in eredità a Oslo,
dove il pittore visse per molto tempo. La collezione di questo museo
comprende oltre 5.000 disegni, 18.000 stampe, e ancora lettere, documenti e
oggetti appartenenti al pittore espressionista (di cui è considerato uno dei
primi precursori). Il museo è diventato famoso in tutto il mondo quando una
domenica, il 22 agosto 2004, due dipinti di Munch, L'Urlo e
Madonna, furono rubati dal Museo da uomini armati e mascherati. I ladri
costrinsero le guardie del museo a sdraiarsi sul pavimento mentre facevano
scattare il cavo che fissava i dipinti al muro e fuggirono su una Audi A6
station wagon nera, che in seguito la polizia trovò abbandonata. I dipinti
furono in seguito recuperati dalla polizia il 31 agosto 2006. Il Museo Munch
dovrebbe essere spostato in un nuovo edificio progettato verso il
2019/2020 appositamente vicino al palazzo dell'Opera di Oslo nell'area di
Bjørvika.
Tøyengate 53
Area: fuori centro/Tøyen
Tel informazioni: + 47 23 49 35 00
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Galleria Nazionale di Oslo (Nasjonalgalleriet)
L'esposizione d'arte più importante della Norvegia è organizzata in un
percorso museale piuttosto insolito, forse anche un po' confuso, che
preferisce accostare artisti ed opere differenti tra loro, basandosi su
tematiche particolari. Non è raro vedere insieme un quadro di Munch accanto
ad uno di Cézanne, o di Dahl, nella sala dedicata ai 'paesaggi'. La maggior
parte dei visitatori si riversano qui per vedere una delle quattro versioni
del famoso capolavoro di
Edvard Munch,
L'Urlo, dipinto nel 1893. Come è noto una delle versioni del
dipinto venne rubata nel 1994 e successivamente recuperato dopo alcuni anni
dalla polizia norvegese. Tra gli altri artisti presenti troviamo Johan
Christian Dahl, Christian Krohg, Van Dyck,
Rubens,
El Greco,
Picasso,
Van Gogh,
Cézanne,
Matisse
e molti altri.
Universitesgata 13
Tel informazioni: + 47 21-98-20-00
Oslo
Accesso: gratuito
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Museo delle Navi Vichinghe di Oslo
(Vikingskiphuset)

Il museo custodisce tre navi vichinghe riportate alla luce nel fiordo di
Oslo tra il 1867 ed il 1904. Le navi risalgono al IX secolo e sono
straordinariamente ben conservate. L'usanza nell'epoca vichinga era quella
di usare le navi per la celebrazione dei funerali di importanti personaggi
della comunità, si spiega così il perché la nave Oseberg (dell'834)
sia stata anche il luogo di riposo di due nobildonne locali (non si
hanno al momento dati certi, ma si pensa che una delle due possa essere la
regina Åsa, nonna del primo re di Norvegia, Harald I). Nella
nave Gokstad (rinvenuta in un tumulo nell'area del Sandefjord)
furono ritrovati numerosi vari ornamenti, tra cui frammenti di slitta, ed
uno scheletro che si pensa possa appartenere al re Olaf Gudrødsson.
La nave di Tune è quella meno ben preservata delle tre ed è così
chiamata perché rinvenuto nei pressi del villaggio di Tune (contea di
Østfold).
Huk Aveny 35
Area: fuori centro
Tel informazioni: +47 22 13 52 80
Oslo
Trasporti:
Battello dal molo n. 3 di fronte al Municipio (solo in estate); autobus no. 30
dal Nationaltheatret.
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Fortezza di Oslo
(Akershus Slott og Festning)
Venne costruita dal re Hakon V nel 1299 e da allora il complesso è
sopravvissuto a numerose battaglie, attacchi ed incendi, tanto che ancora
oggi è il più importante rappresentante della storia di Oslo. Oggi, in
effetti, il suo aspetto è quello di un castello del Rinascimento e non sono
poi tante le tracce originarie del medioevo sopravvissute a noi. Il
complesso è costituito da un castello, modificato nel Seicento e rafforzato
a seguito dell'assedio svedese, la vera e propria fortezza di Akershus,
l'attuale sede del Museo della Resistenza Norvegese, che racconta al
visitatore la storia della Norvegia durante la Seconda guerra mondiale. La
fortezza, posizionata su un promontorio all'entrata della città e verso il
mare, offre un suggestivo panorama sul fiordo e sul resto della città, oltre
che una serie di eventi estivi come rappresentazioni teatrali e concerti.
Festinings-Plassen
Area: centro città
Oslo
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Municipio di Oslo (Rådhuset)
Il noto simbolo culturale della città di Oslo è di recente edificazione,
1950, e presenta un mix armonioso d'architettura neoclassicista e
funzionalista, tipica del periodo. Siamo in effetti lontani dai canoni
storici di una delle più antiche città d'Europa, allo stesso tempo diventa
innegabile affermare che questa struttura è anche uno dei numerosi orgogli
architettonici di un'intera nazione. Impossibile non notarlo, con i suoi
mattoni rossi che contrastano i colori del fiordo e del mare che lo
circondano e le due alte torri. Una visita al suo interno sorprende per
carattere e importanza: in una delle sue sale interne viene insignito niente
meno che il Premio Nobel per la Pace, l'unico premio del contesto ad essere
consegnato in Norvegia. Si noteranno anche le opere d'arte esposte nelle
varie sale di rappresentanza, meritano particolare attenzione quelle di
Edvard Munch, Henrik Sørensen e Dagfin Werenskiold.
Rådhusplassen
Area: centro
Oslo
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Cattedrale di Oslo (Domkirke)
Molti visitano questa bella chiesa del 1697 non solo per conoscere
l'edificio religioso più importante della città, ma soprattutto per ammirare
la splendida vetrata opera di Emanuel Vigeland, fratello di Gustav,
realizzata tra gli anni '30 e '50 del secolo scorso. Del XVII secolo si
ammirano solo il pulpito e la Pala d'Altare (un modello dell'Ultima Cena e
della Crocefissione di Michael Rasch), sopravvissute alle molteplici
ricostruzioni dell'Ottocento e del Novecento, mentre il bel soffitto dipinto
è stato anch'esso realizzato tra il 1936 ed il 1950. Non si manchi la visita
ai piccoli negozietti d'antiquariato presenti nel retro dell'edificio.
Stortorvet 1
Area: centro
Oslo
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Palazzo Reale di Oslo (Kongelige Slott)
Costruito nella prima metà dell'Ottocento, tra il 1825 ed il 1848, su
progetto dell'architetto danese Hans Ditlev Franciscus, il Palazzo reale di
Oslo è tuttora dimora della famiglia reale norvegese e sorge su una bassa
collina del parco di Slottsparken. La visita interna non è accessibile, a
meno che ovviamente non si sia in possesso di un invito da parte del re (se
siete tra i fortunati...). Si noti la statua di Jean Baptiste Bernadotte
(1763-1844), un generale francese originario di Pau, diventato re di
Norvegia e di Svezia con il nome di Carlo XIV Giovanni di Svezia e Carlo III
Giovanni di Norvegia.
T-Nationaltheateret
Situato all'interno del parco Slottsparken
Accesso: cancello di Karl Johans, il viale principale della città.
Trasporti: tram 13-19 per Slottsparken
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Karl
Johans Gate
La
Karl Johans Gate è una delle vie principali della città e collega il
Palazzo reale alla stazione centrale dei treni di Oslo. Dedicata ad uno dei
re più amati della nazione, in origine conosciuto con il nome di Jean
Baptiste Bernadotte (che fu per pochi anni anche governatore del Principato
di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, in Italia), la via si compone di
diverse strade secondarie ed include alcune delle attrazioni più importanti
della città, tra cui la cattedrale, il Palazzo reale (situato alla sua
estremità), il Parlamento norvegese, il Teatro Nazionale, gli antichi
edifici dell'Università di Oslo, la piazza di Eisvolls plass e gli affreschi
di Aula (al numero 47), presso l'Università, opera di Edvard Munch (a voi
scoprire di cosa si tratta).
Area: centro
Oslo
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Parlamento Norvegese (Stortinget)
I colori giallo-ocra di questo edificio del XIX secolo rimangono impressi
nella mente di chiunque visiti Oslo, niente di particolare ma riescono a
donare una grazie estetica particolare all'originale architettura
neo-romanica della costruzione. La visita all'interno è organizzata
esclusivamente tramite un itinerario guidato di circa 45 minuti.
Karl Johans gate 22
Area: centro
Oslo
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Parco di Vigenland (Vigelandsparken)
Probabilmente questo straordinario parco sta diventando uno dei maggiori
simboli culturali della Oslo odierna. Lo riconoscete per le 227 sculture di
Gustav Vigeland, uno dei più prominenti artisti norvegesi del XX secolo.
Furono necessari quasi 40 anni per riempire i 30 ettari di terreno del
parco, purtroppo l'artista morì prima di poter vedere il compimento finale
della sua opera d'arte: il destino dell'uomo, dalla nascita alla vita
adulta. Tra le sculture, il monumento più significativo rimane probabilmente
il Monolito di Vigeland, un intreccio di sculture in granito che vanno
formare una colonna di 17 metri posta in cima ad una collina al centro del
parco. Un'altra delle statue più famose del parco è la Sinnatage, un bimbo
dall'espressione iraconda (lo conoscerete prima ancora di visitare il
parco).
Nobelsgate 32 (accesso da Kirkevein)
Area: Frogner Park (fuori da centro)
Oslo
Trasporti: tram no. 13 o metropolitana stazione di Majorstuen
Accesso: gratuito
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Penisola di Bygdøy
Come arrivarci? Raggiungibile in auto attraverso l'autostrada E18/autobus
no. 30 dalla piazza del Municipio/battello (solo in estate) in partenza dal
molo 3 di fronte al Municipio.
Siamo in uno dei quartieri residenziali più belli di Oslo, preferito dai
giovani abitanti per le sue belle spiagge e per la presenza di cinque
importanti musei: il Museo del Folclore Norvegese, il Museo delle Navi
Vichinghe, il Museo della Marina Norvegese, il Museo di Fram, il Museo del
Kon-Tiki. Si noti che una delle versioni del noto dipinto di Munch, l'Urlo,
è ospitata presso la Galleria Nazionale di Oslo, situata nel centro della
città (Universitesgaten); le altre sono ospitate presso il Museo di Munch
(fuori dal centro di Oslo) e presso la collezione privata di Petter Olsen,
collezionista norvegese e membro della famiglia di armatori Fred. Olsen
Group.
Area: fuori città/periferia
Oslo
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Case in legno di Damstredet e di
Telshusbakken
Due quartieri è situati nel piccolo distretto di San Hanshaugen,
sopravvissuti fino a noi dal primo Ottocento. Si caratterizzano per le
tipiche e graziose casette in legno, circondate da colorati giardini. La
prima casa del quartiere venne eretta nel 1756 dallo scultore Ole Meyer e
tra i suoi residenti più noti vi furono lo scultore Andreas Hansen Meyer
(1767) e il poeta Henik Wergeland (metà del XIX secolo). Il quartiere è oggi
preferito da una folta comunità di artisti. Non si tralasci la possibilità
di visitare le graziose casette in legno di Kampen (raggiungibile con
l'autobus no. 60), di Rodeløkka (tram 17, bus 31 per Sofienberg) e
Telthusbakken (bus 34 e 54). In particolare, in quest'ultima area si visiti
la chiesa vecchia di Aker (Gamle Aker Kirke), la chiesa più antica di Oslo
ancora in attività (1080), ed il cimitero di Vår Frelsers gravlund.
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Dintorni di Oslo
Fiordo di Oslo e spiagge di Oslo
Le isole di Oslo, raggiungibili dal molo di Vippetangen (nei pressi della
Fortezza), sono la principale attrazione naturalistica della città. La
crociera lungo il fiordo di Oslo si muove attraverso l'isola di Hovedøya (la
più vicina, che ospita i resti di un'abbazia cistercense), l'isola di
Lindøya, quelle di Nakholmen, di Gressholmen e di Langøyene. Con diversi
mezzi di trasporto dal centro della città è inoltre possibile raggiungere le
spiagge di Oslo, da giugno ad agosto, come quelle di Jernbanetorvet, di
Hvervenbukta, di Bestemorstranda e di Ingierstrand.
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