VISITARE MECHELEN
(MALINES) INFORMAZIONI E GUIDA
   
L'imponente città di Mechelen
(Malines)
si trova tra
Bruxelles e
Anversa sul fiume Dijle. Il centro della città vecchia è
disegnato in modo quasi circolare con ampi boulevards che sostituiscono i
vecchi bastioni che la circondavano, un progetto che ha contribuito a
preservare il suo aspetto medievale. Nella Grote Markt si possono
ancora ammirare alcune case a graticcio del XVI-XVIII secolo, mentre il lato
sud-est della piazza è occupato dal municipio (Stadhuis), che consta
di due parti. |
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A destra si trova la sala Lakenhalle, costruita nel 1320-1326 secondo
i modelli delle sale di
Bruges, mentre nella parte sinistra dell'edificio venne fatta
costruita da Carlo V la sede del Gran Consiglio (il più importante
tribunale dei paesi bassi), disegnata da Rombout Kelderman
nel 1529. Subito dietro la piazza si trova Cattedrale di Sint-Rombouts
(San Rombaldo) con la sua famosa torre dell'orologio di 97 metri, il
Belfry, Patrimonio Unesco, con altri campanili simili in tutto il Belgio. Per coloro che
vogliono esplorare ulteriormente, la città vecchia di Mechelen ha molto da
offrire.
Sul ponte sul fiume Dijle sorge la
Huis de Zalm (n. 5), la casa dei
commercianti di pesce, con una
bellissima facciata rinascimentale. Oggi
è un museo d'arte e artigianato che
mostra i prodotti fatti a mano della
città. A destra del ponte, dalla Haverwerf all'angolo di Kraanstraat, si
trovano diverse case con facciate molto
belle, in parte in legno.
Particolarmente attraenti sono i
cosiddetti Paradies (XVI secolo)
con la rappresentazione di Adamo ed Eva
sull'arco della porta.
Cattedrale di St Rumboldo
La Cattedrale di St Rumbold fu
costruita nel XIII secolo. Fin
dall'inizio era la più grande e più
impressionante di tutte le altre chiese
parrocchiali costruite in città e più
tardi divenne "la chiesa degli
arcivescovi". Originariamente c'era una
chiesa a tre navate sul sito della
grande cattedrale. Nelle guerre
religiose nel XVI secolo la chiesa subì
diversi danni. Molti dei vecchi interni
sono stati persi per l'Iconoclastia
della Riforma protestante e per il
saccheggio. La regola calvinista alla
fine di quel secolo rimosse tutti i
riferimenti al culto cattolico. Anche
nella seconda guerra mondiale La
Cattedrale di Mechelen subì dei danni
ingenti in seguito ai bombardamenti che
si abbatterono sulla città. Infine, nel
1972 la cattedrale fu colpita da un
incendio. In tutto questo, si può dire,
che l'edificio ha resistito a tutto e
oggi lo possiamo ancora ammirare nella
sua imponenza.
L'interno della cattedrale è mozzafiato.
È possibile ammirare la tela di
Anthony van Dyck Cristo sulla
croce, insieme a opere di Michel
Coxcie, Gaspard de Crayer e
Abraham Janssens. Il vero
spettacolo, tuttavia, è l'altare
maggiore di Lucas Faydherbe che
risale al 1665.
Sint-Janskerk (Chiesa di San Giovanni)
La parrocchia dove si trova la Chiesa
di San Giovanni (Sint-Janskerk in
fiammingo) fu una delle più ricche
parrocchie di Mechelen perché i membri
del Gran Consiglio vi vivevano intorno.
Il Gran Consiglio era il più alto
tribunale nei Paesi Bassi nel XV secolo
(primo sotto il nome del Parlamento di
Mechelen) e rimase in esistenza fino
alla Rivoluzione Francese.
Gli eletti al Consiglio avevano studiato
la legge all'università e venivano
nominati dal sovrano. Così la parrocchia
non era mai a corto di denaro. Ciò si
riflette nella ricchezza dei tesori
ospitati in questa chiesa. Sopra
l'altare si trova il famoso trittico
barocco di Peter Paul Rubens. Il
pannello, perfettamente eseguito nel
mezz,o illustra L'adorazione dei tre
uomini saggi. Dietro i pannelli
laterali si trova un meccanismo
(presente anche in alcune chiese di
Anversa) per intercanbiare i quadri a
intervalli regolari in modo da poter
ammirare tutte le scene.
Gli scranni della chiesa sono
particolarmente degni di nota per la
squisita lavorazione del legno. Qui sono
sepolti i ricchi patroni della
parrocchia, i membri più ricchi del Gran
Consiglio, che furono anche responsabili
della costruzione della Cappella del
Sacramento nel 1548, che ospita la tomba
dell'uomo che la commissionò (Lambert
de Briaerde, allora presidente del
Gran Consiglio ) e di sua moglie.
Stadhuis
-
Municipio
Mechelen effettivamente ha tre municipi:
il vecchio Schepenhuis, il
Huis De Beyaert e il municipio
attuale. Dietro quest'ultimo si trova
anche il nuovo centro amministrativo
chiamato 'Huis van de Mechelaar'.
Ma per tornare al municipio attuale sul
Grote Markt, esso si compone di due
parti: la "Sala del Pannoo o della lana"
con il campanile incompiuto e il
"Palazzo del Gran Consiglio". La domanda
che sorge spontanea è subito questa:
perché il campanile non fu mai
terminato? Semplicemente perché
finirono i soldi, il commercio della
lana andò in declino nel XIV secolo e
non c'era più il denaro per completare
l'edificio. Per duecento anni il
campanile non fu altro che un guscio,
finché alla fine non fu fornito di un
tetto "temporaneo" nel XVI secolo.
Temporaneo? Quel tetto è ancora lì.
Il campanile è oggi un patrimonio
mondiale dell'UNESCO. Sulla destra del
campanile si vede la parte più antica
del municipio, i resti della sala del
panno. Sulla sinistra si trova il
Palazzo del Grande Consiglio, che
tuttavia non si riunì mai qui poiché
questa ala venne completata solo nel
ventesimo secolo secondo i piani
originari del XVI secolo dell'architetto
Rombout Keldermans.
Palazzo di Margherita d'Austria
Margherita d'Asburgo (da non
confondere con Margherita d'Austria),
figlia di Massimiliano I d'Asburgo
e di Maria di Borgogna, regnò il Paesi
Bassi dell'Ostremo fra il 1507 e il
1530. Il suo palazzo residenziale era il
Hof van Savoye, (Palazzo di
Savoia dal nome del secondo matrimonio
di Margherita col duca Filiberto II di
Savoia), il primo edificio
rinascimentale dei Paesi Bassi, con la
splendida facciata e l'incantevole
giardino.
Quando Margherita rimase vedova per la
seconda volta (di Filiberto di Savoia)
nel 1507 venne nominata dal padre
governatrice dei Paesi Bassi e le venne
assegnato un edificio di piccole
dimensioni. Da qui la necessità di
costruirne un altro. Nel 1517
l'architetto cittadino Rombout II
Keldermans presentò un ambizioso
progetto per espandere notevolmente la
sua residenza lungo Kaizerstraat. Il
disegno, ispirato ai nuovi canoni
dell'architettura rinascimentale
italiana, incentrava l'edificio attorno
a un cortile arrangiato a giardino e
circondato da portici. I lavori andarono
avanti per 13 anni, fino al 1530, anno
della morte di Margherita. Secondo lo
storico e biografo inglese specializzato
nel periodo Tudor Eric William Ives
(12 Luglio 1931 – 25 Settembre 2012)
Anna Bolena, in visita alla corte di
Margherita, era rimasta così colpita
dalla corte interna e l'ala sud del
palazzo che le prese a modello per la
ricostruzione del palazzo di
Whitehall a
Londra intorno al 1530.
Dal 1616 al 1796 il palazzo ospitò il
Grande Consiglio, la più alta
giurisdizione dei Paesi Bassi
meridionali. La facciata presenta ancora
lo stemma di Margaret, accanto allo
stemma di Carlo V e alla figura
di Lady Justice (Justitia).
La vita di Margherita fu turbolenta sin
dall'inizio. Fu promessa in matrimonio
dalla più tenera età non meno di tre
volte. A tre anni fu promessa in sposa
al futuro Carlo VIII di Francia,
che poi sposò un'altra persona (Anna di
Bretagna), rispedendo Margherita dal
padre. Poi fu la volta dell'erede al
trono spagnolo, Giovanni di Castiglia,
figlio dei re Cattolici Ferndinando e
Isabella del quale Margherita si
innamorò, ricambiata, ma che morì alcuni
mesi il matrimonio. Poi fu appunto la
volta di Filiberto di Savoia, l'amore
della sua vita, che morì solo dopo tre
anni di felice matrimonio nel 1497. A
soli vent'anni, Margherita d'Austria,
era già vedova due volte.
Margherita fu quindi nominata reggente
dei Paesi Bassi e si stabilì a Mechelen
nel 1507. Prese la responsabilità di
crescere il futuro imperatore Carlo V e
le sue sorelle. Secondo i suoi
contemporanei, guidò il paese con
lungimiranza. Uno dei suoi più grandi
successi fu la "Pace di Cambrai",
del 1529 tra Francia (insieme alla
cosiddetta "lega di Cognac) e Sacro
Romano Impero, chiamata anche "Pace
delle Dame", perchè condotta
principalmente attraverso una dura
trattativa con Luisa di Savoia, madre
del re francese Francesco I, e appunto
Margherita in vece di Carlo V.
Nel frattempo le arti e le scienze
fiorirono alla corte di Margherita.
Artisti e filosofi erano di casa al
palazzo. La musica polifonica era la
grande passione della reggente.
È possibile visitare il giardino
(ingresso: Keizerstraat) dal lunedì al
venerdì dalle 19.30 alle 18. Durante i
fine settimana e nei giorni festivi
dalle 9 alle 20.
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