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Basilica
Palladiana a Vicenza
La
Basilica Palladiana , patrimonio UNESCO dal 1994, è l'edificio simbolo di
Vicenza, che domina tutto il lato sud della Piazza dei Signori.
L'edificio fu realizzato in due momenti distinti. Dopo primitivo Palazzo
della Ragione, infatti edificato alla metà del Quattrocento, il piano
superiore fu interamente occupato dall'enorme salone del Consiglio dei
Quattrocento. Alla fine del secolo, crollarono le logge e il doppio ordine di
portici.
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Fu allora che i reggitori della città, con l’approvazione del
governo di Venezia, dopo avere sentito i maggiori architetti
dell’epoca, come Giulio Romano, il Sansovino, il
Sammicheli, nel 1549 incaricarono del progetto il
giovane
Andrea Palladio. I lavori cominciarono nel 1549 e
terminarono nel 1614: prima di morire - nel 1580 - il Palladio
riuscì a veder compiuta la maggior parte dell’opera, e scoperta
la meravigliosa facciata che prospetta su Piazza dei Signori.
Dopo quarant'anni dalla dedizione di Vicenza alla Repubblica di
San Marco, la comunità decideva di costruire, tra la Piazza
delle Erbe e la Piazza dei Signori, un nuovo palazzo
pubblico. Sorgevano in quell’area il vetus e il palatium
Communis, eretti nel Duecento a simbolo della riconquistata
libertà dalla tirannia di Ezzelino da Romano.
Fu chiamato alla direzione dei lavori Domenico da Venezia,
che unificò i due palazzi conservando alcuni archivolti del
portico. Abilmente l’architetto inserì la sua fabbrica sul
diverso livello delle due piazze lasciando scorrere il traffico
dell'antico cardo romano. Sul porticato pose il grande salone
illuminato da bifore ogivali e coperto dalla carena di nave
rovesciata, secondo il modello del Palazzo della Ragione
di
Padova
progettato da fra Giovanni degli Eremitani. Il
palazzo doveva essere visto da ogni parte, solenne nella sua
verticalità e allietato dai colori delle pietre disposte
sapientemente come nel
Palazzo Ducale di
Venezia. Esso perse la sua rigida
stereometria quando, tra il 1481 e il 1494, fu cinto da un
doppio ordine di logge ogivali disegnate da Tommaso Formenton.
Nell’aprile
1496 le logge appena finite crollarono dal lato della piazzetta,
trascinando parte di quelle rivolte verso la piazza municipale.
Il dibattito sulla ricostruzione durò un cinquantennio e fu
interrotto dalle vicende della Guerra della Lega di Cambrai.
Vicenza decideva infine di accogliere il progetto del
Palladio che era ancora agli inizi della carriera. Il
progetto palladiano era straordinariamente funzionale e
risolveva tutti i problemi statici della mole di Domenico da
Venezia.
Le difficoltà di esecuzione del progetto erano enormi: in
particolare, bisognava combinare la rivestitura esterna con le
arcate interne a sesto acuto dell’edificio, che non si potevano
toccare senza il rischio, o far crollare del tutto la parte
gotica dell'edificio, o di cambiarne completamente la fisionomia
storica e tradizionale. Palladio risolse il problema, facendo
sorgere intorno all'antico edificio, una nuova struttura, tutta
a loggiati e colonne di stile classico, purissimo, imponente ed
in perfetta rispondenza con le arcate interne e l'antica
ossatura: con questa soluzione, sicuramente geniale, il colosso
gotico della Basilica non fu intaccato. Il primo ordine delle
logge è dorico, il secondo è ionico; il piano terreno resta
occupato da vecchie arcate aperte al passeggio e da vari negozi.
La forma delle Logge, derivata dal classicismo romano antico e
recente, dava all'edificio quella maestà che gli meritò il nome
di Basilica. L'idea del pilastro contraffortato dalle
semicolonne permetteva la creazione di un robusto paramento
murario adatto a reggere la spinta delle pareti, dissestate
dalla caduta delle logge del Formenton. Dovendo poi lasciare il
massimo spazio aperto alla luce, Palladio usò in modo mirabile
la serliana (particolare tipo di finestra trifora, cioè con tre
fori, con aperture laterali), allentando o avvicinando la
distanza tra le doppie colonne, di sostegno all'arco, e il
pilastro. Il coronamento fu affidato alla balaustra ornata di
statue. Nel recente riordino della piazza sono stati aggiunti i
gradini di zoccolo alle logge, mai eseguiti, ma suggeriti
dall'architetto nel suo Trattato.
Un tempo sede delle magistrature pubbliche di Vicenza, oggi la
Basilica Palladiana, dotata di tre spazi espositivi
indipendenti, è teatro di mostre d'architettura e d'arte. Dal
1994 è, con le altre architetture di Palladio a Vicenza, nella
lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Dal 2014 il
prestigioso edificio riceve gli onori e la promozione a
monumento nazionale dalla Camera e dal Senato della Repubblica.
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