Sei qui:
Bologna: cosa vedere >
Il
Portico di San Luca a Bologna
Chiedete a un bolognese di dirvi
quali sono i suoi luoghi preferiti della città ed è probabile, anzi è certo,
che includa tra questi nella primissime posizioni il maestoso Portico di
San Luca, il più lungo del mondo, che porta al quasi omonimo
Santuario della Madonna di San Luca in cima a una collina a sud-ovest
della città.
|
|
Il
tragitto si snoda per 3,8 km, sotto 666 archi che partono da
Piazza di Porta Saragozza (o 658 a seconda del metodo di
conteggio o forse per esorcizzare quel numero caro ai
satanisti). Una via che inizialmente fu resa ciottolata nel
1589 e solo in seguito, visto l'accrescere del numero dei
pellegrini, porticata a partire dalla metà del 1600.
In cima sarete ricompensati con una vista stupenda sugli
Appennini. (Se non avete voglia di fare l'intera escursione,
prendete l'autobus n. 20 fino all'Arco Meloncello e camminate da
lì o prendete il trenino turistico dal centro in stagione).
Si tratta di una delle mete preferite per una bella
passeggiata in costante salita, un campo di allenamento
artistico e panoramico, camminando alacremente o correndo,
soprattutto nei fine settimana; altri lo usano ancora come
facevano i pellegrini di un tempo, recitando i Misteri del
Rosario (meditazioni su episodi della vita e della morte di
Gesù), fermandosi in ognuna delle 15 cappelle che si trovano
lungo il portico.
I 666 archi
fino a raggiungere la basilica sono uno dei luoghi più amati dai bolognesi.
La prima idea di costruire un porticato che collegasse la città alla cima del colle, permettendo un facile e comodo accesso al santuario in ogni stagione, fu avanzata nel 1655. Ma solo vent'anni più tardi l'impresa poté iniziare, ad opera di Don Lodovico
Zenaroli che riuscì a raccogliere un folto gruppo di cittadini disposti a cominciare i lavori con denaro raccolti mediante pubbliche sottoscrizioni.
Alla sua edificazione parteciparono persone di ogni classe
sociale dal 1674 al 1721, sotto la direzione dell'architetto
Gian Giacomo Monti.
Il 28 giugno 1674 fu posta la prima pietra del porticato e nel breve giro di due anni furono compiuti i trecento archi del tratto di pianura. Il
progetto ebbe un'interruzione per mancanza di fondi nel 1673, ma
subito dopo riprese con grande tenacia. Il tratto in salita fu iniziato nel 1706 e nel 1715 raggiunse la vetta del colle; la congiunzione fra i due tratti, mediante lo scenografico "arco del Meloncello" (anche questo opera del Dotti) fu realizzata fra il 1721 e il 1732. Era così compiuta la grande impresa che aveva visto la partecipazione corale della cittadinanza, poiché tutti i bolognesi, nobili e popolani, ecclesiastici e laici, in proprio o come membri di associazioni e corporazioni, avevano contribuito alle spese per la costruzione del portico, ponendo nei suoi 666 archi i loro nomi e i loro stemmi.
Nel
corso del tempo sono stati necessari vari lavori di restauro e
ristrutturazione del Portico di San Luca. Come quello che si
rendette necessario a causa della costruzione delle botteghe
sovrastanti la parte pianeggiante del portico, e poi in seguito
nel 1819, 1955 e recentemente nel 2019.
Il santuario e il portico divennero ben presto una inconfondibile caratteristica del panorama cittadino; visibili a grande distanza anche da buona parte del territorio bolognese, accentuarono il valore simbolico che il culto della Madonna di San Luca rivestiva da secoli nella vita religiosa e civile della città.
Grazie al portico il colle di San Luca divenne la meta classica delle scampagnate dei bolognesi, specie per quella tradizionale del lunedì di Pasqua; e fu ancora il portico di San Luca a suggerire nell'Ottocento la diramazione del nuovo portico della Certosa, e a condizionare, nel nostro secolo, gli sviluppi dell'urbanizzazione della zona esterna a Porta Saragozza.
Il portico di San Luca costituisce ancor oggi un eccezionale capitolo di architettura e di urbanistica e un autentico valore, religioso e civico, per la cui conservazione tutta la cittadinanza può e deve sentirsi coinvolta.
Infine una curiosità. Se diamo per buono il conteggio
"ufficiale" del numero di archi, 666 (e non 658), questo non
sarebbe affatto casuale. Il numero "diabolico" simboleggerebbe
il "serpente", ossia il Demonio, associato al porticato sia per
la sua forma a zig-zag, sia perché, terminando ai piedi del
santuario, ricorderebbe la tradizionale iconografia del Diavolo
sconfitto e schiacciato dalla Madonna sotto il suo calcagno.
Storie, forse leggende, ma anche di quello si nutrono i luoghi
come questo carichi di passato.
Abbiamo dedicato una pagina a
parte al
Santuario della Madonna
di San Luca che potete visitare andando nella
pagina dedicata (seguito il link).
Orari per il santuario
Da Marzo a Ottobre dal lunedì al sabato dalle 7 alle 12.30 e
dalle 14.30 alle 19, domenica dalle 7 alle 19. Da Novembre a
Febbraio fino alle 18; entrata al santuario gratis, terrazza:
donazione
Copyright © Informagiovani-italia.com. La
riproduzione totale o parziale, in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con
qualunque mezzo è proibita senza autorizzazione scritta.
Se questa pagina ti è piaciuta e ti è stata utile, per favore prenota con noi un hotel o un ostello ai link che trovi in questa pagina, è un servizio di Booking, non spenderai un euro in più, ma ci aiuterai ad andare avanti, per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente. Oppure se vuoi puoi offrirci un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ) con una piccola donazione:.:
Paypal
☕
Dove si trova?
Ostelli Bologna
Ostelli Italia
Auberges de Jeunesse Italie
Hotel Bologna
Carte Bologna
Karte von Bologna
Mapa Bologna
Map of Bologna
Carte Emilie Romagne
Karte von Emilia Romagna
Mapa Emilia Romaña
Map of Emilia Romagna
Carte d'Italie
Karte von Italien
Mapa Italia
Map of Italy
Carte Italie Regions
|