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Zwinger a Dresda - L'interspazio
  
Nonostante
il nome, il bellissimo edificio dello Zwinger (TheaterPlatz, 1) non è mai
stato considerato un castello, piuttosto una corte esterna di un edificio
più grande. Probabilmente l'associazione con un castello al palazzo avvenne
per il fatto che venne edificato in un luogo dove originariamente
sorgeva una fortezza. Da qui il suo nome che si adopera per indicare il muro
esterno circolare che va a formare il terrapieno di una fortezza.
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Augusto,
che aveva fatto il suo Grand Tour come molti altri giovani della sua
generazione (in Francia ed Italia) traendo ispirazione dalla
Reggia di Versailles di Luigi XIV, avrebbe voluto, invece, uno
spazio idoneo per accogliere rappresentazioni teatrali, tornei e avvenimenti
con la presenza di specialisti dell'arte equestre (l'imperatore era,
difatti, un grande appassionato di cavalli). L'architetto di corte,
Matthaus Daniel Poppelmann e l'artista Balthasar
Permoser,
realizzarono la sua idea con un senso dell'armonia stupefacente, ancora di
più se si pensa che per la sua realizzazione occorsero varie fasi e un tempo
piuttosto lungo: prima fu costruita un'Orangerie nel 1710, due
padiglioni collegati da una galleria a varie arcate, poi furono realizzati
il padiglione di difesa e la galleria con la Porta della Corona. Il resto
dell'edificio fu costruito a partire dal 1718 a specchio dell'architettura
già esistente, per terminare nel 1728. Al suo esterno era impossibile
installare un giardino, così nella corte furono realizzate delle aiuole
regolari, in modo da lasciare nel suo centro lo spazio occorrente per le
manifestazioni.
La
parte più rimarchevole dello Zwinger è il padiglione difensivo, posto ad
ovest, edificato contro il pendio; privo di muri solidi, ha ampie finestre
fra le lesene. Sulla sua facciata si impone maestoso l'Ercole Sassone che
regge il globo (una semplice, ma efficace, metafora del committente Augusto
il Forte, come diverse altre statue a soggetto mitologico, primaria regola
dell'artista a quei tempi era quella di magnificare il principe). Lo segue
il Padiglione del carillon, 40 campane in porcellana di Meissen,
tutt'oggi funzionante e il Nymphenbad, il ninfeo dove si trova la
piscina, dei giochi d'acqua e, nelle nicchie, le sculture delle ninfe,
appunto.
In
origine, il complesso possedeva solo tre ali, il cortile spalancato verso il
corso del fiume Elba. Terminata la Semperoper, il suo architetto
Gottfried Semper chiuse il cortile aggiungendo una galleria in stile
rinascimentale, oggi conosciuta come Semperbau, famosissima perché
ospita la Gemäldegalerie Alter Meister, un museo degli antichi
maestri, come indica il suo nome, tra i quali figurano i capolavori di
artisti notissimi come Giorgione, Van Dyck, Rubens, Tiziano e
Raffaello, e
la Rűstkammer (l'armeria o Museo Storico) che ospita una molto
nutrita collezione di armi dal XV al XVIII secolo, la maggior parte
adoperata dagli stessi re Sassoni.
Le
bombe sembravano aver reso impossibile il restauro dello Zwinger, ma fu il
primo ad essere ricostruito e nel 1964 era l'unico edificio monumentale
restaurato a Dresda.
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