AREZZO : PERSONAGGI FAMOSI

PERSONAGGI FAMOSI DI AREZZO

 

La leggenda della vera croce

 

Dal 1452 al 1466 Piero della Francesca (biografia di Piero della Francesca) dipinge il ciclo narrativo La leggenda della vera croce nella chiesa di San Francesco di Arezzo. Gli affreschi occupano la zona del coro e sono divisi in diversi riquadri. Nelle pareti laterali la suddivisione è in tre grandi zone che si accordano alla narrazione. Nelle zone basse sono rappresentate due battaglie. Nella seconda zona è raffigurata L'adorazione del Legno e l'Incontro di Salomone con la regina di Saba; sulla parete di fronte II ritrovamento delle tre croci e la Verifica della vera Croce.

 

Questo capolavoro si distingue per la sua semplicità e immediatezza, per l'uso controllato della prospettiva e l'aura di serenità che regna sull'opera, tutti elementi tipici dell'arte di Piero. La fonte principale del ciclo sono gli scritti di Jacopo da Varazze, che, alla fine del Medioevo aveva compilato una raccolta di vite dei santi in cui compare anche la leggenda del ritrovamento della croce. La narrazione popolare, miracolistica, della leggenda aurea di Jacopo da Varazze, viene resa epica e solenne dalla pittura di Piero.


Piero della Francesca è considerato il maestro della prospettiva. In questo caso quello che fa è considerare dei punti di visuale molto netti per creare delle scene che sono affollatissime, ma in cui l’affollamento non da disordine.

 

La Maddalena

 

Negli anni in cui dipinge il ciclo della vera croce, Piero lavora anche al Duomo di Arezzo, dovere realizza una magnifica Maddalena, che è molto deve alla regina di Saba e alle sue ancelle, presenti in uno degli episodi più belli del ciclo della vera croce, l’adorazione del sacro legno e l’incontro di Salomone con la regina di Saba.
Guardando la forma del viso e degli occhi, la posa, l’espressione di queste donne, non si può non pensare ad una figura femminile tra le più originali e misteriose dipinte da Piero della Francesca, la Madonna del parto di Monterchi.

 

Madonna del parto

 

La Madonna del parto è rimasta praticamente sconosciuta dal punto di vista storico-artistico negli anni, ma dal punto di vista devozionale, le visite pastorali ne parlano. Nel momento in cui la Chiesa di Santa Maria in Momentana, la quale fu dipinta, ridotta chiesa cimiteriale, negli anni 80 del settecento, si pensò di salvaguardare questa una donna così importante, così suggestiva, tagliando il muro a massello e spostandola.

Per gli amanti di Piero della Francesca il museo dove è conservata la Madonna del Parto è impedibile, pensate che è ritenuta la Madonna più bella del Rinascimento. La rappresentazione apparentemente semplice presenta un baldacchino, la Vergine e due angeli. Ma a guardare bene Maria si mostra di tre quarti e con la mano accarezza dolcemente la pancia. È fresca, giovane, materna, ha la bellezza naturale, spontanea di una ragazza di paese e lo sguardo fiero di una regina. 

 

 

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