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VISITARE NANTES - INFORMAZIONI E GUIDA. Si può togliere questa città
dalla Bretagna (come quando i confini regionali furono ridisegnati durante
la seconda guerra mondiale), ma non si può togliere la Bretagna dalla sua
antica capitale.
La città di
Nantes, alla foce della
Loira
e sulle rive dell'immenso Oceano Atlantico come una giovane ragazza dall'aria un po' retrò,
è una città elegante e con un pizzico di genuina presunzione.
Capitale della
Bretagna
storica, sesta più grande città della Francia, la Venice de l'Oust (la Venezia dell'Ovest), come viene spesso chiamata dai francesi, per via della sua posizione nel delta della Loira, è una
luogo capace di unire una storia importante ad un futuro più
che promettente.
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Sarà
per questo che i francesi l'hanno votata come la più desiderabile e colta di
tutte le città della nazione, un luogo dove tutti vorrebbero vivere. con un
centro completamente pedonale. Nel 2007, anche Nantes è stata inclusa tra le Villes et Pays d'Art et d'Histoire (Città e Terre d'arte e storia) della Francia.
Per accendere l'immaginazione sappiate solo che qui è nato Jules Verne,
o Giulio Verne, come è conosciuto dalle nostre parti.
La costa atlantica francese può anche non possedere le note sfarzose della sua controparte mediterranea, ma le attrazioni sono ugualmente tante, e sole, spiagge ed intrattenimento sono sempre a portata di mano. Nantes, la si incontra così, posizionata in una valle bagnata da una fitta rete di corsi d'acqua, molti dei quali furono ricoperti durante il XX secolo. Una località che sembra affrettarsi a raccontare un suo grande passato, quasi a voler mettere in chiaro, da subito, una grande verità: la storia si sarà anche potuta permettere di togliere Nantes fuori dalla mappa geografica della Bretagna (come è capitato dal giorno della distribuzione dei nuovi confini amministrativi francesi durante la seconda guerra mondiale), ma come si dice da queste parti,
nessuno riuscirà a togliere l'anima bretone dalla sua antica capitale, 'Naoned' (Nantes). Il Times, il noto periodico americano, già qualche anno fa riportava come i francesi sceglievano non
Parigi,
Nizza o
Tolosa come città più vivibili di tutta la Francia, ma Nantes, che oltretutto era già stata votata città più verde della Francia. La curiosità a questo punto diventa sempre più impaziente, cosa mai avrà questa località di tanto interessante? Saranno forse i parchi, i giardini, i castelli e gli antichi palazzi affacciati sui piccoli fiumi del delta? O saranno forse le storie fantastiche raccontate da uno dei suoi figli prediletti, Giulio Verne? La storia di Nantes è la prima ad affascinare, sempre capace di reinventare se stessa. Giulio Verne, che il futuro l'ha saputo immaginare e raccontare come pochi, sarebbe stato orgoglioso della sua città, presentatasi alle porte del nuovo millennio con rinnovato entusiasmo giovanile. Altri millenni fa la storia di Nantes doveva ancora essere raccontata.
Tutto ebbe inizio con i Namneti, una delle cinque tribù celtiche della penisola bretone, stanziatisi nella parte nord del delta. La Bretagna antica, già al centro dello sviluppo della cultura megalitica nel periodo Neolitico, divenne infatti territorio di insediamento delle tribù celtiche, e cioè dei Veneti (da non confondere con gli odierniabitanti del Veneto), nel nord-ovest, fondatori dell'antica Darioritum (l'attuale Vannes), dei Redoni, fondatori di città come Rennes e Redon, dei Coriosoliti, stanziatisi nella costa ad ovest della penisola di Cotentin (Bassa Normandia), degli Osismi che diedero origine all'attuale città di Carhaix-Plouguer, e per l'appunto, dei Namneti, da cui Nantes ha origine. Dopo la conquista della Gallia da parte dei Romani, la zona divenne nota come Armorica (zona costiera), e successivamente con l'avvento delle popolazioni bretoni dalle isole inglesi, come Bretagna. Sin dal Medioevo Nantes si sviluppò come un importante città mercantile, grazie al traffico fluvile lungo la Loira. Nel XVIII secolo, la città ebbe il triste primato di capitale del commercio degli schiavi: apparteneva infatti al cosiddetto 'commercio triangolare', in riferimento ai viaggi delle navi che dalla Francia si dirigevano in Africa e poi verso le Americhe, schiavi in cambio di legno ed altri beni. I tristi avvenimenti sono oggi raccontati nel museo del castello dei duchi, in un percorso storico che si consiglia di non perdere. Nantes in effetti si è sviluppata tutta intorno al fiume e la sua economia è stata per lungo tempo incentrata nella costruzione navale e nelle attività a questa connesse.
La sua posizione strategica, come via d'accesso alla Bretagna, spiega il perché nella storia sia stata ampiamente saccheggiata e bombardata, soprattutto durante la seconda guerra mondiale, quando divenne un importante base navale per le forze naziste. Gran parte del centro storico, fortunatamente non tutto, andò distrutto soto i bombardamenti, ma si noterà come architettonicamente Nantes abbia saputo ricostruire le sue ricchezze, al pari di altre città della costa atlantica, come per esempio
Bordeaux.
Il centro storico di Nantes è caratterizzato dal grande Castello dei duchi di Bretagna (Château des ducs de Bretagne, nella prima foto in alto), l'ultimo e il più grande dei castelli della Loira, recentemente restaurato al suo antico sfarzo. Elencato come Monumento storico nazionale sin dal 1840, il Castello testimonia la storia di Nantes e della Bretagna sin dal XIII secolo. Nel 1598 venne emanato il famoso Editto di Nantes, con il quale il re di Francia Enrico IV decretò la fine delle Guerre religiose, garantendo diritti civili e libertà di culto agli Ugonotti (calvinisti francesi). L'editto (che fu preceduto alcuni decenni prima dal cosiddetto Editto di St German en Laye dll'italiana Caterina d Medici, regina consorte di Enrico II di Francia) teneva infatti ben distinta la sfera civile da quella religiosa dell'individuo, apprendo ad un percorso di laicità e di tolleranza. L'importante documento fu in verità firmato presso la Maison des Tourelles, un edificio situato in quello che un tempo costituiva il 'Quai de la Fosse', un molo lungo il fiume Loira, andato distrutto durante la seconda grande guerra, e questo mentre il re di Francia risiedeva nel Castello ducale. Nel 1685, la revoca dell'Editto da parte di Luigi XIV, con l'Editto di Fontainebleau, causò l'esodo degli ugonotti dalla regione. All'interno del castello, il cortile rivela un elegante palazzo del XV secolo in pietra di tufo, secondo lo stile del Rinascimento, affiancato da altr eleganti edifici in pietra bianca del XVI e del XVIII secolo. Non si perda la vista lungo il passaggio superiore delle mura e la possibilità di visitare il Museo di Storia di Nantes, ospitato nelle 32 sale interne. Dal castello si raggiunge facilmente la Cattedrale di St Pierre e St Paul, nella omonima piazza, che si presenta in tutto il suo splendido stile gotico fiammeggiante in pietra bianca calcarea. Edificata nel 1434 sulla fondamenta di una precedente chiesa romanica, venne completata esattamente 457 anni dopo. All'interno, è rimasta ben conservata la tomba dei duchi di Bretagna, Francesco II e Margherita de Foix, un capolavoro d'arte rinascimentale. Rimandiamo il lettore alle nostre pagine di Cosa vedere a Nantes per i dovuti approfondimenti sui monumenti storici della città. Prima di lasciarvi vogliamo tuttavia continuare la visita nei quartieri più antichi della città, tra questi troviamo Ile Feydeau, che con le sue case del Settecento, costruite dai ricchi mercanti, rimane a nostro avviso una delle aree più emblematiche di Nantes (si ammiri in particolare l'edificio chiamato Temple du Goût, un grande elegante palazzo aristocratico elencato come hôtel particulier francese, e cioè un edificio di particolare pregio architettonico). Il Quartiere di Le Bouffay, d'altro canto, avrà modo di farsi riconoscere per la sua fisionomia urbana e architettonica (strade strette ed edifici del XV secolo) e per la moltitudine di ristoranti, bar e crêperies, ed anche una vivace vita notturna. Nantes è facile da raggiungere, la città dista solo 8 km dal suo più vicino aeroporto, l'internazionale Aeroporto Atlantique de Nantes, uno dei maggiori di tutta la Francia. Prima di lasciarvi ad altre sezioni però eccovi un ultimo consiglio: non perdete la possibilità di visitare la brasserie Cigale di Nantes (1845), capolavoro dello stile Art Nouveau e uno dei monumenti storici della città. Jean-Louis Trintignant non sarà stato sicuramente il solo ad aver definito la Cigale "
Peut-être la plus belle Brasserie du monde". Buona Nantes!
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