Cosa mangiare a
Barga - Piatti tipici di Barga
Barga,
città medievale tra le più caratteristiche, uno dei borghi
più belli d'Italia, è circondata da un folto territorio
coltivato a castagni, pioppi, uliveti e vigneti. Siamo sulle
colline toscane della valle del fiume Serchio e della
Garfagnana, luoghi prediletti da un turismo che
ama conoscere le aree meno battute dalla massa, e non per questo
meno attraente. |
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La zona è famosa per prodotti tipici toscani
quali carne di cinghiale, maiale, prosciutto crudo, formaggio
pecorino e miele, ma anche pesce e patate (leggete oltre se
siete stupiti). Il cibo e la cucina non può che servire
ad identificare la vera anima di Barga. La
cittadina va oltre la tipica cucina tradizionale toscana.
Qualcosa di inaspettato prepara il turista, soprattutto se
arriva da queste parti tra fine luglio e la metà di agosto,
durante la Sagra del Pesce e delle Patate di Barga, o
meglio quella che è conosciuta come Barga Fish & Chips
Festival.
Questa speciale sagra barghigiana propone Pesce e
patate rigorosamente fritti e di ispirazione britannica,
questo perché come avete avuto modo di leggere nella sezione
generale dedicata a
Barga
(qui in link), la località è caratterizzata da una folta
comunità scozzese. Accanto a questi ingredienti d'oltre
Manica, si potranno naturalmente trovare anche altre specialità
tipicamente toscane, tra cui i classici grigliati di carne. Per
le strade di Barga sembrano in effetti tutti italiani, ma la
parlata presenta una leggera inflessione di accento scozzese. Si
scoprirà così che molti degli abitanti provengono infatti dalla
Scozia, perché tornando indietro nel tempo (tra la fine
dell'Ottocento e l'inizio del Novecento), a causa della crisi
economica del territorio al'indomani dell'Unità d'Italia,
molti abitanti emigrarono nel nord dell'isola britannica, dove
si sposarono e trovarono fortuna gestendo gelaterie (un certo
Leopoldo Giuliani aprì e gestì 60 gelaterie in Scozia) e negozi
di pesce e patatine; quindi tornarono nuovamente in Italia
portando con se la tradizione della nazione adottiva e cioè del
fish & chips.
Vi fu nuovamente un certo benessere, le famiglie della seconda e
della terza generazione costruirono una nuova area al di fuori
del centro storico, con delle case molto belle (grandi case
georgiane), diverse dalle case in pietra situate nella parte
alta alle loro spalle.
La tradizione gastronomica di Barga, oltre al Fish &
Chips, rimane comunque puramente toscana. Lo ricordava bene
anche Giovanna Pascoli, con il suo elogio al 'pio'
castagno, quello che egli definiva l’italico albero
del pane, presente, a media altitudine, nei boschi di mezza
montagna del centro Italia. Ricordava il poeta di come nelle
povere case dei contadini si sentisse il 'borbottio' del paiolo
sul fuoco, di solito quello di un caminetto. D'altronde, a
quella tipicamente inglese, segue la Sagra senza glutine
immediatamente dopo (e spesso inclusa in essa) nei due fine
settimana di inizio agosto; così che dalla castagna si ottiene
la farina di castagne, uno sfarinato che come è noto è
naturalmente privo di glutine. La cucina popolare e
tradizionale toscana ci fa conoscere numerosi preparati a
base di farina di castagne, dalla pasta fresca, ai
necci toscani, all'ottimo Castagnaccio e al pane
di castagne (Pane Martino anche detto, perché si
preparava per festeggiare l'estate di San Martino, l'11
novembre).
Non sono le uniche sagre di Barga, a ricordare lo spirito di
questa bella località ci pensa anche il Barga Scottish Week,
con una fetta di Scozia nella Lucchesia storica abituata
da sempre all’accoglienza e dove appunto le cornamuse sono di
casa. La manifestazione si svolge nella prima settimana di
settembre e propone anche una degustazione di prodotti tipici
scozzesi nei vari locali di Barga.
Dalle castagne al miele, ai funghi, ai salumi, senza
saltare il pesce, come le trote. I ristoranti a Barga
hanno tutti un ottima ricettività. Così come accade per tutta la
valle del Serchio e in genere della Garfagnana. Il
piatto del borgo è principalmente noto per essere il 'minestrone
di farro', a base di un cerale molto usato in antichità e
riscoperto anche di recente nella cosiddetta cucina contadina.
Certo è che la cucina barghigiana è principalmente
basata sulla
cucina fiorentina.
Considerato che Barga (nonostante sia più vicina e parte della
provincia di
Lucca), fu storicamente molto più legata a
Firenze. Troviamo così non solo i tipici crostini
di fegatini e la ribollita, o anche il baccalà alla fiorentina,
i fagioli all'uccelletto e poi ancora gli ottimi farinata,
castagnaccio e peposo alla fornacina, ma anche il pane sciocco
(senza sale), i necci, i cenci, e la schiacciata toscana.
… Non resta che iniziare a mangiare al tavolo di uno dei tanti
ristoranti di Barga: pappardelle al cinghiale, fritto
misto di verdure di bosco, più crostini di cavolo nero ed
acciughe, e poi buccellato con uvetta. All'altro tavolo, portano
la polenta di neccio con ossa di maiale, più infarinata di
cavolo nero... vien voglia di assaggiare di tutto.
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