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Cremlino - Il centro del Potere Russo
I l Cremlino di Mosca,
è la mitica sede del potere russo, il principale complesso socio-politico,
spirituale-religioso e storico-artistico della capitale, sede del Presidente
della Federazione Russa e prima ancora quartier generale dell'Unione
Sovietica e centro di potere degli zar, i sovrani russi. La parola Cremlino
in russo significa "cittadella fortificata"e rappresentava la parte più
antica delle città dell’ex unione sovietica.
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Il Cremlino di Mosca è ubicato presso la
collina Borovichkij, nel cuore della capitale russa, sa cui la sovrasta , e
da cui da sempre la controlla con le sue torri, le cattedrali ed i palazzi che
si specchiano sulle acque del fiume Moscova, che scorre sotto le mura
sud-orientali, circondato dai bellissimi Giardini di Alessandro
(costruiti in onore dello zar Alessandro I dall’architetto di
origini italiane Giuseppe Bova), ed è sede delle istituzioni governative
dell’intera Russia. Chi viene a Mosca di solito non perde una visita a questo
luogo che sembra irreale dove chiese, monumenti, musei e giardini si susseguono
entusiasmando sia i turisti occasionali che i moscoviti, da sempre affascinati e
in un certo qual modo intimoriti dinanzi alla sensazione di potenza trasmessa
dal complesso.
La forma attuale del complesso del Cremlino di
Mosca è dovuta al lavoro del principe Jurij Dolgorukij, che scelse questo
luogo con la confluenza tra il corso della Moscova e quello dell'altro fiume
Neglinnaja per costruire il primo Cremlino. Nel XV secolo in Russia,
sotto il regno dello zar Ivan III (Ivan il Grande) ebbero inizio rapporti non
solo con i regni dell'Oriente musulmano e ortodosso, ma anche con l'Occidente
cattolico. Fu per questo motivo che vennero chiamati architetti, artisti,
ingegneri, medici italiani a lavorare nel Paese. Con le maestranze italiane fu
costruito un nuovo grande complesso complesso, molto più grande del precedente,
all'interno del quale vennero amalgamati due stili profondamente diversi: il
russo antico ed il rinascimentale di impronta soprattutto italiana, dando vita a
qualcosa di unico. In questa fase vennero costruiti tra gli altri la
Cattedrale dell'Assunzione ed il Palazzo Sfaccettato. Purtroppo anche
il Cremlino non fu risparmiato negli anni '30 del Novecento dalle brutture
architettoniche che connaturo la politica urbana dell'Unione Sovietica di
Iosif Vissarionovi? Džugašvili, meglio conosciuto come Iosif Stalin,
che fu mandante della distruzione di alcune sue parti, nonché delle diverse
chiusure imposte al complesso. Ma nemmeno il dittatore georgiano riuscì a
distruggere così tanta bellezza. Nel 1955, due anni dopo la morte di Stalin, il
Cremlino poté riaprire liberamente i battenti e nel 1990 il complesso è stato inserito nella
lista come Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco nel 1990.
Il Cremlino di Mosca è la maggiore attrazione della città. Le sue mura e torri, le cattedrali dalla cupola d'oro, gli
antichi palazzi sovrastano tutto dall'alto di una collina sopra il Borovitsky e formano un bellissimo e imponente insieme architettonico.
Nella zona Ivanov del Cremlino vi sono numerosi e famosi monumenti d'arte
come lo Zar-puška (il Cannone dello Zar), la Piazza del Senato, l'Edificio
dell'Arsenale (voluto da di
Pietro il Grande) e il Senato, una delle migliori creazioni del famoso
architetto Matvej Fëdorovi? Kazakov.
Se si entra dalla Porta della Trinità,
l'area degli edifici governativi della Federazione Russa, per ovvi motivi
preclusi ai visitatori, si trovano a sinistra i cannoni conquistati durante le
guerre napoleoniche disposti in fila lungo le mura dell'Arsenale. Ricordiamo che
la Grande Armata di Napoleone forte di più di mezzo milione di uomini arrestò la
sua avanzata proprio a Mosca, che i russi bruciarono per non farla conquistare
ai francesi, da lì sopraggiunse il temibile inverno russo, il "Generale
Inverno", che segnò la fine del contingente multinazionale francese (c'erano
anche 50 mila italiani) e l'inizio della fine di Napoleone, che poco meno di tre
anni dopo si ritroverà in mezzo all'isola di Sant'Elena e finire i suoi giorni.
Di fronte l'Edificio dell'Arsenale (voluto
da di Pietro il Grande) si trova l'imponente Palazzo del Senato,
costruito tra il 1776 ed il 1787 una delle migliori creazioni del famoso
architetto Matvej Fëdorovi? Kazakov, che disegnò un progetto neoclassico
adattatosi alla struttura a forma di triangolo del complesso. Questo edificio,
dal crollo dell'Unione Sovietica è la residenza ufficiale del presidente russo.
A sud-est del palazzo c'è invece l'edificio neoclassico realizzato nel 1934 come
sede del Presidium del Soviet Supremo, attualmente adibito ad ospitare
alcuni uffici governativi. A destra della Porta della Trinità, invece, si trova
uno stretto viottolo che corre lungo le mura fino ai margini della cittadella.
Qui troviamo l'ex Palazzo Kavalerskij, dove Vladimir Il'i? Ul'janov,
meglio conosciuto come Lenin e la sua famiglia vissero prima di
traslocare nel Palazzo del Senato. Quindi troviamo il seicentesco Palazzo
Potesnij, residenza a suo tempo di Stalin e dove la moglie di questi,
Nadezda, si sparò nel 1932. Poco più a est c'è il Palazzo di Stato del
Cremlino, in precedenza noto come Palazzo dei Congressi, un immenso edificio di
cemento, marmo e vetro lunga 120 metri costruita nel 1960 per ospitare i
congressi del Partito. All'interno, dove possono sedersi all'incirca 6.000
persone, si tengono tuttora gli spettacoli dei corpi di ballo del Bol'soj
e del Cremlino.
La zona del Cremlino aperta al pubblico comincia
svoltato l'angolo del Palazzo di Stato. Per primi si scorgono il Palazzo del
Patriarca (Patriarsie Palaty) e la Cattedrale dei Dodici Apostoli (Sobor
Dvenadcati Apostolov), che formano un unico complesso contraddistinto da una
galleria ad arco decorata da piastrelle policrome. Il Palazzo dei Patriarchi fu
costruito tra il 1655 e il 1656 da David Ohlebinin e Antip
Kostantinov.
L'antica abitazione dei Patriarchi della Chiesa Russa Ortodossa è un insieme di
ambienti
aggregati intorno alla Sala della Croce, di 280 m2, di ardita
architettura per non essere appoggiata ad alcun pilastro centrale. Qui si
possono solo tentare di immaginate i banchetti dati dagli zar. L'arte
iconografica di questo secolo è ben rappresentata anche nella cappella privata.
I suoi locali ospitano un Museo di Arti Applicate del XVII secolo e
conservano il fasto del periodo di maggior potenza dei Patriarchi. Queste
collezioni di oggetti, mobili e costumi esposti sono una testimonianza della
vita dei dignitari russi e dei patriarchi del XVII secolo. Prima di attraversare il
passaggio ad arco che introduce in Sobornaja ploscad (la Piazza delle
Cattedrali) fate una piccola deviazione per vedere lo lo Zar-puška
(il Cannone dello Zar), uno dei cannoni più grandi che siano mai stati
costruiti, con una canna lunga quasi 6 metri e un peso di 40 tonnellate, e la Tsar-kolokol
(la Campana dello Zar) la più grande
campana del mondo con le sue 200 tonnellate di peso ed i 6,14 metri di altezza.
La
Sobornaya ploshad, la "Piazza
delle Cattedrali" è il cuore storico del Cremlino, dove tutte le sue strade
utilizzate convergevano nel XV secolo. Prende il nome dalle tre cattedrali qui
si trovano, la Cattedrale della Dormizione, la Cattedrale
dell'Arcangelo Michele e la Cattedrale dell'Annunciazione. Oltre a
queste, vi si affacciano anche il Palazzo Sfaccettato, la Chiesa della
Deposizione della Veste e la Chiesa dei Dodici Apostoli. Qui avevano luogo
le incoronazioni solenni e i cortei funebri di tutti
gli zar russi, i patriarchi ed i granduchi di Moscovia. Tuttora è sfondo della
cerimonia di inaugurazione dei presidenti della Russia e del giornaliero cambio
della guardia a cavallo (spettacolare tradizione imperiale restaurata nel XXI
secolo).
La struttura
più alta sulla piazza (e precedentemente di tutta la Russia), riconoscibile per
le sue cupole dorate è il Campanile di Ivan III il Grande di 81 metri (Kolokol'nija
Ivana Velikovo) costruito nel 1508, è punto di riferimento visibile a 30
km di distanza. Prima del XX secolo a Mosca era vietato costruire edifici più
alti di questo campanile. Originariamente in questo luogo sorgeva un altra
chiesa. Nel 1505 l'italiano Marco Bono progettò un nuovo campanile, che
originariamente aveva due soli ordini a pianta ottagonale, sormontati da un
tamburo e una cupola. Il Campanile di Ivan Il Grande è ritenuto una rilettura in
forme locali di modelli romanico-gotici padani. Nel 1600 Boris Godunov innalzò il campanile fino a 81
metri.
Piccola parentesi. In quel periodo erano molti gli
italiani che erano stati chiamati a lavorare alla realizzazione del complesso
del Cremlino. Il primo fu il geniale Aristotele Fioravanti, da
Bologna, dove con la
Cattedrale della Dormizione mise in pratica un esempio di fusione fra
la tradizione russo-bizantina e quella occidentale, il cui risultato più
significativo sarà la Cattedrale dell’Arcangelo, costruita fra il 1505 e
il 1508 su progetto del veneziano Alvise Friasin. Le mura e le torri del
Cremlino furono costruite da muratori russi. Sovrintendevano ai lavori ingegneri
e architetti italiani i cui nomi sono rimasti impressi nella memoria
riconoscente dei posteri. Si tratta di Marco Friasin (Marco Ruffo o Marco
Rosso), di Pietro
Antonio Solari, appartenente ad una stirpe di architetti che prese parte
alla costruzione del
Duomo di Milano, di Antonio e Alvise Friasin. Quest'ultimo mantenne la planimetria tradizionale delle
chiese russe a cinque cupole, ma elaborò gli alzati secondo moduli
dell’architettura dei palazzi italiana, mentre la decorazione architettonica si
presentava decisamente all’antica, con le facciate scandite da un doppio ordine
di lesene corinzie sorreggenti trabeazioni sormontate da arcate a conchiglia.
Per quanto riguarda l’architettura civile, lo stesso Marco Bono e il milanese
Pietro Antonio
Solari realizzano le fortificazioni del Cremlino e soprattutto il Palazzo delle
Faccette, ispirato al Palazzo dei diamanti che si trova a
Ferrara.
Il Campanile di Ivan il
Grande
è anche un'ottima occasione per visitare ospita l'esposizione multimediale sulla storia architettonica del
complesso del Cremlino.
La visita di 45 minuti si conclude con la salita dei 137 gradini che conducono
in cima al campanile, da cui si gode una vista unica.
Davanti
al campanile si trova la
Cattedrale dell'Annunciazione (Uspensky Sobor), anche conosciuta
come Cattedrale della Dormizione, vero e proprio
simbolo del ruolo svolto dalla città nel proteggere l'ortodossia russa e
chiesa principale dello Stato Stato russo a partire
dal 1326, anno in cui la sede della Chiesa Russa fu spostata da Vladimir a Mosca.
Nonostante il ruolo eminente, la facciata della chiesa è sorprendentemente
semplice, ma all'interno fanno da contraltare i colori degli affreschi su
sfondo
dorato e le icone seicentesche.
Concepita del geniale architetto
bolognese Aristotele Fioravanti (già progettista del Palazzo del
Podestà a Bologna, del
Castello di Buda a
Budapest) che la costruì negli anni 1475-1479
senza dubbio una geniale e insuperata opera architettonica. Edificò questa
cattedrale, usando una tecnica ultramoderna simile al "cemento armato",
inglobando uno scheletro di ferro entro la costruzione stessa. Questa
realizzazione rese molto celebre Fioravanti a tal punto che anche se chiese più volte
chiese il permesso di poter tornare in patria, facendo intervenire anche il
Governo di Bologna, lo zar Ivan III negò sempre il suo assenso e Fioravanti
restò a Mosca fino alla sua morte.
Quasi
nascosta dalla Cattedrale dell'Assunzione, si trova la candida Chiesa della Deposizione della Veste (tserkov'
Rizpolozenija) fu costruita (probabilmente dalle stesse maestranze che
parteciparono alla costruzione della Cattedrale dell'Assunzione), tra il 1484 ed il 1486 sulle fondamenta di una
basilica più antica. Il nome della chiesa deriverebbe da una festa risalente al
V secolo a.C., che celebrava l'avvenimento di quando la veste della Vergine
Maria fu portata dalla Palestina a Costantinopoli, dove protesse la città dalle
conquiste. Frequentata nel tempo da metropoliti e patriarchi, la
chiesa presenta splendidi affreschi dipinti verso la metà del XVII secolo da
Sidor Osipov e Ivan Borisov.
Nella grande piazza della Sobornaja ploscad
si trova anche la famosa Cattedrale dell'Arcangelo
Michele (Arkhangel'skij sobor), progettata in stile
rinascimentale dall'architetto di
Milano Aloisio da Carcano che
giunse a Mosca nel 1494 su invito di Ivan
III per sostituire Pietro Antonio Solari come capo
architetto di corte responsabile delle fortificazioni e dei
palazzi. La Cattedrale dell'Arcangelo, costruita all'inizio del XVI secolo come
luogo di sepoltura dei sovrani di Moscovia devoti all'arcangelo Michele,
contiene affreschi del XVI e XVII secolo, alcuni dei quali
dipinti da Yakov di Kazan, Stepan di Riazan, e
da Joseph Vladimirov fra il 1652 ed il 1666. La
lavorazione della pietra risente chiaramente dal
Rinascimento italiano. Contiene un'iconostasi dorata in
legno scolpito d'altezza di tredici metri con icone del XVII
e XIX secolo e lampadari a braccia del XVII secolo. In
questa chiesa nei secoli vennero sempre celebrate le
vittorie delle armate zariste. Gli zar ed i gran principi di
Mosca (tra cui Ivan I di Russia, Dimitri di Russia,
Ivan il Grande e Ivan il Terribile) sono stati
sepolti all'interno della cattedrale fino al XVII secolo:
sono presenti 46 pietre tombali ornate in pietra bianca
(1636-1637) e casse in bronzo dorato (1903). Lo Zarevi?
Dmitrij Ivanovi? di Russia, figlio di Ivan il Terribile, vi
venne tumulato nel Seicento. Qui si trova anche la tomba
dell'imperatore Pietro II di
Russia, l'unico monarca discendente da Pietro il Grande
presente all'interno del Cremlino (e l'unico dei suoi
discendenti con Ivan VI di Russia a non essere sepolto nella
cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a San Pietroburgo).
L'architettura
civile non è da meno di quella religiosa e sacra, anche se i
favolosi palazzi imperiali
sono spesso resi inaccessibili ai visitatori. Un edificio magnifico è il Palazzo
delle Faccette o Palazzo Sfaccettato (Granovitaja palata), in pietra bianca che spunta
tra le cattedrali. Commissionato da Ivan III a Marco Ruffo (o Marco
Rosso, probabilemnte lombardo) e del ticinese Pietro Antonio Solari alla fine del XV secolo.
Il palazzo
deve il proprio nome alla facciata rivestita di pietre intagliate disposte come
nel Palazzo dei Diamanti a Ferrara. All'esterno, il Palazzo delle Faccette può
essere visto sul lato Sud, e sul lato Est, dove si trova la
facciata principale, rivolta direttamente sulla Piazza
delle Cattedrali del Cremlino tra la Cattedrale
dell'Annunciazione e quella della Dormizione. L'interessante
interno è composto da due zone cerimoniali: l'Atrio Sacro,
concepito come vestibolo, ed il Salone delle Feste.
Nel primo gli zar, durante la cerimonia di incoronazione,
ricevevano i più alti dignitari della Chiesa ortodossa
russa, i quali impartivano la propria benedizione. Il Salone
delle Feste, decorato, di circa 500 m², si congiunge
all'Atrio Sacro.
Alle spalle della Chiesa della Deposizione
della Veste si scorgono le undici cupole dorate del Palazzo Terem (Teremnoj
dvorec), che fu la principale residenza degli zar russi durante il XVII secolo.
Il proprio nome deriva dalla parola greca che significa
"residenza". Edificato tra il 1635 ed il 1637, ad opera di
Bajen Ogurtsov, Trefil Chatourine, Antip
Konstantinov e Larion Ouchakov, il palazzo di
cinque piani è attualmente non è accessibile al pubblico, in
quanto inclusa nel complesso del Gran Palazzo del Cremlino,
la residenza ufficiale del presidente della Federazione
Russa. L'acqua, le forniture e il cibo erano conservati al
piano terra; il primo piano era invece occupato dagli
appartamenti della zarina. Il secondo piano comprendeva una
sala da bagno, approvvigionata da una torre per l'acqua. Al
terzo piano che ha la vista sul fiume, si trovavano gli
appartamenti dello zar, una camera da letto, una sala per le
preghiere, la sala del trono e la sala dello scrittoio. Di
fronte a questo si trovava una cassa destinata a raccogliere
le petizioni. L'ultimo piano all'interno del tetto ospita la
sala dove veniva convocata la Duma dei Bojari. Ancora
oggi in italiano in senso spregiativo si usa il termine
"Boiardi di Stato" per gli alti dirigenti di aziende
pubbliche.
Proseguendo
nel nostro percorso si trova il Gran Palazzo del Cremlino (Bol'soj
Kremlevskij dvorec), che si estende per 125 metri sulla
collina del Cremlino. A caratterizzarlo è soprattutto la
facciata gialla e bianca che unisce motivi russo-bizantini
all'armonia classica richiamando uno stile prettamente
ottocentesco. Il Gran Palazzo, che servì come residenza
cittadina principale dello Zar e della sua famiglia, oggi è
la la residenza ufficiale del Presidente della
Federazione Russa. L'aspetto attuale dell'edificio è
dovuto a modifiche avvenute tra il 1837 ed il 1850, per
iniziativa di Nicola I che andavano a sostituire il
più antico edificio del gran palazzo del Principe Ivan III,
risalente al XV secolo, e del palazzo di Elisabetta di
Russia, del XVIII secolo. Gli architetti incaricati della
realizzazione furono diversi: Chichagov, Bakarev, Rijter,
Guerasimov, Solntsev ed altri, tutti sotto la direzione di
Konstantin Thon.
Situato tra il Gran Palazzo del Cremlino e la
Porta Borovickaja, il
Palazzo
dell'Armeria (Oruzejnaja palata) nasconde tesori di indicibile bellezza.
Il nome Armeria forse non rende giustizia a tutto ciò che si trova dentro
questo edificio. Si tratta di una delle più ricche raccolte di oggetti d'arte
del mondo, un autentico museo del genio russo. Se ne esce un po'
sconcertati e sorditi ma felici di avere fatto questa esperienza. Agli inizi del
XVI secolo questo palazzo era soltanto il luogo dove si conservavano le armi
dello zar, poi si aggiunsero botteghe per la manifattura delle icone e in un
secondo tempo quelle dei decoratori di chiese e palazzi. Infine divenne il
deposito ufficiale degli abiti di gala, degli oggetti preziosi, delle opere
d'arte di patriarchi e zar, delle carrozze. Da non perdere il
Fondo dei Diamanti (Almaznij Fond), una sezione separata del palazzo che dipende
direttamente (per ovvie ragioni) dal Ministero delle Finanze e possiede alcune tra le gemme più
splendenti di tutta la Russia che è tra i primi produttori di diamanti al mondo. Tra i gioielli in esposizione figurano la
Corona
dell'incoronazione di Caterina la Grande e il superbo diamante Orlov, donato dal
conte Grigory Orlov alla stessa Caterina nel tentativo di riaccendere la loro
relazione. Insomma, immenso deposito di tesori, uno strambo scrigno delle
meraviglia. Bisogna solo provare a visitarlo.
Il Cremlino di Mosca è aperto tutti i giorni tranne il giovedì dalle 10.00 alle
17.00, anche se in occasione di visite di Stato può restare chiuso senza
preavviso, quindi occorre informarsi per tempo. La visita di un luogo così vasto
e pieno di così tante attrazioni richiederà parecchio del vostro tempo, ma ne
varrà sicuramente la pena. Il Palazzo dell'Armeria si può visitare solo in determinate ore,
mentre al Fondo dei Diamanti, per motivi di sicurezza, sono ammessi solo i gruppi. Il biglietto di
ingresso costa al momento in cui scriviamo l'equivalente di 6.5 € (intero) e
3 € (bambini e studenti), ma
tenete presente che dopo le 16.00 si paga sempre la metà, anche se non resta
molto tempo a disposizione per vedere un luogo così vasto, quindi è meglio fare
il biglietto pieno e andare all'apertura. Per raggiungere il Cremlino si può prendere la
metropolitana e scendere a Biblioteka imeni Lenina o a Borovitskaja, l'autobus
n. 6 o i tram n. 1, 2, 12, 33.
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