Cosa vedere a Honfleur

Cosa vedere a Honfleur - 8 luoghi interessanti da visitare

 

La  prima cosa da vedere ad Honfleur, bella cittadina balneare della Normandia, è il mare e il suo porticciolo. Situata nel dipartimento del Calvados, si avvale di un bel molo e della vicinanza di una grande città come Le Havre a 25 km dall'altra parte della sponda meridionale dell'estuario del fiume Senna, e a cui si collega con il moderno Pont de Normandie. Conoscerla dal suo antico molo, il Vieux Port, provvede a rendere l'inizio della giornata sicuramente affascinante, dopo tutto così è stato per artisti come Claude Monet, e altri come Gustave Courbert o Eugène Boudin e l'olandese Jongkind, che infatti qui hanno dato vita ad un movimento di pittura paesaggistica noto come Scuola di Honfleur, a sua volta precursore di quello che poi sarebbe diventato il Movimento impressionista francese.

La locanda della fattoria Saint-Siméon divenne il luogo privilegiato dei loro incontri; vi furono anche altri pittori, noti paesaggisti, nomi del calibro di Turner e Isabey o Bonington, che portarono avanti anche i legami con un'altra grande scuola pittorica, quella di Barbizon, a 50 km da Parigi , da cui dista circa 196 km. Anche i grandi poeti del passato come Baudelaire ebbero ad amare Honfleur, e fu qui che scrisse i suoi famosi L'Albatros, L'uomo e il mare e Il Porto. Altri artisti vi abitarono, quelli della Belle Époque come Alphonse Allais, o storici come Albert Sorel.

La vicinanza con Deauville (a 17 km), servita da treno, e la nascita della moda dei primi bagni al mare, contribuì a formare una borghesia locale di rispetto ad Honfleur, innestata da un certo benessere parigino capace di contribuire allo sviluppo di un un nuovo mondo elegante e bohémien. Honfleur si trova inoltre a 15 km a nord-est di Trouville-sur-Mer, a 16 km a nord di Pont-l'Évêque, a 24 km a ovest di Pont-Audemer.

Andiamo di seguito a scoprire le bellezze di Honfleur e dei suoi monumenti storici:

 

Vieux Bassin di Honfleur

L'antico bacino (Vieux Bassin in francese) della città si caratterizza per le strette e alte case in ardesia (secoli XVI - XVIII), riflesse nelle acque e nel porticciolo di piccole barche, tanto caratteristiche da essere una delle maggiori attrazioni della zona, nonché la principale di Honfleur. Sono rare le città risparmiate dalla guerra come Honfleur, considerando soprattutto la storia della Normandia durante l'ultimo conflitto bellico dell'Europa occidentale. Il bacino e il molo sono in effetti ricchi di storia e di questo poco si sa forse passeggiando tra il Quai Sainte-Catherine, immersi tra ristoranti, prelibatezze gastronomiche e il grande via vai dei turisti. Fu da qui che Gonneville si imbarcò per la sua spedizione in Brasile, e sempre da qui che Samuel Champlain arrivò nell'odierno Quebec, in Canada, e ancora da qui che ancor prima Jehan Denis, nativo di Honfleur, raggiunse Terranova nel 1506. Non fu un caso che da allora il commercio di Honfleur iniziò a prosperare tanto da diventare una delle città portuali francesi più conosciute dell'epoca (e una delle maggiori nella tratta degli schiavi dall'Africa). La parte ad est è occupata dal quai Saint-Étienne e diversi edifici storici, tra questi il municipio, la chiesa di Saint-Étienne e il Museo della Vieux Honfleur, che a sua volta include il Museo Etnografico ed il Museo della Marina. Sul lato nord (lato mare) si trova invece il Quai de la Quarantaine e un unico edificio, il Lieutenance. Sul lato sud il Quai Sainte-Catherine si estende in Rue Montpensier, verso la Mediateca di Honfleur.

 

Chiesa di Santa Caterina di Honfleur

(Église Sainte-Catherine de Honfleur)

La chiesa di Santa Caterina di Honfleur è una chiesa rara, la più grande nel suo genere in Francia. É infatti costruita interamente in legno, tesoro di quei maestri delle asce dei cantieri navali che tanto tempo fa ebbero a costruirla a due navate, priva di transetto e senza cappelle laterali, dandole quasi la forma di uno scafo rovesciato. La struttura è situata proprio nel Vieux Bassin, nel molo omonimo, ed è dedicata a Santa Caterina d'Alessandria (si noterà una scultura lignea della santa rappresentata con una ruota ed una spada, sopra il portico del campanile). La costruzione originaria, la navata a sinistra, risale al XV secolo, ed ebbe a sostituire una chiesa  in pietra distrutta durante la Guerra dei Cent'anni. Fu completata grazie alla maestria acquisita durante il periodo di maggiore splendore del porto cittadino, usando la tradizione antica degli antenati normanni (vichinghi) che mai usavano la sega nel taglio del legno, e già illustrati nel antico 'arazzo di Bayeux' del XI secolo. Considerando le limitate risorse disponibili all'epoca, gli abitanti locali usarono il legno proveniente dalla vicina foresta di Touques come principale materia prima. Il campanile in quercia è separato (in quanto attirando i fulmini poteva essere fonte d'incendio) ed è situato fronte alla chiesa, in Place du Marché (orario d’apertura estivo della chiesa dal mattino e fino alle 19.00, con ingresso gratuito).

 

Lieutenance d'Honfleur

Il complesso architettonico, quasi mimetizzato tra gli alberi rigogliosi alle spalle del molo,  porta il nome di Lieutenance, la Luogotenenza di Honfleur (non visitabile internamente). Si tratta di un edificio storico situato nei pressi del Vieux Bassin, il quartiere del molo antico. Quasi un guardiano dell'antico bacino e ultimo bastione residuo delle fortificazioni di Honfleur, divenne l'alloggio del tenente del re. Ha origine nel XVI secolo (anche se i primi bastioni della città di Honfleur furono eretti nel XIII secolo, attorno a quello che viene chiamato l'Enclos) e venne smantellato alla fine del XVII secolo. Quel che vediamo oggi è il risultato di molti cambiamenti architettonici, succedutesi nel corso dei secoli. Si distingueranno così due sezioni, il seminterrato in pietra e gli appartamenti privati. Fu nella seconda metà del XIV secolo che Carlo V di Francia costruì una vera fortezza in città. Due porte si aprivano verso l'esterno del nucleo urbano: la porta di Rouen a sud-est della città e la porta di Caen a nord-ovest. Una targa commemora la partenza del navigatore Samuel Champlain alla scoperta del Canada.

 

Église Saint-Étienne de Honfleur

La chiesa di Saint-Etienne è un monumento storico della città di Honfleur, sede attuale del Museo della Marina, e situata a sud est del Vieux Bassin. Un tempo era anche chiamata Saint Etienne des Près e venne costruita nell'XI secolo. Con ogni probabilità era in rovina verso la metà del XIV secolo, e fu così che nel 1369 fu ricostruita intorno nella zona dell'Enclos, in un terreno di proprietà di Philippe Betran signore di Roncheville. Lo sviluppo urbano di Honfleur ha fatto si che attualmente la chiesa si posizioni nella banchina che porta il suo stesso nome, Quai Saint-Etienne, il lato opposto del Quai Sainte-Catherine, accanto al municipio e a diverse antiche dimore con ristoranti in terrazza fronte lungomare. Ai lati della chiesa stanno vicoli antichissimi, impreziositi da case a graticcio altrettanto datate, uno di questi è Rue de la Prison, che conduce al Museo Etnografico. La chiesa fu dismessa nel 1791 dopo la Rivoluzione francese e divenne un teatro subito nel 1797, quindi una "Garnitures pour la marine", e successivamente borsa e deposito doganale nel 1816. Nel 1899 venne ricostruito il campanile e l'ingresso al pontile.

 

Greniers à sel de Honfleur

I granai di sale di Honfleur sono due edifici situati nel Quai de la Tour, nel distretto di Enclos. Sono il Granaio di Aubert  Balley lungo 43 metri e largo quasi 12, e il Granaio del Delfinato, lungo 30 metri e largo quasi 13. Sono parte dei tre granai un tempo esistenti dal 1670, utilizzati per lo stoccaggio del sale necessario per la conservazione delle aringhe e del merluzzo e per conservare i sali derivanti dalla riscossione della tassa sulle gabelle. Furono costruiti con parte delle pietre delle antiche mura di Honfleur, provenienti dalle antiche fortificazioni realizzate sotto il regno di Carlo V. Oggi questi stessi granai – divenuti parte della lista dei monumenti storici della Francia – sono utilizzati per gli eventi culturali della città, pronti ad ospitare festival e conferenze di ogni tipo. Si apprezzerà in particolare l'interno dei due edifici, con il tetto completamente in legno di castagno, un esempio tipico dei maestri d'ascia e già utilizzata nella cantieristica navale dell'epoca, come anche è testimone la chiesa in legno di Saint-Catherine. 

 

Museo Eugène Boudin

Il Museo Eugène Boudin riunisce una vasta collezione di dipinti precursori del Movimento Impressionista e capace di creare l'atmosfera dei cosiddetti artisti normanni della scuola di Honfleur, e cioè Monet, Courbet, Boudin e Friesz. Venne fondato nel 1868 da Alexandre Dubourg ed Eugène Boudin, entrambi nativi di Honfleur e vanta una raffinata collezione di dipinti e sculture del XIX e XX secolo, insieme a disegni e opere lasciate da Eugène Boudin alla sua città natale. Sono quindi presenti opere di artisti del calibro di Boudin, Dubourg, Courbet, Isabey, Jongkind, Cals, Pécrus, Monet, Lebourg, Dufy, Friesz, Gernez, Vallotton, Driès, Herbo, Hambourg. All'interno del museo sono anche presenti collezioni sulla etnografia normanna.

Informazioni

L'entrata al museo da diritto all'acquisto di un biglietto cumulativo alla Maison Satie e alla Museo della Vieux Honfleur.

Indirizzo

Rue de l’Homme de Bois

(place Erik Satie)

14602 Honfleur

 

Musées du Vieux Honfleur

Sotto questo nome sono raggruppati due musei, il Museo etnografico e arte popolare di Honfleur e il Museo della Marina di Honfleur. Il primo venne fondato nel 1896 ed è ospitato in una bella casa in graticcio del XVI secolo, la stessa che un tempo ospitava la prigione di Vicomté de Roncheville e che infatti si trova nella Rue de la Prison, giusto al lato della chiesa di Saint Etienne, lungo l'omonimo molo. Il museo racconta degli arredi e i costumi un tempo presenti nel territorio, sono quelli dei negozi di un tempo, dei tessitori e degli artigiani, così come della borghesia e dei marinari. Il tutto raccolto in nove sale molto ben preparate per raccontare la vita quotidiana della Honfleur del XVI secolo fino al XX secolo. Nel cortile dell'edificio sono inoltre presenti le ultime vestigia delle antiche fortificazioni della città. Il Museo della Marina venne inaugurato molto più recentemente, nel 1976, e ha una collezione esposta all'interno della chiesa di Saint-Etienne, al lato del museo etnografico. Sono esposti documenti e oggetti, tra cui interessanti antiche mappe, che costituiscono lasciti della vita dei marittimi di Honfleur succedutisi tra il XVIII ed il XX secolo. Viene inoltre presentata tramite disegni, incisioni e dipinti lo sviluppo urbano della città e del suo porto.

Informazioni

Entrata gratuita

Indirizzo

Rue de la Prison e Quai Saint-Etienne

80049-14602 Honfleur

 

Maison Satie

La casa Satie venne aperta a fine degli anni '90 dello scorso secolo per celebrare la vita e la musica di Erik Satie, nato a Honfleur, nel 1866. È inclusa nella lunga lista di 208 case del Ministero della Cultura francese di "Maisons des illustrées". L'edificio è in effetti costituito da tre case le cui facciate e tetti sono elencati come monumenti storici dal decreto del 26 ottobre 1992. Erik Satie, nato ad Honfleur nel 1866 e morto a Parigi nel 1925, è stato un grande compositore e pianista francese, artista altrettanto originale e avido collezionista di ombrelli (e completi di velluto). Di madre scozzese e padre normanno, fu educato secondo i canoni della religione anglicana e quindi cattolica e dopo aver lasciato con la famiglia la città natale alla sola età di 4 anni, decise di rientrarvi con il fratello minore alla morte della madre, accolto dai nonni paterni. Rientrato successivamente a Parigi, il dodicenne Erik intraprese lezioni di musica dalla sua nuova matrigna, un insegnante di pianoforte. Compose le sue prime opere nel 1892, all'età di 26 anni, dopo anni deludenti al Conservatorio. A Parigi entrò nel circolo di pittori e letterati come Picasso e Jean Cocteau, e culminando la carriera nell'ambiente sempre più da anticonformista, stravagante e del tutto originale, sperimentando nuove forme del suono. Come lui stesso amava definirsi, Erik Satie è stato un 'uomo nato molto giovane in un tempo molto antico'.

Indirizzo

67 Charles V Boulevard

80049-14602 Honfleur


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