|
VISITARE ANTIBES : INFORMAZIONI E PICCOLA GUIDA
  
Alla guida di una Lancia Aurelia B24, la
stessa faccia da schiaffi di Vittorio Gassman nel film 'Il Sorpasso',
sul sedile accanto una bionda vaporosa, col foulard a proteggerle i
capelli dal vento, percorro in pochi minuti i 20 Km di strada litoranea che
separano Antibes da
Nizza,
il gomito che sporge dal profilo della mia convertibile, il sole a picco, il
mare che ruggisce contro le scogliere, poi, poi… |
|
Poi finisco sempre per svegliarmi dal mio sogno
rivierasco ad occhi aperti e mi rendo conto che, in fondo, è normale
rifugiarsi nella fantasia quando si affrontano certe città e le leggende
che, in qualche modo, gli vengono costruite intorno: è questo il caso di
Antibes. Questa vecchia città tipicamente mediterranea ha
un fascino tranquillo davvero unico: sull'altro lato della Baie des Anges,
il porto è sempre riempito di yacht e navi da pesca, con pescatori che
vanno e vengono tutto il giorno, capaci di concludere la serata giocando a
bocce (quadrate, e non è una mia fantasia onirica).
Da un punto di
vista spirituale, Antibes è totalmente separata dal suo quartiere
Cap d'Antibes, che è una penisola
affollata da ville con piscine che ci rivelano la presenza dei super-ricchi.
Nel romanzo Tenera è la Notte
(1934), lo scrittore
Franci Scott Fitzgerald la descriveva come il
luogo dove "una dozzina di vecchie ville marcivano come ninfee in mezzo ai
pini ammassati tra l'Hotel des Etranges di Gausse e Cannes". In effetti,
Fitzgerald e la moglie avevano vissuto fino all'agosto del 1925 nel
bell'albergo "rosa, grande ed orgoglioso", l'Hotel du Cap,
detto anche Eden Rock, ancor oggi esistente, che fornì molti spunti
all'ambientazione del romanzo (e che merita senz'altro una visita).
Questa
collina, ricoperta di Pini d'Aleppo, fu scoperta dall'High Society nella
persona del Duca di Albany,
il figlio della Regina
Vittoria, verso il 1880. Finita la prima guerra
mondiale, prese ben presto piede l'esigenza di dimenticare e venne favorita
dalle espressioni artistiche dal giovane paese, gli Stati Uniti, in
particolare dal jazz: il periodo finì per essere identificato come l'età
del Jazz (ancora Scott Fitzgerald
aveva scritto, nel 1922, Tales of the Jazz Age),
ed equivalse alla fiducia nella pace e nella ricchezza, alla voglia di
divertirsi, alle giornate in spiaggia e ai concerti di musica jazz, appunto,
alla sera. Leggi anche il nostro articolo
Vita notturna
ad Antibes. Tornando alla musica, tra figure come Cole Porter,
Hemingway, Dos
Passos e
Picasso,
i giovani e i meno giovani riempiono locali dove viene suonata solo la musica
dei neri americani.
Se Antibes
scopre il jazz, i jazzisti scoprono Antibes, o meglio
Juan-les-Pins, sul lato opposto della
penisola Cap d'Antibes: su tutti, spicca il leggendario sassofonista e
clarinettista Sidney Bechet,
che trovò qui la sua New-Orleans francese, si sposò in un matrimonio da
rotocalco e scrisse qui, tra tante, una delle sue canzoni più famose,
Dans les rues d'Antibes. Per
ricordare la sua figura e anche un'epoca, nel 1960 nasce a Cap d'Antibes,
Jazz à Juan, un festival
nella pineta Gould, in riva
al mare. Nel festival ufficiale si sono esibite nel corso degli anni, sempre
in luglio, le leggende di questo genere di musica, mentre nella sezione off
sfilavano big band per le strade ad improvvisare parate di jazz, reggae, hip
hop, in un'atmosfera folle.
A proposito di
follie, potreste optare, quando sarete laggiù, per una bella passeggiata in
uno dei sentieri più belli del mondo, i 5 chilometri del Sentier
Tirepoil. Il percorso inizia in modo
tranquillo, vicino alla bella Spiaggia de la Garoupe,
con un fondo in pietra e visuali panoramiche sulla Baia e le Alpi in
lontananza. Superato il capo, la passeggiata cede il passo ad una strada
punteggiata da massi, con scogliere di cento metri, tornanti vertiginosi e
saliscendi da infarto (qualche cartello reca qui la scritta 'Attention:
Mort'). Nelle due ore di passeggiata, avrete modo di vedere alberghi da
milioni di euro e ville favolose, ad una di queste si conclude il percorso,
Ville Eilenroc, in stile
neoclassico, adornata di un bellissimo giardino esotico. Consigliabile la
visita anche alle vicine Villa Kérylos,
un'originale miscela tra stile moderno e neoellenistico, ora museo
dell'antichità, e Villa Ephrussi
de Rothschild, costruita in stile
Rinascimentale a Cap Ferrat,
anch'essa museo.
Geograficamente, la città di Antibes si trova a
nord del Cap d'Antibes, con una parte marittima verso la Baie des
Anges, Nizza la troviamo ad est. Ad ovest del Cap,
Juan-les-Pins, che si distende sul Golfo Juan, è orientata verso
sud. Tale posizione geografica si riflette nell'antico nome della città,
Antipolis (dal greco la città di fronte, intesa sulla costiera di fronte
alla Corsica), quando divenne un importante porto commerciale greco. Dopo
scontri tra i fondatori e le tribù liguri, la città divenne colonia di
Marsiglia, sotto l'impero romano, il suo porto venne accresciuto e
fortificato.
Del periodo rimangono
vari resti e testimonianze: due acquedotti, il Fontvielle e la Bouillide; il
teatro, testimoniato dalla stele funeraria del bambino
Septentrion,
e l'anfiteatro, i cui resti erano ancora
visibili alla fine del diciottesimo secolo all'esterno delle fortificazioni
della città. Scavi nella città vecchia hanno portato alla luce anche
strutture di antiche e lussuose 'domus' romane. Famosa, sin da quell'epoca,
per la produzione di salamoie e salse di pesce, la città, che mantenne un
vescovado fino al 1244, passò nel 1384 ai Grimaldi,
una famiglia genovese alleata degli Angiò,
come rimborso per un credito al Papa d'Avignone.
Con la
Dédition de Nice
del 1388, ai porti fu stabilita una frontiera, durante le guerre tra
Francesco I e Carlo V, gli sforzi di fortificazione si intensificarono con
la costruzione del Fort Carré.
Enrico IV la riacquistò poi, nel 1608, dai Grimaldi, i quali finirono per
installarsi nel castello di Cagnes.
Il 1 marzo 1815,
Napoleone
abbandonò l'esilio dell'Isola d'Elba
e sbarcò al
Golfo Juan, di fronte al rifiuto
d'Antibes di lasciarlo sbarcare. Per spingere la guarnigione d'Antibes alla
rivolta contro Luigi XVIII,
inviò un'avanguardia guidata dal capitano Lamouret, ma lui e i suoi uomini
furono tutti imprigionati nella Cappella Saint-Esprit
e nelle vecchie logge massoniche di Rue des Casemates.
Questa fedeltà al re sarà richiamata dal blasone "Fidei Servanda Exemplum
1815" e dallo status privilegiato di Bonne Ville.
L'inizio del cambiamento da città prevalentemente agricola si verificò al
momento dello smantellamento delle fortificazioni, durante il diciannovesimo
secolo; fu creata la stazione balneare di Juan-les-Pins, lo sviluppo urbano
si estese verso l'entroterra e verso cap d'Antibes, fino ad arrivare, vicino
ai giorni nostri, all'impianto, nelle vicinanze, della tecno-città di
Sophia Antipolis.
Oggi la città ospita circa
80.000 abitanti, e non viaggia più a ritmo di jazz, se non in estate, come
detto, ma si può girare per piazze alberate e terrazze di caffè, per negozi
in stile provenzale e il caratteristico mercato, senz'altro da visitare, fra
turisti anglosassoni, ma soprattutto russi, come si capisce facilmente dalle
numerose scritte in cirillico, presenti ovunque. La
Veil Antibes
si vive con il piacere conviviale, a metà luglio, della Festa del
Safranier, il quartiere che si regola
come 'libero comune', in un'accozzaglia di feste popolari, partite di
boules carrées, le bocce quadrate,
e abbuffate di zuppa di pesce.
Le attrazioni
turistiche non mancano, si può partire dal
Port Vauban,
che ci fa capire (casomai non utilizzassero il vicino aeroporto di Nizza)
dove attraccano gli abitanti delle numerose ville del circondario; coi suoi
100 metri di lunghezza, questo porto naturale ospita oltre 2000 attracchi,
molto ben frequentato al suo interno, il molo dei miliardari. Salendo la
sopraelevata sul muro del Bastion Saint-Jaume,
una singolare scultura si presenta sull'estremità della rampa. Un gigante
accovacciato che risplende nel suo biancore, composto di sole lettere (ma
manca la Q), sembra un sollecito permanente ad esplorare lo spazio esterno e
lo spazio all'interno della scultura stessa: Le Nomade
dell'artista Catalano Jaume Plensa.
Sulla stesso lato della baia, il Marineland,
un parco a tema marino e delfinario, fondato nel 1970 dal conte
Roland de la Poype, ha, tra le altre
attrattive, spazi tipicamente a misura di bambino, come un minigolf e uno a
tema Far West. Dall'altro lato della penisola del Cap, potreste gustare un
assaggio dei fondali marini e dei paesaggi, prenotando una crociera di
un'ora sul Visiobulle
(Embarcadère Courbet, Avenue Amiral Courbet), una nave gialla dal fondale
trasparente.
Entrati in città, una
tra le prime visite sarà senz'altro l'antico
Museo Grimaldi,
oggi Museo Picasso (Place
Marejol): al suo interno sono esposte opere anche di altri artisti, oltre
alle circa 250 del grande genio spagnolo, cittadino onorario della città. Il
Museo dell'Archeologia
(Bastione Saint André) ospita la storia di un passato marinaro prestigioso:
reperti di navi etrusche, greche, fenicie o romane sono ospitati qui insieme
ad oggetti di vita quotidiana del passato.
Se il
romanticismo
del luogo non vi ha ancora sfiancato, potreste visitare
il
Museo dedicato agli
innamorati, o
meglio al suo disegnatore più conosciuto, il
Museo Peynet e del Disegno Umoristico
ospita, in un complesso non troppo
grande, sia i celebri fidanzatini che altre opere giovanili di
Raymond Peynet. Terminata la breve
visita, potreste fare una passeggiata fino al Fort Carré
(ma la sua pianta è esagonale) un fortilizio costruito da Enrico II nel
sedicesimo secolo, e le fortificazioni della città vecchia cui mise mano il
maresciallo di Francia, Sébastien Le Prestre de Vauban.
La costruzione in sé non è nulla di eccezionale, ma il panorama che se ne
gode, specie quando le giornate sono limpide, merita il fastidio. La dotazione di
edifici a carattere religioso è non meno ricca, vale la pena visitare la
Chapelle Saint-Bernardin
(rue du docteur Rostan), costruita nel 16°
secolo per ospitare la Confraternita dei Penitenti Bianchi di San
Bernardino, esibisce una ricca serie di affreschi e una splendida pala
d'altare in legno del Settecento; assai più ricca la dote della
cathédrale Notre-Dame-de-la-Platea, a
partire dalla splendida porta del Settecento, realizzata dall'antibois
Joseph Dolle, che comprende
delle miniature di San Rocco e di San Sebastiano, ambedue protettori della
città.
Chiaramente,
Antibes non sarebbe tale, se non parlassimo delle sue spiagge: si dividono
tra private e pubbliche, a partire da quella principale, vicino alla città
vecchia, la Spiaggia de la Salis (boulevard James Wyllie), e quella
du Ponteil (Boulevard du Marechal Leclerc), in entrambe, nella bella
stagione, se non arrivate ben presto, non potrete nemmeno stendere
l'asciugamano. Uno spazio lo si troverà senz'altro, invece, alle spiagge di
Juan-les-Pins sul lato opposto della penisola, vi potrete anche praticare
sport acquatici, molto diffuso, ad esempio, lo sci d'acqua. Invece al Cap
d'Antibes, la Baie de la Garoupe svela spiaggette deliziose, la
maggior parte, però, private (tra le tante, consigliabile quella le
Rocher). Poi, dismessi gli
infradito e infilate due comode scarpette da ginnastica, vi dirigerete,
senza esitare, verso Nôtre Dame des Amoureux, una cappelletta
edificata in una bella pineta, un luogo che era già dedito al culto dal 5°
secolo, quando si iniziò la venerazione di Sant'Elena, tra statue e dipinti,
ammirerete la collezione di ex-voto e avrete cura di esprimere un vostro
desiderio tutto personale sulla prossima destinazione che potrete scegliere,
orientandovi tramite una visita al vicino Faro della Garoupe, con la
sua potenza sarà sicuramente in grado di rischiararvi le tenebre.
Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e
ti è stata utile a trovare qualche informazione interessante
e a farti risparmiare un po' di tempo, offrici un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ), così ci aiuterai ad andare avanti per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente.:
Paypal
☕
Dove si trova?
Torna su
Ostelli Antibes
Ostelli Francia
Hotel Antibes
Carte Antibes
Karte von Antibes
Mapa Antibes
Map of Antibes
Carte de
France
Karte von Frankreich
Mapa Francia Map of
France |