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Cosa vedere a
Dresda - 20 luoghi interessanti da visitare
  
Dresda
è un luogo magico, forse non troppo conosciuto dai viaggiatori italiani. Si
potrebbe consigliare al turista, visti i collegamenti dall'Italia non troppo
comodi, di abbinare una visita a
Praga, raggiungibile agevolmente per via aerea e, al termine della
visita, noleggiare un'automobile per arrivare a Dresda. Attraverserete,
così, i maestosi paesaggi della Svizzera Sassone, luoghi magnifici
durante la bella stagione. |
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In effetti, Dresda è la seconda città della Sassonia, dopo
Lipsia, con il suo mezzo milione di abitanti. Numero di abitanti, presenza
di raffinate opere d'arte, storia, e l'incantevole architettura le hanno fatto
guadagnare l'appellativo di "Firenze sull'Elba". Situata a circa metà
strada tra Berlino ed Praga, strategica per l'area, ha avuto una storia ricca di
avvenimenti, a partire dagli inizi del Cinquecento, quando fu residenza dei
principi elettori della Sassonia e grazie ai principi Federico Augusto
I il Forte ed il Figlio Augusto III, divenne una delle più
scenografiche città barocche tedesche. Nei secoli successivi, sia la corte
reale, che i nobili dell'epoca, gareggiarono nel raccogliere pregevoli
collezioni di opere d'arte (la corrente neoclassica prima e quella romantica
favorirono molto il gusto di recuperare vestigia del passato ed esprimere il
bello nella vita quotidiana), fra di esse in primo luogo le porcellane pregiate
della cittadina di Meissen
e alcune grandi pinacoteche.
Tale tipo di attività richiedeva una grande quantità di fondi, perciò Augusto il
Forte pensò bene di rivolgersi ad un alchimista , il quale sosteneva di aver
inventato la pietra filosofale per trasformare il piombo in oro, Johann
Friedrich Böttger. Accolto tra i nobili a corte, i suoi sforzi non
corrisposero ai propositi, ma il suo genio per le invenzioni fu molto
opportunamente rivolto verso l'oro bianco, la porcellana. Per evitare una fuga
di notizie, l'alchimista fu rinchiuso nella Fortezza di Königstein e, in
seguito, nel Bastione della Vergine, sotto l'odierna Terrazza di Brühl,
oggi in questo luogo è presente una stele in porcellana in sua memoria. Nel
1709, l'invenzione venne presentata e nel 1710, in un annuncio plurilingue, in
Tedesco, Francese, Olandese e Italiano, Augusto informò il mondo che aveva
fondato una manifattura di porcellana in Dresda. Da allora, la porcellana di
Dresda è un souvenir piuttosto popolare tra i visitatori di questa città.
Forse non vi capiterà di essere fucilati per aver rubato una teiera, come capita
al compagno d'armi del protagonista Billy Pilgrim nel romanzo capolavoro del
1969 di Kurt Vonnegut, Mattatoio n. 5.
L'autore, americano di origine tedesca, fatto prigioniero durante la battaglia
delle Ardenne, assistette al bombardamento di Dresda, nella notte di San
Valentino del 1945, dall'interno di una grotta scavata nella roccia, sotto ad
uno dei mattatoi cittadini. Alla fine del bombardamento, Vonnegut poté
constatare la totale distruzione della città e un numero enorme di morti (pare
oltre 100.000) dovuti all'utilizzo delle bombe incendiarie da parte degli aerei
angloamericani.
Finita nella zona di influenza sovietica, Dresda fece parte della Germania
Orientale fino alla caduta del Muro di Berlino; le rovine della città furono a
lungo argomento di discussione tra la popolazione, nello sforzo di testimoniare
la volontà di pace, alcuni argomentavano a favore del mantenimento di una
testimonianza tangibile dell'orrore, altri sostenevano che sarebbe stato molto
più significativo ricostruire gli edifici come si trovavano prima della
catastrofe.
Dal 1989 ad oggi molte delle rovine sono state ricostruite, e la sola
circostanza ha del miracoloso. Lo si comprende bene passeggiando sulla
Brülsche Terrasse, la passeggiata sopraelevata sull'Elba nella parte
settentrionale dell'Alstadt, la città vecchia. Qui troviamo la Piazza del
Teatro, la Piazza del Mercato Vecchio (Altmarkt) e la Frauenkirche,
la Chiesa di Nostra Signora, con le sue pietre di colore diverso ad indicare la
distruzione e poi la ricostruzione. Dirigendosi alla sua sinistra, si può
ammirare il Fürstenzug, il più grande mosaico all’aperto del mondo,
raffigurante l’intera dinastia principesca dei Wettin. Se l'Altmark è la piazza
più antica, oggi il centro cittadino verte attorno alla Neumarkt,
riconoscibile per gli edifici che la circondano, l'Albertinum, l'Hofkirche
e lo Zwinger, sicuramente l'esperimento architettonico più ardito della
città, sin dai tempi di Augusto il Forte, ed oggi sede di notevoli raccolte
museali.
Vicino allo Zwinger è sito il Castello Residenziale Sassone, ne fa parte,
tra altre attrazioni museali, il gioiello storico della Volta Verde, una
delle più ricche stanze dei tesori d'Europa. Sul lato opposto del fiume Elba si
estende la zona nota come
Neustadt; il fiume è costeggiato da una serie di banchine verdi che lo
separano da quella zona densamente abitata, ma creano anche una sorta di cintura
verde all'interno della città, disseminata di sentieri ciclabili e di magnifici
parchi e giardini, i quali contribuiscono a rendere Dresda una delle città più
verdi d'Europa. Salendo il fiume verso il Castello di Pillnitz, l'antica
residenza estiva dei principi Sassoni, si trovano ville incastonate nel verde,
preludio all'esplosione di vegetazione che addobba il Giardino del Castello.
Lungo il percorso, si intrecciano edifici storici e costruzioni moderne. Così, a
ridosso del Grande Giardino nel centro della città, è stata edificata la fabbrica
Trasparente della Volkswagen. Vicino al ponte di Marienbrucke potrete
anche apprezzare l'incongrua figura dello Yenitze, l'ex manifattura di
tabacco con la sua architettura arabeggiante, che aggiunge manierismo
all'architettura barocca di Dresda.
Ulteriore salto nel passato potrebbe essere una visita all'atmosfera della
Repubblica Democratica Tedesca, all'Ost-Pol, locale con musica dal vivo,
dove l'anno è il 1968, lo schema dei colori è giallo ed arancio, e le birre,
elencate in un vecchio computer Robotron, vengono tutte dai paesi dell'ex
blocco Comunista. Per un giro del gusto, infine, ma anche dello sguardo,
recatevi alla Pfunds Molkerei, la più bella latteria del mondo, dove
potrete assaggiare i tipici latticini della regione, circondati da pareti
interamente ricoperte di ceramica, ma anche prodotti più insoliti come la grappa
e il prosciutto al latte, ad esempio.
Quando viene la sera, immergetevi nella notte di Dresda, con le sue mille luci,
sarà in grado di farvi rivivere quelle atmosfere di gioia e di ozio che
accompagnavano la vita della corte nel regno di Sassonia.
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Schlossplatz
A
nord-ovest di Neumark si trova la Schlossplatz, la piazza che è il cuore
attuale della città, un ambiente architettonico fantastico, ristrutturato nel
1913. Al centro si trova il monumento equestre al re Giovanni (1854-1873), costruito da Johannes
Schilling nel 1899. A sud della piazza si trova l'edificio dell'Altstädter
Wache (Palazzo del Corpo di Guardia), a nord l'Italianisches Dörfchen
(Villaggio italiano), tra lo Zwinger e il castello si trova il
Taschenbergpalais (letteralmente Palazzo di montagna tascabile) e di fronte
al palazzo il popolare Cholerabrunnen, una fontana neoclassica di 18
colonne realizzata da Gottfried Semper nel 1843 per ricordare i morti
nell'epidemia di colera che ha devastato la città tra il 1840 e il 1841.
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Teatro dell'Opera di Dresda
L'edificio
neorinascimentale del Teatro dell'Opera di Dresda (Sächsische
Staatsoper) si trova nell'omonima piazza del Teatro dal 1841. Il soprannome di
Semperoper deriva dall'architetto Gottfried Semper, che lo
progettò due volte: il primo edificio (eretto tra il 1838 e il 1841) bruciato
nel 1869 e il secondo completato nel 1878. Vi si esibiscono l'Opera di Stato
della Sassonia, l'Orchestra dell'Opera (Staatskapelle Dresden) e il
Balletto Semperoper di Dresda. Nella Semperoper sono state presentate in
anteprima opere di Richard Wagner e Richard Strauss. Di fronte all'edificio, sulla piazza del Teatro, si trova la
statua equestre del re sassone Giovanni di Johannes Schilling.
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Edificio della Guardia della Città Vecchia
L'Edificio
della Guardia della Città Vecchia (Altstädter Wache) venne progettato dal famoso architetto di
Berlino
Karl Friedrich Schinkel in stile neoclassico (come potete vedere nella
foto), con linee sofisticate e proporzioni immacolate e costruito tra
il 1830 e il 1832. Ricostruito solo in parte, è utilizzato come biglietteria per
il Teatro dell'Opera.
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Hofkirche
La monumentale Chiesa di Corte o Hofkirche è la cattedrale
cattolica della diocesi di Dresda-Meissen dal 1980. La presenza di questa chiesa
cattolica nella Sassonia protestante è dovuta a ragioni politiche, dal momento
che l'elettore Augusto I il Forte dovettero convertirsi al cattolicesimo per
ottenere la corona polacca. La chiesa, costruita tra il 1738 e il 1751, fu
progettata dall'architetto italiano Gaetano Chiaveri in stile barocco
romano. L'interno, di forma ovale, presenta due gallerie di due altezze diverse
tra la navata maggiore e quelle laterali, quattro cappelle e una sagrestia
dietro l'altare anch'esse ovali. L'edificio, ricostruito dopo la seconda guerra
mondiale, chiaramente venne influenzato dallo stile della chiesa della Corte di
Versailles, conserva un
magnifico pulpito rococò di Balthasar Permoser del 1722, un'Assunzione,
un capolavoro di Anton Raphael Mengs (ritrattista principale del secolo
insieme a
Pompeo Batoni),
sull'altare maggiore e un imponente organo di Gottfried Silbermann
costruito tra
il 1750 e il 1753. Nella cappella a destra dell'ingresso, dedicata alle vittime
della guerra, si trova una 'Pietà' in ceramica di Meissen di Friedrich Press del
1974. Sotto il coro si trova la cripta dove si trovano le tombe degli elettori.
Schloßstraße, 24
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Pinacoteca degli Maestri Antichi
La Pinacoteca degli Antichi Maestri (Gemäldegalerie Alte Meister)
contiene una delle collezioni d'arte più importanti d'Europa. Il corpo centrale
della collezione è costituito da opere raccolte dalla famiglia Wettin a
partire dal XVI secolo, ma la maggior parte furono acquistate per volere del re
Augusto II il Forte e di suo figlio Augusto III nella prima metà
del XVIII secolo. La pinacoteca di Dresda si trovava precedentemente in altri
edifici prima nel Johanneum e poi nello Zwinger, nell'ala
costruita da Gottfried Semper tra il 1847 e il 1854. Tra le opere più
conosciute il 'Trittico della Vergine e del Bambino' (1437,
Jan
van Eyck), 'Venere addormentata' (1508-1510, attribuito a
Giorgione anche se potrebbe essere opera di Tiziano, suo discepolo), 'Madonna di
San Sisto' (1513,
Raffaello) (il celebre dipinto degli angeli usato per
scopi commerciali deve il suo nome all'abbazia di San Sisto a Piacenza, per la
quale papa Giulio II commissionò il dipinto), "Il tributo della moneta" (1516,
Tiziano), "Ritratto di un uomo" (1635,
Velázquez), "Autoritratto con Saskia"
(1635,
Rembrandt), "Donna che legge una lettera" (1659,
Jan Vermeer) o
"Festa dell'amore" (1717, Antoine Watteau).
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Residenzschloss
L'antica
residenza dei re di Sassonia, i Wettins, è stata costruita in fasi
successive tra la fine del XV e XVII secolo. Le ultime aggiunte a questo
vasto e irregolare castello formato da più edifici a più ali risalgono al 1889 e
al 1901. Oggi ospita numerose mostre e collezioni, la più famosa delle quali è
la Grünes Gewölbe ("Volta Verde"), che ospita il tesoro degli antichi re
sassoni, una collezione di oreficeria e di artigianato di pregio.
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Villaggio italiano
Il
cosiddetto Villaggio Italiano di Dresda (Italienisches Dörfchen) è un
ristorante storico della città. Si trova sulla Theaterplatz, la piazza del
teatro vicino alla Hofkirche, allo Zwinger nella zona storica del centro città.
Quando l'architetto italiano Gaetano Chiaveri costruì la Chiesa della Corte
Cattolica, (Katholische Hofkirche) la zona vicina era probabilmente abitata
anche da artigiani e artisti che si erano installati nel vicino al cantiere,
sulla ripida sponda sinistra dell'Elba, in una o più casette. I cittadini di
Dresda presto chiamarono quell'agglomerato di case "villaggio italiano". Più
tardi qui venne aperto un ristorante popolare, che prese a suo volta lo
stesso nome. Prima della prima guerra mondiale, un nuovo edificio
rappresentativo corrispondente allo stile architettonico degli edifici vicini fu
costruito su progetto del consigliere per l'urbanistica di Dresda Hans Erlwein.
Dopo il 1989, il ristorante venne inizialmente chiuso e successivamente
ricostruito o restaurato. Ancora oggi è uno dei ristoranti più belli e popolari
della città.
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Taschenbergpalais
Questo palazzo, che prende il nome da una piccola collina, è
stato costruito in stile barocco tra il 1707 e il 1711 da Daniel Pöppelmann; nel
corso del XVIII secolo, le sue ali sono state aggiunte. Fu la residenza dei
conti Cosel. Durante l'ultimo guerra venne distrutto e solo la facciata è stata
ricostruita.
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Neustadt (città Nuova)
La Neustadt (Città Nuova) di Dresda, sulla riva destra dell'Elba, ottenne
il titolo di città libera già nel 1430, anche se rimase sempre all'ombra della
residenza dall'altra parte dell'Elba. Dopo un disastroso incendio nel 1685, il
quartiere fu sistematicamente ricostruito e divenne noto come quartiere di
Neustadt. La ricostruzione barocca aveva prodotto strade e punti attraenti che
si possono ancora vedere nella zona intorno alla Königstrasse.
Anche se ha perso gran parte della sua maestosità nella seconda guerra mondiale,
nasconde ancora un certo numero di edifici e aree di particolare interesse. Da
Augustusbrücke, provenendo dalla città di Als, si possono vedere gli edifici
principali di Neustadt. Da sinistra a destra si trovano il Palazzo Giapponese,
il Blockhaus e i grandi edifici in stile eclettico che ospitano il
Ministero delle Finanze e della Cultura (1890-1896) e, a valle, il
Carolabrücke e lo Staatskanzlei (1900-1904). La piazza Neustädter
Markt presenta la statua equestre dell'elettore polacco Federico Augusto
I, conosciuta come Der Goldener Reiter (Il cavalier d'oro). Il vicino
quartiere settentrionale di Äussere Neustadt (letteralmente Fuori città
Nuova)è un quartiere residenziale dall'architettura tipica del XIX secolo.
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