ESTREMADURA

VISITARE ESTREMADURA - INFORMAZIONI E GUIDA. Regione di confine, situata tra le terre più conosciute e frequentate della penisola Iberica, è e rimane il cuore storico della Spagna più autentica seppur quello meno conosciuto. Ospita città, anche parte del patrimonio UNESCO: Merida, Cáceres, Plasencia, Trujillo, Vera, tra le altre.  

 

L'Estremadura (Extremadura in spagnolo) è uno dei segreti meglio custoditi di tutta la Spagna. É una regione autonoma e si posiziona  lungo il confine occidentale con il Portogallo, a nord e ad est con la Castiglia e Leon, e a sud con l'Andalusia. Ospita città storiche come Mérida e Cáceres e aree di straordinaria bellezza naturale. Siamo in una regione di contrasti ed esplorarla significa fare un viaggio nel cuore della Spagna più antica, tra rovine romane e affascinanti città medievali, località pittoresche, a volte anche isolate e per questo ancora più misteriose.

MéridaQuesto, senza tralasciare le aree naturali, dalle foreste, quelle del sud della Sierra Morena, alla importante fauna selvatica della Riserva principale di Monfragüe (oggi Parco nazionale) e il Parco naturale del fiume Tajo. Generalmente, il clima è tipicamente mediterraneo, estati molto calde e secche ed inverni miti e lunghi, anche se mitigati dalla costa atlantica portoghese, poco lontana. Il consiglio è quello di visitarla durante i suoi eventi più caratteristici, di cui accenniamo più avanti.

Monastero di Guadalupe CaceresPur essendo una regione relativamente poco conosciuta al di fuori della Spagna, l'Estremadura è una delle più ricche del Paese in termini di attrazioni e memorie storiche. I Romani, durante il periodo di massima espansione dell'Impero, fondarono l'attuale Mérida, che ospita ancora oggi alcune delle testimonianze meglio conservate del periodo storico considerato. In Estremadura hanno avuto origine anche i più famosi dei 'Conquistadores', come Francisco Pizarro (che proveniva dalla città di Trujillo e come i libri di storia ci hanno insegnato, conquistò bruttalmente Atzechi e Inca) e Vasco Núñez de Balboa (il primo europeo a condurre una spedizione per raggiungere – inizialmente a sua insaputa - l'Oceano Pacifico dalle Americhe), e che come tanti, lasciarono la Spagna per fare fortuna nelle Americhe (le città con i nomi spagnoli nel sud America in effetti non si contano e se non lo sapevate, Santiago del Cile era originariamente chiamata Santiago di Nuova Estremadura).

MéridaL'Estremadura è divisa in 383 comuni, tra le Provincie di Badajoz e Provincia di Cáceres e l'unica lingua ufficialmente riconosciuta è lo spagnolo (i dialetti locali sono chiamati Castúo), ma sono presenti altre lingue, come la lingua protetta Fala, di tradizione galiziano-portoghese e parlata nella valle di Jálama; il Leonese (altra lingua in via d'estinzione) e il portoghese, parlato nelle località di Cedillo ed Herrera de Alcántara, e anche nella località di Olivenza, anche se generalmente solo dagli anziani.

Gli antichi romani scelsero questo territorio, creando una grande via di comunicazione: la Ruta de Plata, un percorso oggi diventato itinerario escursionistico a lunga distanza e un percorso turistico vagamente definito; attraversa l'Estremadura da nord a sud, combinandosi con la via principale che collega Madrid con Lisbona). Era la Lusitania, l'antica provincia romana, quella che oggi comprende approssimativamente l'attuale Portogallo (eccetto il nord) e una porzione centro occidentale della Spagna, l'attuale Estremadura con capitale Mérida, una delle città più importanti dell'impero romano. D'altronde la parola 'estremadura' deriva dal latino "estremo estremo" (letterale) e cioè il confine sicuro più esterno di un territorio occupato. Il territorio si doveva presentare economicamente sviluppato e attraente ai tempi dei Romani, probabilmente anche sotto i Mori e forse anche quando venne riconquistata dagli spagnoli di  Alfonso IX of León, nel 1230. Nei secoli successivi però la regione si presentava in condizioni difficili e forse furono queste le ragioni che spinsero giovani ambiziosi a cercare fortuna oltre l'Atlantico e farli dei 'conquistadores'. Secondo un censimento del 1591 la popolazione dell'Estremadura era di circa 540.000 persone, pari all'8% della popolazione totale di tutta Spagna, mentre nel 1717, gli abitanti non arrivavano a 326.360. Oggi, con una densità pari a meno di 30 abitanti per kmq, la regione è una delle meno popolate della Spagna (e anche la più povera in termini di PIL pro capite); una realtà storica che  paradossalmente è anche una delle ragioni principali dell'ambita ricchezza del suo patrimonio storico e naturale, tra i meglio conservati del Paese.

L'estremadura ospita inoltre alcuni siti UNESCO:  la storica Mérida e la sua antica città, Emerita Augusta con i suoi incredibili monumenti romani, e dove ogni estate si può assistere ad un grande festival teatrale; la città di Cáceres con il Monastero Reale di Santa María de Guadalupe, e i parchi naturali del Geoparco Villuercas-Ibores-Jara e il Parque Natural del Tajo Internacional.

Eccole le attrazioni naturali dell'Estremadura, particolare preferito per gli amanti del birdwatching, sono il parco nazionale Monfragüe e la valle di Jerte (visitatela in primavera, con i ciliegi in fiore: bellissima).Tra i centri urbani, oltre alle già citate Mérida e  Cáceres, sono da non perdere anche Plasencia (città antica chiusa da mura e con due cattedrali storiche), Trujillo (piccolina cittadina fortificata, dominata da un castello e luogo natale del conquistadores Pizzaro), e i piccoli villaggi di Vera, con il vicino Monastero di Yuste, che fu dimora solitaria degli ultimi anni di vita dell'imperatore Carlo V, e Galisteo, una cittadina cinta totalmente da antiche mura di origine moresca. Da non perdere poi la visita a Montanchez, una cittadina dominata da un castello, un tempo fortesca moresca, e a nord di Caceres, e la piccola cittadina di Garovillas, che si fa apprezzare per la bella piazza rinascimentale. E infine, Medellin, che troviamo ai piedi di un antico castello medievale, e Zafra, una delle "Pueblos Blancos", i tipici villaggi bianchi dell'Andalusia.

Organizzate il viaggio durante i Festival dell'Estremadura, sono eccezionali. A maggio Cáceres offre il suo Festival Womad, con un mix di artisti internazionali e bancarelle con prodotti tipici.  Villanueva de la Vera tra febbraio e marzo ospita il Carnevale Pero Palo, tra musica e tanto baccano una delle feste più partecipate dalla popolazione locale. Il Festival di Mérida ogni estate porta invece rassegne di danza, opera, concerti e spettacoli teatrali di alta qualità, con una location tutta particolare (l'antico teatro romano), senza dimenticare la Settimana Santa di Mérida, una delle più belle di tutta la regione. Achehuche ospita invece il Festival di Carantonas, molto particolare ed originale (a voi scoprire di che si tratta) in vista delle celebrazioni del patrono, san Sebastian.

Infine, come non parlare della Gastronomia e Cucina dell'Estremadura?  L'agnello cotto nella paprika e la Cachuela Extremeña, un paté grosso e piccante sono imperdibili, senza tralasciare la famosa tortilla spagnola che presumibilmente venne inventata nel monastero di Guadalupe, insieme alla consommé (come lo chiamano in francesi). La regione è comunque nota per i diversi modi di preparare il maiale e il montone iberico (i maiali neri qui producono un prosciutto molto gustoso, salsicce al chorizo e altri prodotti a base di carne di maiale): i callos con manos de cerdo (la trippa con i piedi di maiale) è un piatto tipico, così come la caldereta de cordero (stufato di montone), il cabrito en cuchifrito, il frite de cordero (il fritto di montone) e il cabrito a la hortelana (stufato di capretto e verdure). Troverete poi tra i dolci i buñuelos, magdalenas a base di anice, delle ottime torte alla ciliegia e le furrinillas, a base di mandorle. C'è un solo vino in Estramudara con una Denominazione d'Origine, la Ribera del Guadiana.

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