MOUGINS

VISITARE MOUGINS - INFORMAZIONI E GUIDA. Salendo a spirale sulla cima della sua collina a forma di guscio di lumaca, questa cittadina sembra quasi troppo perfetta per essere reale. Picasso scoprì il villaggio medievale nel 1935 con Dora Marr e visse qui con il suo ultimo amore, Jacqueline Roque, dal 1961 fino alla sua morte. Da allora Mougins è diventata una località d'élite, con prestigiosi hotel-ristoranti, la scuola internazionale più ricercata del paese e Sophia Antipolis (la Silicon Valley francese) nelle vicinanze.

 

A poco più di una decina di chilometri da Grasse, a poco di più Cannes, si trova Mougins, un borgo tipicamente provenzale, situato su un picco roccioso e costruito intorno alla Chiesa di Saint-Jacques-le-Majeur. È un interessante borgo collinare, dove Pablo Picasso visse dal 1961 al 1973. Il villaggio ha un centro storico che è molto piacevole da esplorare, con ristoranti molto curati, con stradine in ciottoli e il dolce sciabordio delle diciannove fontane e lavatoi, attorniato da un vegetazione lussureggiante.

MouginsLa Cappella di Notre Dame de Vie, la Nostra Signora della Vita venne costruita nel XII. Questa un tempo era la meta di un pellegrinaggio straziante che trascinava con se un barlume di speranze cieca : vi si portavano i bimbi morti prima di poter essere battezzati. Si credeva che potessero resuscitassero per qualche istante durante le celebrazioni religiose. Si poteva così cogliere quell'effimero, ultimo momento vitale per battezzarli ed evitare loro la condanna al Limbo. La pratica dell'usanza fu proibita nel 1730.

MouginsAnche la villa di Picasso si chiamava Notre Dame de Vie, fu qui che morì nel 1973 a quasi 92 anni.  Una cortina di mistero circondava la villa del grande maestro. Sepolta fra gli alberi secolari del grande parco, la costruzione non era e non è visibile dalla strada. Forse era stato proprio questo il motivo che aveva spinto Picasso ad acquistarla nel 1960. Negli ultimi anni il celebre pittore amava vivere in solitudine, lontano dalla gente, in compagnia dell'ultima moglie Jacqueline Roque che aveva sposato nel 1961 e che si sarebbe tolta la vita 19 anni dopo la morte del marito, nella stessa villa. Da questo edificio Picasso usciva raramente: a Vallauris, dove l'artista aveva vissuto per molto tempo. La notte prima di morire aveva lavorato fino alle tre nel suo "atelier", al piano terreno della villa. Era ansioso di ultimare le opere che dovevano essere presentate questa estate al festival di Avignone. Agli amici soleva dire che "soltanto lavorando avrebbe potuto dimostrare l'infondatezza di tante false notizie sulle sue precarie condizioni di salute".

MouginsGià nel 1935 Picasso aveva soggiornato a lungo, con la moglie Jacqueline, a Mougins e da tale soggiorno è nato un museo del tutto particolare: è quello della fotografia dedicato interamente a ritratti di Picasso eseguiti dai più grandi fotografi contemporanei come Gatti, Lartigue ed in particolare André Villers che del grande maestro ha studiato, con l'obbiettivo, la creatività ed anche la famiglia: i figli, la moglie e gli ospiti come Cocteau, Clouzot, il poeta Prevert.

Mougins - Cappella de Notre Dame de VieMa non solo Picasso a trovare irresistibile Mougin.  Qui sono stati di casa personaggi come Winston Churchill, Elizabeth Taylor e Catherine Deneuve. La città è anche ricca di gallerie d'arte di vario livello, che abbracciano ogni genere immaginabile, dai paesaggi pittoreschi alle installazioni concettuali di griglie per i denti. Nel vecchio paese contadino, ora girano tanti soldi, anche se lo fanno in modo discreto. I contadini che ancora coltivano il gelsomino, lo fanno spesso per le essenze di grandi marchi, come lo Chanel N.5.

MouginsMougins, incorniciata da magnifici cipressi, si inserisce armoniosamente in un paesaggio di dolcezza e serenità senza rivali. La Cappella di San Bartolomeo è un interessante monumento storico, di forma ottagonale particolarmente raro per un edificio religioso, con la sua abside a semicerchio, il portico con la porta d’ingresso e la piccola torre.

Per arrivare alla parte antica della città si deve superare la città moderna e salire fino ai 260 metri di altitudine del borgo originale. Si può scoprire la parte extra-muros costruita dopo il XVIII secolo e poi penetrare all'interno dei bastioni nel nucleo medievale costruito nel Medioevo, sorprendente per la sua forma a chiocciola. Secondo una tradizione locale, Mougins era un punto di approvvigionamento sulla via Julia Augusta che collegava l'Italia alla Spagna attraverso la Provenza durante il periodo dell'Impero Romano. L'antico borgo, arroccato su una collina, è stato fondato nel Medioevo.

Crocevia strategica tra le colline di Cannes, Grasse e il Parco tecnologico Sophia-Antipolis, Mougins era storicamente una comunità agricola specializzata nella raccolta del gelsomino. Sopra l'attuale città moderna si trova il villaggio di Mougins, che sorge a 260 m di altitudine. Si può scoprire la parte extra-muros costruita dopo il XVIII secolo e poi penetrare all'interno dei bastioni nel nucleo medievale costruito nel Medioevo, sorprendente per la sua forma a chiocciola. La reputazione di Mougins iniziò verso la fine del XIX secolo. Il suo clima attirò molti turisti e gli artisti arrivarono sotto il fascino del villaggio. Nel 1924, Francis Picabia, pittore surrealista d'avanguardia, vi si stabilisce. Poi Picasso che creò i suoi ultimi lavori.

Anche altre personalità hanno lasciato il loro segno sul porto: Jean Cocteau, Paul Éluard, Man Ray, Fernand Léger, Robert Desnos, René Clair, Isadora Duncan, Christian Dior... Il fascino del villaggio ispira ancora oggi molti artisti che tengono le loro gallerie o lavorano nei loro studi. Gli artisti attirano soldi, si sa.

L'immagine di Mougins è stata a lungo associata alla gastronomia. Nel 1992, la città è stata consacrata "la città più stellata di Francia", nel senso di ristoranti stellati Michelin, mentre ogni anno ritorna all'arte della tavola organizzando il festival internazionale di gastronomia, chiamato, manco a dirlo "Les étoiles de Mougins".

Mougins è attraversata dalla strada nazionale 85 che collega Cannes e Grasse a Grenoble, nota anche come la Route Napoleon, la strada napoleonica, la strada che Napoleone percorse dopo il suo ritorno dall'Isola d'Elba per iniziare i fatidici 100 giorni che si conclusero con la disfatta nella Battaglia di Waterloo. La strada inizia dal golfo di Juan le Pin in Costa Azzurra e termina appunto a Grenoble.

Per concludere, questo villaggio contadino un tempo specializzato nella raccolta del gelsomino, è oggi massicciamente trasformato da un'abbondanza di ville in stile neoprovenzale, che gli è valso il soprannome di città giardino. Il posto è veramente bello e una visita è più che meritata.

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