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VISITARE LA GARFAGNANA -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Con i suoi
borghi arroccati, i castelli medievali e le Alpi Apuane che fanno da
cornice, la Garfagnana regala una natura incontaminata e scorci da
cartolina. Meta ideale per trekking, escursioni e prodotti tipici.
La Garfagnana è un'area territoriale e culturale della
Toscana, situata nel nord della regione, in provincia di Lucca,
tra le Alpi Apuane, l'Appennino Tosco-Emiliano, e confinante
con la Versilia, la Lunigiana e la Lucchesia. Al suo
interno scorre il fiume Serchio e l'intera area si presenta varia di
paesaggi naturali differenti, ricca di boschi e torrenti,
colline e fasce montuose a tratti impervie e rocciose. |
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Il territorio è più selvaggio e più
isolato delle colline e dei vigneti che abbiamo imparato a conoscere con il
classico paesaggio toscano, quello del Chianti per esempio; e le strade sono
tortuose e tipiche della montagna, affiancate spesso da torrenti e
sorvegliate da borghi medioevali arroccati nelle cime più alte.
L'intera vallata regala momenti di viaggio inaspettati.
Un'area di straordinaria bellezza naturale si apre davanti agli occhi, tra
montagne 'marmorizzate', villaggi d'altri tempi e una fiorente natura. Tutto
sembra scorrere lento, e sono molti a prediligere questi luoghi per sfuggire
alle ondate di turisti della Toscana delle città d'arte più conosciute, e
per godere di una gastronomia tra le più genuine e buone d'Italia.
L'intera valle offre un paesaggio molto più boschivo di quello
che di solito si associa alla Toscana. Protetto com'è dalle Alpi Apuane ad
ovest e dagli Appennini a nord, è questo un paesaggio che stupisce per
l'estensione rigogliosa e selvaggia dei suoi boschi: chissà com'era secoli
fa, e quanta la fatica per i pellegrini, i soldati, o chi scappava da guerre
e povertà, che qui attraversavano la Via Clodia o la settecentesca
Via Vandelli, che da Modena arrivava a Massa attraverso il Passo
della Tambura.
In Garfagnana non ci sono le ricche e grandi città d'arte come
Firenze,
Lucca,
Pisa
o Siena
(tra le tante) e neanche le suggestive località della bassa collina, come
San Giminiano
o
Pienza.
Qui i ritmi sono più lenti, d'altri tempi, più genuini direbbe qualcuno, e
in effetti sembrano gli stessi da secoli. Ci sono i suggestivi borghi, le
botteghe dal sapore antico e pungente, ma soprattutto ci sono le attività
all'aperto, il trekking e le escursioni in bicicletta e le
speleologiche in montagna, le passeggiate nei villaggi antichi
e alla degustazione della cucina tradizionale della regione.
Siamo tra i
dintorni di Lucca,
e più su, oltre la Piana, e nel versante opposto della
Versilia,
lungo la Valle del fiume Serchio, tra i villaggi e splendidi scenari.
Prendiamo per esempio
Barga,
una piccola città medievale a 35 chilometri a nord di Lucca: una città
affascinante, ricca di vicoli stretti e case color pastello dai tetti in
terracotta. E poi Castelnuovo di Garfagnana: una bella località
storicamente nota come città di mercato e con bellissimi dintorni, tra cui
spicca la Rocca Ariostesca, un incantevole castello medievale
costruito nel XII secolo. La strada da qui, Castelnuovo, porta a
Massa,
sulla costa versiliana (attraverso la SP13 e la SP4) offrendo una vista
spettacolare sulle montagne, con le cave di marmo scolpite e un paesaggio
ricco di boschi. Molto bella è anche la vista panoramica che offre la vetta
del monte Sumbra, alla quale ci si arriva prendendo la strada a
sud-ovest di Castelnuovo attraversando le località di Cerretoli,
Stazzana e Vianova.
I villaggi della Garfagnana sono tutti particolarmente
apprezzati dai visitatori, oltre a Barga e Castelnuovo, troviamo anche
Careggine, Camporgiano, Castiglione di Garfagnana,
Coreglia Anteminelli (e le sue antiche chiese), Fabbriche di
Vergemoli, Fosciandora, Fornovolasco (un villaggio
altrettanto tradizionale e di solito scelto da chi si appresta alle
escursioni verso il Monte Forato), Gallicano, Molazzana
(dominato da una piccola fortezza), Minucciano,
Piazza
al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana,
Sillano Giuncugnano, Vagli Sotto, Villa Collemandina.
Il territorio non può tuttavia meramente ridursi ad una circoscrizione
geografica o amministrativa, ne tanto meno storica o per lo più turistica.
Storia e cultura giocano un ruolo ben più preponderante
nello stabilire i confini della Garfagnana. Gli storici riportano che fino
al Settecento-Ottocento il territorio era divisa nelle sotto-regioni 'estense',
'lucchese' e 'toscana', includendo rispettivamente nella prima
il territorio che andava da Fabbriche di Vallico e Fosciandora verso nord,
nel secondo paesi come Borgo a Mozzano, Coreglia, Pescaglia, Gallicano,
Castiglione e Minucciano, e nell'ultimo Barga. Alcune altre, come la
rinomata e storica località termale di
Bagni di Lucca,
essendo parte della Val di Lima, veniva considerata "più pistoiese
che lucchese".
Si sostiene che oggi la tendenza sia quella di
suddividere geograficamente quelli che storicamente erano i territori
ex-dominio estense (Garfagnana), porzione della Val di Magra
in provincia di Massa-Carrara (Lunigiana) e per la Versilia
i territori storici del Capitanato fiorentino di Pietrasanta.
Oltretutto, nella storia medievale i documenti sia imperiali che papali
parlano di un'unica entità etno-geografica per la Garfagnana e per la
Lunigiana. Ci sono poi chiaramente le tendenze turistiche, che
propongono luoghi che non hanno mai fatto parte di una o dell'altra regione,
né storicamente né culturalmente. Difficile allora distinguere dove inizia
un territorio e dove finisce un altro, chi è incluso e chi no, non fosse che
in definitiva viene voglia di lasciarsi andare ad un panorama naturale
unico, capace di incrementare ancor più il valore di distinzioni e
condivisioni, rendendo il tutto ancora più apprezzabile. Nonostante le
rivalità storiche, i confini dettati dai poteri locali del territorio
appaiono scoloriti da una natura magica.
Quel che oggi si apprezza sono i piccoli villaggi, le
chiese e i borghi nascosti nelle colline. Fino al Quattrocento l'area
era sotto l'influenza di Lucca, della sua arte, della sua cultura ed
economia. Altri poteri si susseguirono, senza influenzarne però di molto il
destino. L'insediamento del territorio è per lo più fatto di piccole e
sparse comunità, i cui frutteti, vigneti e terreni adibiti a pascolo sono
separati da foreste di querce e castagni. I villaggi sono pittoreschi, così
le chiese e i castelli, ma anche i ponti o le grotte. Il ponte del
Diavolo per esempio, sul fiume Serchio, è ancora là e come un tempo
permetteva il passaggio ai pellegrini della
Via Francigena,
qui in arrivo da
Pontremoli
e diretti a
Roma
(lo troviamo tra Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca); c'è poi la
Fortezza di Verrucole, vicino a San Romano Garfagnana, e anche
l'Eremo Calomini vicino a Molazzana più a sud, o ancora la
Grotta del Vento, nei pressi del comune di Vergemoli e
Fornovalasco (e non lontano da Gallicano), a circa 500 metri
sopra il livello del mare e caratterizzata da un ricco reticolato di tunnel,
laghetti d'acqua cristallina, fiumi e corsi d'acqua sotterranei, con tanto
di stalattiti e stalagmiti. E poi che dire del paese fantasma di Vagli di
Sotto e il lago che racchiude nelle sue profondità il paese di
Fabbriche di Careggine?
E poi c'è la cucina della Garfagnana, semplice, genuina
e gustosa. Non ci sono ricette elaborate e per questo i prodotti sono ancora
più distinti e di qualità. Numerosi i marchi DOP e IGP, rinomati i
prodotti tipici. Il Farro della Garfagnana è conosciuto ovunque (la
semina avviene in autunno, ad un'altitudine compresa tra i 300 e 1000 metri,
mentre la raccolta avviene in estate), così il miele della Garfagnana,
il formaggio pecorino, la farina di castagne, il vino.
Chi ha sentito parlare del Biroldo della Garfagnana? È un tipico
salume, preparato unendo il sangue e altre parti del maiale, speziato e
successiva messo in cottura.
E poi ci sono i piatti come i Matuffi,
un piatto a base di polenta di mais Formenton Otto File (varietà coltivata
in Garfagnana e nella Media Valle del Serchio), composta da strati di sugo
di carne oppure, funghi, e parmigiano. E ancora, il pane di patate,
tipico della Garfagnana e della Valle del Serchio, con farina di grano e un
15% di patate lesse e schiacciate, un poco di semola e tritello, sale
marino. Non mancherà poi la farina per il neccio della Garfagnana,
che è anch'essa con marchio Dop, e che serviranno per la preparazione anche
del castagnaccio (la farina la troviamo in vendita nelle botteghe e
nei mercati ai primi di dicembre di tutti gli anni). Tra i liquori, da non
perdere l'Elisir di china di Pieve Fosciana, tutto da scoprire.
… non resta che iniziare la visita in Garfagnana, pronti?
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