Storia di Metz
   
Il sito originale sul quale sorse Metz,
posto su una collina alla confluenza dei fiumi Mosella e Seille,
in una area che oggi è denominata Lorena, era già stato fortificato
nel 110 a.C. da una tribù celtica chiamata Mediomatrici. I Romani chiamavano la città
Dividorum, ma alla fine ha assunto il nome dato dai Mediomatrici,
abbreviato in primo luogo a Mettis e poi a Metz.
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Fin dall’inizio fu un importante centro commerciale, alla confluenza
di due grandi strade romane: la rotta nord - sud che collegava Treviri a Lione e
quella est -
ovest, ovvero la strada che da Strasburgo andava fino a Soissons,
nella regione della Piccardia.
Nel II secolo d.C. troviamo una Metz fiorente, con una
popolazione di 40.000 abitanti, un anfiteatro, un forum e diverse terme pubbliche,
alimentate con l'acqua che veniva portata, tramite imponenti acquedotti (alcuni
ancora visibili appena fuori della città) da circa 14 chilometri di
distanza.
Dopo la caduta di Roma Metz fu ripetutamente
saccheggiata dai Vandali e dagli Unni prima di finire sotto il
dominio dei Franchi Merovingi. Alla morte di re Clodoveo, nel
511, il suo territorio fu diviso tra i suoi figli e Metz divenne parte
della Austrasie, il più influente dei quattro ducati principali che
vennero ad essere costituiti. Questo ducato si estendeva ad oriente comprendendo
anche parti dell’odierno Belgio e Lussemburgo. Nel 561 il re Sigisbert
scelse Metz come sua capitale, inaugurando un fecondo periodo per la città
che toccò il suo apice sotto il regno di Carlo Magno nel IX secolo.
Già convertita al cristianesimo nel III secolo, la città divenne un
possedimento dei suoi vescovi. Principi virtuali con il diritto di
aumentare le tasse, fare le leggi ed eseguire la giustizia, i vescovi
governarono dal IX al XII secolo, quando una classe in ascesa di ricche
famiglie patrizie, che vennero chiamate Paraiges prese il potere.
Metz, città ricca e potente, ha prosperato per circa 300 anni come
una repubblica, una città libera all’interno del
Sacro Romano Impero
guidata da un maître-Échevin, letteralmente capo assessore, che
veniva scelto tra le famiglie più importanti. I Paraiges erano così
benestanti che prestarono ingenti somme ai duchi di Lorena, ai re di Francia
e perfino all’imperatore del Sacro Romano Impero, contribuendo a costruire
la fama della città come centro bancario e facendole guadagnare il soprannome
medievale Metz la Riche, Metz la ricca. L'indipendenza terminò
nel 1500 quando la città fu posta sotto
assedio da Enrico II, che la conquistò, ponendola sotto
il controllo francese. Vi rimase fino a quando i tedeschi presero la città,
insieme al resto della Lorena e della Alsazia, nel 1870 nella
guerra franco - prussiana. La città rimase tedesca fino alla fine della prima guerra
mondiale. Ritornata sotto il controllo della Francia fu fortificata con un
anello di robuste fortezze. Nel 1940 tornò sotto la Germania per mano di
Hitler e vi rimase
fino al novembre del 1944, quanto le truppe tedesche, dopo una lunga e
durissima battaglia, si arresero.
Personaggi celebri di Metz
Nato a Metz il 30 marzo 1844, Paul Verlaine riporta nelle sue
Confessioni alcuni episodi della sua giovinezza sulla Esplanade in compagnia
della piccola Mathilde.
Robert Schuman
occupa un posto del tutto particolare nella storia della città. La sua casa,
situata a Scy - Chazelles, a circa cinque chilometri dalla città, e la
chiesa fortificata del XII secolo che ospita la sua sepoltura, sono da
visitare. Lo scrittore Bernard Marie Koltès è nato e cresciuto a Metz. Fece i suoi
studi al collegio Saint Clément. Scrittore e drammaturgo, tra i più tradotti
al mondo, evoca nel Retour au Désert, Metz, la sua città natale, in maniera
esplicita
Volgendo lo sguardo indietro nel tempo, dopo Sant’Arnolfo, vescovo di Metz
nel VII secolo, la città ha contato tra le sue mura grandi uomini tra cui François Rabelais, scrittore, medico, umanista
del Rinascimento, che visse due anni a Metz fra il 1545 e il 1547. Questo
soggiorno gli ispirò il Quarto Libro. Jacques-Bénigne Bossuet grande
arcidiacono e grande decano della Cattedrale, vi pronunciò nel 1658 la sua
seconda orazione funebre per Henri de Gournay.
Jean-François Pilatre de Rozier
nacque a Metz il 30 Marzo del 1754. Uomo di
scienza dell’Illuminismo, fu il comandante di bordo durante il primo volo in
mongolfiera, in compagnia del marchese d’Arlandes. Era il 21 novembre
del 1783. Riuscì a far atterrare il suo aerostato dopo 25 minuti trascorsi in
aria. All’interno dei Jardin Boufflers si erge il monumento dedicato a
Gilbert du Motier de La Fayette, una pregevole statua equestre
realizzata da Claude Goutin, e inaugurata nel novembre del 2004. L’opera
intende ricordare quando l’allora diciannovenne marchese di La Fayette prese
la decisione di andare a battersi per l’indipendenza del popolo Americano.
I compositori Ambroise Thomas e
Gabriel Pierné hanno entrambi raccolto i primi frutti della loro arte qui. Le opere Mignon del 1866 e Hamlet del 1868, hanno
valso ad Ambroise Thomas una fama internazionale. Gabriel Pierné, celebre
direttore d’orchestra, compositore anche di musica da camera, opere comiche, oratori.
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