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Sempre più musei e città organizzano visite guidate pensate per
mamme e bambini, con toni adatti ai piccoli, soste e spiegazioni
modulate sulla loro soglia d'attenzione.
L'ARTE DI ESSERE MAMMA... VISITE
GUIDATE PER FUTURE E NEO MAMME CON MAMMA CULT
Chi è mamma lo sa, e chi non lo è lo
può immaginare: una delle cose che mancano di più quando arriva
un bambino è il tempo per se stesse. Tempo che si può
comunque ritagliare, incastrare, difendere, ma tempo
che continuerà comunque a scarseggiare. Anche le
mamme più agguerrite e più organizzate sanno cosa
vuol dire arrivare a sera e avere in testa una lista
di priorità per se stesse che ci si ripromette di
iniziare a spuntare.
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Una mamma sa anche che
trovare a chi lasciare il pupo non sempre è semplice, e
molte volte è necessario trovare una via di mezzo: ed ecco che
ci si arrabatta portandosi dietro il proprio bambino, ma
speriamo che non si metta a piangere, che non voglia mangiare in
un momento inaspettato, e via così. Due mamme romane, innamorate
dei loro bambini e grandi sostenitrici della necessità di
momenti di svago e cultura, a questa via di mezzo ci hanno
pensato e ripensato, ed è nata così Mamma Cult.
Francesca Camerota, dieci anni di esperienza in ambito
aziendale e titolare dell'agenzia di servizi Baby Planner
Italia e Raffaela Tomassetti, storica dell'arte,
guida turistica e operatrice didattica nei Musei Vaticani hanno
avuto un idea precisa, ed è nato il primo progetto di visite
guidate per future e neo mamme, ma anche per mamme con bimbi
più grandicelli, accompagnate anche dai papà o dalle amiche.
Mamme che hanno voglia di passare una mattinata godendosi una
visita guidata, una passeggiata culturale in centro, iniziando
così a spuntare qualche voce della famigerata lista mentale, e
che si possono portare dietro i loro bambini, di qualsiasi età e
su qualsiasi forma di passeggino, marsupio, fascia, tenendoli
per mano, tenendoli in braccio, allattandoli o dando il biberon
se è l'ora della poppata, dando la merenda se hanno fame,
consolandoli o distraendoli se piangono. Le mamme in gravidanza
possono poi sempre contare su luoghi dove sedersi se sono
stanche, e ovviamente servizi igienici sempre a portata di mano.
Tutti i percorsi sono pensati in luoghi di altissimo interesse
culturale ed artistico, sempre privi di barriere
architettoniche, e i bambini sono i benvenuti, qualunque loro
esigenza è ben accolta e assecondata, senza alcun problema se la
visita deve essere interrotta o rallentata.
I primi eventi di Mamma Cult sono
stati a Roma a novembre 2011, e visto il successo
riscosso, le ideatrici hanno pensato di rilanciare per il 2012
allargandosi anche a Bologna, dove contano sulla
collaborazione di Silvia Bernardi, una giovane mamma
laureata in Beni Culturali che si è occupata anche di
comunicazione ed organizzazione eventi, ed è stato stilato così
il ricco programma di appuntamenti da gennaio a giugno 2012.
Da marzo iniziano anche i percorsi a Vicenza di cui è
responsabile la mamma vicentina Silvia Picco, e viene
lanciata la novità di Mamma Cult in Fasce: grazie alla
consulenza di Paola Torrieri le mamme che lo desiderano
potranno effettuare una visita guidata portando il proprio
bambino in una fascia invece del tradizionale passeggino.
L’obiettivo di questa sperimentazione è di sensibilizzare e
far provare alle mamme un' esperienza a pieno contatto con il
proprio bambino. E anche le mamme che non sono abituate o
non possiedono una fascia, potranno averne una in prestito per
l’occasione.
I prezzi sono assolutamente
accessibili - per i bambini di ogni età è gratis - e
inoltre c'è la possibilità di regalare l'abbonamento alle
visite guidate con un prezzo speciale, e ad ogni partecipante
verrà regalata una shopper bag piena di sorprese.
Francesca, Raffaela e le
collaboratrici partono entusiaste per questa avventura, e sanno
anche di addentrarsi in un
terreno poco esplorato. "
Ci siamo rese conto" spiega Francesca
"
che le nostre città non sempre sono pronte ad accogliere le
famiglie con i passeggini, sia come strutture che come
disponibilità. I bagni con il fasciatoio vanno cercati e sono
pochi rispetto alla necessità che ci sarebbe, e se si vuole dar
da mangiare a un neonato – allattandolo o con il biberon – non è
facile trovare una struttura tranquilla dove sedersi."
Silvia Bernardi
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