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VISITARE RIGA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Le guglie gotiche che dominano il paesaggio urbano di Riga potrebbero
suggerire austerità, ma è l'Art Nouveau che domina in questa vitale città
cosmopolita, la più grande delle tre capitali baltiche. Come tutti in tutti
i paesi nordici, è tranquilla e riservata all'esterno, con un animo
esuberante all'interno con una scena di bar, ristoranti e gallerie d'arte di
altissimo livello.
Riga, città da sempre cosmopolita, fondata
nel 1201, ha molti ottimi motivi per essere visitata, tra questi il fatto
che possiede la più ricca architettura
Art Nouveau d'Europa, alcuni dicono del mondo, oppure il fatto che
viene chiamata sia la "Parigi del baltico", sia la "Città dei
musei" avendone più di 50. Aggiungete, tra le altre cose, che è una
città ospitale con gli stranieri, aperta da sempre all'esterno, dove i
visitatori si sentono bene accolti, con il balletto classico tra i più
acclamati sulla scena internazionale e una vita notturna da fare invidia a
Londra.... |
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Una leggenda narra che fu proprio a Riga che fu
decorato, nel 1510 il primo albero di Natale. Vi basta? Ma c'è molto
altro.
Il
centro storico della città è un suggestivo labirinto di stradine contorte e
sconnesse, con le facciate dalle decorazioni in legno. In primavera le
capitali baltiche si risvegliano come quei fiori rigogliosi di montagna,
sotto un manto di neve che non arriva mai comunque ad essere abbondante
neanche in inverno, grazie alla corrente del golfo che arriva fino da queste
parti. Con la belle stagioni, i rumori dei fabbri, degli zoccoli dei cavali
e del chiacchiericcio delle signore, ricoprono Riga di un nuovo
ottimismo
e di nuovi sorrisi. Una energia che espande fin verso le campagne e poi su,
verso le acque ancora fredde del Mar Baltico.
Già a guardarla dalle
foto la capitale della Lettonia appare piena di colori, nonostante il
sole di marzo sembra non aver mostrato ancora i suoi raggi più intensi. E
poi arrivano i mesi estivi, da maggio e da giugno il sole diventa più forte
e i suoni degli operai che preparano i ristoranti e le caffetterie
all'aperto sembrano già essere lontani. La sonnolenta cittadina medievale
diventa un meritato punto di riferimento per i viaggiatori d'avanguardia,
per i soggiorni del fine settimana e per coloro che cercano d'immergersi in
una realtà molto diversa dalla nostra.
Le
immediate vicinanze con
Stoccolma e le altre città baltiche, come
Vilnius,
Tallinn e
Helsinki
offrono una scusa più
che convincente per una
gita verso le capitali
europee più orientali.
I traghetti partono
giornalmente da Frihamnsterminalen e raggiungono Riga il giorno dopo.
Certo i nuovi voli low cost rendono la città molto più appetibile da
qualsiasi altra capitale europea, anche italiana. A guardare come la
capitale svedese sbiadisce in lontananza fa uno strano effetto, piccole
isolette emergono qua e là punteggiate dalle pittoresche cabine rosse e
bianche che popolano la Scandinavia.
Dopo tre ore
dalla
partenza le isole 'galleggianti' continuano a farci compagnia (ve ne sono
più di 24.000 in tutto l'arcipelago). Si arriva al porto di Riga e si
capisce subito quanto esso sia rimasto ancora molto attivo, grazie
all'economica delle industrie alimentari, chimiche, meccaniche, tessili e
vetraie. Niente a che vedere tuttavia con il potente scalo mercantile della
città anseatica di un tempo. Era il XIII secolo, non molto tempo dopo
la sua fondazione (ad opera del vescovo Alfred von Buxhoevden nel
1201), quando Riga entrò a fare parte della potente Lega Anseatica,
sperimentando il suo periodo di maggiore splendore. In seguito, nel 1561, la
città venne annessa alla Polonia, quindi alla Svezia nel 1621
ed infine alla Russia con il Trattato di Nystad (1721). La
città godette di un periodo di indipendenza dal 1918 al 1940, ma poi venne
invasa dai tedeschi, fino al 1944, e in seguito venne annessa all'URSS. Con
la disgregazione dell'impero sovietico e una nuova raggiunta indipendenza,
la città tornò capitale della nuova Repubblica di Lettonia nel 1991.
Riga
ci accoglie con un fare attraente e vivace e si diventa sempre più curiosi
di conoscere le sue zone più acclamate, quelle designate dall'UNESCO
come Patrimonio dell'Umanità prima di tutto. Lungo la riva destra del
fiume Daugava è situato il nucleo storico della città, Vecrīga
(Riga vecchia), che conserva i palazzi
tipici dell'architettura anseatica e che allo stesso tempo esibisce
un'incredibile quantità di espressioni in stile Art Nouveau, unici
nel mondo. Il liscio selciato delle pittoresche stradine di Riga è un
toccasana per i nostri piedi, pronti ad avventurarsi nella parte più antica
de città.... ma presto scopriamo che non è ovunque così e la pavimentazione
da piatta ed uniforme spesso diventa ricurva per via dei ciottoli. Motivo in
più per visitare la città in 'slow motion'.
In un primo momento si
percepiscono qua e là alcuni accenti scandinavi, e di fatto Riga è stata la
seconda città più importante della Svezia. La storia che si respira
in questo luogo ha lasciato ovunque un marchio preciso: finlandesi,
danesi e svedesi
tutti la governarono, ma sono i tedeschi ed i russi che ancora
vengono ricordati con amarezza. La liberazione sovietica è stata
dolce per i lettoni ed è avvenuta solo nei primi anni novanta, non stupisce
quindi sapere che un terzo della popolazione in Lettonia è russa (all'ultimo
censimento, nel 2010, la città contava in totale circa 700.000 abitanti),
così come la lingua parlata nella nazione. L'influenza tedesca rimane nelle
chiese luterane e naturalmente nell'abbondanza di ottima birra.
A
caratterizzare il centro storico, che
si estende nella parte centrale della città e ad est della riva del fiume,
sono gli edifici un tempo appartenuti ai potenti mercanti medievali e le
chiese costruite in mattoni, mentre ad est l'ampio parco
si fa notare per le case ottocentesche poste all'ombra di faggi, olmi
e tigli secolari. Poco oltre, le strade si irradiano verso l'esterno
attraverso il cosiddetto Centrs, un nome che non manca mai di
confondere i visitatori che, non senza ragione, assumono che il centro di
Riga sia solo nel centro storico. Il motivo per il quale è chiamata 'Centro'
è perché ospita anche le vie dello shopping
e quelle commerciali più importanti della città (l'area è delimitata dalla
Valdemara iela a nord-ovest e la Čaka iela a sud-est). Le zone residenziali
fuori dal centro di Riga sono in gran parte costituite da appartamenti in
stile tipicamente sovietico e danno un'idea della storia sviluppatesi
nel territorio.
Uno
dei luoghi più interessanti della città è senza dubbio il Castello di
Riga (Rīgas pils), del 1300, costruito dall'Ordine
religioso dei Livoniani ed oggi residenza ufficiale del Presidente
della Repubblica Lettone. Al suo interno hanno sede anche alcuni
importanti musei come il
Museo Straniero delle Arti e
il Museo di Storia della Lettonia. La costruzione originaria del XIII
secolo venne demolita nel 1484 dalle autorità comunali di Riga, ansiose di
celebrare il declino dell'influenza dell'Ordine sulla vita della città. Il
centro storico di Riga si riconosce anche dalle tre alte guglie delle
maggiori chiese della città, quella del Duomo, quella della chiesa
di San Pietro e quella della chiesa di San Giacomo. La
Cattedrale di Riga (Rīgas Doms), di culto luterano, è un amalgama di
stili che vanno dal XIII al XVIII secolo.
Al suo interno è custodito uno
degli organi più grandi del mondo, costruito alla fine del XVI secolo; ma a
catturare l'attenzione non è ne l'arte ne l'architettura (e ce ne scusiamo!)
bensì una strana piccola figura in metallo, nientemeno che un topo! Gli
antichi artigiani medievali vollero far comprendere ai fedeli quanto fosse
grande la tirchieria del clero e infatti il vecchio adagio locale “povero
come un topo di chiesa? ne conferma l'intento (il piccolo topo lo
trovate poco prima di salire nelle scale che
portano
al campanile). Oltre alla simpatica piccola scultura avrete comunque modo di
notate anche le splendide vetrate degli antichi maestri vetrai. Non lontano,
nella Maza Pils iela, troviamo uno degli scorci più caratteristici di Riga:
le cosiddette Case Tre Fratelli (Trīs br?li), tre edifici
costruiti secondo diversi stili architettonici, datati dal XV secolo in poi.
L'edificio più antico è situato al no. 17 (primi del 1400), mentre al no. 19
si ammira la facciata in stile rinascimentale dell'edificio che ospita
il
Museo d'Architettura Lettone; al no. 21 infine troviamo uno stretto
edificio color verde acqua, il più recente (del Settecento). All'estremità
opposta della stessa via, nella 2 Klostera iela, è situata la chiesa di
San Giacomo, del 1226, una delle poche chiese cattoliche rimaste a Riga.
Riga
ospita la maggiore concentrazione d'architettura
Art Nouveau al mondo... certo non ci si aspettava così
tanto senso artistico riunito in un solo luogo! Lo stile liberty lo
si ammira in tanti edifici, quelli della via Elisabetes iela per esempio.
All'angolo della via Antonijas iela, al no.108 si rimane colpiti
dalle decorazioni elaborate dall'artista Konstantins Peksens, era il
1903 e lo stile qui chiamato Jugendstil (dal tedesco) trovava
in città un terreno più che fertile. Avrete di sicuro occasione di ammirare
anche i palazzi realizzati da Michakl Eisenstein (padre del famoso
regista sovietico che firmò La corazzata Potëmkin), nello stesso quartiere.
Poi c'è la Casa del Gatto, uno dei più conosciuti della città e
situata nella Meistaru iela (al no.19), capirete presto il perché del suo
nome!
I
monumenti e le attrazioni di Riga sono numerose e si scoprono
lentamente, esplorando una città che per storia e cultura si differenzia
dalle regioni mediterranee a cui siamo abituati. Dal ponte di Ottobre
(Akmens tilts) si ha modo di notare la forma un
tempo data al centro storico, storicamente
circondato da mura. Dal dedalo di stradine, edifici e case dai tetti rossi
si percepiscono i punti di maggiore interesse, tuttavia è inutile dire che
qui tutto è motivo d'interesse. Si avrà modo di notare per esempio la
splendida facciata della cosiddetta Casa delle Teste Nere
(Melngalvju nams), del XIV secolo ma completamente rifatta a seguito
dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, il suo nome deriva da
un'antica associazione di mercanti e armatori locali, tutti scapoli. Non
mancate inoltre la visita ad uno dei monumenti simbolo della capitale
lettone, il Monumento della Libertà (Brīvības piemineklis)
eretto nel 1935 tra le due guerre mondiali, in un periodo di momentanea
indipendenza della nazione.
Un
buon posto per assaporare lo stile di vita odierno della città è il
Mercato Centrale, ideale per trascorrere ore a curiosare, comprare
frutta e verdura fresche e altri generi di consumo. Curioso notare come lo
stabile si estenda all'interno degli hangar dei dirigibili Zeppelin
degli anni '30 (lo trovate vicino alla stazione degli autobus e a quella
ferroviaria). La Città Nuova, che circonda Riga Vecchia, risale al
XIX secolo e comprende un alternarsi di zone residenziali e zone
commerciali; siamo nel centro della vita moderna di Riga, luogo
giusto per capire gli standard di vita della popolazione. Durante la seconda
guerra mondiale, nella periferia di Maskavas sorgeva il ghetto di
Riga, che oggi ospita l'unica sinagoga rimasta in città ed il Museo
Ebraico (virtualmente l'intera comunità ebraica di Riga venne
sterminata durante il periodo più duro della seconda guerra mondiale). Non
si perda la visita al Museo del Motore di Riga, situato 8 km ad est
di Riga Vecchia, che espone automobili un tempo appartenenti a luminari
sovietici come Gorkij, Stalin, Khrushiov e Breznev.
Nel dopoguerra la città divenne infatti il maggiore centro industriale
dell'Unione Sovietica, nota soprattutto per le industrie automobilistiche.
In
estate Doma laukums (Piazza del Duomo)
viene attrezzata con verande all'aperto, tavoli e sedie, e si trasforma un
affollato punto di ritrovo. Le
caffetterie, i ristoranti, le aree temporanee in cui si serve
la birra ed i bar, rimangono aperti fino a tarda ora ed il divertimento è
più che assicurato. A Riga
c'è un'ampia scelta di locali in cui cenare, ristoranti tipici della
tradizione gastronomica lettone o anche più internazionali. Se volete
tornare a tempi un po' più inusuali, recatevi a Riga Vecchia e provate
alcune delle caffetterie in stile sovietico, non sono più tantissime
ma quelle rimaste sono sempre caratteristiche e con la vodka a prezzi
stracciati. Come tutto il resto dell'Europa orientale Riga si sta
velocemente occidentalizzando, visitatela prima che la tradizione baltica
più genuina diventi anche qui una macchina acchiappa turisti, uguale a tante
altre città europee. Buona Riga allora!
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