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Il fiume Loira
La Loira è il
fiume più lungo (1012 km) e più bello di Francia (se si esclude
il Reno, che però ha il suo corso quasi tutto all'esterno
del Paese). Conosciuto al giorno d'oggi principalmente per la
Valle
della Loira, costellata da castelli fiabeschi, fa parte
della storia stessa del Paese e fino alla nascita del sistema
ferroviario, ha rappresentato anche la via commerciale più
importante, con canali che lo collegavano agli altri più grandi
e navigabili fiumi di Francia al mediterraneo e al nord Europa.
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Dalla
sorgente al Monte Gerbier-de-Jonc, la Loira si snoda
attraverso gole strette e interrotte solo dalla pianura di
Puy en Velay. Poi si allarga un po' dopo Roanne e
attraversa le città di Digoin e Decize prima di
raggiungere Nevers. Poco dopo, riceve le acque dell'Allier,
un grande affluente che gli conferisce una nuova scala di
grandezza. Da Nevers a Orléans il fiume scorre
verso nord-ovest e il bacino di
Parigi. Arrivato nei pressi di
Orléans
cambia direzione verso sud-ovest tra Orléans e
Tours. Poi scorre tra la Turenna e l'Angiò (Touraine e
Anjou). Da Tours a Saumur riceve le acque di diversi
fiumi dal Massiccio Centrale e curva verso ovest. Poi sale
leggermente da Saumur ad Angers. Da qui il fiume termina
il suo percorso verso ovest entrando nel Massiccio Armoricano e
attraversando Ancenis e
Nantes. La Loira sfocia quindi nell'Oceano Atlantico
attraverso un vasto estuario con Saint Nazaire a nord e
Saint Brévin a sud.
I suoi principali affluenti sono l'Allier, e soprattutto
a Tours, lo Cher, l'Indre e la Vienne (a
sua volta alimentato dalla Creuse). Poi a Saumur la Loira
raccoglie il Tuet poi ad Angers prende le acque del
Maine che raccoglie il Loir, la Sarthe e la
Mayenne e infine vicino a Nantes riceve la Sèvre Nantaise
e l'Erdre.
La Loira è caratterizzata da un regime fluviale irregolare, con
inondazioni talvolta violente in primavera o autunno. Per
limitare i danni, i primi argini della Loira sono stati
costruiti a partire dal IX secolo. In estate, invece, il basso
livello delle acque è talvolta molto basso e la portata del
fiume è bassa, mentre i banchi di sabbia occupano gran parte
dell'alveo del fiume. Sul fiume e sui suoi affluenti sono state
costruite dighe che contribuiscono a regolare il flusso
dell'acqua.
La
Valle
della Loira, il nome più famoso associato a questo fiume,
è un tratto di 300 km nella porta occidentale del fiume che
inizia con Orléans e termina a Nantes, 56 km prima dell'estuario
del fiume sull'Oceano Atlantico. L'UNESCO nel 2000 ha inserito
la Valle della Loira, tra Sully-sur-Loire e Chalonnes
nella lista dei Patrimoni dell'Umanità. L'estuario si estende
per una lunghezza di 40 km e una larghezza massima di 3 km,
sfociando a a Saint-Nazaire. La Loira è navigabile solo
per brevi tratti, ma è collegata ad altri fiumi (Senna,
Rodano) tramite vari canali, mentre quello Nantes-Brest
la mette in comunicazione diretta con la rada di Brest in
Bretagna.
Il fiume di Francia
Il
fiume Loira nasce ad est del Massiccio Centrale, a1375 metri di
altitudine sulle pendici del Monte Gerbier-de-Jonc, nel
massiccio vulcanico del Mézenc (Monts du Vivarais), una
delle montagne più alte (1550 m) del dipartimento dell'Ardèche (Vivarais).
La sua direzione iniziale è verso sud per una decina di
chilometri prima di sbattere su un blocco vulcanico che riporta
il fiume verso nord. Scava profonde gole nei pressi di
Arlempdi nell'Alta Loira e conduce al bacino di
basalti del Puy en Velay. Il fiume scorre rapidamente
attraverso la pianura del Puy, passa per Lavoûte sur Loire,
poi per Vorey, dove le Gole della Loira continuano
oltre Retournac e terminano al Lago di Grangent, a
ovest di Saint Etienne.
Attraversato
il piccolo bacino del Puy (a una altitudine di 600
metri), la pianura del Forez e la pianura del Roanne
(alt. 275 m); poi degrada verso nord-ovest, ai piedi di
Morvan, quindi si dirige verso Orléans a sud-ovest, tra
Beauce e Sologne, si avvia poi verso
Blois.
Da Sant'Etienne a
Nevers
Nella
parte che va da Sant'Etienne a Nevers, il fiume
attraversa i dipartimenti l'omonimo dipartimento della Loira,
della Saône e Loira, poi si allarga nel
dipartimento dell'Allier prima di proseguire il suo corso
nel dipartimento di Nièvre, che prende il nome
dall'omonimo fiume che poi si riversa nella Loira.
Sant'Etienne si trova a 600 metri di altitudine, è diventata
la capitale di Forez e la capitale del dipartimento della Loira.
La città è abbastanza bella, anche se un po' lontano dal fiume
che scorre sul suo lato occidentale, ha circa 180 mila abitanti,
ha un passato industriale e minerario molto importante (che
attirò tanti immigrati italiani) ed è nota, tra le altre cose,
per avere la squadra più titolata del calcio francese (dove ha
giocato anche Michel Platini).
La Loira entra poi nel bacino del Forez. Passa vicino a
Montbrison per poi raggiungere la città di Feurs e
dopo aver scavato nuove Gole della Loira, il fiume attraversa la
pianura e la città di Roanne dove la sua larghezza supera
nella gran parte dei tratti i cento metri.
Roanne
è un'antica città, in epoca celtica si trovava sul territorio
della tribù gallica dei Ségusiaves. In passato, a Roanne
era possibile attraversare la Loira con un guado ed è da questa
città che il fiume diventa navigabile. Nel XIX secolo,
l'attività economica si sviluppò e rimase significativa fino
alla fine del secolo, il porto di Roanne era molto attivo con il
trasporto del carbone a Orléans e verso l'estuario del fiume.
A
nord di Roanne la Loira attraversa una regione interessante, il
Brionnais nota per la qualità delle sue numerose chiese
romaniche. Quella di Paray le Monial è vicino a Digoin.
Quest'ultima, grazie a un ponte sul canale, il Canal du
Centre permette di stabilire un collegamento fluviale tra la
Loira e la Saona., il fiume che scorre anche a
Lione, prima di finire nel mediterraneo. Il fiume segnò
la storia di Digoin, i barconi provenienti da Nantes, in
Bretagna, scaricavano le loro chiatte di sale e riportarono
vino, pesce e cereali nella direzione opposta. Tra Roanne,
Digoin, Decize e Nevers, la Loira è raddoppiata da un canale.
La
Loira scorre poi secondo un pendio più debole con molti meandri.
Attraversa la regione della Sologne Bourbonnaise e arriva
a Decize che si è sviluppata da un'isola sulla Loira alla
confluenza del fiume Aron. Venne citata per la prima volta nel
de Bello Gallico di Giulio Cesare. La Loira riceve quindi le
acque della Nièvre appena a monte di Nevers.
Da
Nevers a Orléans
Dopo
Nevers, la Loira si piega prima di essere alimentata dalle acque
dell'Allier, riprende la sua direzione verso nord. Nevers
conserva molti monumenti come la Cattedrale di Saint Cyr e
Sainte Julitte, la Chiesa di Saint Etienne, la
Porte du Croux, il Palazzo Ducale ecc. Il fiume passa a
La Charité, importante antica roccaforte attribuita ai
protestanti dopo le guerre di religione della fine del XVI
secolo. Pouilly sur Loire e Sancerre sono piccole
città circondate da vigneti che producono vino di alta qualità,
sono anche interessanti siti turistici.
La Loira attraversa quindi Cosne sur Loire e raggiunge
Châtillon sur Loire e Briare con il suo famoso
Ponte-Canale. Il Castello di Gien sorveglia il fiume, la
città è anche conosciuta per la sua terracotta. Il fiume arriva
poi a Sully con il suo superbo castello.
Saint Benoit sur Loire conserva un'abbazia medievale (Fleury)
che ha avuto un grande ruolo intorno all'anno 1000. Germigny
ha una chiesa carolingia notevole e una volta passato
Chateauneuf sur Loire e Jargeau la Loire forma una
curva la cui cima è Orléans.
Orléans è una città con un grande passato storico . È stata la
capitale di un regno in epoca merovingia poi la prima capitale
dei re capetinghi dopo l'anno 1000. Nel 1429, la liberazione di
Orléans da parte di Giovanna d'Arco durante la guerra dei
Cent'anni fu il momento cruciale della riconquista del regno di
Francia da parte del re Carlo VII (vedere la guida
dedicata a
Orléans).
Da Orléans a Tours
Da Orléans la Loira cambia direzione e si dirige verso
sud-ovest. La prima città incontrata è Meung sur Loire,
che dista solo una quindicina di chilometri da Orléans. A pochi
chilometri a est, la Chiesa di Notre Dame de Cléry ha
avuto il suo momento di gloria al tempo del re Luigi XI. Circa
dieci chilometri oltre Meung, Beaugency ha conservato
diversi monumenti medievali interessanti (torre di Cesare,
bastioni, castello, chiesa).
Sempre sulla riva nord, la prossima fermata è Mer con la
vicina centrale nucleare di Saint Laurent des Eaux. Si
passa poi davanti al Castello di Ménars, reso famoso
dalla Marchesa de Pompadour ed è l'ingresso di Blois,
una città ricca di storia.
Prendendo la riva sud, il villaggio di Saint Dyé era il
porto che serviva il Castello di Chambord. Non lontano,
Le Blésois ha molti castelli interessanti come
Cheverny, Villesavin, Beauregard, Troussay,
Fougères sur Bièvre, ...
Da Blois, la Valle della Loira diventa la Valle dei Re
con molti castelli prestigiosi come Chaumont e Amboise.
Amboise è una città che ha accolto i re di Francia durante il
Rinascimento e le Guerre di Religione. Non molto distante è
possibile raggiungere anche il Castello di Chenonceau
nella valle del Cher.
Seguendo
la riva sud, il villaggio di Montlouis sur Loire domina
la valle della Loira ma anche, sul lato sud, la valle del Cher
poco prima che questo fiume sfoci nella Loira stessa. Seguendo
la riva nord da Amboise, la strada passa a Vouvray,
Rochecorbon e Marmoutier per poi raggiungere Tours
che è la capitale di tutta questa parte della valle (vedere la
guida dedicata a
Tours).
Da
Tour a Saumur
Lasciando Tours, la Loira arriva a Luynes con il suo
imponente castello che domina il fiume da lontano e poi a
Cinq-Mars. Cinque chilometri più avanti si trova Langeais
e, con il suo castello medievale; quello di Azay le Rideau
è a soli dieci chilometri a sud nella valle dell'Indre molto
vicina.
Da Langeais sono possibili due percorsi. Si può proseguire prima
sulla riva nord in direzione di Bourgueil, Chouzé
e del Catello di Réaux. Un'altra possibilità è
quella di attraversare la Loira e raggiungere Bréhémont,
dove si trova l'interessante Chiesa della Santa Maria
Maddalena che risale alla fine del XIX secolo in stile
neogotico. Pochi chilometri oltre, sempre sulla sponda sud, si
rivela Ussé, il castello della Bella Addormentata,
immerso nel verde.
Seguendo la Loira sulla riva sud, la strada passa vicino a
Huismes, un alto villaggio dove visse il pittore Max
Ernst. Diversi castelli e manieri interessanti si trovano
nei dintorni, in direzione di Avoine e della sua centrale
nucleare. La Vienne si unisce alla Loira a Candes-Saint
Martin, il piccolo borgo pittoresco dove al centro si trova
la Collegiata nel luogo in cui morì San Martino nel IV secolo.
Dopo aver attraversato il Pays de Véron, rinomato per la
qualità dei suoi vini Chinon, la strada attraversa la
Vienne fino a Candes-St Martin. Quasi accanto a Candes-St Martin,
il villaggio di Montsoreau offre un magnifico panorama.
La famosa Abbazia di Fontevraud , dove sono sepolti
Enrico II Plantageto, Eleonora d'Aquitania a
Riccardo Cuore di Leone, si trova a soli tre chilometri a
sud. Infine, attraverso una strada molto bella lungo il fiume,
ai piedi di una collina dove si produce il vino di
Saumur-Champigny, si raggiunge Saumur e il suo
superbo castello.
Da Saumur ad Angers
La parte della Valle della Loira che va da Saumur ad Angers è
stata abitata fin dall'antichità. I dolmen sono frequenti e i
siti gallo-romani si trovano ad ogni passo. I principali
siti di interesse sono: St Hilaire-St Florent,
Chenehutte, Boumois, Treves, Cunault,
Gennes, Brissac, Saint Maur, Saint Remy
e Blaison.
La città di Angers non è strettamente legata alla Loira,
ma al fiume Maine che raccoglie le acque del Loir,
del Sarthe e del Mayenne. Angers è una città con
un grande passato storico. Capitale dell'Angiò, è l'origine
della famiglia dei Plantageneti che regnò a lungo
sull'Inghilterra, ma anche nel sud d'Italia (la dinastia
angioina).
Da Angers a Nantes
Dopo Les Ponts de Cé, a sud di Angers, la Loira si dirige
verso l'Oceano Atlantico, passa prima a Montjean,
Saint Florent le Vieil, Ancenis, Champtoceaux,
Oudon, Mauves e Thouaré prima di arrivare a
Nantes. A sud di Nantes, sulla Sèvre Nantaise, si
consiglia una visita a Clisson, dove le rovine del
castello sono impressionanti.
Nantes è attraversata da più bracci della Loira a cui si unisce
il suo ultimo affluente, l'Erdre. La storia di Nantes è
stata segnata dalla Loira e dal vicino Oceano Atlantico. La
città era uno dei principali porti dell'Impero coloniale
francese. Tra i tanti monumenti della città due sono
particolarmente interessanti: il Castello dei Duchi di
Bretagna e la Cattedrale di San Pietro e Paolo (Cathédrale
Saint Pierre et Saint Paul).
Il castello dei duchi di Bretagna fu costruito a partire dal
1466 per il duca Fracesco II. Il duca di Mercoeur completò il
suo sistema difensivo alla fine del XVI secolo. Successivamente
trascurato, si deteriorò, in particolare durante l'esplosione di
un magazzino di polveri. Venne in seguito, per fortuna,
restaurato e la sua visita lascia un'impressione di potenza ed
eleganza.
La cattedrale, la cui sua costruzione iniziò nel 1434 e si
protrasse per diversi secoli, è in stile gotico. Nonostante il
fatto che è stata gravemente danneggiata dai bombardamenti
alleati del 15 giugno 1944 e che fu nuovamente colpita da un
incendio il 28 gennaio 1972, oggi stata completamente
restaurata. Il suo fascino è imponente, contiene la tomba del
duca Francesco II di Bretagna e di sua moglie, eseguita dallo
scultore di Tours Michel Colombe.
Dopo Nantes la Loira si allarga e forma il suo estuario fino a
Saint Nazaire, dove il fiume sfocia nell'Oceano Atlantico. Sulla
costa, a quindici chilometri a ovest si trova la famosa ed
elegante località balneare di La Baule.
Navigazione sulla Loira
Per molto tempo, la Loira è stata una delle vie di comunicazione
più importanti della Francia, sia per la sua lunghezza che per
il suo traffico. La navigazione sul fiume è stata la chiave
della vita economica di un'intera zona che si estendeva da
Roanne a Nantes. Così, nel 1559, il re Francesco II
pubblicò un editto in cui si affermava che il principale
commercio del regno era sul fiume Loira.
La Loira è stata a lungo l'asse privilegiato per le
comunicazioni tra il mondo mediterraneo e quello atlantico. La
parte superiore del fiume ha un collegamento relativamente
facile con il corridoio del Rodano, la parte centrale si trova
vicino alla valle della Senna e la parte terminale conduce
all'Oceano Atlantico.
La Società dei Marinai della Loira (Corporation des
Mariniers de la Loire) risale all'epoca gallo-romana. La sua
importanza strategica ed economica le ha permesso di
attraversare conflitti e rivoluzioni fino all'inizio del XX
secolo. Dalla fine del XIV secolo in poi, la comunità dei
commercianti che frequentavano la Loira mantenne il fiume e
assicurò che i diritti di passaggio feudale fossero limitati,
Nel XV secolo la Loira era la via di comunicazione più
importante del Regno di Francia. Il traffico sul fiume era
intenso e ritmava la vita economica delle città. Il picco dei
traffici della Loira è stato nel XV secolo. L'arrivo della
ferrovia a metà del XIX secolo e dell'automobile all'inizio del
XX secolo ha causato l'inesorabile e rapido declino della
navigazione e del commercio fluviale, ormai completamente
scomparso. Le città che avevano prosperato grazie ad esso ebbero
bisogno di molto tempo per riprendersi dal declino di questa
attività.
Le
pendenze e le larghezze della Loira
Nei suoi 1012 chilometri, naturalmente, la Loira scende da 1408
metri; ma la sua pendenza è tutt'altro che uniforme; è molto
ripida nella parte alta del percorso e si attenua gradualmente a
valle, senza mai diventare debole, se non oltre Nantes. Durante
i suoi primi 165 chilometri, fino a Pertuiset, questa
pendenza supera il 2 per 1000, la pendenza dei fiumi torrentizi.
Per altri 124 chilometri, da Pertuiset alla confluenza del fiume
Teyssonne, a valle di Roanne, la pendenza è ancora compresa tra
2 e 1 p. 1000, pendenza dei fiumi non proprio calmi. Fino a
Briare, a 540 chilometri dalla sorgente, rimane maggiore o
uguale a 0,50 m per chilometro. È di circa 0,40 verso Blois,
0,35 m verso Tours, 0,25 m verso Saumur.
È solo oltre la confluenza del fiume Maine che la pendenza della
Loira scende al di sotto di 0,20 m. Per apprezzare il valore
esatto di questo pendio, basti ricordare che la pendenza della
Senna, tra Parigi e la sua foce, non supera i 0,07 m per
chilometro. Con tali dislivelli, l'acqua scorre rapidamente;
questa velocità diventa eccessiva quando l'acqua è a un livello
elevato. L'influenza di questi versanti, insieme a quella del
clima e della natura dei terreni che compongono il bacino,
determina un regime torrentizio eccessivo che determina
larghezze sproporzionate rispetto alla portata media.
La Loira è già larga 35 metri nel bacino del Puy, 60 metri
all'ingresso della pianura del Forez e 170 metri in direzione di
Digoin. A valle del Bec d'Allier, la larghezza varia a seconda
che il letto del fiume sia singolo o diviso in canali per isole;
quasi ovunque, dighe artificiali lo restringono più o meno: a
Orléans, dove non ci sono isole, la larghezza è di 350-450
metri. Nell'estuario, varia da 1 a 4 chilometri. Basta vedere la
larghezza del letto della Loira al momento delle acque basse
e la velocità della sua corrente per avere l'impressione della
natura che può essere "tempestosa" di questo fiume.
La fonte della Loira
La Loira
si forma alla sue fonte dall'incontro di diversi corsi d'acqua nella
regione di Gerbier de Jonc. La più lunga, con il nome di
Eau Noire (Acque Nere), proviene dalla Croix de Montouse,
a nord, quasi a metà strada tra le alture del Massiccio
Centrale, tra i monti Gerbier e Mézenc. La Loira nasce in modo
molto modesto, esce infatti da una povera fontana a 1408 metri
di altitudine e forma solo un sottile ruscello d'acqua, ma non
si asciuga mai.
Il luogo è pittoresco. Su un vasto altopiano, che termina
bruscamente verso est, più dolcemente inclinato verso ovest:
fitte nevi lo ricoprono in inverno e venti quasi sempre violenti
lo spazzano via. Tuttavia, non è davvero selvaggio. Prati,
gruppo di alberi, mandrie, fattorie sparse o anche piccoli
borghi, costituiscono un paesaggio pastorale fresco e verde per
sei mesi. L'impressione di un paese desertico è quasi
inesistente: infatti, nonostante i suoi 1100 o 1200 metri di
altitudine media, il comune di Sainte-Eulalie, che
comprende quasi tutto questo altopiano, conta ancora in media 30
abitanti per chilometro quadrato.
Gole e bacini
La Loira scorre sul suo altopiano originale per circa 13
chilometri fino a Rieutord. Si dirige poi verso
sud-ovest. Il suo percorso segue una di queste strette linee
sud-ovest-nordest che costituiscono uno degli elementi
caratterizzanti la struttura di questa regione. La sua pendenza
è poi molto veloce; supera in media i 21 metri per chilometro;
ma la Loira non smette di scorrere sulla superficie
dell'altopiano che il suo duro guscio di basalto protegge dagli
eccessi della corrente. Solo quando, verso Rieutord, nel punto
in cui si dirige bruscamente verso nord-ovest, il corso della
Loira è incassato e il suo percorso ha la forma di una stretta
gola tra due alte pareti rocciose. Da quel momento in poi inizia
una strada particolarmente accidentata, rocciosa, complicata e
in pendenza. Per 250 chilometri, le gole seguono altre gole,
qualche valle e poi ancora gole. Fino a Roanne, la Loira può
stabilire il suo corso solo a costo di lunghi sforzi che
testimoniano sinuosità multiple.
In questi spazi limitati il fiume non è mai largo più di 20
metri tra le rocce che la contengono. Alcuni villaggi sono
visibili in cima agli altipiani che dominano il fiume, e lungo
il fiume stesso si può camminare per chilometri senza incontrare
alcun abitato. Monistrol-sur-Loire si trova a 2 km in linea
retta dalla Loira.
Al contrario, i bacini formano tanti piccoli mondi singolarmente
vivi. Al centro del bacino circolare della regione del
Velay, la città di Le Puy, ricordano un passato
illustre. Più in basso, nella pianura del Forez, così
curiosa per il suo miscuglio di stagni poligonali e antichi
monti di origine vulcanica, e il cui nome stesso testimonia
un'antichità elevata, l'antica Torre di Montrond e più di
un antico castello testimoniano questa serie di aspre lotte che
i conti di Forez combatterono vittoriosamente per secoli contro
le rivendicazioni dei potenti arcivescovi di
Lione. Queste guerre sono finite da secoli, ma la
vitalità di queste terre, che si potrebbe pensare perduta, è
ancora manifestata da un'inaspettata attività industriale, da
una rara ingegnosità nell'utilizzare le risorse naturali o nel
crearne di artificiali. Ciò vale in particolare per Velay, i cui
abitanti hanno potuto utilizzare una tale quantità di energia
idroelettrica che, nonostante l'estensione degli altipiani e il
clima rigido, la densità di popolazione, in assenza di grandi
città, supera di gran lunga la media della Francia.
Le sfilate di Pinay e Saint-Maurice attraverso la roccia
magmatica del tufo del Culm segnano la fine dell'aspro corso
della Loira. Da Roanne, conosciuta per la sua
gastronomia, il tessile, e le macchine agricole, il fiume è
ormai completamente libero dalle montagne. I monti Beaujolais
e Madeleine sono probabilmente visibili da entrambi i
lati, ma a distanza; da nessuna parte spingono le loro
propaggini rocciose fino al fiume. È attraverso uno strato di
detriti e alluvioni varie, il cui rilievo ha in gran parte
modellato, che la Loira continua il suo cammino verso il mare. E
subito la sua fisionomia cambia: disteso tra grandi prati
delimitati da salici e pioppi, o ai piedi di mediocri colline
che portano la vite, il fiume cerca di svolgere un ruolo nuovo.
Fin dall'antichità gallo-romana, le imbarcazioni risalivano la
Loira dalla foce fino a Digoin o Roanne; un'importante via
commerciale collega il Mediterraneo all'oceano attraverso la
Senna, la Loira e la soglia bassa che scavalca i monti Charolais.
Anche a Monte del Bec d'Allier, la Loira rappresenta una
delle via principali (anche se fluviali) attraverso le quali la
vita è circolata in Francia fin dall'inizio.
La
Loira di Mezzo, nel bacino di Parigi
La Loira scorre nel Massiccio Centrale per 450 chilometri, quasi
la metà della sua lunghezza. È alla foce del fiume Allier, 7
chilometri lascia completamente la sua regione d'origine per
entrare nel bacino parigino. Su una lunghezza di 400 chilometri,
fino alla foce del fiume Maine, attraversa la parte meridionale
del bacino parigino. Questo è il corso medio della Loira.
Qui la Loira scorre attraverso i terreni più diversi, tutti
terreni che differiscono nella composizione. Il Morvan
costituisce l'ultimo massiccio di gravi altezze che la Loira
attraversa. Pochi chilometri a valle di Sancerre, le alture
scompaiono, la valle della Loira si allarga tra morbide
ondulazioni. Fino al mare, il fiume si bagnerà solo di umili
colline o pianure infinite in un paesaggio che sarebbe banale se
la morbidezza dei contorni del letto, la profusione delle sabbie
e delle isole, le ghirlande di pioppi della riva, il bianco
delle case perdute nel verde, la luminosità dolcemente luminosa
non gli comunicasse un'aria di grazia ridente e di eleganza
discretamente amabile che raggiunge in Turenna la pienezza della
sua espressione.
In questa valle pianeggiante, la Loira calma in proprio ardore
già attenuato a valle di Roanne. Non è che diventi mai pacifica
come la Senna o la Saône; basta ascoltarla sotto i
ponti di Orléans per intuire che la sua pendenza è ancora
relativamente ripida: fino alla Turenna, questa pendenza rimane
da 5 a 7 volte superiore a quella della Senna a Parigi. Ma ora
meno affrettata a valle, la Loira diventa meno rigida,
divagante, disegnando pieghe sinuose nella sua valle, simili a
quelle formatesi nel suo letto dal suo fondovalle al tempo della
bassa marea.
Poi si diffonde e le sue acque si dividono tra più banchi di
sabbia e isole basse circondate da salici nani; già a Monte
di Sancerre, in alcuni punti, non meno di mezzo chilometro,
da riva a riva, nel letto della Loira. E la Loira è ora
arginata: in passato, prima che la sua sezione di scorrimento
fosse limitata, ad ogni inondazione leggermente forte superava
le sue rive e copriva la sua valle per diversi chilometri,
lasciandosi alle spalle, quando si ritirava, fango e paludi.
Come tutte le barriere, naturali o artificiali che siano, questa
"ampiezza" è stata in passato un grave ostacolo alle relazioni.
Paesi separati dal largo fiume si sono fronteggiati per secoli.
Su entrambi i lati della Loira hanno avuto a lungo destini
diversi.
A valle di Cosne, la Loira continua per molto tempo a
svolgere questo ruolo di confine. Nelle regioni del Loiret,
nel Loir-et-Cher, anche nell'Indre-et-Loire e nel
Maine-et-Loire, serve quasi sempre da limite ai cantoni
rivieraschi: un comune situato su una sponda della Loira non
dipende dal cantone il cui capoluogo si affaccia sulla sponda
opposta, ma da un altro cantone situato sulla stessa sponda e il
cui capoluogo si trova a diversi chilometri di distanza. Oggi la
costruzione di numerosi ponti ha reso frequenti quasi ovunque i
rapporti tra le due rive: due secoli fa questi rapporti erano
rari, quasi nulli, se non alla periferia di grandi città con un
antico ponte, ed è questa rarità di rapporti nel passato che è
ancora attestata dall'attuale assetto delle divisioni
territoriali risalente alla fine del XVIII secolo.
La
Valle d'Orléans
Tra le parti più curiose del corso medio della Loira è senza
dubbio quello che è incluso nella zona di Orléans. Non è solo
qui che avviene il divorzio tra la Loira primitiva e la Senna,
ma anche l'attuale valle della Loira nella Valle d'Orléans
ha alcune particolarità interessanti che vanno notate.
L'ansa che la Loira disegna tra Cosne e Blois, e di cui Orléans
occupa la cima, segna il collegamento tra le due successive
direzioni di flusso del fiume. L'esistenza di questa curva sulla
Loira centrale è una caratteristica geografica di grande
importanza. Da nessuna parte la Loira progredisce più vicina a
Parigi che alla sua sommità: questo è stato il punto di contatto
designato tra la Loira e la Senna. Anche le due strade
principali da sud-ovest e il centro verso Parigi vi
convergevano. La natura vi aveva preparato uno di quei luoghi
privilegiati che richiedono la nascita e lo sviluppo di una
città di commercio attivo e di transito, di uno di quei grandi
empori interni che centralizzano gli affari: questo è ciò che
Orléans è stata per diversi secoli, fino a quando la Loira si
prestò al traffico fluviale economico.
Da un altro punto di vista, questa parte della Loira merita di
fermarci. Il grazioso Castello di Gien, si distingue
nettamente verso sud, oltre le basse terre della valle, qui la
Valle della Loira ha qui solo la larghezza di un ampio corridoio
e non ci sono più di 1500 o 2000 metri di distanza tra i due
versanti leggermente rialzati che la delimitano e la
incorniciano. Verso Sully, circa 18 chilometri a valle di
Gien, già la valle non è più la stessa: le due sponde del fiume
si sono separate; tra i loro rettilinei che la dominano ad
un'altitudine media di 15 metri, si apre una vera e propria
pianura allungata su entrambi i lati del fiume, larga dai 6 ai 7
chilometri su una lunghezza di oltre 35 chilometri, e formata da
ricche alluvioni, antiche e moderne, al cui centro scorre la
Loira in grandi pieghe sinuose. Questa depressione è la Valle d'Orléans,
la sua superficie totale supera i 14.000 ettari, la sua
fertilità è rinomata, e vi è una densità di popolazione media
doppia rispetto al dipartimento nel suo complesso in cui si
trova la valle.
Fiumi e confluenze
Fino alla foce, molti valli seguono quella di Orléans lungo la
Loira. La loro larghezza, la loro estensione sono molto
variabili. Ve ne sono di piccolissime che misurano solo pochi
ettari; ne esistono di vastissime: quella della Cisse,
tra Blois e Tours, e quella dell'Authion,
nell' Angiò, più grande di quella di Orléans. Quasi sempre, su
una sponda o sull'altra, un piccolo affluente segue la Loira,
parallelo e a breve distanza. Verso Orléans è il Loiret
che deve la sua abbondanza soprattutto alle sorgenti della Valle
d'Orléans, ma che raccoglie anche le acque reflue della Sologne.
Oltre Blois, è il fiume Cisse che costeggia il fiume, da
Chouzy a Vouvray, per una lunghezza di 37
chilometri. Nella Turenna, da Montlouis a Port-Boulet,
per oltre 30 chilometri, è il Cher che, dopo essere
parzialmente confluito nella Loira a Cinq-Mars-la-Pile,
invia il resto delle sue acque per raggiungere Indre da un letto
semipaludoso parallelo al fiume. Oltre Port-Boulet, è l'Authion
che, per quasi 60 chilometri fino a Les Ponts-de-Cé, limita a
nord la Val d'Anjou. È infine ancora più bassa, ai confini
della Bretagna, la lenta e indigente Louet, che confluirà
nella Loira di Saint-Florent, dopo averla seguita molto
da vicino per circa due terzi del suo corso. Da
Châteauneuf-sur-Loire, a monte di Orléans, fino ad Ancenis,
per oltre 300 chilometri, la Loira è accompagnata quasi
ininterrottamente da affluenti paralleli che la percorre per un
periodo più o meno lungo e finiscono per unirla formando con
essa un angolo molto acuto.
In Turenna e Angiò, valli come la Véron, la Varennes, con i loro
alberi da frutto, i loro campi, le loro siepi, sono tra le
regioni più prospere della Francia.
La bassa Loira
Verso la confluenza del Maine, la Loira entra nel Massiccio
Armoricano. La sua fine è vicina, è qui, con il corso più basso
che inizia, la bassa Loira. Il fiume, ormai calmo, ha
solo dai 15 ai 18 centimetri di pendenza chilometrica; scorre
lento, non senza maestosità, tra immensi prati o aspre scarpate
rocciose che non mancano di grandiosità, e le sue acque si
disperdono intorno a isole sempre più numerose, sempre più
estese.
Seminate in mezzo alla corrente, quasi sempre a gruppi, queste
isole lussureggianti conferiscono grande fascino alla bassa
Loira. Sembrano mazzi di verde che si innalzano dalle onde. I
salici e i vimini della riva, piegati ad archi, formano dei
bordi di cesti; le case scompaiono sotto gli alberi; rose del
Bengala, viti e varie altre piante rampicanti ne ricoprono le
facciata. La terra, lavorata senza tregua, produce un'abbondanza
di verdure e frutta che rifornirà i mercati di Nantes ogni
mattina. Il fiume è ora vivace. Nei borghi di Chalonnes,
Montjean, Ingrandes, Ancenis, Oudon,
troviamo i discendenti di queste "persone d'acqua", come
venivano chiamate, genti che una volta vagavano per il fiume in
tutte le direzioni durante il periodo di acqua alta, poi, con
l'acqua bassa diventavano terrestri e si rilassavano dai loro
viaggi sulla riva dove la famiglia li aspettava.
A Mauves, a metà strada tra Ancenis e Nantes, una parete
di rocce superbamente colorate si erge ripida sulla riva destra
del fiume che domina dai 70 agli 80 metri; è come una
ricomparsa, abbastanza fugace, delle gole del bacino superiore.
Poi la pianura si estende monotona su entrambe le rive, le rive
diventano fangose: inizia l'estuario.
Nelle maree molto alte, quando il vento è favorevole, il flusso
del mare può salire fino a Mauves. Ma non è prima di Nantes che
inizia davvero il corso del mare, dopo che la Loira ha
raddoppiato il ripido promontorio che termina sul fiume Sillon
de Bretagne. Le colline si estendono poi su entrambe le rive: a
sinistra si estende il basso Retz; a destra la Grande Brière,
con le sue isole coperte di campi e case, i suoi prati e le
torbiere, i suoi canali, i suoi fossati e le torbiere, le sue
chiuse, le sue lame su cui si effettua ogni trasporto. La
pendenza, che improvvisamente diventa quasi impercettibile; la
larghezza, che aumenta fino a 3 e 4 chilometri; il gran numero
di isole che si susseguono prima su un sentiero affusolato, poi
presto si allargano, massaggiando molte di esse a testa in giù,
disegnando come un delta interno. Si avanza verso il mare. Le
maree sono sempre più avvertite e controbilanciano l'influenza
delle piene del fiume ancora preponderante a Nantes; la salinità
aumenta; la fauna di acqua dolce lascia il posto a quella
marina; le isole scompaiono alla bassa marea sostituite da
immensi argini di fango molle. È tra Saint-Nazaire e
Fort-Mindin che la Loira entra definitivamente nell'Oceano
Atlantico.
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