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Palazzo Pilotta a Parma
Il Palazzo Pilotta
a
Parma
è un immenso e incompiuto complesso, ed occupa con la sua grande mole una vasta area
adiacente al torrente nel centro della città; vi fu inglobata l’antica
Rocchetta Viscontea, unita precedentemente agli edifici che costituivano
la residenza ducale tramite un "corridore" o passaggio coperto
porticato (1583) su progetto di Francesco Paciotto,
attorno al quale circa venti anni dopo verrà innalzato l'austero
palazzo.
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Venne costruito sia per ospitare gli appartamenti ducali, sia
per per ospitare molte delle istituzioni cittadine. Oggi al suo
interno si trovano istituzione quali, il Teatro Farnese,
la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina e il
Museo Archeologico.
Il
nome Pilotta deriva dal gioco della pelota praticato in uno dei
cortili dell'edificio (Cortile del Guazzatoio). Il palazzo, non
fu realizzato con funzione di residenza, ma come contenitore di servizi
della corte e dello stato (scuderie, fienili, sale d'arme, teatro, caserma).
Il committente e forse ideatore del palazzo fu Ranuccio I Farnese
che, rispettando una tradizione familiare di esigenti intenditori
di
architettura, desiderava realizzare una serie di fabbricati per ospitare i
servizi della corte e una enorme sala d'armi, trasformata più tardi nel
Teatro Farnese.
L'area scelta dal duca era occupata in parte dalla
gotica Chiesa di San Pietro Martire con attiguo convento (demoliti
nel 1810); non riuscendo ad allontanare i Domenicani e abbattere il
complesso, si dovette inglobarlo nel nuovo edificio. Il progetto è
attribuibile all'architetto di corte Simone Moschino; a lui si deve
il disegno della facciata, mai realizzata, che doveva essere rivolta verso
piazza Ghiaia, e dello scalone d’accesso, piuttosto originale nella
biforcazione della seconda rampa di gradini "di tipo imperiale", soluzione
precoce in Italia e derivante, come l'aspetto totale del Palazzo dall'Escorial.
Nell'ultimo
periodo dei Farnese alcuni ambienti del vasto palazzo accolsero la
biblioteca e la quadreria ducale. Con Guillaume du Tillot, ministro
di Filippo di Borbone, si riprese e si valorizzò la funzione di contenitore
culturale del palazzo, sistemandovi la quadreria dell'Accademia di Belle
Arti (1752), i reperti provenienti dagli scavi di Veleia (1760) e
le ricche collezioni librarie, come la Biblioteca Palatina (1761). E
proprio queste importanti raccolte d'arte costituiranno il nucleo originario
delle grandi istituzioni sorte nella prima metà del XVIII secolo e ancor
oggi ospitate nell'edificio: la Galleria nazionale (1822), il Museo
d'Antichità e la Biblioteca Palatina (1834). Oggi l'edificio ospita la Galleria Nazionale, il Museo
Archeologico, la Biblioteca Palatina, l'Istituto di Storia
dell'Arte e, verso il torrente, l'Istituto P. Toschi.
Palazzo Pilotta
Piazza della Pilotta, 5, 43121 Parma
Orari: aperto tutti i giorni dalle 08:30–18:30
Giorno di chiusura: lunedì
Telefono: 0521 233617
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