Cosa vedere alle Isole Canarie

Sei qui: Isole Canarie >

Cosa vedere alle Isole Canarie - 32 interessanti da visitare

 

Isole Canarie, un posto che per molti versi ancora oggi non ti aspetti. Nonostante il turismo di massa tutto incluso sono i luoghi naturali a lasciare senza parole, tra paesaggi lunari, vulcani dormienti, siti preistorici e rigogliose foreste di pini, e poi ancora, spiagge dai colori più inconsueti, bagnate da acque cristalline e sormontate da dune in stile Sahara. C'è un altro mondo oltre gli animati hotel alle Canarie, oltre i voli charter (oggi ci si arriva dall'Italia anche con molti voli lowcost prenotabili online) e i pacchetti vacanza all inclusive.

 

Situate nell'Oceano Atlantico settentrionale, si posizionano al largo della costa occidentale dell'Africa, per la precisione del Marocco. Sono isole patria dello surf e delle immersioni subacquee, non solo di bagnanti alla ricerca del sole perenne. Le isole più grandi - Gran Canaria, Tenerife e Lanzarote, così come Fuerteventura e La Palma – abbondano di luoghi da vedere e attività da fare, tra visite a parchi naturali e una combinazione di spiagge bellissime; le isole minori (La Gomera ed El Hiero) non sono da meno (e queste sono solo quelle abitate), e mentre di per se non possano vantare grandi musei, sicuramente non mancano di arricchire la visita degli appassionati di arte e cultura. Per chi è invece in cerca di relax, il posto più ovvio diventano le spiagge delle Canarie, e sono numerose, da quelle con dune ondulate a Fuerteventura, alle ampie distese di sabbia dorata di Tenerife, fino alle vulcaniche sabbie nere.

Qualche consiglio di seguito:

Las Palmas (Gran Canaria)

Las Palmas (Gran Canaria)Las Palmas de Gran Canaria è la città più grande delle Canarie e ospita importanti attrazioni, incluso un attraente litorale urbano (Playa de las Canteras). La città fu fondata nel 1478 e divenne primo approdo coloniale della Spagna nella sua espansione verso le Americhe. La Catedral de Santa Ana è uno dei monumenti storici: del XVI secolo, si apprezza per il bel portone riccamente lavorato, l'interno gotico d'insolita decorazione e per il Museo Diocesano, che ammiriamo per la ricca collezione d'arte religiosa. Tra i musei di Las Palmas troviamo l'importante Museo delle Isole Canarie, per conoscere le collezioni archeologiche ed etnografiche della cultura indigena dei Quenci. Si avrà anche modo di visitare la Casa de Colon (XV secolo), che si apprezza per la tipica architettura decorativa, con i balconi in legno e i graziosi cortili, e che servì da dimora per Cristoforo Colombo alla scoperta del Nuovo Mondo. Tra gli altri musei si consiglia anche il Museo Néstor (espone opere di Néstor Martín-Fernández de la Torre). Situato all’interno del Parque Doramas, troviamo anche una delle principali attrazioni di Las Palmas, il Pueblo Canario (Villaggio Canario), una piccola area costruita come tipico villaggio isolano, ricco di folclore e fatto costruire proprio dai fratelli de la Torre, Néstor e Miguel (all'interno si avrà anche modo di apprezzare la gastronomia locale e rappresentazioni di danze di folclore locale). Nei dintorni si può visitare il Giardino botanico di Viera y Clavijo, a sette chilometri dalla città. Continua a leggere... Las Palmas.

Torna su

Teror (isola di Gran Canaria)

Teror (isola di Gran Canaria)Teror è una delle aree urbane più graziose dell'isola Gran Canaria, meta di uno dei pellegrinaggi più importante dell'isola. Un'incantevole agglomerato urbano della provincia di Las Palmas, nel nord, caratterizzato da stradine acciottolate e case colorate. Ha una popolazione di circa 13000 abitanti e una superficie di quasi 26 km², situata a 15 km a sud ovest della città di Las Palmas e su un altura di circa 543 metri. Ospita alcuni dei migliori esempi di architettura in stile coloniale. Da non perdere la visita alla storica Basilica di Nuestra Senora del Pino e, nelle vicinanze, della Casa Museo de los Patronos de la Virgen, dove sono esposti dipinti, armi, vecchie fotografie e oggetti d'antiquariato del Seicento. Il centro storico presenta dei monumenti d'interesse nazionale e per questo protetti, non solo la basilica, ma anche gli edifici lungo la pittoresca Calle Real de la Plaza, una delle vie più caratteristiche di tutto l'arcipelago e storico perno di vita sociale, commerciale, politica, religiosa e culturale di Teror da oltre cinque secoli. Consigliamo anche la visita al Monasterio del Císter (un monastero cistercense conosciuto anche per la produzione di ottimi dolciumi), alla piazza Teresa di Bolívar (legata alla famiglia di Maria Teresa Rodríguez del Toro, moglie di Simón Bolívar) e alle sorgenti della Fonte Agria. Teror costituisce inoltre principale patrimonio archeologico della cultura dei Guanci. Da non perdere è anche il mercadill, il mercato settimanale della domenica.

Torna su

Dune di Maspalomas (Gran Canaria)

Dune di Maspalomas (Gran Canaria)Parte della Riserva naturale di Playa Del Inglés, le dune di Maspalomas sono state dichiarate riserva protetta negli anni '90, anche in virtù di porre un contrasto alla speculazione edilizia del settore turistico nella regione. Quattrocento ettari tra spiaggia, dune, palmeto e laguna salata; un mix incredibile di ingredienti naturali sulla costa meridionale dell'isola di Gran Canaria. E mentre la maggior parte dei turisti probabilmente si limiterà a prendere il sole lungo la stretta spiaggia sul mare, a pochi metri di distanza altri avranno da ammirare la serie ondulata di piramidi di sabbia, che in certi punti arrivano ad estendersi per più di un chilometro. Il vicino centro urbano di Maspalomas prende probabilmente il nome da un soldato spagnolo che di cognome faceva Palomar, o forse da un amico di Alonso Fernandez de Lugo, anch'egli con lo stesso cognome (Palomar)'; ad oggi il nome Maspalomas viene associato si alle dune ma anche a diverse località turistiche: Playa del Inglés, meta dei vacanzieri europei, e Meloneras, che è un esclusivo e tranquillo quartiere di nuova edilizia turistica. Entrambe sono fronteggiate da spiagge sabbiose, la cui parte centrale è costituita per l'appunto dalla Playa de Maspalomas. Ci si può aggirare tra queste dune e non vedere quasi nessuno, perdendo per un po' il senso dell'orientamento, anche se è difficile perdersi del tutto (nel dubbio, dirigersi verso la spiaggia). Il tratto tra Meloneras e Playa del Inglés ospita anche una spiaggia per nudisti. L'estremità occidentale ospita invece la laguna La Charca, un tempo salata: bonificata, costituisce oggi un rifugio importante per molte specie di uccelli migratori. A pochi chilometri di distanza sono situati due grandi parchi tematiciAqualand Maspalomas, il più grande parco acquatico delle Isole Canarie, e Sioux City, un parco a tema western. Più a nord troviamo il Palmitos Park, che espone flora e della fauna locale. A disposizione hotel, ristoranti, grandi resort, campi da golf e servizi vari. Il centro informazioni e il sentiero belvedere sono situati nel Riu Palace Hotel, presso Playa del Inglés, nel settore nord-orientale di Maspalomas.

Torna su

Spiagge di Gran Canaria

Spiagge di Gran CanariaLa costa sud di Gran Canaria ospita spiagge di sabbia dorata. Tra Playa de San Agustin a ovest e Puerto de Mogán a est, ci sono più di sei importanti resorts. Il più grande è per l'appunto quello di Maspalomas, con la spiaggia più famosa dell'isola e la riserva protetta con le enormi dune, di cui abbiamo scritto sopra. La capitale di Las Palmas ha diverse spiagge eccellenti, tra cui Playa Las Canteras, con una vasta lingua sabbiosa e acque tranquille, bene apprezzate dagli amanti delle immersioni subacquee. La Playa Jinámar è invece una piccola spiaggia con un litorale di sabbia scura e mare con moto ondoso moderato. Il parco sottomarino assume particolare importanza ad Arinaga, a nord di Playa de San Agustin. Numerosi i servizi correlati alle attività acquatiche e subacquee.

Torna su

Arucas (Gran Canaria)

Arucas (Gran Canaria)Una cittadina carina che vale sicuramente la visita, soprattutto se siete curiosi di conoscere qualcosa in più della cultura indigena dei Guanci: fu ultima a cadere agli spagnoli, nel 1481. Nelle vicinanze si arriva fino a Montaña de Arucas, luogo in cui Doramas, coraggioso capo indigeno, venne ucciso da Pedro de Vera nella Battaglia di Arucas. La località si trova situata a nord-est dell'isola di Gran Canaria, a circa 9 km a ovest di Las Palmas, e ospita circa 10.000 abitanti. Si tratta di un distretto agricolo, famoso per il rum e lo zucchero. Il monumento più importante della città resta la Chiesa di San Juan Bautista, del 1909, costruita interamente in pietra di Arucas da muratori locali. Della chiesa si ammirino non solo le eleganti decorazioni esterne ma anche le belle vetrate, le opere pittoriche di Cristobal Hernandez de Quintana e la scultura del Cristo sdraiato di Manuel Ramos. Non si manchi una sosta pranzo (o cena) in uno dei ristoranti del posto, senza dimenticare di provare il rum locale, vanto dell'intera popolazione.

Torna su

Roque Nublo (Gran Canaria)

Arucas (Gran Canaria)Per Roque Nublo (in italiano 'rocca nuvolosa') s'intende un monolite di origine vulcanica, formazione rocciosa da molti considerata simbolo di Gran Canaria. Si trova nel centro dell'isola, a circa 27 miglia a sud-ovest di Las Palmas ed è parte della municipalità di Tejeda. Si tratta di una roccia dalla forma esemplare, come da foto, che s'innalza per 80 metri sopra la sua base, a sua volta a 1813 metri s.l.m. Nei tempi antichi era usata come luogo di culto indigeno. Nel 1987 è stata dichiarata Area Naturale e nel 1994 è Parco Rurale. La roccia è inserita nel più ampio Parco di Roque Nublo, che di per se si estende per circa 263 km2. La zona è anche panoramica e quando la giornata lo permette è possibile vedere il Monte Teide della vicina isola di Tenerife. Siamo in luoghi ben frequentati dai turisti e che risultano quindi spesso affollati; per vedere le rocce da vicino si percorre un sentiero tracciato di circa un'ora dal parcheggio di La Goleta, situato lungo la strada che collega Ayacata e Degollada de las Arenas. A questo monumento naturale si affiancano altre attrazioni che denotano la grande storia naturale dell'isola: la riserva naturale di Inagua, la roccia di Roque Bentayga, il paesaggio protetto di Las Cumbres, la riserva naturale di Los Marteles, il parco naturale di Pilancones e il monumento naturale di Tauro, il Parco Naturale Tamadaba e la riserva naturale speciale di Güigüi

Torna su

Le spiagge di Fuerteventura

Le spiagge di FuerteventuraLe spiagge dell'isola di Fuerteventura sono generalmente meno affollate di turisti rispetto alle altre isole. Quelle del nord-est sono spesso ventose, per la gioia dei surfisti, che per questo arrivano da tutta Europa e ben oltre. La località di Corralejo è la più nota, un porto di pescatori sulla costa settentrionale, un centro di surf e sport acquatici, famosa anche per le dune e i 16 km di spiaggia sabbiosa. Le spiagge di Corralejo sono le spiagge urbane situate ai confini della città e vengono spesso scelte dalle famiglie con bambini e anziani al seguito. Playa el Pozo propone acque con onde moderate, più sicure rispetto ad altre, si caratterizza anche da un certo numero di servizi attrezzati per gli sport acquatici, chioschi e ristorazione. Playa Sotavento è ugualmente molto conosciuta, si allunga nella costa meridionale della penisola di Jandia, all'estremità meridionale dell'isola, quasi decine di chilometri di sabbia dorata lambita da acque turchesi. Non mancano i resort turistici, delle vere e proprie enclavi turistiche ricche di servizi. Nel nord-ovest dell'isola ha farla da padrona è la spiaggia di El Cotillo, insieme al caratteristico paesaggio circostante.

Torna su

Dune di Corralejo (Fuerteventura)

Dune di Corralejo (Fuerteventura)Le dune di Corralejo sono situate nel nord dell'isola di Fuerteventura e ricoprono una superficie di 2.600 ettari, sono parte dell'omonimo Parco Nazionale di Corralejo, municipalità di La Oliva. Costituiscono un territorio unico, a nord e ad est l'Oceano Atlantico con acqua cristallina e un'intensa tonalità di blu, poi la spiaggia di Corralejo che confina con le dune a sud, e ad ovest una zona arida che conduce alla costa occidentale e a El Cotillo, paesino di pescatori conosciuto per la venerazione della Vergin del Buen Viaje (la Vergine del buon viaggio). Le dune di sabbia e le aree retrostanti sono protette e la sabbia ha un'origine organica, proviene cioè dalla disintegrazione microscopica di gusci di organismi marini; diversi metri sotto le dune si troverebbero le tipiche "calanchi", un fenomeno di erosione del terreno, in questo caso di rocce vulcaniche.

Torna su

Belvedere di Morro Velosa (Fuerteventura)

Belvedere di Morro Velosa (Fuerteventura)Morro Velosa è un belvedere panoramico di Fuerteventura, in lingua locale chiamato "Mirador Morro Velosa". É situato sul monte Tegú ad un'altezza di circa 645 metri ed  parte del  parco rurale protetto di Betancuria e Valle di Santa Inés. Da punto panoramico è possibile vedere le dune di Corralejo e i villaggi di El Cotillo e Antigua. Per arrivarci è necessario percorrere la strada FV-30, attraversando il centro di Fuerteventura. A circa un chilometro a nord c'è un altro punto panoramico, il "Mirador de Guise y Ayose", ben noto per le due statue di 4 metri dei re guanci di Fuerteventura (Guise e Ayose). I due punti panoramici sono altamente consigliati, soprattutto per coloro che desiderano conoscere l'isola al di fuori dei soliti pacchetti di vacanza tutto incluso (l'interno dell'isola, ricordiamolo, è una Riserva della Biosfera dell'UNESCO). Il punto panoramico è stato progettato dall'artista e architetto César Manrique, ed include uno snack bar, giardini, centro informazioni geologico. 

Torna su

Santa Cruz di Tenerife

Santa Cruz di Tenerife (Tenerife)Santa Cruz de Tenerife è la capitale e la città più grande di Tenerife, situata all'estremità orientale dell'isola, ad un'altitudine di 750 metri sul livello del mare. Non dista di molto dall'aeroporto di Tenerife Nord, circa 12 km passando per la città vicina di La Laguna. L'area urbana copre 150,56 chilometri quadrati e l'82% del territorio comunale è considerato un'area naturale, essendo parte del Parco rurale di Anaga. La città è anche posizionata nella parte meridionale del picco di Acentejo che arriva fino alla costa. Ha una popolazione di 206.593 (oltre 500.000 se si considera l'area metropolitana). La città è sede del Parlamento delle comunità autonoma Isole Canarie, oltre ad altri enti governativi e ospita separate facoltà universitarie, parte dell'Università di La Laguna (la città confinante ed ex capitale). Santa Cruz è conosciuta per diversi monumenti storici e soprattutto per il Carnevale di Santa Cruz di Tenerife, il più grandi del mondo dopo quello di Rio de Janeiro. Il carattere della città è caratteristico e riflette la cultura che molti turisti in arrivo nell'isola dovrebbero sperimentare, oltre al tutto incluso offerto da molti pacchetti turistici. Il suo porto  costituisce la più vera testimonianza storica dell'incrocio tra Europa e Nuovo Mondo, considerando il via vai di gente che da qui passava dopo la scoperta dell'America. Santa Cruz fu anche il punto focale di molte battaglie navali storiche, tra cui quelle degli inglesi contro gli spagnoli, con Robert Blake e in seguito dell'ammiraglio Nelson, che qui perse il braccio destro, come è ricordato nel Castillo de San Cristobal, di cui oggi rimangono solo poche rovine esposte in un'area museo sotterraneo sotto Plaza de España, tra cui il cannone 'el Tigre'. I principali monumenti della città includono l'Auditorium di Tenerife, le Torri di Santa Cruz (Torres de Santa Cruz) e la Iglesia de la Concepción, l'Espacio de las Artes, il Parque García Sanabria, il tempio massonico di Santa Cruz de Tenerife. 

Torna su

San Cristóbal de la Laguna (Tenerife)

San Cristóbal de la Laguna (Tenerife)San Cristóbal de la Laguna è un'affascinante città coloniale del nord di Tenerife, patrimonio UNESCO. Conosciuta semplicemente come La Laguna, è stata anche capitale dell'isola. Al momento è la terza città più popolosa di tutto l'arcipelago e la seconda dell'isola con quasi 151mila abitanti. Si posiziona al confine con Santa Cruz di Tenerife, nei pressi dell'aeroporto di Tenerife Nord, da cui dista solo pochi chilometri. Le due città, La Laguna e Santa Cruz formano quindi un'area urbana unita e collegata dai mezzi di trasporto pubblico condivisi tra le due municipalità. L'incantevole città ospita delle belle architetture, tra cui una elaborata cattedrale e altre chiese d'epoca, costruite intorno al Seicento e Settecento. La cattedrale della città è la Catedral de San Cristóbal de La Laguna (dedicata alla Virgin di Los Remedios), costruita nel primo Novecento. Gli elementi più rappresentativi della cattedrale sono la sua facciata neoclassica e la cupola, che ben si nota nell'orizzonte urbano. Un'altra importante chiesa di La Laguna è la Iglesia de Santo Domingo de Guzmán, del XVII secolo, con dettagli platereschi sulla facciata e un soffitto in stile mudejar molto ricercato (l'interno è inoltre abbellito dai dipinti dell'artista Cristóbal Hernández de Quintana). Da non perdere la visita al Museo di Storia e Antropologia di La Laguna, ospitato nella deliziosa Casa de Lecaro, che risale al 1593.

Torna su

Icod de los Vinos e l'Albero del drago (Tenerife)

Icod de los Vinos e l'Albero del drago (Tenerife)Con il suo punto più alto che raggiunge i 235 metri sul livello del mare, Icod de Los Vinos costituisce il punto panoramico ideale della costa nord-occidentale di Tenerife. Un villaggio idilliaco circondato da una natura rigogliosa di pini e in particolare noto per ospitare il simbolo naturale più famoso dell'isola, l'albero del drago, El Drago Milenario, così chiamato per avere fama d'essere millenario. Più giù è il mare, con i suoi 10 km di costa. Grazie al clima, misto tra sole e pioggia, la cittadina è invasa da una natura lussureggiante, incluse piantagioni di bananeti e vasti vigneti. Nel centro della città, le strade ciottolate conducono ad angoli pittoreschi con edifici ben conservati e belle vedute del monte Teide e da un lato l'Oceano Atlantico. Passeggiando, è facile percepire l'atmosfera delle tradizioni delle Canarie. L'ombreggiata piazza principale, Plaza San Marcos, è un luogo incantevole dove riposare, alla vista della chiesa della città dalle mura bianche, l'Iglesia de San Marcos, nel cui interno è custodito un altare d'argento. L'albero di El Drago Milenario si trova in un giardino botanico che ne prende il nome, Parque del Drago. Non è l'unico giardino urbano. Situato nel centro storico, troviamo anche il Parque Andres Lorenzo Caceres che vanta una vista incantevole della città e del mare circostante. La località ospita anche alcuni musei, il Museo Guanche è situato in un centro commerciale ed è di dimensioni abbastanza ridotte, ma fornisce informazioni complete della storia delle tribù Guanche. Un altro museo è il Museo de Malvasia, un giardino fiabesco nascosto piuttosto che un museo, con interessanti piante da fiore e alberi fiabeschi. Giù nella costa si trova Playa de San Marcos, di sabbia nera e fine e ideale per famiglie con bambini. Da non perdere poco lontano, a circa 6 km di distanza, la cittadina costiera di Garachico, che fu anch'essa capitale dell'isola, quando Filippo II vi fece costruire a scopo difensivo il Castello di San Miguel.

Torna su

Spiagge di Tenerife

Spiagge di TenerifeLe migliori spiagge di Tenerife si trovano lungo la soleggiata costa meridionale. Sono ricche di servizi turistici e circondate da un'ampia edilizia urbana nata e cresciuta appositamente per l'accoglienza: case per le vacanze, hotel, ristoranti e opzioni sportive, cinema, centri commerciali, aeroporto (anzi due, nel sud e nel nord dell'isola)... e tanto altro. I nomi, solo per citarne alcune, sono quelli di Playa de Las Vistas, adatta alle famiglie, e le esclusive enclavi intorno a Playa del Duque, sulla costa di Adeje a sud-ovest, che si caratterizza per i centri benessere, campi da golf e servizi alle attività consuete di surf e sport acquatici in generale. Playa de las Teresitas (in località di San Andrés), lunga ben oltre un chilometro e caratterizza da palme: è appena a nord dalla capitale Santa Cruz di Tenerife, propone sabbia dorata, ampiezza e una lieve pendenza in riva, ideale per i bambini e le famiglie in genere, anche perché controllate da barriere di sicurezza. Le spiagge più spettacolari restano probabilmente quelle di Puerto de Santiago (particolarmente apprezzabile durante la festa di San Juan) e di Los Gigantes, protette da alte scogliere. Piccole spiagge naturali con sabbia più scura punteggiano tutta la costa a est di Los Cristianos fino a El Medano, quest'ultima molto apprezzata a livello mondiale per gli appassionati di surf. La Playa de la Arena, protetta da promontori rocciosi, resta probabilmente da preferire, fosse anche solo per il fatto che si tratta di spiaggia dalla tipica sabbia nera, ben servita dall'accoglienza turistica, con un trentennio di riconoscimento Bandiera blu. Alle spalle si trova un lussureggiante parco. Tra le spiagge urbane di Tenerife si prediliga anche quella della città di Los Cristianos, di Playa de El Camisón, di circa 350 metri per 40, con sabbia fine e chiara (molto tranquilla) e a pochi minuti dalla spiaggia di Las Vistas, di cui sopra, e dall'altra parte, da Playa de las Américas, una zona nota per il lato spiaggia naturale ma anche il lato spiagge artificiali, di cui d'altronde è ricco tutto il lato costiero urbanizzato (quasi fosse un complesso parco tematico).

Torna su

Scogliere di Los Gigantes (Tenerife)

Spiagge di TenerifeLe enormi scogliere di Los Gigantes (Acantilados de Los Gigantes in spagnolo) sono situate a Santiago del Teide. Nei tempi dei Guanci erano conosciuti come il "Muro dell'Inferno". Sono alte 600 metri, a precipizio sul mare, su fondali oceanici profondi a loro volta circa 30 metri e ricchi di fauna marina. Le scogliere hanno molteplici scopi, oltre a servire da esemplare scenico per le cartoline spedite in tutto il mondo; servono infatti anche a proteggere dai venti la città che porta lo stesso nome, assicurando a tutto il tratto occidentale il miglior clima dell'isola. "Il muro dell'inferno" indigeno si spiega per l'impressionante geografia lavica, che veniva vista come la fine del mondo dagli antenati e così come viene ricordato ancora oggi dal vulcano basaltico che si trova tra le città di Buenavista del Norte e Santiago del Teide, poco più su dalla scogliere. Siamo in un territorio naturale unico, uno dei pochi posti in cui è possibile individuare la nidificazione di falchi pescatori e rapaci. Sono anche presenti delle grotte, create dall'erosione del mare. La località turistica di Los Gigantes si è sviluppata a partire dagli anni '60, diventando sempre più una scelta popolare per i vacanzieri che preferiscono una vita  tranquilla e meno frenetica. A soli 30 km troviamo zone turistiche come Los Cristianos e Playa de las Américas, Puerto de Santiago e Playa de la Arena (tutte molto vicine tra loro). Le spiagge naturali di Tenerife sono riconoscibili dalla sabbia nera vulcanica. L'unica spiaggia sabbiosa di Los Gigantes si trova proprio accanto al porto turistico, la piccola spiaggia di Los Guios. In tutto il tratto costiero di Los Gigantes è inoltre possibile vedere la grande popolazione di balene e delfini. Le scogliere sono probabilmente uno dei siti più popolari dell'isola, quindi aspettatevi altri viaggiatori, e possono essere viste dal villaggio di Masca o dal lato opposto, e anche dalla costa del Parco Naturale del Teno. La zona di Los Gigantes è situata sulla soleggiata costa occidentale dell'isola, a circa 45 minuti  dall'aeroporto  di Tenerife sud.

Torna su

Parco nazionale del Teide (Tenerife)

Spiagge di TenerifeIl Teide è il terzo vulcano più alto del mondo, con 3.718 metri di altitudine, ma se misurato dal fondale oceanico, è a 7.500 metri e per questo risulta il vulcano più alto del mondo al di fuori delle isole hawaiane. É ospitato nel Parco Nazionale del Teide, patrimonio mondiale dell'UNESCO, ed è un vulcano attivo (considerando che la sua eruzione più recente è del 1909). La visita è imperdibile per tutti i viaggiatori diretti alle Isole Canarie. Il vulcano Teide è coperto di neve durante alcuni periodi dell'anno e la vista è spettacolare, se paragonata ai flussi di lava pietrificata e agli enormi crateri presenti. Il Teide è in assoluto l'attrazione naturale più visitata della Spagna, il suo parco nazionale più visitato e uno dei maggiori in Europa. Dentro il bordo del cratere c'è una caldera di 19 chilometri di diametro; il cratere è in realtà ciò che resta di una montagna molto più grande presente circa tre milioni di anni fa, collassata su se stessa. Le pareti attorno alla caldera si ergono a 457 metri. Il parco ha una superficie di 18.990 ettari ed è situato nel comune di La Orotava e l'accesso alla vetta richiede un permesso che deve essere prenotato in anticipo. Il Centro visitatori di El Portillo è un buon punto di partenza per l'esplorazione, così come si consiglia anche la visita al piccolo museo, dove è possibile apprendere qualche informazione in più. Consigliamo la visita anche al giardino botanico, così come prendere la funivia Teleférico del Teide, che attraversa il cratere, il tutto anche attraverso una visita guidata molto interessante.

Torna su

La Orotava (Tenerife)

La Orotava (Tenerife)Arroccata nel nord dell'isola di Tenerife, La Orotava è una città piuttosto grande secondo gli standard dell'intero arcipelago. L'area municipale si estende dalla costa nord all'entroterra montuoso e comprende la cima del vulcano Teide. Ha una popolazione di circa 42mila abitanti. Dista circa 28 km dalla capitale dell'isola, Santa Cruz de Tenerife. Assicuratevi di visitare Plaza de San Francisco, l'interno della Iglesia de La Concepción e l'edificio di El Ayuntamiento, che si trova nel centro della città. Una bellissima valle di piantagioni di banane caratterizza una già fiera atmosfera coloniale, e per questo la città è stata designata come sito storico-artistico nazionale. Il centro storico di La Orotava è pieno di graziose case antiche, molte con balconi in legno finemente intagliato. Il più eccezionale di questi gioielli architettonici è la Casas de los Balcones, costruita negli anni '30 del XIX secolo come dimora di una ricca famiglia di coloni: oggi gli interni ospitano una ricca collezione di artigianato e cucito tradizionale delle Canarie; per ammirare i balconi interni, entrate nel patio pieno di piante. La Iglesia de Nuestra Señora de la Concepción è una chiesa barocca del XVI secolo con due notevoli campanili, mentre il giardino Hijuela del Botánico ospita oltre 3.000 fiori tropicali e piante rare, che troviamo decorare prati e piscine ornamentali. Un altro giardino botanico ancora più grande si trova nella vicina Puerto de la Cruz, che un tempo faceva parte di La Orotava, un porto noto per la pesca (ancora oggi operoso di pescato fresco per i ristoranti locali). Cesar Manrique, l'artista, scultore e architetto della vicina isola di Lanzarote, ha progettato il Jardin tra rocce vulcaniche. La zona è anche molto conosciuta per la produzione di vino e la bella infiorata (le cosiddette 'alofomras de La Orotava') nel periodo del Corpus Christi delle Canarie a giugno (leggere Festival e manifestazioni alle Canarie).

Torna su

Basilica di Nuestra Señora de Candelaria (Tenerife)

Basilica di Nuestra Señora de Candelaria (Tenerife)Nel tardo XIV secolo, circa 100 anni prima della conquista di Tenerife da parte degli spagnoli, una scultura raffigurante una Vergine nera fu rinvenuta nella valle di Güímar. Venne subito venerata dal popolo indigeno (in questo territorio abitava la tribù dei Guanci Menceyato) con il nome di Chaxiraxi. Siamo nel territorio della città di Candelaria, a circa 20 km a sud di Santa Cruz di Tenerife. A partire dall'anno 1526, si ha notizia di una statua conservata nel santuario costruito dal governatore Pedro Fernández de Lugo: la Nuestra Señora de la Candelaria, anche detta La Morenita, la Madonna nera. La sua festa è celebrata il 2 febbraio (Fiesta de la Candelaria) e il 15 agosto, la festa patronale delle Isole Canarie. É certo che la figura più primitiva scomparse a causa dell'inondazione del 1826 e che oggi quella che continua ad essere venerata è ragione di uno dei pellegrinaggi più grandi di tutte le isole Canarie; venne trasferita nella sua dimora attuale, la Basilica, da diverse altre dimore, tra cui la grotta di Achbinico e dalla quale fu però rubata e portata a Lanzarote, quindi restituita dopo varie peripezie. Le celebrazioni della festa di agosto si dice abbiano legami con le antiche festività pagane degli indigeni locali, nello specifico il Beñesmen, la festa del raccolto. La città di Candelaria ha 25140 abitanti e grazie alla Basilica di Nostra Signora della Candelaria, è meta di un affollatissimo pellegrinaggio. La città è anche caratterizzata da una grande eredità archeologica: qui sono presenti numerose grotte preistoriche, dove sono state trovate sepolture contenenti mummie dei Guanci (il cui processo di mummificazione risultava del tutto simile a quello egizio); tra queste grotte si trova la grotta di Chinguaro, il luogo dove fu ritrovata la figura della Vergine e che fu anche il tradizionale palazzo del re Guanche del Menceyato de Güímar, Acaimo. La Basilica risale al 1959 e si trova ai margini del centro città, affacciata su una spiaggia rocciosa e fiancheggiata da una piazza alla cui guardia troviamo le iconiche nove statue di guerrieri Guanci. Durante le celebrazioni ufficiali, il 15 agosto, questa piazza si riempie di pellegrini e visitatori provenienti da tutte le isole.

Torna su

Santa Cruz de La Palma

Santa Cruz de La PalmaSanta Cruz de La Palma è una delle città più grandi dell'isola di La Palma, una delle sette isole abitate delle Canarie. Si  trova proprio sulla cima di un flusso lavico, sulla costa orientale dell'isola,  ed è la capitale e seconda città più grande (dopo Los Llanos de Aridane). L'isola di per se è un'elegante signora piena di dettagli naturali e coloniali: in primavera le sue colline e le sue valli sono illuminate da splendidi spettacoli di fiori selvatici, ed è spiegato il perché viene anche chiamata La Isla Bonita. La città è di dimensione perfetta, abbastanza piccola da poter essere esplorata facilmente a piedi, abbastanza grande da avere una personalità vivace. Fu fondata da Alonso Fernández de Lugo il 3 maggio 1493; la parte storica si trovava tra un fiume vicino a una grotta chiamata Tedote (ora porta il nome di Cueva de Carías), situata a nord della città, e originariamente veniva chiamata Villa del Apurón. Tra le attrazioni dell'isola troviamo la Chiesa di Santo Domingo, il quartiere di San Telmo e neanche a dirlo, la cucina locale (vedi Cosa mangiare alle isole Canarie). Questa piacevole città di mare presenta una natura incontaminata e il suo lungomare si trova in una posizione privilegiata, con il porto storicamente importante, sin da quando costituiva uno dei soli tre porti spagnoli autorizzati a commerciare con le Americhe. É bello passeggiare lungo la Calle O'Daley, una strada acciottolata e affiancata dai palazzi patrizi, un tempo dimora di ricchi mercanti e testimoni dello sviluppo commerciale che la città ebbe nel secoli addietro (Seicento e Settecento). La ricchezza di un tempo rimane espressa anche dalle sue chiese, tra tutte la Iglesia del Salvador, del '500, dove si ammirare il bel soffitto in stile mudejar e una pala d'altare dipinta. Si ammiri anche il municipio, l'Ayuntamiento, del seconda metà del '500 e un tempo anche dimora del cardinale. Ogni cinque anni, l'isola celebra la  patrona, la Vergine di Las Nieves, una delle feste più partecipate di tutto l'arcipelago.

Torna su

Santuario della Virgen de las Nieves (La Palma)

Santuario della Virgen de las Nieves (La Palma)In spagnolo chiamato Real Santuario Insular de Nuestra Señora de las Nieves. É il santuario dimora della Virgen de las Nieves, patrona dell'isola, un edificio del '600 ricco di fascino artistico e storico, situato tra i quartieri di La Dehesa e Belhoco, a cinque chilometri dal centro della città, luogo dove la Vergine fu trasferita dopo essere stata rinvenuta in un precipizio nella metà del XV secolo. La chiesa fu completamente ricostruita nel Seicento e si trova inserita in un bel ambiente naturale, circondata da alberi e fitta vegetazione. La struttura è in tipico stile coloniale delle Canarie, con balconi e facciate semplici e altre caratteristiche di rilievo, tra cui la cappella sopraelevata e la volta a mezza botte. L'interno si apprezza per alcune immagini fiamminghe del '500, considerando che le Fiandre nel periodo erano infatti delle provincie spagnole, più una nutrita collezione di opere andaluse del Seicento. Il soffitto è in legno intagliato in stile mudejar. Si notino anche i candelabri in cristallo, alle cui spalle si profila la figura delle Vergine, circondata da un altare luccicante. La scultura è del XIV secolo, alta 82 cm, ed è considerata la più antica statua religiosa delle Isole Canarie. La Vergine è oggetto di uno dei pellegrinaggi più partecipati delle Canarie (leggere Festival e manifestazioni alle Canarie).

Torna su

Spiagge isola di La Palma

Spiagge isola di La PalmaLa maggior parte delle spiagge dell'isola si presentano con sabbia vulcanica scura, acque cristalline e scogliere imponenti. L'isola ospita molte spiagge, con struttura oppure totalmente a paesaggio naturale, perfette per alcuni giorni di relax. Tra le tante, si potrebbe iniziare dalla spiaggia di Papagayo, situata presso Yaiza (Las Palmas), una serie di spiagge in effetti, incastonate tra rocce laviche. Sabbia fine, acqua cristallina, un piccolo ristorante sulla spiaggia … un'atmosfera idilliaca. La spiaggia di Puerto Naos si trova nella soleggiata costa ovest di La Palma, una spiaggia lunga 600 metri, riconosciuta bandiera blu, per acque pulite ed efficienza di servizi e la presenza di bagnini; ci si trovano palme e ombrelloni, piccoli bar direttamente sulla spiaggia, oltre a servizi per il beach volley, un centro immersioni, una passeggiata accessibile anche a persone con difficoltà motorie, e poi bar e caffè. La spiaggia di Charco Verde (situata a Los Llanos de Aridane) offre un'ampia spiaggia di sabbia scura, mentre la spiaggia urbana di Puerto Tazacorte ha acque cristalline e sabbia vulcanica scura, e naturalmente molte strutture (è lunga mezzo chilometro e molto larga, è una delle più belle di tutta l'isola). La spiaggia di La Zamora, a Fuencaliente de la Palma, è una delle spiagge più iconiche, divise in due, entrambe con buone condizioni di navigazione. Playa de los Guirres - chiamata anche Playa Nueva, un tempo era circondata da un pittoresco villaggio fatto di "Casetas", casotti dalla atmosfera autentica ... fino a quando non furono demoliti. Playa del Faro (un misto tra sabbia e ghiaia) è così chiamata per ospitare il faro (uno più antico, l'altro recente) ed è situata nella punta meridionale dell'isola, su una baia lunga 150 metri anche usata per barche da pesca. 

Torna su

Arrecife (Lanzarote)

Arrecife (Lanzarote)La città di Arrecife è una delle più belle città delle isole Canarie e si trova nell'isola di Lanzarote, che conta circa 55.673 abitanti. Lanzarote è la più settentrionale delle Isole Canarie, spesso conosciuta come "isola del vulcano". Arrecife, una tranquilla cittadina, è la sua capitale. In città la vita è tranquilla, il ritmo scorre più lento rispetto alle altre città delle isole, come quelle di Tenerife o Gran Canaria. L'isola rimane più selvaggia, con la costa allineata da costoni rocciosi e "barriera corallina" (Arrecife infatti ne porta il nome). In città ci sono diversi monumenti storici da visitare e mai troppo lontani, troviamo dei punti naturali di incredibile bellezza, tra tutti  la vista panoramica dal Mirador del Rio a 33 km, nella punta settentrionale dell'isola (ci si arriva con la strada LZ-201), e il parco Tymanfaia, a circa 27 km a ovest. Tra le altre attrazioni e cose da fare ad Arrecife, consigliamo sicuramente il Castello di San José, del Settecento, oggi adibito a mostre d'arte moderna, e rilassarsi nella Playa de las Cucharas. Da non perdere è anche la visita a Charco San Gines, la laguna salata di Arrecife, una zona bella, con ristoranti e bar e con una bella passeggiata verso la storia con il Castillo de San Gabriel

Torna su

Puerto del Carmen (Lanzarote)

Puerto del Carmen (Lanzarote)Si dice che passeggiare lungo Puerto del Carmen, il lungomare di 12 km, sia una delle attività preferite da residenti e turisti nelle fresche serate di Lanzarote, tra incantevoli distese di sabbia dorata e inconsueti panorami. Siamo nella più grande città turistica di Lanzarote, parte della municipalità di Tias, circondata da belle spiagge e acque calme. La cittadina si posiziona a breve distanza dall'aeroporto dell'isola e si presenta con una vasta selezione di strutture ricettive e altrettanti bar e ristoranti, così come locali per l'intrattenimento serale e strutture per attività diurne. L'Avenida de las Playas è la strada principale e si estende per circa 7 km lungo la costa meridionale dell'isola, nient'altro che spiagge e ristoranti, bar, negozi e altre attrazioni turistiche da un lato e dall'altro, porto e banchine di Puerto Tinosa davanti. I 6 km di spiagge protette sono la Playa Blanca, conosciuta meglio come spiaggia Grande, Los Pocillos e Matagorda, la più estesa. La più antica tradizione locale non manca di farsi bella ogni nuovo anno: è la Fiesta de la Virgen del Carmen, ad agosto, quando ha luogo la processione di barche decorate nel nucleo di quello che era l'originario villaggio dei pescatori (la Vergine viene trasportata in una delle barche seguita dalle altre in una parata molto suggestiva).

Torna su

Teguise (Lanzarote)

Teguise (Lanzarote)A pochi chilometri a nord di Arrecife troviamo la bella cittadina di Teguise, situata nella parte centrale dell'isola di Lanzarote, con una popolazione di circa 22000 abitanti e una superficie di circa 264 km² (si estende fino alla costa orientale e a quella occidentale). Da qui è facile vedere le isole vicine, anche parte della municipalità, e cioè le isole di La Graciosa, Alegranza, Roque del Este, Roque del Oeste e Montaña Clara. Siamo nell'ex capoluogo di Lanzarote, annidata in un incredibile paesaggio vulcanico e circondata da crateri e fiumi di lava solidificata. La storia dell'isola si riflette in ogni angolo della città (fu uno dei primi villaggi fondati nelle isole Canarie), con oltre 500 anni di storia ufficializzata nel suo essere un Conjunto Historico-Artistico Arquitectónico (un sito architettonico storico artistico). Stupenda nel suo avere un clima e una temperatura pressoché costante nel corso dell'anno (la temperatura media minima è di circa 20 °C) con il periodo migliore tra febbraio ed  aprile, un picco medio di 23° C e umidità da bassa a moderata. Impossibile non visitarla, grazie al suo essere antica e moderna, ricca di ambienti naturali e tradizioni popolari. Spiagge di sabbia bianca e gastronomia completano un panorama già di per se ricchissimo di esperienze. In città, troviamo diverse attrazioni storiche, come il Castillo de Santa Bárbara (XVI secolo) (già sede del Museo dell'Emigrante delle Canarie e oggi Museo della Pirateria); la Chiesa Madre di Nostra Signora di Guadalupe (XVI secolo); il Palacio Spínola (XVIII secolo); i Conventi di Santo Francisco e Santo Domingo (migliori esempi di architettura religiosa delle Canarie del XVI e XVII secolo); l'Eremo di San Rafael; l'Eremo del Santo Cristo della Vera Croce; la Cilla. Ci sono poi l'Eremo di Nostra Signora delle Nevi (Nuestra Señora de las Nieves) protagonista di una delle più grandi e importanti festività delle Canarie (zona di Famara); il Jardín de Cactus - opera dell'artista César Manrique - (zona di Guatiza) e lungo la Costa Teguise, la Residenza reale di La Mareta (rimodellata da César Manrique). Altra tradizione popolare molto seguita è quella dei Diavoletti di Teguise, protagonisti del Carnevale.

Torna su

Parco nazionale di Timanfaya (Lanzarote)

Parco nazionale di Timanfaya (Lanzarote)Situato sulla costa occidentale di Lanzarote, il Parco Nazionale di Timanfaya è un qualcosa di indescrivibile. Facilmente scambiato per paesaggi da Marte, non fosse che qualche chilometro più indietro si viene travolti dalla meraviglia fresca e blu del mare. Contrasti di colori senza pari, pura bellezza di una terra rossa e nera, inclusa nel patrimonio UNESCO Network of Biosphere Reserves. Si pensi che a pochi metri sotto la superficie, la temperature del terreno varia a temperature altissime e per questo non è possibile attraversare il parco da soli, bensì in tour organizzati. Noto anche come le Montagne di Fuoco di Lanzarote, è stato anche dichiarato parco nazionale protetto nel 1974. Si trova fra le località di Yaiza e Tinajo e si estende per circa 50 km, coprendo 1/4 degli 805 km² del territorio dell'isola. Il suo ambiente dopotutto è il risultato di uno dei più grandi disastri geologici della storia, che dire di eruzioni ininterrotte per sei anni (dal 1730 al 1736)? Sicuramente la fisionomia di Lanzarote intera avrà avuto modo di non essere più la stessa: interi villaggi andarono distrutti e la conformazione del suolo raggiunse sagome e colori mai visti. Ancora sussistono, così come formate dal magma solidificato. Una delle zone colpite è stata la Geria, che è ben nota al giorno d'oggi per i suoi ottimi prodotti enologici – infatti il vino cresce molto bene nei terreni vulcanici (nei picon, come viene detto localmente). L'ultima eruzione su Lanzarote fu nel 1824.

Torna su

Cueva de los Verdes (Lanzarote)

Cueva de los Verdes (Lanzarote)Una delle attrazioni più popolari di Lanzarote sono le grotte di Cueva de los verdes e tunnel vulcanico lungo 7 km e che si estende dalla montagna La Coruna al mare (sotto l'Atlantico per circa 1,7 km, nel pezzo chiamato Tunnel Atlantico). Sono grotte naturali, formatesi al raffreddamento di un flusso di lava. Quando la lava sotterranea si svuotò nell'oceano, lasciò il tunnel cavo nel sottosuolo. Il tunnel è oggi controllato, anche da luci e passerelle di sicurezza, ed è formato da camere, più o meno grandi, con parete dai toni rossastri e arancioni, a loro volta formatisi dai composti di ossido di ferro e il carbonato di calcio. Sono presenti anche altri colori, come l'ocra, formatosi da luce e efflorescenze saline causati da infiltrazioni, così come mille sfumature di verde (le stesse che danno il nome alle grotte). Nelle grotte hanno luogo anche delle esibizioni culturali, e servono da sala concerto, che si compone di circa 15 o 20 file ognuna con 26 posti a sedere (capacità di circa 500 persone). Nei secoli gli abitanti di Lanzarote si nascosero in queste grotte per proteggersi dai pirati, mentre negli anni '60 dello scorso secolo l'artista di Fuerteventura, Jesús Soto, in seguito in stretta collaborazione con César Manrique, ebbe modo di adattare questo santuario naturale in un'attrazione per migliaia di visitatori. Le grotte si trovano presso la località di Jameos del Agua, municipalità di Haria, e sono visitabili attraverso un tour di circa 1 ora.

Torna su

El Mirador del Rio (Lanzarote)

Cueva de los Verdes (Lanzarote)Per Mirador del Rio s'intende una vista panoramica tra le più belle e famose dell'Isola di Lanzarote. Si trova situato a 33 km nord dalla città capoluogo di Arrecife e offre un belvedere incredibile verso l'Oceano Atlantico e le isole vicine dell'arcipelago Chinijo, tra cui le più grandi di La Graciosa (l'unica abitata), Montaña Clara e Alegranza, la più lontana. Il belvedere si trova a 475 metri, su una scarpata chiamata Batería del Río. Percorrere la strada LZ-1 (che poi diventa LZ-201 est e LZ-202 est) verso nord e si arriva una volta superata la località di Ye. Il belvedere è anche raggiungibile dalla parte est dell'isola, sempre con la LZ-201 est, da Máguez e lungo la strada panoramica, lungo la quale si avrà modo di incontrare altri belvedere, come il Mirador Risco de Famara e Mirador de Nahum, pochi chilometri prima. La struttura di El Mirador è stata progettata nel 1974 da César Manrique, un noto architetto locale conosciuto a livello internazionale, che è stato qui capace di mimetizzare l'edificio nel territorio circostante. Senza pretendere di paragonare la vista panoramica esterna, anche la struttura interna merita qualche parola in più: non mancano infatti dettagli sorprendenti e grandissime finestre di vetro, concepite dall'artista con l'obiettivo di aumentare l'effetto panoramico. Al progetto collaborarono gli architetti Eduardo Cáceres e l'artista Jesús Soto. Effettivamente, Lanzarote è un’isola tra le più spettacolari e i suoi paesaggi e panorami sono mozzafiato e le rendono una meritata unicità. Il belvedere si trova a 475 metri, su una scarpata chiamata Batería del Río e permette allo sguardo un ampio orizzonte, così ampio da ammirare cielo, oceano e terra come se fossero ai propri piedi. La struttura include una caffetteria e un bar, un negozio di souvenir.

Torna su

Museo Lagomar (Lanzarote)

Calle los Loros, 2  Nazaret-Teguise

Cueva de los Verdes (Lanzarote)Impossibile ridurre il Lagomar ad una galleria di mostre itineranti e talenti emergenti isolani. Siamo infatti in un luogo incredibile, progettato e costruito dagli architetti César Manrique e Jesús Soto, per  il britannico Sam Benady, con una visione architettonica che va oltre l'immaginario. In realtà si tratta di un complesso costruito per essere incastonato in una scogliera di roccia lavica indurita; questo spiega l'inusuale architettura con corridoi e sale simili a caverne. Forse in pochi ne sono a conoscenza, ma si dice che negli anni '70 dello scorso secolo l'intera struttura fu acquistata dall'attore Omar Sharif, rimasto affascinato dall'incredibile visione... il quale tuttavia si vide subito svanito il sogno nientemeno che poche ore dopo ad una partita a bridge, battuto proprio dall'investitore Benady. Alla fine degli anni '80 gli architetti Dominik von Boettinger e Beatriz van Hoff acquistarono la struttura e iniziarono l'ultima fase di sviluppo, conservando sempre l'architettura ispirata alla topografia dell'isola. Le grotte esistenti sono state rinnovate utilizzando legno e manufatti locali, mentre anche la flora locale è stata incorporata nel design (tra cactus, aloe e piante locali). Nientemeno che un'oasi nella roccia vulcanica. Tra le rocce rosse è un susseguirsi di sale, e ristoranti, discobar e appartamenti, e non manca la natura. Nell'area trova posto anche la produzione di vini di Lanzarote, assolutamente da non perdere. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, gli altri servizi sono aperti fino a tarda sera.

Torna su

Opere di Cesar Manrique (Lanzarote)

Opere di Cesar Manrique (Lanzarote)Cesar Manrique è ricordato per le sue opere d'arte e d'architettura e per la dedizione verso la sua isola, Lanzarote. Nacque a Arrecife, capoluogo isolano, nel 1919 e dopo gli studi all'Accademia delle Belle Arti a Madrid, ebbe modo di viaggiare all'estero, a Cuba, così come in Italia, a Parigi, in America, tra le tante località che ebbero a conoscere la sua arte. Numerose le amicizie con i maggiori esponenti del settore. Nel 1966 vi fu il ritorno definitivo a Lanzarote, dove intraprese una vivida campagna per salvare l'isola dallo sfruttamento turistico, stabilendo un nuovo percorso sostenibile, da un punto di vista naturale e culturale. Ottimi i risultati raggiunti, tanto da essere considerati decisivi ai fini della dichiarazione di Lanzarote a Riserva della Biosfera dell'UNESCO. Ebbe così a progettare una serie di attrazioni oggi orgoglio dei residenti isolani. Tra le attrazioni Manrique di Lanzarote consigliamo la visita alla sua casa al Taro de Tahiche, sede della fondazione che porta il suo nome e costruita in una serie di “bolle? sotterranee prodotte da flussi di lava; la Jameos del Agua, un auditorium, una piscina e un ristorante costruiti all'interno di un'enorme “bolla? vulcanica; il Monumento al Campesino, una monumentale scultura moderna con annessa galleria d'artigianato; il Mirador del Rio, che abbiamo visto poco sopra, incredibile punto panoramico con scenografica vista a picco sul mare sulla costa settentrionale di Lanzarote; il Jardin de Cactus, un giardino di cactus costruito in una ex cava; il Museo Internacional del Arte Contemporáneo di Arrecife, l'hotel Salinas a Costa Teguise, e ancora Costa Martiánez (a Puerto de la Cruz, Tenerife), Mirador de El Palmarejo (isola La Gomera), Mirador della Pena (isola El Hierro).

Torna su

Casa José Saramago (Lanzarote)

Calle Los Topes, 3, Tías

Casa José Saramago (Lanzarote)José Saramago, portoghese, è stato uno dei più grandi scrittori del Novecento, premio nobel della letteratura nel 1998. La Casa José Saramago di Lanzarote è il luogo  in cui egli passò i suoi ultimi 18 anni di vita e attira non solo amanti della letteratura ma anche turisti che arrivano nell'isola per scoprirne l'essenza naturale e culturale. Saramago credeva fortemente nel potere della gente e per questo divenne uno dei critici più seguiti del suo paese. Nel 1992 fu esiliato a Lanzarote, dove rimase fino al 2010, anno della sua morte, avvenuta nella località di Tías. La sua casa è intatta, così la bella e vasta biblioteca, che non deve essere trascurata. Tra panorami, terrazze, giardini, è questa una tipica casa lanzarotiana, e questo lo si percepisce anche solo dal bel giardino di palme e cactus, tipici della zona. Diverse le stanze, accompagnate da un lungo corridoio. I colori e materiali sono quelli dell'isola. Il pavimento della sala dalla quale ci si rivolge ad altre camere, è per esempio abbellito da un tappeto di pietra vulcanica. Oggetti e collezioni personali denotano le preferenze culturali e artistiche, come lo specchio regalatogli da Cèsar Manrique, il noto architetto di Lanzarote. A farla da padrona è lo studio, lo stesso dove scrisse 'Saggio sulla cecità', alle pareti tanti libri. Da non mancare la lettura dei suoi "Quaderni di Lanzarote". Dalla sala d'accesso al giardino, lo splendido panorama rapisce l'anima, così come accadeva allo stesso scrittore, che qui amava trascorrere i suoi momenti più intimi.

Torna su

Spiagge di Lanzarote

Spiagge di LanzaroteAlcune delle più belle spiagge delle Isole Canarie si trovano a Lanzarote. I migliori spot per windsurf, sabbia nera e relax, sono alcune delle caratteristiche che emergono. Come tutte le isole delle Canarie, anche Lanzarote è emersa dal mare per via dell'attività vulcanica, ma solo alcune delle sue spiagge hanno sabbia nera ... in poche parole, quando si tratta di spiagge, Lanzarote ha molto da offrire: anche spiagge di sabbia dorata o comunque chiara quindi, oltre che affascinanti sabbie vulcaniche - nere - e spiagge di ciottoli o di ghiaia. La cosa più interessante è che le spiagge di Lanzarote non sembrano essere mai sovraffollate, anche nella stagione più calda. Dalle sabbie bianche del nord alle sabbie dorate di Puerto Del Carmen, a quella nera di Playa Quemada. Lanzarote non finirà mai stupire, grazie ad una natura unica e diversificata. La spiaggia di Papagayo di Lanzarote (sulla punta meridionale dell'isola) è considerata da molti come la più bella spiaggia dell'isola, nascosta nella riserva naturale di Los Ajaches - un'area di colline vulcaniche; non è l'unica spiaggia con questo nome e la troviamo in prossimità di Tías, una piccola caletta di 120 metri e dai colori incredibili (sabbia dorata con alle spalle la scogliera rossastra e davanti l'acqua color smeraldo). Playa del Charco de los Clicos (nel sud-ovest di Lanzarote) è invece una spiaggia di sabbia nera, e sicuramente una delle maggiori attrazioni di Lanzarote; si tratta di una spiaggia formatasi da un cratere parzialmente sommerso dal mare e si accompagna da una laguna verde ("laguna Charco Verde"), siamo in uno degli scenari più fotografati di Lanzarote, un paesaggio surreale dall'impressionante contrasto di colori. Playa Famara (sulla costa nord-occidentale dell'isola) è una delle più belle spiagge di Lanzarote, una spiaggia infinita che si estende per 6 km ed è spesso frequentata da surfisti; si trova nel comune di Teguise e si presenta ai piedi di una spettacolare falesia rosata, una zona amata anche da Pedro Almodóvar, che qui girò alcune scene chiave di uno dei suoi film, e anche da César Manrique, l'artista visionario e ambientalista di Lanzarote. Playa Flamingo è una spiaggia bianca del comune di Yaiza (200 m di lunghezza) con molte palme e un lido di ombrelloni, insieme a terrazze di bar e ristoranti sul lungomare. Playa Blanca (nello stesso comune) offre esperienze tipiche di un affascinante tradizionale villaggio di pescatori (oggi è uno dei resort dell'isola più adatti alle famiglie). Se volete andare un po 'oltre, Playa Las Conchas è una striscia idilliaca di sabbia dorata con acqua cristallina nell'isola di La Graciosa, parte dell'arcipelago Chinijo, appena al largo di Lanzarote; è frequentata sia da gente del posto che da turisti che cercano rifugio dalla calca dei resort turistici (è raggiungibile in circa 20 minuti di barca da Órzola nel nord di Lanzarote).

Torna su

Parque Nacional de Garajonay (La Gomera)

Parque Nacional de Garajonay (La Gomera)La Gomera è una degli isolotti dell'arcipelago delle Canarie e pare sorgere dall'Atlantico come una Venere. Parte dell'isola è caratterizzata da quella che viene definita la più grande foresta pre-glaciale del mondo, e per questa particolarità protetta come patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il 70% del parco (in pratica il parco di 40 km² si estende in ogni municipalità dell'isola) è coperto da una fitta foresta di alloro, simile a quella che copriva l'Europa nel periodo terziario. Foreste verdi ospitano piante e animali esclusivi solo per quest'isola. tra le specie di rettili troviamo la lucertola gigante di La Gomera (Gallotia gomerana), il gongilo delle Canarie occidentali (Chalcides viridanus), e tra gli anfibi la raganella mediterranea (Hyla meridionalis). Il terreno è ripido e i sentieri caratterizzanti le nebbiose foreste sono coperti di muschio e si aprono a panorami mozzafiato, spesso vertiginosi. Il monte ed il parco hanno preso il nome dagli amanti dannati Guanci Gara e Jonay, una sorta di Romeo e Giulietta di altre latitudini. La capitale dell'isola, San Sebastián è il luogo in cui Cristoforo Colombo rifornì le sue navi prima di attraversare l'Atlantico nel 1492. Ogni anno il parco viene visitato da circa mezzo milione di persone.

Torna su

Isola di El Hierro

Isola di El HierroSituata nel mezzo dell'Atlantico con impenetrabili coste fiancheggiate da rupi, l'isola di El Hierro è stata dai tempi antichi considerata la fine del mondo. Cristoforo Colombo ha dissipato il limite geografico del mondo di allora, navigato oltre l'oceano e l'ignoto nel 1492. El Hierro è l'isola più piccola delle Canarie, è l'ovest più lontano, ma condivide lo stesso clima delle altre. Un paradiso nel mezzo dell'Oceano Atlantico, abitato da circa 10 mila persone e con un capoluogo chiamato Valverde. Le altre due municipalità sono Frontera e El Pinar. Nel 2000, El Hierro è stato designata dall'UNESCO come Riserva della Biosfera, con il 60% del suo territorio protetto per preservare la sua diversità naturale e culturale. A proposito di specie endemiche, troviamo la lucertola gigante El Hierro in pericolo di estinzione (Gallotia simonyi). Lontananza e natura selvaggia significa che a differenza di Lanzarote o Gran Canaria rimane quasi intatta dal turismo e i numeri sono stati ulteriormente colpiti nel 2011 dopo una eruzione vulcanica. Ora l'isola riceve non più di 20.000 visitatori all'anno ed è servita da un piccolo aeroporto, situato nella capitale, e da un porto (Puerto de la Estaca), da cui partono traghetti per Tenerife. Una delle attrazioni più intriganti sono le piscine costiere naturali ...immaginate il paradiso. Storicamente, per più di 500 anni, El Hierro fu usata in varie parti d'Europa come il primo meridiano comunemente noto fuori da quello successivamente designato dall'Impero Britannico. Da segnalare anche che El Hierro ha in programma di diventare la prima isola al mondo ad essere energeticamente autosufficiente tramite impianti ad energia pulita.


Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.

Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:  Paypal

 

Torna su

Hotel nelle Isole Canarie   Ostelli Spagna   Ostelli nelle Isole Canarie

Carte d'Espagne  Karte von Spanien   Mapa de España Map of Spain

 

 
FacebookYoutubeScrivi a Informagiovani Italia