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Cosa vedere a
Barga - 20 luoghi interessanti da visitare
Barga
è una cittadina toscana, che si trova tra Lucca e
Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca e riesce a
mantenere ancora oggi le sue caratteristiche tipiche, che
la fanno diventare uno dei borghi più autentici del nostro
Paese, intorno al Duomo, infatti, si intrecciano numerose
strade e stradine, che hanno mantenuto le loro
caratteristiche tipiche dell’età del Medioevo. |
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Le stradine sono costellate da
vicoli con gradini, che vengono chiamati "carraie".
Ancora oggi si possono ammirare le antiche mura che
proteggevano la città e le porte principali di ingresso, come la
"Porta Reale" o "Marcianella". La zona dove oggi sorge
Barga era abitata già durante l’età preistorica, come
testimoniano i numerosi reperti ritrovati nei territori intorno
al centro abitato. Durante l’epoca Romana passò all’impero e
durante l’età dei Comuni subì gli scontri tra Lucca e Pisa, fino
a quando nel 1341 passò sotto il dominio di Firenze. Per la
signoria Medicea Barga fu un vero e proprio fiore
all’occhiello, divenendo uno dei centri di commercio e di
produzione tessile più attivi dell’epoca. Barga è abitata da
poco meno di 10.000 persone ed è Città dal 1933. Da qui è
possibile ammirare tutta la valle della Gargagnana, poiché il
comune sorge su di una collina a circa 400 metri sul livello del
mare nella Media Valle del Serchio. Barga è una cittadina non
molto grande ed è possibile visitarla a piedi. Facendo una
passeggiata per le strade tipiche è impossibile non fermarsi
all’arringo, si tratta di un prato che unisce il duomo
e il palazzo pretorio. Un tempo in questo luogo si riuniva
la popolazione per prendere la decisioni più importanti, oggi da
qui è possibile godere di uno splendido panorama e rilassarsi
dopo una giornata di lavoro. Barga è definita anche "la città
più scozzese d’Italia" perché da qui, nel corso del 1900, vi
fu un forte flusso migratorio verso la Scozia, come conseguenza
gli emigrati Italiani fecero costruire a Barga delle residenze
estive, che ricordano molto lo stile Liberty scozzese.
Centro Storico
Al medioevo risalgono, come detto,
la struttura e i vari monumenti del centro di Barga. Va subito
detto che il volto medioevale della cittadina è stato
miracolosamente conservato nonostante le molte impietose vicende
belliche alle quali Barga è stata sottoposta nei secoli. Tra le
strade principali, via di Mezzo (che l’attraversa in
tutta la sua lunghezza), via di Borgo (che ne misura la
larghezza) e la via del Pretorio, che insieme a via
della Speranza segue l’andamento delle vecchie mura del
castello, passando sotto quello che era il centro della fortezza
e suo ultimo baluardo in caso di estrema difesa, ossia il Duomo.
Tra queste arterie principali una fitta rete di stradine, in
salita e in discesa, e gradinate dolcemente rampanti : le
cosiddette "carrai", quasi mai toccate dal sole e tutte anzi in
suggestiva penombra. E favolose piazzette dai lastricati sonori,
impreziosite da chiese e palazzi di epoche disparate, dal
Medioevo al XVII secolo, e tuttavia armonicamente coesistenti
entro l’antichissima cornice della città.
Porta Manciana
La Porta Manciana o
Reale, che è anche la principale della città, porta in alto
lo stemma cittadino che risalirebbe al 1185 (allorché Barga si
sottrasse al giogo lucchese con l’aiuto del Barbarossa) e reca
come auspicio la barca dalla vela spiegata. Alla sua destra il
piazzale del Fosso, rettangolare, dinanzi al quale sorgeva una
collina a difesa delle mura cittadine. Queste, sopraelevate e
fortificate agli inizi del 1500, furono in parte abbattute nei
primi decenni del secolo scorso, quando fu smantellata anche la
torre che era in comunicazione con la Porta Reale e presso la
quale si trovava il Rivellino ( tipo di fortificazione
indipendente generalmente posto a protezione di una porta di una
fortificazione maggiore) famoso sia per la difesa opposta ai
pisani nel 1363 dalle meravigliose donne di Barga, e sia per la
sconfitta subitavi dal Piccinino.
Porta Macchiala
Porta Macchiala, posta
all’altro lato della via di Mezzo e così chiamata perché portava
alle "macchie", e cioè alle faggete dell’Appennino. È rimasta
pressoché intatta da che venne costruita (metà del
Quattrocento): non le manca infatti che il ponte levatoio. Il
ponte, del resto, l’ha perso pure la Porta di Borgo, alla quale
faceva capo la via omonima. Via di Mezzo, via di Borgo e via
Pretoria sono dunque i tre cardini della città ; e non deve
perciò sorprendere che vi siano schierati prestigiosi palazzi
appartenuti alle più note famiglie che hanno vissuto nel tempo
in città. Non poche però, qui e nelle stradine laterali, le case
del popolo che riscattano il loro anonimato con un elegante
portale o con qualche altro delizioso dettaglio.
Duomo di Barga
In
cima al colle, nella parte più alta del centro storico
si trova il Duomo dedicato a San Cristoforo.
Si tratta di un imponente edificio la cui attuale facciata
corrisponde al fianco sinistro di una precedente pieve.
La Chiesa dedicata a San Cristoforo è uno dei simboli della
città di Barga, la sua costruzione avvenne in diverse fasi.
Il Duomo nacque nello stesso periodo della nascita della città:
sorse infatti, secondo un’antica pergamena, anteriormente al
Mille, quale chiesa castellana dedicata a San Jacopo...Continua
a leggere sul
Duomo di Barga.
Prato dell’Arringo
Adiacente al Duomo il vasto
prato dell’Arringo, che rievoca la vita comunale di prima
del dominio fiorentino. Qui si tennero le riunioni dei cittadini
per decidere di guerra e pace; e qui si elessero le magistrature
e si amministrò la vita del Castello. Nel XIII secolo vi fu
costruito il Palazzo Pretorio, sede dei Commissari e Podestà
fiorentini, che hanno lasciato ricordo dei loro nomi negli
stemmi posti sotto la loggetta, sul cui muretto sono segnate le
antiche misure barghigiane. In un sotterraneo del Palazzo si
trovano le prigioni, che ospitarono nei secoli passati anche
prigionieri politici, che pagarono con la vita, sul prato
dell'Arringo, l’attentato alle libertà di Barga.
I
grandi palazzi di Barga
È curioso vedere come in una
cittadina così piccola (Barga ha circa 10.000 abitanti) ci siano
tanti palazzi storici. Ciò è dovuto alla prosperità di cui la
città godeva un tempo, soprattutto durante il Rinascimento,
quando era sotto il dominio di Firenze e della famiglia Medici.
Fu allora che edifici come Palazzo Balduini vennero
costruiti affacciandosi su Piazza Garibaldi. E sempre nel
Cinquecento fu costruito il Palazzo dei Pancrazi nelle
cui vicinanze si trova una colonna del 1548 in onore di
Cosimo I de' Medici, oltre alla Loggia dei Mercanti,
che fu sede del mercato settimanale. Palazzo Pancrazi, di
raffinata eleganza nelle bozze che ornano il portone e le
finestre contiene anche un ricco l’archivio (vi sono conservati
documenti della fine del XIV secolo) e la ricca biblioteca.
Molto diversa è un'altra loggia, ora quella del Podestà. Un
edificio originale del XIV secolo dove vissero il sindaco e i
commissari che mandarono Firenze in città. Vale a dire, era la
sede del potere e anche della giustizia, poiché al suo interno
c'erano il tribunale e la prigione. Tutto questo può essere
visitato nel Museo Civico de Barga.
Certo una sosta non frettolosa
merita il Palazzo Bertacchi, sorto su una antica torre,
dimora dei Granduchi durante i loro soggiorni barghigiani. E
così dicasi del severo Palazzo Pleracchi, nel cui cortile
è incastonato un pozzo del XII secolo; e del Palazzo Nardini,
ora semidiroccato, che ospitò il primo ospedale di Barga ("Spedale
di Santa Lucia") il cui cospicuo patrimonio passò al momento
della sua soppressione all’Ospedale di Pisa. Uno di fronte
all’altro, l’antichissimo Palazzo Borghesano (appartenuto
ad una cospicua famiglia di imprenditori, uno dei quali,
Bolognino, nel 1342 trapiantò a Bologna l’arte della seta già
fiorente a Barga) e il gotico Palazzo Tallinucci, che la
guerra non ha risparmiato ed in cui nacque il dottor Piero,
fondatore dell’odierno ospedale. Ed ancora, il cinquecentesco
Palazzo Nardi, pazientemente ricostruito dopo la distruzione
del 1944. Non si può infine tacere dell’antico Palazzo Angeli
(dalla cui famiglia discese il poeta e umanista Pietro, detto il
Bargeo), e del palazzo rinascimentale con facciata in pietra
serena) che fu sede nel 1700 di un’Accademia letteraria, né del
Palazzo Mordini, le cui sale ospitano una biblioteca e un
archivio ricchissimi. E accanto ai palazzi, le famose chiese di
Barga tutte preziose, dalle più piccole, come miniaturate, fino
al Duomo monumentale, lassù in cima al bastione che aveva fama
di imprendibile. Dal suo sagrato, cui si accede per un’ardita
scalinata, si gode un panorama indimenticabile, ma ne parleremo
dopo.
Casa Museo di Pascoli
Giovanni Pascoli amava Barga,
amava sedersi in queste campagne ed ammirare il paesaggio ed è
proprio qui che il grande poeta morì. La Casa Museo dedicata
a Giovanni Pascoli si trova sul Colle di Caprona e fu la
casa nella quale il poeta abitò dal 1895 al 1912. L’edificio
però, venne realizzato un secolo prima, dalla famiglia Cardosi
Carrara che la scelsero come residenza di campagna. Durante la
visita alla casa museo ci si accorge che al suo interno tutto è
rimasto intatto, le camere, i mobili, i libri, tutto è fermo
al 06 aprile 1912, data in cui il poeta morì. All’interno
della casa museo è possibile ammirare anche i manoscritti di
Giovanni Pascoli e alcuni fotogrammi che lo ritraggono a
Messina, poco tempo prima del terremoto del 1908 che devastò la
città. Accanto alla villa è presente la Cappella dove
il poeta è sepolto.
Acquistando un solo biglietto è
possibile visitare sia il Museo Civico che la Casa Museo di
Pascoli, per prenotare le visite guidate è possibile telefonare
al seguente numero 0583 72471.
Chiesa del Santissimo
Crocifisso
La Chiesa di Santa Croce o del
Santissimo Crocifisso è una delle chiese più antiche della
città, risale infatti al 1200, (la più antica dopo la
Cattedrale) quando iniziarono i lavori per la sua realizzazione,
anche se della costruzione originaria oggi è rimasto ben poco,
perché nel corso degli anni l’edificio è stato notevolmente
modificato. L'edificio si presenta con una facciata che risale
al 1500, dove si trova il grande portale e due statue, una è
sicuramente dedicata a San Giovanni, l’altra raffigura una
donna, ma sull’identità di questa donna permangono, ancora oggi,
numerosi dubbi. All'interno vi è un bellissimo coro ligneo,
della metà del XVII secolo, che delimita con il presbiterio, e
nello stesso periodo appartiene anche l'altare ligneo intagliato
e dorato, opera di Francesco Santini , proveniente da
Borgo de Mozzano.
Chiesa
della Santissima Annunziata
La chiesa della Santissima
Annunziata è un edificio religioso del XVII secolo, al cui
interno si trovano le statue dell'Annunciazione e
affreschi del periodo e dipinti come una Madonna con Bambino
e Santi dell'artista locale Baccio Ciarpi. Prese
questo nome quando l'immagine delle Vergine Annunziata trovò qui
la sua sede. Si tratta di un semplice edificio a croce latina
con vasta navata longitudinale e finte colonne appoggiate alle
pareti. La facciata ha due ordini sovrapposti di cui il
superiore è coronato da timpano e decorato in elevazione da due
vasi in pietra. Nel coro, posto in leggera sopraelevazione, i
grandi affreschi a parete narrano lo Sposalizio della Vergine
e la Presentazione al tempio di Gesù.
Chiesa
di Santa Elisabetta
La Chiesa di Santa Elisabetta,
si trova in pieno centro cittadino, all’interno del centro
storico annessa al convento delle Clarisse, possiede, tra le
altre cose una bellissima Assunzione robbiana e un
notevole Crocifisso ligneo del 1400. Il convento fu
fondato nella metà del Quattrocento dal beato Michele da
Barga, proveniente dal convento di San Bernardino nei pressi
di Mologno, allo scopo di accogliervi le fanciulle del contado
che erano destinate dalle famiglie al chiostro (per non
maritarle, convenientemente dotate; evitandosi con ciò il
frazionamento del patrimonio familiare). Alla fine del 1700, con
la riforma leopoldina degli ordini religiosi, fu tolta la
clausura e il convento fu destinato a Conservatorio, cioè ad
educandato femminile, per cui le suore, già tessitrici di seta e
ricamatrici di arredi sacri, assunsero il nuovo ruolo di
pedagoghe delle fanciulle barghigiane. Dopo l’Unità d’Italia il
Conservatorio divenne scuola elementare e complementare, e
quindi normale, "fucina" - così disse Giovanni Pascoli -
"delle maestrine di montagna". L’edificio in parola
merita certamente una visita, non foss’altro che per il
chiostro, per il coro del XV secolo e per i quadri secenteschi
che vi sono raccolti.
Chiesa
di San Francesco
La Chiesa di San Francesco,
che si si trova appena fuori del borgo medioevale di Barga, è
della stessa epoca di quella delle Clarisse è anch’essa annessa
ad un convento, fondato sempre dal beato Michele da Barga
(Michele Turignoli). L'edificio della chiesa, costruito tra il
1471 e il 1490, è composto da una semplice pianta rettangolare
con volte a crociera, preceduto da un piccolo chiostro. Quest'ultimo
immette nella chiesa in cui si trovano altre quattro terrecotte
robbiane, rappresentanti la Natività di Gesù, le
Stigmate di San Francesco e di Sant’Andrea e Sant’Antonio
Abate, tutte attribuibili a Giovanni della Robbia,
mentre l’Assunzione è della sua scuola.
Loggia del Podestà
Questo palazzo risale al 1300
ed un tempo era abitato dal Podestà e dai Commissari che avevano
il compito di governare e mantenere l’ordine in città. Barga era
una città sotto diretto controllo dei Medici, pertanto i Signori
di Firenze, inviavano qui i loro funzionari per garantire la
stabilità politica. Nei sotterranei della Loggia vi erano le
prigioni ed è possibile ammirare anche la splendida sala
delle udienze. Molto particolari, sulle mura esterne, sono le
unità di misura che venivano usate a Barga, si tratta dello
staio, del mezzo staio e del braccio barghigiano. All’interno
del palazzo, oggi, è ospitato il Museo Civico, che
permette di conoscere e rivivere la storia di Barga.
All’interno del Museo Civico del Territorio di Barga è
possibile studiare la storia di questa città, partendo
dall’epoca preistorica. Una sezione approfondita è dedicata
al Medioevo e al Rinascimento. Acquistando un solo biglietto è
possibile visitare sia il Museo Civico che la Casa Museo di
Pascoli, per prenotare le visite guidate è possibile telefonare
al seguente numero 0583 72471.
Teatro dei Differenti
Il teatro dei Differenti
rappresenta uno dei percorsi storici ed artistici di Barga. Qui,
infatti, il 23 aprile 1688 nacque l’Accademia dei Differenti,
un’accademia d’arte, che aveva il compito principale di portare
in scena spettacoli di elevata cultura. L’accademia venne
fortemente voluta e sostenuta dai Medici di Firenze, che fecero
della cultura un punto di forza. Per poter continuare la loro
missione, questi accademici, decisero di realizzare il teatro,
che venne inaugurato il 25 luglio 1795. È proprio da
questo palcoscenico che, nel 1911 Pascoli recitò un’orazione per
promuovere la guerra in Libia. Ancora oggi, all’interno di
questo museo si tengono numerose rappresentazioni teatrali, nel
corso dell’anno.
Museo
del territorio Antonio Mordini
Se siete curiosi su i vari aspetti
della vita di Barga, non mancate di visitare il Museo del
territorio Antonio Mordini, aperto nel 1993, che documenta
con un allestimento di tipo didattico, gli aspetti
paleontologici della Valle del Serchio, quelli archeologici del
territorio di Barga (tombe liguri e bronzetti etruschi) e quelli
artistici del Medioevo e del Rinascimento. La prime due sale
espongono i reperti fossili paleontologici ed archeologici.
Altre tre sale sono dedicate al medioevo e al primo
rinascimento, temi di grande importanza per le rilevanti
implicazioni artistiche di questa epoca quali il Duomo, esso
stesso grande museo vicino al museo vero e proprio, alla pieve
di Loppia, agli arredi sacri. Scendendo nell'antico carcere,
recenti studi hanno permesso di ricostruire l'arredamento di una
segreta e sala delle torture. Attraverso un predeterminato
percorso, si può comprendere un passato in cui il modo di
concepire ed esercitare la giustizia era ben diverso da quello
odierno.
Via della Speranza, 6, 55051 Barga
LU
Tel: 0583 72471
Orario di apertura:
1° giugno – 30 settembre: 10.00 –
12.30 e 14.30 – 17.00.
Negli altri mesi dell’anno aperto
su prenotazione.
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