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L’educazione finanziaria è uno
strumento indispensabile per imparare a gestire i propri soldi,
anche in futuro. A scuola non viene insegnata ma tante informazioni e consigli sono
a portata di click: meglio dribblare i videocorsi a pagamento e
impiegare un po' di tempo a scegliere le fonti su cui
informarsi, tipo Udemy, gruppi Telegram...
di Ernesto Serra
Introduzione
Grazie alla progressiva
digitalizzazione degli strumenti finanziari e alla velocità con cui vengono
prodotte e trasmesse informazioni sulla finanza, la comprensione
dell’economia di base è divenuta molto più facile, ma interessa questo ai
giovani? Sono troppi gli individui sotto i 30 anni con conoscenze
economico-finanziarie pericolosamente basse: che sia per paura,
menefreghismo, pigrizia o semplice ignoranza abbiamo un problema, che
sarebbe davvero semplice da risolvere e che gioverebbe enormemente risolvere: quello dell’analfabetismo finanziario.
Spesso i giovani non sono in grado di prendere decisioni finanziarie
informate, il che limita la capacità di pianificare il futuro, aumenta la
vulnerabilità agli errori e alle truffe, porta a conseguenze
negative in termini di stabilità economica e benessere.
Esiste poi un ulteriore problema nel problema, la presenza di un
gender gap tra ragazzi e ragazze nelle competenze finanziarie. Le
ragazze difatti hanno ancora meno competenze, ed è assolutamente necessario
far comprendere loro l'importanza della cultura finanziaria e delle
competenze imprenditoriali per raggiungere l'indipendenza finanziaria ed
affermarsi come desiderano. Autonomia e autodeterminazione passano
dall’indipendenza economica e l'educazione finanziaria è uno strumento
d'inclusione.
La Scuola e la non informazione economica
Da pochi anni è stata presa la decisione di reintrodurre l'educazione civica
come materia obbligatoria a livello nazionale, giusto, ma niente nelle
scuole viene fatto per educare alla finanza personale. Se escludiamo qualche
progetto isolato, e molto limitato nel tempo, e quei pochi
indirizzi che hanno economia finanziaria nel programma (anche se solitamente
per soli due anni), sia nei licei che negli istituti professionali non viene
fatto accenno alla gestione finanziaria. Non si parlerebbe certo di
investimenti o di uno studio di livello avanzato, ma parrebbe utile sapere,
per esempio come prendere un prestito, valutare i costi di un conto
corrente, pagare con PagoPA le tasse scolastiche, conoscere il significato
della parola inflazione o il vantaggio di programmare le proprie spese per
le vacanze, fare un budget ect. Tutto ciò aiuterebbe alla formazione di un
cittadino capace, che non solo conosce a memoria i primi dodici capitoli
della costituzione italiana ma che è anche capace di muoversi con
disinvoltura nel mondo che verrà.
I fuffaguru e la truffa dei corsi online
Un altro fattore che allontana dall’auto-educarsi
finanziariamente è la forte presenza sui social di quelli che vengono
definiti “fuffaguru", dei truffatori che pretendono di conseguire un grande
successo in qualunque business, e che si propongono di vendere la propria
“grande sapienza" tramite dei videocorsi. Trovare dei contenuti di valore
tramite i corsi è tuttavia estremamente difficile, e la maggior parte di
questi esperti guadagnano quasi unicamente proprio dai corsi che vendono.
Con il tempo l’arte di vendere un corso è stata raffinata, i luoghi comuni
che ritroviamo nelle pubblicità sono macchine di lusso, orologi (spesso
noleggiati), ostentazione, residenza a Dubai e guadagni stratosferici
(spesso inventati).
Questi truffatori riescono ad apparire convincenti con molti, sia giovani
che non, persone poco esperte che non hanno gli strumenti per fiutare
l’inganno, e che ravvisando la possibilità di fare denaro in questo modo per
la prima volta si lasciano trascinare dalla promessa di grandi guadagni e
acquistano i loro corsi, rimanendo con un portafoglio alleggerito, i sogni
di ricchezza presto sfumati e una delusa repulsione all’educazione
finanziaria.
Anche chi ha la fortuna di avvedersi in tempo della fregatura, reagisce
allontanando a priori non solo le possibili truffe, ma in generale la
conoscenza dell’economia di base. Insomma, in un modo o nell’altro la
conseguenza ottenuta è l’allontanamento, che crea danno anche a quelle poche
pagine che cercano di diffondere l’educazione finanziaria con contenuti di
qualità, e che vengono relegate ad un pubblico di nicchia già "avanzato".
Come imparare da autodidatta
Al di là delle tradizionali fonti come giornali, libri e Youtube,
esistono diverse alternative:
Youtube: resta sempre valido come canale, dalla scelta di un conto corrente, di
una carta di credito, dai costi per aprire una partita Iva alla
dichiarazione dei redditi fino alla costruzione di un piano pensione, tutto,
o quasi, è già stato pubblicato e da casa ci è possibile imparare. Un
consiglio importante è quello di individuare gli "youtuber" più capaci.
Abbiate pazienza, evitate chi si vanta dei propri successi
e vi propone costosi videocorsi.
Podcast: molti esperti di finanza personale e investimenti ospitano
podcast in cui condividono consigli, strategie e interviste con altri
professionisti del settore.
Blog e siti specializzati: molti di questi siti offrono guide,
articoli dettagliati e strumenti gratuiti come calcolatori di spesa o
budget.
Piattaforme educative online: come Coursera, edX, Udemy, Domestika
dove si trovano corsi online gratuiti o a basso costo (anche materiali di
università rinomate o esperti del settore).
Forum e comunità online: Reddit, per esempio, ha diversi subreddit
dedicati a vari aspetti della finanza personale.
Webinar e Workshop: eventi che sono opportunità per apprendere
direttamente da professionisti del settore e spesso includono sessioni di
Q&A dove è possibile ottenere risposte a dubbi specifici.
Social Media: molti professionisti condividono contenuti educativi su
piattaforme come Instagram, Twitter e LinkedIn. In particolare Telegram
offre una varietà di canali e gruppi di discussione, dove gli utenti possono
trovare informazioni e ci sono anche bot intelligenti progettati per offrire
assistenza. Alcuni bot possono aiutare a tenere traccia delle spese, fornire
consigli di investimento o inviare aggiornamenti regolari su notizie
finanziarie e tendenze di mercato. Alcuni canali e gruppi condividono
materiali formativi, come eBook, corsi video o webinar. Questo può essere un
modo conveniente per accedere a risorse educative senza dover
necessariamente navigare su internet o iscriversi a piattaforme di
e-learning. Per iniziare, è possibile cercare canali e gruppi utilizzando la
funzione di ricerca interna di Telegram. Digitare parole chiave come
"finanza personale", "investimenti", "risparmio".
Accesso a gruppi telegram chiusi: l'accesso a un gruppo chiuso
richiede un invito o un link di approvazione specifico dal gestore del
gruppo o da un membro esistente. A differenza dei gruppi pubblici, i gruppi
chiusi non sono visibili nella ricerca interna di Telegram e hanno
restrizioni sull'accesso per garantire privacy e sicurezza. Alcuni gruppi
chiusi potrebbero richiedere l'approvazione dell'amministratore anche dopo
aver cliccato sul link di invito. In questo caso, dopo aver espresso il
desiderio di unirsi al gruppo, potrebbe esserci un periodo di attesa mentre
l'amministratore del gruppo esamina la tua richiesta. Una volta entrato nel
gruppo, è buona norma familiarizzare con le regole o le linee guida
condivise dall'amministratore o nei messaggi fissati in alto, visto che si
può essere cacciati facilmente.
Se non si dispone di un invito ma si è interessati a unirsi a un gruppo
chiuso, si può provare a contattare l'amministratore del gruppo o un membro
conosciuto per richiedere l'accesso, spesso queste informazioni sono
disponibili nella descrizione del gruppo pubblico o in altre piattaforme
dove il gruppo viene promosso.
Cosa si può fare con 500 euro?
Qualche esempio:
Investire in fondi comuni o ETF (Exchange-Traded Funds) che hanno
spese gestionali generalmente basse e possono essere acquistati attraverso
una piattaforma di trading online. Si possono scegliere ETF che replicano
l'andamento di indici azionari, settoriali, obbligazionari, o anche tematici
(come sostenibilità, tecnologia, ecc.).
Investimenti in criptovalute per chi è disposto a rischiare di più.
Bitcoin o Ethereum sono solo due delle tantissime criptovalute in giro, bene
sapere che il mercato delle criptovalute è estremamente volatile e ad alto
rischio.
Piattaforme di crowdfunding o investimento collettivo. Si può
in questo modo contribuire con un capitale limitato a investire in startup o
progetti imprenditoriali. Questi investimenti offrono il potenziale per
rendimenti elevati, ma comportano anche rischi significativi, compresa la
perdita totale dell'investimento. Piattaforme di crowdfunding
particolari sono quelle basate su blockchain, dove si raccolgono capitali
per progetti innovativi attraverso la vendita di token o criptovalute.
Investimenti in NFT: gli NFT rappresentano la proprietà digitale di opere
d'arte, collezionabili, e persino terreni virtuali.
La DeFi utilizza tecnologie blockchain per creare servizi finanziari
senza intermediari, come prestiti, scambi decentralizzati (DEX), e yield
farming, offrendo tassi di interesse competitivi.
In generale sono molto promettenti, da tenere in osservazione, ma ad elevato
rischio, gli investimenti in aziende che sviluppano o implementano
tecnologie IA e robotica, sviluppano tecnologie per combattere i cambiamenti
climatici, biotecnologie innovative e trattamenti genetici, tecnologie per
veicoli autonomi e elettrici, operano nel Metaverso e nella realtà
virtuale.
Qualche termine che dovresti conoscere, testa quanto
ne sai...
Sai cosa s'intende per deflazione, interesse composto, dividendo, sai cos'è
lo S&P 500? Prova a rispondere senza guardare le risposte che seguono...
- Inflazione: si intende il progressivo diminuire del valore d’acquisto della
moneta. In Italia si aggira a circa il 2% anno (un chilo di pane che adesso
costa 5 euro tra un anno in media costerà 5,10).
- Deflazione: Contrario dell’inflazione, il progressivo aumentare del valore
d’acquisto della moneta.
ROI: dall’inglese Return of Investments, indica la percentuale di profitto,
ancora da tassare, di un qualunque strumento finanziario, attività o società
(se investo 100 e passato un anno ho 108, avrò un ROI dell’ 8%).
- Interesse composto: modalità di maturazione degli interessi nella quale essi
vengono reinvestiti, così da poter a loro volta poter generare interessi
creando un ciclo virtuoso (dall’ esempio precedente, ottenendo 8 di
interesse e reinvestondolo, il secondo anno otterremo l'8% di 108 e non di
100, e così via. Se volete approfondire ecco un elenco di importanti
termini
finanziari da conoscere.
- Azione: strumento finanziario con il quale una società raccoglie capitali,
chi acquista un’azione o una sua parte acquisisce di fatto una piccolissima
parte dell’azienda, le azioni non hanno un prezzo fisso ma oscillano a
seconda dell’andamento del mercato e di quello positivo o negativo
dell’azienda stessa.
- Dividendo: alcune aziende decidono di distribuire periodicamente una piccola
parte del profitto generato agli stockholders, cioè chi detiene le azioni.
La percentuale del dividendo varia a seconda dell’andamento dell’azienda.
- S&P 500: Acronimo di Standard & Poor 500, è l’indice di riferimento del
mercato azionario, con al suo interno listate 500 tra le società più
importanti nella borsa americana.
Perché scegliere di informarsi
Essere pratici fin dalla giovinezza con la finanza personale permette di
avere una visione più chiara e realistica del
valore del denaro, utile anche negli acquisti di tutti i giorni, evita di
prendere fregature e incorrere in truffe. Unire al lavoro, o allo studio,
una rendita extra, anche piccola inizialmente, è uno degli obiettivi più
comuni dell’investimento. Chiunque riuscendo ad affiancare al lavoro,
una rendita extra, avrà meno preoccupazioni economiche!
La conoscenza finanziaria da gli strumenti per raggiungere l'indipendenza
economica, per fare progetti su viaggiare, continuare gli studi, avviare
un'attività imprenditoriale, affittare o acquistare una casa. Meglio sapere
subito come funziona un mutuo o un prestito, come possono essere pericolose
le carte di credito revolving, come evitare i costi gestionali (spesso i
rendimenti sono azzoppati da commissioni e costi gestionali che si possono
evitare di pagare), massimizzando il rendimento delle proprie risorse.
Insomma più si è informati e meno fregature si prendono e più si è capaci
di negoziare migliori condizioni.
Il gioco d’azzardo e
l'illusione del controllo
Il mostro del gioco d’azzardo, che propone guadagni facili e divertimento, è
sempre in agguato, anche per i ragazzini di 10 anni, che vedono a caso video
su youtube. Per un ragazzo
senza nessun "background" e nessuna esperienza in materia, spesso capita di
imbattersi nel mondo del gioco, che appare molto più attraente di quello
dell'investimento (che comunque richiede studio, analisi e costanza nel
tempo). Dalle scommesse sportive
alle slot machine, il gioco d'azzardo, diviene una voragine in cui i più predisposti cadono
inesorabilmente, e dalla quale, una volta avviluppati, è estremamente
difficile uscire.
E' facile scommettere online, senza farsi vedere, in modo
veloce, comodo e anonimo, senza il timore di essere giudicati da amici o
familiari. Le piattaforme di gioco online spesso utilizzano pubblicità
aggressive e offrono bonus o incentivi (come giocate gratuite o bonus sul
deposito) per attirare e mantenere gli utenti. Queste strategie incoraggiano
il gioco continuo, così come la gratificazione immediata fornita dalle
vincite online, la velocità con cui si possono effettuare scommesse e vedere
i risultati. Questo ciclo di feedback rapido può contribuire a un loop di
rinforzo che alimenta la dipendenza. L'utilizzo di carte di credito o
portafogli elettronici per giocare online rende poi meno tangibile la
percezione della perdita di denaro reale, portando a un più facile
superamento dei propri limiti di spesa. Fattore fondamentale poi è l'illusione
di controllo, intesa in due sensi. In primis i giochi d'azzardo online
sono spesso progettati per dare ai giocatori l'illusione di avere controllo
o abilità nel determinare l'esito del gioco, anche quando si tratta di
giochi puramente basati sulla fortuna. Questo può portare a una
sopravvalutazione delle proprie capacità di vincita e a un gioco eccessivo.
Inoltre chi gioca troppo e se ne rende conto, ha sempre la convinzione di
potersi controllare, ridurre le ore e le somme giocate, fermarsi se lo
desidera, controllare insomma la dipendenza. Le persone che giocano
d'azzardo online spesso lo fanno da sole e questo isolamento aumenta
il rischio di dipendenza, poiché non ci sono amici o familiari presenti che
possano notare un problema o intervenire.
Così il gioco d'azzardo può diventare rapidamente una
dipendenza, portando a comportamenti compulsivi e i giovanissimi sono
particolarmente vulnerabili a sviluppare dipendenze, data la loro maggiore
suscettibilità alle gratificazioni immediate.
Il "Verghiano" culto del profitto della società moderna ha fatto un lavoro
perfetto per sedurre lo sprovveduto e portarlo al gioco, un fardello che può
portare alla ludopatia, una malattia psicologica curabile ma
temibile. Tra grandi pubblicità, bonus alla registrazione, promoter illustri
e siti dai design accattivanti, tutto viene creato con lo scopo di allettare
un possibile giocatore e di farlo entrare nel meccanismo.
Con una piccola infarinatura finanziaria, qualche dubbio
invece potrebbe sorgere. Facendo per esempio proprio il
concetto di rischio-rendimento, che calcola matematicamente il
rapporto fra la possibile perdita dell’investimento e il possibile guadagno, ci si rende
subito conto di quanto le probabilità siano in modo schiacciante contro i
giocatori d'azzardo.
Esempio di valutazione rischio/rendimento: decido di acquistare un biglietto di un concerto a 20 euro, per
rivenderlo a 60 euro una volta che i biglietti andranno sold out). Il
rapporto tra rischio, i 20 euro spesi, e rendimento, il biglietto venduto a
60 euro, è di 1/3. Applicando lo stesso concetto alle scommesse online, ci si rende subito conto di quanto le probabilità
siano contro i giocatori e di come matematicamente la perdita è assicurata
(per 1 fortunato ci saranno 10.000 sfortunati). Le statistiche parlano
chiaro, se è possibile che tu vinca nel breve periodo, nel medio e lungo
termine avrai perso e perso malamente, almeno che tu non sia quel 1 su 10.000, cosa molto rara, che dopo aver
vinto ha smesso di giocare, cosa ancora più rara.
L'esposizione prolungata al gioco d'azzardo porta a stress, ansia,
depressione e bassa autostima e il fallimento nel gioco d'azzardo può
portare a sentimenti di disperazione.
La dipendenza del gioco d’azzardo, che cattura sempre più giovani,
sconvolgendo a molti la vita, diminuirebbe drasticamente se questi avessero
ricevuto, in un modo o nell’ altro, una adeguata preparazione economico
finanziaria.
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