CORDOVA

VISITARE CORDOVA - INFORMAZIONI E GUIDA. Tra paesaggi infiniti e architetture moresche, questa città patrimonio UNESCO, fa invidia al mondo intero. Un tempo dimora di filosofi, medici e matematici musulmani, regala ancora oggi un concentrato di bellezze raffinate: dai luoghi di culto, antichissimi, alle vivaci taverne dove si danza il flamenco, ai balconi fioriti delle case, che durante la festa popolare 'de los patios' si fanno ancora più belli.

 

Cordova (in spagnolo Córdoba) si staglia su una distesa del Río Guadalquivir, ai piedi della Sierra Morena, con la campagna andalusa che si estende lontano, in ogni direzione intorno, e che sembra infinita. La città è sia una sofisticata piccola metropoli con i sui oltre 310 mila abitanti sia, allo stesso tempo, il cuore di una parte molto rurale dell'Andalusia.

 

Oltre alle sue grandi attrazioni storiche, è anche oggi una città moderna con ottimi ristoranti, taverne affollate e locali notturni alla moda. Il periodo migliore per visitarla è tra metà aprile e metà giugno, quando il cielo è grande e blu, le temperature sono gradevoli, i suoi vicoli antichi, i suoi patii di sapore moresco sono al loro meglio, grondanti di foglie e fiori e profumi meravigliosi. Città natale di famosi filosofi e artisti quali Seneca, il musulmano Averroè, l'ebreo Mosè Maimonide, il poeta latino Lucano e, più recentemente, artisti di flamenco, come Paco Peña, Vicente Amigo e Joaquín Cortes.

MezquitaCordova è, tutto sommato, una città di piccole dimensione che ha conservato l'atmosfera del Medioevo. La sua architettura è la più caratteristica delle città islamiche medievali nella penisola iberica. Le strade sono strette e tortuose, con grandi piazze ornate da sculture e fontane di eccezionale bellezza ad ogni angolo. Quella che era la moschea principale, la  Mezquita, venne trasformata nel 1236 nella Cattedrale dell'Immacolata Concezione. Un luogo unico al mondo che si trova nel centro della città. Le tracce della moschea tuttavia sono ancora tutte lì, molto presenti. La Grande Moschea venne costruita a partire dal 785 d. C e ci vollero diversi secoli perchè fosse completata. Quando i cristiani riconquistarono la città dai mori, furono molto sorpresi dalla grandiosità dell'edificio e decisero di non distruggere questa meravigliosa opera. La moschea venne aperta al culto cristiano come Chiesa dell'Ascensione della Madre di Dio, poi divenuta Cattedrale quando Cordova divenne sede vescovile.

Calleja de las FloresIl periodo di prosperità della Cordova Musulmana è considerato il X secolo. In quel momento storico si cominciarono a costruire nuove moschee che potevano anche competere con quella della Mecca e i palazzi dei califfi apparivano come costruzioni fiabesche da Mille e una notte. Un altro luogo particolare della città è la Calleja de las Flores, una stretta via con tanti vasi fioriti appesi ai lati della strada che sfocia in una piazzetta pittoresca diventata un posto preso d'assalto dai turisti che fotografano uno dei più begli scorci della città con il campanile della Mezquita in fondo al vicolo tra le case bianche. Ci sono tante vie come queste in Andalusia e a volte sinceramente non ci si riesce a spiegare tutto questo affollamento.

CordovaCordova è indubbiamente una fusione unica di diverse culture, quella romana, giudaica, musulmana e cristiana.  Un posto di eccezionale rarità, tanto che nel 1994 l'UNESCO ha incluso il centro storico della città nella lista dei Patrimoni dell'Umanità. Cordova ha conservato una impronta architettonica multiculturale soprattutto nella disposizione delle vie e delle piazze dove a volte si scorgono tutti gli elementi nella stessa via.

 

Festival dei Patii.Passeggiando nelle strette e tortuose viuzze della città vecchia, si possono osservare all'interno delle case, splendidi patii e ombrosi cortili giardino, chiusi da bellissimi cancelli in ferro. In tutta la Spagna e soprattutto nel sud del Paese, in estate fa molto caldo e per cercare di proteggersi dalla calura questi cortili sono stati da sempre luoghi di vita vissuta. Con il fresco dei giardini e delle fontane sono sempre stati un luogo fondamentale della cultura di questi luoghi dove vivere e dove incontrarsi. Come omaggio a questo aspetto a Cordova in estate si svolge dal 1932, ogni anno, il Festival dei Patii (Festival der Patios). Come ornamenti dei cortili si utilizzano straordinarie composizioni floreali. Alcuni talentuosi partecipanti compongono sulle pareti vere e propri dipinti di fiori. Uno spettacolo incredibile. 

CordobaL'ingresso ai cortili interni durante i giorni del festival è assolutamente gratuito e i padroni di casa sono molto ospitali con i visitatori. A fare visita ai patii in questo periodo non solo i turisti o i curiosi ma anche una severa giuria che decide cortile più bello. Per vincere la gara è necessario non solo decorare il cortile in modo originale, ma anche osservare alcune regole rigorose. Per esempio, per decorare il cortile è necessario utilizzare il maggior numero possibile di colori diversi e mettere i mazzi di fiori solo dove stabilito. Una delle condizioni obbligatorie per partecipare alla competizione e la presenza di una fontana al centro del patio.  Il festival si svolge in piena estate e di solito dura sette giorni. Nell'ultimo giorno del concorso la giuria sceglie il vincitore che riceve un discreto premio in denaro.

 

CordovaLa multiculturalità si caratterizza anche nella gastronomia di Cordova la quale ha la capacita di combinare prodotti di terra come le carni con il freschissimo pesce. I segni dell'influenza araba si trovano soprattutto nell'uso delle spezie, come l'origano e la menta con piatti essenzialmente di riso, spinaci, arancia amara e verdure e eccezionali fritti di zucchine, melanzane e carciofi. Tra le ricette tipiche di Cordova ricordiamo lo stufato di coda di bue, l'agnello in caldereta, i tradizionali involtini, l'agnello al miele e tutti i prodotti della salumeria come i prosciutti di maiale iberico della Valle de los Pedroches, il salame di Pozo Blanco ed i sanguinacci di Fuente Ovejuna e Hinojosa. Il gazpacho dell'Andalusia, si affianca al salmorejo, un gazpacho speciale, a cui possono aggiungersi altri ingredienti come prosciutto, coniglio e uova fritte. Una delle specialità tipiche della tradizione musulmana sono anche i dolci come il perol cordobés, preparato con mandorle e pezzetti di mela, la torta cordobana, Cordova centro storicofatta con pasta sfoglia e il cabello de ángel. Per quanto riguarda i vini di Cordova ricordiamo quelli di Montilla-Moriles e il Pedro Ximénez. Oggi Cordova mantiene il fascino antico nonostante sia tuttavia una città moderna, con centri congressuali, palazzi moderni, strade larghe e nuove. Ma basta entrare nel centro storico, visitare la Mezquita o girare per le strade acciottolate della Juderia, per ritrovare tutta l'atmosfera della Cordoba musulmana e lo spirito più vero dell'Andalusia di un tempo.

 

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