La biblioteca vivente

Sei qui: Articoli informagiovani >

Le biblioteche viventi prevedono un prestito di persone anziché libri. Volontari con esperienze di vita particolari sono disponibili a raccontare la propria storia a chi desidera "leggerla", favorendo dialogo e comprensione.

 

L'idea è nata nel 2000, lanciata dall'Associazione danese "Stop alla Violenza" e ripresa dal Consiglio d'Europa durante campagna "Tutti uguali e tutti diversi" contro le discriminazione; la Biblioteca Vivente è un nuovo modo di vivere i libri. L'idea è promuovere il dialogo senza stereotipi e diffidenze...

 

"Non giudicare un libro dalla sua copertina" (in inglese Don't Judge a Book by its Cover!) è il titolo del manuale di riferimento per tutti coloro che volessero realizzare una Living Library! Ma vediamo cosa è effettivamente una biblioteca vivente. Un libro nella Biblioteca Vivente è una persona, disposta a "far girare le pagine della propria vita", a narrare la sua esperienza di vita vissuta, a condividere, disposta a rispondere alle domande del lettore-pubblico.

 

Come si legge dal sito della Biblioteca Vivente di Bologna, gli obiettivi di questa iniziativa sono:

  • informare e sensibilizzare sulle tematiche connesse alle identità multiple, agli stereotipi e pregiudizi, alle discriminazioni;

  • educare alla realtà interculturale, promuovendo una convivenza basata sulla conoscenza ed il rispetto delle diversità;

  • presentare e far vivere la diversità come un valore aggiunto ed un arricchimento della comunità locale".

I libri-persona nelle varie iniziative in giro per l'Italia (Bologna, Modena, Ferrara, Verona, Torino… solo per citarne alcune…) sono spesso reclutati dalle associazioni. Di norma viene anche predisposto una sorta di catalogo con un riassunto che viene consegnato ai lettori in modo che loro possano scegliere il libro da leggere. Quindi una Biblioteca Vivente funziona un po' come una vera biblioteca: ecco i libri-persona da prendere in prestito, il catalogo dei titoli, i bibliotecari e una sala dove poter leggere, con sedie e tavoli per la consultazione, a volte anche uno spuntino… e poi i lettori.

I libri però si attribuiscono un titolo a seconda delle proprie esperienze, che a volte purtroppo le ha portate a subire pregiudizi e discriminazioni. Il lettore può prenotare un libro per una lettura-conversazione di circa mezz'ora: i libri allora si raccontano, rispondono alle domande, trasmettono le proprie emozioni…

Il bibliotecario è sempre presente nella sala lettura e si occupa dell'iniziativa. Alla fine del tempo stabilito avverte i lettori, gestisce il libro e se il lettore vuole più tempo per leggere il libro, gestisce il nuovo prestito. Le letture di norma avvengono all'interno di festival, convegni, ma possono anche essere organizzate in scuole o essere individuali. Chi le organizza recluta i libri e li incontra prima per definire il titolo e la trama del libro. Il contenuto del libro può spaziare dall'arte culinaria, alla propria esperienza di omosessuale, alle discriminazioni subite come immigrato etc. Al libro vengono di norma rilasciati anche dei consigli, basati sulle esperienze pregresse di chi ha già partecipato a queste iniziative, su cosa rispondere quando le domande sono troppo incalzanti o personali, ma ogni libro ha la possibilità di aprirsi finché vuole.

Dal vademecum sopra citato riprendiamo alcune idee su come organizzare questo evento (se si cerca su Youtube Biblioteca Parlante vengono comunque fuori molti video interessanti…):

-   organizzazione fisica della biblioteca e collegamento con il festival che la ospiterà. In questa fase è necessario reclutare dei volontari e controllare il luogo dove si svolgerà l'iniziativa per organizzare il tutto al meglio. Servono anche oltre i bibliotecari, eventuali traduttori, accompagnatori alla Biblioteca etc.

-   preparare il contenuto della biblioteca, definendo anche i tempi in cui ogni libro può parlare, l'ordine etc. Questa fase è in genere eseguita da 3 o 4 persone che contattano i libri sulla base di telefonate, incontri, chiacchierate, attraverso contatti diretti oppure associazioni. È importante organizzare sempre un breve incontro di formazione con i libri per spiegare loro l'iniziativa;

-   promozione dell'iniziativa.

Sul sito dedicato alla Rete italiana delle Biblioteche Viventi è possibile consultare dove si tengono le iniziative e i vari progetti e altre informazioni utili.  E allora… leggiamo e viviamo il libro che è anche in noi!


 

Copyright © Informagiovani-italia.com. La riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.

Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:  Paypal

FacebookTwitterYoutubeScrivi a Informagiovani Italia