VISITARE
ALMERIA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Un'altra bella città andalusa dalle suggestioni
moresche, affacciata sul mare e attorniata
dai massici delle Sierras. A dominare lo
sguardo
è l’antica fortezza araba, la seconda più grande dopo l’Alhambra, così come
la lingua di tetti bianchi delle case ai suoi piedi, o la grande
Cattedrale...
Almeria è una suggestiva
città della Spagna meridionale di circa 150 mila abitanti, circondata da
montagne e sormontata da una spettacolare fortezza moresca. Considerata la città
più soleggiata del Paese mescola centri commerciali e bar di tapas in un centro
storico medievale fatto di case bianche, stradine e piazzette tranquille. Lungo
la costa si trovano villaggi di pescatori trasformati in popolari località
turistiche, le spiagge appartate con un mare che rivaleggio con la Sardegna e il
paesaggio selvaggio del Parco Naturale del Cabo de Gata-Nijar.
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Il
ricco patrimonio della città si riflette in molteplici monumenti storici. Il
castello dell'Alcazaba, costruito nel periodo moresco per ordine di Emir Abd
al-Rahman nel XIII secolo, è il monumento più conosciuto della città. Più tardi
il castello venne ricostruito e ampliato più volte, trasformandolo nell'enorme
complesso architettonico che possiamo ammirare oggi. La torre più alta del
castello, la Torre del Amenahe, che offre un panorama senza eguali sulla
città in basso e sul mare. Nelle vicinanze della fortezza si trova il villaggio
La Chunka, noto per una particolarità, le piccole nelle loro case. Oggi
queste case sono dotate di impianti e dispositivi moderni, ma il lavoro
principale della gente del posto è ancora la pesca, proprio come molti secoli
fa.
Un altro importante edificio della città è la Cattedrale costruita a metà
del XVI secolo. Durante il periodo medievale Almeria fu spesso attaccata dai
pirati e la Cattedrale rappresentò un rifugio sicuro in molte occasioni. In
effetti l'edifico sembra più un castello o una fortezza che un luogo religioso.
Durante la sua storia la cattedrale è stata distrutta più volte, per cui è
formata da stili architettonici diversi gotico, rinascimentale e classico.
Non dimenticate inoltre di visitare la Chiesa di San Giovanni (Iglesia de
San Juan Evangelista), la cui costruzione risale al XVII secolo. Di fronte alla
chiesa si trova l'ufficio del sindaco. È così bello e insolito che assomiglia
ad un meraviglioso castello. Interessante anche l'Ospedale di Santa Maria
Maddalena, che si trova nelle immediate vicinanze della Cattedrale. Fu
costruito nel XVI secolo, dopo centinaia di anni la sua facciata principale
rimane completamente invariata. Il vecchio ospedale è un insieme di bellissimi
edifici storici, al suo interno c'è una cappella e un vecchio ospizio.
Non dimenticate di visitare il museo principale della città - il Museo de
Almería. Una parte significativa della sua esposizione sono i reperti
archeologici rinvenuti intorno alla città e ai suoi dintorni. Il museo venne
aperto nel 1933, e poiché la sua collezione era in costante espansione, la sua
sede si trasferì ripetutamente in nuovi edifici. Oggi, il museo ospita una serie
di reperti unici risalenti al Paleolitico e mostre tematiche dedicate alle
popolazioni primitive che abitavo questo territorio.
Tra le attrazioni religiose di Almeria spicca sicuramente la Chiesa di San
Giacomo, (Iglesia de Santiago) costruita alla fine del XV secolo e terminata
solo nel 1559. Durante gli anni della sua esistenza fu ripetutamente ricostruita
e integrata con nuovi elementi. L'ultima ricostruzione ha avuto luogo nella
prima metà del XX secolo; la facciata è stata decorata con nuovi bassorilievi.
Almeria
si è aperta in questi ultimi vent'anni al turismo, che ne ha apprezzato le sue
bellissime spiagge e che ormai ne fa un punto di riferimento quasi al pari di
altre famose città andaluse come
Siviglia,
Cordoba,
Granada e
Malaga. Ha un attivo
porto sul
Mediterraneo, importante per il commercio di ferro, piombo,
rame. Questa vivace
città risale all'epoca preistorica. Nei secoli quest'area è stata abitata da
diverse popolazioni, dai fenici, ai cartaginesi, ai romani. Il suo maggiore
sviluppo si ebbe però con la dominazione mussulmana. La città si sviluppò quindi
fino a diventare un'importante base navale e porto del Califfato di Cordoba
sotto il regno di
Abderramán III, che costruì imponenti fortezze a ridosso della città
e della baia.
Con
la caduta del califfato, la città si dedicò alla produzione di tessuti tra
cui la seta, il velluto, il damasco e il broccato, diventando presto una
delle maggiori potenze economiche del Mediterraneo. Al tempo, Almeria,
ospitava più di 10.000 laboratori tessili e godette di grande prosperità.
Tuttavia la conquista e la successiva distruzione della città da parte di
Alfonso VII, che voleva abbatterne il potere economico, pose fine a
questo periodo d'oro. La città rifiorì ancora sotto i Musulmani e tornò ad
essere dominata dai Cristiani solo nel 1489. Successivamente Almeria
continuò ad espandersi e a crescere economicamente, nonostante le frequenti
incursioni da parte dei pirati berberi nel XVI secolo. Nel XIX secolo la
città divenne la capitale della omonima provincia di Almeria, dopo che la
Spagna fu suddivisa in province. La città oggi si presente prospera insieme
grazie ad un'economia basata sul turismo e sulle coltivazioni in serra.
Dal
castello si gode di una fantastica vista sulla città e sulle sue
principali attrazioni. L'enorme fortezza di
Alcazaba (nella foto in alto e in quella a desta) è costituita da tre
mura perimetrali che un tempo contenevano tutto ciò di cui gli abitanti
avrebbero avuto bisogno in caso di assedio. Uno dei recinti racchiude i
resti di una cappella che fu originariamente costruita per essere una
Moschea, ma che fu in seguito convertita in una cappella cristiana dai re
Cattolici.
Grazie
alla sua struttura fortificata, la sua costruzione di stampo gotico e la sua
facciata rinascimentale, la
Cattedrale è un vero e proprio simbolo della città. Costruita nel XVI
secolo, questo edificio ebbe due funzioni. Oltre a quella ovviamente
religiosa, fu anche usato come struttura difensiva, con torrioni dotati di
cannoni allo scopo di difendere l'edificio e la città dalle incursioni di
Barbarossa e di altri pirati.
Per
molti, venire ad Almeria senza visitare le sue riserve nazionali è semplicemente
inammissibile. La
Costa de Almeria è ancora oggi immune al turismo di massa. A ovest il
litorale è costituito prevalentemente di alte scogliere che più in là si
trasformano in spiagge piane, luogo ideale dove trascorrere una giornata di
sole. A est della città, troviamo ancora splendide spiagge che si estendono per 20 km,
costeggiando il
Parco Nazionale Cabo de Gata-Nijar che ha una riserva protetta di
9000 ettari. I visitatori del parco avranno l'opportunità di passeggiare lungo
la costa, oltre a rilassarsi sulle spiagge pittoresche con sabbia bianca e acque
cristalline. Sul territorio del parco ci sono diversi pittoreschi villaggi di
pescatori, quindi non dimenticate la macchina fotografica. Sul suo territorio
sono presenti aree archeologiche molto interessanti.
Per coloro che vogliono solo camminare con i bambini e rilassarsi all'aria
aperta, vale la pena di andare nella Rambla de Belen, un grazioso ampio
viale con palme da entrambi i lati dove è possibile fare una passeggiata
gradevole, godendo di giardini e fontane lungo il cammino. A ovest della Rambla
si trova il Paseo de Almeria, la tradizionale via di comunicazione
cittadina e centro commerciale della città, luogo ideale per fare un po' di
acquisti.
Un
mare di serre di plastica si estende verso ovest, mentre nell'entroterra si
trovano luoghi desertici incredibili che sono stati teatro di innumerevoli film
del 'spaghetti western', compresi alcuni del grande maestro Sergio Leone.
Infine, se l'idea di frequentare gli scavi archeologici suona attraente per voi,
si dovrebbe visitare Gador, una zona piena di aranceti. In questa città
sono stati trovati diversi insediamenti preistorici e gli archeologi vi
continuano a lavorare.
Nelle vicinanze di Almeria, si possono visitare molte curiose aree archeologiche
e storiche. Un esempio eccellente è "Aljibes arabes", letteralmente
"cisterne arabe", costruite nell'XI secolo e perfettamente conservate. Questi
pozzi facevano parte della rete di approvvigionamento idrico che riforniva sia
gli abitanti di Almeria che le truppe che la difendevano.
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